Monheim ha scritto:Ok, dai, questa gradevolissima deriva nostalgica del topic mi costringe a confessare il mio più grande trauma (il pupazzetto di Zorro rubato a Salvini in confronto è nulla) in ordine cronologico dopo la rivelazione della grande menzogna di Babbo Natale/Gesù Bambino.
Lo stesso che anni dopo mi ha portato ad annegare il mio dispiacere, cercando una catarsi forse mai avvenutahah, nel black metal e in generale in musica perfetta come accompagnamento all'autolesionismo più greve e disperato se non direttamente al porre fine all'esistenza oltre (quello fin da subito) ad appassionarmi assai a una delle serie televisive più triste (inteso come plurale di trista) e grigie della storia dell'umanità ovverosia L'Ispettore Derrick (che tuttora adoro) che per un bambino era/è abbastanza insolito.
C'è da dire che alle elementari mi esaltavo altresì a vedere La Piovra (altro prodotto video non proprio superaccattivante per il bambino medio), purtroppo non ancora vista in età adulta e chissà cosa (non) capivo ai tempi, al punto da trascorrere pomeriggi interi da solo con le videocassette registrate.
Poiché son nato una settimana dopo CR7, per fortuna (eddie v. mi ricorda che è meglio essere giovani che vecchi) non ho avuto modo di approfondire, quantomeno "in diretta", tutti i più datati e magici giochi tra i menzionati.
Insomma, tutto sto cappello per dire che avevo espresso il desiderio di acquistare la mia prima console, cioè il Super Nintendo, per il Natale 92 o 93 o addirittura 94 (non ricordo con precisione e Wikipedia data l'uscita in Europa nella primavera 92) e a metà dicembre ero andato in perlustrazione con mio papà al negozio per capire un attimo prezzi e cazzi e mazzi.
Colui che avrebbe dovuto sganciare il grano era d'accordo. Era fatta, via.
La sera stessa andai festoso a casa di mia nonna, in cui c'erano anche mia zia (leva 71) e il suo fidanzato poi diventato marito (72), a raccontare del futuro acquisto, finché a quest'ultimo si accese una lampadina prima di rivolgersi a mio padre sulla falsariga di seguito.
"Ma no, tranquillo, non spendere soldi che mio fratello ha un computer a cui non gioca più comprensivo di una marea di giochi.
Ti regalo tutto, nessun problema."
Io, non troppo consapevole e gasato sulla base della novità ignota (un bambino è di solito ben disposto nei confronti di ciò che funge da sorpresa sconosciuta), non opposi granché resistenza.
E così fu: venne prontamente abbandonato l'oneroso progetto a favore del gratuito.
Quel fantastico elaboratore elettronico pieno di giochi era il leggendario già citato Commodore 64, che immagino conosciate ancor meglio di me: musicassette, caricamento da tempi biblici che non di rado andava a zoccole al punto che dovevi passare al gioco successivo o ripartire da capo oltre a, particolare non marginale, una bassa percentuale gioco vagamente decente su quelli totali (1 su 20 direi).
Lo stesso Natale un compagno di classe vicino di casa comprò appunto il Super Nintendo e andavo spesso da lui a giocarci.
Per dirla con Nickognito, mi avevano promesso/illuso con la Pironkova e son finito con la Gegia...
Comunque c'è da dire che non son mai stato granché appassionato di videogiochi al punto che non ho né fatto richiesta né più comprato niente (a parte il computer nel 2000 con cui giochicchiavo un po' a giochi stupidi tipo Dyna Blaster/Bomberman e altre cagatine più Fifa 98) e in pratica la prima console è stata la PS2 nel 2004 più che altro per mio fratello (nato, per meno di due ore, un giorno dopo RF ma coetaneo di A. Zverev).