ma anche nel calcio non è che fossero delle seghe, eh, semplicemente non riuscivano ad avere a livello di nazionale gli stessi risultati che ottenevano nei club e, al fine di prevenire facili risposte, precisiamo che parliamo di periodi in cui di stranieri ne giocavano 3 al massimo, quindi se il Real vinceva coppe internazionali a ripetizione negli anni '80, non era solo perché aveva Sanchez, ma anche perché c'erano Butragueno, Michel, Sanchis, etc; se il Barcellona di Cruyff spopolava, non era solo per Stoichkov e Laudrup, ma anche per Guardiola, Amor, Beguiristain, Goicotxea ...tennisfan82 ha scritto:L'esplosione l'hanno avuta nel calcio...ciclismo e tennis ad esempio hanno sempre visto spagnoli forti(nel ciclismo poi ormai si parte alla pari, visto che bene o male si dopano tutti...).
Anche nel "baloncesto" hanno sempre avuto grande tradizione, non è che fino a 10 anni fa fossero dei pipponi eh.
L'Under 21 spagnola che batte quella di Vicini ai rigori nel 1986 è una signora squadra, composta da giocatori che hanno fatto un'ottima carriera; non riusciva poi a ripetersi a livello di nazionale maggiore, ma i valori erano buoni; a volte, del resto, il fatto di imbroccare un ciclo vincente o di non riuscirci è anche frutto del caso, di pochi particolari da mettere a punto che possono fare la differenza.
Negare che ci siano molte zone d'ombra relative al doping è assurdo, ben più assurdo sostenere che si parla di nullità miracolate dal doping; sostenere qualcosa del genere è solo chiaro segno di profonda ignoranza sul tema