Adultescents of the World, unite...

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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BackhandWinner
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Adultescents of the World, unite...

Messaggio da BackhandWinner »

...and take over? :)
Albornoz ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:L'Etica protestante e lo spirito del Capitalismo, insomma.
No ma che palle, basta :D
E' un interessante vecchio libro che ho letto quattro miliardi di anni fa, credo al ginnasio, su indicazione di mio padre, e che senz'altro meriterà di essere letto, per carità; scorgendolo, ora come ora, sembra piombato sugli scaffali praticamente dal Cenozoico.
Non puoi trattarlo sistematicamente come un fedele tratterebbe un testo sacro, o una divinazione, o un impiegato il suo prontuario, o il sottoscritto la Barney's Version.
Allora, pare che in effetti l'opera di Herr Weber sia un po' da rivedere. :)
Non perché non fosse acuta abbastanza, anzi; è che il buon Max comincia ad avere i suoi annetti, e parlava del mondo sociale a lui contemporaneo il quale cambia rapidamente (molto rapidamente, e sempre più rapidamente, pare), non si discute di fisica fondamentale, qui.

I cambiamenti nella percezione sociale dell'età anagrafica, l'ossessione per il corpo e l'eterna giovinezza ('Back to basics'? :)), il processo di infantilizzazione dell'età adulta (e il complementare fenomeno della precocità delle esperienze 'da adulto' nell'infanzia), da cui il neologismo 'Adultescents', sono fenomeni ormai evidenti anche al più miope degli osservatori e in effetti ampiamente discussi in ogni dove.

Essendo particolarmente interessato al tema (forse perché ogni vero interesse teoretico è tale soltanto quando ha una significativa portata esistenziale? :)), avevo già segnalato sul tema nel topic 'libri' l'ottimo saggio di Francesco Cataluccio, 'Immaturità'; ora è uscito in Italia l'ultimo saggio di Benjamin Barber:

Immagine

(questa la versione italica)

Non l'ho letto ma conto di farlo presto. Secondo la recensione letta oggi su 'Il Messaggero' (che per essere una gazzetta di poco conto ha una sezione culturale decente) si tratta un'analisi del mondo 'consumeristico' contemporaneo che rivede l'interpretazione weberiana dello spirito del capitalismo e che considera di importanza fondamentale processi sociali come quelli che ho elencati qui sopra.

Insomma: cosa ci è rimasto delle sette età shakespeariane? Se poco o nulla (particolarmente in difficoltà, pare, the soldier and the justice) perché? :)
(qui un pensiero al riguardo, dall'emisfero australe)

All the World's a Stage

All the world's a stage,
And all the men and women merely players;
They have their exits and their entrances,
And one man in his time plays many parts,
His acts being seven ages. At first, the infant,
Mewling and puking in the nurse's arms.
Then the whining schoolboy, with his satchel
And shining morning face, creeping like snail
Unwillingly to school. And then the lover,
Sighing like furnace, with a woeful ballad
Made to his mistress' eyebrow. Then a soldier,
Full of strange oaths and bearded like the pard,
Jealous in honor, sudden and quick in quarrel,
Seeking the bubble reputation
Even in the cannon's mouth. And then the justice,
In fair round belly with good capon lined,
With eyes severe and beard of formal cut,
Full of wise saws and modern instances;
And so he plays his part
. The sixth age shifts
Into the lean and slippered pantaloon,
With spectacles on nose and pouch on side;
His youthful hose, well saved, a world too wide
For his shrunk shank, and his big manly voice,
Turning again toward childish treble, pipes
And whistles in his sound. Last scene of all,
That ends this strange eventful history,
Is second childishness and mere oblivion,
Sans teeth, sans eyes, sans taste, sans everything.
Ultima modifica di BackhandWinner il mer giu 12, 2013 1:21 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da Burano »

Comprato tre mesi fa, ho iniziato a leggerlo due settimane fa (con flemma :) ).
Sì, viene messo in luce come lo spirito del capitalismo degli inizi di cui parla Weber nel noto saggio, non abbia nulla a che fare con quello postindustriale degli ultimi decenni, che è quasi unicamente dedito a produrre bisogni anzichè beni e servizi..La dimensione ascetica è del tutto assente ormai.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da BackhandWinner »

Vecchi a 54 anni? :)

Vabbè, inglesotti, non esageriamo. :)

Però c'è un passo che meriterebbe il Topic Lombrosiano (o della pseudo-statistica):
Essere anziani è sempre più una condizione mutevole. "Moltissimo dipende dallo stile di vita, dalle cure a cui si può accedere, dagli interessi che restano vivi - aggiunge Rosina - e infatti si è visto che i laureati vivono in media sette anni in più di chi possiede soltanto il diploma di scuola superiore. Numeri che in realtà dimostrano quanto avere passioni e impegni sia un vero e proprio salvavita".
La conclusione è piuttosto stiracchiata, visto che ovviamente titolo di studio influenza il livello reddito e quest'ultimo influisce in maniera più significativa sulla speranza di vita.
Correlazione Spuria (Confounding Variabile o Multicollinearity? :-? ), insomma (dico bene paolì, oppure vo' blaterando cose a caso? :)).
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da Pitone »

BackhandWinner ha scritto:La conclusione è piuttosto stiracchiata, visto che ovviamente titolo di studio influenza il livello reddito e quest'ultimo influisce in maniera più significativa sulla speranza di vita.
Correlazione Spuria (Confounding Variabile o Multicollinearity? ), insomma (dico bene paolì, oppure vo' blaterando cose a caso? ).
BackhandWinner ha scritto:Essere anziani è sempre più una condizione mutevole. "Moltissimo dipende dallo stile di vita, dalle cure a cui si può accedere, dagli interessi che restano vivi - aggiunge Rosina - e infatti si è visto che i laureati vivono in media sette anni in più di chi possiede soltanto il diploma di scuola superiore. Numeri che in realtà dimostrano quanto avere passioni e impegni sia un vero e proprio salvavita".
Il nuorese è famoso per avere la più alta percentuale di laureati d'Italia http://archiviostorico.corriere.it/2008 ... 8120.shtml

Tziu Antoni è stato professore ordinario al Dipartimento di Economia della Bocconi se non sbaglio http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Todde
:D
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da Nickognito »

BackhandWinner ha scritto: La conclusione è piuttosto stiracchiata,
appena appena. Chissa' cosa' potrebbe concludere paragonando la vita media di un laureato italiano a quella di uno del burindi senza titolo di studio :)

Paragonerei anche la vita media di chi possiede una ferrari rispetto a quella di chi possiede una panda :)

Poi non solo la statistica e' interpretata follemente. Capirei se avesse detto ' vedete, essere acculturati fa vivere di piu' ' Sarebbe folle, ma almeno avrebbe a che vedere con la laurea. Ma invece lui presuppone anche che un laureato abbia piu' passioni e impegni di un non laureato (e perche', di grazia? :D)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da BackhandWinner »

Pitone ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:La conclusione è piuttosto stiracchiata, visto che ovviamente titolo di studio influenza il livello reddito e quest'ultimo influisce in maniera più significativa sulla speranza di vita.
Correlazione Spuria (Confounding Variabile o Multicollinearity? ), insomma (dico bene paolì, oppure vo' blaterando cose a caso? ).
BackhandWinner ha scritto:Essere anziani è sempre più una condizione mutevole. "Moltissimo dipende dallo stile di vita, dalle cure a cui si può accedere, dagli interessi che restano vivi - aggiunge Rosina - e infatti si è visto che i laureati vivono in media sette anni in più di chi possiede soltanto il diploma di scuola superiore. Numeri che in realtà dimostrano quanto avere passioni e impegni sia un vero e proprio salvavita".
Il nuorese è famoso per avere la più alta percentuale di laureati d'Italia http://archiviostorico.corriere.it/2008 ... 8120.shtml

Tziu Antoni è stato professore ordinario al Dipartimento di Economia della Bocconi se non sbaglio http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Todde
:D
:lol:
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da BackhandWinner »

Tu chiamami, se vuoi, frequentante :lol:
"Fidanzato”? No, troppo impegnativo. Meglio “ragazzo”? Ma va, troppo infantile. Forse, allora, "compagno”? Figuriamoci, roba da vecchi.
Ecco, infatti, appunto.
Come se avessi avuto bisogno di un'ulteriore conferma. #1#
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Re: Adultescents of the World, unite!

Messaggio da BackhandWinner »

http://www.corriere.it/salute/neuroscie ... 18a2.shtml

Va bene tutto, ma sulla radio a tutto volume in auto (da Wagner ai NIN, passando per Mozart e Nina Simone) non osate rompermi i maroni! :x
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Re: Adultescents of the World, unite...

Messaggio da Albornoz »

Buon topic.
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Re: Adultescents of the World, unite...

Messaggio da _Kafelnikov_ »

si dimostra scientificamente o almeno statisticamente, che avere piu impegni, allunga la vita. ma io dico, almeno la migliora, anche se non la allunga..

però...

non si fa nulla...

per modificare la società...

in tal senso.

si parla sempre a vanvera, e mai concretamente. questo è il vero problema.
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Re: Adultescents of the World, unite...

Messaggio da BackhandWinner »

Albornoz ha scritto:Buon topic.
Cos'è, un augurio? :)
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Re: Adultescents of the World, unite...

Messaggio da Albornoz »

BackhandWinner ha scritto:
Albornoz ha scritto:Buon topic.
Cos'è, un augurio? :)
No :)
Comunque, auguri.

----

Stavo pensando anche alle pagine di Carl Schmitt sul calvinismo che nella rivoluzione spaziale delle esplorazioni marittime diviene autorappresentazione di una elitè, della quale (come forse per l'affermazione ogni elitè) è peculiare il senso di predestinazione, ovvero che in fondo si sarà salvati.
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