Ernests Gulbis
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vedendo la partita vinta con blake e persa con Djokovic, a parte l`immaturita`tecnica e tattica, quello che piu`mi e`parso evidente e`la difficolta`a giocare in situazioni di tale caldo ed umidita`, tipica di un giovane giocatore baltico, abituato a climi ben diversi ed ancora non temprato da anni di professionismo ed allenamenti inquelle condizioni.
Bisogna vedere se ci lavorera` su e anche se mai si abituera`. Il teutonico Becker non si abituo`mai veramente a quella calura che odiava, e cio`gli precluse maggior successo in Austarli e negli UsOpen, mentre adorava ed era quasi imbattibile indoor.
Gulbis appariva decisamente provato dalle condizioni atmosferiche, ma non sembra a corto di fiato o resistenza in se`, se fosse stato meno caldo ed umido pernso la tenuta non sarebbe stata un problema anche in ciinque set.
Bisogna vedere se ci lavorera` su e anche se mai si abituera`. Il teutonico Becker non si abituo`mai veramente a quella calura che odiava, e cio`gli precluse maggior successo in Austarli e negli UsOpen, mentre adorava ed era quasi imbattibile indoor.
Gulbis appariva decisamente provato dalle condizioni atmosferiche, ma non sembra a corto di fiato o resistenza in se`, se fosse stato meno caldo ed umido pernso la tenuta non sarebbe stata un problema anche in ciinque set.
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kinoko ha scritto:vedendo la partita vinta con blake e persa con Djokovic, a parte l`immaturita`tecnica e tattica, quello che piu`mi e`parso evidente e`la difficolta`a giocare in situazioni di tale caldo ed umidita`, tipica di un giovane giocatore baltico, abituato a climi ben diversi ed ancora non temprato da anni di professionismo ed allenamenti inquelle condizioni.
Bisogna vedere se ci lavorera` su e anche se mai si abituera`. Il teutonico Becker non si abituo`mai veramente a quella calura che odiava, e cio`gli precluse maggior successo in Austarli e negli UsOpen, mentre adorava ed era quasi imbattibile indoor.
Gulbis appariva decisamente provato dalle condizioni atmosferiche, ma non sembra a corto di fiato o resistenza in se`, se fosse stato meno caldo ed umido pernso la tenuta non sarebbe stata un problema anche in ciinque set.
mah immaturità tecnica e tattica dici?...un pò di inesperienza direi che è plausibile visto che ha solo 20 anni..però mi sembra sveglio e gioca facile..non ha paura di sbagliare...invece credo debba ancora perfezionarsi a livello appunto di resistenza fisica e anche mentale...ma non ci vorrà poi molto tempo per questo..
sul fatto che potrebbe soffrire il caldo e l'umidità..è ancora presto per dirlo...lo verificheremo in futuro..personalmente però non credo...ma ripeto potrei pure sbagliarmi...
king of swing ha scritto:mah immaturità tecnica e tattica dici?...un pò di inesperienza direi che è plausibile visto che ha solo 20 anni..però mi sembra sveglio e gioca facile..non ha paura di sbagliare...invece credo debba ancora perfezionarsi a livello appunto di resistenza fisica e anche mentale...ma non ci vorrà poi molto tempo per questo..
sul fatto che potrebbe soffrire il caldo e l'umidità..è ancora presto per dirlo...lo verificheremo in futuro..personalmente però non credo...ma ripeto potrei pure sbagliarmi...
Un po' di immaturità c'è, soprattutto nella gestione dei punti importanti. Sono rilevabili anche delle lacune di carattere tecnico: il rovescio a incrociare mi sembra ancora sotto la soglia della sufficienza, tanto per fare un esempio.
Ciononostante, come giustamente segnali, Gulbis ha appena 20 anni e i limiti che oggi evidenzi sono tranquillamente superabili nell'arco di qualche stagione. A breve, Gulbis sarà a ridosso di Djokovic.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
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gulbis e' sicuramente un grande prospetto per il 2009. con il tempo sono sicuro che acquistera' quella maturita', capacita', lucidita', caparbieta', esperienzalita', saggezzalita', personalita', brillantelita', derminazione,sicurezza nei propri mezzalita', autonomia, status quo, disciplina, solidita', furbizia, intelligenza tattica, stima,continuita', resistenza alla sofferenzalita', visione di gioco, metodocita', praticita',concretezza, savoir faire, riconoscibilita', sobrieta', killer istincticita', freddezza, lungimirantita',fisicita',solidarieta',............ tipica dei grandi campioni.
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In questa estate 2008, pensando a Gulbis, mi è tornato in mente lo US Open del 1990 quando io, allora quattordicenne tennista di belle speranze , fui letteralmente conquistato dal Sampras che nella semifinale vidi fermare la corsa di un ottimo John McEnroe (all'ultimo grande torneo della sua carriera) e nella finale annichilire Andrè Agassi, con una delle più grandi dimostrazioni di tennis che ricordi. Quel Sampras, appena 19enne, era arrivato a New York come un talento ormai riconosciuto ma non ancora del tutto esploso: nei tornei sul cemento americano era arrivato ai quarti, ma sembrava non essere ancora pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Insomma, più o meno la situazione di Gulbis, che compirà 20 anni proprio all'inizio dello Us Open e sembra ancora attendere che i pezzi del suo gioco si mettano insieme e che arrivi la piena maturazione fisica e caratteriale. Detto questo, purtroppo sono quasi certo che il Gulbis del 2008 non ripeterà le fortune del Sampras del 1990 e questo post è solo un malcelato pretesto per ricordare quelle partite di Pete, quei dritti lungolinea di un nitore abbagliante, quei servizi radiocomandati su cui nulla poteva nemmeno quel grandissimo ribattitore che era Agassi .
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michaelphelps ha scritto:In questa estate 2008, pensando a Gulbis, mi è tornato in mente lo US Open del 1990 quando io, allora quattordicenne tennista di belle speranze , fui letteralmente conquistato dal Sampras che nella semifinale vidi fermare la corsa di un ottimo John McEnroe (all'ultimo grande torneo della sua carriera) e nella finale annichilire Andrè Agassi, con una delle più grandi dimostrazioni di tennis che ricordi. Quel Sampras, appena 19enne, era arrivato a New York come un talento ormai riconosciuto ma non ancora del tutto esploso: nei tornei sul cemento americano era arrivato ai quarti, ma sembrava non essere ancora pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Insomma, più o meno la situazione di Gulbis, che compirà 20 anni proprio all'inizio dello Us Open e sembra ancora attendere che i pezzi del suo gioco si mettano insieme e che arrivi la piena maturazione fisica e caratteriale. Detto questo, purtroppo sono quasi certo che il Gulbis del 2008 non ripeterà le fortune del Sampras del 1990 e questo post è solo un malcelato pretesto per ricordare quelle partite di Pete, quei dritti lungolinea di un nitore abbagliante, quei servizi radiocomandati su cui nulla poteva nemmeno quel grandissimo ribattitore che era Agassi .
Ah, nostalgia...(anch'io ero un quattordicenne tennista; solo, tutt'altro che di belle speranze: un mediocre adolescente della pre-agonistica, di quelli che venivano relegati al doppio nella trasferta del Circolo la Domenica mattina, per intenderci ).
Quel Sampras lì è stato l'unico che davvero mi abbia mai acceso. Anche se poi fu gioia immensa per la lezione di tennis che gli diede Edberg tre anni dopo in finale...
Bel parallelo, ma anch'io non ci credo che Gulbis possa essere il Samprassino del 2008.
Però, chissà, con il nuovo Caos che regna nell'Impero, tutto può succedere.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
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BackhandWinner ha scritto:
Ah, nostalgia...(anch'io ero un quattordicenne tennista; solo, tutt'altro che di belle speranze: un mediocre adolescente della pre-agonistica, di quelli che venivano relegati al doppio nella trasferta del Circolo la Domenica mattina, per intenderci ).
Quel Sampras lì è stato l'unico che davvero mi abbia mai acceso. Anche se poi fu gioia immensa per la lezione di tennis che gli diede Edberg tre anni dopo in finale...
Bel parallelo, ma anch'io non ci credo che Gulbis possa essere il Samprassino del 2008.
Però, chissà, con il nuovo Caos che regna nell'Impero, tutto può succedere.
Vedi Backhand che abbiamo trovato un argomento su cui siamo d'accordo ..; eh, sì, fu grande Edberg a vincere alcuni anni dopo, anche se, ammetto, che pur ammirando moltissimo Stefan, le mie preferenze andavano per Pete. Comunque, grande tennis e mi ritengo fortunato ad avere visto quelle partite di fine anni '80, primi anni '90, con l'ultimo McEnroe, Lendl, Becker, Edberg e la generazione emergente del '70, '71,'72 dei Sampras, Agassi, Courier, Ivanisevic e Chang. Sì, anche Courier e Chang, perchè in quel contesto di grandi attaccanti (tra cui c'erano anche Stich e Krajicek) ci stavano bene anche loro, sempre per alimentare quel famoso contrasto di stili che oggi manca quasi totalmente.
Comunque, per tornare in topic, secondo me Gulbis è davvero l'unico giovane che può mostrare un gioco diverso (Gasquet è imprigionato nelle sue incertezze e dovrebbe resettarsi completamente) e quindi, per la godibilità del tennis, spero che non fallisca.
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michaelphelps ha scritto:In questa estate 2008, pensando a Gulbis, mi è tornato in mente lo US Open del 1990 quando io, allora quattordicenne tennista di belle speranze , fui letteralmente conquistato dal Sampras che nella semifinale vidi fermare la corsa di un ottimo John McEnroe (all'ultimo grande torneo della sua carriera) e nella finale annichilire Andrè Agassi, con una delle più grandi dimostrazioni di tennis che ricordi. Quel Sampras, appena 19enne, era arrivato a New York come un talento ormai riconosciuto ma non ancora del tutto esploso: nei tornei sul cemento americano era arrivato ai quarti, ma sembrava non essere ancora pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Insomma, più o meno la situazione di Gulbis, che compirà 20 anni proprio all'inizio dello Us Open e sembra ancora attendere che i pezzi del suo gioco si mettano insieme e che arrivi la piena maturazione fisica e caratteriale. Detto questo, purtroppo sono quasi certo che il Gulbis del 2008 non ripeterà le fortune del Sampras del 1990 e questo post è solo un malcelato pretesto per ricordare quelle partite di Pete, quei dritti lungolinea di un nitore abbagliante, quei servizi radiocomandati su cui nulla poteva nemmeno quel grandissimo ribattitore che era Agassi .
io di anni non ne 14 ma quasi 17,però mi rivedo moltissimo nel tuo post.
anch'io gioco a tennis,anch'io ho giocato i match ''importanti'' del mio circolo da novembre fino a giugno,più qualche torneo personale ma nn è quello il punto.
sono, come te allora credo, un adolescente appassionato di tennis che non vede l'ora di ''innamorarsi'' veramente di un giocatore,delle sue gesta.io tifo,e tanto,per gli italiani,seppi e bolelli su tutti,apprezzo la grinta e la tecnica di alcuni giocatori stranieri: hewitt,gabashvili e berdych piuttosto che verdasco dancevic o soderling e cilic.ma quello che mi piace di più è proprio gulbis.temo che ernest non ripeterà le imprese di sampras (nessuno c'è riuscito ancora d'altronde) però la figura del lettone mi attrae in qualche modo.il servizio è stilisticamente perfetto,perfetto veramente.il rovescio bimane è incredibile,il dritto un po' alla viva il parroco ma se entra micidiale tanto quanto l'altro colpo di rimbalzo.mi piace la sua incoscienza che se però non migliorerà sarà la sua spada di damocle,però è un tipo.uno che ci sa fare.
gran post michael
Sta per succedere una cosa
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YesWeCan91 ha scritto:michaelphelps ha scritto:In questa estate 2008, pensando a Gulbis, mi è tornato in mente lo US Open del 1990 quando io, allora quattordicenne tennista di belle speranze , fui letteralmente conquistato dal Sampras che nella semifinale vidi fermare la corsa di un ottimo John McEnroe (all'ultimo grande torneo della sua carriera) e nella finale annichilire Andrè Agassi, con una delle più grandi dimostrazioni di tennis che ricordi. Quel Sampras, appena 19enne, era arrivato a New York come un talento ormai riconosciuto ma non ancora del tutto esploso: nei tornei sul cemento americano era arrivato ai quarti, ma sembrava non essere ancora pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Insomma, più o meno la situazione di Gulbis, che compirà 20 anni proprio all'inizio dello Us Open e sembra ancora attendere che i pezzi del suo gioco si mettano insieme e che arrivi la piena maturazione fisica e caratteriale. Detto questo, purtroppo sono quasi certo che il Gulbis del 2008 non ripeterà le fortune del Sampras del 1990 e questo post è solo un malcelato pretesto per ricordare quelle partite di Pete, quei dritti lungolinea di un nitore abbagliante, quei servizi radiocomandati su cui nulla poteva nemmeno quel grandissimo ribattitore che era Agassi .
io di anni non ne 14 ma quasi 17,però mi rivedo moltissimo nel tuo post.
anch'io gioco a tennis,anch'io ho giocato i match ''importanti'' del mio circolo da novembre fino a giugno,più qualche torneo personale ma nn è quello il punto.
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Ma come fa a piacerti in Gabashvili la tecnica? E' come dire di apprezzare l'educazione in Cassano
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Remi Boncoeur ha scritto:YesWeCan91 ha scritto:michaelphelps ha scritto:In questa estate 2008, pensando a Gulbis, mi è tornato in mente lo US Open del 1990 quando io, allora quattordicenne tennista di belle speranze , fui letteralmente conquistato dal Sampras che nella semifinale vidi fermare la corsa di un ottimo John McEnroe (all'ultimo grande torneo della sua carriera) e nella finale annichilire Andrè Agassi, con una delle più grandi dimostrazioni di tennis che ricordi. Quel Sampras, appena 19enne, era arrivato a New York come un talento ormai riconosciuto ma non ancora del tutto esploso: nei tornei sul cemento americano era arrivato ai quarti, ma sembrava non essere ancora pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Insomma, più o meno la situazione di Gulbis, che compirà 20 anni proprio all'inizio dello Us Open e sembra ancora attendere che i pezzi del suo gioco si mettano insieme e che arrivi la piena maturazione fisica e caratteriale. Detto questo, purtroppo sono quasi certo che il Gulbis del 2008 non ripeterà le fortune del Sampras del 1990 e questo post è solo un malcelato pretesto per ricordare quelle partite di Pete, quei dritti lungolinea di un nitore abbagliante, quei servizi radiocomandati su cui nulla poteva nemmeno quel grandissimo ribattitore che era Agassi .
io di anni non ne 14 ma quasi 17,però mi rivedo moltissimo nel tuo post.
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sono, come te allora credo, un adolescente appassionato di tennis che non vede l'ora di ''innamorarsi'' veramente di un giocatore,delle sue gesta.io tifo,e tanto,per gli italiani,seppi e bolelli su tutti,apprezzo la grinta e la tecnica di alcuni giocatori stranieri: hewitt,gabashvili e berdych piuttosto che verdasco dancevic o soderling e cilic.ma quello che mi piace di più è proprio gulbis.temo che ernest non ripeterà le imprese di sampras (nessuno c'è riuscito ancora d'altronde) però la figura del lettone mi attrae in qualche modo.il servizio è stilisticamente perfetto,perfetto veramente.il rovescio bimane è incredibile,il dritto un po' alla viva il parroco ma se entra micidiale tanto quanto l'altro colpo di rimbalzo.mi piace la sua incoscienza che se però non migliorerà sarà la sua spada di damocle,però è un tipo.uno che ci sa fare.
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Ma come fa a piacerti in Gabashvili la tecnica? E' come dire di apprezzare l'educazione in Cassano
per il Gaba io ho una passione particolare.
quest'anno lui ha vinto il challenger di milano e sono andato a vederlo sempre,chiaccherando un paio di volte con lui.durante la semi a fine partita mi ha guardato mentre esultava per la vittoria del match.
è un pazzo.e a me i pazzi piacciono.
Sta per succedere una cosa
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YesWeCan91 ha scritto:
io di anni non ne 14 ma quasi 17,però mi rivedo moltissimo nel tuo post.
anch'io gioco a tennis,anch'io ho giocato i match ''importanti'' del mio circolo da novembre fino a giugno,più qualche torneo personale ma nn è quello il punto.
sono, come te allora credo, un adolescente appassionato di tennis che non vede l'ora di ''innamorarsi'' veramente di un giocatore,delle sue gesta.io tifo,e tanto,per gli italiani,seppi e bolelli su tutti,apprezzo la grinta e la tecnica di alcuni giocatori stranieri: hewitt,gabashvili e berdych piuttosto che verdasco dancevic o soderling e cilic.ma quello che mi piace di più è proprio gulbis.temo che ernest non ripeterà le imprese di sampras (nessuno c'è riuscito ancora d'altronde) però la figura del lettone mi attrae in qualche modo.il servizio è stilisticamente perfetto,perfetto veramente.il rovescio bimane è incredibile,il dritto un po' alla viva il parroco ma se entra micidiale tanto quanto l'altro colpo di rimbalzo.mi piace la sua incoscienza che se però non migliorerà sarà la sua spada di damocle,però è un tipo.uno che ci sa fare.
gran post michael
Grazie YWC . Guarda, l'unico che ti può "salvare" è proprio Ernests. Sì, Seppi e Bolelli ti potranno dare alcune soddisfazioni, ma nei tornei del Grande Slam, tra i nomi che hai elencato, penso che l'unico che potrà fare qualcosa di importante sia proprio il lettone. Il Berdych 19enne che battè Federer ad Atene 2004 e demolì Volandri nella finale di Palermo mi ha fatto sperare per un annetto circa, ma ormai ne riconosco tutti i limiti agonistici e caratteriali. Tra i tennisti contemporanei, invece, Gulbis ha davvero una capacità unica di accelerare con entrambi i colpi a rimbalzo: il dritto è più costruito e molto meno sicuro, il rovescio bimane, invece, è più naturale e affidabile. Il servizio poi è ottimo e la mano discreta. I problemi stanno tutti nella sua non eccezionale mobilità (che non trova giustificazione nella statura perchè le statistiche dell'ATP lo danno come 1.90 ma, mai come in questo caso, sono taroccate, perchè ti posso assicurare che Gulbis è alto non più di 1.85 a dir molto) e, soprattutto, in una preoccupante incapacità di restare concentrato nel match, che lo porta ad avere prolungati passaggi a vuoto. Comunque, io penso che, magari non sarà nel 2008, ma Gulbis dovrà per forza arrivare ai vertici mondiali nel giro di un paio di anni, perchè i mezzi li ha tutti.
- mosquito19
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ho visto scorci di partita del buon gulbis. ha dei colpi davvero impressionanti.
ora si profila una sfida contro roddick che di questi tempi non dovrebbe essere un grossissimo ostacolo per il nostro giovane talento (a meno che mr america nn si faccia irretire dai colpi del mago francese).
diciamo che l'ostacolo più grosso per i quarti potrebbe essere gonzales, o seppi...
ora si profila una sfida contro roddick che di questi tempi non dovrebbe essere un grossissimo ostacolo per il nostro giovane talento (a meno che mr america nn si faccia irretire dai colpi del mago francese).
diciamo che l'ostacolo più grosso per i quarti potrebbe essere gonzales, o seppi...
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Ancora acerbo tatticamente soprattutto quando si lancia allo sbaraglio nelle situazioni si svantaggio di punteggio dove finisce per peggiorarlo. Gli manca ancora quella regolarità tipica dei primi 10 che non rinuciano quasi mai a giocare il punto. A volte prende rischi eccessivi.RussianTennisGods ha scritto:test poco probante però l'ho visto come sempre un pò casuale, disordinato. il colpi sono eccezionali però per me è ancora acerbo
La vittoria è momentanea. Perdere è per sempre (Billie Jean King) - Wilson K-Five 98"
comunque nei pressi della rete fa (ancora?) delle schifezze inenarrabili
ok la facilità dei colpi, ma anche la pallina di Berdych esce bene dal piatto corde, non vorrei che facesse la stessa fine
concordo con Lomonaco nel pensare che sia per lui l'ultimo Slam in cui non parte da testa di serie, ma la maturazione si sta rivelando molto più lenta di quanto si potesse prevedere
poi, ieri sera, Topo Gigio sembrava bello pronto per il Senior Tour
ok la facilità dei colpi, ma anche la pallina di Berdych esce bene dal piatto corde, non vorrei che facesse la stessa fine
concordo con Lomonaco nel pensare che sia per lui l'ultimo Slam in cui non parte da testa di serie, ma la maturazione si sta rivelando molto più lenta di quanto si potesse prevedere
poi, ieri sera, Topo Gigio sembrava bello pronto per il Senior Tour
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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- Massimo Carbone
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Per quanto bello a vedersi sia , stilisticamente é perfetto se non di piú, ho la vaga impressione che questo piú in lá di tanto non andrá.
Qualche bel torneo, ne vincerá qualcuno, ma niente in confronto a quello che potenzialmente potrebbe dare.
Spero di sbagliarmi.
Qualche bel torneo, ne vincerá qualcuno, ma niente in confronto a quello che potenzialmente potrebbe dare.
Spero di sbagliarmi.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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- Illuminato
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ciccio ha scritto:Per quanto bello a vedersi sia , stilisticamente é perfetto se non di piú, ho la vaga impressione che questo piú in lá di tanto non andrá.
Qualche bel torneo, ne vincerá qualcuno, ma niente in confronto a quello che potenzialmente potrebbe dare.
Spero di sbagliarmi.
Comunque gioca un tennis davvero spaziale. Forse è davvero questo il tennis del futuro: accelerazioni incredibili e gioco sempre sul filo del rasoio.. quando è ispirato è uno spettacolo veramente unico
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spero faccia molta strada....davvero un bel giocatore secondo me;....poi ha quell'aria da bambino capriccioso appena alzato la mattina che non vuole andare a scuola che me lo rende molto simpatico....
prossima missione:far fuori lo yankee pallettaro
e non credo sarà un problema per lui vista l'involuzione dell'americano
prossima missione:far fuori lo yankee pallettaro
e non credo sarà un problema per lui vista l'involuzione dell'americano
peppedunlop88 ha scritto:poi ha quell'aria da bambino capriccioso appena alzato la mattina che non vuole andare a scuola che me lo rende molto simpatico....
Quell'aria da bambino capriccioso miliardario, ti sei dimenticato.
Life is too short to drink cheap wine.
Pippo and Potito ha scritto:Onore, gloria, lode e inni celestiali a Filippo Volandri, un italiano vero.
- peppedunlop88
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Mah.
Battesse Roddick domani segnerebbe davvero una tacca importante, visto che parte comunque sfavorito. L'americano è uno che lotta sempre, Ernests anche ieri, vedi nel primo set, ha mostrato i consueti "svaghi" che ti puoi permettere con un Johansson a fine carriera, non con un Roddick minor ma comunque a casa sua.
Battesse Roddick domani segnerebbe davvero una tacca importante, visto che parte comunque sfavorito. L'americano è uno che lotta sempre, Ernests anche ieri, vedi nel primo set, ha mostrato i consueti "svaghi" che ti puoi permettere con un Johansson a fine carriera, non con un Roddick minor ma comunque a casa sua.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Johnny Rex ha scritto:Mah.
Battesse Roddick domani segnerebbe davvero una tacca importante, visto che parte comunque sfavorito. L'americano è uno che lotta sempre, Ernests anche ieri, vedi nel primo set, ha mostrato i consueti "svaghi" che ti puoi permettere con un Johansson a fine carriera, non con un Roddick minor ma comunque a casa sua.
Non solo nel primo set...anche nel terzo dopo aver portato lo svedese al Tie(avrebbe dovuto e potuto chiudere prima)ha rischiato di perderlo e ne è uscito solo perchè sul più bello Johansson ha sciolto.
A me non ha entusiasmato,non ho riscontrato progressi rispetto alle uscite negli ultimi slam.
Da rivedere,dal punto di vista tecnico,il servizio.
Lancia la palla troppo in alto,ed in questo modo le percentuali diventano eccessivamente ballerine,risentendo di fattori quali il vento,il nervosismo,etc.
"Senza Xavi e Iniesta Messi non ha mai vinto niente".
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per servizio e rovescio sono tecnicamente perfetti.
il dritto è tecnicamente meno stabile ma se lo sente diventa letale.
quello che non mi piace è la gestione dei singoli scambi e della partita in maniera casuale e confusionaria.
poi il fatto che sia forse l'unica reale alternativa a djokovic, nadal (e anche a murray) mi fa volergli bene a prescindere.
il dritto è tecnicamente meno stabile ma se lo sente diventa letale.
quello che non mi piace è la gestione dei singoli scambi e della partita in maniera casuale e confusionaria.
poi il fatto che sia forse l'unica reale alternativa a djokovic, nadal (e anche a murray) mi fa volergli bene a prescindere.
a me non convince e sinceramente non convince nemmeno tutto il clamore che si è creato attorno a questo pur bravissimo e promettentissimo ragazzo per 2 buone partite (cmq perse nettamente)
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
nico ha scritto:peppedunlop88 ha scritto:poi ha quell'aria da bambino capriccioso appena alzato la mattina che non vuole andare a scuola che me lo rende molto simpatico....
Quell'aria da bambino capriccioso miliardario, ti sei dimenticato.
Io non glie l'ho detto mai ma io ci andavo matto.
Vedendomi giocare mi diceva sei una frana.
Linda Newbown, Yellow Tennis Ball,
2001 (cut in half, hinged and pages with text inserted)
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ciccio ha scritto:Per quanto bello a vedersi sia , stilisticamente é perfetto se non di piú, ho la vaga impressione che questo piú in lá di tanto non andrá.
Qualche bel torneo, ne vincerá qualcuno, ma niente in confronto a quello che potenzialmente potrebbe dare.
Spero di sbagliarmi.
ciccio quel giocatore c'è già: è berdych e di una altro, non sentiamo la mancanza
...azzo ci vado a fare in paradiso... e poi non conosco nessuno!!
Johnny Rex ha scritto:Mah.
Battesse Roddick domani segnerebbe davvero una tacca importante, visto che parte comunque sfavorito. L'americano è uno che lotta sempre, Ernests anche ieri, vedi nel primo set, ha mostrato i consueti "svaghi" che ti puoi permettere con un Johansson a fine carriera, non con un Roddick minor ma comunque a casa sua.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
floyd10 ha scritto:Johnny Rex ha scritto:Mah.
Battesse Roddick domani segnerebbe davvero una tacca importante, visto che parte comunque sfavorito. L'americano è uno che lotta sempre, Ernests anche ieri, vedi nel primo set, ha mostrato i consueti "svaghi" che ti puoi permettere con un Johansson a fine carriera, non con un Roddick minor ma comunque a casa sua.
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Tommasi oggi mi ha detto che ha parlato con Gulbis alle Olimpiadi. In quella occasione il lettone gli ha rivelato che il compagno di doppio in Nazionale non è assolutamente un brocco.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.