Nickognito ha scritto:Va benissimo che la conosca, certo, anche che ne sia esperto e appassionato, ma lo ritengo assai meno grave. Ma di fatto nel mondo chi non sa nulla di storia viene visto come una specie di mostro da compatire o biasmare, un cretino ignorantissimo, se non hai mai sentito parlare di Gershwin, Wittgenstein o Heisenberg no, non sei trattato come se non hai mai sentito parlare di Mussolini. Sapere di Mussolini vale piu' che sapere degli altri tre. No, nessuno dice 'tizio non sa chi e' Mussolini, pero' e' appassionato dei viaggiatori del 1400 e delle loro storie'. Non gliene frega nulla a nessuno. Se uno pensa che l' America e' stata scoperta nel 1650, il famoso tizio che pensa che la storia non sia solo date di quel tipo pensa che e' una capra totale, mentre se non sa chi sono i compatibilisti nella teoria del libero arbitrio uno viene giudicato come una persona normale, anche colta. (fa eccezione il medioevo, dove chi confonde il 900 con il 1200 va benissimo, di solito)
Squadra di detenuti batte studenti di Harvard in una gara combattuta a parole
Tre detenuti in un carcere di massima sicurezza di New York battono in un torneo combattuto a parole gli studenti di Harvard. Potrebbe sembrare la trama di un film di Natale, ma è accaduto davvero.
Il torneo si è svolto tra due squadre: secchioni contro galeotti. Il tema su cui si sono contrapposti era piuttosto spinoso, soprattutto per ragazzi dal passato turbolento, come appunto i vincitori: “può la scuola pubblica americana scegliere se accettare o rifiutare studenti senza documenti?”.
Ebbene il team dei carcerati ha saputo argomentare talmente bene la propria posizione da mettere “spalle al muro”, dopo un’ora di faccia a faccia, i fighettoni della super prestigiosa Università del Massachusetts.
La loro tesi è stata considerata originale, forse proprio perché non intrisa di benpensantismo di maniera, ma costruita non su teorie ma su dolorose esperienze personali. L’ assunto dei ragazzi carcerati in sintesi voleva dimostrare che le scuole che avevano rifiutato i sans papiers erano, già per sé, talmente scalcinate e senza risorse da non potersi accollare l’onere di studenti problematici. Sarebbe dovuto essere piuttosto il compito delle scuole più altolocate e dotate di mezzi quello di investire in ragazzi che richiedono un’attenzione maggiore.
La dice lunga in questo caso la storia individuale dei tre detenuti, tra cui anche un imputato di omicidio colposo, che erano stati selezionati in base a un programma iniziato nel 2001 dall’ Università di Bard che aveva permesso di accedere a un corso di studi a trecento prigionieri che avevano presentato domanda.
La squadra che ha battuto Harvard è da un anno che ha iniziato a partecipare ai tornei universitari, aveva già sconfitto, nientemeno, che i cadetti dell’ Accademia Militare di West Point.