Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

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Monheim
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Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Traendo spunto dal topic di seguito, a voi.

http://www.tfpforum.it/index.php?topic=19033.15

Personalmente nulla di che a parte esser caduto, in un vecchio fortino buio, in un buco di una botola scoperta all'età di circa 11-12 anni.
Per fortuna era poco profondo (poco più di due metri direi) e quindi solo spavento senza né ferite né altro essendo in pratica caduto in piedi.

Quanto al resto, nient'altro di rilevante direi.
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ThePiper
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da ThePiper »

Addormentato alla guida in stato di ebrezza/ubriachezza nel 2004. Macchina distrutta finendo dall'altra parte della carreggiata(via Emilia) dentro la casa di uno, sfiorando un lampione di notevoli dimensioni che probabilmente non mi avrebbe lasciato scampo. Uscito senza un graffio.

Son stato veramente fortunato io e altri che non si trovavano lì in quel momento che potevano trovarsi coinvolti dalla mia stupidità.
Nickognito
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

Due incidenti stradali.

Uno, strada di montagna, ghiaccio, gomme non buone. Nessun controllo possibile, ho sterzato mezzo a caso, finendo su un prato a sinistra, a destra c'era un dirupo, sarei probabilmente morto. Andavo a trenta, ma non potevo frenare ed ero in discesa. La cazzata piu' grande della mia vita, ero anche distratto dalla radio, forse un modo decisivo, forse no. Non so nemmeno se mi sono salvato per caso, come penso, o perche' ho fatto un mezzo miracolo alla guida, ma credo che fosse un caso.
Il motivo per cui ero li' poi era del tutto risibile. La macchina poi era quasi a posto, solo rotta la coppa dell'olio.

Seconda volta, sulla FI PI LI, si forma una coda dietro una curva, io andavo piuttosto piano ma rallento per poi fermarmi prima della coda. Mi prende uno in pieno a 200 all'ora al telefonino. La meta' posteriore della macchina distrutta, io finisco a testa in giu' con la macchina e roteo per un po'. Solo graffi e dalla notte dopo dolori al collo per qualche settimana. Qui non potevo fare molto, il tempo che l'ho visto arrivare io ero quasi fermo, appena l'ho visto stavo gia' roteando. Uno seduto accanto a me si sarebbe fatto male, ma non gravemente, credo.

Uno seduto dietro, posso dire solo che avevo sul sedile una maglia di cotone e l'ho trovata fatta a brandelli, lo sfasciacarrozze che mi ha visto il giorno dopo mi ha chiesto se ero resuscitato :D

Nel primo incidente ho avuto terrore puro, nel secondo adrenalina e eccitazione.


Due incidenti peraltro con strano esito. Nel secondo il mio primo soccorritore era un pompiere di New York, poco dopo l'11 settembre 2001.
Il primo ero in strada isolatissima con 10 euro e senza credito al telefono e dopo pochi minuti e' passato per caso un tipo che lavora nel soccorso stradale. Ma tremavo ancora per la paura.

Va anche detto che una volta ho avuto un colpo di sonno andando in superstrada moltissimo oltre il limite, ma conoscevo la strada talmente bene che ho sostanzialmente fatto diversi metri a occhi chiusi e non mi sono addormentato del tutto. Ero giovane e scemo.

Altri due casi: uno ero a piedi e ho attraversato guardando da un lato, senza sapere che la strada era a senso unico dall'altro. Un'Ape mi ha mancato di un nulla, ma non credo che un 'Ape a 40 all'ora mi avrebbe ucciso.

Un altro, guidava una mia amica, manca lo stop e di la' sta arrivando una macchina oltre i 100 all'ora. Lancio un grido, lei inchioda grazie a quello, credo che sarei morto o quasi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Esperienze forti, insomma.

In tutte le circostanze citate vi è esploso l'airbag?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto:Esperienze forti, insomma.

In tutte le circostanze citate vi è esploso l'airbag?
Quando mi sono cappottato solamente. Nemmeno son sicuro :) Non credo che abbia cambiato molto, la cintura mi ha salvato la vita, probabilmente
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Pindaro
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

Più di dieci anni fa ho fatto due incidenti nel giro di qualche mese.
Entrambi per una commistione di distrazione, idiozia e sfiga.
(oddio, visto l'esito, l'esatto contrario della sfiga)
Facendomi trarre poi la conclusione di non voler possedere più una macchina.
Il primo incidente andando al lavoro ( allora era un'occupazione interinale), sta piovigginando, strada resa scivolosa dalle prime gocce di pioggia.
Io sto usando la macchina di mio fratello prossima alla rottamazione, poichè lui è andato via con i miei genitori prendendo la mia.
E' mattino presto, metto un cd nel lettore,
Accelero giusto quel tanto per perdere il controllo della macchina, un volo a planare e quindi finire contro il muro di una villa.
Il tempo di uscire, senza un graffio, dalla macchina che prende fuoco. (ah, in quel momento la canzone era Karma Police, giuro).
Non ho con me il telefono, passano 10 macchine e non si ferma un cazzo di nessuno.
Poi un tizio si accorge che forse avevo bisogno, si ferma, chiama i pompieri, mi chiede se sto bene, chiama anche l'ambulanza ( non si sa mai).
Intanto la proprietaria della villa si affaccia alla finestra e urla "il mio muretto" ( giuro).
Dentro poteva esserci anche un cadavere carbonizzato, per lei l'importante e non aver danneggiato il muro della sua villa del cazzo.
Il secondo incidente qualche mese dopo, con la mia di macchina, esco da uno stop, supponendo che non passasse nessuno. Ho supposto male, una macchina sfrecciata con la sicurezza di chi non ha davanti a se un domani, mi tocca quel che basta il culo della macchina per farmi ribaltare.
Nemmeno un graffio. Macchina lasciata al carrozziere. Al quale ho proposto, te la ripari, te la tieni e mi paghi la differenza.
Da allora non ho più voluto possedere una macchina.
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babaoriley
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da babaoriley »

A leggere dei vostri incidenti capisco il perché ho il terrore di guidare (l'ho fatto una manciata di volte in città e mai da sola).

Però uso la bici tutti i giorni e ho fatto 2 incidenti (non quasi mortali ma la probabilità di rimanerci è altissima in citta).

In entrambi i casi mi hanno tamponato e in entrambi i casi avevo ragione io :) quindi i ciclisti non sono il male assoluto.

La terza volta non la conto perché sono caduta da sola, asfalto bagnato e ho preso dentro la rotaia del tram. Per fortuna non passavano macchine o peggio il tram (diversi ciclisti sono morti così).
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

:o ammazza che incidenti

io se proprio devo cercare qualcosa di rischioso è una caduta in bicicletta

Luglio 2014 sono in vacanza alla casa al mare vicino a Sanremo...mi avventuro in uno dei miei giri in bicicletta in montagna (non sono un cicloamatore, non ho alcun tipo di allenamento specifico). Probabilmente esagero un po' (per il mio non allenamento, per un qualsiasi amatore sarebbe una scampagnata probabilmente), parto nel pomeriggio sotto il sole, non ho nessuna protezione per la testa e ben presto finisco la misera bottiglietta di acqua. Faccio una salita di una 15ina di km (San Romolo, vicino a Sanremo), ormai il più è fatto e verso tardo pomeriggio sto scendendo anche se sono stanco e ho sudato molto.
Non manca molto, tanto che faccio uno squillo a casa a mia madre e le dico di buttare la pasta a breve (ma come direbbe Buffa, quella pasta non l'ha mai mangiata).
Poco dopo mi sveglio su una barella nell'ambulanza che mi sta portando al PS (e ricevo la telefonata di mia madre che mi chiede dove cazzo sono visto che probabilmente era passato un bel po' di tempo). Non ricordo cosa sia successo, se qualcuno mi ha fatto cadere ma non si è fermato (improbabile), se ho sbagliato io una curva/frenata o più probabilmente stanchezza e disidratazione mi hanno fatto perdere i sensi.
In faccia sembro rocky, escoriazioni e 3 denti rotti, un piccolo problema all'occchio per la rottura degli occhiali da vista che indossavo, sul resto del corpo 2 graffi da nulla...per questo penso che non è stata una caduta vera a propria, impossibile non mi sia fatto nulla a gomiti/spalla/polsi cadendo in discesa sull'asfalto...probablmente ho perso i sensi e sono caduto di faccia senza mettere le mani avanti.
Mi ha trovato un passante privo di sensi su un tornante.
Nessun dolore solo una cicatrice che mi è rimasta vicino all'occhio e i 3 denti che mi sono dovuto far ricostruire.
Ho passato la nottata per sicurezza al PS e con l'ultima % di carica del cellulare ho compilato il prono del GCN :D e poi ho chiamato mia madre per rassicurarla e mi sono addormentato.

Ah un'altra volta anni prima, su quelle stesse strade ricordo di aver sbagliato una curva, ho tirato una frenata e ho schivato per poco la macchina che veniva in senso contrario evitanto il frontale. Il guidatore spaventato mi ha gridato di tutti i colori...io mi sono spaventato un po' di meno, ho capito subito di aver impostato male l'uscita dal tornante e ho senito il rumore della macchina che arrivava e mi sono un po' preparato (anche se per qualche minuto mi hanno tremato le gambe) mentre il guidatore probabilmente si è trovato la bici in discesa che gli veniva addosso senza preavviso e si è saventato comprensibilmente molto.

Vado ancora in bicicletta ma non ho più fatto grandi escursioni/imprese in montagna, non tanto per paura ma perchè non ho più avuto occasione e la forma atletica è ancora peggio. Raramente metto il caschetto, solo ogni tanto, anche se dovrei.

Nient'altro, per ora, credo :D
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

Ed è per questo che ho smesso di andare in bicicletta :lol:
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Pindaro
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

maxredo ha scritto: Poco dopo mi sveglio su una barella nell'ambulanza che mi sta portando al PS (e ricevo la telefonata di mia madre che mi chiede dove cazzo sono visto che probabilmente era passato un bel po' di tempo). Non ricordo cosa sia successo, se qualcuno mi ha fatto cadere ma non si è fermato (improbabile), se ho sbagliato io una curva/frenata o più probabilmente stanchezza e disidratazione mi hanno fatto perdere i sensi.
In faccia sembro rocky, escoriazioni e 3 denti rotti, un piccolo problema all'occchio per la rottura degli occhiali da vista che indossavo, sul resto del corpo 2 graffi da nulla...
sicuro sicuro che non avessi qualche organo in meno?
beh, credo tu abbia rischiato abbastanza. E lo racconti come un infortunio di Murray.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da ferryboat »

Era il mio amore del liceo, nato negli ultimi due anni, una cosa strana, sembrava che mi volesse, poi no, poi sì, poi boh... insomma non ci ho mai capito nulla, quelle cose da adolescenti, insomma... che non hai il coraggio di dichiararti e che hai paura di farti figure con gli amici, con i compagni di classe, che magari ti dice di no, che film ti sei fatto? Che insomma poi ci devi andare a scuola tutti i giorni e ci si vede negli stessi locali del paese tutti i giorni, insomma un bel casino.. e allora che fai... non fai nulla.

Poi arriva la maturità, dopo i liberatori esami e dopo due-tre settimane di segregazione nella casa disabitata di mia nonna, perchè studiavo come un negro.. cioè non so se si può dire così, lavorare come un negro, ok, ma studiare? Allora diciamo che ho studiato come un negro studioso e per giorni e giorni non ho visto nessuno, solo il tragitto casa-casa della nonna-casa per venire a fare pranzo cena e poi dormire, insomma non la vedevo da un zacco e poi l'ho vista i giorni degli esami, che emozione... per gli esami, per lei? Boh, insomma... tanta emozione.

E poi abbiamo deciso di organizzare la cena di fine liceo, io ho deciso che glielo avrei detto quella sera, perchè avremmo fatto l'università in città diverse e probabilmente non ci saremo rivisti più e allora... boh io glielo dico, vaffanculo, vada come vada. Insomma mi preparo, vado a correre, ho preso anche un po' di sole, che ero bianco bianco dalla segregazione-studio, mi metto i miei jeans più belli e la camicia azzurra, scarpe lucide con il tacco però, perchè mi piaceva vestire casual, ok, ma sempre con un tocco elegante in qualcosa.

Insomma cammino verso il parco dove dovevamo trovarci tutti, il cuore che batte all'impazzata, pensavo e pensavo e pensavo a come glielo avrei detto, a quando avrei trovato l'occasione di parlarle da solo e insomma tutte queste cose, eravamo tutti lì, a ridere e scherzare, amici-compagni di scuola con il sollievo degli esami superati e tutta l'eccitazione di una vita davanti, ma mancava ancora qualcuno e allora aspettavamo e scherzavamo, ridevamo e sparavamo minchiate e poi lei arriva

era mano nella mano con Stefano

ma come

stefano

----

mano nella mano

...

ok era un bel tipo, ma niente di che e non sapeva di nulla. Noi compagni dell'ultima fila lo avevamo sempre filato poco perchè era un po' moscio e rideva per qualsiasi cosa dicevi ed era sempre lì a cercare la tua attenzione e la tua approvazione, ma insomma Stefano.. davvero quello lì?

Lei arriva, lui con quella aria da nulla, la mano nella mano, lei mi sorride come se fosse niente, mi è parso che mi guardasse con un mix di aria di sfida e di scherno, come a dire "ohi, vedi che succede se non ti svegli, ormai è tardi, ciccio"

Era mano nella mano con stefano e si guardavano da innamorati. Il mio cuore si è fermato. Ed è così che sono quasi morto




(ora lei so che ha 3 figli e insegna all'università, si è sposata con chissà chi, ma non con stefano. Stefano chi? Bah
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

PINDARO ha scritto:
maxredo ha scritto: Poco dopo mi sveglio su una barella nell'ambulanza che mi sta portando al PS (e ricevo la telefonata di mia madre che mi chiede dove cazzo sono visto che probabilmente era passato un bel po' di tempo). Non ricordo cosa sia successo, se qualcuno mi ha fatto cadere ma non si è fermato (improbabile), se ho sbagliato io una curva/frenata o più probabilmente stanchezza e disidratazione mi hanno fatto perdere i sensi.
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sicuro sicuro che non avessi qualche organo in meno?
beh, credo tu abbia rischiato abbastanza. E lo racconti come un infortunio di Murray.
Si probabilmente si ma non ho sentito veramente nulla, non mi hanno dato neanche un antidolorifico, due giorni dopo ho guidato e sono andato a recuperare la bici che aveva tenuto per me il signore che mi aveva trovato. Veramente me la sono cavata con nulla, solo una piccola cicatrice a fianco all'occhio, ovviamente poteva andare molto peggio ma alla fine non mi sono fatto quasi nulla, incredibilmente. Non mi ricordo nulla della caduta, non mi ricordo neanche uno spavento, a differenza dei vostri incidenti in auto, forse per quello lo ricordo con eccessiva leggerezza.
Poi un po' fa ridere, 2 minuti prima che dico a mia madre di buttare la pasta e due minuti dopo (per me, in realtà forse un paio d'ore) il barrelliere mi passa il telefonino e io dico a mia madre che sono in ambulanza e forse non torno a casa per cena :D
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Esilaranti un po' tutte le storie (anche) per come raccontate e soprattutto sapervi vivi oltre che attivi al GCN a ogni costo.

Boh, mai rischiato niente di serio né in auto né in bici a parte qualche caduta giovanile da nulla.

Idem con lo scooter 50 a cui una volta rimase bloccato l'acceleratore (per fortuna a tipo 40km/h in pianura) e riuscii a cavarmela cadendo in un prato a lato non facendomi alcunché.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

Monheim ha scritto:Esilaranti un po' tutte le storie (anche) per come raccontate e soprattutto sapervi vivi oltre che attivi al GCN a ogni costo.

Boh, mai rischiato niente di serio né in auto né in bici a parte qualche caduta giovanile da nulla.

Idem con lo scooter 50 a cui una volta rimase bloccato l'acceleratore (per fortuna a tipo 40km/h in pianura) e riuscii a cavarmela cadendo in un prato a lato non facendomi alcunché.
Raccontaci quella volta che sei rimasto bloccato in ascensore con Facci.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Meglio di no oh oh.

Forse la volta che rischiai di più la vi(s)ta fu quando Pau mi fece capire di non aver apprezzato la mia recensione...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Tican »

Due incidenti modi The Piper, colpi di sonno, uno avevo 19 anni e stavo tornando dal passo del Penice una domenica tardo pomeriggio dopo una giornata a sciare, montagne di neve che mi hanno permesso di non cadere a fondo valle...eravamo in tre, gli altri due dormivano in pratica e non vedo il motivo per il quale dovessi rimanere sveglio io....ho ripreso conoscenza di dove ero una volta affossato su un cumulo di neve alto almeno un metro che ha permesso alla mia poderosa Prinz (evitate battute scontate) di affondare il muso e fermarsi anche con dolcezza (la velocità era veramente bassa) ma se non fosse stato un inverno di quelli che non esistono più forse ora non sarei qui a scassare la minchia un paio di volte all'anno a Balbynazionale...

Il secondo è recente diciamo, 4 anni fa in tangenziale altezza dell'hotel Holliday Inn se non erro, vicino all'uscita Lorenteggio, provenivo da San Siro e la strada ha una leggera curva verso sinistra con alla destra prati e forse qualche fossato....periodo di stanchezza immane e colpo di sonno obbligato e qui l'immensa fortuna che spesso ripenso quando perdo una scommessa impossibile...allora viaggiavo in corsia centrale, dormivo e all'improvviso un botto clamoroso, una macchina davanti a me non so a quanto viaggiava, come non so a quanto andavo io, l'ho presa in pieno da dietro ma piatta e pur viaggiando lei sono riuscito con la testa a sfondare il parabrezza, andavo certamente oltre i cento all'ora....quella piccola utilitaria mi ha salvato letteralmente la vita, nemmeno uscito di strada sono, ho controllato il tutto e ci siamo fermati a bordo strada, sulla corsia di emergenza, mi sanguinava la testa e ho passato 24 ore in osservazione in quanto vivo da scoagulato... Penso che sarebbe stato impossibile salvarmi senza quella macchina, ero troppo veloce e solo ci fosse stato un guard rail preso in diagonale avrei avuto qualche possibilità di salvezza, in attesa del carro attrezzi mi sono seduto verso la strada che avrei percorso senza il botto e non ricordo una possibilità di contenere la macchina senza una sveglia improvvisa, ma entro i 2/3 secondi, oltre sarebbe stato troppo tardi....

Questi due fatti, sommati al mio cuore pazzerello, fanno un totale di 3 e quindi sono alla quarta vita, me ne mancano ancora 3, speriamo di continuare a perdere scommesse impossibili, non vorrei dover in qualche modo pagare con altra moneta vincite simili a quella fatta con Phila la scorsa notte... :wink:
<Parliamo di sport e non di simpatia. Forse potremo essere più obiettivi.> Ciao M.
<E non te va bene quando si gioca tutto in una schedona, e non ti va bene se ci sono i doppi turni... non invidio tua moglie :D :D> Ciao V.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Beh, pare che non pochi di voi se la siano vista brutta però non ancora accettati dalla Grande Mietitrice.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da balbysauro »

anch'io ho la mia dose di incidente automobilistico #1#
anch'io 19 anni e anch'io sono uno dei fortunati che può raccontare di quella volta che ha fatto un incidente per un colpo di sonno dopo aver bevuto troppo

strada in discesa, collinare, con dirupo anche abbastanza pronunciato
per fortuna il colpo di sonno arrivò proprio all'ultimo curvone, un salto di 4-5 metri che poteva comunque costarmi caro
invece sotto c'erano dei rovi che attutirono completamente il colpo e io mi ritrovai seduto all'interno del mio pandino cappottato, ma sul tetto invece che sul sedile, dato che per qualche motivo la cintura non tenne (o forse non deve tenere? boh)

neanche un livido o un graffio :o
i graffi solo per uscire dai rovi, dopo aver abbassato il finestrino ed essere uscito da lì, che la portiera non si apriva

la botta di adrenalina mi fece passare istantaneamente la sbronza, ero lucidissimo :o


---------------------------


più interessante un altro fatto, magari non sarei morto, ma chissà

una sera di circa 15 anni fa, ero dai miei, mi addormentai con la febbre a 39 e mi risvegliai (più o meno) tre giorni dopo :o
nel mezzo

- il mattino dopo farfugliavo parole incomprensibili (parlava una lingua sconosciuta!)

- avevo la febbre altissima (il calore dell'inferno!)

- non volevo essere toccato da nessuno (e meno male che non c'era acqua santa a portata di mano!)

- lottai furiosamente contro mio padre (e vabbè, è un uomo decisamente più minuto di me), il mio dottore (e vabbè, magrolino anche lui e minato nel fisico da una poliomielite giovanile), il vicino (meno vabbè, un poliziotto di 90 chili della mia età) e un paio di infermieri (chissà se avevano il fisico :D ).
La leggenda narra che abbia sollevato delle pesanti poltrone tirandole addosso agli infermieri :lol: (aveva una forza sovrannaturale!)
Alla fine riuscirono a farmi una iniezione tranquillante e riuscirono a portarmi in ospedale. Credo abbiano usato un fucile da caccia grossa, come quando si devo addormentare i rinoceronti.

In ospedale, dopo avermi legato al letto come un salame e avermi fatto un prelievo di midollo, la prima diagnosi fu che mi ero calato qualche pasta sbagliata, e non parlavano di carbonara (il diavolo! è posseduto dal diavolo!)
Alla fine un altro dottore, amico di famiglia e che ben sapeva che, appunto, al massimo mi faccio di carbonara, mi fece fare altre analisi e capirono che era una forma fulminante di meningite, dovuta al virus dell'influenza

non ho alcun ricordo di quei 3 giorni, un buco nero
il primo ricordo è proprio l'aver riconosciuto il medico amico di famiglia, senza però saper abbinare un nome alla faccia, sul momento

Insomma, in un'altra epoca magari sarei finito sul rogo e ora mi conoscereste come Balbydarco
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da balbysauro »

babaoriley ha scritto: La terza volta non la conto perché sono caduta da sola, asfalto bagnato e ho preso dentro la rotaia del tram.
babacorona :D
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

E ovviamente tutti noi, andando in macchina o in bici al mercatino di Natale, abbiamo paura dei musulmani! :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

Tican ha scritto: colpi di sonno
Dando per scontato che l'alcool è quanto di più pericoloso, sonno e stanchezza sono sottovalutatissime come rischio, per me.
Per questo io mi rifiuto di guidare di notte (intendo tipo chi viaggia da nord a sud di notte per evitre il traffico, non pochi minuti per rientrare a casa) e/o per più ore senza pausa. Oltre che essere per me molto fastidioso è estremamente pericoloso :(
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

balbysauro ha scritto: La leggenda narra che abbia sollevato delle pesanti poltrone tirandole addosso agli infermieri :lol: (aveva una forza sovrannaturale!)
Alla fine riuscirono a farmi una iniezione tranquillante e riuscirono a portarmi in ospedale.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

maxredo ha scritto:
Tican ha scritto: colpi di sonno
Dando per scontato che l'alcool è quanto di più pericoloso, sonno e stanchezza sono sottovalutatissime come rischio, per me.
Per questo io mi rifiuto di guidare di notte (intendo tipo chi viaggia da nord a sud di notte per evitre il traffico, non pochi minuti per rientrare a casa) e/o per più ore senza pausa. Oltre che essere per me molto fastidioso è estremamente pericoloso :(
estremamente.
Penso che pero' non sia difficile da capire quando puo' arrivare. Adesso non guido, ma negli ultimi anni, quando guidavo a lungo, non ho mai esitato a fermarmi ovunque a dormire 30-60 minuti prima di ripartire.

Per me poi le cose sono collegate, nel senso che se bevo troppo l'effetto principale e' un sonno innaturale, solo che quello puo'essere improvviso. (e rischio anche essendo a piedi).

Ma uno dei rischi piu 'grandi e' la combinazione tra giovane eta' ed inesperienza alla guida. Non a caso i nostri incidenti sono quasi tutti accaduti diversi anni fa. Sinceramente penso che i giovani vadano sensibilizzati molto molto di piu', in modo anche brutale.

Io da giovane - non l'ho messo in questo topic - ho fatto cose tipo guidare piu'o meno dormendo ubriaco (vedevo solo la riga bianca in mezzo alla strada, mi sono addormentato di botto, peraltro abbracciato ad una amica, appena chiusa la porta di casa. Oppure ripetutamente fare la Firenze Siena (limite 90) a 180 tagliando tutte le curve (con una Peugeout 106, poi, di solito). Francamente non credo di aver rischiato molto, la strada era vuota di solito a quelle ore, pero'chiaro che non lo farei adesso.
Ho anche evitato di menzionare altri casi (tipo una volta in vacanza far guidare amica che voleva farmi riposare ma guidava malissimo ed era insicurissima, in autostrada, io avevo gli occhi chiusi per quanto ero terrorizzato, al ritorno ho fatto 12 ore consecutive e lei zitta :)).
Per dire, con un taxi in montagna in Iran che sorpassava in curva con zero visibilita'e un dirupo senza guard rail, o in autostrada (perfino in pullman, ricordo un momento in cui (per fortuna almeno li'' a bordo strada c'era una specie di deserto), dal lato opposto un bus sorpassa un altro bus e il mio bus non rallenta nemmeno un po'con i tre autobus che si sfiorano mentre il mio va un po'fuori strada a destra con la ruota.
In Iran ho pregato di continuo nel traffico :D

La bellissima storia di superbalby la conoscevamo :D
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:E ovviamente tutti noi, andando in macchina o in bici al mercatino di Natale, abbiamo paura dei musulmani! :D
:) :)

Io devo lavorarci ( quando ci lavoro) con la macchina.
Ma io sono 10 anni che non ne ho una. Mi rifiuto di comprarla.
E in bici non ci vado nemmeno.
Prendo i mezzi pubblici, vado a piedi e mi passano a prendere.
Per moltissimi il possesso della macchina è qualcosa di fondamentale, anche se ne potrebbero fare a meno.
Ma il pericolo che corri ogni volta che ti metti alla guida dovrebbe essere quello sì, motivo di terrore.
Un motivo serio e fondato.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

Se vai sempre a piedi, Pinda, ok...ma se vai in macchina con altri o con mezzi pubblici sono cmq rischiosi uguale :D
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da NK7 »

In bici, centrato da genialoide che esce dall'auto parcheggiata senza accertarsi stia arrivando qualcuno. Zona molto trafficata, quello dietro è riuscito a inchiodare mezzo secondo prima di passarmi sopra. Sempre più contento di non aver mai preso la patente, avrei già ucciso qualcuno.

Da bambino adoravo sporgermi dai balconi. Come non sia mai precipitato me lo domando spesso e solo pensarci mi causa ansia :-?
Ultima modifica di NK7 il mer gen 09, 2019 10:20 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

maxredo ha scritto:Se vai sempre a piedi, Pinda, ok...ma se vai in macchina con altri o con mezzi pubblici sono cmq rischiosi uguale :D
beh, no, francamente gli incidenti in metro sono rari, in tram qui non sono rari, ma si fa sempre male chi e' in macchina, non chi e' in tram, quando c'e' un incidente.

Se ti passano a prendere e' pericoloso, si, ma meno se chi guida lo fa meglio di te :)
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:
La bellissima storia di superbalby la conoscevamo :D

scommetto che te l'ho raccontata con le stesse parole #1#
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto:
La bellissima storia di superbalby la conoscevamo :D

scommetto che te l'ho raccontata con le stesse parole #1#
Immagine

Ecco a chi era ispirato quel film :o :o :o :o
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da maxredo »

Nickognito ha scritto:
maxredo ha scritto:Se vai sempre a piedi, Pinda, ok...ma se vai in macchina con altri o con mezzi pubblici sono cmq rischiosi uguale :D
beh, no, francamente gli incidenti in metro sono rari, in tram qui non sono rari, ma si fa sempre male chi e' in macchina, non chi e' in tram, quando c'e' un incidente.

Se ti passano a prendere e' pericoloso, si, ma meno se chi guida lo fa meglio di te :)
Si vero, qui però in tram più facile si faccia male il pedone quindi è più pericoloso a piedi :D

Ovviamente chi non si sente sicuro, o si sente ma nei fatti non lo è, è giusto che non guidi.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:
maxredo ha scritto:Se vai sempre a piedi, Pinda, ok...ma se vai in macchina con altri o con mezzi pubblici sono cmq rischiosi uguale :D
beh, no, francamente gli incidenti in metro sono rari, in tram qui non sono rari, ma si fa sempre male chi e' in macchina, non chi e' in tram, quando c'e' un incidente.

Se ti passano a prendere e' pericoloso, si, ma meno se chi guida lo fa meglio di te :)
Io credo di non essere proprio predisposto alla guida.
Nel senso che mi distraggo. Ma non dal cellulare ( allora nemmeno c'erano gli smarphone) , sigaretta ( non fumo) etc
Nel senso che la mia mente si assenta, penso ad altro, non riesco a concentrarmi sulla guida, come se fosse una cosa contronatura.
Chi mi passa a prendere, di solito, è bravo a guidare. Non che li abbia scelti proprio per questa prerogativa :D
Sui mezzi pubblici posso sedermi e fare altro. Pensare, ascoltare musica, leggere.
Quando lavoro, nel mio mezzo c'è l'autoradio con il lettore cd. Non l'ho mai usato.
Mi fermerei ad ascoltare e non riuscirei di certo a guidare e ascoltare contemporaneamente.
Al lavoro mi faccio violenza però. E guido per brevissimi tratti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Nickognito »

balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto:
La bellissima storia di superbalby la conoscevamo :D

scommetto che te l'ho raccontata con le stesse parole #1#
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da NK7 »

babaoriley ha scritto:Però uso la bici tutti i giorni e ho fatto 2 incidenti (non quasi mortali ma la probabilità di rimanerci è altissima in citta).
Le bici andrebbero vietate.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto:
La bellissima storia di superbalby la conoscevamo :D

scommetto che te l'ho raccontata con le stesse parole #1#
Così nel topic Ciccio's corner (letto casualmente giorni fa per coincidenza tra l'altro) viewtopic.php?f=8&t=36115&hilit=ciccio%27s+corner:
balbysauro ha scritto:La cosa più strana che mi è capitata nella mia vita non la ricordo, ed è durata tre giorni :D

Una decina di anni fa, un pomeriggio, mi venne la febbre. Mi addormentai la sera con 39°e i miei ricordi successivi sono, vaghi, di tre giorni dopo, in ospedale.

Quello che è successo nel mezzo me lo hanno raccontato genitori e qualche amico.
La mattina mia madre mi venne a svegliare, ma io non la riconobbi, era evidente che non capivo cosa dicesse e per di più parlavo una strana lingua, italiano nella forma ma non nella sostanza, come se mettessi insieme sillabe a caso.
I miei chiamarono il dottore di famiglia che a sua volta chiamò un'ambulanza.
Sta di fatto che genitori, dottore, un vicino (bello grosso) e due infermieri non riuscivano a prendermi nè tanto meno a bloccarmi, con io che tiravo per aria tavoli e poltrone e correvo per tutta la casa.
Il quadro clinico di un indemoniato. Sono convinto che se fossi vissuto un secolo prima avrei fatto una brutta fine.

Finalmente, in stile documentario National Geographic, riescono a farmi una iniezione tranquillante (l'avranno sparata con un fucile da caccia grossa? non mi stupirei :D) e mi portano in ospedale dove non capiscono cosa abbia.
Analisi di tutti i tipi (tra cui una pericolosa iniezione per prelevare un po' di midollo osseo, con me sveglio, anche se non ricordo nulla, maledetti macellai), domande di tutti i tipi ai miei genitori, perchè qualche bravo dottore pensava che io mi fossi calato chissà cosa e fossi in pieno trip allucinatorio :roll:

Finalmente un altro dottore, che conoscevamo da sempre dato che abitava sopra casa mia, mi fa trasportare nel reparto malattie infettive e mi riempie di cortisone.
Lui è il primo ricordo del mio "risveglio", anche se al momento sapevo chi fosse ma non ricordavo il nome.
Da lì pian piano sono tornato in me.

Alla fine era "semplicemente" il virus dell'influenza che era riuscito a superare qualche barriera difensiva di troppo causandomi una meningite.
Pare sia stato fortunato, perchè a seconda di dove, in questi casi, va ad attecchire può creare gravi problemi (mi raccontavano di un caso di sordità, ad esempio).
E no, ero così scemo anche prima di allora, inutile fare illazioni

Comunque finora, loveboat a parte, soltanto casi canonici in strada in bici o auto.
Nessuno ha avuto esperienze più particolari tipo quelle indicate nel topic originale?
Ultima modifica di Monheim il mer gen 09, 2019 12:12 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Hakaishin »

due incidenti stradali: uno da neo patentato causando un tamponamento a catena, l'altro sul bagnato di notte prendo una curva allegro e accelero con un pò troppo entusiasmo. scodata al posteriore che riesco a domare due volte ma non la terza e impatto sul muro. il tutto andando da tutte le parti della carreggiata e fortuna che non c'era nessuno dietro e in senso opposto.

quella vera: campetto del sabato ultima partita (quella in cui ci si fa sempre male) contrasto a rimbalzo e purtroppo mi giro la caviglia fortissimo.
cado a terra e la vista sparisce per un minuto buono. caviglia sinistra fa un male tremendo, mi rialzo, riesco a raggiungere la macchina e giudo per 15 km (grazie cruise control che mi ha limitato l'uso dei piedi). scoprirò poi il giorno dopo al pronto soccorso che la caviglia era completamente andata.

il dolore comincia ad essere insopportabile ma arrivo a casa, dove ovviamente non c'è nessuno come in ogni situazione di bisogno che si rispetti.
salgo le scale strisciando tipo percorso di guerra. riesco a raggiungere il freezer, prendo il ghiaccio mi avvolgo con discreta precisione e nel momento preciso in cui finisco di fasciarmi non capisco se mi addormento o svengo. e non l'ho ancora capito dopo anni.

nel frattempo mi riprendo con l'urlo carico di terrore di mia madre, che temeva il peggio. guardo il cellulare gli amici mi stanno sfanculando perchè avrei dovuto fare l'amico non bevitore per un addio al celibato che ovviamente si è rivelato una bomba in senso positivo. caviglia devastata e gli altri a divertirsi
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
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Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da balbysauro »

le stesse parole, più o meno
#1#

niente, non scriverò mai più nulla
solo gli aggiornamenti del gcn
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

A ogni modo è una storia divertentissima soprattutto la parte in cui si sottolinea la forza sovrannaturale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da babaoriley »

NK7 ha scritto: Le bici andrebbero vietate.
andrebbero vietati i comportamenti irresponsabili, non i mezzi di trasporto.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da NK7 »

babaoriley ha scritto:
NK7 ha scritto: Le bici andrebbero vietate.
andrebbero vietati i comportamenti irresponsabili, non i mezzi di trasporto.
Era una citazione ironica da un delirio altrui.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?

Messaggio da Monheim »

Massì, dai, è comprensibile che in un thread simile emergano giudizi lapidari/terrorizzati quando in verità gettarsi in strada può essere sì pericoloso ma non così tanto come si potrebbe evincere qui.

Tra l'altro la grande maggioranza degli incidenti di cui sopra son stati generati da disattenzione e/o imprudenza e/o stanchezza e/o sonno e/o alcol come onestamente osservato dagli stessi protagonisti.

Se si sta un minimo attenti, nulla succede a meno di qualcun altro che non lo sia e sfortuna vuole che tu sia sulla sua traiettoria ossia lì nel momento sbagliato.

Spesso alla guida nemmeno mi accorgo che lo sto facendo da quanto è automatico.
Qualcuno spiegava che in effetti è così per tanti/tutti (?), pur performando al massimo, a differenza per esempio dal seguire lezioni universitarie in cui l'attenzione dovrebbe essere alta e costante al fine di non perdere il filo.

Guidare credo sia di una banalità assoluta tant'è che chiunque bene o male/presto o tardi riesce a ottenere la patente: perfino il compagno di classe che in terza media durante le lezioni di storia disegnava i dinosauri, in quanto le sue capacità cognitive non andavano oltre causa meningite da piccolissimo, col professore di sostegno ad hoc.
(esempio reale)
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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