"L'angolo dei maestri", parliamo di tecnica

Sotto-sezione del forum Area Tecnica dedicata alla tecnica e alla tattica
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ciccio
Massimo Carbone
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Messaggio da ciccio »

z3nith ha scritto:
kinoko ha scritto:Ma i tennisti serbi si sono formati in Serbia o in America, o altrove?

Chiedo, perchè nel caso si fossero formati in Serbia allora davvero qualcuno sa dirmi che tipo di strutture-metodi-sistemi la Serbia puo'vantare che l'Italia non abbia?
Che l'Italia non li abbia (quando dovrebbe, e su questo non ci piove) e'assodato. Ma i paesi come appunto la Serbia che non possono vantare risorse nemmeno lontanamente paragonabili alle nostre (pur a loro volta mal utilizzate) come hanno potuto far crescere questi campionissimi?


Jelena Jankovic Bollettieri.
Svtlana Kuznetsova (Russa) Sanchez.
Ana Ivanovic credo sia passata per la Bollettieri.


Si ok, si sono poi perfezionati fuori come quasi tutti i tennisti di questo mondo ad un certo punto passano per un accademia importante, ma le basi le hanno messe in Serbia, in Serbia non c'é nulla, ma il nulla del nulla del nulla.
Leggevo in un'intervista che non essendoci campi coperti a disposizione durante l'inverno i talenti li fanno emigrare, la jankovic asseriva come segreto di questa riucita la volontá di riuscire, la fame di emergere quando non hai nulla a disposizione, puó essere, ma lí evidentemente c'é qualcuno con del cervello che sá promuovere i talenti e non farli finire nel buco nero come da noi. Perché se non si é ancora capito, in Italia c'é proprio la volontá di creare il palazzo, non di evolvere un sistema al meglio. E nel palazzo chi vale non puó emergere per definizione.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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floyd10
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Messaggio da floyd10 »

kinoko ha scritto:Ma i tennisti serbi si sono formati in Serbia o in America, o altrove?

Chiedo, perchè nel caso si fossero formati in Serbia allora davvero qualcuno sa dirmi che tipo di strutture-metodi-sistemi la Serbia puo'vantare che l'Italia non abbia?
Che l'Italia non li abbia (quando dovrebbe, e su questo non ci piove) e'assodato. Ma i paesi come appunto la Serbia che non possono vantare risorse nemmeno lontanamente paragonabili alle nostre (pur a loro volta mal utilizzate) come hanno potuto far crescere questi campionissimi?


Djokovic si è allenato per diversi anni con Piatti... :wink:
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
biciomac
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Messaggio da biciomac »

floyd10 ha scritto:
kinoko ha scritto:Ma i tennisti serbi si sono formati in Serbia o in America, o altrove?

Chiedo, perchè nel caso si fossero formati in Serbia allora davvero qualcuno sa dirmi che tipo di strutture-metodi-sistemi la Serbia puo'vantare che l'Italia non abbia?
Che l'Italia non li abbia (quando dovrebbe, e su questo non ci piove) e'assodato. Ma i paesi come appunto la Serbia che non possono vantare risorse nemmeno lontanamente paragonabili alle nostre (pur a loro volta mal utilizzate) come hanno potuto far crescere questi campionissimi?


Djokovic si è allenato per diversi anni con Piatti... :wink:


ha fatto solo 10 mesi da Piatti!
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la Vittoria di Andreas Seppi http://www.youtube.com/watch?v=EfMZCV7UB6w
z3nith
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Messaggio da z3nith »

ciccio ha scritto:Si ok, si sono poi perfezionati fuori come quasi tutti i tennisti di questo mondo ad un certo punto passano per un accademia importante, ma le basi le hanno messe in Serbia, in Serbia non c'é nulla, ma il nulla del nulla del nulla.
Leggevo in un'intervista che non essendoci campi coperti a disposizione durante l'inverno i talenti li fanno emigrare, la jankovic asseriva come segreto di questa riucita la volontá di riuscire, la fame di emergere quando non hai nulla a disposizione, puó essere, ma lí evidentemente c'é qualcuno con del cervello che sá promuovere i talenti e non farli finire nel buco nero come da noi. Perché se non si é ancora capito, in Italia c'é proprio la volontá di creare il palazzo, non di evolvere un sistema al meglio. E nel palazzo chi vale non puó emergere per definizione.


Ho letto un'intervista a Ana Ivanovic in cui lei raccontava che da piccola per allenarsi si alzava prestissimo prima che iniziassero i bombardamenti della NATO. Non aveva nemmeno i campi per allenarsi e un campo lo ottennero dal ricoprimento di una piscina. Allucinante!!!
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floyd10
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Messaggio da floyd10 »

biciomac ha scritto:
ha fatto solo 10 mesi da Piatti!


Scusate non lo sapevo. :)
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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grandefabrizio
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Messaggio da grandefabrizio »

Qualche mese fa il grande Satrapo ci ha illustrato il "piattino" come allenamento per sviluppare il gioco di gambe: Ne ho filmato uno a Roma tra Roddick e Bjorkman :D http://www.youtube.com/watch?v=INbBrqT2RlU
BeppeNole
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Rovescio bimane lungolinea...

Messaggio da BeppeNole »

Caro Satrapo (o chi per lui),

negli scambi da fondo campo riesco a difendermi molto bene con il mio rovescio bimane finchè tengo la diagonale...
Difficilmente mi fanno punto.

Il mio problema nasce però quando i miei avversari si spostano sul loro diritto a sventaglio (cercando di pressarmi il più possibile) e scoprono tutto il loro campo aprendomi la strada per il rovescio lungo linea...

Purtroppo, non riesco quasi mai a trovare il giusto tempo di impatto per il rovescio lungolinea bimane. Di solito tengo ad aprire troppo l'angolo d'ìmpatto e la palla mi va in corridoio...

Morale della favola, grande difesa sulla diagonale di rovescio, ma quando debbo capitalizzare questa difesa giocando un lungolinea (magari con colpo di approccio per poi chiudere il punto a rete) la maggior parte delle volte perdo il punto per la scarsa precisione del lungolinea stesso....

Fatemi capire come sia possibile migliorare...
Nole Djokovic. Il prossimo numero 1...
Florian
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Messaggio da Florian »

z3nith ha scritto:Ho letto un'intervista a Ana Ivanovic in cui lei raccontava che da piccola per allenarsi si alzava prestissimo prima che iniziassero i bombardamenti della NATO. Non aveva nemmeno i campi per allenarsi e un campo lo ottennero dal ricoprimento di una piscina. Allucinante!!!



Questo conferma quello che ho scritto prima.

Questa è gente che si è fatta un culo pazzesco giocando su campi di patate senza l'aiuto di nessuno, mica come i nostri giocatori mammolette...

Da loro c'è solo da imparare... 8)


ciccio ha scritto:Perché se non si é ancora capito, in Italia c'é proprio la volontá di creare il palazzo, non di evolvere un sistema al meglio. E nel palazzo chi vale non puó emergere per definizione.



Esatto ciccio, qui da noi vanno sempre avanti i soliti raccomandati e non solo nel tennis... :roll:
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Re: Rovescio bimane lungolinea...

Messaggio da ciccio »

BeppeNole ha scritto:Caro Satrapo (o chi per lui),

negli scambi da fondo campo riesco a difendermi molto bene con il mio rovescio bimane finchè tengo la diagonale...
Difficilmente mi fanno punto.

Il mio problema nasce però quando i miei avversari si spostano sul loro diritto a sventaglio (cercando di pressarmi il più possibile) e scoprono tutto il loro campo aprendomi la strada per il rovescio lungo linea...

Purtroppo, non riesco quasi mai a trovare il giusto tempo di impatto per il rovescio lungolinea bimane. Di solito tengo ad aprire troppo l'angolo d'ìmpatto e la palla mi va in corridoio...

Morale della favola, grande difesa sulla diagonale di rovescio, ma quando debbo capitalizzare questa difesa giocando un lungolinea (magari con colpo di approccio per poi chiudere il punto a rete) la maggior parte delle volte perdo il punto per la scarsa precisione del lungolinea stesso....

Fatemi capire come sia possibile migliorare...

Cesto e 5000 volte ripeti la stessa situazione in allenamento,
io ho il problema contrario, ovvero quando costringo al lungolinea perchè l'avversario non regge il mio dritto incrociato incrocio troppo spesso in slice di rovescio e seguo a rete. Alcune volte lo si può, ma il più delle volte deve partire l'incrociato coperto.
Quando comincio così mi faccio 500-600 palle di incrociato di rovescio coperto sul lungolinea, poi altre 400-500 aggiungendo all'esercizio precedente la chiusura a rimbalzo col dritto da in mezzo al campo, riprendo confidenza e la cosa torna normale.
Quando poi il difetto ciclicamente si ripresenta rifaccio la stessa trafila.
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Re: Rovescio bimane lungolinea...

Messaggio da Satrapo »

BeppeNole ha scritto:Caro Satrapo (o chi per lui),

negli scambi da fondo campo riesco a difendermi molto bene con il mio rovescio bimane finchè tengo la diagonale...
Difficilmente mi fanno punto.

Il mio problema nasce però quando i miei avversari si spostano sul loro diritto a sventaglio (cercando di pressarmi il più possibile) e scoprono tutto il loro campo aprendomi la strada per il rovescio lungo linea...

Purtroppo, non riesco quasi mai a trovare il giusto tempo di impatto per il rovescio lungolinea bimane. Di solito tengo ad aprire troppo l'angolo d'ìmpatto e la palla mi va in corridoio...

Morale della favola, grande difesa sulla diagonale di rovescio, ma quando debbo capitalizzare questa difesa giocando un lungolinea (magari con colpo di approccio per poi chiudere il punto a rete) la maggior parte delle volte perdo il punto per la scarsa precisione del lungolinea stesso....

Fatemi capire come sia possibile migliorare...

(Tutto presumendo che tu sia destro)

Brevemente è stato detto più volte che per il rovescio bimane la mano che fa fede per l'impugnatura è la sinistra che va interpretata come se si stesse portando un dritto appunto con la sinistra.

Nel 90% dei casi si porta il colpo bimane con una eastern di dritto per la mano sinistra.

Per capire il tuo problema nell'aprire lungolinea dobbiamo considerare però l'impugnatura della mano destra.

Ci sono grosso modo due situazioni tipiche:

Primo caso:

SX eastern di dritto
DX continental

Questa configurazione che alcuni considerano da bimane "puro" è definita sinistra dominante (sempre parlando di un destro) e normalmente chi porta il rovescio con queste impugnature non ha difficoltà a trovare il lungolinea, anzi ha nell'uscita dalla diagonale di rovescio una vera e propria arma.

Inoltre essendo la destra su una continental c'è la possibilità di staccare la mano per entrare in back, soluzione utilissima per seguire il lungolinea a rete stando però bene attenti a farlo quando si è davvero in posizione di controllo e con il campo davvero bene aperto per il fatto che con questo schema si atteccherà sul dritto dell'avversario. (ovviamente se destro anche lui)

Ripeto questa configurazione di solito trova facilmente il lungolinea ma se ci fosse comunque la tendenza ad andare larghi il problema è generalmente dato da un eccessivo ritardo-arretramento dell'impatto.

E' chiaro che per andare lungolinea si deve colpire la palla più vicina al corpo trovando un punto di impatto più arretrato rispetto al cross, ma se la palla finisce troppo spesso larga probabilmente si sta esagerando.

Fermo restando che senza vedere il tuo atteggiamento in fase di impatto proporre correzioni valide è impossibile, parlando in generale in questi casi si tende a correggere l'out laterale eseguendo una apertura leggermente più "controllata-limitata" .

Se per di norma l'atleta apre in maniera completa fino a puntare il telone di fondo, quando andrà a cercare il lungolinea ridurrà l'apertura di un 20-30 gradi. (a volte basta anche meno)

Questa partenza di swing leggermente più avanzata può compensare senza intervenire sullle tempistiche i problemi di impatto eccessivamente arretrato.

Secondo caso:

SX eastern di dritto
DX eastern di rovescio

Questa configurazione definita destra dominante è di solito più soggetta alle problematiche di frequenti out laterali cercando il lungolinea.

Questo perchè la mano destra tenuta effettivamente in configurazione da rovescio ad una mano inevitabilmente comporta una posizione mediamente più arretrata del piatto corde durante tutto lo swing.

Quindi anche nel caso di tempistiche assolutamente corrette nel momento in cui si va a cercare il lungolinea si può incorrere facilmente in un eccessivo ritardo di impatto tale da portare la palla verso l'out laterale.

Sempre con le premesse fatte per il caso precendente e quindi più per vostra "curiosità tecnica" che reale utilità (perchè ripeto il colpo va visto e valutato in campo prima di proporre soluzioni perchè ogni caso fa storia a se) per correggere questa tendenza a finire in out laterale cercando il lungolinea con questa configurazione bimane si interviene sull'appoggio avanzato: il piede destro che normalmente per un bimane viene piazzato più a "sinistra" dell'altro (formando una posizione del compasso assolutamente closed) viene utilizzato come riferimento per correggere il punto di impatto. Paradossalmente alcuni atleti hanno bisogno di chiudere ancor di più la posizione dell'appoggio avanzato spostandolo ancora un po' più a sinistra colpendo con un atteggiamento "superclosed" quando vanno a cercare il lungolinea mentre altri trovano il giusto timing sulla palla adottando una posizione degli appoggi quasi in linea o addirittura leggermente semi-open. (più che di semi-open sarebbe più corretto parlare di "meno-closed" comuqnue ci siamo capiti)

Sia che tu appartenga alla prima "configurazione" di impugnatura che alla seconda (caso più diffuso per il tipo di difetto che descrivi) puoi provare per tua curiosità uno degli "aggiustamenti standard" e vedere se riesci a trarne qualche giovamento ma il mio consiglio è quello di lavorare con un maestro perchè non è detto che tu non abbia bisogno di correzioni ancora differenti perchè magari nel tuo movimento-atteggiamento tecnico c'è qualcosa di diverso che alimenta questa tua tendenza a finire in out laterale quando cerchi il lungolinea con il rovescio.

Sicuramente il suggerimento di Ciccio di provare molte volte la situazione al cesto è da prendere alla lettera perchè teoricamente potrebbe anche trattarsi di pura "disabitudine": dato che in partita si giocano molti più cross è normale che ci siano enormi differenze in termini di sicurezza e precisione di esecuzione.

Ricordate che il lavoro sull'uscita dalle diagonali è una routine di allenamento base a qualsiasi livello che anche i professionisti eseguono quotidianamente per tutta la loro carriera.

E a proposito di professionisti in allenamento:

grandefabrizio ha scritto:Qualche mese fa il grande Satrapo ci ha illustrato il "piattino" come allenamento per sviluppare il gioco di gambe: Ne ho filmato uno a Roma tra Roddick e Bjorkman http://www.youtube.com/watch?v=INbBrqT2RlU

Mitico grandefabrizio che ci ha regalato la prova filmata di un "pittino" (si con la "i" :wink: ) tra top player, mi sa che anche Roddick & co. leggono il forum di Mymag!!!!

#100##100##100##100#
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uscita dalle diagonali...

Messaggio da BeppeNole »

Grazie Sat e Ciccio,

ovviamente ho scritto sul forum dopo averne parlato col maestro. Dopo ho scritto qui per poter dare spazio alla vostra grande conoscenza e far leggere tutte le vostre spiegazioni agli utenti della sezione.

E' perfettamente come avete detto. Pura disabitudine all'uscita delle diagonali, quindi tanti cesti dovrò fare ed, a livello tecnico, una apertura meno ampia...
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Re: uscita dalle diagonali...

Messaggio da ciccio »

BeppeNole ha scritto: a livello tecnico, una apertura meno ampia...


Si, e la sensazione deve essere di una palla intercettata ben in avanti, e di chiusura che si proietta proprio verso il punto voluto del lungolinea. A rilascio muscolatura poi continua la sua corsa con il rientro verso di te, ma devi sentire prima prorpio la proiezione verso la rete, come una sorta di allungamento. Se fai bene quell'apertura corta il resto ti viene da solo.
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grandefabrizio
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Re: Rovescio bimane lungolinea...

Messaggio da grandefabrizio »

Satrapo ha scritto:
E a proposito di professionisti in allenamento:

grandefabrizio ha scritto:Qualche mese fa il grande Satrapo ci ha illustrato il "piattino" come allenamento per sviluppare il gioco di gambe: Ne ho filmato uno a Roma tra Roddick e Bjorkman http://www.youtube.com/watch?v=INbBrqT2RlU

Mitico grandefabrizio che ci ha regalato la prova filmata di un "pittino" (si con la "i" :wink: ) tra top player, mi sa che anche Roddick & co. leggono il forum di Mymag!!!!

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Appena l'ho visto l'ho filmato subito, è troppo divertente da vedere :)
Andrò a correggere immediatamente, chissà a cosa pensavo quando ho scritto piattino :P
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Lancio palla

Messaggio da z3nith »

Vorrei chiedere a Satrapo, Ciccio & co qual è il modo migliore per lanciare la palla durante la battutta. Va lanciata con il palmo della mano, con le punta delle dita o soltanto con pollice indice e medio?

Riguardando la finale di domenica a Roma ho notato che spesso insistevano parecchio sulla diagonale anche quando io, sbagliando, avrei provato un lungolinea. Come mai questa insistenza nonostante l'avversario ormai avesse lasciato buona parte del campo scoperta?
Ultima modifica di z3nith il mar mag 13, 2008 11:16 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Lancio palla

Messaggio da ciccio »

z3nith ha scritto:Vorrei chiedere a Satrapo, Ciccio & co qual è il modo migliore per lanciare la palla durante la battutta. Va lanciata con il palmo della mano, con le punta delle dita o soltanto con pollice indice e medio?

Magari lo sapessi, io li ho provati tutti, compreso il consiglio di un tizio qui che mi diceva di lanciare al contrario.
Lancerò sempre in un punto tot non ben identificato del campo, ma ormai capita l'antifona ho scoperto che per me è meglio lanciare e poi in base a dove diavolo ho fatto finire la palla decidere dove e che tipo di servizio effettuare. :-? :roll:
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Re: Lancio palla

Messaggio da z3nith »

ciccio ha scritto:Magari lo sapessi, io li ho provati tutti, compreso il consiglio di un tizio qui che mi diceva di lanciare al contrario.
Lancerò sempre in un punto tot non ben identificato del campo, ma ormai capita l'antifona ho scoperto che per me è meglio lanciare e poi in base a dove diavolo ho fatto finire la palla decidere dove e che tipo di servizio effettuare. :-? :roll:


Fantozzi rulez :D
Satrapo
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Re: Lancio palla

Messaggio da Satrapo »

z3nith ha scritto:Vorrei chiedere a Satrapo, Ciccio & co qual è il modo migliore per lanciare la palla durante la battutta. Va lanciata con il palmo della mano, con le punta delle dita o soltanto con pollice indice e medio?

Riguardando la finale di domenica a Roma ho notato che spesso insistevano parecchio sulla diagonale anche quando io, sbagliando, avrei provato un lungolinea. Come mai questa insistenza nonostante l'avversario ormai avesse lasciato buona parte del campo scoperta?


Riguardo al lancio palla il metodo migliore è quello che ci consente di ottenere il lancio più preciso possibile.

Normalmente si insegna ad tenere la palla come si tiene un bicchiere per bere, ma ripeto se con "impugnature" differenti si ottengono lanci più precisi benvengano.

Il vero punto focale è quello che accade DOPO il rilascio della pallina: il braccio di lancio deve ASSOLUTAMENTE proseguire la sua ascesa anche dopo aver rilasciato la pallina fino a puntare verticalmente verso il cielo.

Questo perchè se il braccio arresta la sua ascesa contestualmente al rilascio della pallina non si innescherà la famigerata "catapulta" a livello della linea delle spalle.

Guardate in questi filmati come il braccio di lancio dopo aver rilasciato la pallina prosegua la sua ascesa fino a puntare verticalmente verso il cielo

http://www.youtube.com/watch?v=wsUMOeNi6BU

http://www.youtube.com/watch?v=QpW99VkxuKM

http://www.youtube.com/watch?v=WWC1hcKBh4g

Se commettete frequenti errori a rete una delle tante cause potrebbe essere questa tendenza a frenare l'ascesa del braccio di lancio con conseguente mancato sollevamento della spalla di lancio rispetto all'altra.
(Proprio questa accentuata inclinazione della linea delle spalle è definita "catapulta")

Per quanto riguarda le diagonali beh qui se n'è discusso tantissimo e in maniera molto approfondita comunque non mi stancherò mai di ripetere (e sono in buona compagnia nel farlo #100#) che il tennis si gioca sulle diagonali, per aprire in lungolinea si deve avere un ottimo motivo per farlo ed il campo apparentemente aperto non è di per se un motivo sufficiente per rischiare un lungolinea.
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Messaggio da veterano »

Quoto Satrapo,non c'e una regola fissa ma si va a senzazioni c'e chi si trova bene a mano aperta o chi lanciando con tre dita,il lancio giusto e quello che ti permette di servire in tutti e due gli angoli con il solo cambiamento di polso all'ultimo momento,se il lancio palla e' uguale e si decide in che angolo servire solo con il movimento di polso risulta anche difficile da leggere per l'avversario.
mp4/18
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Messaggio da mp4/18 »

volevo propio venire qui a chidere chiarimenti sul servizio e scopro che è uno degli argomenti attualmente trattati.

per me è veramente una croce. in due anni che ho ripreso ad allenarmi con costanza sono migliorato esponenzialmentei n tutti i colpi ma la battuta continua ad essere un macello. il problema principale è che non riesco a pormi un obiettivo. nel senso che non riesco a capire con precisione cosa sbaglio e cosa devo migliorare epr riuscire a rendere sicuro il colpo. è tutto molto occasionale: a volte batto bene, altre volte non lo sento per il niente. è quasi una psicosi perchè è un colpo che mi ha sempre intimorito, quasi per la paura a farmi male facendo i giusti movimenti con la spalla e con il polso. poi ci sono le volte in cui mi pare di vedere la luce con qualche aggiustamento (impugnatura, lancio di palla, preparazione etc etc) ma la volta dopo cado di nuovo nell'oblio.

è ovvio che la soluzione migliore può essere quella dei cesti, su cesti, su cesti...però è problematico propio per ciò che dicevo prima, ovvero non ho un obiettivo su cui puntare con precisione, non riesco ad individuare l'errore (gli errori anzi) da risolvere e quidni i cesti potrebbero risultare un po' fini a sè stessi.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Messaggio da veterano »

Filmati mentre stai facendo un paio di cesti di servizio vedrai che riuscirai a capirci di piu',se no posta il video vedrai che qualquno ti sapra¡ aiutare.
ciao
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Re: Lancio palla

Messaggio da Florian »

Satrapo ha scritto:Guardate in questi filmati come il braccio di lancio dopo aver rilasciato la pallina prosegua la sua ascesa fino a puntare verticalmente verso il cielo

http://www.youtube.com/watch?v=wsUMOeNi6BU

http://www.youtube.com/watch?v=QpW99VkxuKM

http://www.youtube.com/watch?v=WWC1hcKBh4g



Anch'io batto (quasi) così, l'unica cosa che non riesco a fare è il saltello a piedi uniti, sarà perchè sono fisicamente massiccio... :lol:
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Messaggio da locanton1 »

ieri vedendo i match femminili del foro italico ho notato una cosa alquanto strana 8) ... le donne usano spesso lo schiaffo al volo nei pressi della rete. :-? Praticamente la volè la fanno solo in caso di passante violento, ma nel caso di un recupero anche se si trovano a mezzo metro dalla rete usano lo schiaffo. Come mai? A me tatticamente, come scelta sembra ben giocato, ma perchè i compagni uomini nn lo usano al posto delle volè? :-?
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Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

locanton1 ha scritto:ieri vedendo i match femminili del foro italico ho notato una cosa alquanto strana 8) ... le donne usano spesso lo schiaffo al volo nei pressi della rete. :-? Praticamente la volè la fanno solo in caso di passante violento, ma nel caso di un recupero anche se si trovano a mezzo metro dalla rete usano lo schiaffo. Come mai? A me tatticamente, come scelta sembra ben giocato, ma perchè i compagni uomini nn lo usano al posto delle volè? :-?


La scelta sistematica dello schiaffo al volo invece della volè è sintomo di insicurezza tecnica nei colpi di volo.

Se si ha una volè anche solo decente sarebbe sempre da preferirla allo schiaffo per una serie di motivi.

Prima di tutto l'esecuzione dello schiaffo al volo offre solo la "sportellata" come soluzione lasciando il giocatore sbilanciato e incapace di frontaggiare una eventuale ribattuta anche fortunosa dell'avversario.

Una volè può essere piazzata in sicurezza, appoggiata corta, spinta a chiudere, giocata profonda nel campo aperto..

Uno schiaffo è uno schiaffo, ovvero una soluzione violenta e senza margine di piazzamento.

Le donne lo usano moltissimo perchè possono contare su una scarsa mobilità delle avversarie che in genere quando offrono una palla "schiaffeggiabile" sono già finite fuori dal campo senza possibilità di difesa, quindi piuttosto che cimentarsi in una tipologia di colpo (la volè) che tra le donne crea molti problemi di esecuzione anche alle topplayer, preferiscono una bella randellata nel campo ormai non più presidiato.

Ma contro gli uomini che riescono a rientrare in copertura anche da situazioni "disperate" lo schiaffo non è la soluzione da preferire, meglio incontrare di volè per levare ancora più tempo all'avversario e predisporsi per un eventuale ulteriore colpo da giocare per chiudere il punto.
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Messaggio da z3nith »

Guardando i quarti di ieri e la semifinale di oggi a Roma ho notato che le donne insistono molto meno sulle diagonali rispetto agli uomini. Ho l'impressione che come vedono la possibilità di provare il lungolinea lo provino. Come mai questa differenza tecnica?

OT: Clythus potresti gentilmente inviare a Jelena un paio di overgrip bianchi nuovi??? :)
ciccio
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Messaggio da ciccio »

z3nith ha scritto:Guardando i quarti di ieri e la semifinale di oggi a Roma ho notato che le donne insistono molto meno sulle diagonali rispetto agli uomini. Ho l'impressione che come vedono la possibilità di provare il lungolinea lo provino. Come mai questa differenza tecnica?

OT: Clythus potresti gentilmente inviare a Jelena un paio di overgrip bianchi nuovi??? :)


E' per la stessa ragioni di cui sopra, lo spostamento di una donna é molto piú difficoltoso, mentre un uomo hai bisogno di molto spazio per crearti un vantaggio per cui batti diagonale, con una donna ne serve molto meno.

Uffff, tutto rimandato di un mese, Sampras ha male a una spalla. :roll:
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Messaggio da mp4/18 »

ciccio ha scritto:
z3nith ha scritto:Guardando i quarti di ieri e la semifinale di oggi a Roma ho notato che le donne insistono molto meno sulle diagonali rispetto agli uomini. Ho l'impressione che come vedono la possibilità di provare il lungolinea lo provino. Come mai questa differenza tecnica?

OT: Clythus potresti gentilmente inviare a Jelena un paio di overgrip bianchi nuovi??? :)


E' per la stessa ragioni di cui sopra, lo spostamento di una donna é molto piú difficoltoso, mentre un uomo hai bisogno di molto spazio per crearti un vantaggio per cui batti diagonale, con una donna ne serve molto meno.

Uffff, tutto rimandato di un mese, Sampras ha male a una spalla. :roll:


è solo paura ciccio. solo paura 8)

:D

p.s. c'è anche da dire, molto semplicemente, che il tennis femminile di oggi ha una componente tecnica scabrosa ai limiti storici. è anche dovuto al fatto che tirano più forte, però.... :roll:
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Messaggio da z3nith »

Da cosa è dovuta questa differenza di esecuzione del dritto in questi due video?
Verdasco tiene il braccio molto disteso mentre Gonzales con un angolo prossimo ai 90°.
http://www.hi-techtennis.com/video_sample/index.php?movie=verdasco_forehand_001.swf&size=wide
http://www.youtube.com/watch?v=lFibX-inICg&feature=related

Impostazioni tecniche differenti o solo una necessità legata a quel momento?
Non riesco bene a capire il movimenti del polso di Verdasco ho come l'impressione che inizi l'apertura con il polso a 90° poi portando la racchetta dietro mi sembra che lo ridistenda per poi riprendere i 90° nella fase che porta la racchetta da dietro verso verso avanti (la famosa sfilata della racchetta dal telone di fondocampo :)) è un'impressione?
Ultima modifica di z3nith il mer mag 21, 2008 2:34 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da showstopper »

Domanda interessante. Verdasco sembra colpire sempre con braccio disteso il dritto, un po' come si vede fare a Nadal ma con meno topspin, e come spesso si vede fare anche a Federer. Non credo sia solo un colpo dettato dalla situazione, ma proprio un gesto in qualche modo differente dalla maggior parte degli altri giocatori. Un altro che mi era sembrato colpire in quel modo è Cilic. Comunque attendiamo risposte e approfondite analisi dai guru.... :D
Satrapo
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Messaggio da Satrapo »

z3nith ha scritto:Da cosa è dovuta questa differenza di esecuzione del dritto in questi due video?
Verdasco tiene il braccio molto disteso mentre Gonzales con un angolo prossimo ai 90°.
http://www.hi-techtennis.com/video_sample/index.php?movie=verdasco_forehand_001.swf&size=wide
http://www.youtube.com/watch?v=lFibX-inICg&feature=related

Impostazioni tecniche differenti o solo una necessità legata a quel momento?
Non riesco bene a capire il movimenti del polso di Verdasco ho come l'impressione che inizi l'apertura con il polso a 90° poi portando la racchetta dietro mi sembra che lo ridistenda per poi riprendere i 90° nella fase che porta la racchetta da dietro verso verso avanti (la famosa sfilata della racchetta dal telone di fondocampo :)) è un'impressione?


Si, ci sono giocatori che impattano col braccio più disteso, da quello che vedo Verdasco sembra appartenere a questa categoria.

Più che una vera e propria impostazione tecnica rientriamo in una personalizzazione del gesto tecnico.

Per capirci non esiste una scuola che imposti il dritto a "braccio disteso" ma comunque c'è più di qualche giocatore che apre decisamente l'angolo a livello del gomito.

Ma è un passo successivo, il giocatore cresce tecnicamente partendo da una impostazione più "classica" e poi nel suo lavoro di tuning personale arriva a trovare il massimo rendimento in una configurazione più "distesa".

Non è quindi un atteggiamento tecnico da "provare" o "copiare": il colpo col braccio più o meno disteso funziona bene per Verdasco perchè lui si trova meglio così, tra l'altro questa esecuzione è universalmente riconosciuta come decisamente più pericolosa a livello articolare.

Riguardo alla gestione del polso tenete a mente sempre la decontrazione con la quale si dovrebbe iniziare la preparazione del colpo.

Le fluttuazioni dell'angolo del polso nei topplayer sono dovute proprio alla grande capacità che loro hanno di mantenere rilassata la muscolatura in fase di apertura per poi entrare in tensione e spinta solo nel momento decisivo dello swing.

Il giocatore imposta un angolo di base in fase di apertura e lo mantiene con la dovuta rilassatezza muscolare e non si rende coscientemente conto delle variazioni che intervengono durante lo swing, non è che ci sia un impulso consapevole nei dire adesso apro un po' il polso e ora lo richiudo..

Se in fase di apertura o di inizio swing si mettessero troppo rigidamente in posizione ne deriverebbero tensioni muscolari che comprometterebbero l'esecuzione di un colpo potente ed in controllo.

Il braccio viene lasciato morbido e decontratto in fase di preparazione per poi entrare in tensione proprio negli attimi decisivi dello swing dopodichè verrà rilasciato in decontrazione subito dopo l'impatto durante il finale.

Per questo si avranno aperture e finali molto decontratti e rilassati con frequenti variazioni degli angoli relativi ma impatti sicuri precisi e potenti per nulla condizionati da tensioni muscolari negative: solo spinta e controllo.

Una apertura sufficientemente rilassata è importante tanto quanto la decontrazione nel finale.
z3nith
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Messaggio da z3nith »

Satrapo ha scritto:
z3nith ha scritto:Da cosa è dovuta questa differenza di esecuzione del dritto in questi due video?
Verdasco tiene il braccio molto disteso mentre Gonzales con un angolo prossimo ai 90°.
http://www.hi-techtennis.com/video_sample/index.php?movie=verdasco_forehand_001.swf&size=wide
http://www.youtube.com/watch?v=lFibX-inICg&feature=related

Impostazioni tecniche differenti o solo una necessità legata a quel momento?
Non riesco bene a capire il movimenti del polso di Verdasco ho come l'impressione che inizi l'apertura con il polso a 90° poi portando la racchetta dietro mi sembra che lo ridistenda per poi riprendere i 90° nella fase che porta la racchetta da dietro verso verso avanti (la famosa sfilata della racchetta dal telone di fondocampo :)) è un'impressione?


Si, ci sono giocatori che impattano col braccio più disteso, da quello che vedo Verdasco sembra appartenere a questa categoria.

Più che una vera e propria impostazione tecnica rientriamo in una personalizzazione del gesto tecnico.

Per capirci non esiste una scuola che imposti il dritto a "braccio disteso" ma comunque c'è più di qualche giocatore che apre decisamente l'angolo a livello del gomito.

Ma è un passo successivo, il giocatore cresce tecnicamente partendo da una impostazione più "classica" e poi nel suo lavoro di tuning personale arriva a trovare il massimo rendimento in una configurazione più "distesa".

Non è quindi un atteggiamento tecnico da "provare" o "copiare": il colpo col braccio più o meno disteso funziona bene per Verdasco perchè lui si trova meglio così, tra l'altro questa esecuzione è universalmente riconosciuta come decisamente più pericolosa a livello articolare.

Riguardo alla gestione del polso tenete a mente sempre la decontrazione con la quale si dovrebbe iniziare la preparazione del colpo.

Le fluttuazioni dell'angolo del polso nei topplayer sono dovute proprio alla grande capacità che loro hanno di mantenere rilassata la muscolatura in fase di apertura per poi entrare in tensione e spinta solo nel momento decisivo dello swing.

Il giocatore imposta un angolo di base in fase di apertura e lo mantiene con la dovuta rilassatezza muscolare e non si rende coscientemente conto delle variazioni che intervengono durante lo swing, non è che ci sia un impulso consapevole nei dire adesso apro un po' il polso e ora lo richiudo..

Se in fase di apertura o di inizio swing si mettessero troppo rigidamente in posizione ne deriverebbero tensioni muscolari che comprometterebbero l'esecuzione di un colpo potente ed in controllo.

Il braccio viene lasciato morbido e decontratto in fase di preparazione per poi entrare in tensione proprio negli attimi decisivi dello swing dopodichè verrà rilasciato in decontrazione subito dopo l'impatto durante il finale.

Per questo si avranno aperture e finali molto decontratti e rilassati con frequenti variazioni degli angoli relativi ma impatti sicuri precisi e potenti per nulla condizionati da tensioni muscolari negative: solo spinta e controllo.

Una apertura sufficientemente rilassata è importante tanto quanto la decontrazione nel finale.


Tutto come sempre molto chiaro.

Grazie Satrapo!
ciccio
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Messaggio da ciccio »

Aggiungo una considerazione.
Quel colpo di frustata che Verdasco dà subito dopo l'apertura a raddrizzare il gomito da una posizione 90 gradi genera una gran potenza, ma sbaglia un dritto su tre, Gonzales uno al mese. :wink: e senza perdita di potenza, semmai il contrario.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Messaggio da tarie »

ciccio ha scritto:Aggiungo una considerazione.
Quel colpo di frustata che Verdasco dà subito dopo l'apertura a raddrizzare il gomito da una posizione 90 gradi genera una gran potenza, ma sbaglia un dritto su tre, Gonzales uno al mese. :wink: e senza perdita di potenza, semmai il contrario.

Comunque stilisticamente Verdasco a me piace davvero tantissimo.
Se il prezzo da pagare per avere un dritto cosi fosse sbagliarne 1 ogni 3 accetterei lo stesso! :D
A parte gli scherzi,secondo me non sbaglia tanto per quella frustata quanto piuttosto per la capoccia che non è delle migliori!
ciccio
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Messaggio da ciccio »

è bello stilisticamente come si muove, per me quel colpo è stilisticamente inguardabile, e guardandolo tecnicamente molto impreciso.
E di sicuro la testa lo aiuta, ma è solo un aiuto.
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Messaggio da z3nith »

tarie ha scritto:
ciccio ha scritto:Aggiungo una considerazione.
Quel colpo di frustata che Verdasco dà subito dopo l'apertura a raddrizzare il gomito da una posizione 90 gradi genera una gran potenza, ma sbaglia un dritto su tre, Gonzales uno al mese. :wink: e senza perdita di potenza, semmai il contrario.

Comunque stilisticamente Verdasco a me piace davvero tantissimo.
Se il prezzo da pagare per avere un dritto cosi fosse sbagliarne 1 ogni 3 accetterei lo stesso! :D
A parte gli scherzi,secondo me non sbaglia tanto per quella frustata quanto piuttosto per la capoccia che non è delle migliori!


Non posso permettermi di giudicare il suo dritto....malgrado quello che dite è 23 al mondo....però preferisco l'altro stile, quello di Gonzo.
Ho riniziato a giocare l'estate scorsa dopo almeno 10 anni di inattività. Praticamente si è trattato di rimparare a giocare e praticamente da autodidatta leggendo i post del forum e guardando i video.
Prima giocavo con il braccio molto disteso ora sto cercando di impormi l'altro modo.
Vedo che le cose vanno meglio, non so se fosse colpa del braccio disteso ma tutta l'impostazione ne risentiva. Tendevo a colpire scappando all'indietro non riuscendo ad imprimere forza alla palla e anche la ricerca della stessa ne risentiva. Ripeto non so se le cose siano correlabili ma adesso che sto cercando di giocare nell'altro modo tutto mi riesce meglio.
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Messaggio da PKK »

Qualche volta il maestro mi sottopone a questo esercizio sia per dritto che rovescio.....è una delle tante diavolerie di scuola spagnola??

http://www.youtube.com/watch?v=-cu6X-du ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=p1QN9b79 ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=7Bknkmwj ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=n1mWlB2e ... re=related

Però io nel rovescio mi giravo in natural....interessante invece questa open!!
Ultima modifica di PKK il mer mag 21, 2008 7:05 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da tarie »

ciccio ha scritto:è bello stilisticamente come si muove, per me quel colpo è stilisticamente inguardabile, e guardandolo tecnicamente molto impreciso.
E di sicuro la testa lo aiuta, ma è solo un aiuto.

Boh..si io dicevo che mi piacciono le movenze,poi se nel gesto ci siano errori non sono in grado di dirlo! :D
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Messaggio da Satrapo »

PKK ha scritto:Qualche volta il maestro mi sottopone a questo esercizio sia per dritto che rovescio.....è una delle tante diavolerie di scuola spagnola??

http://www.youtube.com/watch?v=-cu6X-du ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=p1QN9b79 ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=7Bknkmwj ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=n1mWlB2e ... re=related

Però io nel rovescio mi giravo in natural....interessante invece questa open!!


Questo esercizio è un classico "senza patria", uno stress-drill ottimo per le gambe e la reattività ma non analizzate troppo gli appoggi di questi ragazzi perchè qui si cura proprio la capacità di colpire anche in deficit di posizione. (Quindi il compasso sempre open sul rovescio è conseguenza del ritmo volutamente frenetico)

Ovviamente in partita può far comodo riuscire a colpire in open stance sul rovescio bimane, cosa che accade molto più spesso di quanto si possa pensare specialmente quando il ritmo dello scambio è elevato.

Io preferisco piazzare il cesto centralmente e più vicino alla riga di fondo in modo da proporre alternanza tra dritti rovesci costringendo l'atleta a spostarsi sui due lati del cesto per colpire e in alcuni casi interrompo la sequenza porgendo una palla da servire. (Quando chiamo il servizio l'atleta afferra la palla e si mette subito in posizone servendo immediatamente una solida seconda)

Uno schemino "divertente" è questo: sevire da destra - restare per un dritto (cross) - spostarsi per un rovescio (cross) - scorrere ancora più esterni per il dritto anomalo - spostarsi tornando sul dritto colpendo due volte (prima cross e poi lungolinea) e subito dopo ricominciare la sequenza col servizio.

Aggiungete 30 cm di overnet e profondità obbligata (un metro oltre la linea del servizio) se vi va di farvi proprio del male #100#

P.s.: Attenzione perchè questo è un esercizio avanzato che si inizia a proporre quando il giocatore ha già raggiunto un certo grado di sicurezza nei fondamentali: se ci sono ancora vizi tecnici più o meno evidenti è ancora presto per esercizi di sovraccario di questo tipo. Anche la scelta del ritmo da impostare è fondamentale e molto critica: il tecnico deve capire quando l'atleta è vicino al suo limite tecnico evitando assolutamente di farlo colpire in "fuorigiri" perchè si corre il rischio di memorizzare automatismi differenti ed errati associati a ritmi di gioco elevati con disastrose conseguenze. (L'atleta "impara" a scomporsi quando il ritmo sale) Bisogna quindi avere la sensibilità per portare (e mantenere) l'atleta al limite senza mai farglielo superare prestando la massima attenzione per individuare quali sono gli automatismi che vanno in crisi per primi quando il giocatore viene impegnato ai suoi massimi livelli attuali per lavorarci in modo mirato con l'obbiettivo di spostare sempre più in alto la soglia del "fuorigiri".
Bad_Horse
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Messaggio da Bad_Horse »

Ciao a tutti,

Volevo porvi un quesito... :D

Secondo voi quali sono le capacità che rendono un maestro scadente, bravo oppure ottimo???

Un'altra cosa...

Se si ha un giocatore con Discreti Fondamentali che lavoro gli si può far effettuare per migliorare nella maniera più rapida possibile (tenendo conto che ci vuole sempre il suo tempo per imparare le cose #136# )

Allenamenti basati su regolarità, su ritmi alti, tante partite ecc....

Grazie mille
mp4/18
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Messaggio da mp4/18 »

PKK ha scritto:Qualche volta il maestro mi sottopone a questo esercizio sia per dritto che rovescio.....è una delle tante diavolerie di scuola spagnola??

http://www.youtube.com/watch?v=-cu6X-du ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=p1QN9b79 ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=7Bknkmwj ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=n1mWlB2e ... re=related

Però io nel rovescio mi giravo in natural....interessante invece questa open!!


anche la mia istruttrice mi sottopone a un esercizio simile. solo che lei sta a rete e rimanda di là le palle che io colpisco senza prenderle dal cesto.
il tutto random sia di diritto che di rovescio, più corte o più profonde, molte volte palle tagliate che rimbalzano basse.
è massacrante, ma devo dire che è uno degli esercizi che più mi ha aiutato a risolvere la mia "legnosità" di gambe e come giustamente ha detto satrapo, la reattività
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Messaggio da ciccio »

Satrapo ha scritto:
Uno schemino "divertente" è questo: sevire da destra - restare per un dritto (cross) - spostarsi per un rovescio (cross) - scorrere ancora più esterni per il dritto anomalo - spostarsi tornando sul dritto colpendo due volte (prima cross e poi lungolinea) e subito dopo ricominciare la sequenza col servizio.

Aggiungete 30 cm di overnet e profondità obbligata (un metro oltre la linea del servizio) se vi va di farvi proprio del male #100#



Puro sadismo, andresti denunciato per maltrattamento di tennisti.
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