Partecipo agli Europei di calcio, ma per vincere devo fare una gara di corsa ed arrivare all'albergo dove si svolgera' la premiazione che si trova a Roma vicino dove abito.
Gareggio per l'Argentina
e riesco ben presto a staccarmi dal gruppo, poi supero anche l'ultimo avversario, uno jugoslavo, prendendolo anche per il culo: "Aho', ma quanno arivi se vai così lento!"
Vado forte, attraverso un incrocio incurante delle macchine che passano ed anche se comincio a sentire la fatica non cedo perche' sono vicino al traguardo.
Devo riattraversare la strada e, nonostante il semaforo rosso, faccio fermare le macchine ad arrivo all'albergo, ma e' tutto spento!
Non so dove andare, prendo delle vie interne, ma non so piu' dove mi trovo. E' tutto buio, incrocio qualche cinese ed ho un po' di timore. Passano due ragazze cinesi, una con due belle bocce, ma continuo a correre e finalmente vedo un albergo illuminato: entro dentro urlando "ARGENTINAAA! ARGENTINAAA! Sono Pedavena, ho vinto!!!"
Mi guardano un po' perplessi e l'anziano proprietario mi dice che ho sbagliato albergo! Mi porta fuori e mi fa vedere dove devo arrivare, ma e' un po' complicato. Siamo in campagna, c'e' un enorme prato attraversato da binari del treno, supero il primo ed arriva il custode che mi ferma urlandomi che non posso attraversarli. Poi mi appiccica un bollino sulla guancia che poco dopo mi stacco con un po' di dolore.
Il proprietario dell'albergo mi fa cenno di seguirlo; riprendo a correre, ma il custode mi insegue allora cerco di superare un'altra serie di binari che sono protetti da una specie di nastro isolante. Riesco ad infilarmi in mezzo, poi salto una siepe che divide gli ultimi binari e corro verso la collinetta sulla cui cima c'e' l'albergo illuminato a festa.
Corro con la paura di essere beffato all'ultimo a causa del tempo che ho perso. Finalmente arrivo e davanti l'entrata c'e' una folta platea, tutti seduti a seguire la gara sullo schermo. In prima fila vedo una ragazzina urlante, mi avvicino e le faccio: "Zitta! Dove fanno la premiazione?"
Lei mi risponde che devo entrare e scendere le scale, ma a questo punto mi sveglio...