"L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Sotto-sezione del forum Area Tecnica dedicata alla tecnica e alla tattica
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picchio000
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Messaggio da picchio000 »

PKK ha scritto:
Si ma per chi fa lavori usuranti è difficile tenere questi ritmi....tu sicuramente sarai un tester di materassi :lol: :D


:lol: :lol: magari!!!! :lol: :lol:

Il mio lavoro mi stressa più lo spirito che il corpo, per questo mi rigenero facendo attività fisica :wink:
WWF : windshield wiper forehand....un colpo da proteggere!!!!!!!! #100#

"ma tu tra una bella partita combattuta vinta al terzo e una nottata con me, cosa sceglieresti?

E io con lo sguardo pensieroso ma con voce ferma risposi: "che turno?"
airtheguy
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Messaggio da airtheguy »

picchio000 ha scritto:
PKK ha scritto:
Si ma per chi fa lavori usuranti è difficile tenere questi ritmi....tu sicuramente sarai un tester di materassi :lol: :D


:lol: :lol: magari!!!! :lol: :lol:

Il mio lavoro mi stressa più lo spirito che il corpo, per questo mi rigenero facendo attività fisica :wink:


il mio problema è che lavorando sui campi tutto il giorno ,vorrei fare pure altro,alla fine mi piace sedermi e pure pensare leggere scrivere sul forum magari pure dare una botta a mia moglie :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

il mio lavoro non è propriamente usurante ma non ti consente di allenarti correttamente, metodicamente e regolarmente.
tante troppe ore sui campi,mi stimola solo l'agonismo dei tornei,mi tiene impegnato ,mi fa' venire voglia di prepararmi ma poi la realta' è la famiglia i figli,il lavoro e tutto cio' che non è tennis,niente di male ovviamente.
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miguel
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Messaggio da miguel »

picchio000 ha scritto:
PKK ha scritto:
Però!! Ti sei messo sotto!?!!...bravo dovrei prendere esempio da te,ma oltre alle 4 ore di allenamento quante di tennis per settimana?


Gioco almeno 2 volte a settimana, e almeno 1 ora e mezza ogni volta che vado (spesso 2 ore). Purtroppo in questo periodo gioco quasi esclusivamente all'ora di pranzo, e a quell'ora è difficile trovare gente disponibile :cry:.

In linea di massima cerco di tenere impegnati tutti i giorni della settimana, ma spesso mi si accavallano le cose, e mi ritrovo a giocare all'ora di pranzo e poi alle 18 in palestra, però.....alla fine è molto stimolante :wink:

Settimana tipo:
Lun: spinning (13.00)
Mar:aerokombat (18.30)...se capita tennis ore 12.30
Mer: tennis ore 12.30
Gio:....relaxxxxxxxxx :lol:
Ven: spinning (13.00); aerokombat (18.30)
Sab:tennis (14.00)
Dom: leggi giovedì (ma se sabato salta il tennis allora gioco la mattina presto verso le 9.30) :wink:

Nel mezzo, lavoro e famiglia 8)


tua moglie deve essere una santa.......
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picchio000
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Messaggio da picchio000 »

miguel ha scritto:
picchio000 ha scritto:
PKK ha scritto:
Però!! Ti sei messo sotto!?!!...bravo dovrei prendere esempio da te,ma oltre alle 4 ore di allenamento quante di tennis per settimana?


Gioco almeno 2 volte a settimana, e almeno 1 ora e mezza ogni volta che vado (spesso 2 ore). Purtroppo in questo periodo gioco quasi esclusivamente all'ora di pranzo, e a quell'ora è difficile trovare gente disponibile :cry:.

In linea di massima cerco di tenere impegnati tutti i giorni della settimana, ma spesso mi si accavallano le cose, e mi ritrovo a giocare all'ora di pranzo e poi alle 18 in palestra, però.....alla fine è molto stimolante :wink:

Settimana tipo:
Lun: spinning (13.00)
Mar:aerokombat (18.30)...se capita tennis ore 12.30
Mer: tennis ore 12.30
Gio:....relaxxxxxxxxx :lol:
Ven: spinning (13.00); aerokombat (18.30)
Sab:tennis (14.00)
Dom: leggi giovedì (ma se sabato salta il tennis allora gioco la mattina presto verso le 9.30) :wink:

Nel mezzo, lavoro e famiglia 8)


tua moglie deve essere una santa.......


Mia moglie lavora, e a pranzo anche lei va in palestra, cmq i nostri orari non collimerebbero lo stesso, e pranzeremmo lo stesso ....da soli, la cosa positiva è che quando io vado in palestra lei pranza a casa e sta con nostro figlio, al contrario quando lei va in palestra io pranzo con nostro figlio, che per inciso pranza dai nonni :D

Le uniche due volte che in effetti potrei essere a casa, sono quando faccio aerokombat, ma c'è solo in quei due orari lì!!!

Ps: il venerdì è massacrante...però finisce con immensa soddisfazione.....spinning, aerokombat.....e per chiudere la serata......sexxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.......spettacolo, sabato mattina mi ci vuole un cannone per svegliarmi :lol: :lol: :lol:

Ps2: menomale che ho un figlio che all'età di 1 anno e mezzo ha deciso di sua spontanea volontà di dormire nel suo lettino, nella sua cameretta....santo subito!!!!!! :wink:

Ps3:...siamo un pò OT credo :oops:
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Massimilianoxxx
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Spero non solo il Venerdì! Dai scherzo! Comunque per riprendere il discorso della preparazione atletica che penso interessi a molti vorrei sapere se c'è qualche anima pia che, anche in maniera abbastanza generica, riesce a settorializzarmi in periodi dell'anno le relative fasi di allenamento (carico, potenza, velocità... quelle che sono insomma). Per gli esercizi magari ne parliamo in seguito.
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PKK
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Messaggio da PKK »

C'è nessuno con rovescio monomano che utilizza grip semiwestern? ...ho dei dubbi da chiarire sul punto di contatto e sul finale!!
Massimilianoxxx
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Utilizzo semiwestern, fai la domanda e vediamo se riesco a darti la risposta.
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PKK
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Messaggio da PKK »

Massimilianoxxx ha scritto:Utilizzo semiwestern, fai la domanda e vediamo se riesco a darti la risposta.


Riguardo al punto di impatto ideale,colpisco-sento meglio la palla quando è abbastanza lontana dal corpo e non troppo avanti,davanti alla spalla ma non troppo.....è corretto? anche tu hai queste sensazioni?

Nel finale invece faccio spesso l'errore di sbracciare e finire con il braccio troppo alto.....il movimento corretto è quello in cui dopo l'impatto il braccio ruota e si distende a livello delle spalle??

Si accettano consigli...
airtheguy
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Messaggio da airtheguy »

PKK ha scritto:
Massimilianoxxx ha scritto:Utilizzo semiwestern, fai la domanda e vediamo se riesco a darti la risposta.


Riguardo al punto di impatto ideale,colpisco-sento meglio la palla quando è abbastanza lontana dal corpo e non troppo avanti,davanti alla spalla ma non troppo.....è corretto? anche tu hai queste sensazioni?

Nel finale invece faccio spesso l'errore di sbracciare e finire con il braccio troppo alto.....il movimento corretto è quello in cui dopo l'impatto il braccio ruota e si distende a livello delle spalle??

Si accettano consigli...


piuttosto che correggere tutte queste cose ,tipo impatto finale ecc., ti conviene trovare una impugnatura meno estrema.... 8)
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Massimilianoxxx
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Scusa se ti rispondo solo adesso. Comunque, per come lo eseguo io, in linea di massima colpisco la palla abbastanza davanti al corpo e avanti il più possibile. Se la colpisco lontana mi scappa! Il finale lo faccio come dici te, alto, senza rotazioni del braccio. La rotazione ci può stare, caso particolare, se la palla è abbastanza alta. Però come la vedo io ogni colpo ed ogni giocatore sono diversi, non potrai fare mai un rovescio uguale al mio ed io non lo farò mai come Gasquet, con le dovute proporzioni, quindi fallo come più ti viene naturale ed efficace. FLUIDITA'! Ciao.
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PKK
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Messaggio da PKK »

airtheguy ha scritto:
PKK ha scritto:
Massimilianoxxx ha scritto:Utilizzo semiwestern, fai la domanda e vediamo se riesco a darti la risposta.


Riguardo al punto di impatto ideale,colpisco-sento meglio la palla quando è abbastanza lontana dal corpo e non troppo avanti,davanti alla spalla ma non troppo.....è corretto? anche tu hai queste sensazioni?

Nel finale invece faccio spesso l'errore di sbracciare e finire con il braccio troppo alto.....il movimento corretto è quello in cui dopo l'impatto il braccio ruota e si distende a livello delle spalle??

Si accettano consigli...


piuttosto che correggere tutte queste cose ,tipo impatto finale ecc., ti conviene trovare una impugnatura meno estrema.... 8)


La verità è che ora devo andare da un maestro a fare qualche ora di cesto e palleggi per la continuità e correzione/prevenzione di qualche errore tecnico.
Io sono molto fissato per la tecnica e in 2 mesi di rovescio monomano fai da te sono abbastanza contento....mettici che vengo da 3 anni di bimane abbastanza solido e che mi piacciono telai molto tecnici.
Cmq non cerco scusanti e ce ne vuole per farmi sentire soddisfatto.....

Riguardo all'impugnatura,secondo me la semiwestern è la migliore,specie per chi come me la utilizza anche di diritto.....però è anche vero che esistono le vie di mezzo e l'alternativa non è per forza la eastern.
Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

PKK ha scritto:La verità è che ora devo andare da un maestro a fare qualche ora di cesto e palleggi per la continuità e correzione/prevenzione di qualche errore tecnico.
Io sono molto fissato per la tecnica e in 2 mesi di rovescio monomano fai da te sono abbastanza contento....mettici che vengo da 3 anni di bimane abbastanza solido e che mi piacciono telai molto tecnici.
Cmq non cerco scusanti e ce ne vuole per farmi sentire soddisfatto.....

Riguardo all'impugnatura,secondo me la semiwestern è la migliore,specie per chi come me la utilizza anche di diritto.....però è anche vero che esistono le vie di mezzo e l'alternativa non è per forza la eastern.


Comunque in linea di massima non è una buona idea scegliere a priori una impugnatura e cercare di adattare il gesto tecnico di conseguenza perchè banalmente una impugnatura più western richiede ad esempio una maggiore velocità di braccio durante l'esecuzione dello swing così come presuppone anche una ricerca di palla più "aggressiva".

Quindi facendo un esempio generico se si ha una velocità di braccio non proprio eccezionale unita magari a qualche carenza in fase di ricerca palla e copertura campo non si può iniziare a lavorare su una impungatura troppo estrema perchè c'è il rischio di finire in un vicolo cieco.

Io ti consiglio di iniziare a lavorare con il maestro per individuare quale possa essere la tipologia di swing più adatta alle tue caratteristiche tecniche (e fisiche) e di conseguenza l'impugnatura più "redditizia".

Una piccola curiosità personale: ma se avevi un rovescio bimane "abbastanza solido" perchè stravolgere tutto passando al rovescio ad una mano? Io avrei puntato su un colpo già solido lavorandoci duro con l'aspettativa di trasformalo in un arma piuttosto che ricominciare tutto da zero passando al rovescio ad una mano. (Magari poi una volta perfezionata l'esecuzione avresti potuto arricchire il tuo bagaglio tecnico lavorando su un bel back ad una mano)
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PKK
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Messaggio da PKK »

Satrapo ha scritto:
Comunque in linea di massima non è una buona idea scegliere a priori una impugnatura e cercare di adattare il gesto tecnico di conseguenza perchè banalmente una impugnatura più western richiede ad esempio una maggiore velocità di braccio durante l'esecuzione dello swing così come presuppone anche una ricerca di palla più "aggressiva".

Quindi facendo un esempio generico se si ha una velocità di braccio non proprio eccezionale unita magari a qualche carenza in fase di ricerca palla e copertura campo non si può iniziare a lavorare su una impungatura troppo estrema perchè c'è il rischio di finire in un vicolo cieco.

Io ti consiglio di iniziare a lavorare con il maestro per individuare quale possa essere la tipologia di swing più adatta alle tue caratteristiche tecniche (e fisiche) e di conseguenza l'impugnatura più "redditizia".

Una piccola curiosità personale: ma se avevi un rovescio bimane "abbastanza solido" perchè stravolgere tutto passando al rovescio ad una mano? Io avrei puntato su un colpo già solido lavorandoci duro con l'aspettativa di trasformalo in un arma piuttosto che ricominciare tutto da zero passando al rovescio ad una mano. (Magari poi una volta perfezionata l'esecuzione avresti potuto arricchire il tuo bagaglio tecnico lavorando su un bel back ad una mano)


Si credo che i problemini che ho derivino propio dalla ricerca di palla....ancora non ho sempre i tempi giusti e l'impugnatura così estrema non perdona.....infatti questa sera ho riprovato con impugnatura un pò verso eastern ( V pollice-indice sullo spigolo fra le facce 2-3 del manico) ed è andata meglio sentendomi più sicuro e fluido....anche se l'avversario non era forte come quello di ieri.

Ora sono anche senza maestro perchè ho abbandonato quello storico che mi ha forgiato per vari motivi fra cui la sua mentalità di gioco che va completamente contro la mia natura.

Riguardo all'abbandono del bimane è stato propio provando il back che ho sentito sempre più forte il desiderio di colpire ad una mano perchè mi sentivo molto più coordinato e fluido....infatti credo che propio la coordinazione sia la causa di non essere riuscito a continuare nei miglioramenti del rovescio,ottimi angoli stretti,ottimo in risposta (ora mi manca tanto #104#),infallibile nei lob,ma colpo solo piatto con cui riuscivo a mettere meravigliosamente in palla i miei avversari.
airtheguy
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Messaggio da airtheguy »

PKK ha scritto:
Satrapo ha scritto:
Comunque in linea di massima non è una buona idea scegliere a priori una impugnatura e cercare di adattare il gesto tecnico di conseguenza perchè banalmente una impugnatura più western richiede ad esempio una maggiore velocità di braccio durante l'esecuzione dello swing così come presuppone anche una ricerca di palla più "aggressiva".

Quindi facendo un esempio generico se si ha una velocità di braccio non proprio eccezionale unita magari a qualche carenza in fase di ricerca palla e copertura campo non si può iniziare a lavorare su una impungatura troppo estrema perchè c'è il rischio di finire in un vicolo cieco.

Io ti consiglio di iniziare a lavorare con il maestro per individuare quale possa essere la tipologia di swing più adatta alle tue caratteristiche tecniche (e fisiche) e di conseguenza l'impugnatura più "redditizia".

Una piccola curiosità personale: ma se avevi un rovescio bimane "abbastanza solido" perchè stravolgere tutto passando al rovescio ad una mano? Io avrei puntato su un colpo già solido lavorandoci duro con l'aspettativa di trasformalo in un arma piuttosto che ricominciare tutto da zero passando al rovescio ad una mano. (Magari poi una volta perfezionata l'esecuzione avresti potuto arricchire il tuo bagaglio tecnico lavorando su un bel back ad una mano)


Si credo che i problemini che ho derivino propio dalla ricerca di palla....ancora non ho sempre i tempi giusti e l'impugnatura così estrema non perdona.....infatti questa sera ho riprovato con impugnatura un pò verso eastern ( V pollice-indice sullo spigolo fra le facce 2-3 del manico) ed è andata meglio sentendomi più sicuro e fluido....anche se l'avversario non era forte come quello di ieri.

Ora sono anche senza maestro perchè ho abbandonato quello storico che mi ha forgiato per vari motivi fra cui la sua mentalità di gioco che va completamente contro la mia natura.

Riguardo all'abbandono del bimane è stato propio provando il back che ho sentito sempre più forte il desiderio di colpire ad una mano perchè mi sentivo molto più coordinato e fluido....infatti credo che propio la coordinazione sia la causa di non essere riuscito a continuare nei miglioramenti del rovescio,ottimi angoli stretti,ottimo in risposta (ora mi manca tanto #104#),infallibile nei lob,ma colpo solo piatto con cui riuscivo a mettere meravigliosamente in palla i miei avversari.


se era solo per il topspin ,tutto sommato ti mancava poco ! :wink:
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Messaggio da PKK »

airtheguy ha scritto:
PKK ha scritto:
Satrapo ha scritto:
Comunque in linea di massima non è una buona idea scegliere a priori una impugnatura e cercare di adattare il gesto tecnico di conseguenza perchè banalmente una impugnatura più western richiede ad esempio una maggiore velocità di braccio durante l'esecuzione dello swing così come presuppone anche una ricerca di palla più "aggressiva".

Quindi facendo un esempio generico se si ha una velocità di braccio non proprio eccezionale unita magari a qualche carenza in fase di ricerca palla e copertura campo non si può iniziare a lavorare su una impungatura troppo estrema perchè c'è il rischio di finire in un vicolo cieco.

Io ti consiglio di iniziare a lavorare con il maestro per individuare quale possa essere la tipologia di swing più adatta alle tue caratteristiche tecniche (e fisiche) e di conseguenza l'impugnatura più "redditizia".

Una piccola curiosità personale: ma se avevi un rovescio bimane "abbastanza solido" perchè stravolgere tutto passando al rovescio ad una mano? Io avrei puntato su un colpo già solido lavorandoci duro con l'aspettativa di trasformalo in un arma piuttosto che ricominciare tutto da zero passando al rovescio ad una mano. (Magari poi una volta perfezionata l'esecuzione avresti potuto arricchire il tuo bagaglio tecnico lavorando su un bel back ad una mano)


Si credo che i problemini che ho derivino propio dalla ricerca di palla....ancora non ho sempre i tempi giusti e l'impugnatura così estrema non perdona.....infatti questa sera ho riprovato con impugnatura un pò verso eastern ( V pollice-indice sullo spigolo fra le facce 2-3 del manico) ed è andata meglio sentendomi più sicuro e fluido....anche se l'avversario non era forte come quello di ieri.

Ora sono anche senza maestro perchè ho abbandonato quello storico che mi ha forgiato per vari motivi fra cui la sua mentalità di gioco che va completamente contro la mia natura.

Riguardo all'abbandono del bimane è stato propio provando il back che ho sentito sempre più forte il desiderio di colpire ad una mano perchè mi sentivo molto più coordinato e fluido....infatti credo che propio la coordinazione sia la causa di non essere riuscito a continuare nei miglioramenti del rovescio,ottimi angoli stretti,ottimo in risposta (ora mi manca tanto #104#),infallibile nei lob,ma colpo solo piatto con cui riuscivo a mettere meravigliosamente in palla i miei avversari.


se era solo per il topspin ,tutto sommato ti mancava poco ! :wink:


Ci ho lavorato tanto ma propio non mi veniva :oops:
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Messaggio da PKK »

Satrapo ha scritto:
PKK ha scritto:La verità è che ora devo andare da un maestro a fare qualche ora di cesto e palleggi per la continuità e correzione/prevenzione di qualche errore tecnico.
Io sono molto fissato per la tecnica e in 2 mesi di rovescio monomano fai da te sono abbastanza contento....mettici che vengo da 3 anni di bimane abbastanza solido e che mi piacciono telai molto tecnici.
Cmq non cerco scusanti e ce ne vuole per farmi sentire soddisfatto.....

Riguardo all'impugnatura,secondo me la semiwestern è la migliore,specie per chi come me la utilizza anche di diritto.....però è anche vero che esistono le vie di mezzo e l'alternativa non è per forza la eastern.


Comunque in linea di massima non è una buona idea scegliere a priori una impugnatura e cercare di adattare il gesto tecnico di conseguenza perchè banalmente una impugnatura più western richiede ad esempio una maggiore velocità di braccio durante l'esecuzione dello swing così come presuppone anche una ricerca di palla più "aggressiva".

Quindi facendo un esempio generico se si ha una velocità di braccio non proprio eccezionale unita magari a qualche carenza in fase di ricerca palla e copertura campo non si può iniziare a lavorare su una impungatura troppo estrema perchè c'è il rischio di finire in un vicolo cieco.

Io ti consiglio di iniziare a lavorare con il maestro per individuare quale possa essere la tipologia di swing più adatta alle tue caratteristiche tecniche (e fisiche) e di conseguenza l'impugnatura più "redditizia".

Una piccola curiosità personale: ma se avevi un rovescio bimane "abbastanza solido" perchè stravolgere tutto passando al rovescio ad una mano? Io avrei puntato su un colpo già solido lavorandoci duro con l'aspettativa di trasformalo in un arma piuttosto che ricominciare tutto da zero passando al rovescio ad una mano. (Magari poi una volta perfezionata l'esecuzione avresti potuto arricchire il tuo bagaglio tecnico lavorando su un bel back ad una mano)


airtheguy ha scritto:piuttosto che correggere tutte queste cose ,tipo impatto finale ecc., ti conviene trovare una impugnatura meno estrema....


Satrapo,airtheguy e anche Ciccio......devo darvi ragione riguardo all'impugnatura,un pò meno estrema,diciamo una semiwestern mancata :D , pare essere meglio per me...più semplice la ricerca di palla,riesco a prenderla bene avanti ecc.ecc.
Continua la ricerca del nuovo coach...ho il numero di una maestra...il gioco si fa interessante 8) :P
roccia_70
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Messaggio da roccia_70 »

Ciao ragazzi,
volevo fare una domanda che e` un po’ che mi frulla per la testa e dato che il grande Satrapo e` tornato colgo l’occasione per farla.
Come impostereste la crescita ulteriore di un tennista che e` arrivato ad un discreto livello di quarta categoria dopo che da un po’ di tempo la crescita del suo gioco si e` fermata?
Cerchereste di migliorare il gesto tecnico o gli schemi di gioco che sono rimasti gli stessi (pochi) di sempre?
Quale aspetto va’ ricercato per ottenere un ulteriore salto di qualità e con quale allenamento specifico?
Che allenamento occorre fare per riuscire a migliorare un colpo (il rovescio) che non e` male ma che non fa’ male come il dritto e soprattutto non riesce a fornire quelle angolazioni che invece con il dritto escono naturali?

Saluti roccia_70.
Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

roccia_70 ha scritto:Ciao ragazzi,
volevo fare una domanda che e` un po’ che mi frulla per la testa e dato che il grande Satrapo e` tornato colgo l’occasione per farla.
Come impostereste la crescita ulteriore di un tennista che e` arrivato ad un discreto livello di quarta categoria dopo che da un po’ di tempo la crescita del suo gioco si e` fermata?
Cerchereste di migliorare il gesto tecnico o gli schemi di gioco che sono rimasti gli stessi (pochi) di sempre?
Quale aspetto va’ ricercato per ottenere un ulteriore salto di qualità e con quale allenamento specifico?
Che allenamento occorre fare per riuscire a migliorare un colpo (il rovescio) che non e` male ma che non fa’ male come il dritto e soprattutto non riesce a fornire quelle angolazioni che invece con il dritto escono naturali?

Saluti roccia_70.


Beh i fattori da considerare sono molti, ad esempio l'età del giocatore e l'età tennistica (ovvero da quanti anni gioca a tennis) e quale sia stato il suo percorso tecnico.

Poi bisogna anche analizzare il suo percorso agonistico: gioca COME un buon quarta o ha proprio una buona classifica di quarta? Per essere chiari siamo di fronte ad un 4.3 - 4.2 che in torneo se la gioca con i 4.1?

(Quello che si fa in partite amichevoli o nei games giocati in allenamento conta zero, ma questo lo sappiamo già)

Chiariti questi interrogativi bisogna fissare obiettivi anche impegnativi ma pur sempre realistici, e solo dopo iniziare a lavorarci su.

Anche qui per impostare il lavoro la prima domanda da porsi quando si aspira ad un salto di qualità è: PERCHE' PERDO?

Attenzione non CON CHI ma PERCHE', ovvero l'avversario ed il suo gioco diventano assolutamente ininfluenti e bisogna concentrarsi solamente sul proprio gioco. Allora ad esempio non si dovrà mai dire "perdo contro i pallettarini che si limitano a buttare ogni palla dalla mia parte" ma bensì "perdo troppe partite perchè non ho un livello accettabile di regolarità e regalo punti su palle totalmente innocue".

Una volta rivolta l'attenzione ESCLUSIVAMENTE sul proprio gioco il primo passo verso il salto di qualità può considerarsi già fatto.

Ovviamente non conoscendo il giocatore in questione con le sue peculiarità tecniche non si può azzardare nessuna ipotesi di lavoro ma si può tentare di fare una analisi generica sulle varie categorie, in ognuna delle quali si vince o si perde per motivi differenti.

4. CAT: Obiettivo regolarità.

In quarta vince chi sbaglia di meno, perchè la maggior parte dei punti si assegnano in seguito ad errori. Viene da se che chi alterna un vincente a 2 errori non vincerà mai, tranne nella fortunata ipotesi che riesca ad incontrare un giocatore che alterna un vincente a 3 errori e poichè in circolazione con le nuove classifiche ce ne sono non pochi, il problema è rimandato di qualche gruppo: si può arrivare 4.5 - 4.4 anche giocando un pessimo tennis.

Purtroppo questa banalità è la più difficile da far comprendere al giocatore di club. Se voglio scalare la quarta categoria devo azzerare gli errori, per farlo bisognerà impostare correttamente i colpi eliminando i difetti tecnici (attenzione agli spostamenti, muoversi in campo come un orso bruno è a tutti gli effetti un gravissimo limite tecnico!) e contemporaneamente far comprendere ai "bombardieri della domenica" che il tennis è sport diverso dal tiro al piccione. Una volta azzerati gli errori con colpi tecnicamente ben impostati potrò guardare più lontano, prima no.

3. CAT: Ricerca della solidità.

In terza ci arriva solo chi sbaglia davvero poco riuscendo in più a produrre un livello di gioco accettabile: diciamo che in terza troviamo giocatori solidi, pochi errori e capacità di produrre ritmi di gioco sostenuti. In terza si incontrano già alcuni giocatori che dobbiamo a tutti gli effetti considerare forti. Quando un giocatore solido incontra un mero regolarista (il famoso pallettarino ammazza-quarta) lo supera in scioltezza potendo contare su altrettanta regolarità ed avendo in più dalla sua parte una maggiore velocità di palla. Eliminati ormai da tempo gli errori banali quindi si dovrà iniziare a lavorare sui colpi, sugli schemi di gioco, sulle soluzioni anche tattiche in grado di far girare dalla propria parte uno scambio che viaggia ad un ritmo già di per se abbastanza sostenuto. In terza aspettare l'errore dell'avversario non basta più, bisogna lavorare e diventare solidi per riuscire a prendere in mano la situazione. In terza si inizia a fare sul serio, in terza usando una espressione gergale prettamente agonistica si inizia a "giocare la palla".

2. CAT: Consistenza!

In seconda categoria non ci possono arrivare tutti e chi ci arriva è un giocatore davvero molto forte. Mi riferisco in particolare ai giocatori che sono in grado di arrivare nei piani alti della seconda categoria, diciamo da 2.4 in su: qui ragazzi ci vuole braccio. Questi giocatori sbagliano niente, sono solidissimi e poggiando su queste basi riescono ad elevare ulteriormente il loro livello di gioco quando la situazione lo richiede, eseguendo colpi tecnicamente molto difficili con percentuali di riuscita inavvicinabili dai loro colleghi delle categorie inferiori. In generale un seconda non tira necessariamente "più forte" di un terza, ma di fronte alle stesse difficoltà tecniche ha percentuali di successo nettamente migliori.

Siamo di fronte a giocatori CONSISTENTI, ovvero zero errori anche a ritmi elevati, grande solidità di gioco e capacità di produrre accelerazioni vincenti con ottima percentuale di riuscita.

Per capirci se vi limitate a buttare la palla dall'altra parte un seconda ve la chiude sistematicamente, se sbagliate poco e siete in grado di produrre un buon ritmo di gioco aumenterà la velocità dello scambio fino a portarvi nella vostra zona rossa dove o sbagliate, o gli offrite una palla comoda che provvederà a chiudere con ottime percentuali. Se lo mettete di fronte ad una difficoltà tecnica saprà fronteggiarla in maniera ottimale: se attaccate un seconda dovete farlo bene e comunque avere pronta una ottima volè perchè il passante che vi proporrà non sarà di facile gestione. Come si suol dire ci vuole il cannone ma anche l'elmetto.

Un giocatore di seconda non ha problemi di regolarità anche a ritmi molto elevati, non ha difetti tecnici evidenti (o comunque limitanti) e ha piena consapevolezza degli schemi di gioco. Un seconda lavora sui colpi a livello assoluto, lavora per costruirsi "armi" in grado di far male perchè non gli basta più saper tenere ritmi elevati o chiudere sistematicamente palle comode, ma deve saper tirare per fare il punto: ci vuole un'arma che funzioni bene e si deve saperla usare. Bisogna saper tenere ma ci vuole tecnica braccio e colpi per "offendere" così come ci vuole testa per mantenere altissimo il livello di attenzione perchè le cose da fare per vincere sono estremamente difficili e ancora ci vogliono gambe perchè la palla viaggia veloce.

E anche qui non trattandosi comunque di tiro al piccione bisogna imparare a leggere le situazioni di gioco correttamente perchè il QUANDO tirare è altrettanto importante del COME tirare.

In seconda si può perdere una partita subendo solo due break, perciò anche quando andiamo a servire (o rispondere) sul 30-30 - 2 pari nel primo, in realtà ci stiamo già giocando una palla che può darci (o concedere all'avversario) una chanches molto importante per far girare il set. Qui si ci vuole testa, perchè un set si decide su quelle 3-4 ocasioni sfruttate o sprecate.

Chiaro che nella formula Regolarità + Solidità = CONSISTENZA non si possono saltare i passagi intermedi, perchè ogni gradino poggia sul precedente. In soldoni se non si è regolari non si può lavorare su nient'altro che sulla regolarità, così come se non si è solidi non si può lavorare per acquisire consistenza. Ad un giocatore che non sa tenere non si può insegnare a tirare, mai.

Ora il vostro posto nella "catena alimentare tennistica" è quel numero scritto sulla tessera agonistica che indica la vostra classifica attuale ed il vostro obiettivo sarà quello di lavorare per acquisire le abilità necessarie per "evolvervi" allo stadio successivo.

REGOLARITA' -> SOLIDITA' -> CONSISTENZA

Se non sono regolare non sarò mai solido, e fin quando non diventerò davvero solido non potrò lavorare per diventare un giocatore consistente.

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giascuccio
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Messaggio da giascuccio »

ancora un "mini lenzuolo" da salvare, stampare ed archiviare.

Si consiglia lettura "attenta" prima e dopo i pasti, pre e post partita :P

grazie, Sat :wink: :wink:
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Messaggio da Bad_Horse »

giascuccio ha scritto:ancora un "mini lenzuolo" da salvare, stampare ed archiviare.

Si consiglia lettura "attenta" prima e dopo i pasti, pre e post partita :P

grazie, Sat :wink: :wink:


Splendido come sempre #1000#
Massimilianoxxx
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Davvero! Cose che tutti abbiamo nella testa ma fin quando non le vedi scritte in questa maniera comprendi definitivamente. Un FILOSOFO del tennis!
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gianni67
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Messaggio da gianni67 »

Satrapo ha scritto:
roccia_70 ha scritto:Ciao ragazzi,
volevo fare una domanda che e` un po’ che mi frulla per la testa e dato che il grande Satrapo e` tornato colgo l’occasione per farla.
Come impostereste la crescita ulteriore di un tennista che e` arrivato ad un discreto livello di quarta categoria dopo che da un po’ di tempo la crescita del suo gioco si e` fermata?
Cerchereste di migliorare il gesto tecnico o gli schemi di gioco che sono rimasti gli stessi (pochi) di sempre?
Quale aspetto va’ ricercato per ottenere un ulteriore salto di qualità e con quale allenamento specifico?
Che allenamento occorre fare per riuscire a migliorare un colpo (il rovescio) che non e` male ma che non fa’ male come il dritto e soprattutto non riesce a fornire quelle angolazioni che invece con il dritto escono naturali?

Saluti roccia_70.


Beh i fattori da considerare sono molti, ad esempio l'età del giocatore e l'età tennistica (ovvero da quanti anni gioca a tennis) e quale sia stato il suo percorso tecnico.

Poi bisogna anche analizzare il suo percorso agonistico: gioca COME un buon quarta o ha proprio una buona classifica di quarta? Per essere chiari siamo di fronte ad un 4.3 - 4.2 che in torneo se la gioca con i 4.1?

(Quello che si fa in partite amichevoli o nei games giocati in allenamento conta zero, ma questo lo sappiamo già)

Chiariti questi interrogativi bisogna fissare obiettivi anche impegnativi ma pur sempre realistici, e solo dopo iniziare a lavorarci su.

Anche qui per impostare il lavoro la prima domanda da porsi quando si aspira ad un salto di qualità è: PERCHE' PERDO?

Attenzione non CON CHI ma PERCHE', ovvero l'avversario ed il suo gioco diventano assolutamente ininfluenti e bisogna concentrarsi solamente sul proprio gioco. Allora ad esempio non si dovrà mai dire "perdo contro i pallettarini che si limitano a buttare ogni palla dalla mia parte" ma bensì "perdo troppe partite perchè non ho un livello accettabile di regolarità e regalo punti su palle totalmente innocue".

Una volta rivolta l'attenzione ESCLUSIVAMENTE sul proprio gioco il primo passo verso il salto di qualità può considerarsi già fatto.

Ovviamente non conoscendo il giocatore in questione con le sue peculiarità tecniche non si può azzardare nessuna ipotesi di lavoro ma si può tentare di fare una analisi generica sulle varie categorie, in ognuna delle quali si vince o si perde per motivi differenti.

4. CAT: Obiettivo regolarità.

In quarta vince chi sbaglia di meno, perchè la maggior parte dei punti si assegnano in seguito ad errori. Viene da se che chi alterna un vincente a 2 errori non vincerà mai, tranne nella fortunata ipotesi che riesca ad incontrare un giocatore che alterna un vincente a 3 errori e poichè in circolazione con le nuove classifiche ce ne sono non pochi, il problema è rimandato di qualche gruppo: si può arrivare 4.5 - 4.4 anche giocando un pessimo tennis.

Purtroppo questa banalità è la più difficile da far comprendere al giocatore di club. Se voglio scalare la quarta categoria devo azzerare gli errori, per farlo bisognerà impostare correttamente i colpi eliminando i difetti tecnici (attenzione agli spostamenti, muoversi in campo come un orso bruno è a tutti gli effetti un gravissimo limite tecnico!) e contemporaneamente far comprendere ai "bombardieri della domenica" che il tennis è sport diverso dal tiro al piccione. Una volta azzerati gli errori con colpi tecnicamente ben impostati potrò guardare più lontano, prima no.

3. CAT: Ricerca della solidità.

In terza ci arriva solo chi sbaglia davvero poco riuscendo in più a produrre un livello di gioco accettabile: diciamo che in terza troviamo giocatori solidi, pochi errori e capacità di produrre ritmi di gioco sostenuti. In terza si incontrano già alcuni giocatori che dobbiamo a tutti gli effetti considerare forti. Quando un giocatore solido incontra un mero regolarista (il famoso pallettarino ammazza-quarta) lo supera in scioltezza potendo contare su altrettanta regolarità ed avendo in più dalla sua parte una maggiore velocità di palla. Eliminati ormai da tempo gli errori banali quindi si dovrà iniziare a lavorare sui colpi, sugli schemi di gioco, sulle soluzioni anche tattiche in grado di far girare dalla propria parte uno scambio che viaggia ad un ritmo già di per se abbastanza sostenuto. In terza aspettare l'errore dell'avversario non basta più, bisogna lavorare e diventare solidi per riuscire a prendere in mano la situazione. In terza si inizia a fare sul serio, in terza usando una espressione gergale prettamente agonistica si inizia a "giocare la palla".

2. CAT: Consistenza!

In seconda categoria non ci possono arrivare tutti e chi ci arriva è un giocatore davvero molto forte. Mi riferisco in particolare ai giocatori che sono in grado di arrivare nei piani alti della seconda categoria, diciamo da 2.4 in su: qui ragazzi ci vuole braccio. Questi giocatori sbagliano niente, sono solidissimi e poggiando su queste basi riescono ad elevare ulteriormente il loro livello di gioco quando la situazione lo richiede, eseguendo colpi tecnicamente molto difficili con percentuali di riuscita inavvicinabili dai loro colleghi delle categorie inferiori. In generale un seconda non tira necessariamente "più forte" di un terza, ma di fronte alle stesse difficoltà tecniche ha percentuali di successo nettamente migliori.

Siamo di fronte a giocatori CONSISTENTI, ovvero zero errori anche a ritmi elevati, grande solidità di gioco e capacità di produrre accelerazioni vincenti con ottima percentuale di riuscita.

Per capirci se vi limitate a buttare la palla dall'altra parte un seconda ve la chiude sistematicamente, se sbagliate poco e siete in grado di produrre un buon ritmo di gioco aumenterà la velocità dello scambio fino a portarvi nella vostra zona rossa dove o sbagliate, o gli offrite una palla comoda che provvederà a chiudere con ottime percentuali. Se lo mettete di fronte ad una difficoltà tecnica saprà fronteggiarla in maniera ottimale: se attaccate un seconda dovete farlo bene e comunque avere pronta una ottima volè perchè il passante che vi proporrà non sarà di facile gestione. Come si suol dire ci vuole il cannone ma anche l'elmetto.

Un giocatore di seconda non ha problemi di regolarità anche a ritmi molto elevati, non ha difetti tecnici evidenti (o comunque limitanti) e ha piena consapevolezza degli schemi di gioco. Un seconda lavora sui colpi a livello assoluto, lavora per costruirsi "armi" in grado di far male perchè non gli basta più saper tenere ritmi elevati o chiudere sistematicamente palle comode, ma deve saper tirare per fare il punto: ci vuole un'arma che funzioni bene e si deve saperla usare. Bisogna saper tenere ma ci vuole tecnica braccio e colpi per "offendere" così come ci vuole testa per mantenere altissimo il livello di attenzione perchè le cose da fare per vincere sono estremamente difficili e ancora ci vogliono gambe perchè la palla viaggia veloce.

E anche qui non trattandosi comunque di tiro al piccione bisogna imparare a leggere le situazioni di gioco correttamente perchè il QUANDO tirare è altrettanto importante del COME tirare.

In seconda si può perdere una partita subendo solo due break, perciò anche quando andiamo a servire (o rispondere) sul 30-30 - 2 pari nel primo, in realtà ci stiamo già giocando una palla che può darci (o concedere all'avversario) una chanches molto importante per far girare il set. Qui si ci vuole testa, perchè un set si decide su quelle 3-4 ocasioni sfruttate o sprecate.

Chiaro che nella formula Regolarità + Solidità = CONSISTENZA non si possono saltare i passagi intermedi, perchè ogni gradino poggia sul precedente. In soldoni se non si è regolari non si può lavorare su nient'altro che sulla regolarità, così come se non si è solidi non si può lavorare per acquisire consistenza. Ad un giocatore che non sa tenere non si può insegnare a tirare, mai.

Ora il vostro posto nella "catena alimentare tennistica" è quel numero scritto sulla tessera agonistica che indica la vostra classifica attuale ed il vostro obiettivo sarà quello di lavorare per acquisire le abilità necessarie per "evolvervi" allo stadio successivo.

REGOLARITA' -> SOLIDITA' -> CONSISTENZA

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Messaggio da Massimilianoxxx »

Come si aumenta la velocità di braccio, in particlar modo sul diritto?
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Messaggio da tarie »

Massimilianoxxx ha scritto:Come si aumenta la velocità di braccio, in particlar modo sul diritto?

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Messaggio da airtheguy »

Massimilianoxxx ha scritto:Come si aumenta la velocità di braccio, in particlar modo sul diritto?


io mi sono imposto di giocare tutta l'estate con una racchetta di legno dal peso astronomico e devo dire che ora la maggior parte dei telai mi sembrano fuscelli e il braccio gira alla grande .
penso che un paio d'ore alla settimana con telaio di legno possano potenziare e allo stesso evitare di maneggiare pesi che normalmente imbolsiscono e rallentano il gesto,sicuramente e esiste un programma di allenamento per velocizzare il braccio tipo moolte ripetute con carichi leggeri e gesti ampi e rapidi.
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Messaggio da picchio000 »

Satrapo ha scritto:4. CAT: Obiettivo regolarità.

In quarta vince chi sbaglia di meno, perchè la maggior parte dei punti si assegnano in seguito ad errori. Viene da se che chi alterna un vincente a 2 errori non vincerà mai, tranne nella fortunata ipotesi che riesca ad incontrare un giocatore che alterna un vincente a 3 errori e poichè in circolazione con le nuove classifiche ce ne sono non pochi, il problema è rimandato di qualche gruppo: si può arrivare 4.5 - 4.4 anche giocando un pessimo tennis.


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Messaggio da biciomac »

picchio000 ha scritto:
Satrapo ha scritto:4. CAT: Obiettivo regolarità.

In quarta vince chi sbaglia di meno, perchè la maggior parte dei punti si assegnano in seguito ad errori. Viene da se che chi alterna un vincente a 2 errori non vincerà mai, tranne nella fortunata ipotesi che riesca ad incontrare un giocatore che alterna un vincente a 3 errori e poichè in circolazione con le nuove classifiche ce ne sono non pochi, il problema è rimandato di qualche gruppo: si può arrivare 4.5 - 4.4 anche giocando un pessimo tennis.


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Messaggio da gianni67 »

[...ci vuole testa per mantenere altissimo il livello di attenzione perchè le cose da fare per vincere sono estremamente difficili..

quote]

Una domanda per il coach Satrapo : ci sono dei metodi o dei trucchi per allenare la concentrazione ed aumentare l'attenzione quando necessario?
Non parlo di testa, di paura o di fattore mentale, ma proprio di allenamento a mantenere sempre costante la concentrazione sul match.
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Messaggio da Satrapo »

Massimilianoxxx ha scritto:Come si aumenta la velocità di braccio, in particlar modo sul diritto?


Bisogna distinguere almeno due casi.

Se il problema è muscolare (caso abbastanza raro) il braccio non riesce ad accelerare adeguatamente per un deficit diciamo motorio-muscolare e va allenato ricorrendo ad esercizi in palestra. Non è il mio campo perchè non sono un preparatore atletico ma ho sempre visto preferire gli elastici ai pesi per rinforzare la muscoltura del braccio di un tennista, ad esempio mimando il colpo con la mano trattenuta da un elastico. In questa ottica anche il suggerimento di Airtheguy mi sembra buono perchè non separa il lavoro di rinforzo ottenuto tramite carico di peso dal gesto tecnico, però è decisamente praticabile solo da giocatori avanzati perchè se si hanno incertezze tecniche si rischia di perdere riferimenti a livello di swing.

Quindi per giocatori non proprio a posto tecnicamente forse meglio usare gli elastici, per quelli più avanzati può essere anche divertente randellare con una racchetta sovra-pesata, sempre tenendo d'occhio però le eventuali ripercussioni a livello di affaticamento e di articolazioni.

Ma nella maggior parte dei casi il problema non è muscolare ma tecnico, ovvero il giocatore non esegue lo swing accelerando nella maniera dovuta il braccio-racchetta non per carenze o debolezze muscolari ma per problemi tecnici: il giocatore esegue lo swing lentamente perchè proprio non conduce il colpo con la necessaria fluidità.

In questo caso si lavora in campo, e l'esercizio migliore è a mio avviso consiste nel fare cesti in prossimità della rete, magari anche con overnet.

Il giocatore prende posto molto vicino alla rete, ben entro la riga del servizio per capirci, e il patner gli fornisce le palle dal cesto in maniera molto precisa (spesso con le mani) in modo che per colpire non sia necessario quasi nessuno spostamento. Il giocatore quindi si troverà a colpire una palla molto vicina alla rete e più bassa del net, e sarà chiamato a metterla ampiamente in campo (di solito si traccia una linea dell'out a metà tra quella di fondo e quella del servizio per accorciare ulteriormente il campo valido) colpendo a tutto braccio eseguendo il suo gesto tecnico completo, ovvero apertura impatto e finale proprio come è solito fare quando colpisce da fondo. Ovviamente spesso si deve westernizzare un po' l'impugnatura per eseguire questo esercizio ma il punto è che per ottenere la curva necesaria affinchè la palla salga molto rapidamente (siamo vicini alla rete) per poi ridiscendere altrettanto rapidamente (il campo è accorciato dall'out tracciato all'interno del campo) il braccio dovrà PER FORZA girare velocissimo.

Una volta tornati a fondo e riacquistata la propria impugnatura, colpendo con lo stesso atteggiamento a livello di fluidità di braccio si otterrà una velocità molto maggiore a livello di braccio-racchetta.

Attenti però, l'esercizio è di difficoltà avanzata, non vi aspettate di riuscire a farlo subito bene, spesso ci vogliono settimane. E non lo abbandonate mai, ogni tanto fate qualche richiamino: diventando più bravi aumenterete la difficoltà sia avvicinandovi di più alla rete che eventualmente applicando un overnet. Giocatori di buona classifica riescono ad eseguirlo colpendo a non più di 2-3 metri dalla rete piazzando la palla entro la riga del servizio opposta.

Buon esercizio! #100#
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Messaggio da Satrapo »

gianni67 ha scritto:Una domanda per il coach Satrapo : ci sono dei metodi o dei trucchi per allenare la concentrazione ed aumentare l'attenzione quando necessario?
Non parlo di testa, di paura o di fattore mentale, ma proprio di allenamento a mantenere sempre costante la concentrazione sul match.


Ci sono parecchi esercizi volti esattamente a questo scopo, alcuni davvero particolari, quasi stravaganti ma estremamente efficaci! Ora sto scappando ma appena posso ve ne introduco un paio, importantissimo è capire che l'attenzione va gestita a livello di picchi, in un certo senso va "economizzata" perchè nessun essere umano è in grado di restare concentrato al massimo per un paio di ore, altrimenti saremmo macchine.

La gestione dell'attenzione è un aspetto che viene particolarmente curato nell'approccio agonistico al tennis, ne parleremo! Scappo! #100#
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Messaggio da BackhandWinner »

Satrapo ha scritto:Anche qui per impostare il lavoro la prima domanda da porsi quando si aspira ad un salto di qualità è: PERCHE' PERDO?

Attenzione non CON CHI ma PERCHE', ovvero l'avversario ed il suo gioco diventano assolutamente ininfluenti e bisogna concentrarsi solamente sul proprio gioco. Allora ad esempio non si dovrà mai dire "perdo contro i pallettarini che si limitano a buttare ogni palla dalla mia parte" ma bensì "perdo troppe partite perchè non ho un livello accettabile di regolarità e regalo punti su palle totalmente innocue".

Una volta rivolta l'attenzione ESCLUSIVAMENTE sul proprio gioco il primo passo verso il salto di qualità può considerarsi già fatto.



Parole sante.
Io ci ho messo più di dieci anni e ho dovuto superare i trenta per capire questo concetto semplice semplice, ma assolutamente fondamentale.

Posso almeno consolarmi per il fatto di aver capito invece già da un pezzo che la regolarità è il primo gradino, banalmente condizione necessaria per ogni miglioramento successivo.
Alla faccia dei 'bombardieri della domenica' che con me perdono spesso e volentieri e che poi magari mi guardano un po' con questa aria di sufficienza bofonchiando "eh, ma con quelli come te che non danno nessun ritmo, mai una palla uguale, io non ce la faccio proprio, perdo sempre, lo so...". #106# #100#
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Messaggio da lellus »

Satrapo, grazie!
Mi ritrovo in tantissime cose che scrivi!
Io sono federasta.
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Buonissimo esercizio credo. Però ho un problema già riscontrato: se utilizzo la mia impugnatura (semiwestern) il più dell volte stecco e perdo in fluidità proprio per voler velocizzare per forza il braccio. Mi accorgo anche, sempre per il problema di estremizzare la velocità di braccio, di cambiare un poco il movimento e di andare poco in avanti. Non ho problemi di muscoli ed utilizzo già una racchetta bella pesa.
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Messaggio da gianni67 »

Satrapo ha scritto:
gianni67 ha scritto:Una domanda per il coach Satrapo : ci sono dei metodi o dei trucchi per allenare la concentrazione ed aumentare l'attenzione quando necessario?
Non parlo di testa, di paura o di fattore mentale, ma proprio di allenamento a mantenere sempre costante la concentrazione sul match.


Ci sono parecchi esercizi volti esattamente a questo scopo, alcuni davvero particolari, quasi stravaganti ma estremamente efficaci! Ora sto scappando ma appena posso ve ne introduco un paio, importantissimo è capire che l'attenzione va gestita a livello di picchi, in un certo senso va "economizzata" perchè nessun essere umano è in grado di restare concentrato al massimo per un paio di ore, altrimenti saremmo macchine.

La gestione dell'attenzione è un aspetto che viene particolarmente curato nell'approccio agonistico al tennis, ne parleremo! Scappo! #100#


Grazie Sat, nn vedo l'ora di leggere in tuoi suggerimenti, in effetti a me interessa gestire l'attenzione quando serve, cioè nei momenti cruciali del match.
Oggi per esempio (ma nn sempre ci riesco), sono riuscito in questo, ero sotto 4-1, ma aumentando concentrazione ed attenzione ho finito per vincere un set quasi perso!
Massimilianoxxx
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Messaggio da Massimilianoxxx »

Vedo infatti come una mia lacuna prorpio la palla bassa sotto la rete e vicina ad essa. Spesso velocizzo poco la testa della racchetta per non steccare ed eseguo un movimento pulito con poca rotazione, ma esce una palla docile, lenta e facilmente attaccabile. Considerando che non sono un fenomeno nei pressi della rete il punto è molto spesso dell'avversario. Come mi comporto? Non credo che cambiando da semiwester a western risolvo qualcosa giusto?
Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

Massimilianoxxx ha scritto:Vedo infatti come una mia lacuna prorpio la palla bassa sotto la rete e vicina ad essa. Spesso velocizzo poco la testa della racchetta per non steccare ed eseguo un movimento pulito con poca rotazione, ma esce una palla docile, lenta e facilmente attaccabile. Considerando che non sono un fenomeno nei pressi della rete il punto è molto spesso dell'avversario. Come mi comporto? Non credo che cambiando da semiwester a western risolvo qualcosa giusto?


Occhio però, quello che vi ho proposto è un drill tecnico volto a velocizzare il braccio nell'esecuzione dei colpi standard e non un esercizio di situazione per fronteggiare le palle basse in prossimità della rete.

Nell'ambito dell'esecuzione dell'esercizio è logico "westernizzare" un po' la presa salvo poi tornare alla vostra di sempre, mentre in partita non è detto che frustare con presa più western la palla bassa vicina alla rete sia la soluzione migliore, dipende da tanti fattori e soprattutto dalle caratteristiche del giocatore.
roccia_70
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Messaggio da roccia_70 »

Ciao Satrapo,
intanto grazie per il lenzuolo pieno di saggezza tennistica che mi hai dedicato.
Ti ho fatto questa domanda sul salto di qualità perché c'è stato un momento nella mia crescita tennistica in cui sono passato da un livello da giocatore di club a quarta categoria che se la gioca con i 4.3 senza rendermene conto.
Purtroppo però quando incontro dei 4.2 o 4.1 veri prendo delle sonore legnate.
Sicuramente tutti gli aspetti tecnici sono migliorabili, anche se in percentuale c'è meno margine di miglioramento sul piano atletico (arrivo dal calcio) e del dritto mentre posso migliorare parecchio sul rovescio che non è male, ma non è incisivo come il dritto e inoltre se lo tiro quando sono spostato diventa un po' falloso.
Valutando il mio gioco e non quello dell'avversario come mi suggerisci nel lenzuolo, un probabile errore è quello di voler fare il punto spingendo quasi tutto, con il risultato che fino a che gioco con giocatori di un certo livello la palla dopo due o tre scambi non torna più, mentre quando gioco con giocatori di livello superiore la palla continua a tornare e alla fine sbaglio io nonostante magari sono riuscito a metterli in difficoltà.
Qual è la miglior strategia da adottare quando si incontrano giocatori che sono di uno o due livelli superiori al tuo?
Tutti gli eventuali suggerimenti e/o critiche sono bene accette.

Saluti roccia_70.
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Messaggio da picard »

roccia_70 ha scritto:Qual è la miglior strategia da adottare quando si incontrano giocatori che sono di uno o due livelli superiori al tuo?

rassegnarsi e perdere con dignita' :D
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Messaggio da biciomac »

picard ha scritto:
roccia_70 ha scritto:Qual è la miglior strategia da adottare quando si incontrano giocatori che sono di uno o due livelli superiori al tuo?

rassegnarsi e perdere con dignita' :D


oppure sperare che siano in giornata no! :-?
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Messaggio da tarie »

biciomac ha scritto:
picard ha scritto:
roccia_70 ha scritto:Qual è la miglior strategia da adottare quando si incontrano giocatori che sono di uno o due livelli superiori al tuo?

rassegnarsi e perdere con dignita' :D


oppure sperare che siano in giornata no! :-?

O che inciampino e si prendano una distorsione (per carità non grave!) tale non permettergli di continuare..o se scendono a rete,mirare al corpo!#100#
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