I più grandi ciclisti di sempre

...potete trovare anche un topic sul Cricket!!!
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danser
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da danser »

E alla fine tolsero i tour ad Armstrong...
Beh, un po' di giustizia è stata fatta.
Ci vorrebbero adesso dei risarcimenti danni quà e là e un periodo di vacanza dietro le sbarre.

Chissà come se la sta godendo Simeoni. :D
Fantasio
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Fantasio »

danser ha scritto:Ci vorrebbero adesso dei risarcimenti danni quà e là e un periodo di vacanza dietro le sbarre.
Non disperiamo. Alla restituzione dei premi ci stanno gia' pensando, alle sbarre non ancora, ma il precedente di Marion Jones lascia ben sperare. Quando gli americani voltano le spalle a qualcuno, di solito lo fanno sino in fondo (Nixon docet).
Giustamente hanno evitato di riassegnare i sette Tour. Meno casino per noi che facciamo le statistiche!
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Ombra84 »

Anche perchè per alcuni Tour Ullrich è stato anche squalificato :)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Burian siberiano »

Proprio ieri stavano facendo rivedere la tappa del Mont Ventoux, con Pharmstrong che scatta e stacca Ullrich, Botero, Heras e Virenque e va a riprendere Pantani con una facilità inaudita. Cioè uno che a 23 anni come ciclista è un fallito, prende un cancro ai testicoli con metastasi al cervello e dopo 2 anni diventa inattaccabile, cioè veramente credo che nemmeno sua moglie potesse credere che non fosse un truffatore..
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da GreatGig »

Burian siberiano ha scritto:Proprio ieri stavano facendo rivedere la tappa del Mont Ventoux, con Pharmstrong che scatta e stacca Ullrich, Botero, Heras e Virenque e va a riprendere Pantani con una facilità inaudita. Cioè uno che a 23 anni come ciclista è un fallito, prende un cancro ai testicoli con metastasi al cervello e dopo 2 anni diventa inattaccabile, cioè veramente credo che nemmeno sua moglie potesse credere che non fosse un truffatore..
e la cosa bella è che gli altri che citi erano dopati di loro...
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Mont Ventoux »

Burian siberiano ha scritto:Cioè uno che a 23 anni come ciclista è un fallito
Forse ti ha rubato pure l'automobile e la fidanzata.

A margine della tua totale ignoranza (lo deduco dalla frase quotata) cosa che mi è del tutto indifferente, immagino bene come la totalità dei ciclisti al mondo vorrebbero a 23 anni essere dei falliti come lui, aver conquistato i risultati che lui aveva conseguito ben prima di avere il cancro.
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dsdifr
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da dsdifr »

Mont Ventoux ha scritto:
Burian siberiano ha scritto:Cioè uno che a 23 anni come ciclista è un fallito
Forse ti ha rubato pure l'automobile e la fidanzata.

A margine della tua totale ignoranza (lo deduco dalla frase quotata) cosa che mi è del tutto indifferente, immagino bene come la totalità dei ciclisti al mondo vorrebbero a 23 anni essere dei falliti come lui, aver conquistato i risultati che lui aveva conseguito ben prima di avere il cancro.
questo è verissimo e totalmente quotabile.
Giustamente hanno evitato di riassegnare i sette Tour.
e questo è pura voce della saggezza.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Burian siberiano »

Mont Ventoux ha scritto:
Burian siberiano ha scritto:Cioè uno che a 23 anni come ciclista è un fallito
Forse ti ha rubato pure l'automobile e la fidanzata.

A margine della tua totale ignoranza (lo deduco dalla frase quotata) cosa che mi è del tutto indifferente, immagino bene come la totalità dei ciclisti al mondo vorrebbero a 23 anni essere dei falliti come lui, aver conquistato i risultati che lui aveva conseguito ben prima di avere il cancro.

Ignorante sei tu senza alcun dubbio.
Queste parole le dici a qualcun altro che conosci non a me.

Non mi ha rubato nulla e sinceramente non ci tengo a conoscerlo, probabilmente gli tirerei un mattone in testa visto che ha rovinato un intero movimento, perchè si si può essere dopati, ma non radioattivi e truffatori fino a questo puntoi.
A 23 anni nelle corse a tappe al massimo era arrivato 40esimo, nelle corse in linea era forte e li doveva restare relegato
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da uglygeek »

dsdifr ha scritto:
Giustamente hanno evitato di riassegnare i sette Tour.
e questo è pura voce della saggezza.
Anche perche' anche volendo riassegnarli non si saprebbe a chi darli; ho visto su un giornale una tabella in cui c'erano i piazzati al tour nei vari anni 90 e 2000 con un simbolo che denotava quelli che sono stati squalificati almeno una volta per doping, e in certi anni tutti i primi erano tra quelli squalificati.
Ora il Tour e' una corsa senza piu' albo d'oro, che non e' una cosa da poco. Immagino che molti fan italiani prenderanno la cosa in stile-Juve (cioe', anche se gli sono stati tolti li ha vinti lo stesso sul campo).
Ma all'estero questa cosa di non avere un albo d'oro negli ultimi 10, 15 anni avra' un gran peso.

Prudhomme cerca di convincere che si tratta di un'epoca ormai finita: "«Nous souhaitons qu'il n'y ait pas de lauréat sur ces éditions. La décision formelle doit être prise par l'UCI (vendredi) mais pour nous, très clairement, il doit y avoir un palmarès en blanc, a-t-il expliqué. Dans le rapport de l'Usada, il y aune double mise en cause, d'un système et d'une époque. Cette époque doit être marquée par l'absence de vainqueurs. On est dans le système mafieux au-delà du dopage et même du monde du sport, d'une certaine manière»."

Ma puo' uno sport che ha un simile buco di 10 anni nel suo recente passato avere un futuro? Finira' che non si doperanno piu' perche' tanto non gireranno piu' soldi e di doparsi non ne varra' piu' la pena.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Ombra84 »

che Armstrong abbia rovinato il movimento del ciclismo comunque è avere il salame davanti agli occhi.

Il movimento si stava già affondando da solo.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

Fantasio ha scritto: Giustamente hanno evitato di riassegnare i sette Tour.
venerdì la decisione definitiva. pare appunto che siano orientati a non riassegnarli.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Fantasio »

Burian siberiano ha scritto:A 23 anni nelle corse a tappe al massimo era arrivato 40esimo, nelle corse in linea era forte e li doveva restare relegato
Pero' Ventoux ha ragione nel non considerarlo un fallito (a 23 anni). Era un passista di buon livello, non De Vlaeminck, ma chissa' che altro avrebbe vinto. E la sua trasformazione in corridore da corse a tappe e' una questione tecnica, non di doping. Il doping e' quello che gli ha permesso di fare meglio del 4° posto alla Vuelta del 1998, e che rappresentava - probabilmente - il suo valore effettivo a parita' di "aiuti" (pare che questo piazzamento gli sia rimasto).
Armstrong non e' stato il solo passista a diventare scalatore. Jalabert, negli stessi anni, si e' trasformato. De Luca, qualche anno dopo. Lo stesso Francesco Moser ci ha messo un po' e a mio giudizio ha dovuto snaturare le sue caratteristiche per riuscirci. Ma insomma, si puo' fare.

Tutto sommato, arrabbiarsi su quanto valeva davvero Armstrong e' inutile. Possiamo accontentarci del fatto che Ventoux sia rimasto il solo "ingenuo" (due anni fa il forum ne era pieno) e, soprattutto, c'e' speranza che il caso Armstrong sia l'inizio di una valanga che rimetta un po' d'ordine in questo disastrato sport, un po' come successe con Ben Johnson a suo tempo. Ci vorrebbe qualcuno che vuotasse il sacco sino in fondo (Ullrich o Basso sarebbero dei bei candidati) e soprattutto un UCI nuova di zecca.
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corsair
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da corsair »

Ombra84 ha scritto:che Armstrong abbia rovinato il movimento del ciclismo comunque è avere il salame davanti agli occhi.

Il movimento si stava già affondando da solo.
basti pensare che l'anno prima dell'esplosione di Armstrong c'era stato lo scandalo Festina al tour; due anni prima aveva vinto Riis (reo confesso successivamente) e che ad essere realisti sulla genuinità di Indurain & rivali c'è poco da credere.
Pensare che il movimento ciclistico sia stato rovinato da Armstrong è una palese inesattezza; ma del resto, se uno vede la provenienza del giudizio ...
"se ero forte di testa secondo me io ero uno dei migliori difensori degli ultimi trent'anni comunque" (Floyd 10)
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Fantasio »

corsair ha scritto:ad essere realisti sulla genuinità di Indurain & rivali c'è poco da credere.
Nessun dubbio su Indurain e Rominger (ho parlato con chi ci ha corso insieme - mi fu detto che Rominger era il peggiore di tutti, uno che chiedeva apertamente ai medici "datemi qualsiasi cosa purche' mi faccia vincere"). Se dovessi dire chi e' stato l'ultimo corridore di un certo livello relativamente pulito, direi Fignon. Ma relativamente, beninteso.
Pensare che il movimento ciclistico sia stato rovinato da Armstrong è una palese inesattezza
Beh, di certo gli ha dato il colpo di grazia.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Lyndon79 »

La domanda interessante, è "when did it go (so) wrong?".
Perchè, se non mi sbaglio, Moser e Saronni - aiutati da Conconi - prendevano l'EPO già nei primi anni 80 ...
Al Tour non andavano ...
Ma al Tour, così aiutati, avrebbero vinto? No, dicono gli esperti.
Come mai? Hinault era così più forte? L'Epo all'epoca dava meno vantaggi?
E Fignon solo anfetamine quando c'era già l'EPO nel ciclismo?
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Nickognito »

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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da eddie v. »

corsair ha scritto:basti pensare che l'anno prima dell'esplosione di Armstrong c'era stato lo scandalo Festina al tour; due anni prima aveva vinto Riis (reo confesso successivamente) e che ad essere realisti sulla genuinità di Indurain & rivali c'è poco da credere.
forse facciamo prima a dire chi non era dopato...però indurain devo ammettere che era il mio preferito, mi piaceva un sacco, ma forse era dopato pure lui, va beh; comunque mi piaceva perché era fortissimo a cronometro e in salita stava sempre col sedere in sella, non scattava quasi mai, però difficilmente si faceva staccare...armstrong invece, col passare degli anni, mi puzzava sempre più di bruciato, voglio dire, andava in salita come pantani e a cronometro più forte di indurain, e dai....possibile?

ad ogni modo, doping o non doping, volevo solo dire che i più grandi ciclisti di sempre, specialmente quelli mostruosi nelle corse a tappe o comunque completi, hanno tutti una grossa capacità toracica...

che peccato, però, non riuscire più a distinguere il marcio dal sano, è la cosa più triste...da tanti anni, ormai...
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

Fantasio ha scritto:
corsair ha scritto:ad essere realisti sulla genuinità di Indurain & rivali c'è poco da credere.
Nessun dubbio su Indurain e Rominger (ho parlato con chi ci ha corso insieme - mi fu detto che Rominger era il peggiore di tutti, uno che chiedeva apertamente ai medici "datemi qualsiasi cosa purche' mi faccia vincere"). Se dovessi dire chi e' stato l'ultimo corridore di un certo livello relativamente pulito, direi Fignon. Ma relativamente, beninteso.
Rominger in effetti fino al 1991 incluso difettava sempre di emoglobina nel sangue dopo una settimana di corsa, dal 1992 divenne improvvisamente fortissimo anche nei GT.
Fantasio ha scritto:
corsair ha scritto:Pensare che il movimento ciclistico sia stato rovinato da Armstrong è una palese inesattezza
Beh, di certo gli ha dato il colpo di grazia.
colpo di grazia è dir troppo. Ci sarà probabilmente fuoriuscita di altri sponsor pesanti come la Rabobank, e anche ricavi e ritorni pubblicitari inferiori. Fatico però a ritenere che il ciclismo muoia: l'amore della gente farà sempre da carburante, è impensabile che i francesi si privino del Tour o i fiamminghi del Fiandre.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

Lyndon79 ha scritto:La domanda interessante, è "when did it go (so) wrong?".
Perchè, se non mi sbaglio, Moser e Saronni - aiutati da Conconi - prendevano l'EPO già nei primi anni 80 ...
Al Tour non andavano ...
Ma al Tour, così aiutati, avrebbero vinto? No, dicono gli esperti.
Come mai? Hinault era così più forte? L'Epo all'epoca dava meno vantaggi?
E Fignon solo anfetamine quando c'era già l'EPO nel ciclismo?
al Tour Moser e Saronni andarono una sola volta, il primo nel 1975 e il secondo nel 1987. Non fu mai una corsa al centro delle loro attenzioni. Sapevano che Hinault era intrattabile, inoltre correvano per sponsor italiani generalmente poco interessati alle corse estere, tanto più che in quegli anni il Tour non veniva nemmeno trasmesso per intero dalla Rai.
Circa l'Epo, il suo ingresso in grande stile nel ciclismo fu nel 1995. Prima di esso e dopo le anfetamine fu la volta di steroidi ed emoautotrasfusioni.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Lyndon79 »

Grazie, Gianlu.
Perchè ricordavo Fignon in qualche modo confessare che lui prendeva anfetamine ..
Saronni e Moser: quindi eran autotrasfusioni quelle con Conconi ..

Con Hinault, avrebbero perso. anche con le autotrasfusioni.
Hinault che prendeva? anfetamine? niente?

Le autotrasfusioni davano un vantaggio relativamente piccolo?
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

Lyndon79 ha scritto:Grazie, Gianlu.
Perchè ricordavo Fignon in qualche modo confessare che lui prendeva anfetamine ..
Saronni e Moser: quindi eran autotrasfusioni quelle con Conconi ..

Con Hinault, avrebbero perso. anche con le autotrasfusioni.
Hinault che prendeva? anfetamine? niente?

Le autotrasfusioni davano un vantaggio relativamente piccolo?
di Hinault si può dire che non fu mai positivo.
Difficile dire se prendesse qualcosa e cosa.
All'epoca erano in voga stimolanti, anabolizzanti, abuso di testosterone, emotrasfusioni.

sui vantaggi dati dell'emotrasfusione, dipende anche dal contesto.
Nel 1984 Eddie Borysewicz, allenatore del team olimpico statunitense, ottiene medaglie con quattro dei sette atleti trattati, quindi si può dire che ebbe un buon vantaggio, dato che gli statunitensi mancavano dal libro d'oro dal 1912.
In europa queste tecniche erano già ben note, tanto più che il primo esperimento di cui si ha notizia avvenne in Svezia nel 1972 ad opera del Dottor Bjorn Ekblom.
Ultima modifica di gianlu il mar ott 23, 2012 3:32 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Nickognito »

Nel giorno in cui Pat McQuaid getta finalmente la maschera, scopriamo cosa c'era sotto: un'altra maschera. La conferenza stampa con cui a Ginevra l'UCI ha annunciato che non presenterà ricorso contro la decisione dell'USADA di radiare Lance Armstrong è un punto di non ritorno, e rappresenta il momento in cui tutto il mondo ha finalmente capito che, per gestire un'intera impalcatura di finzioni e bugie, è necessario per l'ente che governa il ciclismo mondiale tenere in piedi un'impalcatura supplementare. Quello che non cambia sono le finzioni e le bugie.
Di tali elementi la conferenza stampa è stata ricca fino alla nausea, ma se McQuaid sperava di poter continuare impunemente a rimpinzare di panzane il globo, beh, si sbagliava di grosso. Perché una cosa è ormai certa, a livello mondiale: a Pat e alla sua allegra combriccola non crede più nessuno. Qualcuno, in un'orgia di realpolitik in cui sarà importante per i singoli soggetti conservare rendite di posizione acquisite negli anni del (basso) impero di Aigle, continuerà a fingere di ritenere credibile quanto diffuso dall'UCI. Ma tutti, nel proprio intimo, ora sanno la verità, e nessuno ha argomenti che possano realmente mettere in difficoltà quanto finalmente è emerso con tutta la potenza necessaria e inevitabile: il ciclismo corrotto che conosciamo non è altro se non il figlio di un gruppo di potere che ha contribuito direttamente a tale corruzione. Che l'ha creata ex novo, potremmo dire, perché solo così era possibile tenere le (danarose) redini del carrozzone.
Lance Armstrong si trova in mezzo a questa vicenda dopo essere stato per anni la stella più ammirata del ciclismo a fumetti targato UCI. Non usiamo a caso questo concetto, perché la definizione di eroe dei fumetti fu usata da Marco Pantani in relazione alle imprese del texano. In illo tempore Lance, per la sua storia di straordinaria rinascita, per l'essere sopravvissuto a un cancro (fatto che secondo molti escludeva ontologicamente l'abuso del proprio corpo da parte dell'americano), era considerato un esempio del ciclismo nuovo e pulito, antitetico alle zozzerie del vecchio ciclismo marchiato (d'infamia) Pantani.
Lo stesso sporco gioco prova a farlo oggi McQuaid, mettendo all'indice (con una violenza forse mai vista prima) il nuovo reietto, fino a ieri protetto e amato, e prendendo come esempi del ciclismo pulito Wiggins e Gilbert: «Dalle loro parole capiamo che possiamo voltare pagina, che c'è stato un cambiamento culturale». Prima che tra dieci anni magari si scopra che c'era qualcosa dietro alle imprese di questo o di quel ciclista, gli appassionati (quelli che, pervicacemente, rimangono attaccati a questo sport) farebbero bene a non cadere più nel tranello, speriamo che la brutalità di questa vicenda serva quantomeno ad aprire gli occhi di quelli che continueranno a seguire il ciclismo.
McQuaid parla di un'era Armstrong come di un tempo lontano e ormai sepolto nell'evoluzione umana, eppure le inchieste dell'USADA ma soprattutto del pm Roberti a Padova (quel che finora trapela, perlomeno), ci parlano di un ricorso a pratiche illecite che persiste, e che non è legato all'errore di una mela marcia ogni tanto, bensì è sistema. Roberti ci dice che nel 2010, nel 2011, l'altro giorno, il dottor Ferrari continuava a ricevere, seguire, curare alcuni dei corridori più in vista del movimento. E allora diciamolo forte, non vogliamo che tra 10 anni il prossimo presidente UCI ci parli dell'era Wiggins, non ci serve più questo tipo di approccio.
Perché l'indecente McQuaid oggi scarica ogni responsabilità dell'UCI e non parla ad esempio di era Contador? Eppure un paio d'anni fa a Aigle si stava facendo esattamente quello che si fece a lungo con Lance: si tentava di coprire (malamente messi alla berlina da una soffiata francese) la positività di Alberto al clenbuterolo. «È un nuovo punto di partenza», dice McQuaid di questo scandalo. Ma quando mai, Pat? Questo è il capolinea, e se non l'hai ancora capito sei completamente fuori dal mondo, oltre che in malafede.
L'UCI non ha più alcuna autorità morale, e se prima ciò era desumibile dalle analisi di pochi (i tanti ululavano il loro appoggio all'antidoping farlocco di Aigle), oggi questo concetto straborda per ogni dove. Tra i molti che hanno seguito la conferenza stampa di oggi, o che ne hanno letto sugli organi di informazione, non ce n'è stato uno che abbia preso per buone le fandonie di McQuaid. Un uomo in difficoltà (balbettante davanti a certe facili domande, come ad esempio quella sui rapporti tra Vinokourov e Ferrari), che ha perso completamente il contatto con la realtà e che prova a far passare per buone montagne di chiacchiere.
«Continueremo a lottare contro il doping», la stessa frase detta l'altro giorno per commentare l'addio della Rabobank, che pure è stato spiegato chiaramente dal management olandese come «causato dalla fine della credibilità dell'UCI». L'incapacità di leggere la realtà, questa realtà che sfugge ingloriosamente di mano all'Unione Ciclistica Internazionale, sarà ciò che porterà al collasso il sistema gestionale di McQuaid e soci. Il collasso del ciclismo che cerca a ogni costo il profitto, e lo cerca in Cina e in Malesia, in America e in Medio Oriente, in Gran Bretagna e in Turchia, ovunque ci sia la possibilità di drenare risorse, insomma.
Un ciclismo intorno a cui ronzano come fastidiose mosche affaristi e intrallazzatori, un ciclismo in cui i corridori continuano a non avere la minima libertà di parola, pensiero, espressione diversa da quella approvata dal mainstream UCI (e poi Pat prende a esempio le parole ipocrite di questo o quel ciclista...), un ciclismo per il quale i tempi sono maturi anche per le domande più scottanti, come ad esempio: da dove partì la soffiata che diede il via a Operación Puerto?
Questo è il ciclismo con cui vogliamo chiudere i conti per sempre, perché ancora una volta non cambierà niente con la cacciata del dopato di turno, anche se il dopato di turno è un uomo che ha interpretato il proprio regno con l'arroganza degli impuniti e l'alterigia dei protetti. Cambierà qualcosa solo se l'intera baracca denominata UCI verrà smembrata fin nelle fondamenta, fin nell'idea di legittimità, fin nello statuto, fin nella stessa sede, che forse non è più il caso resti in Svizzera.
Venerdì l'UCI tornerà a sentenziare, visto che oggi McQuaid non aveva ben studiato la lezione e non ha voluto rispondere a eventuali domande sul coinvolgimento dell'ente da lui presieduto nella vicenda Armstrong. Aspettiamoci un altro profluvio di balle e un'altra scarica di balbuzie. Di meglio, da questo disperante gruppo dirigente, non ci si può attendere. Qualcosa, invece, potremmo aspettarci dalla più volte idealizzata superlega del ciclismo professionistico, formata da squadre, organizzatori e corridori. In tutto ciò che è ciclismo, a ben pensarci, l'UCI è stata fino ad oggi un ostacolo più che un supporto. Forse è davvero giunta l'ora di farla finita.
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Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto::lol: :lol: :lol:

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Messaggio da Fantasio »

Lyndon79 ha scritto:Hinault che prendeva? anfetamine? niente?
Le autotrasfusioni davano un vantaggio relativamente piccolo?
Hinault era sicuramente fermo alla fase "steroidi + anfetamine", l'ultima tollerabile in quanto non alterava troppo i rapporti di forza e non metteva a rischio la vita dei corridori (al momento, beninteso, e a condizione di non esagerare). Lemond era gia' con l'emotrafusione. Saronni non credo ne abbia mai fatto uso. Moser si', ovviamente, ma dal 1984. Argentin pure, ma controvoglia (si ritiro' quando l'EPO fece la sua comparsa, non potendone piu').
Le autotrasfusioni davano un vantaggio notevole ma ci voleva un medico in gamba per gestire il protocollo e comunque non e' che se ne potesse abusare, per ovvi motivi.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

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Ombra84 ha scritto:che Armstrong abbia rovinato il movimento del ciclismo comunque è avere il salame davanti agli occhi.

Il movimento si stava già affondando da solo.
anche perché non è che gli anni dopo Armstrong siano stati proprio limpidi eh :roll: basta guardare l'albo d'oro, in altri tre tour dopo l'americano il "verdetto della corsa" è stato sovvertito (sì, tre, perché anche Rasmussen nel 2007 aveva praticamente vinto prima di venire squalificato).
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da koufax75 »

Domanda ai più esperti. Ma l'autoemotrasfusione non era legale? Ed è stata bandita non molti anni fa (dopo che Moser stabilì il record dell'ora)? Tra l'altro (correggetemi se sbaglio), mi pare che siano impossibili da stanare; quindi a meno di una confessione del diretto interessato, è impossibile beccare uno che se ne è fatto una.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Mont Ventoux »

Burian siberiano ha scritto: nelle corse in linea era forte e li doveva restare relegato
Ah ecco, è diventato un mezzo fallito. E' già un passo in avanti.
Per non portare traccia di fallimento è tuttavia necessario vincere le gare a tappe.
Guai per gli appartenenti alle restanti categorie di ciclisti, insomma.

Contento comunque che la puntigliosità venga scambiata per "ingenuità" da certi pulpiti.
Curioso infatti che al tempo stesso ci si ricordi però che Ferrari è figlio di Conconi.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

koufax75 ha scritto:Domanda ai più esperti. Ma l'autoemotrasfusione non era legale? Ed è stata bandita non molti anni fa (dopo che Moser stabilì il record dell'ora)? Tra l'altro (correggetemi se sbaglio), mi pare che siano impossibili da stanare; quindi a meno di una confessione del diretto interessato, è impossibile beccare uno che se ne è fatto una.
si ha notizia di pratiche di autoemotrasfusione fin dal 1972, tuttavia il primo documento del Cio che condanna il doping ematico è del 1986.

si è oggi in grado di identificare specifici marcatori sulla superficie dei globuli rossi.
il limite di ciò è che rivela solo l'avvenuta trasfusione omologa (sangue umano compatibile ma non proprio)
e non autologa (sangue proprio).

in generale l'emotrasfusione è tornata in auge da quando c'è il rischio risultare positivi all'epo nei test urinari,inclusi quelli fuori competizione: solo nel 2000 venne approntato un metodo in grado di distinguere nelle urine l'epo sintetica da quella naturale.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da uglygeek »

Vogliamo Mont Ventoux presidente UCI!

Scherzi a parte, l'UCI dovrebbe smetterla di prendere in giro tutti e cominciare a battersi per liberalizzare completamente il doping, visto che non puo' e non vuole fare nulla per combatterlo.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da dsdifr »

Indurain: "Credo che Lance sia innocente: ha superato tutti i controlli e vinto tutti i processi".
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Nickognito »

dsdifr ha scritto:Indurain: "Credo che Lance sia innocente: ha superato tutti i controlli e vinto tutti i processi".
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Burian siberiano »

Fantasio ha scritto: Armstrong non e' stato il solo passista a diventare scalatore. Jalabert, negli stessi anni, si e' trasformato. De Luca, qualche anno dopo. Lo stesso Francesco Moser ci ha messo un po' e a mio giudizio ha dovuto snaturare le sue caratteristiche per riuscirci. Ma insomma, si puo' fare.

Ecco appunto, Jalabert un fuoriclasse della bicicletta a differenza del texano, che nonostante abbia fatto di tutto per poter vincere una corsa a tappe, non ci riuscì, al massimo vinceva tappe con una salita ma il giorno dopo si staccava.
Questo è un corridore pulito
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da dsdifr »

Burian siberiano ha scritto:al massimo vinceva tappe con una salita ma il giorno dopo si staccava.
Questo è un corridore pulito
come Landis 2006 o Vinokourov 2007 insomma :D
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Lyndon79 »

dsdifr ha scritto:Indurain, e Gimondi, e Merckx, e Samuel Sanchez, e Riccò, e eccetera :D : "Credo che Lance sia innocente: ha superato tutti i controlli e vinto tutti i processi".
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Nickognito »

anche contador.


il solito Wiggins invece lo sfotte e denigra, speriamo gli tolgano presto le sue vittorie, medaglie olimpiche comprese, e poi lo intervistino.

Le interviste sul doping, comunque siano, sono le cose piu' tristi dello sport. Prendere per il culo della povera gente che ti crede, e ti fa diventare ricco. Gente cosi' merita ben di peggio di chi fa una rapina, ecco.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da danser »

Burian siberiano ha scritto:Ecco appunto, Jalabert un fuoriclasse della bicicletta a differenza del texano, che nonostante abbia fatto di tutto per poter vincere una corsa a tappe, non ci riuscì, al massimo vinceva tappe con una salita ma il giorno dopo si staccava.
Questo è un corridore pulito
Beh, un giro di Spagna l'ha vinto e sulla pulizia del francese ho più di qualche dubbio, anche se a mio parere è nettamente più talentuoso del texano.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

danser ha scritto:
Burian siberiano ha scritto:Ecco appunto, Jalabert un fuoriclasse della bicicletta a differenza del texano, che nonostante abbia fatto di tutto per poter vincere una corsa a tappe, non ci riuscì, al massimo vinceva tappe con una salita ma il giorno dopo si staccava.
Questo è un corridore pulito
Beh, un giro di Spagna l'ha vinto e sulla pulizia del francese ho più di qualche dubbio, anche se a mio parere è nettamente più talentuoso del texano.
nel 1995 fu intrattabile in primavera e alla Vuelta, molto forte anche d'estate. Forse è fra quelli che avevano compreso meglio come far leva sul boom dell'epo.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Fantasio »

gianlu ha scritto:nel 1995 fu intrattabile in primavera e alla Vuelta (Jalabert), molto forte anche d'estate. Forse è fra quelli che avevano compreso meglio come far leva sul boom dell'epo.
+1
Comunque lo ritengo anch'io piu' talentuoso di Armstrong.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da gianlu »

Fantasio ha scritto:
gianlu ha scritto:nel 1995 fu intrattabile in primavera e alla Vuelta (Jalabert), molto forte anche d'estate. Forse è fra quelli che avevano compreso meglio come far leva sul boom dell'epo.
+1
Comunque lo ritengo anch'io piu' talentuoso di Armstrong.
sì.
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Re: I più grandi ciclisti di sempre

Messaggio da Nickognito »

pinocchio mascotte dei mondiali. geniale :D
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