Diaz
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Diaz
Era il film più atteso dell'anno e non ha deluso le aspettative: Diaz- Non pulite questo sangue di Daniele Vicari è un capolavoro senza se e senza ma, un ritratto impietoso e potente del trauma collettivo più doloroso del nostro paese negli ultimi trent'anni.
Genova 2001, la polizia irrompe in una scuola adibita a dormitorio per il movimento antiglobalizzazione radunatosi nella capitale ligure per protestare contro il G8: sarà una macelleria messicana- parola di un poliziotto, Michelangelo Fournier- che colpirà 93 cittadini italiani ed europei. Era difficilissimo raccontare quel giorno e quelli che seguirono, tra le torture di Bolzaneto e l'espatrio forzato e illegale di decine di giovani ragazzi di tutta Europa, ma Daniele Vicari ce l'ha fatta. Lo ha fatto col suo talento visivo che gli ha fatto girare una delle più belle scene di guerra della storia del cinema- l'irruzione nella scuola- e con la sua coraggiosa impostazione narrativa, uno sguardo orizzontale che ha coinvolto 140 attori e una decina di protagonisti. Li conosciamo, sfiorandoli: dal giovane militante (un ottimo esordiente: Davide Iacopini) al vecchio che è lì quasi per caso (Renato Scarpa, che attore), passando per un Claudio Santamaria forse mai così bravo, capace con il suo sguardo ambiguo e una presenza scenica notevole di incarnare tutte le contraddizioni di uno Stato che attacca con cieco furore chi dovrebbe proteggere. Non casca, Vicari, nella facile scorciatoia di attaccare la politica faziosamente, preferisce la strada più difficile: isolare gli eventi nella loro tragica verità e mettere sul banco degli imputati un intero paese, un'intera collettività che ha permesso "la più grave sospensione dei diritti umani in un paese democratico dopo la Seconda Guerra Mondiale" (parola di Amnesty International). Agisce sulla nostra memoria storica senza proporre una tesi più o meno dietrologica, pone domande e non impone risposte. Ci schiaccia sotto il peso di una generazione che ha perso l'innocenza perché un continente intero ha scelto la repressione come arma di annichilimento di un'istanza democratica e di libertà. Diaz, e di sicuro il tempo gli renderà sempre più giustizia in questo senso, è prima di tutto una straordinaria opera cinematografica e allo stesso tempo una testimonianza civile rigorosa ed emozionante.
di Boris Sollazzo
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/ ... d=AbUcycNF
lo segnalo ma non andro' a vederlo, sono ancora incazzato dal 2001 e non sopporto le scene di violenza inutile.
Genova 2001, la polizia irrompe in una scuola adibita a dormitorio per il movimento antiglobalizzazione radunatosi nella capitale ligure per protestare contro il G8: sarà una macelleria messicana- parola di un poliziotto, Michelangelo Fournier- che colpirà 93 cittadini italiani ed europei. Era difficilissimo raccontare quel giorno e quelli che seguirono, tra le torture di Bolzaneto e l'espatrio forzato e illegale di decine di giovani ragazzi di tutta Europa, ma Daniele Vicari ce l'ha fatta. Lo ha fatto col suo talento visivo che gli ha fatto girare una delle più belle scene di guerra della storia del cinema- l'irruzione nella scuola- e con la sua coraggiosa impostazione narrativa, uno sguardo orizzontale che ha coinvolto 140 attori e una decina di protagonisti. Li conosciamo, sfiorandoli: dal giovane militante (un ottimo esordiente: Davide Iacopini) al vecchio che è lì quasi per caso (Renato Scarpa, che attore), passando per un Claudio Santamaria forse mai così bravo, capace con il suo sguardo ambiguo e una presenza scenica notevole di incarnare tutte le contraddizioni di uno Stato che attacca con cieco furore chi dovrebbe proteggere. Non casca, Vicari, nella facile scorciatoia di attaccare la politica faziosamente, preferisce la strada più difficile: isolare gli eventi nella loro tragica verità e mettere sul banco degli imputati un intero paese, un'intera collettività che ha permesso "la più grave sospensione dei diritti umani in un paese democratico dopo la Seconda Guerra Mondiale" (parola di Amnesty International). Agisce sulla nostra memoria storica senza proporre una tesi più o meno dietrologica, pone domande e non impone risposte. Ci schiaccia sotto il peso di una generazione che ha perso l'innocenza perché un continente intero ha scelto la repressione come arma di annichilimento di un'istanza democratica e di libertà. Diaz, e di sicuro il tempo gli renderà sempre più giustizia in questo senso, è prima di tutto una straordinaria opera cinematografica e allo stesso tempo una testimonianza civile rigorosa ed emozionante.
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lo segnalo ma non andro' a vederlo, sono ancora incazzato dal 2001 e non sopporto le scene di violenza inutile.
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Re: Diaz
Perché no?
Io non mancherò. Forse il punto più basso della storia italiana dal dopoguerra, se si esclude il Governo Tambroni e, soprattutto, quello che non sappiamo delle stragi (da Portella della Ginestra alla Stazione di Bologna).
Io non mancherò. Forse il punto più basso della storia italiana dal dopoguerra, se si esclude il Governo Tambroni e, soprattutto, quello che non sappiamo delle stragi (da Portella della Ginestra alla Stazione di Bologna).
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Re: Diaz
Tanto atteso che non ne avevo mai sentito parlare prima di oggi.alessandro ha scritto:Era il film più atteso dell'anno
[/quote] Veramente chi doveva essere protetto non erano i facinorosi e i violenti, ma gli ospiti del G8 e i cittadini di Genova che, da quei violenti, si sono visti mettere a ferro e fuoco la loro citta'.alessandro ha scritto: uno Stato che attacca con cieco furore chi dovrebbe proteggere.
Ultima modifica di Woodruff il dom apr 15, 2012 1:00 pm, modificato 1 volta in totale.
A ridateme er mi vecchio nick Sono ferribotte
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Re: Diaz
Eh, sìsì, certo.Woodruff ha scritto:Veramente chi doveva essere protetto non erano i facinorosi e i violenti, ma gli ospiti del G8 e i cittadini di Genova che, da quei violenti, si sono visti mettere a ferro e fuoco la loro citta'.alessandro ha scritto:Era il film più atteso dell'anno e non ha deluso le aspettative: Diaz- Non pulite questo sangue di Daniele Vicari è un capolavoro senza se e senza ma, un ritratto impietoso e potente del trauma collettivo più doloroso del nostro paese negli ultimi trent'anni.
Genova 2001, la polizia irrompe in una scuola adibita a dormitorio per il movimento antiglobalizzazione radunatosi nella capitale ligure per protestare contro il G8: sarà una macelleria messicana- parola di un poliziotto, Michelangelo Fournier- che colpirà 93 cittadini italiani ed europei. Era difficilissimo raccontare quel giorno e quelli che seguirono, tra le torture di Bolzaneto e l'espatrio forzato e illegale di decine di giovani ragazzi di tutta Europa, ma Daniele Vicari ce l'ha fatta. Lo
Tanto atteso che non ne avevo mai sentito parlare prima di oggi.alessandro ha scritto:Era il film più atteso dell'anno
alessandro ha scritto: uno Stato che attacca con cieco furore chi dovrebbe proteggere.
Mi interessa continuare a scrivere in questo forum, quindi faccio finta di non aver letto questa schifezza invereconda scritta qui sopra.
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Re: Diaz
Meta-OT: possiamo discutere di questo film, in questo topic, o dobbiamo continuare a sorbirci anche qui le deliziose provocazioni, colme di sottili e raffinati giochi linguistici, del solito P.C.?
/Meta-OT
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Re: Diaz
peraltro a prescindere dalle provocazione del troll, il quale continua imperterrito a deliziarci in ogni topic, sarebbe cosa gradita parlare del film in sé e non dell'evento di genova 2001, per il quale credo esista tuttora un topic apposito in politica e società.
a tal ragione, sarò ben contento di andarlo a vedere, spero rimanga nei cinema fino al mio rientro in italia: mi sapete dire in che misura è stato distribuito nelle sale, così mi faccio un'idea?
a tal ragione, sarò ben contento di andarlo a vedere, spero rimanga nei cinema fino al mio rientro in italia: mi sapete dire in che misura è stato distribuito nelle sale, così mi faccio un'idea?
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Diaz
Posso dirti questo: ho appena verificato che è uscito persino a Pesaro, il che dovrebbe rendere l'idea: distribuzione massiccia.pocaluce ha scritto: a tal ragione, sarò ben contento di andarlo a vedere, spero rimanga nei cinema fino al mio rientro in italia: mi sapete dire in che misura è stato distribuito nelle sale, così mi faccio un'idea?
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Re: Diaz
pensavo a un film su Ramon
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Diaz
quello non l'aveva già fatto sergio leone?Nickognito ha scritto:pensavo a un film su Ramon
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Re: Diaz
Wood, per Pasqua ti regalo questo tuo nuovo avatar:
siete rimasti solo voi due a (far finta di ) credere a questa roba.
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Re: Diaz
C'è Alessando Roja, quindi è da vedere.
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Re: Diaz
altro che kubrickJürgen ha scritto:wtfalessandro ha scritto:Era il film più atteso dell'anno...di Daniele Vicari
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Re: Diaz
Ma qualcuno lo ha visto?
Già sapere che c'è Santamaria mi ha già tolto un (bel) po' di voglia.
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Diaz
Allora chi l'ha visto? Commenti?
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"