...Macchine incordatrici...

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bradipo
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da bradipo »

Clythus ha scritto:
bradipo ha scritto:ma i ricambi delle macchine incordatrici Tyger li tratta solo tennisplanet?
Che io sappia si, ma credo sia un' azienda seria, paghi di più che altrove perché la qualità è superiore ma anche il servizio assistenza.

Chi ha usato le loro macchine manuali me ne ha sempre parlato bene, in genere non hanno avuto problemi e quando li hanno avuti, il negozio ha provveduto a fornire il pezzo difettoso, parlo per sentito dire sia chiaro, ma essendomi arrivate all' orecchio voci positive ho pensato di riportarle.

si ok, però dato che a me serviva il set di ricambio dei catsettini in plastica per i punti d'appoggio che costa 5 euro volevo evitare di dover fare almeno 30 euro di spesa più 10 di spedizione... :D
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Clythus »

Forse ce li ho io, quali ti servono, quelli di ore 10, ore 2, ore 7 ed ore 5?

Fammi una foto dei tasselli che ti servono, controllo se ne ho di adattabili espiantati da macchine riparate.
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bradipo
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da bradipo »

Clythus ha scritto:Forse ce li ho io, quali ti servono, quelli di ore 10, ore 2, ore 7 ed ore 5?

Fammi una foto dei tasselli che ti servono, controllo se ne ho di adattabili espiantati da macchine riparate.

Grazie infinite Milo, veramente mi servirebbero quelli ad ore 6 e 12 :D provo a fargli delle foto ma sarà dura riconoscerli perchè sono parecchio consumati

La macchina è una Tyger di una decina d'anni fa ma sembra identica alla attuale StringEco-45.
zylon
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da zylon »

Clythus ha scritto:
bradipo ha scritto:ma i ricambi delle macchine incordatrici Tyger li tratta solo tennisplanet?
Che io sappia si, ma credo sia un' azienda seria, paghi di più che altrove perché la qualità è superiore ma anche il servizio assistenza.

Chi ha usato le loro macchine manuali me ne ha sempre parlato bene, in genere non hanno avuto problemi e quando li hanno avuti, il negozio ha provveduto a fornire il pezzo difettoso, parlo per sentito dire sia chiaro, ma essendomi arrivate all' orecchio voci positive ho pensato di riportarle.
confermo tutto
io in dicembre ho preso una elettronica tyger string eco (ottima) e dopo circa 15 giorni (per mera fatalità) si era bruciato qualcosa nel motore
ho portato la macchina da tennis planet (non mi è scomodissimo) e dopo meno di una settimana me l'hanno ridata perfetta e tarata di nuovo
vai sul sicuro, anche se si spende qualcosa in più
sono gentili e rispondono alle mail (mi hanno mandato via mail il libretto di istruzioni dettagliato)
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da zylon »

ho portato la macchina da tennis planet (non mi è scomodissimo) e dopo meno di una settimana me l'hanno ridata perfetta e tarata di nuovo
[/quote]
naturalmente senza pagare nulla
Paolox
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

domanda, è possibile convertire una macchina a contrappeso per farla diventare elettrica, cambianto il sistema di tiraggio? si trovano dei kit?
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Space
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Space »

Milo ,please , mi introduci ai misteri dei 4 nodi?Grazie
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elgrinta
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da elgrinta »

Salve, qualcuno mi chiarisce un dubbio che mi è venuto guardando un amico utilizzare una macchina a contrappeso.
Il contrappeso deve scendere completamente prima di fissare la corda? Mi spiego meglio, se portato in posizione orizzontale tende a rialzarsi va bloccato con la mano verso la posizione orizzontale o va lasciato all'inclinazione che prende da solo?
Grazie
Paolox
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

perchè il valore di tensione sia quello desiderato bisognerebbe che la barra sia orizzontale da sola, senza tenerla, se no si alza il valore di tensione.. se tende a rialzarsi vuol dire che è partito da troppo alto
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da elgrinta »

Paolox ha scritto
perchè il valore di tensione sia quello desiderato bisognerebbe che la barra sia orizzontale da sola, senza tenerla, se no si alza il valore di tensione.. se tende a rialzarsi vuol dire che è partito da troppo alto
Il fatto è questo, un signore al mio circolo ha la stessa incordatrice che ho prenotato e che dovrebbe arrivarmi subito dopo ferragosto. Siccome il tizio andava in vacanza l'ho convinto ad imprestarmela così approfitto dei giodbi di vacanza in città per allenarmi un pò nell'arte del ricamo.... :lol:
Il punto è che l'ho visto incordare e mi sono preoccupato più di come passava il filo che non di come fosse la macchina. Ieri, prima di partire me l'ha portata al circolo smontata in parte, senza libretto di istruzioni quindi non so neppure se l'ho montata bene.
Partendo dal presupposto che la barra del peso dovrebbe finire così
http://it.fotoalbum.eu/elgrinta/a320438/00000002
Ho provato a far partire la macchina da questo punto semplicemente riportando la barra con il peso nella posizione verticale con inclinazione veso la racchetta (verso ore 2) dove si blocca
http://it.fotoalbum.eu/elgrinta/a320438/00000003
http://it.fotoalbum.eu/elgrinta/a320438/00000004
Ho fissato la corda con una delle due pinze
http://it.fotoalbum.eu/elgrinta/a320438/00000005
e provato a portare la berra col peso in posizione orizzontale, ma non va oltre una posizione verticale (ore 10) per la resistenza della corda
Ho sbagliato a montarla? Sbaglio ad usarla? :oops: :evil:
Aiuto!!!!!
Paolox
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

domani o sabato devo fare un incordatura, faccio un piccolo filmatino e lo uppo su youtube, così si capisce bene ;)
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da elgrinta »

Paolox ha scritto

domani o sabato devo fare un incordatura, faccio un piccolo filmatino e lo uppo su youtube, così si capisce bene
Grazie :)
Clythus
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Clythus »

Space ha scritto:Milo ,please , mi introduci ai misteri dei 4 nodi?Grazie
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Scusa, mi accorgo solo adesso, se vai qui, Link dopo pochi post ne trovi uno dove ricordo di aver scritto abbastanza sulla differenza dei due metodi.

Se volevi sapere altro chiedi pure.

Buon ferragosto a voi tecnicissimi tennisti : o )
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Space »

Clythus ha scritto:
Space ha scritto:Milo ,please , mi introduci ai misteri dei 4 nodi?Grazie
Space

Scusa, mi accorgo solo adesso, se vai qui, Link dopo pochi post ne trovi uno dove ricordo di aver scritto abbastanza sulla differenza dei due metodi.

Se volevi sapere altro chiedi pure.

Buon ferragosto a voi tecnicissimi tennisti : o )
Intanto grazie per la sempre cortese collaborazione...
Oltre agli aspetti teorici mi potresti aiutare con qualche dritta su partenze,arrivi e direzioni?Come ho scritto mi sono comprato una incordatrice manuale a contrappeso e per il momento incordo sempre e solo le mie racchette (Kinetik 5g pse )con avvolgimento Tyger Zeo 1,34 a 25 V/24 O a 2 nodi.Devo dire che mi trovo bene e che ho cominciato ad automatizzare i movimenti e le procedure della tecnica a 2 nodi seguendo le indicazioni di partenze, arrivi e posizione dei nodi scaricando le info dal sito Pro Kennex e facendo un confronto incrociato con altri siti con i quali ho riscontrato uniformità di modalità.Sui 4 nodi in generale non ho riscontrato invece la stessa uniformità oltre a mancare istruzioni su partenze,arrivi e direzioni.P.es c' è chi parte dall'alto ,chi dal basso e chi persino dal centro(ho trovato su youtube un video,peraltro interessante,su un pattern 50-50...):premesso che non è per reale necessità ma per reale curiosità e spirito di conoscenza (mente ed attrezzatura tennistica sono sempre un cantiere aperto..),mi piacerebbe provare ad incordare anche a 4 nodi;sul manuale della macchina non c'è nulla e su internet pochi tutorial realmente utili.
Sempre più obbligato.
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

elgrinta ha scritto:
Paolox ha scritto

domani o sabato devo fare un incordatura, faccio un piccolo filmatino e lo uppo su youtube, così si capisce bene
Grazie :)

eccoci, ho incordato ieri sera, ecco il video del tensionamento di una corda con la macchina a contrappeso:

http://www.youtube.com/watch?v=yvPwOrbKZ4c
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da elgrinta »

Paolox ha scritto:

eccoci, ho incordato ieri sera, ecco il video del tensionamento di una corda con la macchina a contrappeso:

http://www.youtube.com/watch?v=yvPwOrbKZ4c
Grazie mille Paolo sei un grande!!!!!!!
#179#
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da ciccio »

Paolox ha scritto:

eccoci, ho incordato ieri sera, ecco il video del tensionamento di una corda con la macchina a contrappeso:

http://www.youtube.com/watch?v=yvPwOrbKZ4c
Ehm, quanto bello ordinato e preciso :D
Io sono molto molto piú artigianale :roll:
E' una tiger quella lí ? credo abbiamo la stessa macchina o quasi.
A questo punto ti domando, la posizione orizzontale dello stelo é cosí importante o quello che conta davvero é l'allineamento dei puntini in cima ? Si perché a me una volta lo stelo finisce a 90 gradi, una volta a 110, una volta a 150 ecc. ecc. Io controlllo i puntini e lo stelo mica guardo, mamma mia che pasticcione che sono....
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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bradipo
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da bradipo »

ciccio ha scritto:
Paolox ha scritto:

eccoci, ho incordato ieri sera, ecco il video del tensionamento di una corda con la macchina a contrappeso:

http://www.youtube.com/watch?v=yvPwOrbKZ4c
Ehm, quanto bello ordinato e preciso :D
Io sono molto molto piú artigianale :roll:
E' una tiger quella lí ? credo abbiamo la stessa macchina o quasi.
A questo punto ti domando, la posizione orizzontale dello stelo é cosí importante o quello che conta davvero é l'allineamento dei puntini in cima ? Si perché a me una volta lo stelo finisce a 90 gradi, una volta a 110, una volta a 150 ecc. ecc. Io controlllo i puntini e lo stelo mica guardo, mamma mia che pasticcione che sono....
beh a meno che tu non decida di incordare in barca col mare forza 7 in teoria quando i puntini sono allineati il braccio dovrebbe essere parallelo al suolo :D
cmq ho letto di svariati test ed esperimenti in rete e sembrano concordare sul fatto che con entro i +\- 10° di differenza si ha una variazione di tensione del 1% circa
direi che ce po sta :wink:
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da ciccio »

oh cavoli :o
è vero :D , se i pallini sono a posto anche l'asta è a posto :-?
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

beh sul video mi sono impegnato, se capita qualche corda che non arrivo alla linea retta al limite con la corda successiva si riprende la tensione.... quanto ci mettete ad incordare? io 35 minuti :)

ps: si è una tyger del 2001
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da elgrinta »

Anche la mia, cioè per il momento quella del compagno di circolo, è una tyger.
Strigeco-45.
La mia arriva settimana prossima. Per adesso corda da 1€ e prince graphite power 110 vecchia di 18 anni per allenarsi.
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da ciccio »

35 minuti ?
ahahahahhahah, figurati.........aggiungici un'ora ed è il mio tempo abituale, quando non m'incasino eh ! perchè in tal caso finice a tempo indefinito fra nodi che non mi riescono, corda che non passa nei fori, errori nel far passare la corda sotto al posto di sopra di cui mi accorgo solo 5 corde dopo per cui devo rifare tutto, attorcigliamenti indicibili, pinze che scompaiono, telefonate chilometriche al momento sbagliato, e chi ne ha più ne metta. #103#
Una delle più belle è stata quando a lavoro quasi finito mi è caduta la sigaretta sul piatto e ha tagliato la corda #11#
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Space »

Paolox ha scritto:beh sul video mi sono impegnato, se capita qualche corda che non arrivo alla linea retta al limite con la corda successiva si riprende la tensione.... quanto ci mettete ad incordare? io 35 minuti :)

ps: si è una tyger del 2001
Appena finito di incordare la mia pro kennex kinetik 5 pse 16x20:1h e 5 min.Credo di aver raggiunto una buona manualità nel passaggio di verticali ed orizzontali e di aver quasi automatizzato i"giri"ma il problema con le macchine a contrappeso è calibrare il numero di "criccate" per arrivare all' orizzontalità della barra e quindi alla tensione corretta.Mi sono reso conto che cambia qualcosa anche in funzione che si trazionino le verticali o le orizzontali e anche in funzione della posizione della corda sul piatto.Questo porta via tempo a differenza di una elettronica che tira alla tensione preimpostata e via.Con un po' di esperienza credo di poter comunque abbassare i tempi senza l' assillo comunque di battere nessun record ma di arrivare ad un compromesso tra qualità dell' incordatura e tempi tecnici in rapporto alla macchina.Non mi pento affatto di aver comprato una incordatrice a contrappeso : serve a fare esperienza ed aggiunge quel qualcosa di artigianale ,personale ,da "trafficone "nella preparazione del telaio che mi piace .
Comunque Paolo complimenti,mi sembra un ottimo tempo(e grazie del video...)
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

di nulla! :wink:

quesito pratico: l'ultima corda verticale prima di fare il primo nodo la incordate ad 1 kg in più? facendo il nodo c'è il rischio di perdere un po di tensione?
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Space »

Sul manuale allegato alla macchina consigliano di trazionare 2 kg in più prima del nodo .Io faccio così ,anche perchè uso una corda elastica ,ma non so se dipenda dalla macchina e/o se con la tua è sufficiente 1 kg.
Forse conviene consultare l' oracolo Clytus...
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da ciccio »

Si anch'io metto due chili in più, poi quando reinfilo la corda dove faccio il nodo inserisco il punteruolo nel buco per bloccare l'eccesiva pancia della corda fuori dal telaio.
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da miguel »

anch'io la tendo di più, ma non avendo voglia di cambiare il peso su'll'asta graduata anche perché mi capitava di dimenticarmi di riportarlo alla tensione corretta ora mi limito a forzare il braccio e metterlo un po' più in giù rispetto alla corretta posizione orizzontale... brutta cosa la pigrizia...
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da RenaTheWiz »

miguel ha scritto:anch'io la tendo di più, ma non avendo voglia di cambiare il peso su'll'asta graduata anche perché mi capitava di dimenticarmi di riportarlo alla tensione corretta ora mi limito a forzare il braccio e metterlo un po' più in giù rispetto alla corretta posizione orizzontale... brutta cosa la pigrizia...
Faccio la stessa cosa :oops: :D :D
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parliamo un po di prestiraggio...

Messaggio da Paolox »

allora a cosa serve questa pratica, e su che corde va applicata? e soprattutto come si effettua? :)

ho trovato questo video, ma non si capisce tanto bene:

http://www.youtube.com/watch?v=praasXlb0Ls
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Clythus »

Non riesco ad intervenire con sufficiente costanza ma appena posso leggo e mi segno le domande.

Per il problema dei nodi ne avevamo parlato anche in passato, la tensione dell' ultima corda è praticamente impossibile portarla allo stesso valore delle altre ma vista la sua funzione ai fini del gioco è altrettanto inutile tentare di farlo.

E' giusto però tentare di tenerla vicina al valore impostato sulle altre corde, sia per non generare uno scompenso di tensioni sul telaio che per non far perdere tensione alle due corde precedenti ( verticali o orizzontali a seconda di modello/tecnica usata), che contano qualcosa di più della corda finale.

Macchine con un sistema di fissaggio economico porteranno ad una notevole differenza sulla corda finale sulla quale si fa il nodo, un valido aiuto per compensare la tensione persa per i cedimenti dei supporti di ancoraggio e per la parte distale di corda esterna al telaio che non può essere sottoposta a tensione può darvelo la pinza per i nodi.

Immagine

In queste foto si può notare come aiuta a fare leva su quel breve tratto di corda, portando in tensione anche la corda esterna del telaio.
E' un operazione delicata perché lungo la curvatura c'è poca libertà di movimento e sui monofili si rischia di spezzarla, per non incorrere in questo spiacevole inconveniente ci si basa sull' osservazione, cioè si tira finché non si vede che si muove un po' il tratto di corda rimasto fuori tensione dalla pinza, a quel punto vuol dire che abbiamo recuperato sufficiente tensione.

ImmagineImmagine

Altra cosa importante che era stata già detta, è la distanza fra il nodo e il passaggio dell' ultima corda, per capirlo meglio ho fatto la foto di due esempi molto diversi:

ImmagineImmagine

La prima foto, con la n-code 95 mostra una situazione molto sfavorevole.
Il pattern della racchetta impone alla pinza di tenersi ad una certa distanza dal telaio sulla corda finale, si vede che mancano 2 o 3 cm per accostarsi alla cornice del telaio, sono tanti, vanno quindi recuperati.

Lo schema di incordatura invece ( ATW ) impone al tratto distale ( quello che esce dall' ultima corda e va al nodo ) di percorrere un tragitto lunghissimo, se si contano si vede che passa 5 fori prima di ancorarsi al nodo.
Quel tratto di corda non ha alcuna tensione, se non lo si tende, va ad assorbire ( insieme al pezzettino di corda interno rimasto fra telaio e pinza ) molti dei kg applicati su quella corda.

Il punteruolo sui monofili è controproducente, li shiaccia e senza colpirvi addosso ma anche soltanto vicino ( 3 o 4 corde sotto) salta la corda proprio lì in angolo.
In una situazione simile si possono aggiungere anche 6 kg in più, tanto vengono riassorbiti dal cedimento di un discreto tratto di corda, basta eseguirlo rapidamente.

Per chi ha una macchina a contrappeso, può usare anche la scorciatoia di Paolo, inclinando più in basso il peso, la miglior cosa per farlo però è usare un accorgimento che chiede 5 minuti.
Ovvero a macchina libera, la mettete a 25 Kg con un dinamometro, controllate sia precisa, a quel punto inclinate giù il braccio e guardate sul dinamometro quanti Kg in più vi da ogni grado.
Potete segnare quindi col pennarello il punto in cui vi da +2 o +3, così se vi fa fatica spostare il peso avete comunque un riferimento preciso da tarare una volta ed usare quando volete.

Nella foto seguente invece si vede che il nodo è praticamente a ridosso dell' ultima corda, lì è sufficiente mettere 2 kg in più.



- - - P R E S T I R A G G I O - - -

Va bene anche come nel video ma la parte addosso alla colonna subisce una trazione/compressione e fra l' altro sul tratto più importante della corda, quello centrale.
In mancanza di spazio va bene anche in quel modo ma per eseguirla a regola d' arte è meglio distenderla linearmente, legare un capo ad un supporto fisso e l' altro ad un dinamometro così che si sa bene a che tipo di prestiraggio si sta sottoponendo la corda.

E' un' operazione che cambia un po' la corda, quindi per tenere d'occhio questo allontanamento dagli standard è sempre bene sapere a quanti kg si è fatto il prestiraggio e per quanto tempo.
Fatto così a vanvera lasciandosi a peso morto sulla corda o in altri modi improvvisati non vi da un riferimento, a quel punto meglio affidarsi al prestretch impostabile sulle incordatrici che ha il problema di venire effettuato su tratti di corda di lunghezza sempre diversa, ma almeno è un errore sistematico, sempre uguale su ogni operazione.
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Piccimurru_ »

Ho due domande sul meccanismo di incordatura.

1 - Qualcuno ha mai MISURATO la differenza che si ottiene se si tensionano le verticali ad una ad una anziche' solo dal lato della testa, come viene fatto solitamente? La differenza e' davvero trascurabile?

2 - Qualora ci sia abbastanza corda per farlo (e di solito e' cosi' se si usano matassine), conviene portare in tensione anche il tratto distale della corda, quello su cui si fara' il nodo, e poi magari bloccarlo col punteruolo? Si rischia di danneggiare il telaio e/o la corda?

Grazie.
Paolox
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Paolox »

Piccimurru_ ha scritto:Ho due domande sul meccanismo di incordatura.

1 - Qualcuno ha mai MISURATO la differenza che si ottiene se si tensionano le verticali ad una ad una anziche' solo dal lato della testa, come viene fatto solitamente? La differenza e' davvero trascurabile?
Grazie.
come viene fatto solitamente?!? mi sembra una teoria sbagliata quella di tirare solo dal lato testa e penso che la differenza sia sull'ordine dei 2 kg
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Piccimurru_
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Piccimurru_ »

Paolox ha scritto: come viene fatto solitamente?!? mi sembra una teoria sbagliata quella di tirare solo dal lato testa e penso che la differenza sia sull'ordine dei 2 kg
Quella di tirare le corde a due a due (solitamente dal lato testa, per una questione di praticita') e' prassi comunissima ed e' sostenuta dal fatto che le verticali hanno trascurabili perdite di tensione dato che sono "libere". Davvero lo fanno tutti (o quasi) quelli che incordano per mestiere (e cosi' risparmiano qualche minuto ad incordatura). Mi chiedevo, pero', se qualcuno avesse mai misurato la differenza con un tester e sapesse indicarmi una differenza percentuale o roba simile.

La ragione per cui non si fa con le orizzontali e' che lo sfregamento con le verticali genera troppa disuniformita' di tensione. Gia' ci sono notevoli differenze nella stessa corda fra il tratto piu' vicino al tensionatore e quello piu' lontano, dato che ogni attraversamento crea un attrito tale da assorbire parecchia tensione (piu' di quanto si immagini).
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da bradipo »

Piccimurru_ ha scritto:
Paolox ha scritto: come viene fatto solitamente?!? mi sembra una teoria sbagliata quella di tirare solo dal lato testa e penso che la differenza sia sull'ordine dei 2 kg
Quella di tirare le corde a due a due (solitamente dal lato testa, per una questione di praticita') e' prassi comunissima ed e' sostenuta dal fatto che le verticali hanno trascurabili perdite di tensione dato che sono "libere". Davvero lo fanno tutti (o quasi) quelli che incordano per mestiere (e cosi' risparmiano qualche minuto ad incordatura). Mi chiedevo, pero', se qualcuno avesse mai misurato la differenza con un tester e sapesse indicarmi una differenza percentuale o roba simile.

La ragione per cui non si fa con le orizzontali e' che lo sfregamento con le verticali genera troppa disuniformita' di tensione. Gia' ci sono notevoli differenze nella stessa corda fra il tratto piu' vicino al tensionatore e quello piu' lontano, dato che ogni attraversamento crea un attrito tale da assorbire parecchia tensione (piu' di quanto si immagini).

leggendo questo post sono sempre più contento di aver imparato ad incordare le racchette personalmente evitando di dare dei soldi a dei cialtroni che si fingono esperti :D
cmq per la cronaca avevo letto qualcosa in merito al double pulling un mesetto fa, non mi ricordo se era un post su Tw o un articolo su RSI fatto sta che era stata misurata l'effettiva tensione delle corde tensionate a 2 a 2 ed era venuto fuori che la corda direttamente tensionata perdeva circa il 10% mentre quella che doveva fare la "curva" perdeva il 40-50%, mi sembra un bel po :D
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Piccimurru_ »

bradipo ha scritto: leggendo questo post sono sempre più contento di aver imparato ad incordare le racchette personalmente evitando di dare dei soldi a dei cialtroni che si fingono esperti :D
cmq per la cronaca avevo letto qualcosa in merito al double pulling un mesetto fa, non mi ricordo se era un post su Tw o un articolo su RSI fatto sta che era stata misurata l'effettiva tensione delle corde tensionate a 2 a 2 ed era venuto fuori che la corda direttamente tensionata perdeva circa il 10% mentre quella che doveva fare la "curva" perdeva il 40-50%, mi sembra un bel po :D
Hai il link all'articolo? Mi aspettavo una perdita di tensione, ma non immaginavo fosse cosi' consistente...

Ad ogni modo, ricordo anche un post di Clythus in cui, se non sbaglio, si sosteneva che la pratica di tirare le corde a due a due fosse accettabile.

Vabbe', qualcuno con un tester, cosi' ci leviamo 'sto dubbio?

P.S. Qualcuno che esprima un giudizio sulla mia seconda domanda?
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da bradipo »

Piccimurru_ ha scritto:
bradipo ha scritto: leggendo questo post sono sempre più contento di aver imparato ad incordare le racchette personalmente evitando di dare dei soldi a dei cialtroni che si fingono esperti :D
cmq per la cronaca avevo letto qualcosa in merito al double pulling un mesetto fa, non mi ricordo se era un post su Tw o un articolo su RSI fatto sta che era stata misurata l'effettiva tensione delle corde tensionate a 2 a 2 ed era venuto fuori che la corda direttamente tensionata perdeva circa il 10% mentre quella che doveva fare la "curva" perdeva il 40-50%, mi sembra un bel po :D
Hai il link all'articolo? Mi aspettavo una perdita di tensione, ma non immaginavo fosse cosi' consistente...

Ad ogni modo, ricordo anche un post di Clythus in cui, se non sbaglio, si sosteneva che la pratica di tirare le corde a due a due fosse accettabile.

Vabbe', qualcuno con un tester, cosi' ci leviamo 'sto dubbio?

P.S. Qualcuno che esprima un giudizio sulla mia seconda domanda?

non è quello che avevo letto precedentemente ma cmq è anche questo abbastanza interessante ed eloquente

http://www.racquetsportsindustry.com/ar ... lling.html
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Clythus »

Piccimurru_ ha scritto:Ho due domande sul meccanismo di incordatura.

1 - Qualcuno ha mai MISURATO la differenza che si ottiene se si tensionano le verticali ad una ad una anziche' solo dal lato della testa, come viene fatto solitamente? La differenza e' davvero trascurabile?

2 - Qualora ci sia abbastanza corda per farlo (e di solito e' cosi' se si usano matassine), conviene portare in tensione anche il tratto distale della corda, quello su cui si fara' il nodo, e poi magari bloccarlo col punteruolo? Si rischia di danneggiare il telaio e/o la corda?

Grazie.

1 - Non è una tecnica da incordatore ma una pratica salva-tempo da negoziante fastfood, che sia diventata costumanza diffusa non significa sia corretto, anzi.
Riguardo le differenze, coi monofili , questa diventa notevole, coi multi un po' meno, poi dipende anche dalla racchetta, su di una Prince O3 sarà sicuramente minore che in una prestige midsize, per cui, se paragoni due situazioni diametralmente opposte come la differenza fra due verticali in nultifilo montate su una Prince O3 e la differenza fra due verticali in monofilo montate su di una Prestige MidSize, hai due valori molto lontani, la situazoine cambia ulteriormente se il ponte è a 3 o a 4 ecc...
Chi è che si metterebbe a misurare le varie differenze che vengono fuori in base al coefficiente di attrito, al calibro, al modello di corda, racchetta.... si diventerebbe matti, ci sono macchine da migliaia di € per ottenere la precisione dei 100 grammi su ogni singola corda e praticando l' incordatura correttamente si impiegano 45 secondi in più che ti permettono di avere la tensione perfetta.

Usare una macchina di altissima precisione ed incordare a quel modo è come spendere 8.000 € per comprare una carabina di precisione allo scopo di sparare un colpo in aria per spaventare le cornacchie che mangiano il granturco.

2 - E' spiegato proprio nel post precedente al tuo.

Piccimurru_ ha scritto:
bradipo ha scritto: leggendo questo post sono sempre più contento di aver imparato ad incordare le racchette personalmente evitando di dare dei soldi a dei cialtroni che si fingono esperti :D
cmq per la cronaca avevo letto qualcosa in merito al double pulling un mesetto fa, non mi ricordo se era un post su Tw o un articolo su RSI fatto sta che era stata misurata l'effettiva tensione delle corde tensionate a 2 a 2 ed era venuto fuori che la corda direttamente tensionata perdeva circa il 10% mentre quella che doveva fare la "curva" perdeva il 40-50%, mi sembra un bel po :D
Hai il link all'articolo? Mi aspettavo una perdita di tensione, ma non immaginavo fosse cosi' consistente...

Ad ogni modo, ricordo anche un post di Clythus in cui, se non sbaglio, si sosteneva che la pratica di tirare le corde a due a due fosse accettabile.

Vabbe', qualcuno con un tester, cosi' ci leviamo 'sto dubbio?

P.S. Qualcuno che esprima un giudizio sulla mia seconda domanda?
Credo proprio di no, se così ho scritto SICURAMENTE non avevo capito la domanda.

Al limite posso aver scritto che si può variare la tensione delle orizzontali ripetto alle verticali anche senza 4 nodi, ma le verticali tirate a quel modo non vanno sicuramente bene.
Se usi un rilevatore di tensione come può essere l' ERT o l' RDC non ottieni un dato preciso perché entrambi determinano la deflessione del piatto corde misurandola in maniera diversa, il primo interpreta la vibrazione del piattocorde mentre l' altro misura la resistenza del piatto corde ad essere deformato, entrambi gli apparecchi rivelano una una media nella quale si disperdono in maniera ignota le differenze delle verticali non tensionate direttamente, quindi ti dice di quanto si è ammorbidito il piatto corde usando quel metodo ma non di quanto è meno tesa la verticale singola.

La prova per capire questa differenza che ti interessa Piccimurru la si può ottenere con un comparatore digitale da usare mentre le verticali sono in tensione sulla macchina incordatrice, SENZA le orizzontali.
Per fare questo esperimento dovresti usare una Yonex, così che hai le verticali uguali, oppure tendere le due verticali centrali destre correttamente, in maniera diretta, poi, le due verticali sinistre tese a quel modo, a quel punto usi un comparatore digitale che ti mostrerà quanta tensione è andata perduta con quel sistema.
Però è un test del tutto aleatorio perché come cambi corda, ti cambia la perdita, allora doversti fare una tabella dove registi un "trend" della perdita di tensione dei mono morbidi, poi di quelli più duri, poi dei multi, del budello......
Se le tendi direttamente ogni corda tagli la testa al toro ed ottieni sempre il valore giusto.
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Re: ...Macchine incordatrici...

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Clythus ha scritto:
2 - E' spiegato proprio nel post precedente al tuo.
Perdonami Clythus ma forse non mi sono spiegato bene, o magari non so interpretare bene il tuo post. Quello che intendevo e' se, nel caso ci sia abbastanza corda da farla arrivare al tensionatore, e' il caso di tendere anche il tratto su cui si fara' il nodo. Mi pare di capire che tu indicavi come meccanismo di recupero della tensione la pinza per nodi usata sulla "corda esterna al telaio che non puo' essere sottoposto a tensione", mentre io cercavo di capire se, in caso di lunghezzsa sufficiente, fosse il caso di sottoporre a tensione anche quel tratto.
Clythus ha scritto:
Credo proprio di no, se così ho scritto SICURAMENTE non avevo capito la domanda.
Avevo davvero l'impressione che avessi scritto in quel modo da qualche parte, ma ad una prima ricerca non sono riuscito a trovare l'intervento, dunque e' leggittimo ritenere che mi sia sbagliato. Mi dispiace, l'ultima delle cose che volevo fare era dare l'impressione di millantare, devo aver fatto confusione. Grazie come sempre!

Saluti.
Clythus
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Re: ...Macchine incordatrici...

Messaggio da Clythus »

Piccimurru_ ha scritto:Perdonami Clythus ma forse non mi sono spiegato bene, o magari non so interpretare bene il tuo post. Quello che intendevo e' se, nel caso ci sia abbastanza corda da farla arrivare al tensionatore, e' il caso di tendere anche il tratto su cui si fara' il nodo. Mi pare di capire che tu indicavi come meccanismo di recupero della tensione la pinza per nodi usata sulla "corda esterna al telaio che non puo' essere sottoposto a tensione", mentre io cercavo di capire se, in caso di lunghezzsa sufficiente, fosse il caso di sottoporre a tensione anche quel tratto.
Forse ho capito cosa intendi.

Tendere quel pezzo non ha una grande utilità secondo me, io ho visto chi lo fa, la corda fa una curva sul profilo del telaio e quindi parecchia tensione non viene trasferita sulla corda e comunque per trattenerla non puoi usare più le pinze, serve il punteruolo che come dicevo due post fa, per certe corde provoca un danno, se colpisci un po' più forte nei pressi del nodo la corda può saltare.

Se invece usi la pinza a leva, puoi portare in tensione quel pezzo di corda che rimane fuori dal telaio.
In pratica è un processo inverso: nel primo, quello che dici tu, tendi la corda, la blocchi col punteruolo, fai il nodo e levando il punteruolo il tratto si rilassa perdendo tensione.
Quello che dico io è all' opposto, il tratto di corda non è in tensione, mentre si esegue il nodo, la pinza riesce a tendere un po' quel pezzo di corda all' esterno ma non si danneggia la corda con la compressione che genera il punteruolo.

Io ho visto chi usa il metodo di tendere anche quel pezzettino di corda e l' ho confrontato col mio, ho notato che l' ultima corda rimane più ferma col mio sistema che con questo da te descritto.

Piccimurru_ ha scritto: Avevo davvero l'impressione che avessi scritto in quel modo da qualche parte, ma ad una prima ricerca non sono riuscito a trovare l'intervento, dunque e' leggittimo ritenere che mi sia sbagliato. Mi dispiace, l'ultima delle cose che volevo fare era dare l'impressione di millantare, devo aver fatto confusione. Grazie come sempre!

Saluti.
Nel frattempo ho capito dove hai letto questa cosa, non la scrissi io ma un ottimo utente che adesso non frequenta più il forum.
Personalmente non ho mai usato questo metodo Piccimurru, penso che utilizzandolo con i monofili in generale il risultato sia davvero mediocre perché basta pensare a quanto aiuta il constant pull a reintegrare quei piccoli cedimenti di assestamento e si capisce quanto non lo possa fare se gli si fanno tendere due corde insieme di cui una ha una curva del telaio che le impedisce di distribuire linearmente tutta la tensione.

Più che altro spero sia stata una spiegazione utile.
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Clythus ha scritto: Forse ho capito cosa intendi.
Era esattamente questo. Non avendo la pinza per nodi e incordanto quasi esclusivamente matassine ricorro spesso a quel metodo per recuperare tensione e ho visto che potevo recuperare parecchio. Allo stesso tempo mi e' sorto il dubbio che fosse dannoso, dato che qui nessuno ne parlava. Ad ogni modo meglio cosi', mi sono tolto un piccolo dubbio.
Clythus ha scritto: Nel frattempo ho capito dove hai letto questa cosa, non la scrissi io ma un ottimo utente che adesso non frequenta più il forum.
Personalmente non ho mai usato questo metodo Piccimurru, penso che utilizzandolo con i monofili in generale il risultato sia davvero mediocre perché basta pensare a quanto aiuta il constant pull a reintegrare quei piccoli cedimenti di assestamento e si capisce quanto non lo possa fare se gli si fanno tendere due corde insieme di cui una ha una curva del telaio che le impedisce di distribuire linearmente tutta la tensione.

Più che altro spero sia stata una spiegazione utile.
Abbiamo risolto dunque il mistero dell'errata citazione (la mia lista si restringe a due utenti ma non mi va di cercare, mi basta sapere che non me la ero inventata dal nulla). Ad ogni modo, grazie come sempre della spiegazione, impeccabile. Se poi ti capita di fare una prova col tester, anche se come dicevi fornisce un valore generico sulla rigidezza del piatto, ci possiamo fare un'idea di quanto questa tecnica incida globalmente sull'incordatura.

Saluti.
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