Le Tour de France 2008
Rosewall ha scritto:Mp1 ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Però un altro Pantani che finisce la propria vita imbottito di farmaci in uno squallido residence io non voglio vederlo. E' un ragazzo di 25 anni, ha una vita davanti, che gli stiano comunque vicino.
Il contesto è completamente diverso, completamente diverso.
ha lo stesso bisogno di qualcuno che gli stia vicino per dargli una mano e consigliarlo, questi giorni, e poi durante questi due anni che dovrà passare lontano dalle corse, UCI permettendo.
Anche perchè non è che il ragazzo già prima fosse tanto centrato di testa, eh.
Pantani fu un capro espiatorio in tutto e per tutto.
Passò da MITO (perché di mito si trattava) a ladro.
Pantani fu punito per ematocrito alto e cacciato come il peggiore dei criminali. All'epoca si dopavano pure i meccanici.
Riccò è stato pescato con una sostanza dopante nuovissima, non l'avrebbe mai beccato nessuno non fossimo stati in Francia.
Riccò ha un carattere completamente diverso da quello di Pantani, almeno apparentemente: il modenese è (era) spaccone, provocatorio. Marco era uno timido, mai sopra le righe, guai ad entrare nel suo privato.
Al primo ostacolo mentale è crollato, si è fatto trascinare in un buco nero.
Riccò non mi sembra il tipo (o è quella sfrontatezza che nasconde grande fragilità, io questo non lo so, non lo conosco).
Io spero di no naturalmente, che non si abbatta. Ma trovo molte più colpe in Riccò che in Pantani, è un periodo diverso, sopratutto per quello, e per come è stato beccato.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Io mi ricorderò sempre un episodio simbolico. Venne a scuola da noi una specie di esperto, uno che spiegava ai giovani perchè non si dovessero dopare (non chiedetmi bene che utilità tutto ciò potesse avere, non lo so).
Ricordo che fece più volte il nome di Pantani. Ponendolo come esempio del male. Poi disse "pensate che un altro ciclista disse che la propria positività alla cocaina era stata causata dalle caramelle che la zia gli aveva portato dalla Colombia". Allora io dissi "Perchè non facciamo nomi e cognomi in questo caso? Perchè non diciamo che era Gilberto Simoni il ciclista in questione?".
Ricordo che fece più volte il nome di Pantani. Ponendolo come esempio del male. Poi disse "pensate che un altro ciclista disse che la propria positività alla cocaina era stata causata dalle caramelle che la zia gli aveva portato dalla Colombia". Allora io dissi "Perchè non facciamo nomi e cognomi in questo caso? Perchè non diciamo che era Gilberto Simoni il ciclista in questione?".
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tennisfan82 ha scritto:I gendarmi hanno proibito a Riccò di rilasciare dichiarazioni.
Il fatto che sia stato rilasciato vuol dire che le indagini non hanno provato una detenzione di sostanze dopanti.
Le sostanze dopanti le detiene in vena, dato che queste in particolare sono a lento rilascio.
Si era già fatto la cura che serviva fino alla fine del Tour, non serviva che ne detenesse altre.
nell'intervista di stasera alla domanda dell'intervistatrice:
"riccò ha sempre detto di non aver mai fatto uso di doping, conferma anche adesso?"
la risposta è stata:
"devo parlare con il mio avvocato".
secondo me la gendarmerie gli ha fatto una proposta:
i nomi di chi te l'ha data, l'ammissione della colpa e ti becchi 2 anni.
se invece neghi te ne becchi 4.
magari non in questi termini sportivi ma basta girare il discorso sul piano legale che la sostanza è sempre quella.
"riccò ha sempre detto di non aver mai fatto uso di doping, conferma anche adesso?"
la risposta è stata:
"devo parlare con il mio avvocato".
secondo me la gendarmerie gli ha fatto una proposta:
i nomi di chi te l'ha data, l'ammissione della colpa e ti becchi 2 anni.
se invece neghi te ne becchi 4.
magari non in questi termini sportivi ma basta girare il discorso sul piano legale che la sostanza è sempre quella.
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danser ha scritto:tennisfan82 ha scritto:I gendarmi hanno proibito a Riccò di rilasciare dichiarazioni.
Il fatto che sia stato rilasciato vuol dire che le indagini non hanno provato una detenzione di sostanze dopanti.
Le sostanze dopanti le detiene in vena, dato che queste in particolare sono a lento rilascio.
Si era già fatto la cura che serviva fino alla fine del Tour, non serviva che ne detenesse altre.
Si.
Riccò ovviamente dice di non c'entrare nulla e di voler fare le contro-analisi in Italia , una cosa ridicola perchè le contro-analisi può richiederle solo sull'altro campione che gli hanno prelevato insieme a quello che gli è stato fatale.
io sono del parere che più in basso di così non si può scendere, quindi ci sta che escano molti altri nomi.
Ma va benissimo, si va avanti con i superstiti, con quelli che rimangono, anzi, proprio quelli andranno valorizzati in futuro bisogna cercare di costruire uno zoccolo duro di gente affidabile, più o meno pulita che sia, ma dove non ci siano bluff.
Non ci sono altre possibilità.
Intanto Cavendish si conferma un velocista fenomenale.
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Mont Ventoux ha scritto:danser ha scritto:tennisfan82 ha scritto:I gendarmi hanno proibito a Riccò di rilasciare dichiarazioni.
Il fatto che sia stato rilasciato vuol dire che le indagini non hanno provato una detenzione di sostanze dopanti.
Le sostanze dopanti le detiene in vena, dato che queste in particolare sono a lento rilascio.
Si era già fatto la cura che serviva fino alla fine del Tour, non serviva che ne detenesse altre.
Si.
Riccò ovviamente dice di non c'entrare nulla e di voler fare le contro-analisi in Italia , una cosa ridicola perchè le contro-analisi può richiederle solo sull'altro campione che gli hanno prelevato insieme a quello che gli è stato fatale.
io sono del parere che più in basso di così non si può scendere, quindi ci sta che escano molti altri nomi.
Ma va benissimo, si va avanti con i superstiti, con quelli che rimangono, anzi, proprio quelli andranno valorizzati in futuro bisogna cercare di costruire uno zoccolo duro di gente affidabile, più o meno pulita che sia, ma dove non ci siano bluff.
Non ci sono altre possibilità.
come sempre daccordissimo con te......mi spingo oltre : ma non è possibile fare le analisi sistematiche su tutti i campioni di sangue( spero li abbiano congelati) conservati dalle vecchie edizioni del tour?
Sarei curioso di vedere cosa salta fuori.....mi rendo conto che sto chiedendo una cosa folle , pero' sarei proprio curioso.
http://www.youtube.com/watch?v=Lqb5EcU65IQ - per non dimenticare i mitici anni 80
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vi aggiungo un'altra cosa
http://www.sportpro.it/doping/news/2005/09.htm
notizia datata 11 settembre.
beltran era gia' stato pizzicato "di sfuggita" nel 2005 (è lo stesso beltran,anche se il nome corretto è manuel : ex discovery,ex postino,ex banesto ecc) per tracce di epo in un'analisi risalente al 1999.
http://www.sportpro.it/doping/news/2005/09.htm
notizia datata 11 settembre.
beltran era gia' stato pizzicato "di sfuggita" nel 2005 (è lo stesso beltran,anche se il nome corretto è manuel : ex discovery,ex postino,ex banesto ecc) per tracce di epo in un'analisi risalente al 1999.
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Mont Ventoux ha scritto:Ma va benissimo, si va avanti con i superstiti, con quelli che rimangono, anzi, proprio quelli andranno valorizzati in futuro bisogna cercare di costruire uno zoccolo duro di gente affidabile, più o meno pulita che sia, ma dove non ci siano bluff.
In linea di massima sarei d'accordo con te, ma come stabilire che chi esce indenne dall'antidoping sia davvero pulito?
Armstrong, Ullrich, Basso, Virenque, Rasmussen, Rijs e altri cos'hanno in comune? Una cosa: mai sono risultati positivi. Eppure non erano puliti, ma la loro non pulizia venne determinata o da controlli postumi non autorizzati o con vizio di forma (Armstrong, Rasmussen) o da pagamenti a Fuentes + sacche (Basso, Ullrich) o da confessioni (Rijs, Virenque).
Per cui la credibilità dell'antidoping è pari a zero o quasi, almeno secondo me.
Può essere che oggi l'antidoping sia più vicino di una volta a smascherare quasi tutti i bari (e spero che il caso Riccò possa rappresentare una linea divisoria in tal senso) ma i bari ci sono sempre stati nella storia dell'uomo e ci saranno sempre finchè sarà loro possibile. L'unica strada (a me in linea di massima non gradita) non ipocrita per andare avanti è quella della liberalizzazione, ma è osteggiata da chi in primis? Dalle autorità, che temono di perdere il business dell'antidoping (stanziamenti per commesse, laboratori, procure ecc).
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Passaporto biologico: ultimatum Uci
I team devono confermare l'impegno economico entro il 22 luglio
(ANSA) - MILANO, 19 LUG - L'Uci pone ai team la scadenza tassativa del 22 luglio per confermare l'impegno economico per il mantenimento del passaporto biologico.Lo strumento sanitario, varato quest'anno per monitorare la salute dei corridori, ha un costo di 660.000 euro l'anno a carico dell'Uci oltre a un contributo di 120.000 euro per ciascun team del Pro Tour. Il governo mondiale del ciclismo non e' disposto a proseguire nell'investimento se le squadre dovessero creare un nuovo organismo parallelo di gestione.
I team devono confermare l'impegno economico entro il 22 luglio
(ANSA) - MILANO, 19 LUG - L'Uci pone ai team la scadenza tassativa del 22 luglio per confermare l'impegno economico per il mantenimento del passaporto biologico.Lo strumento sanitario, varato quest'anno per monitorare la salute dei corridori, ha un costo di 660.000 euro l'anno a carico dell'Uci oltre a un contributo di 120.000 euro per ciascun team del Pro Tour. Il governo mondiale del ciclismo non e' disposto a proseguire nell'investimento se le squadre dovessero creare un nuovo organismo parallelo di gestione.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Micio ha scritto:Mont Ventoux ha scritto:danser ha scritto:tennisfan82 ha scritto:I gendarmi hanno proibito a Riccò di rilasciare dichiarazioni.
Il fatto che sia stato rilasciato vuol dire che le indagini non hanno provato una detenzione di sostanze dopanti.
Le sostanze dopanti le detiene in vena, dato che queste in particolare sono a lento rilascio.
Si era già fatto la cura che serviva fino alla fine del Tour, non serviva che ne detenesse altre.
Si.
Riccò ovviamente dice di non c'entrare nulla e di voler fare le contro-analisi in Italia , una cosa ridicola perchè le contro-analisi può richiederle solo sull'altro campione che gli hanno prelevato insieme a quello che gli è stato fatale.
io sono del parere che più in basso di così non si può scendere, quindi ci sta che escano molti altri nomi.
Ma va benissimo, si va avanti con i superstiti, con quelli che rimangono, anzi, proprio quelli andranno valorizzati in futuro bisogna cercare di costruire uno zoccolo duro di gente affidabile, più o meno pulita che sia, ma dove non ci siano bluff.
Non ci sono altre possibilità.
come sempre daccordissimo con te......mi spingo oltre : ma non è possibile fare le analisi sistematiche su tutti i campioni di sangue( spero li abbiano congelati) conservati dalle vecchie edizioni del tour?
Sarei curioso di vedere cosa salta fuori.....mi rendo conto che sto chiedendo una cosa folle , pero' sarei proprio curioso.
Con Armstrong in Francia se ti ricordi fecero uscire una sua positività del suo primo Tour vinto, nel 1999, subito dopo il suo ritiro, ma fu una cosa i"illegale".
Per analizzare i vecchi campioni ci vuole il consenso di chi li ha "prodotti".
La questione si è posta proprio in merito a Riccò, inquanto ci si è chiesti se fosse possibile rianalizzare i suoi campioni prelevati durante l'ultimo Giro, quando ancora non ea stata messa a punto la precedura per rintracciare il CERA. Più probabilmente, secondo me, in Italia i laboratori non sono comunque a livello di quello dell'AFDl.
@Gianlu: La liberalizzazione, MAI, NEVER!
E' una questione di etica, lo dico prima di tutto da sportivo praticante che ama di questo sport, più di ogni altra cosa, la conquista dei risultati col solo sacrificio, anche a costo di fare risultati... modesti o non eclatanti.
Questo vale anche a livello PRO, sono convinto che si può rendere lo SPORt, non il ciclismo eh, lo SPORT, non pulito del tutto, mai, ma credibile si. Un Tour come questo è un passo di partenza buonissimo in questa direzione, il problema è vedere come sarà il seguito nelle altre competizioni. Ma è meglio sbatterci la testa e limitare i danni, come ho detto, almeno fino a prova contraria e con 10000 scongiuri, teniamoci stretti i Cadel Evans e i Carlos Sastre, anche i Nibali.
I Saunier Duval che danno due minuti ad Hautacam al favorito del Tour de France, ad un corridore che ha preparato questa corsa al meglio, a me qualcosa suggeriscono.
E per il momento mi tengo buona anche la crisi del talento enorme di Andy Schleck, che ha beccato 8 minuti in 15 km di salita.
Spero ovviamente che reagisca e che domani vinca, per il momento mi accontento di averlo visto "suonato" dal ritmo forsennato del suo stesso compagno di squadra, Voight.
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sisi,mi ricordo la positività di armstrong per epo .
Intendevo un'approccio piu' sistematico della cosa , senza il bisogno del consenso del diretto interessato(prerogativa di cui non ero a conoscenza).
Certo verrebbero stravolti probabilmente gli albi d'oro,ma verrebbero premiati i corridori che anche in passato erano "puliti"....ammesso che ce ne fosse qualcuno.
Intendevo un'approccio piu' sistematico della cosa , senza il bisogno del consenso del diretto interessato(prerogativa di cui non ero a conoscenza).
Certo verrebbero stravolti probabilmente gli albi d'oro,ma verrebbero premiati i corridori che anche in passato erano "puliti"....ammesso che ce ne fosse qualcuno.
http://www.youtube.com/watch?v=Lqb5EcU65IQ - per non dimenticare i mitici anni 80
gianlu ha scritto:L'unica strada (a me in linea di massima non gradita) non ipocrita per andare avanti è quella della liberalizzazione, ma è osteggiata da chi in primis? Dalle autorità, che temono di perdere il business dell'antidoping (stanziamenti per commesse, laboratori, procure ecc).
Non credo che sia per una ragione di business. Con il doping liberalizzato i ciclisti morirebbero come mosche, e quando sono ancora in attivita'. Ci sarebbe sempre quello che cerca di doparsi un po' piu' degli altri finche' non schiatta.
Eppoi come si fa a "vendere" al pubblico una corsa dove tutti sono ufficialmente dopati? Chi dovrebbe andare sul palco a fine corsa, l'atleta o il suo medico?
boccons ha scritto:nell'intervista di stasera alla domanda dell'intervistatrice:
"riccò ha sempre detto di non aver mai fatto uso di doping, conferma anche adesso?"
la risposta è stata:
"devo parlare con il mio avvocato".
Parole abbastanza significative, direi.. Mi pare la frase completa fosse un qualcosa del tipo: "lo saprete tra due giorni, devo parlare con ilmio avvocato", .
Un inciso: si può scoprire molto del rapporto tra ciclisti e doping ascoltando le loro risposte sull'argomento.. Molti di loro non riescono a rispondere politically correct, e a fare una generica condanna al doping e ai ciclisti dopati..
Comunque, se ho capito bene, son riusciti a trovare la positività di Riccò, perchè sostanzialmente avevano forti sospetti dall'inizio, e l'hanno sottoposto a molti controlli. Hanno poi 'sommato' i vari campioni di urine raccolti e analizzato il tutto. In questo modo sono riusciti a trovare la Cera; con minori quantità di urina, non sarebbero (mi pare d'aver capito) riusciti a trovare la positività di Riccò, perchè la quantità di Epo nel singolo campione d'urina sarebbe stata troppo piccola..
Ora, (mi) chiedo: come funzionano i controlli antidoping al Tour? cioè, per ogni tappa, chi e quanti controllano? mi pare d'aver capito che controllano sicuramente i primi 8 di ogni tappa. Per il resto, non so; e aggiungo: non sarebbe il caso di controllare ogni giorno (se già non lo fanno) anche/piuttosto i primi 8 della classifica generale ogni giorno? e poi eventualmente unire i vari campioni delle urine anche per gli 8 principali corridori???
Magari già lo fanno, non so, .
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Stuzzicato da una giornalista sul caso Riccò, Cunego ha preferito sottrarsi alla domanda con un generico: "Preferisco non parlare di queste cose", invece di condannare o deprecare semplicemente la piaga del doping e chi ne fa uso. Questo coprirsi le spalle a vincenda lascia intendere molte cose...
Jannik Sinner e' il Messia
Per esempio, queste sono le parole di Andy Schlek sul caso-Riccò:
L'esclusione dal Tour de France di Riccardo Ricco' non e' dispiaciuta in gruppo e a farsi interprete del pensiero di molti suoi colleghi e' stato il lussemburghese della Csc, Andy Schlek: ''Sono contento di non ritrovare Ricco' come avversario in corsa, almeno per i prossimi due anni: quanto ha commesso e' disprezzabile ed e' giusto porre uno stop alla sua attivita'. Con il suo carattere irriverente, Ricco' non si e' fatto molti amici in gruppo. Il suo coinvolgimento in una vicenda di doping e' una cattiva notizia per lo sport ma e', nel contempo, un risultato di grande importanza che conferma come nel ciclismo il sistema di controlli tenga ora un ritmo infernale con buone prospettive di contrastare il fenomeno''.
Ora, è chiaro che da queste parole non metterei la mano sul fuoco sulla 'pulizia' del giovane Schlek (anche perchè ci sono casi di ciclisti che avevano apertamente condannato il doping, e poi sono stati scoperti...). Tuttavia, quel che voglio dire è che non sono per nulla scontate e frequenti nel mondo del ciclismo..
Due casi:
a) un servizio delle Iene in cui Lucci rincorre continuamente il buon Re Leone chiedendogli di dire che lui mai nella vita aveva assunto sostanze dopanti... E il buon Cipolla non ci riusciva!
b) Ivan Basso. Mi ricordo il giorno in cui aveva vinto un tappone al Giro (forse la giornata dell'Aprica), e nel contempo erano uscite le prime notizie dei rapporti inquinati tra Fuentes e Ulrich.
Il gionalista gli aveva fatto una domanda, all'epoca innocente (non c'era ancora nulla su Birillo e Fuentes) sul doping e su Ulrich..
Ebbene, da come aveva risposto, dalle parole usate in quella circostanza, era ai miei occhi chiara anche la sua 'colpevolezza'. Si percepiva, eccome..
Tanto che mi girai dalla parte di mio fratello, e gli dissi: "Sentito? Ha appena, implicitamente, ammesso la sua colpevolezza!"
L'esclusione dal Tour de France di Riccardo Ricco' non e' dispiaciuta in gruppo e a farsi interprete del pensiero di molti suoi colleghi e' stato il lussemburghese della Csc, Andy Schlek: ''Sono contento di non ritrovare Ricco' come avversario in corsa, almeno per i prossimi due anni: quanto ha commesso e' disprezzabile ed e' giusto porre uno stop alla sua attivita'. Con il suo carattere irriverente, Ricco' non si e' fatto molti amici in gruppo. Il suo coinvolgimento in una vicenda di doping e' una cattiva notizia per lo sport ma e', nel contempo, un risultato di grande importanza che conferma come nel ciclismo il sistema di controlli tenga ora un ritmo infernale con buone prospettive di contrastare il fenomeno''.
Ora, è chiaro che da queste parole non metterei la mano sul fuoco sulla 'pulizia' del giovane Schlek (anche perchè ci sono casi di ciclisti che avevano apertamente condannato il doping, e poi sono stati scoperti...). Tuttavia, quel che voglio dire è che non sono per nulla scontate e frequenti nel mondo del ciclismo..
Due casi:
a) un servizio delle Iene in cui Lucci rincorre continuamente il buon Re Leone chiedendogli di dire che lui mai nella vita aveva assunto sostanze dopanti... E il buon Cipolla non ci riusciva!
b) Ivan Basso. Mi ricordo il giorno in cui aveva vinto un tappone al Giro (forse la giornata dell'Aprica), e nel contempo erano uscite le prime notizie dei rapporti inquinati tra Fuentes e Ulrich.
Il gionalista gli aveva fatto una domanda, all'epoca innocente (non c'era ancora nulla su Birillo e Fuentes) sul doping e su Ulrich..
Ebbene, da come aveva risposto, dalle parole usate in quella circostanza, era ai miei occhi chiara anche la sua 'colpevolezza'. Si percepiva, eccome..
Tanto che mi girai dalla parte di mio fratello, e gli dissi: "Sentito? Ha appena, implicitamente, ammesso la sua colpevolezza!"
Ma in linea di massima, quanto il doping inflkuisce sulle prestazioni di un atleta?
Gli da un 5% in più? un 20% un 50%?
Gli da un 5% in più? un 20% un 50%?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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non credo sia possibile stabilirlo a priori.
Dipende dall'organismo dell'atleta e dipende da che tipo di doping.
Per le sostanze che si utilizzano durante la fase di preparazione alle gare, tipo gli steroidi o il GH, credo la risposta in termini di miglioramento delle capacità muscolari possa essere diversa da individuo a individuo. Così come gli effetti collaterali: c'è a chi aumenta il numero di scarpe (tipo appunto Cipollini) e a chi no.
Per l'eritropoietina invece penso che il beneficio sia più uniforme e forse con un test da sforzo si potrebbe anche provare a stabilirlo.
Dipende dall'organismo dell'atleta e dipende da che tipo di doping.
Per le sostanze che si utilizzano durante la fase di preparazione alle gare, tipo gli steroidi o il GH, credo la risposta in termini di miglioramento delle capacità muscolari possa essere diversa da individuo a individuo. Così come gli effetti collaterali: c'è a chi aumenta il numero di scarpe (tipo appunto Cipollini) e a chi no.
Per l'eritropoietina invece penso che il beneficio sia più uniforme e forse con un test da sforzo si potrebbe anche provare a stabilirlo.
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CICLISMO, EL PAIS: PIEPOLI HA AMMESSO DOPING
Secondo il quotidiano spagnolo 'El Pais', Leonardo Piepoli, corridore della Saunier-Duval coinvolto con il compagno Riccardo Riccò nei casi di doping al Tour e come lui licenziato dalla squadra, avrebbe ammesso la sua colpevolezza con alcune frasi pronunciate giovedi mattina, sul pullman del team. "Ho fatto la stessa cosa che ha fatto Riccardo" avrebbe detto tra le lacrime Piepoli a Matxin Fernandez, portavoce della squadra, in una conversazione successiva all'ufficializzazione della notizia relativa alla positività di Riccardo Riccò. Anche Piepoli, come Riccò, è stato licenziato dalla Saunier Duval per "violazione del codice etico". Secondo 'El Pais', i vertici del team avrebbero deciso di ritirare la formazione dalla Grande Boucle proprio dopo la conversazione tra Piepoli e Fernandez. (20/07/2008) Spr
evidentemente allora è Piepoli l'avvocato di Riccò.
Secondo il quotidiano spagnolo 'El Pais', Leonardo Piepoli, corridore della Saunier-Duval coinvolto con il compagno Riccardo Riccò nei casi di doping al Tour e come lui licenziato dalla squadra, avrebbe ammesso la sua colpevolezza con alcune frasi pronunciate giovedi mattina, sul pullman del team. "Ho fatto la stessa cosa che ha fatto Riccardo" avrebbe detto tra le lacrime Piepoli a Matxin Fernandez, portavoce della squadra, in una conversazione successiva all'ufficializzazione della notizia relativa alla positività di Riccardo Riccò. Anche Piepoli, come Riccò, è stato licenziato dalla Saunier Duval per "violazione del codice etico". Secondo 'El Pais', i vertici del team avrebbero deciso di ritirare la formazione dalla Grande Boucle proprio dopo la conversazione tra Piepoli e Fernandez. (20/07/2008) Spr
evidentemente allora è Piepoli l'avvocato di Riccò.
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Kalashnikov ha scritto:Stuzzicato da una giornalista sul caso Riccò, Cunego ha preferito sottrarsi alla domanda con un generico: "Preferisco non parlare di queste cose", invece di condannare o deprecare semplicemente la piaga del doping e chi ne fa uso. Questo coprirsi le spalle a vincenda lascia intendere molte cose...
Non ho presente l'occasione di cui parli, ma ti assicuro che Cunego è uno di quelli che ultimamente si è schierato in modo più chiaro contro il doping. Queste alcune sue dichiarazioni sul caso Riccò:
http://www.repubblica.it/news/sport_gen ... 22442.html
E qui invece parla dell'iniziativa «I’m doping free»:
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_P ... nego.shtml
Questo non significa che sia pulito, eh. Diciamo che però chi aderisce a questo genere di iniziative rischia la faccia ancora di più in caso di positività. Lo prendo come un indizio a suo favore.
Edit: un piccolo indizio. Meglio essere prudenti.
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Praticamente non è sucesso nulla di particolarmente importate. C'è questa fuga, si è rotto di tutto Oscar Pereiro Sio.
Tornando a Riccò, ma perchè nessuno della stampa accusa direttamente Pregnolato, che amici cicloamatori mi dicono sia il pusher numero uno per tutti i ciclisti (professionisti e non) dell'Emilia Romagna?
Tornando a Riccò, ma perchè nessuno della stampa accusa direttamente Pregnolato, che amici cicloamatori mi dicono sia il pusher numero uno per tutti i ciclisti (professionisti e non) dell'Emilia Romagna?
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The_Cruyff ha scritto:Praticamente non è sucesso nulla di particolarmente importate. C'è questa fuga, si è rotto di tutto Oscar Pereiro Sio.
Tornando a Riccò, ma perchè nessuno della stampa accusa direttamente Pregnolato, che amici cicloamatori mi dicono sia il pusher numero uno per tutti i ciclisti (professionisti e non) dell'Emilia Romagna?
pregnolato è uno che a quanto pare ha grosse responsabilità.
però pare anche che la sanier duval avesse imposto a riccò di non frequentarlo e che riccò abbia disubbidito.
pare che ci sia di mezzo anche santuccione comunque.
insomma il ragazzo questi elementi li ha cercati con il lanternino...
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Ripeto qui, visto che siamo in tema.
Mi fa venir la nausea l'accostamento di Riccò a Pantani.
Pantani, NON E' MAI STATO TROVATO POSITIVO, ma con ematocrito appena fuori dai limiti dopo una tappa di alta montagna. Quel giro lo vinse GOTTI, una farmacia ambulante a conduzione familiare. Mi fermo qui.
Lo vinse il simpatico, l'immagine pulita emergente del ciclismo fine '90 (l' eterno secondo insomma, quello che vinse due Giri d'Italia senza mai aggiudicarsi una tappa, ma dalla lingua molto lunga e ben visto dai giornalisti, che già si erano stufati della monotonia dettata dal Pirata).
Marco è stato rovinato da benpensanti, sempre i soliti, vedi Cannavò, che secondo me dovrebbe avercelo bene sulla coscienza, invece di ripetere le stesse chiose anche oggi.
Mi fa venir la nausea l'accostamento di Riccò a Pantani.
Pantani, NON E' MAI STATO TROVATO POSITIVO, ma con ematocrito appena fuori dai limiti dopo una tappa di alta montagna. Quel giro lo vinse GOTTI, una farmacia ambulante a conduzione familiare. Mi fermo qui.
Lo vinse il simpatico, l'immagine pulita emergente del ciclismo fine '90 (l' eterno secondo insomma, quello che vinse due Giri d'Italia senza mai aggiudicarsi una tappa, ma dalla lingua molto lunga e ben visto dai giornalisti, che già si erano stufati della monotonia dettata dal Pirata).
Marco è stato rovinato da benpensanti, sempre i soliti, vedi Cannavò, che secondo me dovrebbe avercelo bene sulla coscienza, invece di ripetere le stesse chiose anche oggi.
Ormai quando si parla di ciclismo, si parla (quasi) sempre anche di doping e spesso si dicono inesattezze, come questa di paragonare la vicenda Riccò con quello che successe a Pantani.
Ancora oggi, a distanza di anni, molti non hanno ben chiaro ciò che successe al Pirata, mai trovato positivo ad un controllo antidoping: gli trovarono l'ematocrito fuori limite, quindi un sospetto di doping, ma anche no.
Tornando a parlare del ciclcismo vero, continuerò a non capire le scelte degli organizzatori che disegnano tappe come quella di ieri: Colle dell'Agnello a 100 km dall'arrivo (quindi inutile), poi pianura e salita finale. Questa sarebbe una tappa alpina?? Io mi chiedo: non si potevano inserire almeno un paio di altre ascese (anche non durissime)tra il Colle dell'Agnello e l'erta finale?? Era proprio obbligatorio far sorbire agli appassionati 90 km di inutile pianura (con relativa noia)? Bah...
Non c'è, tra i ciclisti attuali, uno che riesca a farmia appassionare: ci sono tanti buoni ciclisti, ma manca il vero e proprio fuoriclasse. Nessuno che sia in grado di fare qualche bello scatto in salita, qualche fuga alla Chiappucci o alla Pantani. Si assiste solo a qualche allungo, nulla più.
Ancora oggi, a distanza di anni, molti non hanno ben chiaro ciò che successe al Pirata, mai trovato positivo ad un controllo antidoping: gli trovarono l'ematocrito fuori limite, quindi un sospetto di doping, ma anche no.
Tornando a parlare del ciclcismo vero, continuerò a non capire le scelte degli organizzatori che disegnano tappe come quella di ieri: Colle dell'Agnello a 100 km dall'arrivo (quindi inutile), poi pianura e salita finale. Questa sarebbe una tappa alpina?? Io mi chiedo: non si potevano inserire almeno un paio di altre ascese (anche non durissime)tra il Colle dell'Agnello e l'erta finale?? Era proprio obbligatorio far sorbire agli appassionati 90 km di inutile pianura (con relativa noia)? Bah...
Non c'è, tra i ciclisti attuali, uno che riesca a farmia appassionare: ci sono tanti buoni ciclisti, ma manca il vero e proprio fuoriclasse. Nessuno che sia in grado di fare qualche bello scatto in salita, qualche fuga alla Chiappucci o alla Pantani. Si assiste solo a qualche allungo, nulla più.
- The_Cruyff
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JackTorrance ha scritto:Pantani, NON E' MAI STATO TROVATO POSITIVO, ma con ematocrito appena fuori dai limiti dopo una tappa di alta montagna. Quel giro lo vinse GOTTI, una farmacia ambulante a conduzione familiare. Mi fermo qui.
Lo vinse il simpatico, l'immagine pulita emergente del ciclismo fine '90 (l' eterno secondo insomma, quello che vinse due Giri d'Italia senza mai aggiudicarsi una tappa, ma dalla lingua molto lunga e ben visto dai giornalisti, che già si erano stufati della monotonia dettata dal Pirata).
Marco è stato rovinato da benpensanti, sempre i soliti, vedi Cannavò, che secondo me dovrebbe avercelo bene sulla coscienza, invece di ripetere le stesse chiose anche oggi.
Come non quotare?
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Sul discorso passioni:
io sono abbastanza campanilista e da questo punto di vista il flop Cunego, visto le premesse di carriera, mi ha deluso non poco.
Sul fatto delle rampe a 100 Km dal traguardo sono pienamente d'accordo, così come mi piacerebbe un ritorno agli abbuoni sui gpm validi per la classifica generale e a un uso più centellinato delle cronometro, attualmente devastanti in termini di equilibri di classifica.
Un giro/tour/vuelta dovrebbe premiare l'impresa, la fatica, il sacrificio più che la specializzazione esasperata in un paio di cronometro.
io sono abbastanza campanilista e da questo punto di vista il flop Cunego, visto le premesse di carriera, mi ha deluso non poco.
Sul fatto delle rampe a 100 Km dal traguardo sono pienamente d'accordo, così come mi piacerebbe un ritorno agli abbuoni sui gpm validi per la classifica generale e a un uso più centellinato delle cronometro, attualmente devastanti in termini di equilibri di classifica.
Un giro/tour/vuelta dovrebbe premiare l'impresa, la fatica, il sacrificio più che la specializzazione esasperata in un paio di cronometro.
JackTorrance ha scritto:... a un uso più centellinato delle cronometro, attualmente devastanti in termini di equilibri di classifica.
I km a cronometro sono stati diminuiti drasticamente, in questa edizione sono solamente 82. Ho preso a campione tre annate: nel 1990 furono 146 km e spiccioli, nel 1995 si sfiorarono i 175 km e nel 2000 furono 145.
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