Ombra84 ha scritto:Hakaishin ha scritto:Giusta la squalifica per la palla addosso al giudice?
Regolamento applicato alla lettera, ovviamente si poteva questionare sulla certa involontarietà.
Mi permetto da fare un chiarimento, in risposta a tutti coloro nei quali (comprensibilmente) potrà sorgere il dubbio che sia stata presa una decisione troppo severa, anche in considerazione dell'involontarietà.
A questo proposito la chiave del ragionamento, che porta razionalmente (e soprattutto giuridicamente) a considerare la squalifica assolutamente corretta, consiste nel fatto che l'involontarietà NON risiedeva nel gesto (che era volontario e consapevole) ma nelle sue conseguenze (che ovviamente non erano desiderate, volute o cercate).
Si tratta di una distinzione posta alla basa dello studio dell'elemento psicologico caratterizzante la condotta di qualunque soggetto/agente che provochi un danno, che può essere la conseguenza di un incidente incolpevole o di una condotta colposa o di una condotta dolosa.
In altri termini:
- Se con la mia auto, senza commettere alcuna infrazione, investo e ferisco o uccido un ciclista che guidava ubriaco, controsenso, al buio e che mi si è buttato sotto, non ho commesso alcun reato: è un incidente in cui pur avendo materialmente prodotto un danno, ho tenuto una condotta incolpevole.
- Se invece investo e ferisco o ucciso un pedone sulle strisce, mentre alla guida della mia auto non rispettavo il semaforo rosso, ho commesso un reato colposo, punibile a prescindere dalla volontarietà (di fare male al pedone, in questo caso).
- Ovviamente se lo metto sotto volontariamente il reato è doloso (ma questo è un caso che non ci riguarda).
La punibilità (anche quando non c'è volontarietà nel danno prodotto) dipende dal fatto che ho violato una regola di condotta (passare col semaforo rosso) a seguito della quale le successive eventuali conseguenze lesive sono ascrivibili alla mia sfera di responsabilità (anche se da me non volute) in quanto discendenti da una mia violazione originaria.
Ovviamente posso anche passare col rosso, avere fortuna e non investire nessuno.
Allo stesso modo Djokovic, alla prima palla scagliata contro un telone (come fanno in tanti, per carità) non ha colpito nessuno: è passato con il rosso e non è successo niente (al massimo avrebbe dovuto prendere una multa = warning).
La secondo volta è passato nuovamente con il rosso, ma è stato sfortunato e ha preso la gola del giudice di sedia.
E' chiaro che se non avesse violato la norma comportamentale di base (scagliare la palla contro i teloni = passare con il rosso) non si sarebbe assunto i conseguenti rischi.
Infatti, se avesse colpito il giudice con un normale diritto durante uno scambio (quindi senza alcuna antecedente violazione di regole di condotta), sarebbe stato un semplice incidente di gioco, non sanzionabile.
Purtroppo, avendo fatto male a un giudice, in conseguenza di una sua violazione, la sanzione è inevitabile.
Si potrebbe discutere eventualmente dell'entità: ma naturalmente le norme vanno scritte prima e se la regola (ad oggi) per queste situazioni prevede la squalifica, c'è poco da dire, va solo applicata.