Il capitano della Roma si è improvvisato dongiovanni per insegnare l'arte del corteggiamento al concorrente Francesco Botta, tifoso giallorosso. Passaggio nel confessionale, ma non nomina nessuno: "Sennò mi deferiscono un'altra volta"
ROMA, 10 marzo 2008 - Francesco Totti al Grande Fratello? C'entra eccome. Che il capitano della Roma fosse un grande appassionato del reality lo si è capito quando alle 19 in punto ha varcato i cancelli di Cinecittà, in netto anticipo rispetto alla diretta tv. Totti, protagonista questa sera di uno scherzo-sorpresa al concorrente e tifoso giallorosso Francesco Botta, si è preparato all'incontro con gli ignari inquilini facendo insieme agli autori del reality un giro di ricognizione della casa mentre i protagonisti se ne stavano, inconsapevoli, chiusi nel loft.
NEL CONFESSIONALE -"Che strano, c'ho un'ansia". Quando Totti è entrato nel confessionale, Alessia Marcuzzi gli ha chiesto immediatamente di nominare due calciatori o allenatori, come dire, fai il nome di due "cattivi": "Eh, c'ho la lista lunga - ha risposto prontamente il capitano giallorosso -, ma è meglio di no sennò mi deferiscono un'altra volta". Dentro la casa, Totti ha potuto raccontare la splendida vittoria in Champions League a Madrid, visto che i concorrenti, isolati dal mondo esterno, non sapevano com'era andata. A Francesco Botta ha poi regalato la maglia della Roma indossata domenica scorsa a Napoli.
TIFO DA STADIO - "Il Grande Fratello lo guardo... A letto no, perché sennò con Ilary non lo guardiamo - ha detto il capitano giallorosso in studio, davanti a un pubblico scatenato -. Stiamo sdraiati, con le pantofole, come i comuni mortali". Prima di entrare nella casa, Totti aveva anticipato la chiave del suo successo con le donne: "La semplicità, essere normale". Quando però al concorrente gli ha dovuto dire "se la ragazza sta per cedere, ribaciare la mano e magari aggiungere un 'per te non andrei più allo stadio'..." è sembrato troppo anche allo stesso Totti, che infatti si è subito corretto: "Direi che questa la lasciamo stare".
