Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Immagino in Francia i ragazzini avranno una magnifica esperienza relazionale e didattica, formativa e rilassante ad uscire di casa la mattina per andare a scuola con l'atmosfera attorno tipo grand tour verso Treblinka.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gios ha scritto:Immagino in Francia i ragazzini avranno una magnifica esperienza relazionale e didattica, formativa e rilassante ad uscire di casa la mattina per andare a scuola con l'atmosfera attorno tipo grand tour verso Treblinka.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
cioe', volete chiudere in casa quelli che rispettano piu' le regole?
Cosi' noi 50enni finiamo tutti all'ospedale, tra l'altro.
Cosi' noi 50enni finiamo tutti all'ospedale, tra l'altro.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ombra84 ha scritto:beh, ha detto che la misura costerebbe almeno 400 mila morti.gianlu ha scritto:Particolarmente risoluto nell'escludere di affidarsi a immunità di gregge .tennisfan82 ha scritto:
E secondo te i francesi usano una parola inglese?
Confinement...
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« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io mi immagino questa scena toccante e di grande civismo. Papà e mamma (o papà e papà, siamo nel XXI) lì sulla porta, il bambino esce per andare a prendere il pullmino giallo, si giraOmbra84 ha scritto:Gios ha scritto:Immagino in Francia i ragazzini avranno una magnifica esperienza relazionale e didattica, formativa e rilassante ad uscire di casa la mattina per andare a scuola con l'atmosfera attorno tipo grand tour verso Treblinka.
"Papà, perché se voi state a casa che c'è la malattia brutta io devo andare a scuola?"
"Perché sei nell'età della formazione della tua personalità, mio piccolo Julien, ed è essenziale che tu possa avere un confronto quotidiano con gli altri bambini. Oppure da grande diventerrai un depravato, probabilmente potresti diventare un terrorista o addirittura aderire ad un movimento religioso"
"No papà, non voglio!"
"E allora devi andare alla scuola, e crescere anche oggi nella tua psicologia, capacità cognitiva e sensibilità empatica, imparando i Sumeri e la fotosintesi clorofilliana"
"Grazie papà, diventerò un buon cittadino"
"Bravo. Ora vai alla fermata. Viva la Repubblica!"
"Viva!"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A no niente i bambini li puoi portare a scuola. Vabbè servono per chi non ha cani, ok, ci sta.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Stasera in formissimaGios ha scritto:A no niente i bambini li puoi portare a scuola. Vabbè servono per chi non ha cani, ok, ci sta.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
"No agente guardi mi hanno detto che posso portare a pisciare fuori il bambino, tutto regolare. È per la sua crescita interiore e maturazione formativa, è un'età decisiva"Ombra84 ha scritto:Stasera in formissimaGios ha scritto:A no niente i bambini li puoi portare a scuola. Vabbè servono per chi non ha cani, ok, ci sta.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Aoh per chi non ha il cane è comodo.Gios ha scritto:"No agente guardi mi hanno detto che posso portare a pisciare fuori il bambino, tutto regolare. È per la sua crescita interiore e maturazione formativa, è un'età decisiva"Ombra84 ha scritto:Stasera in formissimaGios ha scritto:A no niente i bambini li puoi portare a scuola. Vabbè servono per chi non ha cani, ok, ci sta.
Io non ho nè cani nè bambini. Chi piscio, mia moglie?
Ieri mi ha detto che mi fa un cane finto all'uncinetto, ma temo che non ci caschino.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dalle statistiche, nemmeno il 30 per cento degli italiani ritiene accettabili le misure dell'ultimo DPCM.
Direi che il consenso è andato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Già stasera dopo il lockdown francese tutti chiedono a Conte di fare lo stesso.chiaky ha scritto:Dalle statistiche, nemmeno il 30 per cento degli italiani ritiene accettabili le misure dell'ultimo DPCM.
Direi che il consenso è andato.
Se rifanno il sondaggio tra una settimana quel 30% sarà almeno il doppio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tra una settimana è capace che l'attuale DPCM sia già stato superato da altri due quindi non vale.tennisfan82 ha scritto:Già stasera dopo il lockdown francese tutti chiedono a Conte di fare lo stesso.chiaky ha scritto:Dalle statistiche, nemmeno il 30 per cento degli italiani ritiene accettabili le misure dell'ultimo DPCM.
Direi che il consenso è andato.
Se rifanno il sondaggio tra una settimana quel 30% sarà almeno il doppio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto la fila dei cd vips si allarga spaventosamente nelle ultime ore:
Lillo del duo Lillo e Greg, ricoverato
.
La Maionchi
Carlo Conti.
Scotti lo avevamo detto.
Marracash.
Rocco.
La Marcuzzi che è tornata positiva.
Ma che cavolo fanno in tv, i festini?
Più vari cardinali e suore, persino di clausura, che uno si chiede, ma se stanno in clausura chi glielo ha passato?
D'altra parte se lo ha preso Fabrizio Corona che era, credo, in isolamento, lo possiamo prendere tutti.
Va anche detto che uno che si chiama Corona non può sfuggire al suo destino. Corona è una sciagura, il Corona pure.
Lillo del duo Lillo e Greg, ricoverato
.
La Maionchi
Carlo Conti.
Scotti lo avevamo detto.
Marracash.
Rocco.
La Marcuzzi che è tornata positiva.
Ma che cavolo fanno in tv, i festini?
Più vari cardinali e suore, persino di clausura, che uno si chiede, ma se stanno in clausura chi glielo ha passato?
D'altra parte se lo ha preso Fabrizio Corona che era, credo, in isolamento, lo possiamo prendere tutti.
Va anche detto che uno che si chiama Corona non può sfuggire al suo destino. Corona è una sciagura, il Corona pure.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
laplaz ha scritto:Li chiudi in casa. STOP.babaoriley ha scritto:a pisciare il cane, a comprare il giornale, le sigarette, a comprare DUE cose DUE al minimarket (così da tornarci il pomeriggio).laplaz ha scritto:[q
Uscivano a prendere le sigarette o a pisciare il cane? A fare jogging?
Lockdown TOTALE per gli over 65. Zero attività. I cane lo portano fuori i familiari. Le sigarette te le portano i familiari. Chiusi in casa. Non ci deve stare nessuno fuori.
Non lo faranno, ma è l'unica cosa sensata da fare.
Io che uscivo per fare le commissioni ai miei genitori li incontravo spesso. Sempre gli stessi.
Ma i familiari non porterebbero il virus in casa ai parenti anziani?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si. Non se ne esce più. Anche l'ipotesi di strutture dove isolare i positivi sarebbe sicuramente la possibilità migliore, seppur nel lasso di tempo dall'inizio dell'incubazione/contagiosita' al risultato del tampone (3/5 giorni?) la persona avrebbe comunque probabilmente già contagiato i familiari e forse anche i colleghi.paoolino ha scritto:laplaz ha scritto:Li chiudi in casa. STOP.babaoriley ha scritto:
a pisciare il cane, a comprare il giornale, le sigarette, a comprare DUE cose DUE al minimarket (così da tornarci il pomeriggio).
Io che uscivo per fare le commissioni ai miei genitori li incontravo spesso. Sempre gli stessi.
Ma i familiari non porterebbero il virus in casa ai parenti anziani?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.repubblica.it/esteri/2020/1 ... 8-P7-S5-T1
L'Irlanda ha deciso per il lockdown giorni fa, quando i casi erano ancora pochi ma già in crescita esponenziale. Risultato: il lockdown funziona e potrà essere presto allentato.
Da noi TUTTI si comportano come se non conoscessero il significato della parola esponenziale. Se i ricoverati in TI sono 50 un giorno, e facendo nulla sono 100 una settimana dopo, 200 quella dopo, 400 quella dopo ancora, poi quanti saranno la settimana successiva? È incredibile, ma se poi diventano 800 tutti si stupiscono...
L'Irlanda ha deciso per il lockdown giorni fa, quando i casi erano ancora pochi ma già in crescita esponenziale. Risultato: il lockdown funziona e potrà essere presto allentato.
Da noi TUTTI si comportano come se non conoscessero il significato della parola esponenziale. Se i ricoverati in TI sono 50 un giorno, e facendo nulla sono 100 una settimana dopo, 200 quella dopo, 400 quella dopo ancora, poi quanti saranno la settimana successiva? È incredibile, ma se poi diventano 800 tutti si stupiscono...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La reazione istintiva, e un po' stupita, è del tipo: "poveretti, sono già costretti a un lockdown?".uglygeek ha scritto:
L'Irlanda ha deciso per il lockdown giorni fa, quando i casi erano ancora pochi ma già in crescita esponenziale. Risultato: il lockdown funziona e potrà essere presto allentato.
Invece, è esattamente ciò che avremmo dovuto fare noi, almeno localmente, quando lo hanno fatto loro.
Il lockdown è brutto ma, fatto per tempo e con raziocinio, evita guai molto peggiori.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto superati i 500mila casi (conclamati) giornalieri. Con l'espandersi dei contagi in Europa, terra di vecchi, torna a salire anche il numero dei morti, che superano i 7000 per la prima volta dallo scorso aprile.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Allora, anche ammesso che sia possibile isolare completamente dal resto del mondo gli anziani - cosa che finora nessuno ha realmente tentato di fare, e non certo solo per il loro peso elettorale - il problema Covid non è limitato a questa fascia d' età.laplaz ha scritto:
Li chiudi in casa. STOP.
Molte persone ricoverate, anche in terapia intensiva, sono attualmente di mezza età, come ha raccontato anche massimo Giannini: Quando sono entrato io, solo al mio piano, eravamo in 18. Ora ce ne sono 84 - racconta - Oltre la metà ha meno di 54 anni, ed è intubata e pronata.
https://www.ilmattino.it/societa/person ... 45539.html
Vuoi rinchiudere in casa anche loro?
Deve poi far riflettere anche quanto affermato dal primario di cardiologia del Sacco, secondo il quale, a Milano «La crisi degli ospedali non dipende tanto dai posti liberi o meno, ma dalla mancanza di personale. Tanti operatori sanitari si sono ammalati, in percentuali che in primavera non si era riscontrate perché a Milano il virus circolava meno»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... e9fe.shtml
L' unica vera alternativa è il "modello svedese". Difficilmente applicabile, però, in una cultura e una società come la nostra - anche ammettendo che i costi siano inferiori ai benefici.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non è possibile isolare gli anziani. Se li metti in case di cura o ospizi è la fine, se si ammala uno muoiono tutti. Se li tieni a casa, cosa fai, ogni famiglia affitta un'altra casa per il nonno? Molti sono quasi ma non del tutto autosufficienti e hanno bisogno di aiuto, non li puoi isolare per mesi.
Forse nei paesi nordici gli anziani vivono meno in famiglia con figli e nipoti, e hanno anche contatti meno frequenti con la famiglia che da noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma poi cosa fai, come fai a controllare tutti i 65enni?uglygeek ha scritto:Non è possibile isolare gli anziani. Se li metti in case di cura o ospizi è la fine, se si ammala uno muoiono tutti. Se li tieni a casa, cosa fai, ogni famiglia affitta un'altra casa per il nonno? Molti sono quasi ma non del tutto autosufficienti e hanno bisogno di aiuto, non li puoi isolare per mesi.
Forse nei paesi nordici gli anziani vivono meno in famiglia con figli e nipoti, e hanno anche contatti meno frequenti con la famiglia che da noi.
Ma basta con ste' storia dei paesi nordici, del Modello Svezia o Modello Norvegia, sono semplicemente quattro Gatti e come nel caso finnico molto sparsi, come se in Belgio od Olanda 300 km sotto fossero dei perfetti imbecilli e a traversare il baltico e mangiare Aringhe (Vitamina D protettiva, peraltro) ecco l'Intelligenza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Semplicemente in Sport&Spettacolo le regole le hanno rispettate di meno. In parte per professione, in parte per abitudine.chiaky ha scritto:
Ma che cavolo fanno in tv, i festini?.
Senza Apparire & Presenziare non esisti. Nel caso delle Tv poi è un altro mondo di vecchi ,a conti fatti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://coronavirus.gimbe.org/
Perché questa differenza enorme tra i dati che si leggono di 200mila tamponi ed i 120mila di questo sito?
Non è che questo è il reale dato dei casi nuovi testati ed il resto sono secondi tamponi?
Perché questa differenza enorme tra i dati che si leggono di 200mila tamponi ed i 120mila di questo sito?
Non è che questo è il reale dato dei casi nuovi testati ed il resto sono secondi tamponi?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
molti (giusto quelli più a rischio, che vivano a casa o in una casa di riposo) hanno bisogno dei figli, badanti, caregivers, fisioterapista, infermieri, medici. Dunque la probabilità che vengano contagiati aumenta all'aumentare della circolazione del virus.uglygeek ha scritto:Molti sono quasi ma non del tutto autosufficienti e hanno bisogno di aiuto, non li puoi isolare per mesi.
Il titolo intellettualmente onesto di proposte come questa sarebbe "si fottano i vecchi".
(Per non parlare del fatto che le attività economiche coinvolgono milioni di 50-65enni, anch'essi "a rischio"; "rimuovi" costoro dai lavoratori - e dai clienti - da un giorno all'altro pensando che tutto funzioni okay?).
Raccomandare di non fare pranzi coi nonni è quanto si dovrebbe già fare ma non è una alternativa.
Ultima modifica di Rosewall il gio ott 29, 2020 8:29 am, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gli over 50 sono l’ossatura del paese, purtroppo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Scrivi pure over 60 o esagerando 70.alessandro ha scritto:Gli over 50 sono l’ossatura del paese, purtroppo.
Quando hai età media Nazionale fissata a 53 anni e calcolando quanto abbassi la media in un nucleo familiare un bambino puoi trarre da te le conclusioni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Renzi(RENZI!)che dà del populista a Conte
Dice che le chiusure non hanno alcun fondamento scientifico(i pronto soccorso che scoppiano per lui non esistono) e poi loda Macron perché ha fatto il lockdown
Dice che le chiusure non hanno alcun fondamento scientifico(i pronto soccorso che scoppiano per lui non esistono) e poi loda Macron perché ha fatto il lockdown
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le statistiche dell'ISS sono molto chiare. Gli over 65 (con patologie peraltro) rappresentano circa il 95% dei morti.Rosewall ha scritto:molti (giusto quelli più a rischio, che vivano a casa o in una casa di riposo) hanno bisogno dei figli, badanti, caregivers, fisioterapista, infermieri, medici. Dunque la probabilità che vengano contagiati aumenta all'aumentare della circolazione del virus.uglygeek ha scritto:Molti sono quasi ma non del tutto autosufficienti e hanno bisogno di aiuto, non li puoi isolare per mesi.
Il titolo intellettualmente onesto di proposte come questa sarebbe "si fottano i vecchi".
(Per non parlare del fatto che le attività economiche coinvolgono milioni di 50-65enni, anch'essi "a rischio"; "rimuovi" costoro dai lavoratori - e dai clienti - da un giorno all'altro pensando che tutto funzioni okay?).
Raccomandare di non fare pranzi coi nonni è quanto si dovrebbe già fare ma non è una alternativa.
Il problema è che doveva già essere previsto come piano di emergenza di bloccare tutti gli over 65 in lockdown totale, con le conseguenti procedure organizzative necessarie.
Il governo già in estate avrebbe dovuto dire "se le TI superano i 500 posti facciamo questo, se superano i 700 facciamo quest'altro, se vanno oltre i 900 ci saranno queste ulteriori misure... etc etc". Invece anche stavolta non è stato predisposto nulla.
In un contesto precedurale anche il blocco dei over 65 pensionati era perfettamente inquadrabile.
Tra l'altro se si fosse avuto fin da subito una consequenzialità dell'incremento del lockdown in relazione al peggioramento delle condizioni delle TI ci sarabbero state anche molte meno lamentele, le regioni non sarebbero andate ognuna per conto proprio ma ci sarebbe stato un reale coordinamento nazionale che invece non esiste, e voglio pensare che ci sarebbe stato anche un comportamento più virtuoso indotto dal timore di vedersi ridotte le libertà.
In Sud Africa nel 2018 venne introdotto il "day zero" dell'acqua. La terribile siccità e i continui sprechi di acqua avevano ridotto le riserve idriche degli acquedotti a tal punto da trovarsi in condizione di crisi irreversibile. Il Governo, con alcuni mesi di anticipo, stabilì un giorno entro il quale, se le riserve non fossero state ripristinate oltre il 13,5% del totale, avrebbe chiuso l'acqua completamente a tutti. La conseguenza è stata che la popolazione ha cominciato a sprecare molta meno acqua, e il day zero è stato continuamente posticipato fino ad arrivare a oggi senza necessità di metterlo in pratica. Ma non è stato cancellato, il limite è rimasto e costantemente monitorato.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
mi sembra di aver scritto (ma ci arriva chiunque) perchè gli anziani non possono essere segregati, ma attendiamo comunque di leggere i dettagli del piano (non vedo l'ora di arrivare al punto in cui si separa il marito 65enne dalla moglie 59enne fino all'immunità di gregge)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma perchè devi sempre atteggiarti al sapientone che ha tutte le risposte e considera le idee degli altri sempre delle coglionate?Rosewall ha scritto:mi sembra di aver scritto (ma ci arriva chiunque) perchè gli anziani non possono essere segregati, ma attendiamo comunque di leggere i dettagli del piano (non vedo l'ora di arrivare al punto in cui si separa il marito 65enne dalla moglie 59enne fino all'immunità di gregge)
Guarda il tuo amato Macron come è stato abile a gestire la situazione. Un fior di governante.
I familiari non li separi, l'ho chiarito.
Le cose si fanno se le organizzi per tempo. Se rincorri l'emergenza no.
Tu probabilmente al governatore di Città del Capo gli avresti detto che "l'acqua non la puoi togliere agli assetati"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I bambini già giocano tutti insieme anche in massa da giugno, a scuola per di più si scambiano pure le mascherine.
Comunque se ho ben capito prossimo lockdown (e secondo di una lunghissima serie a venire) dicono dal 9 novembre al 15 dicembre.
Si esce solo per la scuola, il lavoro ed acquistare alimentari.
Oh finalmente una guerra vera, non sul divano bensì armati di DPI al proprio posto di lavoro e nella famiglia, e pronti alla morte.
Ogni superficie potrebbe contaminarvi, ogni persona contagiarvi. Ogni passante può essere una bomba.
Comunque se ho ben capito prossimo lockdown (e secondo di una lunghissima serie a venire) dicono dal 9 novembre al 15 dicembre.
Si esce solo per la scuola, il lavoro ed acquistare alimentari.
Oh finalmente una guerra vera, non sul divano bensì armati di DPI al proprio posto di lavoro e nella famiglia, e pronti alla morte.
Ogni superficie potrebbe contaminarvi, ogni persona contagiarvi. Ogni passante può essere una bomba.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
rispondi nel merito invece di argomentare ad hominem ("sapientone") o a cazzo ("l'acqua del sudafrica"): come pensi di poter isolare una persona che ha bisogno di cure o assistenza? Coi cyloni?
Fra uno che mi dice che vuole vedermi crepare e un altro che mi dice che ha un piano per tenermi in apena sotto l'acqua per due ore, preferisco di gran lunga il primo chè almeno non è ipocrita (e non è che lo amerei, eh).
Inoltre, nello scenario (infattibile) "blocco solo gli over 65" (ma "i famigliari non li separi"...quindi blocchiamo anche i loro famigliari), aumentando la circolazione del virus verrebbero comunque ricoverati via via sempre più over 50 (soprattutto).
Fra uno che mi dice che vuole vedermi crepare e un altro che mi dice che ha un piano per tenermi in apena sotto l'acqua per due ore, preferisco di gran lunga il primo chè almeno non è ipocrita (e non è che lo amerei, eh).
Inoltre, nello scenario (infattibile) "blocco solo gli over 65" (ma "i famigliari non li separi"...quindi blocchiamo anche i loro famigliari), aumentando la circolazione del virus verrebbero comunque ricoverati via via sempre più over 50 (soprattutto).
Ultima modifica di Rosewall il gio ott 29, 2020 10:17 am, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Parlerei di Situazionismo Spinto (non di Gios, ovviamente)chiaky ha scritto:Ursula Borderline o come si chiama ha proposto il lockdown europeo.
Mesi cupi e tempestosi ci attendono.
Gios, così ti piaccio?
Il che è proprio la situazione ideale per il Virus ,che, direbbe il Saggio, va Anticipato, non Seguito.
F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si, l'ho postato di là ma ho sbagliato topic.Johnny Rex ha scritto:Parlerei di Situazionismo Spinto (non di Gios, ovviamente)chiaky ha scritto:Ursula Borderline o come si chiama ha proposto il lockdown europeo.
Mesi cupi e tempestosi ci attendono.
Gios, così ti piaccio?
Il che è proprio la situazione ideale per il Virus ,che, direbbe il Saggio, va Anticipato, non Seguito.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Qualche numero su cosa ci aspetta nella imminente guerra del lockdown sul posto di lavoro e non sul divano.
Ad oggi e per ora, volendo pur trascurare tutti i positivi non rilevati, ove colpiti dal virus:
Se avete 0-19 anni finirete in intensiva nello 0,01% dei casi, ricoverati nello 0,49%, e nel 68,4% dei casi sarete asintomatici.
Se 20-50, intensivi nello 0,17% dei casi, ricoverati nel 2,38% e asintomatici nel 59,85% dei casi.
Se 51-70 allo 0.98% dei casi intensivi, ricoverati al 6,43% ed al 55,84% asintomatici.
Se oltre 70 anni, 1,93% intensivo 17,64% ricoverato e 51,17% asintomatico.
Pare che di quelli che finiscono in intensiva ne muoiano 4 su 10.
Da un punto di vista generale, mi sembrano numeri perfettamente in grado di travolgere il sistema sanitario.
Da un punto di vista individuale, nel malaugurato caso di contagio (da evitarsi in ogni modo) esistono concrete possibilità di sopravvivenza ad ogni età.
Ad oggi e per ora, volendo pur trascurare tutti i positivi non rilevati, ove colpiti dal virus:
Se avete 0-19 anni finirete in intensiva nello 0,01% dei casi, ricoverati nello 0,49%, e nel 68,4% dei casi sarete asintomatici.
Se 20-50, intensivi nello 0,17% dei casi, ricoverati nel 2,38% e asintomatici nel 59,85% dei casi.
Se 51-70 allo 0.98% dei casi intensivi, ricoverati al 6,43% ed al 55,84% asintomatici.
Se oltre 70 anni, 1,93% intensivo 17,64% ricoverato e 51,17% asintomatico.
Pare che di quelli che finiscono in intensiva ne muoiano 4 su 10.
Da un punto di vista generale, mi sembrano numeri perfettamente in grado di travolgere il sistema sanitario.
Da un punto di vista individuale, nel malaugurato caso di contagio (da evitarsi in ogni modo) esistono concrete possibilità di sopravvivenza ad ogni età.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il problema è la mancanza completa di prospettiva.
E' chiaro che la curva epidemica e il risultato delle misure prese, non sono esattamente prevedibili, però il navigare a vista (o come lo chiama Johnny Rex, il situazionismo) estremo non depone sulla lucidità di chi sta decidendo.
Nessuno dice chiaramente che andremo in confinamento, si tende a escluderlo, pateticamente se mi posso permettere.
Chi si vede chiusa l'attività non sa quando potrà riaprirla.
"Vedremo" "Valuteremo". Non sono risposte.
Non c'è nulla di più frustrante del vedersi spegnere senza risposte e senza prospettive. L'epidemia durerà almeno fino a inizio estate, il timore fondato è di vedersi chiudere per 6-8 mesi, cosa intollerabile, non solo per chi ne avrebbe problemi economici irreversibili, ma anche per chi si troverebbe sul suo divano per mesi, pur lavorando, psicologicamente.
A queste domande la risposta è sempre la stessa:
quintana o setta.
E' chiaro che la curva epidemica e il risultato delle misure prese, non sono esattamente prevedibili, però il navigare a vista (o come lo chiama Johnny Rex, il situazionismo) estremo non depone sulla lucidità di chi sta decidendo.
Nessuno dice chiaramente che andremo in confinamento, si tende a escluderlo, pateticamente se mi posso permettere.
Chi si vede chiusa l'attività non sa quando potrà riaprirla.
"Vedremo" "Valuteremo". Non sono risposte.
Non c'è nulla di più frustrante del vedersi spegnere senza risposte e senza prospettive. L'epidemia durerà almeno fino a inizio estate, il timore fondato è di vedersi chiudere per 6-8 mesi, cosa intollerabile, non solo per chi ne avrebbe problemi economici irreversibili, ma anche per chi si troverebbe sul suo divano per mesi, pur lavorando, psicologicamente.
A queste domande la risposta è sempre la stessa:
quintana o setta.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Poi risponderà Laplaz per lui ma è ovvio che se si trova sempre un caso particolare non si può fare nulla.Rosewall ha scritto:rispondi nel merito invece di argomentare ad hominem ("sapientone") o a cazzo ("l'acqua del sudafrica"): come pensi di poter isolare una persona che ha bisogno di cure o assistenza? Coi cyloni?
Fra uno che mi dice che vuole vedermi crepare e un altro che mi dice che ha un piano per tenermi in apena sotto l'acqua per due ore, preferisco di gran lunga il primo chè almeno non è ipocrita (e non è che lo amerei, eh).
Inoltre, nello scenario (infattibile) "blocco solo gli over 65" (ma "i famigliari non li separi"...quindi blocchiamo anche i loro famigliari), aumentando la circolazione del virus verrebbero comunque ricoverati via via sempre più over 50 (soprattutto).
Ma inizia ad isolare chi non ha particolari problemi.
Chi ha bisogno di fare qualche terapia inizi ad uscire o vedere solo il terpista etc.
Chi può se inizia a stare a casa e vedere solo il figlio anzichè andare al bingo, a giocare a carte a guardare i cantieri etc etc è già qualcosa.
Si tratta di contenere i numeri, non è la soluzione unica ovviamente
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
maxredo ha scritto:Poi risponderà Laplaz per lui ma è ovvio che se si trova sempre un caso particolare non si può fare nulla.Rosewall ha scritto:rispondi nel merito invece di argomentare ad hominem ("sapientone") o a cazzo ("l'acqua del sudafrica"): come pensi di poter isolare una persona che ha bisogno di cure o assistenza? Coi cyloni?
Fra uno che mi dice che vuole vedermi crepare e un altro che mi dice che ha un piano per tenermi in apena sotto l'acqua per due ore, preferisco di gran lunga il primo chè almeno non è ipocrita (e non è che lo amerei, eh).
Inoltre, nello scenario (infattibile) "blocco solo gli over 65" (ma "i famigliari non li separi"...quindi blocchiamo anche i loro famigliari), aumentando la circolazione del virus verrebbero comunque ricoverati via via sempre più over 50 (soprattutto).
Ma inizia ad isolare chi non ha particolari problemi.
Chi ha bisogno di fare qualche terapia inizi ad uscire o vedere solo il terpista etc.
Chi può se inizia a stare a casa e vedere solo il figlio anzichè andare al bingo, a giocare a carte a guardare i cantieri etc etc è già qualcosa.
Si tratta di contenere i numeri, non è la soluzione unica ovviamente
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tutti ragionano come se l'unica patologia fosse il Covid.Albornoz ha scritto:Qualche numero su cosa ci aspetta nella imminente guerra del lockdown sul posto di lavoro e non sul divano.
Ad oggi e per ora, volendo pur trascurare tutti i positivi non rilevati, ove colpiti dal virus:
Se avete 0-19 anni finirete in intensiva nello 0,01% dei casi, ricoverati nello 0,49%, e nel 68,4% dei casi sarete asintomatici.
Se 20-50, intensivi nello 0,17% dei casi, ricoverati nel 2,38% e asintomatici nel 59,85% dei casi.
Se 51-70 allo 0.98% dei casi intensivi, ricoverati al 6,43% ed al 55,84% asintomatici.
Se oltre 70 anni, 1,93% intensivo 17,64% ricoverato e 51,17% asintomatico.
Pare che di quelli che finiscono in intensiva ne muoiano 4 su 10.
Da un punto di vista generale, mi sembrano numeri perfettamente in grado di travolgere il sistema sanitario.
Da un punto di vista individuale, nel malaugurato caso di contagio (da evitarsi in ogni modo) esistono concrete possibilità di sopravvivenza ad ogni età.
Molta gente muore per altre cause perché gli ospedali non hanno posto per curarli tempestivamente.
Il collasso del sistema sanitario nazionale colpisce anche e soprattutto chi il Covid non ce l'ha, tipo chi ad esempio è costretto ad aspettare più del dovuto per interventi chirurgici, trapianti etc. o chi ha un malore improvviso e non può essere soccorso perché i posti letto sono occupati dai malati Covid.
Quei morti non sono inseriti nel conteggio dei decessi da Covid ma indirettamente lo sono.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I più bravi contro la pandemia. Che il luogo comune con cui ci siamo baloccati per tutta l' estate fosse largamente esagerato è ormai chiaro a tutti. Ma la realtà è ben più amara: da quando la circolazione del virus è ripresa, siamo tra i peggiori al mondo. È la conclusione a cui si giunge in base a un corposo e aggiornatissimo studio della Oxford Martin School, centro di ricerca della Oxford University. La documentazione è pubblicata on line, sul sito Ourworldindata.org, sotto forma di mappe interattive in grado di restituire a colpo d' occhio la situazione globale.
Il sito non si focalizza sui numeri della diffusione del virus, sulle terapie intensive occupate o sui morti da Covid, dati che dipendono da una complessità di fattori non tutti sotto il controllo di governi, Regioni, Asl.
Lo studio si occupa invece di comparare le politiche di risposta al Covid, cioè tutte quelle azioni che servono a cercare di convivere con il virus, limitarne i danni, aiutare chi ne subisce il contraccolpo. Fattori, questi sì, totalmente in mano alla gestione politica e amministrativa della pandemia.
Quando si va ad analizzare cosa stiamo facendo e abbiamo fatto contro la malattia che ci sta tormentando, il confronto internazionale ci vede indietro in tutte le voci più incisive. L' esempio più clamoroso è quello delle politiche di ristoro: secondo la mappa realizzata dagli studiosi britannici l' Italia, unica insieme al Portogallo in tutto l' Occidente, ha una media di risarcimento delle perdite di reddito dovute alle restrizioni anti Covid inferiore al 50 per cento del salario perso.
È in realtà già chiaro che l' appoggio offerto dal governo a chi è più colpito dalla pandemia sia stato insufficiente nella quantità e lento nei tempi, ostacolato dalla burocrazia e reso difficile da una regolamentazione del mercato del lavoro che divide la popolazione in fantasmi, poco tutelati e garantiti. Ma è il confronto internazionale a rivelare che non deve per forza andare così.
L' altro pesante punto debole delle politiche sanitarie è il tracciamento, universalmente considerato la più potente arma contro la diffusione del virus. Lo studio divide i Paesi in tre categorie: nessuna politica di contact tracing, limitata ad alcuni casi, estesa a tutti i casi. L' Italia ha fatto brevemente parte di quest' ultima categoria durante l' estate, quando i numeri dei positivi erano minimi. La cosa ci è scappata di mano al primo balzo dei contagi e oggi siamo ripiombati nella categoria contact tracing «limitato» insieme al tanto criticato Regno Unito e alla «noncurante» Svezia, che però ha dichiaratamente scelto un approccio diverso.
Del resto, se non fosse così, non si spiegherebbe perché la Protezione civile abbia pubblicato solo ora bandi per reclutare tracciatori. Anche per quel che riguarda l' altra arma anti coronavirus, i tamponi, siamo messi piuttosto male.
La classificazione di Oxford è: zero tamponi, solo a categorie a rischio, solo ai sintomatici, tracciamento a tappeto. L' Italia è classificata tra chi fa tamponi solo ai sintomatici, anche se la situazione è più complicata di così: tra ricorsi al Tar e fughe in avanti di alcune Regioni, oggi in certe parti del Paese la possibilità di farsi un tampone anche se non si manifestano sintomi esiste, ma non ovunque, e il percorso è spesso tortuoso. E appena pochi giorni fa le Regioni sommerse dalle prenotazioni hanno chiesto di poter tornare ai test per soli sintomatici. Un caos.
Lo studio permette inoltre di valutare anche il «rigore» delle politiche governative di distanziamento e confinamento, e in questo momento non siamo tra quelli che hanno deciso di imporre più limiti di movimento e chiusure di attività. Unica protezione in cui siamo più avanti è il congelamento di debiti e contratti onerosi, che pesa però sui privati.
Interessante anche l' analisi sulle scuole: confrontando l' evoluzione della mappa che racconta lo stop alle lezioni, si vede che in nessun' altra parte del globo è durato tanto. Ora perlomeno siamo in linea con l' Europa continentale.
L' analisi smonta insomma la propaganda che ci raccontava campioni della lotta al virus quando l' estate ci aiutava e nella stessa barca con gli altri Paesi ora che siamo di nuovo nella bufera.
Il sito non si focalizza sui numeri della diffusione del virus, sulle terapie intensive occupate o sui morti da Covid, dati che dipendono da una complessità di fattori non tutti sotto il controllo di governi, Regioni, Asl.
Lo studio si occupa invece di comparare le politiche di risposta al Covid, cioè tutte quelle azioni che servono a cercare di convivere con il virus, limitarne i danni, aiutare chi ne subisce il contraccolpo. Fattori, questi sì, totalmente in mano alla gestione politica e amministrativa della pandemia.
Quando si va ad analizzare cosa stiamo facendo e abbiamo fatto contro la malattia che ci sta tormentando, il confronto internazionale ci vede indietro in tutte le voci più incisive. L' esempio più clamoroso è quello delle politiche di ristoro: secondo la mappa realizzata dagli studiosi britannici l' Italia, unica insieme al Portogallo in tutto l' Occidente, ha una media di risarcimento delle perdite di reddito dovute alle restrizioni anti Covid inferiore al 50 per cento del salario perso.
È in realtà già chiaro che l' appoggio offerto dal governo a chi è più colpito dalla pandemia sia stato insufficiente nella quantità e lento nei tempi, ostacolato dalla burocrazia e reso difficile da una regolamentazione del mercato del lavoro che divide la popolazione in fantasmi, poco tutelati e garantiti. Ma è il confronto internazionale a rivelare che non deve per forza andare così.
L' altro pesante punto debole delle politiche sanitarie è il tracciamento, universalmente considerato la più potente arma contro la diffusione del virus. Lo studio divide i Paesi in tre categorie: nessuna politica di contact tracing, limitata ad alcuni casi, estesa a tutti i casi. L' Italia ha fatto brevemente parte di quest' ultima categoria durante l' estate, quando i numeri dei positivi erano minimi. La cosa ci è scappata di mano al primo balzo dei contagi e oggi siamo ripiombati nella categoria contact tracing «limitato» insieme al tanto criticato Regno Unito e alla «noncurante» Svezia, che però ha dichiaratamente scelto un approccio diverso.
Del resto, se non fosse così, non si spiegherebbe perché la Protezione civile abbia pubblicato solo ora bandi per reclutare tracciatori. Anche per quel che riguarda l' altra arma anti coronavirus, i tamponi, siamo messi piuttosto male.
La classificazione di Oxford è: zero tamponi, solo a categorie a rischio, solo ai sintomatici, tracciamento a tappeto. L' Italia è classificata tra chi fa tamponi solo ai sintomatici, anche se la situazione è più complicata di così: tra ricorsi al Tar e fughe in avanti di alcune Regioni, oggi in certe parti del Paese la possibilità di farsi un tampone anche se non si manifestano sintomi esiste, ma non ovunque, e il percorso è spesso tortuoso. E appena pochi giorni fa le Regioni sommerse dalle prenotazioni hanno chiesto di poter tornare ai test per soli sintomatici. Un caos.
Lo studio permette inoltre di valutare anche il «rigore» delle politiche governative di distanziamento e confinamento, e in questo momento non siamo tra quelli che hanno deciso di imporre più limiti di movimento e chiusure di attività. Unica protezione in cui siamo più avanti è il congelamento di debiti e contratti onerosi, che pesa però sui privati.
Interessante anche l' analisi sulle scuole: confrontando l' evoluzione della mappa che racconta lo stop alle lezioni, si vede che in nessun' altra parte del globo è durato tanto. Ora perlomeno siamo in linea con l' Europa continentale.
L' analisi smonta insomma la propaganda che ci raccontava campioni della lotta al virus quando l' estate ci aiutava e nella stessa barca con gli altri Paesi ora che siamo di nuovo nella bufera.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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