Analisi perfetta.s&v ha scritto:A me il suo tennis non ha mai entusiasmato pero' l'involuzione dal bel colpitore naturale a questo robottino nemmeno troppo continuo è tosta da digerire. Poi è forte, vince tante partite, ma per ora meno di quanto si pensasse poteva diventare un paio di anni fa.
A me sembra che Vagnozzi non stia correggendo nulla dei problemi che aveva mostrato alla fine della gestione Piatti. Anzi si stanno acuendo:
- risposte troppo lontano dalla linea (lui dovrebbe ispirarsi a Djokovic e Murray, non a Thiem e Wawrinka)
- prevedibilità eccessiva nello scambio da fondo (troppo pochi lungolinea)
- transizione verso la rete rimasta incompiuta dopo aver mostrato progressi un po' di tempo fa
La sensazione è che rischia la sindrome Roddick: il lavoro sui punti deboli non paga troppo ma anzi perde di efficacia nei suoi pregi (timing da fondo, fluidità, equilibrio nei fondamentali)
Vince tante partite perché ha un talento naturale notevole ma siamo lontani dai primissimi. E in più è diventato uno dei giocatori più noiosi del circuito.
Soprattutto il discorso dei punti deboli alla Roddick.
Magari a medio lungo termine avrà anche i suoi frutti ma a quell'età forse è meglio rendere letale l'arma migliore del proprio repertorio, invece dal punto di vista del rovescio ci sono stati pochissimi miglioramenti,anzi, il lungolinea è difatti quasi scomparso.
Non vorrei che le critiche sul suo tennis, diciamo non spumeggiante e poco appariscente, abbiano condizionato tutto ciò portandolo ad aggiungere soluzioni e schemi non proprio nelle sue corde e in tempi troppo veloci da assimilare.