rob ha scritto:Poi non va tralasciata la questione del terzo valico
che
dovrebbero finalmente cominciare in primavera, sperando che lo Stato gestisca la questione degli espropri meglio di quanto abbia fatto in Val di Susa. Ché parte del casino non nasce dalla lettura degli studi universitari o dall'afflato ecologico*, ma bensì da quanto tocca di indennizzi. Non è che sia mancato il dialogo sui massimi sistemi, è che non è andata a buon fine la trattativa economica.
bogix ha scritto:Ma certo che sono diminuiti, già che sia Italia che Francia, come praticamente tutte le economie avanzate, si sono spostate verso i servizi delocalizzando la produzione...se non produci la quantità di merci diminuisce. E comunque le merci non hanno alcun bisogno di viaggiare ad alta velocità, basti pensare al fatto che la Cina che è diventata la "fabbrica del mondo" ha visto anche un'esplosione nel traffico dei suoi porti, che sono diventati i primi al mondo per traffico merci.
Se si parla di merci è anche inutile parlarne, se si parla di passeggeri invece può avere un senso a mio avviso.
le merci ci sono eccome: se ne continuano a produrre molte da noi, s'importano, transitano (a Genova il traffico è in crescita).
E' che come sai passano da altre parti (Svizzera e Austria) e sempre più ci passeranno (Loetschberg, Gottardo, Brennero).
L'errore, secondo me, è stato nell'approccio ideologico dell'unione europea (i governi italiani lasciando fare), che si è inventata questo corridoio e che di conseguenza dà i suoi contributi se ci si attiene a questo percorso.
Va bene per l'altro corridoio, perché in territorio italiano coincide con una via realmente percorsa da molte merci e che realmente necessita di essere adeguata (terzo valico, Genova, Novara, quadruplicamenti e potenziamenti vari); mentre è più aleatorio per una Torino-Lione.
Un approccio più pragmatico sarebbe stato quello di lasciare liberi i paesi europei confinanti di migliorare i collegamenti come meglio credessero (nel caso della Francia ad esempio, per Ventimiglia, come segnalava Rob) e soprattutto di costringerli ad intervenire, da Torino a Venezia, sui nodi ferroviari che rallentano orrendamente i treni.
Ciò nonostante non sono neanche eque le previsioni che stroncano il traffico lungo la Torino-Lione sulla base della linea attuale. Non abbiamo strumenti per quantificarne gli effetti, ma un'offerta molto più efficiente dovrebbe incentivare decisamente la domanda.
Eppoi, lo ripeto fino alla nausea, la variabile decisiva è data dalle future politiche di sostegno o meno al traffico su ferro: fisco, logistica, interscambi.
Dato che ormai l'opera è decisa, sarebbero interessanti degli studi sui benefici dell'opera che confrontino i due scenari alternativi (quello ideale, con politiche pro rotaia tipo Svizzera, e quello peggiore, senza politiche pro rotaia).
Così come sarebbero istruttivi degli studi sui costi dell'opera che confrontino due scenari alternativi: quello ideale, senza corruzione, e quello peggiore, con corruzione e 'ndrangheta senza freni.
Personalmente ero perplesso perché la Torino-Lione assorbiva risorse ingenti sottraendole alle opere di cui sopra, sicuramente prioritarie.
Ma l'opera non è più quella di prima, essendo stata ridimensionata (il grosso è il buco, nella bassa valle si mantiene la linea storica).
Insomma, la definizione "faraonica" è tuttora ricorrente ma evidentemente fuori luogo.
E se nel prossimo decennio non avanzeranno le altre infrastrutture ferroviarie o non migliorerà la vita dei pendolari non sarà per i lavori in Val di Susa, dai.
Così come sarebbe assurda una valutazione dei costi e benefici che consideri i miliardi investiti nei cantieri come puro e semplice costo senza ritorno economico e sociale.
Le valutazioni che girano adesso, peraltro, sono carta straccia dal momento che l'opera è cambiata, e adesso presenta assai meno benefici e assai meno costi (si aspetta ancora l'ottavo quaderno dell'osservatorio sui costi-benefici
).
Per cui non ho idea se convenga farla o meno, temo un pò che non lo sappiano bene neanche le istituzioni preposte (europee, francesi, italiani), sono ragionevolmente certo che non lo sappiano i no tav.
* per chi non è mai stato in Val di Susa e pensa che sia un paradiso incontaminato: googlemap -> val di susa -> satellite -> zoom