Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la testa!

Attrezzature tennistiche, problemi tecnici del tuo tennis, allenamenti, superfici, esecuzione dei colpi ecc
Satrapo
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Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la testa!

Messaggio da Satrapo »

Prendo spunto da questa affermazione per tornare su un argomento sicuramente interessante che sta a cuore a molti rampanti giocatori di quarta, che come ben sapete godono da sempre delle mie simpatie oltre che del mio rispetto perciò non fraintendete il tono scherzoso del titolo di questo intervento: io rispetto e ascolto con attenzione tutti i giocatori che siano NC o prima categoria, semplicemente perchè tutti i tennisti, indipendentemente dal livello che hanno raggiunto, sono partiti da NC con zero punti, zero vittorie e tanta confusione in "testa".

Apro un topic a se stante per evitare di intasare con questo lungo intervento quello dei quarta che è giustamente dedicato a commenti su partite e risultati dei giocatori.

Prendete fiato.. si parte! Ecco l'affermazione alla quale mi riallaccio:

McEnroe 4Ever ha scritto:Non capisco perchè possano esserci 2 seconda categoria di pari livello tecnico e tra loro abbia importanza anche il fattore testa, mentre non possano esserci 2 quarta categoria di pari livello tecnico (seppur più basso) di cui uno è più forte di testa dell'altro.


McEnroe, se ti dicessi che quando ho iniziato io a giocare a tennis la pensavo esattamente come te e Max (e molti quarta) in fatto di testa?

(Non è un post "ad personam" eh, darò spesso del tu ma mi rivolgo sempre a tutti, non solo al buon Mcenroe #100#)

Se ti dicessi che perdevo nei tabelloni NC regolarmente convinto di aver giocato 10 volte peggio che in allenamento per questioni appunto di "testa"?

Mi dicevo e mi ripetevo: impossibile che i colpi mi entrino in allenamento e in torneo no, ho bisogno di uno psicologo per rendere al meglio sotto stress altro che inutili cesti o palleggi durante i quali non sbaglio mai! Nulla di quello che mi dicevano i maestri o i ragazzini più grandi che già giocavano in serie C poteva smuovermi di un millimetro dalle mie posizioni, e se aggiungi che avevo 11 anni quando ho iniziato a giocare i primi tornei capirai come potessi essere soggetto a crisi di ansia e "paura" trovandomi spesso dall'altra parte della rete ragazzoni di 30 anni.

Tutto questo io posso spiegartelo ma ti devo portare come esempio situazioni che tu in campo non hai ancora affrontato, perciò capisco che il tuo punto di vista possa essere e rimanere diverso.

Si è parlato di tensione tale da bloccare qualsiasi capacità tecnica ma quella la conosciamo e l'abbiamo provata tutti. Chi di voi ha mai pianto in campo perchè si vergognava di come stesse giocando di fronte ai propri genitori? A me è capitato, ok avevo 11 anni e il mio avversario era un omone di 35 anni che tirava il servizio a mille sul cemento ridendo di come non riuscissi mai nemmeno a sfiorarla, ma mio padre (discreto ex mezzofondista che conosceva quindi le "sacre" regole dello sport agonistico) batteva le mani quando lui mi faceva ace o mi chiudeva le risposte e a fine match gli fece i complimenti, non gli disse brutto imbecille cosa ti metti a prendere a pallate un ragazzino di 11 anni potevi vincere tranquillamente senza massacrarlo, gli disse proprio bravo, ma sinceramente. E a me disse semplicemente: "Forte quel tale, non c'è stata storia, oggi non potevi proprio fare nulla, troppo più bravo di te. Però pensa a quanto potresti essere forte tu alla sua età se continuerai ad allenarti tutti i giorni". Francamente non penso di avergli creduto, però io quelle lacrime le ho messe da parte e me le sono portate in campo in ogni partita e in ogni allenamento, soprattutto quando i miei maestri continuavano a dirmi che ero troppo falloso mentre passavo ore a palleggiare senza sbagliare mai, o quando mi imponevo di dimezzare la velocità di palla nel match per sentirmi comunque ripetere sempre che tiravo troppo forte senza avere la capacità di controllare i colpi. Sempre fermamente convinto di non avere la mentalità giusta per rendere al meglio in partita continuavo ad allenarmi quasi "a dispetto", come a voler dimostrare loro: "Vedete? Faccio quello che dite voi, tiro giù i birilli che mi indicate e sbaglio poco quanto mi chiedete di fare eppure continuo a perdere." E invece prima di compiere 15 anni avevo la mia bella classifica da serie C in ascesa e non vi sto a dire quanti omoni di 35 anni avevo già rispedito a casa dalle mogli con la coda tra le gambe. Però ancora ero fermamente convinto di non avere la testa per rendere quanto in allenamento, ma le cose andavano effettivamente meglio e l'unica cosa che mi interessava davvero non era capire, ma vincere, perchè se ti segni ad un torneo lo fai solo perchè vuoi vincere, altrimenti palleggi con l'amico.

E non pensiate che il giovane Satrapino fosse un assiduo "lavoratore" che ben digeriva lunghe sessioni di allenamento eh, come tutti i ragazzini andavo governato ad urla e improperi!! #100# (Si mi capitava a volte di restare spontaneamente ben oltre la sessione a servire in piedi su una sedia per provare le sensazioni che si hanno battendo da "alti", ma quello penso dipenda dal fatto che rimasi effettivamente traumatizzato da quel famoso match mattanza in cui non riuscii a rispondere ad un solo dannato servizio. In effetti non c'era limite al tempo che da ragazzino potevo dedicare alla pratica del servizio, tanto da trasformarlo in un paio di anni in un'arma micidiale: scendevo in campo convinto che mi avrebbe potuto tradire prima mia madre che il mio servizio #100#)

E a proposito di urla avevo un maestro che ci ripeteva sempre con la potenza della "sgrammatica" esattamente questo: "Somari, cosa esultate! I colpi del secolo sempre un punto vi valgono, ma due errori del cazzo valgono doppio! Due punti per l'avversario! Questa non è una agonistica, è un circo! Tutti pagliacci siete! Pagliacci! Mettetevi il naso rosso quando giocate in torneo così vi riconoscono prima che cominciate a fare lo spettacolo! Braccia rubate all'agricoltura!"

La verità è che certe cose non le puoi capire finchè non le superi: finchè sei coinvolto emotivamente non riesci a comprenderle. Per me quando vincevo ero forte e quando perdevo con un pari-classifica era colpa di un mio rendimento non all'altezza imputabile alla distrazione, alla testa: a volte dicevo di aver perso perchè quel giorno "non avevo voglia di giocare", ma se mentre lo dicevo potevo anche crederci, un'ora dopo lo capivo che erano solo scuse, perchè la verità era che mi sarei fatto tagliare un braccio piuttosto che vedere un altro nome al posto del mio avanzare in tabellone.

E se oggi dopo 26 anni passati sul campo da tennis sono sempre io a dirti che la testa non conta nulla tra due NC o quarta di pari livello (ma anche per buona parte dei terza eh) mentre può fare la differenza tra due seconda categoria che cosa può essere cambiato nel mio modo di vedere le cose? (ok ok io ho cominciato a giocare a tennis ad 8 anni ed ho fatto un percorso tecnico molto intenso, è un enorme vantaggio e lo so, ed è chiaro che sono stato fortunato a poter accumulare tanta esperienza ma se ti parlo non è per dimostrarti che hai torto, perchè io ti sto dicendo che la pensavo esattamente come te e quindi, forse, se ci fossi tu al mio posto diresti esattamente le stesse cose che dico io)

Tu giustamente ora non capisci come mettendo di fronte due giocatori di pari livello la testa possa essere ininfluente in quarta e decisiva in seconda, e mi sembra normale che tu la pensi così dato il tuo punto di vista attuale, tanto da arrivare a dire in altri contesti "puoi fare tutti i cesti che vuoi.." perchè tu "tutti i cesti che vuoi" purtroppo finora non li hai ancora potuti fare, e non sai cosa vuol dire tirare palle su palle per ore ogni santo giorno a livello di percezione dei colpi.

Ho giocatori oggi che possono palleggiare senza sbagliare parlando al cellulare, e mentre si scaldano a volte lo fanno davvero, solo per farti capire cosa vuol dire avere il controllo di un colpo.

E se ti dicessi ancora che al cesto si fanno allenamenti definiti con "distrattore" proprio per fare in modo che la "testa" non venga utilizzata nel processo di esecuzione di un colpo sicuro? E si fa proprio per sradicare dalle percezioni del giocatore che la "testa" possa influenzare la resa del colpo in partita, perchè non è una condizione solo tua: tutti i giocatori in torneo si agitano e tendono ad attribuire il proprio rendimento scadente rispetto all'allenamento ad un generico problema di testa. E dire loro semplicemente che la testa non c'entra con i loro errori banali non li smuove di un millimetro dalle loro convinzioni. Dimostrare loro che possono giocare colpi su colpi senza sbagliare pensando ad altro invece li rende consapevoli di quanto una solida tecnica possa garantirgli un rendimento adeguato in situazioni di grosso stress psicologico. Puoi essere in preda alla più terribile ansia da torneo e riuscire ancora a giocare colpi con un rendimento accettabile, perchè una tecnica realmente solida non teme nessun livello di ansia.

E allora appunto si danno palle dal cesto a ripetizione chiedendo fallosità ZERO e contemporaneamente si fanno al giocatore semplici domande aritmetiche.

Si si hai capito bene, ti do una miriade di palle che non devi sbagliare MAI e contemporaneamente ti chiedo su ognua cose tipo quanto fa 12-7+3 e tu devi rispondere e mandare la palla in campo in maniera decente.

Perchè la "testa" non deve intervenire nella dinamica tecnica del colpo per renderlo più o meno affidabile, deve pensare alle strategie, alle geometrie, a riconoscere e giocare correttamente i punti importanti, a individuare e sfruttare le lacune dell'avversario, a capire quando spingere e quando "remare".. ..ma MAI deve pensare banalmente a sbagliare meno.

La "testa" serve a sfruttare al meglio le poche occasioni che ad esempio un match tirato tra giocatori forti (i due seconda di pari livello) propone, serve a decidere dove e come piazzare la palla: un cross potente e profondo? una traiettoria stretta? è il momento e la palla giusta per aprire in lungolinea? sto guadagnando il controllo dello scambio o lo sto perdendo? è il momento di forzare o di lasciar giocare?

In quarta ti giochi ogni punto indipendentemente dalle scelte tattiche perchè non esistono giocatori che ti soffocano con pressione continua e ritmo di palla pesantissimo. Non c'è gente che quando serve ti strapazza e al massimo ti concede 3-4 palle in tutta la partita.

In seconda ci sono match che si decidono sul 2 pari nel primo quando magari non "brekki" da 0-40 sul servizio avversario. Fai cilecca su quelle tre palle e perdi 76 - 64 perchè il tuo avversario, che serve e spinge alla grande come ogni buon seconda non ti lascia più spiragli, e dopo aver vinto il tieB converte l'unica palla break che gli concedi nel secondo.

Qui si che puoi dire di aver perso per "testa" se non hai giocato al meglio quelle 3 palle. Ma può anche accadere che le palle break te le annulli l'avversario giocando meglio di te quindi vali quanto lui, hai giocato bene e hai perso lo stesso perchè lui è stato più bravo nello sfruttare le sue occasioni. La testa ha fatto la differenza.

Ma situazioni del genere si possono verificare solo a livelli già abbastanza alti perchè l'inconfutabile verità è che in quarta (e in buona parte della terza) vince chi sbaglia di meno e corre di più, e le occasioni per fare break o contro-break si presenteranno numerose per tutto il match perchè nessuno ha il servizio blindato. Fare il break a Villa o al "vecio" non è una "mission impossible" perchè non hanno servizi cattivi che vi mettono in affanno dal primo scambio. Tenere un ritmo alto inchiodandoli sulle diagonali non è una necessità tecnico-tattica perchè se respirate un po' limitandovi a ributtarla dillà un paio di volte non è che vi entrano in campo a chiudervi in fronte la prima palla morbida che gli proponete. (come farebbe un buon seconda) Sprecare 15 palle break contro i pallettarini non è un dramma, presumibilmente ne avrete altre 15 nel resto del match.

Contro il "vecio" non hai bisogno di astute strategie, non ti serve macinare gioco sulle diagonali maggiori, non è necessario essere implacabile sulla prima palla break che ti concede perchè non sai se ne avrai altre: lui tira a 2 all'ora e non sbaglia mai, per vincere ti basta tirare a 3 sbagliando poco, e per riuscire a fare questo la "testa" proprio non può aiutarti, ma il cesto che tanto odi ( #100# anche io lo odiavo da giocatore tranquillo ) è stato inventato proprio per farti tirare sempre più forte sbagliando sempre meno, per darti appunto gli strumenti per tritare il "vecio" da circolo. (Per cesto intendo l'allenamento tecnico che comprende tante altre pratiche eh, non voglio ridurre tutta la preparazione a fare cesti #100#)

Quando arriverai in seconda invece ti garantisco che la palla viaggerà veloce e pesante su ogni scambio. A quel livello nessuno regala i punti, e non li puoi fare nè tirando più forte (perchè non si ha margine per tirare di più) nè aspettando l'errore gratuito del tuo avversario che non arriverà: ecco che per vincere entra in gioco la personalità del giocatore e la sua testa. Se non sei in grado di capire con la "testa" che uno scambio a quella velocità si tiene solo impostando correttamente le diagonali maggiori anche degli ottimi colpi non ti basteranno. Puoi tirare forte e sbagliare poco quanto vuoi ma non spaventerai mai un seconda solo con la tua potenza: se non utilizzi le corrette geometrie, per quanto potenti e buoni siano i tuoi colpi lui ti butterà fuori dal campo sfruttando gli angoli che gli lascerai aperti. Un seconda deve avere colpi tecnicamente maturi, potenti e regolari ma anche una "testa" pensante in grado di gestire lo scambio ed il match.

Ma se quel seconda così dotato tatticamente e mentalmente lo mandi in campo con i colpi traballanti del tipico quarta contro il solido Villa, perderà anche sapendo esattamente cosa dovrebbe fare semplicemente perchè non ha i colpi per farlo.

Ora è chiaro che non hai tempo per prepararti adeguatamente a livello tecnico, lo so, ma ciò non cambia le cose. E il fatto che ci sia gente in quarta che senza fare preparazione tecnica specifica riesca a sbagliare pochissimo (Villa o il "vecio") non vuol dire che abbia buona testa e tu no, ma solo che alcuni hanno bisogno di lavorare di più ed altri di meno per raggiungere un dato livello di regolarità e di equilibrio nei colpi. Ma ti assicuro che tali eccezioni si verificano solo nelle categorie iniziali, a livello di seconda ci arriva solo chi, avendo di suo un ottimo braccio, ha potuto lavorare molto sulla sua tecnica.

Però di queste problematiche non puoi discuterne solo con dei quarta, perchè un quarta ti potrà dire solamente cosa acccade in una partita appunto di quarta e finirete con l'essere d'accordo nel compiangere la vostra presunta "testa matta", mentre un seconda, che comunque in quarta c'è passato, potrà dirti cosa contava davvero quando giocava in quarta, e cosa conta ora che gioca in seconda.

Perciò è giusto essere in disaccordo, è giusto avere opinioni diverse e guai se così non fosse, ed è chiaro che il tuo maestro possa dirti vedendoti giocare in allenamento che tu valga più di quanto rendi in partita perchè è vero, ma questo vale per tutti. Nessuno si porta in torneo il 100% di quello che riesce a fare in allenamento, nemmeno Federer, figuriamoci gli altri ma non è un problema di testa.

Un atleta che deve correre i 1500 alle olimpiadi in allenamento tirerà per 3000 m, proprio perchè l'allenamento si basa sul concetto di sovraccarico. Se faccio 100 in allenamento posso aspettarmi di fare 50 in gara, è assurdo lamentarsi di non rendere in gara tanto quanto in allenamento perchè la gara è più difficile, è un'altra storia. Il sovraccarico è il concetto sul quale si basa ogni progresso sportivo: se alzi ogni giorno un peso di 100 kg non diventerai mai più forte fin quando non proverai ad alzarne uno più pesante. Puoi concentrarti e crederci quanto vuoi, ma il peso non salirà fin quando non sarai sufficientemente allenato per alzarlo.

Così a tennis non puoi sperare di diventare più forte in torneo solo giocando meravigliose partite di allenamento, perchè le partite di allenamento sono più facili di quelle in torneo, quindi è normale che se ti alleni facendo solo cose più facili di quelle che incontrerai in partita, non renderai mai al meglio.

E la testa non peserà sulle sorti di un match fin quando le cose non diventeranno OGGETTIVAMENTE complesse, la percezione relativa delle difficoltà è fuorviante e ti allontana dalla reale causa dei tuoi problemi di rendimento. Man mano che si sale di livello allora si la "testa" diventerà sempre più uno dei fattori chiave nel rendimento e nei risultati di un giocatore.

La testa pensa a dove e come giocare la palla, il fatto che la palla poi vada effettivamente lì dove la si vuole piazzare è solo una questione di tecnica e pratica. Se nella testa trovano spazio solo le preoccupazioni relative alla riuscita del colpo il problema è squisitamente tecnico.

Liberate la testa da compiti che non le competono migliorando il vostro livello tecnico, se la vostra testa fosse impegnata a ricordarvi di "impostare le diagonali" a velocità di sicurezza quando invece sparacchiate a mille lungolinea sui teloni di fondo pensando "cavolo ma perchè in allenamento ci riesco!", il vostro tennis sarebbe migliore.

Poi oltre a "pensarle" le diagonali bisogna anche saperle tenere, ma per quello c'è l'allenamento, una belle serie di 100 cross di fila belli profondi e un metro sulla rete prima dei pasti e poi vedrete come la "testa" sparirà dai vostri incubi, batterete in scioltezza il pallettarino di quarta sorridendo e "cinguettando" con la ragazza carina a bordo campo, altro che scarsa mentalità da torneo.

#100##100##100##100#

P.s.: Ripeto, lo so che non avete tempo da dedicare all'allenamento tecnico e che c'è gente in quarta che vi massacra senza allenarsi più di voi, ma bisogna anche accettare che a parità di pratica c'è gente OGGETTIVAMENTE più forte di altra, senza dover necessariamente tirare in ballo la testa. Io ad esempio avevo difficoltà a trovare "a freddo" la palla col rovescio e avevo bisogno di palleggiare almeno mezz'ora nel giorno del match sulla diagonale per riuscire ad entrare in confidenza dal primo quindici, mentre c'era gente che tirava fuori le racchette dal fodero dopo due giorni di stop e "randellava" dai primi palleggi. E soprattuto non voglio banalizzare la categoria, non ho mai detto che vincere in quarta sia facile, tutt'altro: le mie più cocenti sconfitte risalgono proprio a quando ero NC! Sto solo cercando di farvi capire che il problema non è la testa, in quarta (e in buona parte della terza) la testa non è un fattore in grado di far girare un match. Le gambe e la tecnica assolutamente si.
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klaus
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Messaggio da klaus »

è sotto la quarta che la testa ricomincia a contare #116#
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
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picchio000
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Messaggio da picchio000 »

1 ora di lezione con maestro....25 €
1 Yonex RDS002 Tour....150 €
1 tubo di palline.....7 €

1 post sull'argomento "testa di quarta" di Satrapo non ha prezzo!!!

THANKS!!!!!!! :wink:
WWF : windshield wiper forehand....un colpo da proteggere!!!!!!!! #100#

"ma tu tra una bella partita combattuta vinta al terzo e una nottata con me, cosa sceglieresti?

E io con lo sguardo pensieroso ma con voce ferma risposi: "che turno?"
McEnroe 4Ever
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

E' tutto giusto quello che dici Satrapo, non ho mai detto il contrario.
E' anche per me ovvio che in quarta categoria i margini di miglioramento tecnico siano molto maggiori che in categorie più forti e infatti non ho mai detto che in 4a si perde solo per la testa, anzi tante volte si perde perchè l'avversario è più forte e perchè magari gioca 5 ore alla settimana contro 1 ora mia (e ti assicuro che tendo ad ammetterlo), ma rimango convinto che una percentuale (non so quanto) anche di fattore testa ci sia.

Se uno riesce a tenere 40 palleggi di fila in allenamento con un 3.3 senza sbagliare mai (non è il mio caso), vuol dire che il controllo di palla ce l'ha, però poi magari con il 60enne N.C. di turno, che gli tira a 2 allora e sarà anche resistente ma non veloce, dopo due tiri sbaglia e allora forse non è solo un problema tecnico; ma magari ho torto, non voglio avere ragione per forza, parlo per la mia povera esperienza, che sicuramente è diversa dalla tua.
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picchio000
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Messaggio da picchio000 »

McEnroe 4Ever ha scritto:Se uno riesce a tenere 40 palleggi di fila in allenamento con un 3.3 senza sbagliare mai (non è il mio caso), vuol dire che il controllo di palla ce l'ha, però poi magari con il 60enne N.C. di turno, che gli tira a 2 allora e sarà anche resistente ma non veloce, dopo due tiri sbaglia e allora forse non è solo un problema tecnico....


Mi sento leggermente tirato in ballo :wink: .....l'ho già scritto in un altro post, ho fatto proprio l'esempio dell'allenamento con un 3.2, nel quale riesco a tenere i 50 palleggi ma perchè il 3.2 in ALLENAMENTO ti mette una palla talmente comoda e con peso....che ti basta prenderla all'interno del piatto corde e "pluck" di la ci torna da sola, mentre il "vecio" IN TORNEO ti mette palle senza peso, magari ad un metro dalla riga di fondo che se non hai abbastanza "tecnica" per spingerle di tuo....stai pur certo che la terza la sbagli....matematico.

Sempre parlando relativamente alle proprie esperienze 8)
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

picchio000 ha scritto:
McEnroe 4Ever ha scritto:Se uno riesce a tenere 40 palleggi di fila in allenamento con un 3.3 senza sbagliare mai (non è il mio caso), vuol dire che il controllo di palla ce l'ha, però poi magari con il 60enne N.C. di turno, che gli tira a 2 allora e sarà anche resistente ma non veloce, dopo due tiri sbaglia e allora forse non è solo un problema tecnico....


Mi sento leggermente tirato in ballo :wink: .....l'ho già scritto in un altro post, ho fatto proprio l'esempio dell'allenamento con un 3.2, nel quale riesco a tenere i 50 palleggi ma perchè il 3.2 in ALLENAMENTO ti mette una palla talmente comoda e con peso....che ti basta prenderla all'interno del piatto corde e "pluck" di la ci torna da sola, mentre il "vecio" IN TORNEO ti mette palle senza peso, magari ad un metro dalla riga di fondo che se non hai abbastanza "tecnica" per spingerle di tuo....stai pur certo che la terza la sbagli....matematico.

Sempre parlando relativamente alle proprie esperienze 8)

Forse allora invece di fare 10 lezioni con il maestro che ti farà giocare palle simili a quelle del 3.2 dovresti fare 10 partite di fila con "vecio" per capire come fronteggiare le sue "palle" e batterlo...
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da maxredo »

Ma quanto scrivi Satrapo!!!

Satrapo ha scritto:McEnroe, se ti dicessi che quando ho iniziato io a giocare a tennis la pensavo esattamente come te e Max (e molti quarta) in fatto di testa?
Forse quando ti sei allontanato dalla 4a non potevi più sentire sulla tua pelle certe situazioni e non le giudicavi correttamente come qunado eri un 4a!

Satrapo ha scritto:Mi dicevo e mi ripetevo: impossibile che i colpi mi entrino in allenamento e in torneo no, ho bisogno di uno psicologo per rendere al meglio sotto stress altro che inutili cesti o palleggi durante i quali non sbaglio mai!
Ancora?!?!?!? ma chi ha detto "inutili cesti"?!?!?! testa, tecnica e fisico sono tre cose diverse....la tecnica la DEVI allenare coi cesti, il fisico lo DEVI allenare con la preparazione atletica e per la testa si può fare poco o comunque non è facile migliorarla.
Con i cesti migliori tecnicamente ma la testa rimane quella, ovvio che sentendoti più sicuro ne trai benefici anche la testa ma non vuol dire che prima non era un problema

Satrapo ha scritto:avevo 11 anni e il mio avversario era un omone di 35 anni che tirava il servizio a mille sul cemento ridendo di come non riuscissi mai nemmeno a sfiorarla
Scusa Satrapo ma li tu eri nettamente inferiore del 35enne che serviva col bazooka il paragone non calza...TU in quell'occasione perdevi solo perchè il tuo avversario era più forte (e ci credo, avevi solo 11 anni!)

Satrapo ha scritto:perchè tu "tutti i cesti che vuoi" purtroppo finora non li hai ancora potuti fare, e non sai cosa vuol dire tirare palle su palle per ore ogni santo giorno a livello di percezione dei colpi.
Ho giocatori oggi che possono palleggiare senza sbagliare parlando al cellulare, e mentre si scaldano a volte lo fanno davvero, solo per farti capire cosa vuol dire avere il controllo di un colpo.
Ti ripeto che quello è un altro sport! Tu alleni quasi dei pro...è ovvio che se io mi allenassi tutti i giorni poi vincerei contro gli NC che giocano una volta alla settimana con cui di solito perdo...ma se anche l'altro NC si allenasse tutti i giorni il livello tecnico sarebbe nuovamente uguale e la testa POTREBBE fare la differenza

Satrapo ha scritto:Puoi essere in preda alla più terribile ansia da torneo e riuscire ancora a giocare colpi con un rendimento accettabile, perchè una tecnica realmente solida non teme nessun livello di ansia.
Perchè da alti livelli in chi ha la tecnica la testa interviene facendoti giocare una palla meno profonda ed incisiva mentre a livelli infimi fa danni ancora maggiori vista la tecnica approssimativa.

Satrapo ha scritto:Perchè la "testa" non deve intervenire nella dinamica tecnica del colpo per renderlo più o meno affidabile, deve pensare alle strategie, alle geometrie, a riconoscere e giocare correttamente i punti importanti, a individuare e sfruttare le lacune dell'avversario, a capire quando spingere e quando "remare".. ..ma MAI deve pensare banalmente a sbagliare meno.
La "testa" serve a sfruttare al meglio le poche occasioni che ad esempio un match tirato tra giocatori forti (i due seconda di pari livello) propone, serve a decidere dove e come piazzare la palla: un cross potente e profondo? una traiettoria stretta? è il momento e la palla giusta per aprire in lungolinea? sto guadagnando il controllo dello scambio o lo sto perdendo? è il momento di forzare o di lasciar giocare?
Questo succede a chi ha la testa! Chi non ha la testa, la testa stessa gli ricorda le cose peggiori! Che sicuramente quel colpo lo sbaglierai!

Satrapo ha scritto:In quarta ti giochi ogni punto indipendentemente dalle scelte tattiche perchè non esistono giocatori che ti soffocano con pressione continua e ritmo di palla pesantissimo. Non c'è gente che quando serve ti strapazza e al massimo ti concede 3-4 palle in tutta la partita.
In seconda ci sono match che si decidono sul 2 pari nel primo quando magari non "brekki" da 0-40 sul servizio avversario. Fai cilecca su quelle tre palle e perdi 76 - 64 perchè il tuo avversario, che serve e spinge alla grande come ogni buon seconda non ti lascia più spiragli, e dopo aver vinto il tieB converte l'unica palla break che gli concedi nel secondo.
Qui si che puoi dire di aver perso per "testa" se non hai giocato al meglio quelle 3 palle. Ma può anche accadere che le palle break te le annulli l'avversario giocando meglio di te quindi vali quanto lui, hai giocato bene e hai perso lo stesso perchè lui è stato più bravo nello sfruttare le sue occasioni. La testa ha fatto la differenza.
La testa interviene in maniera diversa...in 2a ti fa sbagliare quel punticino sulla palla break che è decisivo in 4a ti fa tremare il braccio e giocare contratto su ogni punto

Satrapo ha scritto:Ma situazioni del genere si possono verificare solo a livelli già abbastanza alti perchè l'inconfutabile verità è che in quarta (e in buona parte della terza) vince chi sbaglia di meno e corre di più
Certo e se un 4a che non ha la tecnica gioca contratto stai sicuro che di certo non sbaglia di meno!

Satrapo ha scritto:Contro il "vecio" non hai bisogno di astute strategie, non ti serve macinare gioco sulle diagonali maggiori, non è necessario essere implacabile sulla prima palla break che ti concede perchè non sai se ne avrai altre: lui tira a 2 all'ora e non sbaglia mai, per vincere ti basta tirare a 3 sbagliando poco, e per riuscire a fare questo la "testa" proprio non può aiutarti, ma il cesto che tanto odi
Ci risiamo...è ovvio che se sono straallenato divento nettamente più forte del "vecio" e lo batto nonostante la testa...ma non siamo più a parità di tecnica!

Satrapo ha scritto:Nessuno si porta in torneo il 100% di quello che riesce a fare in allenamento, nemmeno Federer, figuriamoci gli altri ma non è un problema di testa.
Certo nessuno riesce a dare il 100% senza perdere un minimo nelle situazioni di ansia...ma c'è chi riesce a dare il 95% chi il 90% chi l'80%...e questo a parità di livello può fare la differenza in tutte le categorie

Satrapo ha scritto:Così a tennis non puoi sperare di diventare più forte in torneo solo giocando meravigliose partite di allenamento, perchè le partite di allenamento sono più facili di quelle in torneo, quindi è normale che se ti alleni facendo solo cose più facili di quelle che incontrerai in partita, non renderai mai al meglio.
Certo però come detto prima alcuni rendono meglio e altri peggio nelle situazioni di stress

Satrapo ha scritto:E la testa non peserà sulle sorti di un match fin quando le cose non diventeranno OGGETTIVAMENTE complesse
Per un 4a scarso è OGGETTIVAMENTE complesso anche tenere in campo una palla profonda per 5 scambi...

Satrapo ha scritto:P.s.: Ripeto, lo so che non avete tempo da dedicare all'allenamento tecnico e che c'è gente in quarta che vi massacra senza allenarsi più di voi, ma bisogna anche accettare che a parità di pratica c'è gente OGGETTIVAMENTE più forte di altra, senza dover necessariamente tirare in ballo la testa.
Certo infatti diciamo solo quando si scontrano due di pari livello!

In conclusione ripeto che testa/fisico/braccio contano in egual misura nel valore complessivo di un giocatore in tutte le categorie...ed è altresì ovvio che la testa è difficile da cambiare quindi la cosa migliore da fare è lavorare sulla tecnica...ma questo non vuol dire che la testa non conta!
Vuol dire cercare di essere nettamente più bravo dell'avversario di quel tanto che basta per batterlo senza che la testa faccia danni e colmi il gap a proprio favore...ma non sempre si può essere tanto più bravi dell'altro! :wink:
Adelante
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Messaggio da Adelante »

Devo ammetterlo...sono sempre piu innamoato di quest'uomo...(Satrapo) :oops:

Mc...relativamente al tuo ultimo post..
Io credo che sia il maestro a dover intervenire sulle tue lacune.
Nel mio caso sto lavorando molto su palle senza peso,ad esempio Lui ti lancia un "cesto " di palle con la mano stando nella tua meta campo e tu colpisci 100 palle senza peso...
Chiaro che se ti metti a palleggiare con un coach che ti gioca di ritmo non forzando eccessivamente tutto diventa piu facile...ed immancabilmente la tua pecentuale di errore cala e ti sembra di essere diventato mooolto regolare...in realtà è una percezione molto illusoria....che non corrisponde al vero...diciamo che va bene quando la tua autostima e sotto i tacchi.... :D
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Messaggio da maxredo »

Però non confondiamo le cose...se uno non riesce a fronteggiare le palle senza peso del vecchio mentre con la palla pulita del maestro non ha problemi allora si che è una carenza tecnica!
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Messaggio da ciccio »

McEnroe 4Ever ha scritto:Forse allora invece di fare 10 lezioni con il maestro che ti farà giocare palle simili a quelle del 3.2 dovresti fare 10 partite di fila con "vecio" per capire come fronteggiare le sue "palle" e batterlo...


Oh eccolo lí che arriviamo al punto. Col vecio non mi diverto, e cosí lo evito accuratamente, e poi.........ci vado a perdere in torneo anche se penso che son piú forte ! Sei solo piú bello a vedersi, niente di piú.
Cominciare a non divertirmi sempre é giá un principio di allenamento.
Se poi si continua con delle sistematiche sedute a palle morbide e alte, a palle morbide e basse da ribattere sempre nella stessa zona del campo e poi aggiungerci anche velocitá di palla alla risposta prolungate finché non si riesce a farne almeno trenta di fila senza sbagliare, va a finire che col vecio non ci perdo piú perché ho creato una solida base tecnica e scommetto che magari non alla prossima, ma a quell'altra ancora la testa non salta piú.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

Si parlava di palle senza peso ad un metro dalla riga di fondo, cioè palle che sicuramente riesci a ributtare dall'altra parte se hai una tecnica sufficiente per palleggiare regolarmente; se poi invece vuoi giocare direttamente il vincente è un'altra storia....
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Messaggio da picchio000 »

McEnroe 4Ever ha scritto:Forse allora invece di fare 10 lezioni con il maestro che ti farà giocare palle simili a quelle del 3.2 dovresti fare 10 partite di fila con "vecio" per capire come fronteggiare le sue "palle" e batterlo...


Non credo proprio che con il maestro farò 10 lezioni a palleggiare a ritmo sostenuto....anzi, credo proprio che si farà di tutto per ricreare quelle situazioni in cui sono carente...che tra l'altro sia io che lui già conosciamo in parte, palle moscie a metà campo, spostamenti in avanti etc etc.
Quinidi spero siano molto più utili 10 lezioni (preferisco chiamarle sedute) con il maestro che 10 partite con il vecio :wink:
WWF : windshield wiper forehand....un colpo da proteggere!!!!!!!! #100#

"ma tu tra una bella partita combattuta vinta al terzo e una nottata con me, cosa sceglieresti?

E io con lo sguardo pensieroso ma con voce ferma risposi: "che turno?"
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

Comunque se di quello che ho scritto avete capito solo che non serve a nulla allenarsi e fare lezioni di tecnica, allora mi sono espresso male io perchè non è proprio quello che intendevo.
Io credo solo che anche in 4a esistano 3 componenti in ogni giocatore (tecnica, gambe, testa) e non solo 2.
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Messaggio da Fraunz »

L'argomento è molto interessante...
Cerco di interpretare il pensiero il pensiero di maxredo e di mac:

Secondo me l'equivoco è nel fatto che Satrapo con "testa" intende la capacità di saper giocare correttamente i punti nelle varie situazini di gioco (cosa connessa al livello tecnico), mentre i miei due colleghi di quarta intendono l'attitudine di non farsela sotto e di rimanere concentrati e grintosi per tutta la partita che in quarta fa più la differenza che in seconda dove una certa selezione caratteriale è stata fatta!

Questo nel senso che il vecchietto non ti mollerà mai un punto neanche a morire (tipo Nadal dei poveri), chi invece si fa mille pippe mentali indipendentemente dall'allenamento regalerà stupidamente una caterva di punti (Bracciali dei poveri), più di quanti ne regalerebbe un altro individuo con le medesime lacune tecniche.

Secondo me quello che Max intende è la semplice mancanza di "abitutudine alla parita" o "carattere" o "grinta" che dopo un ventina di match disputati e magari qualcuno vinto passa.
Penso che sia un problema che ha soprattutto chi è ragazzino o chi ha iniziato da grande a fare agonismo (qualsiasi agonismo) e non ha grande esperienza.
Satrapo tu non hai mai provato ad iniziare a fare agonismo a 30 anni, il tuo carattere si è formato per combattere in campo quando ne avevi 12 ed eri costretto a sputare sangue per battere i più grandi!

Che dite ho centrato? :P

Allo stesso tempo do pienamente ragione all'illustre Satrapo se intendiamo per "testa" quello che ha diffusamente spiegato nel primo post, ossia la capacità di gestire lo scambio e le occasioni che ti da senza doversi preoccuparse dell'esecuzione tecnica che è ormai automatizzata.

A voi la parola...
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Messaggio da miguel »

effettivamente si ha sempre la tendenza a giocare con uno con cui ci si "diverte" in quanto ha una bella palla.
invece se ci si vuole preparare in ottica tornei bisogna andare a scovare (in ogni club che si rispetti ci sono soggetti del genere) proprio qui vecchietti col gioco rognoso che non ti regalano (a volte rubano anche) nulla e che ti costringono a giocare e pensare in modo diverso dal solito.
quando li batterete regolarmente sarete pronti per il passo successivo.
io,vecchia volpe con passato da buon C, al mio circolo sono uno di quelli cui il maestro passa i ragazzi/ni freschi di promozione in terza e sono il loro banco di prova... quando mi battono regolarmente sono pronti ad affrontare il livello superiore (tipo videogame :D )
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

Fraunz,

quello che hai scritto è ciò che continuo a ripetere (avevo scritto la tua stessa cosa già nel topic dei quarta), ma evidentemente le mie parole sono male espresse o fraintese. O semplicemente non condivise perchè non vissute da tutti; chi non ha "problemi di testa" non può sapere come si gioca con quei problemi come noi non possiamo capire cosa significhi avere fame come i poveri del terzo mondo.
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Messaggio da klaus »

In realtà credo che Satrapo abbia torto da un punto di vista Filosfico. :lol:

A) Satrapo non è mai stato una Pippa. E' evidente che è passato attraverso l'inferno degli NC e dei 4a ma da "agonista", un passaggio "veloce" con prospettive diverse che non gli permette di avere la visuale della pippa che lui invece pensa di avere.

B) Satrapo non ha mai allenato una Pippa. E questo perchè una Pippa non può essere allenata da Satarapo in quanto perderebbe lo status di Pippa e quindi si cadrebbe in un paradosso #100#.

La testa conta in tutto.
Io se avessi la possibilità di allenarmi non sarei lo stesso un buon giocatore a prescindere dai mezzi perchè ho scarsissime attitudini agonistiche.
La testa serve in partita, serve in allenamento serve in tante cose.
Poi ovviamente può non essere quello il punto.
Ma mi convince poco l'assunto se perdi col vecio non è per la testa ma è per la tecnica se si pretende di dimostrarlo con la teoria che se ti alleni 3 volte alla settimana batti il vecio.
E grazie se ti alleni 3 volte alla settimana (magari una col maestro) sei un semiprofessionista
:lol:
Ultima modifica di klaus il mer dic 19, 2007 11:54 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ciccio »

McEnroe 4Ever ha scritto:Comunque se di quello che ho scritto avete capito solo che non serve a nulla allenarsi e fare lezioni di tecnica, allora mi sono espresso male io perchè non è proprio quello che intendevo.
Io credo solo che anche in 4a esistano 3 componenti in ogni giocatore (tecnica, gambe, testa) e non solo 2.


No non é quello che intendo dire, dico che la testa conta solo di conseguenza, il 95% dei casi in cui diamo colpa alla testa é falso, solo in un 5% é effettivamente colpa dell'emotivitá, di alcune situazioni particolari che si creano, della mancanza di abitudine al torneo. Questo é l'errore!!!!!!!!!!!!! nel momento in cui vedo un giocatore andare in tilt prima ne do' una ragione da un'altra parte, poi noto se é in grado o meno di rientrare in concentrazione, e poi ti dico é saltata la testa. E' addirittura la terza conseguenza.

!!!!!!!!!!!!Ragazzi miei fatevi una seria autovalutazione quando perdete nei tornei!!!!!!!!!!!!
Ultima modifica di ciccio il mer dic 19, 2007 11:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da maxredo »

Fraunz ha scritto:L'argomento è molto interessante...
Cerco di interpretare il pensiero il pensiero di maxredo e di mac:

Secondo me l'equivoco è nel fatto che Satrapo con "testa" intende la capacità di saper giocare correttamente i punti nelle varie situazini di gioco (cosa connessa al livello tecnico), mentre i miei due colleghi di quarta intendono l'attitudine di non farsela sotto e di rimanere concentrati e grintosi per tutta la partita che in quarta fa più la differenza che in seconda dove una certa selezione caratteriale è stata fatta!

Questo nel senso che il vecchietto non ti mollerà mai un punto neanche a morire (tipo Nadal dei poveri), chi invece si fa mille pippe mentali indipendentemente dall'allenamento regalerà stupidamente una caterva di punti (Bracciali dei poveri), più di quanti ne regalerebbe un altro individuo con le medesime lacune tecniche.

Secondo me quello che Max intende è la semplice mancanza di "abitutudine alla parita" o "carattere" o "grinta" che dopo un ventina di match disputati e magari qualcuno vinto passa.
Penso che sia un problema che ha soprattutto chi è ragazzino o chi ha iniziato da grande a fare agonismo (qualsiasi agonismo) e non ha grande esperienza.
Satrapo tu non hai mai provato ad iniziare a fare agonismo a 30 anni, il tuo carattere si è formato per combattere in campo quando ne avevi 12 ed eri costretto a sputare sangue per battere i più grandi!

Che dite ho centrato? :P



Centrato! :wink:

Non testa per leggere la partita tatticamente ma per avere un'approccio quantomeno sereno e disteso alla competizione!
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Messaggio da maxredo »

klaus ha scritto:In realtà credo che Satrapo abbia torto da un punto di vista Filosfico. :lol:

A) Satrapo non è mai stato una Pippa. E' evidente che è passato attraverso l'inferno degli NC e dei 4a ma da "agonista", un passaggio "veloce" con prospettive diverse che non gli permette di avere la visuale della pippa che lui invece pensa di avere.

B) Satrapo non ha mai allenato una Pippa. E questo perchè una Pippa non può essere allenata da Satarapo in quanto perderebbe lo status di Pippa e quindi si cadrebbe in un paradosso #100#.

La testa conta in tutto.
Io se avessi la possibilità di allenarmi non sarei lo stesso un buon giocatore a prescindere dai mezzi perchè ho scarsissime attitudini agonistiche.

Tra pippe ci si intende :-D
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Messaggio da Fraunz »

- C'è gente che se è sotto 2-0 nel primo set già crede di aver perso e rinuncia a combattere.

- C'è gente che se sbaglia uno smash a campo aperto non si riprende più.

- C'è gente che non si ricorda il punteggio mai e l'avversario ne approfitta!

- C'è gente che se qualcuno si muove fuori dal campo non capisce più niente!

- C'è gente che se l'avversario si avvicina molto al quadratino del servizio quando risponde non capisce più niente e tira missili fuori o polpette in rete!

- C'è gente che se gioca con un ragazzino che dice vamos si infuria al punto di regalare la partita.

- C'è gente che se non gli viene un colpo difficile lo riprova finchè non gli riesce regalando 4 giochi di fila!

- C'è gente che vuole fare la volè come Edberg ma pesa 100 kg.

- C''è gente che davanti al padre non riesce a giocare e si paralizza.

- ecc..

I casi di inettitudine all'esperienza agonistica del tennis sono infiniti.

L'equivoco nasce dal fatto che Satrapo ( che ringraziamo per la pazienza :D ) non ha inteso che noi per mancanza di testa ci riferiamo all' "inettitudine all'esperienza agonistica" .
Questo perchè giustamente lui non la tiene in considerazione nella formazione di un tennista quantomeno decente!

La testa che intende lui è quella dell'intelligenza di gioco che nel tennis è importantissima mano a mano che si sale di categoria, non in quarta dove è sufficiente correre e buttarla di la (senza farsela sotto però!).
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Messaggio da ciccio »

:roll: :wink:
secondo me il Satr ne stà preparando una da chilometro,
fra un po' mi sà che arriva :-?
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da Satrapo »

maxredo ha scritto:Ma quanto scrivi Satrapo!!!


Si ma non tutto di fila eh, l'ho scritto un pezzetto al giorno #100#

Quello che dice klaus sull'attitudine agonistica è verissimo, ma non è che vi ci segna il medico ai tornei, il tennis è bellissimo anche giocato la domenica con gli amici!

Qui non si tratta di interpretare la "testa" per quello che è (capacità di gestire un match dal punto di vista tattico-strategico) o che non è (attitudine agonistica) perchè nel momento in cui vi segnate ad un torneo l'attitudine agonistica ce l'avete già, sennò non avreste preso la decisione. Poi quando però perdete non potete dare la colpa al fatto che ve la fate sotto in torneo chiamandola mancanza di "testa": se giocando partite ufficiali ve la fate sotto a tal punto da non riuscire a mandarla dall'altra parte per una o più motivazioni qui citate:

Fraunz ha scritto:- C'è gente che se è sotto 2-0 nel primo set già crede di aver perso e rinuncia a combattere.

- C'è gente che se sbaglia uno smash a campo aperto non si riprende più.

- C'è gente che non si ricorda il punteggio mai e l'avversario ne approfitta!

- C'è gente che se qualcuno si muove fuori dal campo non capisce più niente!

- C'è gente che se l'avversario si avvicina molto al quadratino del servizio quando risponde non capisce più niente e tira missili fuori o polpette in rete!

- C'è gente che se gioca con un ragazzino che dice vamos si infuria al punto di regalare la partita.

- C'è gente che se non gli viene un colpo difficile lo riprova finchè non gli riesce regalando 4 giochi di fila!

- C'è gente che vuole fare la volè come Edberg ma pesa 100 kg.

- C''è gente che davanti al padre non riesce a giocare e si paralizza


non vi ci segnate, chi fa tornei non è più tennista di chi si prende le sue lezioncine per miglioare e divertirsi di più quando sfida gli amici nella partitella domenicale.

Io ho smesso di giocare tornei ufficiali nel 97 perchè avevo raggiunto il mio equilibrio, scendevo in campo senza più "fiutare il sangue" dell'avversario, vincevo e non mi sentivo più al settimo cielo, perdevo e non me ne fregava più un granchè mentre prima la giornata dell'ultima sconfitta era sempre immancabilmente "la più nera della mia vita fino a quel momento", e allora mi sono detto: è tempo di cambiare ruolo. E gli stimoli che non avevo più da giocatore li ho ritrovati nella preparazione di altri giocatori.

Ciccio invece anche essendo un "vecchio decrepito" in confronto al quale io sono ancora un pupetto (#100#) ha ancora il pelo sullo stomaco e si azzufferebbe anche 3 su 5 con Nadal sulla terra se ne avesse l'occasione!

(Anche Picchio ha reagito da agonista, incassata la legnata s'è organizzato per una sua crescita tecnica e secondo me già medita terribili vendette)

Ma io non sono per questo meno tennista di Ciccio o di Picchio, e ogni tanto mi faccio le mie partitelle con qualche vecchio compagno di avventure, e "panzetta" a parte ci divertiamo ancora come bambini.

Però al torneo non mi ci segno perchè quelle sensazioni di ansia, pressione, sfida, paura (perchè si ha sempre paura ragazzi, sempre e a qualsiasi livello) che prima mi mandavano letteralmente "in estasi" ora mi fanno venire il mal di testa solo ce ci ripenso. Oh se io penso a dover coprire il campo o a dover spingere prima e seconda di servizio per due set o peggio ancora tre mi viene la varicella fulminante #100#

Ma pur non avendo più quella "cattiveria agonista" io in coscienza non credo che avrei problemi a giocarmi un turno contro un "vecio" (scusa Picchio eh #100#) perchè in quel caso altro che cattiveria o atitudine agonistica, ci vuole un po' di umanità per non tirargli in faccia #100# !!

Quindi dal mio punto di vista è vero che alcuni non hanno attitudine agonistica e se la fanno sotto a tal punto da non riuscire a giocare, ma non rientra nei problemi di testa perchè chi non ha attitudine agonistica non ha proprio la voglia di segnarsi ad un torneo, e banalmente non lo fa.

Se vi segnate ad un torneo avete già l'attitudine agonistica, volete battere un avversario e per farlo sareste disposti a vendere l'anima al diavolo, poi il fatto che non ci riuscitate in quarta non dipende da nessuna testa, tantomeno la vostra. Max te che "lamenti" la mancanza della prima vittoria sei più agonista di tanti altri, ce l'hai già l'attitudine agonistica perchè continui a cercare tornei per misurarti! E la vincerai sta partita fidati, ma prima leverai la "testa da agonista" dalla possibili cause delle tue sconfitte e prima riuscirai a focalizzare il vero problema, a superarlo e a vincere.

Riassumendo il mio personalissimo pensiero è:

Attitudine agonistica a tutti i livelli = quella strana forma di masochismo che ti fa uscire di casa e ti porta a segnarti ad un torneo. (Purtroppo basta anche una telefonata! #100#) Se dopo ti accorgi che in torneo soffri come un cane bastonato ne fai uno e capisci che non è per te, se pur perdendo (perchè tutti all'inizio perdono tanto) e continui sei un agonista. Se poi continuando ed allenandoti non vinci proprio mai mai mai sei tennisticamente scarso, ma non ho ancora incontrato gente tanto scarsa da allenarsi bene e non vincere mai.

Quarta categoria:
regolarità - gambe

Terza categoria:
regolarità - gambe - tecnica e in parte testa per i primissimi gruppi

Seconda categoria:
tecnica: (la regolarità e le gambe sono date per scontate)
braccio: (dovete avere un servizio solidissimo e almeno un colpo che può chiudere lo scambio contro chiunque)
testa: (ci sono partite che se le impostate male tatticamente le perdete in 20 minuti, ci sono partite che dopo tre ore di ottimo tennis ve le giocate su tre quindici)

Ma soprattuto come dice Ciccio:

!!!!!!!!!!!!Ragazzi miei fatevi una seria autovalutazione quando perdete nei tornei!!!!!!!!!!!!


L'ha detto lui, prendetevela con lui #100#
Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

ciccio ha scritto::roll: :wink:
secondo me il Satr ne stà preparando una da chilometro,
fra un po' mi sà che arriva :-?


Vado in campo, ho dovuto essere breve #100#
maxredo
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da maxredo »

Satrapo ha scritto:Quello che dice klaus sull'attitudine agonistica è verissimo, ma non è che vi ci segna il medico ai tornei, il tennis è bellissimo anche giocato la domenica con gli amici!
...
se giocando partite ufficiali ve la fate sotto a tal punto da non riuscire a mandarla dall'altra parte per una o più motivazioni qui citate:
...non vi ci segnate, chi fa tornei non è più tennista di chi si prende le sue lezioncine per miglioare e divertirsi di più quando sfida gli amici nella partitella domenicale.

Però al torneo non mi ci segno perchè quelle sensazioni di ansia, pressione, sfida, paura (perchè si ha sempre paura ragazzi, sempre e a qualsiasi livello) che prima mi mandavano letteralmente "in estasi" ora mi fanno venire il mal di testa solo ce ci ripenso. Oh se io penso a dover coprire il campo o a dover spingere prima e seconda di servizio per due set o peggio ancora tre mi viene la varicella fulminante #100#


I punti di vista si stanno avvicinando Satrapo, ci siamo quasi :D

Ma tu la fai troppo drastica: per te o uno è agonista e fa tornei o uno se la fa sotto e palleggia solo con l'amico alla domenica e non prova nemmeno ad iscriversi ad un torneo o comunque non lo fa più dopo la prima sconfitta...
Non è che i "paurosi" sono automaticamente a casa e ai tornei ci sono solo i "coraggiosi"....

C'è anche chi è agonista e vorrebbe competere ma purtroppo in partita (quella dove conta, non con l'amico alla domenica) non rende...ma non è che questa categoria per forza accetta il proprio destino di perdente alla prima sconfitta e non fa tornei...ci prova poi ovviamente decide se è il caso di lasciar perdere o meno.

A me personalmente piace la sfida, fare le partite con gli amici, non mi arrendo mai qualsiasi sia il punteggio, lotto sempre...però sotto pressione non rendo, se la partita non è più col mio amico dove in palio c'è solo la sfida tra amici ma qualcosa di più lo sento...
Se entri in campo poco convinto (che non vuol dire che poi in campo non lotti)...la testa e la psiche purtroppo incidono sul corpo :-?

La cosa è più complessa di come pensi tu!
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Messaggio da [peppe] »

Da quando leggo la discussione della "testa" mi sono reso conto di quanto ero (mi stò cospargendo la testa di cenere #1# ) borioso e strafottente e non vedevo i miei limiti tecnici.
Comunque.....
Esprimo il mio parere.......
Un agonista *VERO*, quindi non parliamo di quello che si avvicina alle sue prime partite, in qualsiasi sport NON PUO' AVERE PROBLEMI DI TESTA.

Se perde è per colpa sua ! Leggi carenze tecniche,limiti fisici (chiaramente non permanenti altrimenti non farebbe l'agonista), ecc.

Sono daccordo che anche un agonista perde le sue prime partite, ma con l'allenamento ci sarà crescita tecnica, tattica, di sicurezza nei propri mezzi e quindi conseguenzialmente di TESTA (perchè si può avere acume tecnico/tattico,ragionare ecc., ma si devono avere i mezzi per fare quello che si è pensato) e quindi le vittorie non mancheranno.

Riducendo il tutto si può dire che :
l'agonista ha più testa del partitaro domenicale semplicemente perchè ha più padronanza del proprio fisico e della propria tecnica.

Questo è il mio pensiero (modellato dopo aver letto tutti i vostri interventi). Massimo rispetto per chi la pensa diversamente.
Wilson [K]Factor SixOne Team
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da ciccio »

maxredo ha scritto:
Ma tu la fai troppo drastica: per te o uno è agonista e fa tornei o uno se la fa sotto e palleggia solo con l'amico alla domenica e non prova nemmeno ad iscriversi ad un torneo o comunque non lo fa più dopo la prima sconfitta...
Non è che i "paurosi" sono automaticamente a casa e ai tornei ci sono solo i "coraggiosi"....


Eccola qui, e su questo son daccordo con il max.
Quarta, gente che ha voglia di far tornei cosí come vengono, gente che ha voglia di far qualcosa in piú della partitella due volte la settimana, gente che ha voglia di giocare con gente diversa, gente che ha voglia di metterla sulla sfida dei non allenati, di quelli che si divertono e basta. Aveva piú senso come si chiamava prima nc, ma il nome non cambia poi molto le cose. La quarta é bella per questo rovinata dai fintiquarta terzareali che fanno i calcoli per non passare di categoria.
In questo dó ragione al max, la metti troppo sul radicale. Questo non vuol dire che potenzialmente non valgano un terza o un seconda, ma ragassuoli, se volete battere il Villa o passare di categoria e farsi valere anche lí la dovete pensarla come il Satrapo, ed é proprio perché il Villa la pensa o l'ha pensata come lui che vi fa neri a tutti i tornei.

Satrapo ha scritto:Ciccio invece anche essendo un "vecchio decrepito" in confronto al quale io sono ancora un pupetto (#100#) ha ancora il pelo sullo stomaco e si azzufferebbe anche 3 su 5 con Nadal sulla terra se ne avesse l'occasione!


:evil: Nadal ? chi é costui ? ditemi dove abita ! dopo il Satrapo e il Villa mazzolo pure lui. Dóv'é ? Dove ditemi dove e quando ! :evil:

Ot
Un amico che ha lavorato a Madrid dove a volte si allenava il Nadal mi diceva che a ogni seduta si faceva una mezz'ora di dritti e rovesci tutti lunghi fuori un metro la linea di fondo. A che scopo si fa questo ?
Fine ot
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da Satrapo »

maxredo ha scritto:Ma tu la fai troppo drastica: per te o uno è agonista e fa tornei o uno se la fa sotto e palleggia solo con l'amico alla domenica e non prova nemmeno ad iscriversi ad un torneo o comunque non lo fa più dopo la prima sconfitta...
Non è che i "paurosi" sono automaticamente a casa e ai tornei ci sono solo i "coraggiosi"....


No non ho detto questo, ma ho detto invece questo:

Satrapo ha scritto:(perchè si ha sempre paura ragazzi, sempre e a qualsiasi livello)


Non ho mai detto che per fare i tornei bisogna essere "coraggiosi" ma quando mai?

Ho detto che torneo = ansia e fifa per TUTTI, e ripeto, per TUTTI.

Non pensiate che un bel giorno PUFF andrete in campo rilassati e renderete meglio, ma quando mai? Non esiste, sto cercando di farvi capire che il Villa che non sbaglia mai è teso quanto voi, tale e quale, e quanto voi in allenamento rende molto di più.

Quindi in torneo siamo tutti fifoni, altro che coraggiosi! Poi alcuni ostentano sicurezza, altri mostrano più emozione ma dentro non cambia: fifa nera per tutti!

Dovete partire dal presupposto che l'avversario subisca la stessa identica ansia da torneo che patite voi, tale e quale. E' come il vento, quante volte ho sentito lamentarsi i giocatori dopo una sconfitta in un match ventoso adducendo le scuse più ridicole: io soffro il vento più di tutti, io ho una meccanica di colpi che patisce il vento lui no, io.. io.. ..è vento ragazzi, c'è per me quanto per il mio avversario. Una volta ho sentito un fenomeno che diceva: "ho perso perchè sono più forte e tiro sulle righe quindi basta un soffio di vento per mandarmi out." :o

Max dammi retta, tu sei già un agonista, perchè solo un agonista vero insegue con la tua determinazione una vittoria che tarda un po' ad arrivare. E gestisci già l'emozione del match da agonista, ovvero "a braccetto con la fifa" come facciamo tutti a tutti i livelli. L'ansia da prestazione la troverai sempre ad aspettarti in campo finchè avrai voglia di segnarti ad un torneo, si tratta solo di lavorare sui colpi e diventare sempre più forte.

Ogni giocatore è diverso, ognuno paga un dazio differente quando scende in campo per un torneo ma questo non è un limite, è una caratteristica.

McEnroe aveva bisogno di 20 minuti di tennis al giorno per fare magie in campo, Borg doveva remare per ore ed ore quotidianamente per portare in campo il suo miglior tennis.

Max, se tu oggi in partita giochi davvero male sei un piccolo Borg, che per le sue caratteristiche tecniche e mentali necessita di più lavoro di un McEnroe per arrivare allo stesso livello di rendimento in partita, tutto qui. Non c'è nessun'altra strada che possa farti crescere, non esiste magia che possa trasformare un Borg in un McEnroe. Ma gli esempi sono tanti, Lendl lavorava dieci volte più di Wilander in campo, e Wilander 10 volte più di Becker. Con le dovute proporzioni, Max ha bisogno di lavorare 3 ore a settimana in più sui suoi colpi, per sperare di sbagliare poco quanto la media dei quarta in partita.

Poi se Max dice NO Satrapo, non è facile come dici tu, io ho bisogno dello psicologo perchè quando gioco in allenamento con il mio amico "FORTEPIUCHEMAI" sbaglio meno di Wilander e quindi il mio problema non è solo tecnico ma anche mentale etc. etc.. Satrapo si arrende e dice: ognuno continui con i propri metodi, e chi vince ha sempre ragione #100#

Ma Satrapo NON si arrende MAI e continua a romperti le balle!!
#100##100##100##100#

Io ti dico solo che se fossi un mio allievo Max, anche NC perchè ne ho avuti eh, e mi venissi a fare sto discorso ti terrei 3 mesi a zappettare il campo senza nè tornei nè partite amichevoli (ma nemmeno il tennis in tv ti farei vedere che magari ti allontana dalla dura realtà e se senti Tommasi o Lombardi che parlano della "testa" mi ti ribelli!), facendo cesti di dritto e di rovescio, volè, servizi, smash, diagonali, spostamenti, schemi di gioco etc. etc. che tornando a giocare in primavera vedresti la racchetta uscire dal fodero da sola mettendosi a tirare pallate a destra e manca.

Finchè continuerai a pensare che TU soffri più del tuo avversario il match e che questo può fare la differenza non avrai nulla su cui credere quando inizierà la partita e la tensione ti bloccherà. (E la tensione ci sarà sempre e per tutti) Il mestiere del tecnico è darti qualcosa in cui credere quanto per un verso o per l'altro la situazione si fa tremendamente complicata, che sia FIFA o un caterpillar che tira tutto a mille non cambia, devi avere certezze ma non mentali, devono essere certezze REALI, fisiche e balistiche. Tu devi credere nei tuoi colpi, ma non a livello di testa, non devi convincerti che siano buoni, te lo devi dimostrare passando giorni e giorni a tirarne in campo tanti ma tanti ma tanti. E non in partita, ci vuole uno schema di allenamento! Per memorizzare un movimento devi giocarlo sempre sulla medesima palla, è per questo che si lavora al cesto o palleggiando a schema fisso: puoi giocare tutte le partite di allenamento o torneo che vuoi ma in partita ogni palla è diversa quindi ogni movimento è un evento particolare che non fa memoria muscolare, e per questo non costruisce base di solidità tecnica e fiducia nei colpi.

Lo so non hai tempo e risorse da investire in un simile programma ma vuoi davvero provare a vincere? Comprati 50 palle, mettile in un secchio e tienile sempre in macchina, poi convinci un paio di amici a farti da sparring, certo devono avere il braccio buono in grado di darti palle omogenee (dare il cesto è pratica di una difficoltà estrema)

Poi quando il tuo sparring se ne va resta ancora a servire con quelle 50 palle più a lungo che puoi mettendo sempre un bersaglio da colpire, sempre! Mai servire genericamente nel quadrato, devi sempre avere un riferimento, sempre. Dimentica la partitella e le ore che le dedicavi falle ripetendo meccanicamente i tuoi colpi, sempre uguali, sempre sullo stesso tipo di palla. Anche se giochi una sola ora a settimana non vuol dire che tu non la possa impiegare per allenarti no? Anche una sola ora è meglio di niente, ovviamente appena puoi regalati una sessione con un buon istruttore che ti possa indicare il lavoro da fare fino alla prossima lezione.

Io ti garantisco che in questo modo il tuo rendimento in torneo si innalzerà e non sarà più drasticamente influenzato dall'ansia da torneo, ma se continui a giochicchiarti i punti con l'amico.. beh.. magari mi sbaglio eh.. ma io ti dico che ci metterai molto più tempo per iniziare a vincere un po' più spesso.
Satrapo
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da Satrapo »

ciccio ha scritto:Un amico che ha lavorato a Madrid dove a volte si allenava il Nadal mi diceva che a ogni seduta si faceva una mezz'ora di dritti e rovesci tutti lunghi fuori un metro la linea di fondo. A che scopo si fa questo ?


Credevo di averla descritta questa metodologia di allenamento in qualche vecchio post ma non mi ricordo :roll:

Comunque è una procedura molto comune per i giocatori con impostazione definita heavy-spin, ovvero che utlizzano il top in maniera molto accentuata.

Il "problema" di questi giocatori è che utilizzando prese piuttosto estreme per generare grandi quantità di spin sopra la palla, sono costretti a colpire la palla sempre con una velocità di braccio elevatissima.

Il tutto si traduce nella naturale tendenza a giocare a volte troppo corto perchè la traiettoria di palla molto arcuata generata da simili dinamiche, dopo essere passata ben alta sulla rete, inizia improvvisamente a chiudere troppo presto nel campo. (Giocatori con questa impostazione di tanto in tanto sono soggetti a vere e proprie improvvise "crisi da mancanza di profondità" a volte causate anche da particolari tipologie di palle o condizioni atmosferiche inusuali, ad esempio umidità elevata etc.)

Quando si verifica questa improvvisa incapacità di generare adeguata profondità l'atleta non può intervenire sullo swing perchè la velocità di esecuzione altissima non consente microaggiustamenti sulla sbracciata o sulla chiusura come si fa per i colpi non così esasperatamente "toppati".

Quindi in allenamento si lavora sull'arretramento forzato della gobba del colpo, ovvero si chiede all'atleta di andare ripetutamente e marcatamente lungo, in modo da memorizzare un riferimento estremo al quale affidarsi se in partita dovessero verificarsi problemi nel trovare la giusta lunghezza di palla.

Credevo di averne già parlato perchè è un lavoro al quale anche il sottoscritto è stato ripetutamente sottoposto, per altre problematiche, e solo dalla parte del rovescio: a me chiedevano di tirare proprio direttamente sul telone di fondo! #100#
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da tarie »

.... resta ancora a servire con quelle 50 palle più a lungo che puoi mettendo sempre un bersaglio da colpire, sempre! Mai servire genericamente nel quadrato, devi sempre avere un riferimento, sempre

Lo volevo fare proprio questi giorni.Ho messo da parte un po di palle e volevo farmi un po cesti di battuta da solo,visto che in questi giorni non trovo con chi giocare.Quindi sempre con un bersaglio?Ma se punto solo a metterla dentro per trovare una seconda che sia sicura la 99%?

... ovviamente appena puoi regalati una sessione con un buon istruttore che ti possa indicare il lavoro da fare fino alla prossima lezione.

E quanto costa un'ora con Satrapo? :lol:
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da klaus »

tarie ha scritto:E quanto costa un'ora con Satrapo? :lol:


#100# Satrapo dovrebbe fare un ora con me così o alza le tariffe o gli passa la voglia di allenare....

Ciccio ha dato un ottima definizione di IpoAgonista:

gente che ha voglia di far tornei cosí come vengono, gente che ha voglia di far qualcosa in piú della partitella due volte la settimana, gente che ha voglia di giocare con gente diversa, gente che ha voglia di metterla sulla sfida dei non allenati, di quelli che si divertono e basta
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da maxredo »

Satrapo ha scritto:Finchè continuerai a pensare che TU soffri più del tuo avversario il match e che questo può fare la differenza non avrai nulla su cui credere quando inizierà la partita e la tensione ti bloccherà.

Su questo non penso cambierò idea ma non vuol dire che non mi concentrerò a migliorare la tecnica! La testa è quella che è e non la posso cambiare, su braccio e gambe posso lavorare :wink
Sottolineo che ho limiti tecnici notevoli su cui lavorare ai quali purtroppo si aggiungono limiti mentali, non dico che sono forte e perdo per la testa!
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da maxredo »

Satrapo ha scritto:Credevo di averne già parlato perchè è un lavoro al quale anche il sottoscritto è stato ripetutamente sottoposto, per altre problematiche, e solo dalla parte del rovescio: a me chiedevano di tirare proprio direttamente sul telone di fondo! #100#

Se mi allenassi in questo esercizio ti darei grandi soddisfazioni, Satrapo, è la mia specialità! :D
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Re: Teste di Quarta - Ovvero cosa può fare e non fare la tes

Messaggio da maxredo »

klaus ha scritto:Ciccio ha dato un ottima definizione di IpoAgonista:

gente che ha voglia di far tornei cosí come vengono, gente che ha voglia di far qualcosa in piú della partitella due volte la settimana, gente che ha voglia di giocare con gente diversa, gente che ha voglia di metterla sulla sfida dei non allenati, di quelli che si divertono e basta


Vero! mi ritrovo in tutte le parole di ciccio!
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

Ieri sera ho giocato una partita di un torneo non-FIT al mio circolo dove si gioca un set al 9.
Durante il riscaldamento ho iniziato a pensare "non posso perdere contro questo" e ovviamente ("ovviamente" relativamente a me stesso) mi sono contratto per l'aspettativa che mi ero fatto e sono andato sotto 1-4 e servizio per l'avversario.
Al cambio di campo ho pensato "maledetto Satrapo, non dirmi che la testa non c'entra niente!" :D .
A quel punto sono riuscito a concentrarmi, mi sono messo a correre e a ributtare tutto e alla fine ho vinto 9-5.
Ho giocato comunque male (anche perchè in questo periodo sto giocando molto poco), ma alla fine cercando di rimanere con la testa nella partita ho comunque sbagliato poco (certo l'avversario non era gran cosa, aveva circa 30 anni, ma giocava come il tipico "vecio" :x ), mentre nei primi giochi quando mi sentivo nervoso dopo 2 palle la terza la buttavo fuori.
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zakito
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Messaggio da zakito »

io sono sostanzialmente d'accordo con la corrente di satrapo su qto discorso,prima di parlare di testa bisognerebbe affrontare le lacune tecniche più macroscopiche; è chiaro che se non posseggo dei concetti base come le varianti dello step e il footwork in generale,difficilmente potrò avere un atteggiamento aggressivo in campo,al contrario mi scoraggerò facilmente,perchè nn ho un gioco a cui aggrapparmi.Fra l'altro ho giocato recentemente due volte con max e vi dirò che in realtà ha una buona mano e sono convinto che se si mettesse a fare un pò di cesti per imparare la ricerca della pallina con la persona giusta,inizierebbe inevitabilmente a togliersi qche soddisfazione nei tornei.
Cque i lenzuoli di satrapo iniziano a piacere anche a me, in particolare mi è piaciuto quello sullo splitstep ed affini...certo che se veramente vorrai approfondire l'argomento in maniera esaustiva si dovrà parlare di corredo nuziale mi sa... :wink:
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Messaggio da showstopper »

McEnroe 4Ever ha scritto:Ho giocato comunque male (anche perchè in questo periodo sto giocando molto poco), ma alla fine cercando di rimanere con la testa nella partita ho comunque sbagliato poco (certo l'avversario non era gran cosa, aveva circa 30 anni, ma giocava come il tipico "vecio" :x ), mentre nei primi giochi quando mi sentivo nervoso dopo 2 palle la terza la buttavo fuori.


Credo che il punto sia proprio questo, per arrivare ad un compromesso che prenda in considerazione sia la testa che la tecnica. La tecnica più è buona, più aumenta lo spazio di impatto ottimale con la pallina. Più scarseggia, più il colpo sarà buono solo in alcune situazioni (palleggio con palla piatta perfetta del maestro, colpo in totale relax, scambio sostenuto). Appena la situazione di gioco si complica (palla molle da spingere contro pallettaro, partita di torneo con braccino crescente, ecc...) la scarsa tecnica, e quindi il non essere in grado di colpire la palla con ampio margine di errore, esce fuori. Il fatto è che è la scarsa tecnica il fattore principale. Chi sa colpire lo sa fare anche quando è nervoso, contro qualsiasi avversario,e non ha bisogno che la palla che gli arriva sia per forza piatta e pulita.
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Messaggio da ciccio »

showstopper ha scritto: Chi sa colpire lo sa fare anche quando è nervoso, contro qualsiasi avversario,e non ha bisogno che la palla che gli arriva sia per forza piatta e pulita.


Ti dirò di più, nemmeno entra nervoso se incontra il vecio, l'unico nervosismo che può avere è se lasciargli un paio di game o meno, perchè il problema di McEnroe 4Ever è proprio quello, andiamo a monte del problema. Perchè sei nervoso ? Risposta perchè non sei solido tecnicamente o fisicamente, altrimenti non lo saresti e il nervosismo si tramuterebbe in esaltazione tecnica, giocheresti ancora meglio perchè saresti ancora più sciolto e invece hai bisogno di una carica di concentrazione doppia del normale per vincere la tua paura. E questo te lo garantisco al 100%.
zakito ha scritto:Cque i lenzuoli di satrapo iniziano a piacere anche a me, in particolare mi è piaciuto quello sullo splitstep ed affini...certo che se veramente vorrai approfondire l'argomento in maniera esaustiva si dovrà parlare di corredo nuziale mi sa...

Ragassuoli, tenetevelo ben stretto questo qua, coccolatevelo un po', io di allenatori ne ho avuti parecchi e anche di parecchio buoni, e vi garantisco che Satrapo è uno di quelli che vale, di cose ne sa', e il solo dedicarvi il suo tempo è già una cosa di cui dovreste ringraziare il cielo.
McEnroe 4Ever
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Messaggio da McEnroe 4Ever »

ciccio ha scritto:
showstopper ha scritto: Chi sa colpire lo sa fare anche quando è nervoso, contro qualsiasi avversario,e non ha bisogno che la palla che gli arriva sia per forza piatta e pulita.


Ti dirò di più, nemmeno entra nervoso se incontra il vecio, l'unico nervosismo che può avere è se lasciargli un paio di game o meno, perchè il problema di McEnroe 4Ever è proprio quello, andiamo a monte del problema. Perchè sei nervoso ? Risposta perchè non sei solido tecnicamente o fisicamente, altrimenti non lo saresti e il nervosismo si tramuterebbe in esaltazione tecnica, giocheresti ancora meglio perchè saresti ancora più sciolto e invece hai bisogno di una carica di concentrazione doppia del normale per vincere la tua paura. E questo te lo garantisco al 100%.

E' vero quanto dici riguardo la mia consapevolezza di essere scarso in generale ed in particolare più scarso di alcuni avversari che mi trovo davanti (e di solito infatti in quei casi lo ammetto), però con altri (tipo quello di ieri) già dal palleggio capisco di poterci vincere o quanto meno di potermela giocare lottando, però mi faccio prendere lo stesso dalla tensione invece che rilassarmi e giocare sereno proprio perchè mi dico di non poterci perdere e mi irrigidisco. Purtroppo è un mio grosso limite di comportamento sul campo, che a volte riesco a superare "in corsa", altre volte no. Non è che mi lamento di perdere 6-0 6-0 con un 4.1 e attribuisco quella sconfitta a problemi di testa e di atteggiamento, ma quando mi metto in difficoltà da solo con avversari alla mia portata sì, non solo a quello, ma anche a quello che non fà altro che peggiorare tutto il resto.
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Messaggio da showstopper »

McEnroe 4Ever ha scritto:Non è che mi lamento di perdere 6-0 6-0 con un 4.1 e attribuisco quella sconfitta a problemi di testa e di atteggiamento, ma quando mi metto in difficoltà da solo con avversari alla mia portata sì, non solo a quello, ma anche a quello che non fà altro che peggiorare tutto il resto.


E' la mentalità che purtroppo in chi gioca a tennis (in generale, prendo solo spunto dalle tue parole, niente di personale) è sbagliata. Le considerazioni dell'avversario sono sempre troppo personali, in quanto uno vede benissimo quello che gioca dall'altra parte della rete, e non vede affatto se stesso (e si idealizza). Il mettersi in difficoltà contro qualcuno "alla propria portata" non significa che per forza tutto dipenda da noi. L'impegno che hai dovuto mettere per vincere dimostra che bene o male il tuo livello è quello dell'avversario con cui hai giocato. Hai dovuto correre, impegnarti e ributtare tutto di là eliminando gli errori gratuiti.
Il problema è partire credendo per forza di dover vincere perchè ci si sente superiori. Ma questo non è un problema di testa, è una convinzione senza fondamento. E che ci fa credere che tutto dovrà essere facile se riusciamo a giocare "come sappiamo". Ma quel come sappiamo salta fuori durante la partita che non è sufficiente a prendere l'avversario a pallate.
Quindi o ci si impegna veramente e con... umilte' :D , oppure si rimedia il 6/1 6/1 dal pallettaro e a casa.
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