WTA PALERMO 2010
- balbysauro
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- Iscritto il: mer nov 28, 2007 6:53 pm
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WTA PALERMO 2010
CRONACA SEMISERIA DI UNA GIORNATA SUI GENERIS
(con qualche ora di ritardo che non trovavo il cavetto della macchina fotografica)
Pe' ffa la via meno amara, decido di andare a vedere gli internazionali WTA che si stanno svolgendo nella mia città.
Posso approfittare infatti di un giorno di vacanza, dato che per Santa Rosalia (pronunciare RRRosalia, mi raccomando), la patrona di Palermo, è tutto chiuso e non devo lavorare.
So che i malpensanti staranno malpensando “Certo: la santuzza gli ha fatto qualche grazia e lui come penitenza va a vedere il tennis femminile!”.
Non è così: per quanto in passato abbia insultato le psicogiocatrici, vado di mia spontanea volontà!
Decido di non andare in macchina, temo il rientro dei palermitani dal mare questa sera ed opto per lo scooterone. Il torneo si trova presso i campi del Country Club, in direzione aeroporto, vicino ad un quartiere che ha un nome perfetto per un personaggio di Silone: Tommaso Natale.
Così, col caldo della tangenziale appena mitigato dal movimento ed il vento tra i capelli (???) arrivo a destinazione, parcheggiando (mi rendo conto solo dopo, sarà attrazione tra simili?) accanto ai cessi chimici. Dieci euro di ingresso, la bigliettaia discretamente popputa ed annoiata mi dà l'impressione che se si alza dalla sedia è alta uguale. L'espressione è antipatica, non le dò soddisfazione e le chiedo solo se col biglietto posso andare su entrambi i campi.
Gli organizzatori, probabilmente sapendo che i palermitani sono tutti al mare con famiglie e amici, hanno messo in tabellone un programma piuttosto noioso. C'è di buono che non dovrò sopportarmi tutti coloro che non capiscono una mazza di tennis e che si riempiono la bocca con la Pennetta.
Attraverso pedane di legno sinistramente scricchiolanti e ricoperte di moquette blu, entro ed incrocio subito la Kanepi e un'altra (scoprirò dopo che è la Olaru) che fanno riscaldamento. La rumena con brevi scatti, l'estone con movimenti dettati dal suo allenatore, ancora più biondo di lei e almeno 10 centimetri più basso.
Kaia in effetti potrebbe essere scambiata per un armadietto: le cosce come due colonne, è soprattutto la parte superiore che impressiona, praticamente una lottatrice di greco-romana.
Al fianco la Olaru, normodotata (per quanto anche lei con quadricipiti sovrasviluppati) e piuttosto esile di busto probabilmente ringrazia che il tennis non sia uno sport di contatto.
Vedremo più avanti, comunque, che il risultato sarà lo stesso. Se fai incontrare un peso welter ed un medio-massimo sai già come andrà a finire. Qua c'è solo da aspettare qualche game.
E così la partita appare subito a senso unico. Il primo set vola veloce 6-1. Nell'unico game perso, la Kanepi era anche 0-40 sul servizio dell'avversaria.
Io intanto, resomi conto che la rumena non è la Halep, prematuramente battuta, cancello dalla mia bandiera gialla-rosso-blu, acquistata per l'occasione, la scritta “Simona, we miss them”.
Mi trovo comunque a tifare Olaru, contro gli altri 15 impavidi presenti, sotto il sole a picco e coi 35 gradi appena mitigati da un refolo. Sarà che la Olaru è più aggraziata e carina della vichinga (ci vuole poco), sarà la mia passione per le ragazze di carnagione scura (in effetti sembra che qualche conquistatore delle pianure dell'est abbia lasciato i suoi geni anche nei lineamenti della rumena), sarà che quando va in difficoltà durante il palleggio (praticamente sempre, la Kanepi di dritto tira delle mazzate micidiali) comincia a mugolare in modo paraorgasmatico stimolando la mia produzione di testosterone, sarà la sua posizione di attesa al servizio avversario che evidenzia una bella sinusoide viola,
sarà quel che sarà del nostro amore che sarà, ma tifo Olaru. Senza speranza. Un paio di games a inizio secondo set sono più tirati, ma è un'illusione.
Non serve neanche un complotto contro l'allenatore della Kanepi, sceso dagli spalti da cui guardava l'incontro per dare inutili consigli alla sua protetta. Riesce a sfuggire all'agguato di Ciccio Bombo, travestito da raccattapalle, che cerca di mangiarselo.
Giudizio tecnico: Olaru PCT (più che trombabile), Kanepi CA (cesso ambulante).
Le due finiscono giusto in tempo per permettermi di spostarmi dalla Oprandi, campo 2.
Campo, appunto. Senza tribune o posti da cui guardare, fatto salvo una pedana lignea con una dozzine di sedie da bar schierate affiancate.
Gli out, soprattutto laterali, sono ridicoli. Il giudizio corretto (seppur penalizzato da un warning arbitrale) è proprio quello di Romina, che dopo aver rischiato di schiantare la sua racchetta contro un lampione è lapidaria: “Che campo di merda!”.
La partita non è male. La Zec Peskiric (ah che goduria dire a tutti chi è, conoscenze da GCN, e vedere facce smarrite), in completo bianco e quasi albina sembra la sorella della Kanepi. Gioca un buon rovescio incrociato, è regolare, ma i suoi colpi non fanno male. Ha qualcosa di sgraziato nel suo aspetto fisico. Forse il capoccione enorme, forse il collo taurino, forse il culo basso.
La Oprandi, dall'altra parte, entra come tutti la conosciamo: piena di bende e cerotti. E' in effetti molto dimagrita, ne guadagnano anche i suoi lineamenti, tutto sommato da ragazza carina. Sorriso involontario mentre gira per il campo, piercing al labbro.
Purtroppo l'abbigliamento (in particolare un orrido pantaloncino da calciatore bianco con bordi blu) non ne esalta la femminilità. C'è chi, tra il pubblico presente, la paragona ingiustamente ad un picciotto di Totò Riina.
Tra il pubblico il suo allenatore spagnolo, pizzetto e vaga somiglianza con Goran Ivanisevic, a cui la Oprandi si rivolge spesso con dei vamos nadaliani.
Tra il pubblico anche il sottoscritto, indeciso se urlare “Vai Romina, Pippo e Potito veglia su di noi!”.
E per qualche minuto anche la Rezai, fasciata in leggings neri che sottolineano il suo lato B tondo alla JLo. Dal vivo devo dire che il taglio dei suoi occhi è ancora più bello. I capelli sciolti color delle stoppie sono quasi passabili. Scuri sarebbero decisamente meglio.
Senza ritegno, ad un cambio campo, mi avvicino con macchina fotografica ed azzardo un “Miss Rezai, can we take a picture together?”. E mentre lei (Zec e Oprandi intanto stanno ri-iniziando) mi risponde “Ok, not here” il maniaco in me immagina di appartarsi con la francese su un campo secondario, per rotolarci nella terra rossa.
Invece ci fermiamo subito sotto la tribunetta, con uno sfondo orribile ed un fotografo improvvisato che preferisce il campo lungo al piano americano.
Pessima foto, anche al netto del modello maschile ampiamente insufficiente.
Intanto la Oprandi vince. La Zec rincitrullita di palle corte (almeno una ogni due scambi) e tagli sotto. Il punteggio non è più largo perchè Romina non riesce a spingere sul servizio e si fa puntualmente controbreakkare per due set. Al mio fianco uno che ha scommesso su di lei e che commenta questi controbreak con bestemmie mormorate.
Giudizio tecnico: Zec Peskiric CA, Oprandi (non giudico la picciotta di P&P, non ne sono degno!).
Torno sul campo principale. La Errani sta dominando Mirjana (non Marjana, come millanta un avventore alla sua fidanzata completamente a digiuno di tennis, a cui spiegherà poi - male - il meccanismo del tie break) Lucic. 6-0 3-2 e servizio.
Mi trovo di nuovo a tifare contro. Tutto il pubblico (tranne, stranamente, il millantatore) è naturalmente per Sarita, tracagnotta e alta poco più dei giovanissimi raccattapalle. Solito gatto attaccato ai maroni che non molla una palla.
Io, solito bastian contrario, tifo per la croata, alta magra elegante dignitosa nel portamento come una Dementieva in diminuita. Bruttina, si, ma con una certa classe. Probabilmente la tifo solo perché spero che ci sia un po' di fortuna per questa ragazza che di sfortune ne ha avuto tante, soprattutto un padre coglione.
La Lucic è effettivamente una stolta e cieca sparapalle. E questo me la fa, misteriosamente, tifare ancora di più. E' quella che tira più forte di tutte quelle che vedrò, più della Kanepi, più della Rezai.
Peccato che tiri senza un minimo di accortezza ogni palla al 120%, tentando di abbattere la rete o di bucare i teloni.
Riesce anche, in un paio di games in cui la Errani sembra essere in mezzo ad una tempesta di meteoriti, a recuperare il break. Ma al tie break torna sciupona, sotto lo sguardo del calvo allenatore, un po' somigliante a Ljubicic, che in infradito e bermuda da mare (veramente, eh) spera probabilmente di non andare al terzo per approfittare di un'ora di mare siciliano. Sarà accontentato.
Giudizio tecnico: Errani S (simpatica, ergo, come ben si sa, intrombabile). Lucic DS (da sfoggiare, con tacco 12 e vestitino fasciante farebbe comunque girare tutti).
Manca solo il match serale. La mia mancata fiamma Rezai contro la Duque Marino.
Nell'attesa torno sul campo 2, per un doppio da leccarsi i baffi.
La babbiona Craybas
tanto amata dallo zione Ameba, e la Goerges contro la coppia italiana Floris-Dentoni.
La Goerges, che certamente nominerò nel prossimo WTA contest, è una gnocca, pochi giri di parole. Bel viso, 1,80, caviglie che non si capisce come non si spezzino, terza di seno (è vero che sotto la quarta non può essere amore - cit. - ma per una sportiva bisogna fare qualche eccezione).
La segue a ruota la Dentoni, fisico da modella (è molto più magra di come appaia in foto) e bel viso anche lei, altro che Pennetta!
La Floris si consola pensando di non essere la più brutta delle 4.
Si gioca col punto decisivo sul 40 pari, che cagata. Ma in effetti non me ne frega nulla. Lotto con la batteria della macchina fotografica cercando di spremerla il più possibile. Mi abbandonerà proprio sulla Rezai!
Giudizio tecnico: Goerges GG (gran gnocca), Dentoni GPLV (gnocca pure lei, via. Ma un po' meno). Floris VLS (vabbè, lasciamo stare), Craybas BM (babbiona maxima, ma ha un fisichetto minuto non disprezzabile, probabilmente con il classico cuscino in faccia molti non si farebbero scrupolo).
E' l'ora della Rezai contro la Duchessa colombiana.
Potenza dei pregiudizi, mi aspetto una terraiola scura e rotondetta. Invece la Duque Marino è anche lei una ragazzona, caucasica (ma che cacchio significa? lo dicono sempre a CSI), più alta della Rezai (che non è la tappetta di cui parlano i telecronisti, sarà 1,68-1,70, vedi paragone col mio 1,80), lineamenti che se si spacciasse per Dukemarinova le darei anche credito.
Durante il riscaldamento la Rezai, memore di insegnamento agassiano, cerca subito di mettere pressione all'avversaria, tirando tutto come dipendesse la sua vita da quello. A un certo punto la colombiana si è anche fermata a guardarla come a dirle: Palleggiamo o hai in tribuna un osservatore di Bollettieri e vuoi fargli vedere che hai capito come si fa?
Il non aver palleggiato forse pesa sulla francese, che perde i primi 5-6 punti senza vincerne uno, sparacchiando senza costrutto. Il completino bianco madreperla non le rende merito, in abiti civili era più figa. Certo aver perso diversi chili le permette di mettere da parte quello nero oro, che indossava solo per sembrare più sfilata, ammettilo Aravane!
(foto di repertorio, maledetta batteria)
Poi la Rezai sembra prendere le misure e va sul 3-1 facile. Ma la duchessa è tutt'altro che sprovveduta. Serve bene (se davvero fosse una -ova, cresciuta sui campi veloci, probabilmente farebbe più risultati lì che sulla terra, anche a rete si dimostra piuttosto sensibile) e ha un dritto lungolinea che sorprende spesso l'avversaria, che sotterra un rovescio dietro l'altro in affannosi recuperi.
La Duque recupera il break e va sul 6-5 poi si spegne nel tie break.
A questo punto non occorre essere esperti di body language per capire come finirà. La Rezai non sale di livello, ma è tutta un saltellare e mostrare pugnetti e gridare “allez” al suo angolo. A letto è chiaramente una esigente, chissà che non sia stato meglio per me aver solo fantasticato l'inciucio.
La colombiana invece ciondola tra un punto e l'altro, china di capo pur senza mai esser messa sotto nello scambio.
La Rezai comunque vola 5-2 e chiude 6-3.
Giudizio Tecnico: Duque NCS (non ci siamo...), Rezai TAAC8 (ti aspetto al campo 8 ).
E' ora di tornare, stavolta attraverso il Parco della Favorita. Slalom tra mignotte e trans (no, non è vero, non ci sono più, sennò per ora ero ancora là...) e casa.
(con qualche ora di ritardo che non trovavo il cavetto della macchina fotografica)
Pe' ffa la via meno amara, decido di andare a vedere gli internazionali WTA che si stanno svolgendo nella mia città.
Posso approfittare infatti di un giorno di vacanza, dato che per Santa Rosalia (pronunciare RRRosalia, mi raccomando), la patrona di Palermo, è tutto chiuso e non devo lavorare.
So che i malpensanti staranno malpensando “Certo: la santuzza gli ha fatto qualche grazia e lui come penitenza va a vedere il tennis femminile!”.
Non è così: per quanto in passato abbia insultato le psicogiocatrici, vado di mia spontanea volontà!
Decido di non andare in macchina, temo il rientro dei palermitani dal mare questa sera ed opto per lo scooterone. Il torneo si trova presso i campi del Country Club, in direzione aeroporto, vicino ad un quartiere che ha un nome perfetto per un personaggio di Silone: Tommaso Natale.
Così, col caldo della tangenziale appena mitigato dal movimento ed il vento tra i capelli (???) arrivo a destinazione, parcheggiando (mi rendo conto solo dopo, sarà attrazione tra simili?) accanto ai cessi chimici. Dieci euro di ingresso, la bigliettaia discretamente popputa ed annoiata mi dà l'impressione che se si alza dalla sedia è alta uguale. L'espressione è antipatica, non le dò soddisfazione e le chiedo solo se col biglietto posso andare su entrambi i campi.
Gli organizzatori, probabilmente sapendo che i palermitani sono tutti al mare con famiglie e amici, hanno messo in tabellone un programma piuttosto noioso. C'è di buono che non dovrò sopportarmi tutti coloro che non capiscono una mazza di tennis e che si riempiono la bocca con la Pennetta.
Attraverso pedane di legno sinistramente scricchiolanti e ricoperte di moquette blu, entro ed incrocio subito la Kanepi e un'altra (scoprirò dopo che è la Olaru) che fanno riscaldamento. La rumena con brevi scatti, l'estone con movimenti dettati dal suo allenatore, ancora più biondo di lei e almeno 10 centimetri più basso.
Kaia in effetti potrebbe essere scambiata per un armadietto: le cosce come due colonne, è soprattutto la parte superiore che impressiona, praticamente una lottatrice di greco-romana.
Al fianco la Olaru, normodotata (per quanto anche lei con quadricipiti sovrasviluppati) e piuttosto esile di busto probabilmente ringrazia che il tennis non sia uno sport di contatto.
Vedremo più avanti, comunque, che il risultato sarà lo stesso. Se fai incontrare un peso welter ed un medio-massimo sai già come andrà a finire. Qua c'è solo da aspettare qualche game.
E così la partita appare subito a senso unico. Il primo set vola veloce 6-1. Nell'unico game perso, la Kanepi era anche 0-40 sul servizio dell'avversaria.
Io intanto, resomi conto che la rumena non è la Halep, prematuramente battuta, cancello dalla mia bandiera gialla-rosso-blu, acquistata per l'occasione, la scritta “Simona, we miss them”.
Mi trovo comunque a tifare Olaru, contro gli altri 15 impavidi presenti, sotto il sole a picco e coi 35 gradi appena mitigati da un refolo. Sarà che la Olaru è più aggraziata e carina della vichinga (ci vuole poco), sarà la mia passione per le ragazze di carnagione scura (in effetti sembra che qualche conquistatore delle pianure dell'est abbia lasciato i suoi geni anche nei lineamenti della rumena), sarà che quando va in difficoltà durante il palleggio (praticamente sempre, la Kanepi di dritto tira delle mazzate micidiali) comincia a mugolare in modo paraorgasmatico stimolando la mia produzione di testosterone, sarà la sua posizione di attesa al servizio avversario che evidenzia una bella sinusoide viola,
sarà quel che sarà del nostro amore che sarà, ma tifo Olaru. Senza speranza. Un paio di games a inizio secondo set sono più tirati, ma è un'illusione.
Non serve neanche un complotto contro l'allenatore della Kanepi, sceso dagli spalti da cui guardava l'incontro per dare inutili consigli alla sua protetta. Riesce a sfuggire all'agguato di Ciccio Bombo, travestito da raccattapalle, che cerca di mangiarselo.
Giudizio tecnico: Olaru PCT (più che trombabile), Kanepi CA (cesso ambulante).
Le due finiscono giusto in tempo per permettermi di spostarmi dalla Oprandi, campo 2.
Campo, appunto. Senza tribune o posti da cui guardare, fatto salvo una pedana lignea con una dozzine di sedie da bar schierate affiancate.
Gli out, soprattutto laterali, sono ridicoli. Il giudizio corretto (seppur penalizzato da un warning arbitrale) è proprio quello di Romina, che dopo aver rischiato di schiantare la sua racchetta contro un lampione è lapidaria: “Che campo di merda!”.
La partita non è male. La Zec Peskiric (ah che goduria dire a tutti chi è, conoscenze da GCN, e vedere facce smarrite), in completo bianco e quasi albina sembra la sorella della Kanepi. Gioca un buon rovescio incrociato, è regolare, ma i suoi colpi non fanno male. Ha qualcosa di sgraziato nel suo aspetto fisico. Forse il capoccione enorme, forse il collo taurino, forse il culo basso.
La Oprandi, dall'altra parte, entra come tutti la conosciamo: piena di bende e cerotti. E' in effetti molto dimagrita, ne guadagnano anche i suoi lineamenti, tutto sommato da ragazza carina. Sorriso involontario mentre gira per il campo, piercing al labbro.
Purtroppo l'abbigliamento (in particolare un orrido pantaloncino da calciatore bianco con bordi blu) non ne esalta la femminilità. C'è chi, tra il pubblico presente, la paragona ingiustamente ad un picciotto di Totò Riina.
Tra il pubblico il suo allenatore spagnolo, pizzetto e vaga somiglianza con Goran Ivanisevic, a cui la Oprandi si rivolge spesso con dei vamos nadaliani.
Tra il pubblico anche il sottoscritto, indeciso se urlare “Vai Romina, Pippo e Potito veglia su di noi!”.
E per qualche minuto anche la Rezai, fasciata in leggings neri che sottolineano il suo lato B tondo alla JLo. Dal vivo devo dire che il taglio dei suoi occhi è ancora più bello. I capelli sciolti color delle stoppie sono quasi passabili. Scuri sarebbero decisamente meglio.
Senza ritegno, ad un cambio campo, mi avvicino con macchina fotografica ed azzardo un “Miss Rezai, can we take a picture together?”. E mentre lei (Zec e Oprandi intanto stanno ri-iniziando) mi risponde “Ok, not here” il maniaco in me immagina di appartarsi con la francese su un campo secondario, per rotolarci nella terra rossa.
Invece ci fermiamo subito sotto la tribunetta, con uno sfondo orribile ed un fotografo improvvisato che preferisce il campo lungo al piano americano.
Pessima foto, anche al netto del modello maschile ampiamente insufficiente.
Intanto la Oprandi vince. La Zec rincitrullita di palle corte (almeno una ogni due scambi) e tagli sotto. Il punteggio non è più largo perchè Romina non riesce a spingere sul servizio e si fa puntualmente controbreakkare per due set. Al mio fianco uno che ha scommesso su di lei e che commenta questi controbreak con bestemmie mormorate.
Giudizio tecnico: Zec Peskiric CA, Oprandi (non giudico la picciotta di P&P, non ne sono degno!).
Torno sul campo principale. La Errani sta dominando Mirjana (non Marjana, come millanta un avventore alla sua fidanzata completamente a digiuno di tennis, a cui spiegherà poi - male - il meccanismo del tie break) Lucic. 6-0 3-2 e servizio.
Mi trovo di nuovo a tifare contro. Tutto il pubblico (tranne, stranamente, il millantatore) è naturalmente per Sarita, tracagnotta e alta poco più dei giovanissimi raccattapalle. Solito gatto attaccato ai maroni che non molla una palla.
Io, solito bastian contrario, tifo per la croata, alta magra elegante dignitosa nel portamento come una Dementieva in diminuita. Bruttina, si, ma con una certa classe. Probabilmente la tifo solo perché spero che ci sia un po' di fortuna per questa ragazza che di sfortune ne ha avuto tante, soprattutto un padre coglione.
La Lucic è effettivamente una stolta e cieca sparapalle. E questo me la fa, misteriosamente, tifare ancora di più. E' quella che tira più forte di tutte quelle che vedrò, più della Kanepi, più della Rezai.
Peccato che tiri senza un minimo di accortezza ogni palla al 120%, tentando di abbattere la rete o di bucare i teloni.
Riesce anche, in un paio di games in cui la Errani sembra essere in mezzo ad una tempesta di meteoriti, a recuperare il break. Ma al tie break torna sciupona, sotto lo sguardo del calvo allenatore, un po' somigliante a Ljubicic, che in infradito e bermuda da mare (veramente, eh) spera probabilmente di non andare al terzo per approfittare di un'ora di mare siciliano. Sarà accontentato.
Giudizio tecnico: Errani S (simpatica, ergo, come ben si sa, intrombabile). Lucic DS (da sfoggiare, con tacco 12 e vestitino fasciante farebbe comunque girare tutti).
Manca solo il match serale. La mia mancata fiamma Rezai contro la Duque Marino.
Nell'attesa torno sul campo 2, per un doppio da leccarsi i baffi.
La babbiona Craybas
tanto amata dallo zione Ameba, e la Goerges contro la coppia italiana Floris-Dentoni.
La Goerges, che certamente nominerò nel prossimo WTA contest, è una gnocca, pochi giri di parole. Bel viso, 1,80, caviglie che non si capisce come non si spezzino, terza di seno (è vero che sotto la quarta non può essere amore - cit. - ma per una sportiva bisogna fare qualche eccezione).
La segue a ruota la Dentoni, fisico da modella (è molto più magra di come appaia in foto) e bel viso anche lei, altro che Pennetta!
La Floris si consola pensando di non essere la più brutta delle 4.
Si gioca col punto decisivo sul 40 pari, che cagata. Ma in effetti non me ne frega nulla. Lotto con la batteria della macchina fotografica cercando di spremerla il più possibile. Mi abbandonerà proprio sulla Rezai!
Giudizio tecnico: Goerges GG (gran gnocca), Dentoni GPLV (gnocca pure lei, via. Ma un po' meno). Floris VLS (vabbè, lasciamo stare), Craybas BM (babbiona maxima, ma ha un fisichetto minuto non disprezzabile, probabilmente con il classico cuscino in faccia molti non si farebbero scrupolo).
E' l'ora della Rezai contro la Duchessa colombiana.
Potenza dei pregiudizi, mi aspetto una terraiola scura e rotondetta. Invece la Duque Marino è anche lei una ragazzona, caucasica (ma che cacchio significa? lo dicono sempre a CSI), più alta della Rezai (che non è la tappetta di cui parlano i telecronisti, sarà 1,68-1,70, vedi paragone col mio 1,80), lineamenti che se si spacciasse per Dukemarinova le darei anche credito.
Durante il riscaldamento la Rezai, memore di insegnamento agassiano, cerca subito di mettere pressione all'avversaria, tirando tutto come dipendesse la sua vita da quello. A un certo punto la colombiana si è anche fermata a guardarla come a dirle: Palleggiamo o hai in tribuna un osservatore di Bollettieri e vuoi fargli vedere che hai capito come si fa?
Il non aver palleggiato forse pesa sulla francese, che perde i primi 5-6 punti senza vincerne uno, sparacchiando senza costrutto. Il completino bianco madreperla non le rende merito, in abiti civili era più figa. Certo aver perso diversi chili le permette di mettere da parte quello nero oro, che indossava solo per sembrare più sfilata, ammettilo Aravane!
(foto di repertorio, maledetta batteria)
Poi la Rezai sembra prendere le misure e va sul 3-1 facile. Ma la duchessa è tutt'altro che sprovveduta. Serve bene (se davvero fosse una -ova, cresciuta sui campi veloci, probabilmente farebbe più risultati lì che sulla terra, anche a rete si dimostra piuttosto sensibile) e ha un dritto lungolinea che sorprende spesso l'avversaria, che sotterra un rovescio dietro l'altro in affannosi recuperi.
La Duque recupera il break e va sul 6-5 poi si spegne nel tie break.
A questo punto non occorre essere esperti di body language per capire come finirà. La Rezai non sale di livello, ma è tutta un saltellare e mostrare pugnetti e gridare “allez” al suo angolo. A letto è chiaramente una esigente, chissà che non sia stato meglio per me aver solo fantasticato l'inciucio.
La colombiana invece ciondola tra un punto e l'altro, china di capo pur senza mai esser messa sotto nello scambio.
La Rezai comunque vola 5-2 e chiude 6-3.
Giudizio Tecnico: Duque NCS (non ci siamo...), Rezai TAAC8 (ti aspetto al campo 8 ).
E' ora di tornare, stavolta attraverso il Parco della Favorita. Slalom tra mignotte e trans (no, non è vero, non ci sono più, sennò per ora ero ancora là...) e casa.
Ultima modifica di balbysauro il dom set 29, 2013 1:59 pm, modificato 2 volte in totale.
Re: WTA PALERMO 2010
applausi scroscianti (con standing ovation)
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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- Gran Maestro
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- Iscritto il: sab lug 03, 2004 5:41 pm
- Località: Padova
Re: WTA PALERMO 2010
Lei non ti avrebbe abbandonato sul piu' bello
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- FooLminato
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- Iscritto il: mer dic 17, 2008 5:30 pm
- Località: Colorado
Re: WTA PALERMO 2010
grande balby, bel reportage!
L'anno prossimo ti offro una queue card per Wimbledon
L'anno prossimo ti offro una queue card per Wimbledon
Re: WTA PALERMO 2010
Mi sa che farò un salto pure io per vedere la Goerges
Re: WTA PALERMO 2010
Divertente e coinvolgente, stile clerici un po' meno trattenuto, vabbeh lui scrive su repubblica tu su mymag spero che questo scritto pieno di ironia (anche autoironia) sia anche segno che va un po' meglio.
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- Bibliofilo onnisciente
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- Iscritto il: sab dic 18, 2004 3:43 pm
- Località: Iperuranio
Re: WTA PALERMO 2010
PAZZESCO
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: WTA PALERMO 2010
Spassosissimo!!!
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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- Saggio
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- Iscritto il: lun ago 25, 2008 5:18 pm
Re: WTA PALERMO 2010
Volevo andarci per Goerges ed Halep, mi hai convinto!
Li trovo i biglietti?
Re: WTA PALERMO 2010
Grande Balby!!!!!!!
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- Illuminato
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- Iscritto il: sab dic 01, 2007 12:44 pm
- Località: Palude pontina
Re: WTA PALERMO 2010
Ah ma allora ti eri messo a dieta apposta per presentarti in perfetta forma al wta di Palermo e fare colpo sulla Rezai!
Diabolico balby
Bellissimo resoconto.
Diabolico balby
Bellissimo resoconto.
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."
(David Brent)
(David Brent)
Re: WTA PALERMO 2010
grande Balby
ps:
la quale sta pensando: "ma perché questo babba non mi passa il braccio dietro al collo, mapppercheeeé!"
.
ps:
la quale sta pensando: "ma perché questo babba non mi passa il braccio dietro al collo, mapppercheeeé!"
.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: WTA PALERMO 2010
La Goerges l' ho scoperta io , pretendo il copyright, è una vita che vado dicendo che ha le più belle gambe del circuito ( sicuramente l' avrò scritto anche al GCN ........... )
Grande balbynuccio , t' invidio , peccato che Palermo mi rimanga distante , altrimenti un salto l' avrei fatto di corsa
Grande balbynuccio , t' invidio , peccato che Palermo mi rimanga distante , altrimenti un salto l' avrei fatto di corsa
Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
- balbysauro
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Re: WTA PALERMO 2010
eh si Rosewall, son mica scemo!
quella è musulmana, se la abbracciavo come minimo dovevo sposarla!
comunque, la disfatta di oggi della Rezai non può che essere imputabile all'incontro di ieri.
La povera francesina si sarà persa dietro al ricordo dell'occasione perduta e non avrà pensato alla sua avversaria...
quella è musulmana, se la abbracciavo come minimo dovevo sposarla!
comunque, la disfatta di oggi della Rezai non può che essere imputabile all'incontro di ieri.
La povera francesina si sarà persa dietro al ricordo dell'occasione perduta e non avrà pensato alla sua avversaria...
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- Illuminato
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Re: WTA PALERMO 2010
balby 6 fortissimo
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Re: WTA PALERMO 2010
C'ero anche io al country e confermo che la georges è una gran .... e' diventata la mia tennista preferita
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Re: WTA PALERMO 2010
Riuscire a farmi leggere un intero, lunghissimo, post, sul tennis (?) femminile.
Incroyable.
P.S.: Vidi la Dentoni ad un teorneo a Pesaro, un paio d'anni fa, e...
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Re: WTA PALERMO 2010
Solo per dirti che quello spagnolo è il suo sparring partner per questo torneo. Il coach resta Romeo che però la segue solo in alcuni tornei.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
Re: WTA PALERMO 2010
Eccezionale. GPLV (gnocca pure lei, via), è da leggenda, seduta stante.
Adoro i leggins con dentro i cùli formosi; e pure la Goerges, da oggi.
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alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: WTA PALERMO 2010
Tema che, forse, meriterebbe un topic dedicato.balbysauro ha scritto:[...] è vero che sotto la quarta non può essere amore - cit. [...]
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: WTA PALERMO 2010
Janie Jones ha scritto: Bellissimo resoconto.
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Re: WTA PALERMO 2010
Immenso Balby!!!
Reportage degno di Gianni Clerici
Bravo davvero. Mi son fatto delle belle risate!!
Ciao
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Re: WTA PALERMO 2010
ahahahaha, ma è meravigliosooo!!!
balby-aravane coppia dell'estate!
menzione speciale per il raccattapalle ciccio e per Sara Errani a.k.a "gattoattaccatoaimaroni"
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Re: WTA PALERMO 2010
M-I-T-I-C-O!!!!
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Re: WTA PALERMO 2010
Minnc....
Adesso sarà un problema ristabilire l' edup-time
Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
Re: WTA PALERMO 2010
Resoconto ottimo.
Unica pecca: la Rezai doveva essere punita seduta stante!
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Re: WTA PALERMO 2010
A me la Rezai non pare tutta sta gran bellezza per dire, Olaru, Dentoni e Goerges sono nettamente più belle.
ma se a balby piace....
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Re: WTA PALERMO 2010
babaoriley80 ha scritto:Dentoni
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Re: WTA PALERMO 2010
La Goerges e´gnocca, la Rezai attira, la Dentoni e´molto meglio della Pennetta, la Olaru non e´bella ma puo´piacere in certe situazioni. Balby ci capisce di donne
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: WTA PALERMO 2010
La Rezai non è bellissima ma è una bellezza a quel livello giusto che ti fa pensare "questa fa tutto, tutto ma tutto tutto tutto!!!"babaoriley80 ha scritto:A me la Rezai non pare tutta sta gran bellezza per dire, Olaru, Dentoni e Goerges sono nettamente più belle.
ma se a balby piace....
Tra una Rezai senza freni e una Goerges col freno a mano, prendo la Rezai tutta la vita!
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Re: WTA PALERMO 2010
Bravi. La Rezai è meno bella di altre ma è un'innalzatrice naturale... di testosterone, poco da fare.
Per questo le donne (a meno che non siano lesbiche) non potranno mai apprezzarla. A meno che non siano lesbiche, credo.
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Re: WTA PALERMO 2010
giuro che questa non l'avevo mai sentitabalbysauro ha scritto: è un'innalzatrice naturale.
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Re: WTA PALERMO 2010
A me la Rezai piace, proprio perché di una bellezza non perfetta ma intrigante.balbysauro ha scritto:Per questo le donne (a meno che non siano lesbiche) non potranno mai apprezzarla. A meno che non siano lesbiche, credo.
Sono lesbica e non lo sapevo???
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Re: WTA PALERMO 2010
comunque al di là delle opinioni è confortante sapere che agli uomini piacciano donne famose/sportive che non assomiglino a top model. La Rezai ne è l'esempio.
C'è ancora speranza...
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Re: WTA PALERMO 2010
ma perche la goerges dovrebbe avere freni a mano?
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Re: WTA PALERMO 2010
Nickognito ha scritto:ma perche la goerges dovrebbe avere freni a mano?
Ma soprattutto:
Nickognito ha scritto:la Dentoni
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: WTA PALERMO 2010
Direi che io e BHW abbiamo decisamente gli stessi gusti. Una volta ho visto la Dentoni allenarsi a Roma e direi che dal vivo si confermano certi commenti scritti.
Io sono federasta.
Essere federasti è un'esperienza estetico-metafisica.
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Re: WTA PALERMO 2010
Nickognito ha scritto:ma perche la goerges dovrebbe avere freni a mano?
editato da corsair
star_ace, cerca di darti una regolata