Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La febbre del decreto di sabato sera
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
tennisfan82 ha scritto:La febbre del decreto di sabato sera
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È ancora in riunione con i ministri.
Staranno volando gli stracci
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mi inquieta un poco questo ritardo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tutto chiuso eccetto le attività produttive necessarie
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Aspettate che mo vediamo quali sono ste attività necessarie, ma i mezzi pubblici?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto nell'azienda ospedaliera di Crotone 300 dipendenti si sono messi in malattia
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Attivi.CAPELLINO ha scritto:Aspettate che mo vediamo quali sono ste attività necessarie, ma i mezzi pubblici?
Aperti
Supermercati
Farmacia
Banche
Poste
Industrie legate alla produzione di beni primari
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
*Chiusura delle industrie,* fabbriche; uffici pubblici e privati, cantieri e tutto ciò che non è essenziale.
*Rimangono Aperti:*
Supermercati e generi alimentari;
Farmacie e parafarmici;
Banche, Poste, assicurazioni, Trasporto pubblico;
Le aziende possono continuare a svolgere lo smart working.
*Rimangono Aperti:*
Supermercati e generi alimentari;
Farmacie e parafarmici;
Banche, Poste, assicurazioni, Trasporto pubblico;
Le aziende possono continuare a svolgere lo smart working.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realtà ci sono due eccezioni ovvero Smart working e le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale (cioè?)tennisfan82 ha scritto:Tutto chiuso eccetto le attività produttive necessarie
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Onestamente non è che sia cambiato così tanto.
Più una supercazzola che una conferenza stampa
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In un certo senso si , ma ha sottolineato un aspetto che ha ispirato il provvedimento: “rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo”.Super-Fabio ha scritto:Onestamente non è che sia cambiato così tanto.
Più una supercazzola che una conferenza stampa
Come al solito si poteva fare meglio, ma anche peggio.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma gli sp o spostamenti nelle seconde case non erano già vietati? Ma poi che significa nel weekend?
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
NNick87 ha scritto:In realtà ci sono due eccezioni ovvero Smart working e le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale (cioè?)tennisfan82 ha scritto:Tutto chiuso eccetto le attività produttive necessarie
Supermercati, farmacie e rispettiva filiera produttiva, banche e poste.
Trasporti pubblici assicurati ma secondo me le regioni ridurranno al minimo indispensabile
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ehm...... Mi taccioSuper-Fabio ha scritto:Onestamente non è che sia cambiato così tanto.
Più una supercazzola che una conferenza stampa
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sono riuscito a fare una spesa online
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si ci sono queste, ma cito Conte “al di fuori delle attività ritenute essenziali (quelle da te indicate) consentiremo solo lo svolgimento di lavoro sotto forma di Smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”tennisfan82 ha scritto:NNick87 ha scritto:In realtà ci sono due eccezioni ovvero Smart working e le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale (cioè?)tennisfan82 ha scritto:Tutto chiuso eccetto le attività produttive necessarie
Supermercati, farmacie e rispettiva filiera produttiva, banche e poste.
Trasporti pubblici assicurati ma secondo me le regioni ridurranno al minimo indispensabile
Cioè?
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mi muovo come una farfalla, ma pungo come un'ape
"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quindi edicole e tabaccherie chiuse?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
«Chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi i tabacchi".
Meno male, avevo giusto finito il tabacco. Che fortuna, ragazzi!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non è cambiato nulla. Solo chiusura di tessuto industriale non connesso alla filiera alimentare. Che significa il giusto visto che molte imprese avevano già comunicato il fermo di propria iniziativa
Però per dire, noi negozi di telefonia rimaniamo aperti perché inteso di pubblica utilità
Poste e banche aperte. Tabacchi aperti.
Tutto qui
Aspettiamo i prossimi 5000 morti per misure concrete
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Poste e banche aperte. Tabacchi aperti.
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Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le attività riconosciute come servizi essenziali – che saranno ufficializzate nella giornata di domenica 22 con i relativi codici Ateco – dovrebbero essere le seguenti (elenco non ufficiale):
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ho mai visto la conferenza stampa delle 18. A mio avviso l’unico senso della conferenza non sarebbe tanto dire se abbiamo raggiunto il picco, o la conta dei casi, dei morti e dei guariti, quanto, provincia per provincia, dare un aggiornamento della “saturazione” ospedaliera, indicando le province al collasso, quelle a rischio e quelle al momento non a rischio. Il nocciolo della questione è questo, più di ogni altro.Alga ha scritto:
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I deceduti della sola Lombardia superano i morti degli attentati dell’ 11 settembre 2001
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Niente, vado a dormire.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se a qualcuno fosse sfuggito, ecco di nuovo il link (alla versione originale) dell' ottimo articolo segnalato qualche pagina fa da Rosewall:
https://medium.com/@tomaspueyo/coronavi ... 9337092b56
Segnalo anche questa eccellente ricostruzione di cosa è accaduto in Cina, con spunti di riflessione sull' applicabilità del modello cinese (e di quello sudcoreano) alle democrazie occidentali:
https://www.ilpost.it/2020/03/21/cina-e ... ronavirus/
https://medium.com/@tomaspueyo/coronavi ... 9337092b56
Segnalo anche questa eccellente ricostruzione di cosa è accaduto in Cina, con spunti di riflessione sull' applicabilità del modello cinese (e di quello sudcoreano) alle democrazie occidentali:
https://www.ilpost.it/2020/03/21/cina-e ... ronavirus/
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
+ 7302 casi negli USA. 340 morti. Auguri.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A New York città siamo appena all'inizio e già la situazione è questa alle 18:00 di sabato:ThePiper ha scritto:+ 7302 casi negli USA. 340 morti. Auguri.
- 8,115 positive cases
- 60 fatalities.
- 2,484 in Brooklyn
- 2,254 in Queens
- 1,868 in Manhattan
- 1,071 in the Bronx
- 437 on Staten Island.
- at least 1,450 people hospitalized, at least 370 in the ICU.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Avigan: il video del farmacista che dice che il Giappone ha il farmaco che cura il Coronaviruschiaky ha scritto:Ho capito, ma se non muoiono che devono fare? Chiudersi in casa?Nasty ha scritto:Non sta facendo affatto una bella figura il Giappone, e putroppo temiamo che sia proprio dovuto all'insensato, ed inutile, tentativo di disputare le olimpiadi.
Follia
Finora non ci sono evidenze che il virus si stia diffondendo in Giappone.
Hanno avuto un focolaio iniziale in Hokkaido, che pare risolto. Per il resto i casi aumentano molto poco. Come dicevo, è molto possibile che il Governo stia sottostimando i dati, ma la gente che muore non c'è, c'è poco da fare. In questo caso non vedo cosa debbano fare se non prendere i provvedimenti già presi per scuole e avvenimenti sportivi.
https://www.google.com/amp/s/www.nextqu ... -cose/amp/
Japanese flu drug ‘clearly effective’ in treating coronavirus, says China
https://www.google.com/amp/s/amp.thegua ... says-china
Favipiravir
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Favipiravir
Sperimentazioni in corso
Nel febbraio 2020, il Favipiravir è stato studiato in Cina come trattamento sperimentale della malattia emergente COVID-19 causata dal SARS-CoV-2.[7][8][9] Il 17 marzo, ricercatori cinesi di Wuhan e Shenzhen hanno suggerito che il farmaco è efficace nel trattamento del COVID-19.[10][11]
In uno studio su 80 pazienti affetti da COVID-19, il Favipiravir è stato somministrato a 35 pazienti e ha accorciato a 4 giorni il decorso della malattia rispetto agli 11 del controllo che veniva trattato con lopinavir/ritonavir.[12] Il 91,43% dei pazienti trattati nello studio ha riportato miglioramenti significativi visibili con una TAC rispetto al 62,22% del controllo.
Chinese doctors say Avigan “clearly effective" in COVID-19
https://www.thepharmaletter.com/article ... n-covid-19
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Esselunga non consegna più sabato e domenica: 4 e 5 aprile sono grigi: è tra le attività non ritenute essenziali?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Presumo siano oberati, e sabato e domenica non c'è più posto disponibile per consegna, immagino .Burano ha scritto:Esselunga non consegna più sabato e domenica: 4 e 5 aprile sono grigi: è tra le attività non ritenute essenziali?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Germania non muojono.
Aryan Race.
Magari di meno, per + posti in terapia intensiva e + tamponi, ma basta con la cazzata di credere a certi numeri.
F.F.
Aryan Race.
Magari di meno, per + posti in terapia intensiva e + tamponi, ma basta con la cazzata di credere a certi numeri.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
non ho capito se sono le stesse misure adottate da Fontana qualche ora prima o se ci sono delle differenze. cioè, conte ha fatto un copia/incolla della Lombardia o é andato per la sua strada?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Fontana nell'ordinanza di ieri pomeriggio per quanto riguarda le attività produttive aveva chiuso esplicitamente solo uffici e cantieri, aveva solo "raccomandato che rimanessero aperte solo quelle essenziali".
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quei giorni non sono rossi , il servizio non è proprio attivo, al contrario di questo weekend e del prossimo.Nasty ha scritto:Presumo siano oberati, e sabato e domenica non c'è più posto disponibile per consegna, immagino .Burano ha scritto:Esselunga non consegna più sabato e domenica: 4 e 5 aprile sono grigi: è tra le attività non ritenute essenziali?
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Giuliano Foschini per http://www.repubblica.it
E' possibile che lo abbiate visto in televisione, in qualche video su Internet, che lo abbiate incrociato su Twitter. E' uno spacciatore di buona scienza, uno scienziato che sa quali parole scegliere, cacciatore di fake news come il suo amico Roberto Burioni, rispetto al quale è però più morbido, compìto, gentile.
E' un epidemiologo che fino a qualche mese fa era un mestiere complicato anche soltanto da spiegare ("effettivamente facevo fatica a dire agli amici cosa facevo"), mentre oggi è famoso come l'allenatore della Nazionale durante i mondiali di calcio. E, come gli allenatori durante i mondiali di calcio, tutti vogliono fare il suo mestiere: parlano di curve, ascisse e ordinate come fossero 4-4-2 e ripartenze.
Pierluigi Lopalco - ordinario di Igiene a Pisa, per molti anni a Stoccolma dove ha coordinato le strategie vaccinali per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie - purtroppo, però, non si occupa di pallone. Ma della salute nostra e del resto del mondo.
E' stato tra i primi a capire cosa sarebbe diventato il Coronavirus. E, quando i fatti gli hanno dato ragione, ha fatto la scelta più inattesa: ha accettato l'invito di Michele Emiliano ed è tornato a casa, la sua Puglia dove è nato e dove mancava da molti anni, a fare il coordinamento scientifico della Task force contro il Coronavirus. Vive in una piccola stanza della Protezione civile. Chi lo ha frequentato in queste settimane racconta di non averlo mai visto senza un numero a meno di un metro. "Quelli, almeno, non sono contagiosi".
Professore, partiamo dalla domanda più quotata in questo periodo: quando ci sarà il picco?
"Due, tre giorni dopo che osserveremo scendere la curva in maniera costante potremo dire che c'è stato il picco. Non ha alcun senso oggi poter fare delle previsioni: i modelli previsionali sul Covid19 sono oggi come le previsioni del tempo. Funzionano a 24 ore, son buoni a 48 ma già dopo le 72 ore non sono più affidabili. Le variabili in gioco sono così tante che rendono impossibile una previsione che vada al di là dell'immediato. Chi lo fa o ha una sfera di cristallo o strumenti di calcolo che io non conosco".
Quanto durerà?
"Non poco. Su questo bisogna essere molto chiari con la gente. Ho sentito dire cose incredibili anche a chi ha la responsabilità del ruolo: il ministro dello Sport ha dichiarato che il campionato di calcio potrebbe riprendere ai primi di maggio, "a porte aperte o a porte chiuse". Ma di che parliamo? Prima di ottobre penso sarà impossibile riavere gente allo stadio. La mia previsione è che le misure restrittive dureranno almeno fino all'estate: ci potrà e dovrà essere una mitigazione delle misure, torneremo a lavorare, a uscire, ma si dovrà fare tutto con molta calma e cautela".
Ma allora tutto questo sforzo non sta servendo a nulla?
"Al contrario, ci sta salvando. I numeri raccontano che già c'è stata una frenata e in queste ore immagino ne vedremo un'altra. Ci sono delle fortezze, e penso soprattutto alla Lombardia, che devono essere ancora espugnate. E poi c'è un caso Milano che, evidentemente, ci preoccupa moltissimo: se il virus rompe l'argine delle città metropolitane, dei centri urbani a grande densità di popolazione, diventa un problema ancora più importante".
Sta dicendo che non sappiamo quando finirà?
"Sto dicendo che il problema non è quando ma come finisce. Noi dobbiamo augurarci che il picco non ci sia e che tutto questo duri il tempo più lungo possibile. Soltanto così, spalmando l'epidemia nel tempo, potremo avere la certezza di curare e di fare guarire più persone possibili. Perché anche su questo dobbiamo essere chiari: di Covid19 si guarisce".
Sembra di no.
"Purtroppo il numero di vittime è altissimo, è vero. Perché il virus provoca una polmonite grave che può essere letale per le persone fragili. Ma si cura. Servono però medici e reparti disponibili. Il contagio è così veloce che potrebbe non esserci tempo. Rallentare la velocità di trasmissione è un esercizio di democrazia: tutti dobbiamo curarci. Perché, parliamoci chiaro, questa è la Spagnola del 2020. Il Covid assomiglia molto all'influenza che tra il 1918 e il 1920 fece 500 milioni di ammalati e 50-100 milioni di morti. Andrebbe così anche oggi se non avessimo le terapie intensive e se non avessimo preso misure drastiche per limitare il contagio, come quelle che abbiamo preso. Tutto durerebbe un mese e ci lasceremmo 100 milioni di morti alle spalle. Possiamo mai accettare un orrore del genere?".
Il Governo ha fatto tutto quello che doveva?
"Secondo me si è comportato benissimo. Ha fatto scelte giuste e coraggiose prima degli altri. Bisogna dargliene atto. Mi permetto però di dare un consiglio: la comunicazione è interamente affidata al Bollettino delle 18 della Protezione civile. Ma quello è un bollettino di guerra, sono numeri tremendi che non fanno altro che spaventare ancora di più le persone. E' un errore. Io penso invece che serva raccontare quello che si sta facendo, che si spieghi il perché ci siano scelte queste misure di mitigazione e dove vogliamo arrivare. Gli italiani sono persone intelligenti, lo stanno dimostrando anche in questo caso. Hanno però bisogno di capire".
rep
C'è ancora troppa gente per strada.
"E' vero. Ma non serve soltanto punire. Ma anche spiegare. E non avere paura di farlo: io in questi anni ho lavorato principalmente ai programmi vaccinali. Ne ho viste e ascoltate di tutti i colori: complotti, movimenti No Vax. Noi siamo un paese di filosofi e di poeti. E anche gli scienziati alle volte si appassionano più alla storia della Biologia che alla Biologia stessa. Ma bisogna avere pazienza. E non perdere mai la speranza. Il messaggio da comunicare è molto chiaro: restate a casa. E se avete necessità di uscire, al ritorno lavatevi benissimo le mani con sapone e acqua calda".
Si discute molto sulla necessità dei tamponi a tappeto.
"Farli a tappeto non serve a nulla. E' necessario invece farli a tutti i sintomatici e a chi è entrato in contatto con i positivi".
Il Nord sta soffrendo. Le immagini che arrivano dal bergmasco, da Brescia non le potremo mai dimenticare. C'è grande paura per il Sud, dove lei ha scelto di andare a combattere. Qual è la situazione?
"Toccando ferro, la crescita è più bassa rispetto a quello che è successo al Nord. Ma l'epidemia è dietro l'angolo. Stiamo avendo il tempo per organizzare al meglio la rete ospedaliera. Si sta facendo un grandissimo lavoro".
Perché ha scelto di tornare in Puglia?
"Mi ha chiamato il presidente della Regione, Michele Emiliano. Mi ha detto: i tuoi corregionali hanno bisogno di te. Serve un coordinamento scientifico. Come facevo a dire di no?".
E' possibile che lo abbiate visto in televisione, in qualche video su Internet, che lo abbiate incrociato su Twitter. E' uno spacciatore di buona scienza, uno scienziato che sa quali parole scegliere, cacciatore di fake news come il suo amico Roberto Burioni, rispetto al quale è però più morbido, compìto, gentile.
E' un epidemiologo che fino a qualche mese fa era un mestiere complicato anche soltanto da spiegare ("effettivamente facevo fatica a dire agli amici cosa facevo"), mentre oggi è famoso come l'allenatore della Nazionale durante i mondiali di calcio. E, come gli allenatori durante i mondiali di calcio, tutti vogliono fare il suo mestiere: parlano di curve, ascisse e ordinate come fossero 4-4-2 e ripartenze.
Pierluigi Lopalco - ordinario di Igiene a Pisa, per molti anni a Stoccolma dove ha coordinato le strategie vaccinali per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie - purtroppo, però, non si occupa di pallone. Ma della salute nostra e del resto del mondo.
E' stato tra i primi a capire cosa sarebbe diventato il Coronavirus. E, quando i fatti gli hanno dato ragione, ha fatto la scelta più inattesa: ha accettato l'invito di Michele Emiliano ed è tornato a casa, la sua Puglia dove è nato e dove mancava da molti anni, a fare il coordinamento scientifico della Task force contro il Coronavirus. Vive in una piccola stanza della Protezione civile. Chi lo ha frequentato in queste settimane racconta di non averlo mai visto senza un numero a meno di un metro. "Quelli, almeno, non sono contagiosi".
Professore, partiamo dalla domanda più quotata in questo periodo: quando ci sarà il picco?
"Due, tre giorni dopo che osserveremo scendere la curva in maniera costante potremo dire che c'è stato il picco. Non ha alcun senso oggi poter fare delle previsioni: i modelli previsionali sul Covid19 sono oggi come le previsioni del tempo. Funzionano a 24 ore, son buoni a 48 ma già dopo le 72 ore non sono più affidabili. Le variabili in gioco sono così tante che rendono impossibile una previsione che vada al di là dell'immediato. Chi lo fa o ha una sfera di cristallo o strumenti di calcolo che io non conosco".
Quanto durerà?
"Non poco. Su questo bisogna essere molto chiari con la gente. Ho sentito dire cose incredibili anche a chi ha la responsabilità del ruolo: il ministro dello Sport ha dichiarato che il campionato di calcio potrebbe riprendere ai primi di maggio, "a porte aperte o a porte chiuse". Ma di che parliamo? Prima di ottobre penso sarà impossibile riavere gente allo stadio. La mia previsione è che le misure restrittive dureranno almeno fino all'estate: ci potrà e dovrà essere una mitigazione delle misure, torneremo a lavorare, a uscire, ma si dovrà fare tutto con molta calma e cautela".
Ma allora tutto questo sforzo non sta servendo a nulla?
"Al contrario, ci sta salvando. I numeri raccontano che già c'è stata una frenata e in queste ore immagino ne vedremo un'altra. Ci sono delle fortezze, e penso soprattutto alla Lombardia, che devono essere ancora espugnate. E poi c'è un caso Milano che, evidentemente, ci preoccupa moltissimo: se il virus rompe l'argine delle città metropolitane, dei centri urbani a grande densità di popolazione, diventa un problema ancora più importante".
Sta dicendo che non sappiamo quando finirà?
"Sto dicendo che il problema non è quando ma come finisce. Noi dobbiamo augurarci che il picco non ci sia e che tutto questo duri il tempo più lungo possibile. Soltanto così, spalmando l'epidemia nel tempo, potremo avere la certezza di curare e di fare guarire più persone possibili. Perché anche su questo dobbiamo essere chiari: di Covid19 si guarisce".
Sembra di no.
"Purtroppo il numero di vittime è altissimo, è vero. Perché il virus provoca una polmonite grave che può essere letale per le persone fragili. Ma si cura. Servono però medici e reparti disponibili. Il contagio è così veloce che potrebbe non esserci tempo. Rallentare la velocità di trasmissione è un esercizio di democrazia: tutti dobbiamo curarci. Perché, parliamoci chiaro, questa è la Spagnola del 2020. Il Covid assomiglia molto all'influenza che tra il 1918 e il 1920 fece 500 milioni di ammalati e 50-100 milioni di morti. Andrebbe così anche oggi se non avessimo le terapie intensive e se non avessimo preso misure drastiche per limitare il contagio, come quelle che abbiamo preso. Tutto durerebbe un mese e ci lasceremmo 100 milioni di morti alle spalle. Possiamo mai accettare un orrore del genere?".
Il Governo ha fatto tutto quello che doveva?
"Secondo me si è comportato benissimo. Ha fatto scelte giuste e coraggiose prima degli altri. Bisogna dargliene atto. Mi permetto però di dare un consiglio: la comunicazione è interamente affidata al Bollettino delle 18 della Protezione civile. Ma quello è un bollettino di guerra, sono numeri tremendi che non fanno altro che spaventare ancora di più le persone. E' un errore. Io penso invece che serva raccontare quello che si sta facendo, che si spieghi il perché ci siano scelte queste misure di mitigazione e dove vogliamo arrivare. Gli italiani sono persone intelligenti, lo stanno dimostrando anche in questo caso. Hanno però bisogno di capire".
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C'è ancora troppa gente per strada.
"E' vero. Ma non serve soltanto punire. Ma anche spiegare. E non avere paura di farlo: io in questi anni ho lavorato principalmente ai programmi vaccinali. Ne ho viste e ascoltate di tutti i colori: complotti, movimenti No Vax. Noi siamo un paese di filosofi e di poeti. E anche gli scienziati alle volte si appassionano più alla storia della Biologia che alla Biologia stessa. Ma bisogna avere pazienza. E non perdere mai la speranza. Il messaggio da comunicare è molto chiaro: restate a casa. E se avete necessità di uscire, al ritorno lavatevi benissimo le mani con sapone e acqua calda".
Si discute molto sulla necessità dei tamponi a tappeto.
"Farli a tappeto non serve a nulla. E' necessario invece farli a tutti i sintomatici e a chi è entrato in contatto con i positivi".
Il Nord sta soffrendo. Le immagini che arrivano dal bergmasco, da Brescia non le potremo mai dimenticare. C'è grande paura per il Sud, dove lei ha scelto di andare a combattere. Qual è la situazione?
"Toccando ferro, la crescita è più bassa rispetto a quello che è successo al Nord. Ma l'epidemia è dietro l'angolo. Stiamo avendo il tempo per organizzare al meglio la rete ospedaliera. Si sta facendo un grandissimo lavoro".
Perché ha scelto di tornare in Puglia?
"Mi ha chiamato il presidente della Regione, Michele Emiliano. Mi ha detto: i tuoi corregionali hanno bisogno di te. Serve un coordinamento scientifico. Come facevo a dire di no?".
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ha chiuso sto cavolo.
In pratica qualche azienda minore, dove magari i dipendenti lavoravano gia' da casa, e qualche negozietto tipo profumerie, colorifici.
Non ne verremo fuori facilmente, mi spiace dirlo
In pratica qualche azienda minore, dove magari i dipendenti lavoravano gia' da casa, e qualche negozietto tipo profumerie, colorifici.
Non ne verremo fuori facilmente, mi spiace dirlo