"L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Sotto-sezione del forum Area Tecnica dedicata alla tecnica e alla tattica
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tarie
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da tarie »

picchio000 ha scritto:Si vabbhè coach....bla bla bla......quand'è che si ritorna in campo?!?!?!? URGE FULL IMMERSIONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN #100# #100#

Ps.: e poi devo provare la nuova yonex di Dario 8)
Ahah grande Gianca!!
La racca è bella bella,va da sola!
Satrapo
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Satrapo »

picchio000 ha scritto:Si vabbhè coach....bla bla bla......quand'è che si ritorna in campo?!?!?!? URGE FULL IMMERSIONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN #100# #100#

Ps.: e poi devo provare la nuova yonex di Dario 8)
Certo se riuscissi a portare in terza categoria te e quell'altro avanzo di osteria di Tarie potrei anche ritirarmi dall'attività e aspettare la santificazione perchè dopo questa impresa nessuno avrebbe dubbi sul fatto che il Satrapo fa i miracoli! #100#

Eh ma non sapete quello che state rischiando che se mi saltano fuori un paio di ore sono affari vostri..
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Galeazzo Musolesi
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Galeazzo Musolesi »

Ragazzi potreste dirmi per favore la presa di diritto di Lendl e di Sampras?
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tarie
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da tarie »

Satrapo ha scritto:
picchio000 ha scritto:Si vabbhè coach....bla bla bla......quand'è che si ritorna in campo?!?!?!? URGE FULL IMMERSIONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN #100# #100#

Ps.: e poi devo provare la nuova yonex di Dario 8)
Certo se riuscissi a portare in terza categoria te e quell'altro avanzo di osteria di Tarie potrei anche ritirarmi dall'attività e aspettare la santificazione perchè dopo questa impresa nessuno avrebbe dubbi sul fatto che il Satrapo fa i miracoli! #100#

Eh ma non sapete quello che state rischiando che se mi saltano fuori un paio di ore sono affari vostri..
#100#
Satrapo
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Satrapo »

Galeazzo Musolesi ha scritto:Ragazzi potreste dirmi per favore la presa di diritto di Lendl e di Sampras?
Sia Lendl che Sampras rientrano nel concetto di "strong eastern" ovvero utilizzano una impugnatura che potremmo più o meno inquadrare come una via di mezzo tra una eastern e una semi western. C'è però da dire che pur restando in questa sorta di presa intermedia Lendl era molto più vicino ad una eastern pura mentre Sampras spesso sfiorava la semi-western.

Per motivi a me ignoti c'è la tendenza a voler attribuire per forza a Sampras una presa eastern pura quando invece è evidente uno spostamento a volte anche marcato verso una semi-w, un po' come oggi c'è la mania di attribuire a Federer una eastern quando in realtà lo svizzero utilizza una semi-western piena.

Per concludere due cose: le impugnature non sono granitiche, sarà capitato a Sampras, a Federer probabilmente anche a Nadal di colpire qualche dritto in eastern pura perchè in casi particolari si apre o si chiude la presa magari per fronteggiare qualche palla dalla traiettoria "anomala", quindi da una foto singola non si può stabilire l'impugnatura di un giocatore ma al massimo quella utilizzata in quel particolare caso. Un video che mostri qualche scambio permette di capire che tipo di palla il giocatore stia fronteggiando di volta in volta e quindi di eliminare i casi particolari e farsi una idea della presa che viene utilizzata diciamo di default.
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Galeazzo Musolesi
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Galeazzo Musolesi »

Grazie Sat
ciccio
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

Vorrei ricordare ad un certo nick che è poco carino entrare in questo forum solo per mandare PM agli utenti di trasferirsi ad altri forum.
Caro utente, lo sò che in pm puoi fare ciò che desideri, ma questo forum storico ti ha dato molto, qui hai imparato gratis molte cose da gente disponibile che ti ha allungato una mano, ora c'è della gente qui che stà tendando di mantenerlo in vita ed è per lo meno poco educato cercare di farlo affondare. Ma tant'è l'educazione hai già ampiamente dimostrato di non conoscerla.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
BorisBckr
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da BorisBckr »

Capitato l'altro giorno di imbattermi su Supertennis durante la trasmissione de "il colpo da campione".
Ebbene,si parlava del servizio di Djokovic. Si sosteneva che Djokovic ha un ottimo servizio slice,ma un kick non altrettanto efficace in quanto usa una presa tendente all'eastern di rovescio che favorisce lo slice e penalizza il kick. Si diceva inoltre che se usasse una continental il suo kick ne beneficierebbe e la palla ottenerrebbe rimbalzi più elevati.

Bene,a me risultava esattamente il contrario:la eastern di rovescio è (teoricamente) più indicata della continental per una migliore resa del kick.

Ora,visto che io non sono nessuno e si presume che chi conduce quella trasmissione abbia un certa competenza,devo abbandonare la mia convinzione (frutto anche di parecchia esperienza sul campo) e ritenere valida questa (strana :wink: ) teoria?
ciccio
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

No, non è sbagliata, ma non và presa alla lettera. La presa continental ti lascia molto più libero il polso e da qui la facilità dell'aggancio della palla.
Ma è anche vero che una eastern di rovescio ti dà già una naturale predisposizione all'effetto, sia esso lo slice o il kick.
La realtà è che non esiste per forza una regola fissa, ma un'attitudine personale legata anche alla predisposizione dell'uso del gomito e alla flessione di gambe, nel kick fletti di più per poter aumentare l'arco per andare ad agganciare dall'alto verso il basso mentre in uno slice è più un caricare pesi da dietro a portarli in avanti e in alto per colpire molto rapidamente.
Personalmente uso continenantal leggermente spostata verso la eastern di rovescio, ma a volte uso anche tutta eastern quando voglio far ricadere la palla più a ridosso della rete colpendo aperto da sinsitra, perdi velocità e di conseguenza anche effetto sandwich, ma quasi tutto l'effetto è destinato a farla ricadere molto presto passando alto. La stessa cosa ad esempio servendo da destra ad aprire non la faccio, meglio una quasi continental per dar più effetto rotazione a far diventare la palla schiacciata e schizzata, avendo l'accortezza però di lanciare più a destra per usufruire il massimo della possibilità di diagonale.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Satrapo
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Satrapo »

ciccio ha scritto:No, non è sbagliata, ma non và presa alla lettera. La presa continental ti lascia molto più libero il polso e da qui la facilità dell'aggancio della palla.
Ma è anche vero che una eastern di rovescio ti dà già una naturale predisposizione all'effetto, sia esso lo slice o il kick.
La realtà è che non esiste per forza una regola fissa, ma un'attitudine personale legata anche alla predisposizione dell'uso del gomito e alla flessione di gambe, nel kick fletti di più per poter aumentare l'arco per andare ad agganciare dall'alto verso il basso mentre in uno slice è più un caricare pesi da dietro a portarli in avanti e in alto per colpire molto rapidamente.
Personalmente uso continenantal leggermente spostata verso la eastern di rovescio, ma a volte uso anche tutta eastern quando voglio far ricadere la palla più a ridosso della rete colpendo aperto da sinsitra, perdi velocità e di conseguenza anche effetto sandwich, ma quasi tutto l'effetto è destinato a farla ricadere molto presto passando alto. La stessa cosa ad esempio servendo da destra ad aprire non la faccio, meglio una quasi continental per dar più effetto rotazione a far diventare la palla schiacciata e schizzata, avendo l'accortezza però di lanciare più a destra per usufruire il massimo della possibilità di diagonale.
Vado di corsa, quoto alla grande Ciccio che ha spiegato tutto in maniera ottimale. Diciamo che se sai produrre il kick rimanere vicino alla continental ti consente più libertà d'azione, più direzionalità e puoi dosare meglio le componenti di kick e slice, ma devi essere in grado di controllare alla grande il polso per coprire la palla. Se hai difficoltà a generare kick allora la eastern di rovescio ti aiuta nel senso che genera quasi automaticamente grandi quantità di spin. Io utilizzavo una bella eastern sulla seconda per non aver problemi, palla alta sulla rete, ampiamente entro il quadrato e rimbalzone a tener lontani i guai!
Bolelli
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Bolelli »

maestri avrei una domanda... come si fa a migliorare il timing sulla palla e la posizione da questa? ultimamente mi trovo un pò in difficoltà soprattutto con il dritto mentre il rovesci mi sta venendo alquanto bene. grazie in anticipo
BorisBckr
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da BorisBckr »

Satrapo ha scritto:
ciccio ha scritto:No, non è sbagliata, ma non và presa alla lettera. La presa continental ti lascia molto più libero il polso e da qui la facilità dell'aggancio della palla.
Ma è anche vero che una eastern di rovescio ti dà già una naturale predisposizione all'effetto, sia esso lo slice o il kick.
La realtà è che non esiste per forza una regola fissa, ma un'attitudine personale legata anche alla predisposizione dell'uso del gomito e alla flessione di gambe, nel kick fletti di più per poter aumentare l'arco per andare ad agganciare dall'alto verso il basso mentre in uno slice è più un caricare pesi da dietro a portarli in avanti e in alto per colpire molto rapidamente.
Personalmente uso continenantal leggermente spostata verso la eastern di rovescio, ma a volte uso anche tutta eastern quando voglio far ricadere la palla più a ridosso della rete colpendo aperto da sinsitra, perdi velocità e di conseguenza anche effetto sandwich, ma quasi tutto l'effetto è destinato a farla ricadere molto presto passando alto. La stessa cosa ad esempio servendo da destra ad aprire non la faccio, meglio una quasi continental per dar più effetto rotazione a far diventare la palla schiacciata e schizzata, avendo l'accortezza però di lanciare più a destra per usufruire il massimo della possibilità di diagonale.
Vado di corsa, quoto alla grande Ciccio che ha spiegato tutto in maniera ottimale. Diciamo che se sai produrre il kick rimanere vicino alla continental ti consente più libertà d'azione, più direzionalità e puoi dosare meglio le componenti di kick e slice, ma devi essere in grado di controllare alla grande il polso per coprire la palla. Se hai difficoltà a generare kick allora la eastern di rovescio ti aiuta nel senso che genera quasi automaticamente grandi quantità di spin. Io utilizzavo una bella eastern sulla seconda per non aver problemi, palla alta sulla rete, ampiamente entro il quadrato e rimbalzone a tener lontani i guai!
Cioè,in pratica confermate entrambi quel che dico io:la eastern di per se non penalizza il kick ma,anzi lo facilita rispetto alla continental. Chiaro che poi la continental è più versatile.
Quel che veniva fuori dalla TV è che la continental si lascia preferire perchè in grado di generare maggior rotazione kick e non per la sua miglior direzionalità o per altri motivi.
ciccio
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

Beh, hai visto probabilmente fino a poco fa uno dei migliori kick di sempre sul braccio di Verdasco in eastern di rovescio piena, per cui dire penalizzante è per lo meno imbarazzante.
E' una predisposizione e una capacità specifica, così mi suona meglio, in cui entrambe le soluzioni hanno un senso.
Se per caso in TV era Lombardi si spiega, avrà qualche formuletta fisico-chimico-matematica magica fra le mani che spiega la cosa senza che però spieghi come mai in realtà un Verdasco tiri seconde sistematicamente all'altezza delle tue orecchie.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
ciccio
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

Bolelli ha scritto:maestri avrei una domanda... come si fa a migliorare il timing sulla palla e la posizione da questa? ultimamente mi trovo un pò in difficoltà soprattutto con il dritto mentre il rovesci mi sta venendo alquanto bene. grazie in anticipo
Mamma che domanda :-? , questa è roba da lenzuolo anche perchè timing e distanza di palla sono agli antipodi come concetto tennistico, il primo è molto innato, il secondo è molto costruito, il tutto ammesso e non concesso che la tecnica di base sia corretta.
Satr, te per scrivere i lenzuoli hai più attitudine del sottoscritto, ti passo la patata bollente :roll:
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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PKK
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da PKK »

ciccio ha scritto:Beh, hai visto probabilmente fino a poco fa uno dei migliori kick di sempre sul braccio di Verdasco in eastern di rovescio piena, per cui dire penalizzante è per lo meno imbarazzante.
E' una predisposizione e una capacità specifica, così mi suona meglio, in cui entrambe le soluzioni hanno un senso.
Se per caso in TV era Lombardi si spiega, avrà qualche formuletta fisico-chimico-matematica magica fra le mani che spiega la cosa senza che però spieghi come mai in realtà un Verdasco tiri seconde sistematicamente all'altezza delle tue orecchie.

Si,Lombardi e socio parlavano dal punto di vista biomeccanico...poi tutto è personalizzabile specialmente il servizio....mah,biomeccanicamente esiste il servizio per eccellenza con tutti i movimenti precisini...stando a quello che dicono i supertennis boy's :D
BorisBckr
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da BorisBckr »

ciccio ha scritto:Beh, hai visto probabilmente fino a poco fa uno dei migliori kick di sempre sul braccio di Verdasco in eastern di rovescio piena, per cui dire penalizzante è per lo meno imbarazzante.
E' una predisposizione e una capacità specifica, così mi suona meglio, in cui entrambe le soluzioni hanno un senso.
Se per caso in TV era Lombardi si spiega, avrà qualche formuletta fisico-chimico-matematica magica fra le mani che spiega la cosa senza che però spieghi come mai in realtà un Verdasco tiri seconde sistematicamente all'altezza delle tue orecchie.
Era il socio,Lombardi annuiva,ma si limitavano alla considerazione senza spiegarne il motivo.
Chissà cosa direbbe Edberg se avesse saputo che spostandosi sulla continental avrebbe ottenuto kickkoni rimbalzanti fuori dalle tribune. :)
kinoko
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da kinoko »

BorisBckr ha scritto:
ciccio ha scritto:Beh, hai visto probabilmente fino a poco fa uno dei migliori kick di sempre sul braccio di Verdasco in eastern di rovescio piena, per cui dire penalizzante è per lo meno imbarazzante.
E' una predisposizione e una capacità specifica, così mi suona meglio, in cui entrambe le soluzioni hanno un senso.
Se per caso in TV era Lombardi si spiega, avrà qualche formuletta fisico-chimico-matematica magica fra le mani che spiega la cosa senza che però spieghi come mai in realtà un Verdasco tiri seconde sistematicamente all'altezza delle tue orecchie.
Era il socio,Lombardi annuiva,ma si limitavano alla considerazione senza spiegarne il motivo.
Chissà cosa direbbe Edberg se avesse saputo che spostandosi sulla continental avrebbe ottenuto kickkoni rimbalzanti fuori dalle tribune. :)
Edberg usava una continental per servire. una continental LEGGERISSIMAMENTE tendente alla eastern, ma proprio poco. se dovessimo definire la sua presa al servizio con una buona approssimazione era a tutti gli effetti una continental al 99%.

Inganna il fatto che chiudeva il polso in pronazione facendo sembrare la presa chiusa, ma chiusa non lo era affatto. laddove quasi tutti quelli che servivano con una continental tenevano il polso rilassato già in partenza e la mano dritta (alla sampras per intenderci), edberg spezzava il polso in partenza, ma sempre con una continental come impugnatura.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da tarie »

Antò ma te verresti a Bologna si?!
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Bolelli »

ciccio ha scritto:
Bolelli ha scritto:maestri avrei una domanda... come si fa a migliorare il timing sulla palla e la posizione da questa? ultimamente mi trovo un pò in difficoltà soprattutto con il dritto mentre il rovesci mi sta venendo alquanto bene. grazie in anticipo
Mamma che domanda :-? , questa è roba da lenzuolo anche perchè timing e distanza di palla sono agli antipodi come concetto tennistico, il primo è molto innato, il secondo è molto costruito, il tutto ammesso e non concesso che la tecnica di base sia corretta.
Satr, te per scrivere i lenzuoli hai più attitudine del sottoscritto, ti passo la patata bollente :roll:
:D allora aspettiamo satrapo sperando che mi illumini.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da BorisBckr »

kinoko ha scritto:
Edberg usava una continental per servire. una continental LEGGERISSIMAMENTE tendente alla eastern, ma proprio poco. se dovessimo definire la sua presa al servizio con una buona approssimazione era a tutti gli effetti una continental al 99%.

Inganna il fatto che chiudeva il polso in pronazione facendo sembrare la presa chiusa, ma chiusa non lo era affatto. laddove quasi tutti quelli che servivano con una continental tenevano il polso rilassato già in partenza e la mano dritta (alla sampras per intenderci), edberg spezzava il polso in partenza, ma sempre con una continental come impugnatura.
Kino,ma non è più una eastern che una continental questa? Lo dico nella mia più completa ignoranza,è giusto perchè voglio meglio capire.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da kinoko »

tarie ha scritto:Antò ma te verresti a Bologna si?!

se il mio braccio me lo permettesse... spero di non finire addirittura sotto i ferri...
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da kinoko »

BorisBckr ha scritto:
kinoko ha scritto:
Edberg usava una continental per servire. una continental LEGGERISSIMAMENTE tendente alla eastern, ma proprio poco. se dovessimo definire la sua presa al servizio con una buona approssimazione era a tutti gli effetti una continental al 99%.

Inganna il fatto che chiudeva il polso in pronazione facendo sembrare la presa chiusa, ma chiusa non lo era affatto. laddove quasi tutti quelli che servivano con una continental tenevano il polso rilassato già in partenza e la mano dritta (alla sampras per intenderci), edberg spezzava il polso in partenza, ma sempre con una continental come impugnatura.
Kino,ma non è più una eastern che una continental questa? Lo dico nella mia più completa ignoranza,è giusto perchè voglio meglio capire.
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continental leggermente spostata sulla eastern. edberg in pratica giocava tutti i colpi con la stessa presa, un genio! ovviamente le prese non sono graniticamente fisse e si spostano leggermente a seconda dei colpi e delle situazioni, ma edberg partiva sempre da una continental, aggiustandola di poco.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

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Bolelli ha scritto:
ciccio ha scritto:
Bolelli ha scritto:maestri avrei una domanda... come si fa a migliorare il timing sulla palla e la posizione da questa? ultimamente mi trovo un pò in difficoltà soprattutto con il dritto mentre il rovesci mi sta venendo alquanto bene. grazie in anticipo
Mamma che domanda :-? , questa è roba da lenzuolo anche perchè timing e distanza di palla sono agli antipodi come concetto tennistico, il primo è molto innato, il secondo è molto costruito, il tutto ammesso e non concesso che la tecnica di base sia corretta.
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Allora la distanza dalla palla è un fattore tecnico che rientra nella più generale ricerca della palla: ovvero ci si lavora e si costruisce la capacità del giocatore di cercare la palla correttamente in modo da trovarsi rispetto ad esse in una posizione quanto più possibile ottimale per colpirla.

Ovviamente affinchè il giocatore trovi la giusta distanza dalla palla in fase di impatto oltre al lavoro di ricerca a livello di piedi si presuppone uno swing sostanzialmente corretto: se sono in grado di posizionarmi alla giusta distanza dalla palla e poi quando sbraccio mando la racchetta a farfalle nemmeno i piedi di Davydenko mi garantiranno un impatto "in the zone" come dicono da Bollettieri! #100#

Quindi footwork efficacie + swing corretto = giusta distanza dalla palla. Ci si lavora in molti modi, il fatto che di rovescio si trovi meglio la distanza dalla palla è normale perchè lo swing di rovescio ha un possibile punto di impatto molto meno variabile rispetto al dritto, quindi in linea di massima se i piedi lavorano in maniera anche solo decente la distanza dalla palla risulterà anchessa almeno "decente". Per il dritto invece lo swing è molto più complesso e anche partendo da una posizione degli appoggi corretta in termini di distanza dalla palla si può tranquillamente andare fuori zona eseguendo uno swing approssimativo.

Se invece lo swing è a posto e sono i piedi ad essere pigri si organizzano sedute di tortura obbligando il giocatore a lunghe serie di spostamenti su percorsi opportunamente predisposti, o sottoponendolo al famoso catch the ball. (Afferrare una pallina con la mano destra, con il gomito destro opportunamente fissato al busto in modo da bloccare la capacità del braccio di allungarsi per afferrare una palla che i piedi pigri non hanno cercato sufficientemente)

Quindi per costruire la capacità di trovare la palla alla giusta distanza bisogna migliorare il footwork e rendere il proprio swing il più possibile omogeneo e sempre uguale, eliminando qualsiasi differenza tra esecuzione ed esecuzione. Ovviamente devo isolare le due tipologie di lavoro: quando curo lo swing farò cesti su cesti praticamente da fermo curando piegamento, posizione del compasso, apertura, swing, finale, uscita dal colpo e recupero della posizione neutra a livello degli appoggi possibilmente a settore fisso e OBBLIGATORIAMENTE a fallosità ZERO.

Ora il discorso timing è mooooooolto più delicato. Se la distanza dalla palla equivale al dove posizionarsi per colpire il timing rappresenta il quando colpire.

Purtroppo però si può insegnare a un giocatore quale sia il momento ottimale per impattare la palla, ma il punto è che (semplificando all'osso) all'impatto ci si arriva dopo una apertura e una parte di swing che devono essere eseguite PRIMA, ovvero quando ancora la palla non sarà arrivata in questo punto ideale di impatto. Il timing è appunto la capacità di anticipare in maniera esatta le dinamiche di attacco della palla in modo da far arrivare la racchette all'appuntamento con la palla proprio nel momento esatto in cui questa si verrà a trovare nella zona di impatto ottimale. Quindi non si tratta della capacità di riconoscere quale sia il momento ideale per colpire, ma della molto più delicata e complessa abilità di valutare correttamente i tempi di esecuzione per arrivare all'impatto nel momento ottimale.

Quindi il semplice sapere quando va colpita una palla non basta a garantirmi un timing corretto, perchè il tutto si gioca PRIMA, ovvero nella capacità del giocatore di valutare quando si dovrà lanciare lo swing per arrivare A tempo sulla palla. Per questo motivo ad esempio un timing alla Agassi o alla Federer non si costruisce, ci si nasce, ma ovviamente parliamo di punte di rendimento massime nel senso che comunque tutti devono lavorare sul timing per svilupparlo. Anche Agassi e Federer hanno lavorato sul timing, solo che nel loro caso il lavoro ha prodotto risultati stupefacienti per l'incredibile talento innato di questi campioni, dei veri e propri mostri quando si tratta di prendere il tempo alla palla.

Detto questo Agassi si nasce ma in generale lavorando bene tutti possono arrivare a trovare un timing decente sulla palla nell'ambito della velocità di gioco che sono in grado di sostenere. Mi spiego, dire che tutti possono con l'allenamento arrivare ad ottenere un timing perfetto sulla palla non sarebbe corretto. E' corretto dire che ognuno di noi in base alle proprie capacità tecniche è in grado di sostenere una velocità di palla entro la quale può aspirare a costruirsi un timing ottimale. Migliorando la tecnica aumenta la velocità di palla sostenibile ma arriverà per tutti un limite personale oltre il quale non riusciremo ad andare, una sorta di soglia prestazionale che è scritta nel nostro DNA e su questo davvero non si può lavorare, possiamo solo dare la colpa alle nostre mamme se sono state "avare" nella sezione timing! #100# In sostanza ci sarà per ognuno una velocità di palla superata la quale, anche trovandomi correttamente posizionato e pronto a colpire, anche facendo tutte le cose in maniera ottimale, comunque non sarò più in grado di trovare il corretto timing sulla palla e non riuscirò a controllare il colpo. Per un PRO questa soglia sarà molto alta, per il socio doppista della domenica presumibilmente sensibilmente più bassa ma ciò non toglie che tutti e due debbano lavorare duro se aspirano a giocare al meglio entro i loro limiti fisiologici.

Ma abbiamo detto che nei limiti del possibile sul timing si lavora, e si lavora cercando di eliminare le "zavorre", ovvero quegli errori tecnici che compromettono la capacità di trovare un buon timing sulla palla anche in presenza di una buona capacità di valutazione. Il tutto può essere sintetizzato con un detto molto in voga nelle agonistiche di tutto il mondo: "non è mai troppo presto per aprire!" (Chiunque ha fatto o agonistica o si è trovato nelle vicinanze di un campo con agonisti in allenamento conosce gli ossessivi ululati rabbiosi dei tecnici che vanno avanti anche per ore ad urlare "APRIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!" #100# )

L'apertura è la migliore premessa per un timing corretto, la prima cosa che si deve padroneggiare è la capacità di anticipare l'apertura svincolandola dalla ricerca della palla. Il principiante parte, cerca la palla ed arriva su di essa dovendo ancora cominciare l'apertura. Ovviamente questo impedirà un corretto timing sulla palla, infatti tutti i principianti colpiscono in ritardo tentando di recuperare in parte entrando direttamente sulla palla con aperture striminzite e quasi inesistenti. I professionisti invece hanno aperture molto ampie, inspiegabili se si tiene conto della velocità siderale alla quale viaggia la palla nei loro scambi. Il paradosso del timing è dunque che il principiante deve fronteggiare una palla lentissima e la colpirà in ritardo con aperture cortissime che gli precluderanno potenza e controllo mentre il professionista che deve fare i conti con palle che viaggiano velocissime nei pochi istanti che gli sono concessi dalle bordate dell'avversario riuscirà ad impostare swing molto ampi riuscendo comunque ad anticipare la palla con timing perfetto.

Quindi la chiave del timing rimane la capacità di anticipare la preparazione dei colpi valutando correttamente il momento in cui andare ad attaccare la palla. Una delle tecniche più utili per migliorare il timing è quella definita dell'interruttore mentale, ovvero associare una chiamata, un immagine, una sorta di interruttore da attivare al momento in cui si decide di mandare via il braccio, per dare consapevolezza al processo con il quale si deve valutare se sia giunto il momento di iniziare lo swing. Questo perchè il principiante-amatore tende a svolgere una valutazione passiva del corretto momento di attacco, ovvero gironzola nei pressi della palla e ad un certo punto la colpisce ma senza domandarsi più di tanto se era proprio quello il momento giusto per colpire. La chiamata mentale che può essere un banale "caricare..... FUOCO!" obbliga il giocatore ad una valutazione consapevole che viene fatta a partire dal momento in cui "carica" (apertura) a quello in cui effettua la chiamata mentale del "FUOCO!" (partenza dello swing).

Ovviamente parliamo di chiamate mentali eh, non andate in giro per il campo a gridare caricareeeee.. fuoco! che vi ricoverano! #100#
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Bolelli »

ho l'allenamento tra mezzora :D vediamo un pò se si riesce a migliorare...
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

BorisBckr ha scritto:
kinoko ha scritto:
Edberg usava una continental per servire. una continental LEGGERISSIMAMENTE tendente alla eastern, ma proprio poco. se dovessimo definire la sua presa al servizio con una buona approssimazione era a tutti gli effetti una continental al 99%.

Inganna il fatto che chiudeva il polso in pronazione facendo sembrare la presa chiusa, ma chiusa non lo era affatto. laddove quasi tutti quelli che servivano con una continental tenevano il polso rilassato già in partenza e la mano dritta (alla sampras per intenderci), edberg spezzava il polso in partenza, ma sempre con una continental come impugnatura.
Kino,ma non è più una eastern che una continental questa? Lo dico nella mia più completa ignoranza,è giusto perchè voglio meglio capire.
Quello che inganna Boris é la posizione "a riposo" del polso di Edberg, mima una eastern, ma in realtá é una quasi continental. Quella strana posizione di polso é quella che si assume in eastern, ma nel suo caso é solo uno strano modo di tenere in mano la racchetta a polso flesso. Ecco magari qualcosa in meno del 99%, io direi un 70-75%, ma quanto affermato da Kino é verissimo, Edberg girava attorno a una continental.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

Spendo due parole sui pallettari, ne abbiamo giá abbondantemente parlato, ma ho letto delle autentiche eresie in giro.
Il pallettaro si batte inchiodandolo ad un angolo e giocandogli come base di partenza 9 palle su 10 in diagonale lunga, guai mettersi sul suo piano di palleggio lento e guai impostare la partita sul tergicristallo, suicidio !!!!!!!!
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da oedem »

ciccio ha scritto:Spendo due parole sui pallettari, ne abbiamo giá abbondantemente parlato, ma ho letto delle autentiche eresie in giro.
Il pallettaro si batte inchiodandolo ad un angolo e giocandogli come base di partenza 9 palle su 10 in diagonale lunga, guai mettersi sul suo piano di palleggio lento e guai impostare la partita sul tergicristallo, suicidio !!!!!!!!
quesito: la palla da dargli sulla diagonale però deve essere consistente, giusto?
non dico da vincente ma al 70% delle proprie capacità
ciccio
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

oedem ha scritto:
ciccio ha scritto:Spendo due parole sui pallettari, ne abbiamo giá abbondantemente parlato, ma ho letto delle autentiche eresie in giro.
Il pallettaro si batte inchiodandolo ad un angolo e giocandogli come base di partenza 9 palle su 10 in diagonale lunga, guai mettersi sul suo piano di palleggio lento e guai impostare la partita sul tergicristallo, suicidio !!!!!!!!
quesito: la palla da dargli sulla diagonale però deve essere consistente, giusto?
non dico da vincente ma al 70% delle proprie capacità
quando sei sulla trincea diagonale devi stabilire la supremazia, la palletta di certo non ha questo risultato salvo eccezioni che confermano la regola.
Personalmente alterno un paio di ben profonde e consistenti con una molto angolata stretta e se lo disloco a sufficienza gli faccio pure tirare un rovescio da posizione anomala o quasi, ma dipende anche dall'avversario. Se alzi lento comunque è bene farlo molto profondo, se toppi devi proprio toppare tanto. La partita si gioca lì, il vincente, l'approccione o l'accellerazione a campo aperto è poi il risultato della costruzione precedente, conta relativamente e meno rischiosa la devi fare più hai ben lavorato in precedenza.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da oedem »

ciccio, se l'avversario esce dalla diagonale bisogna continuare a pressare sull'altra diagonale?
per capirci meglio: si scambia sulla diagonale di diritto e lui poi cambia tirandomi sul rovescio. ora si deve continuare a pressare sulla diagonale di rovescio (casomai cercando di poter giocare con l'anomalo appena possibile per spingere ancora di più)?

p.s.: è sempre un piacere leggerti :wink:
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Satrapo »

ciccio ha scritto:
BorisBckr ha scritto:
kinoko ha scritto:
Edberg usava una continental per servire. una continental LEGGERISSIMAMENTE tendente alla eastern, ma proprio poco. se dovessimo definire la sua presa al servizio con una buona approssimazione era a tutti gli effetti una continental al 99%.

Inganna il fatto che chiudeva il polso in pronazione facendo sembrare la presa chiusa, ma chiusa non lo era affatto. laddove quasi tutti quelli che servivano con una continental tenevano il polso rilassato già in partenza e la mano dritta (alla sampras per intenderci), edberg spezzava il polso in partenza, ma sempre con una continental come impugnatura.
Kino,ma non è più una eastern che una continental questa? Lo dico nella mia più completa ignoranza,è giusto perchè voglio meglio capire.
Quello che inganna Boris é la posizione "a riposo" del polso di Edberg, mima una eastern, ma in realtá é una quasi continental. Quella strana posizione di polso é quella che si assume in eastern, ma nel suo caso é solo uno strano modo di tenere in mano la racchetta a polso flesso. Ecco magari qualcosa in meno del 99%, io direi un 70-75%, ma quanto affermato da Kino é verissimo, Edberg girava attorno a una continental.
In effetti in questa particolare foto io direi che siamo di fronte ad una eastern spostata verso la continental più che una continental spostata verso una eastern ma insomma il concetto è quello espresso da Kinoko.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Satrapo »

ciccio ha scritto:Spendo due parole sui pallettari, ne abbiamo giá abbondantemente parlato, ma ho letto delle autentiche eresie in giro.
Il pallettaro si batte inchiodandolo ad un angolo e giocandogli come base di partenza 9 palle su 10 in diagonale lunga, guai mettersi sul suo piano di palleggio lento e guai impostare la partita sul tergicristallo, suicidio !!!!!!!!
Ciccio, quante volte l'abbiamo ripetuto? Ragazzi il tergicristallo nel tennis anche solo poco più che amatoriale non paga mai, non esiste proprio, NON SI FA!

Chiaro se l'avversario è zoppo e si muove come l'orso delle paludi ok, ci può stare un destra sinistra ma perchè alla terza palla non ci arriva più, ma se siamo di fronte ad un pallettaro doc, e il pallettaro doc ha ottime gambe, spostarlo non solo è inutile, ma è controproducente.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

oedem ha scritto:ciccio, se l'avversario esce dalla diagonale bisogna continuare a pressare sull'altra diagonale?
per capirci meglio: si scambia sulla diagonale di diritto e lui poi cambia tirandomi sul rovescio. ora si deve continuare a pressare sulla diagonale di rovescio (casomai cercando di poter giocare con l'anomalo appena possibile per spingere ancora di più)?

p.s.: è sempre un piacere leggerti :wink:
ehm, qui comincia tutto un altro discorso,
cosa fare dopo che ho deciso l'impostazione della mia partita nel tentativo d'inchiodare il pallettaro ad un'angolo ? ovvero parliamo di tattica vera e propria.

La prima domanda é : cosa ho ottenuto ? e su quale diagonale ?
A) l'avversario tiene benissimo la mia diagonale ed é addirittura lui che mi mette in difficoltá e sono costretto io ad uscirne. Ok a questo punto visto che é pallettaro per cui ha due gambe cosí ( xx ) e soliditá nei colpi hai 4 opzioni
1) metti via la racchetta al primo cambio di campo e vai a farti per 6 mesi almeno 3 ore a settimana di allenamneto sulla diagonale
2) prova a concentrarti al massimo tentando i famosi colpi di Halley di Satrapiana memoria che magari una partita giocata cosí in sette anni una l'azzecchi sicuro e magari é proprio quel giorno.
3) Prova a corrompere gli organizzatori spezzandogli il ritmo, magari dopo aver perso 6-0 il primo fai entrare per mezz'ora gli addetti alla manutenzione cosí gli s'induriscono le gambe e non riesce piú a giocare. Te ci ridi, ma me l'han fatto la settimana scorsa e quasi rado al suolo il circolo :D , roba che McEnroe neanche se la sogna.
4) Spera di trovargli un clamoroso punto debole del tipo zero in volée o zero sul passante e punta tutto ed esclusivamente su quello, unica opzione seria.

B) Ho ottenuto secondo logica, essendo io il piú talentuoso visto che lui si ritrova a fare il pallettaro, che lo costringo a uscire sistematicamente per evitare la mia pressione che gli causa una palla facile su cui posso attaccare.
Ammettiamo che esca con un lungolinea, cambio diagonale ? se si come siam messi noi su quella diagonale ? Son sicuro a questo punto che te hai passato molto tempo alla sparapalle ad allenarti proprio lí, sul cambio di diagonale e sai perfettamente qual'é la tua opzione migliore. O no ?
Chiara a questo punto é una cosa, un'uscita forzata é comunque per me un vantaggio che, anche se a volte microscopico mi dá qualcosa in piú, stá a me ora concretizzare maggiormente con PAZIENZA E SENZA FORZARE un ulteriore vantaggio maggiore che puó essere preludio di un mio vero attacco, e qui e doti personali specifiche o i difetti personali specifici dell'avversario giocano un ruolo determinante.
Te ne indico tre, le piú comuni, ma te ne puoi inventare altre
1) continuo tranquillamente nell'altra diagonale perché son forte anche lí, io il talento ce l'ho e tu pallettaro no, la onde per cui il giochetto al gatto e al topo lo sposto semplicemente dall'altra parte
2) sono scarso in diagonale di rovescio, ma mi sono allenato come un matto proprio lí, non tengo bene questa opzione, ma appena mi dai un lungolinea ho messo su un rovescio di uscita profondo, sicuro, angolato che ti metto in difficoltá immediatamente, ricorda una cosa, un lungolinea di uscita forzata non potrá mai essere cattivo, ma tu su quel lungolinea lo potrai essere perché hai spazio per farlo.
3) sono clamorosamente scarso di rovescio rispetto all'avversario, rifiuto come la peste la diagonale di rovescio, ma ho un'ottimo slice, a questo punto ti rimando indietro il lungolinea, ti dó una palla sporca che non é attaccabile anch'essa in lungolinea e vediamo ora cosa fai.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da sirol »

Consigli utilissimi per quando riprenderò a settembre #1# , sempre avuto difficoltà coi pallettari... :)
Grande ciccio! #82#
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Connors »

Se si vuol battere un pallettaro bisogna usare la potenza, colpi devastanti radenti a filo di rete, sia di diritto che di rovescio da lasciarlo annichilito, immobile come una statua di sale.

Se il pallettaro tende a scendere a rete molto spesso bisogna usare il sempre valido lob... :wink:
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

Connors ha scritto:Se si vuol battere un pallettaro bisogna usare la potenza, colpi devastanti radenti a filo di rete, sia di diritto che di rovescio da lasciarlo annichilito, immobile come una statua di sale.

Se il pallettaro tende a scendere a rete molto spesso bisogna usare il sempre valido lob... :wink:
si si i famosi colpi di Halley di Satrapiana memoria, ogni sette anni ti riescono per una partita intera, no scusa che classifica hai ?, giusto per saperlo, perché se gli hai raggiunti in questo modo e sei dalle parti di Roma penso che Satrapo voglia portarti al prossimo challenger di corsa visto che riesci in ció che solo ai pro riesce e non sempre. :D
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da marcosessantuno »

connors ha scritto:Se il pallettaro tende a scendere a rete molto spesso bisogna usare il sempre valido lob
O è un pallettaro, o scende a rete molto spesso. Tutto non si può avere #103#.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da ciccio »

marcosessantuno ha scritto:
connors ha scritto:Se il pallettaro tende a scendere a rete molto spesso bisogna usare il sempre valido lob
O è un pallettaro, o scende a rete molto spesso. Tutto non si può avere #103#.
ehi, ti manca l'entrata del Beco das Cores :(
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da marcosessantuno »

ciccio ha scritto:ehi, ti manca l'entrata del Beco das Cores
Ecco fatto, ora è tutto a posto :wink:
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Messaggio da Connors »

O è un pallettaro, o scende a rete molto spesso. Tutto non si può avere
marcosessantuno, non ti è mai capitato di giocare contro pallettari che scendono a rete?

A me si e se non li trafiggi con la potenza non hai scampo.
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Re: "L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

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Connors ha scritto:
O è un pallettaro, o scende a rete molto spesso. Tutto non si può avere
marcosessantuno, non ti è mai capitato di giocare contro pallettari che scendono a rete?

A me si e se non li trafiggi con la potenza non hai scampo.
non hai scampo se provi a trafiggerli con la potenza, no sul serio che classifica hai ? sei un 2.1 un 2.2 ? :D
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