Al di la' del prosciutto (che a me piace; se puoi procurartene, ti consiglio quello di Sauris), credo tu stia facendo un errore metodologico, che consiste nel tenere separato l'aspetto agonistico da quello legato al doping, come se questo fosse un "di piu'" che migliora genericamente le performance degli atleti come altre importanti innovazioni tecniche (che so, l'introduzione del cambio o le strade asfaltate). Questa separazione era sensata all'epoca di Merckx e Gimondi, o anche all'epoca di Moser (pre-1984), Saronni e Hinault. Il doping dell'epoca era (relativamente) poca cosa, gestito direttamente dai corridori, spesso improvvisando, e al piu' potenziava la resistenza di atleti gia' resistenti di loro o aggiungeva un paio di km/h nelle prove a cronometro. Se Fuente crollava sullo Jafferau, potevi star certo che era per l'errore strategico commesso in precedenza. Se crollava a Monte Carpegna, era davvero per non aver mangiato in corsa.Mont Ventoux ha scritto:Il problema è continuare a dipingere Armstrong diverso dagli altri solo perchè soffrite tutti di antipatia personale, ecco qual'è il vero vostro vero problema, il solo prosciutto che vi ricopre gli occhi consiste nel solito giudizio omologato che vede in Armstrong l'orco cattivo e negli altri solo dei fanciulli innocenti che andavano alla guerra con le pistole ad acqua. Il che è falsissimo.
Oggi, se Basso crolla sullo Stelvio, non si sa cosa puo' essergli successo. Il doping e' gestito dalle squadre o da medici "trasversali", altamente specializzati, e i prodotti che prendono i corridori si integrano perfettamente nella loro preparazione, nell'alimentazione, negli allenamenti in quota e cosi' via. Dire che Armstrong batteva Ullrich perche' si allenava di piu' non e' corretto: e' invece corretto dire che era "meglio preparato", intendendo con questo un insieme di fattori, inclusi doping e rosticcerie, nessuno dei quali puo' essere estrapolato senza un'analisi accurata della sua importanza. Non e' neanche corretto attribuire al solo doping le vittorie di Armstrong; ma dare tutto il merito alle rosticcerie di Ullrich mi sembra quantomeno azzardato.