capisco il tuo punto di vista femminile, ma personalmente non sono d' accordo. Trovo anzi che lo sport femminile sia ampiamente sopravvalutato. Per me la pratica sportiva non e' roba ne' da forzuti, ne' da maschi, ne' da neri, e' roba in cui il piu' forte vince. E, di solito, si guarda lo sport al piu' alto livello. Se poi al piu' alto livello ci giocano maschi grossi e magari neri, beh, piccole donne bianche, se vogliono, possono batterli sul campo. Se poi si parla di soluzioni tecniche, anche qui generalmente, e sicuramente nella storia del tennis, i maschi hanno fatto assai meglio delle donne. Poi certo preferisco la Navratilova a Djokovic, e non sempre i tempi sono stati cosi' bui, ma e' una tendenza costante.
Ma per me il tennis e' come, che so, la pittura. Non vado a vedere mostre di un' artista donna e non di un uomo, perche' e' donna. Vado a vedere un artista bravo, o brava. Quando vado a vedere una mostra, non mi interessa piu' di tanto perche' spesso ci sono piu' pittori uomini, se per un fatto sociale, storico, o altro. Vado semplicemente a vedere una mostra di chi mi piace, e di solito sono uomini, a volte donne. Di sicuro, accanto al David di Donatello, non metterei un' altra opera di una donna con lo stesso biglietto d' ingresso, per principio. Non mi interessa. Non ho nessun interessa a sapere chi e' la donna piu' forte a tennis, mi interessano gare tra esseri umani che giocano a tennis (o a calcio, etc). Nulla vieta che ci si appassioni anche a categorie inferiori, ma mi sembra normale che riscuotano, in generale, meno successo.
In altri campi, beh, anche li', per me poco importa se uno e' uomo o donna. L' importante e che tutti abbiano eguale opportunita' e facciano quello che vogliono e sia dato loro la possibilita' di eccellere. Poi se, geneticamente, uno o una e' migliore di un altro o altra in quella data attivita', non pretendero' ;la parita'.
Lo sport per me in massima parte e' roba da uomini, almeno lo sport che si guarda come spettacolo. Anche a me piace giocare a tennis, ma siccome non ho talento, e non ho il fisico, non pretendo che ci sia una categoria per giocatori alti almeno 190 , che pesano meno di 70 chili, e senza talento. In questa categoria sarei un buon giocatore, allenandomi mi farei una classifica. Ma non vedo perche uno dovrebbe essere interessato. Poi ovviamente io posso giocare a tennis con amici e amiche, e cosi' qualunque donna del mondo, ma nello sport la forza fisica e' essenziale, e se uno non ce l' ha,. che sia perche' donna, che sia perche' cinese, che sia perche' di costitizione fragile, che sia perche' over40, beh, per me non e' cosi' importante.
Di fatto, pero', se escludiamo le categorie di peso nel pugilato, gli unici sport di successo tra le categorie inferiori, sono gli sport femminili. Ad esempio , i campionati senior hanno molto meno successo, in ogni sport. Questo , secondo me, anche per una sorta di cavalleria nei confronti della donna, e alla cavalleria, naturalmente e logicamente, si accompagna il maschilismo guardone dell' atleta femmina che gioca.
La donna ha spesso piu' grazia ed eleganza e meno forza, e, se pratica una disciplina dove conta la forza e non l' eleganza, non si stupisca poi di essere guardata di meno. In discipline come il pattinaggio artistico, dove la tecnica e la forza fisica hanno importanza, ma anche grazia ed eleganza, le donne hanno lo stesso successo degli uomini, e il misto assai piu' successo che in altri sport. Poi si facciano pure i campionati in sedia a rotelle, con handicap vari, e anche quelli di donne. Pero' purtroppo temo che se le donne (o anche i nickogniti) se la prendono che gli sport non sono del tutto fatti per loro, ad alti livelli, se la devono prendere con qualcuno, o qualcuna, che sta molto piu' in alto , ma molto
Ovviamente rispetto, e so che sono molti, chi guarda una competizione tra donne per l; interesse di chi sia la donna piu' forte in tale sport. Ma ritengo le donne nello sport sopravvalutate. Perche, ad esempio, i seniores o quelli in sedia a rotelle non possono pretendere lo stesso montepremi degli altri?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)