Nickognito ha scritto:BW, il modello europeo non si estende, solo in Italia tra pochi anni ci sara' un milione di novantenni, i giovani sono altrove. I musulmani aumenteranno, l' inquinamento aumentera' esponenzialmente, il lavoro si spostera' ancora di piu' altrove, in Europa diminuira' l' influenza di paesi come la Germania, a vantaggio di altri paesi del tipo della Polonia, per dire. IL mercato all'85% sara' composto da persone che vivono in paesi emergenti. Non avra' piu' senso progettare per vendere in Europa e Usa. Tribalismo, terrorismo, localismo aumenteranno sempre piu ' via via che la globalizzazione aumentera' ancora. Senza contare i rischi di guerre vicine o anche in Europa stessa, chiedere a MR. Putin.
Ci saranno anche cose che ti piacciono, crollo dei costi della tecnologia, anche le macchine come piacciono a te (anche se probabilmente ci saranno un 5 o 6 multinazionali di auto nel mondo e stop, le altre chiuderanno, o si ingloberanno).
Vedremo (forse

).
Una nota sulla Polonia: è un gran bel paese, anche se non (ancora, perlomeno) un grande paese, com'è la Germania. Krakow docet.

Va bene, forse nemmeno lo diventeranno mai, in quanto cattolici: è un handicap di partenza troppo grave, probabilmente incolmabile, rispetto ai protestanti. Ma, essendo la religione un fattore sempre più irrilevante, nel lungo termine, anche questo handicap potrebbe diventare irrilevante. Se non ci sarà la conquista muslim, si intende (non ci sarà).
Sugli equilibri demografici: l'unico vero, grande, 'vantaggio' demografico potenziale ce l'ha l'Africa (e, forse, l'India). Che però è la più devastata da sottosviluppo e quindi guerre, epidemie e disastri naturali. Questi ultimi anche perché è ovviamente una delle zone che subisce di più gli effetti devastanti del Climate Change. La Cina ha un problema di invecchiamento, anche se non nell'immediato come l'Europa; ha anche uno squilibrio dovuto alla politica del figlio unico (vabbè quello forse si può risolvere con una bella serie di guerre, anche se oggi si muore troppo poco in guerra...), più una miriade di altri problemi socio-economici. Resta ovviamente la mera massa umana che fa spavento (e dà sicuramente un grande potere geopolitico). Così come alla Russia, a rischio disastro conomico e politico per una serie di ragioni, resta oggettivamente la forza della vastità dei suoi territori (che però in parte ne è anche una debolezza).
A proposito di Climate Change: forse sottovaluti il fatto che il Nord Europa e il Canada dovrebbero diventare i due luoghi del pianeta con il clima migliore. Magari in un pianeta dove la dinamica della popolazione rientrerà (dopo il picco previsto per metà XXI sec.) su binari sostenibili.
Last but not least, gli effetti della tecnologia sono imprevedibili, soprattutto perché è difficilmente prevedibile il suo sviluppo (anche se alcol e maxredo sanno già che i camionisti non conosceranno mai disoccupazione, almeno per i prossimi cinque secoli possono dormire sonni tranquilli. Camionisti, figli, nipoti e pronipoti, per centinaia di generazioni!).