La Porta sul Nulla-Elezioni Politiche 25 Settembre 2022

[orson.poeta]

Spettacolare quella volta che è stato contestato a Sanremo e gli si è seccata la lingua in diretta

Dovette intervenire Fazio per trarlo fuori dalla melma: pietoso

Pubblico destrorso, era meglio ii Bagaglino dove i politici facevano più ridere dei comici. Ora i comici sono più credibili dei politici e diventano presidenti

[tennisfan82]

Spettacolare quella volta che è stato contestato a Sanremo e gli si è seccata la lingua in diretta

Dovette intervenire Fazio per trarlo fuori dalla melma: pietoso

Pubblico destrorso, era meglio ii Bagaglino dove i politici facevano più ridere dei comici. Ora i comici sono più credibili dei politici e diventano presidenti

Ci fu una campagna mediatica devastante contro la RAI e lo stesso Crozza da parte dei giornali di Berlusconi, con tanto di claque all'Ariston guidata da Giuliano Ferrara(se non ricordo male)

[orson.poeta]

Dovette intervenire Fazio per trarlo fuori dalla melma: pietoso

Pubblico destrorso, era meglio ii Bagaglino dove i politici facevano più ridere dei comici. Ora i comici sono più credibili dei politici e diventano presidenti

Ci fu una campagna mediatica devastante contro la RAI e lo stesso Crozza da parte dei giornali di Berlusconi, con tanto di claque all'Ariston guidata da Giuliano Ferrara(se non ricordo male)

Pure quando si esibì Benigni a Sanremo, quando faceva ancora mediamente ridere, i giornalai di Berlusca(compreso il panzone) montarono il caso..ma Baudo e la dirigenza Rai non permise ci fossero fischi contro il Dante 2.0 Crozza è poco istituzionale e gestibile pure per lavorare su la 7.

[tennisfan82]

Lula presidente del Brasile ma Bolsonaro non ha accettato il risultato è si è asserragliato nel palazzo presidenziale.

Bolsonaro è il primo presidente nella storia del Brasile a non essere rieletto.

[Nick]

Ma sta storia che si è asserragliato nel palazzo Presidenziale non lo leggo e non lo sento da nessuna parte.
Su La7 stanno parlando da mezz'ora del Brasile.
Vero che non ha ancora riconosciuto il risultato.

[Burano]

Lula presidente del Brasile ma Bolsonaro non ha accettato il risultato è si è asserragliato nel palazzo presidenziale.

Bolsonaro è il primo presidente nella storia del Brasile a non essere rieletto.

È la nuova moda dei fascio sovranisti.
Boh..poi dice che è la sinistra a non accettare il voto del popolo

[Londinium]

Pressoché tutti i brasiliani che conosco qua in UK sono contenti che abbia vinto Lula, anche perché non sopportavano Bolsonaro. Lula sempre stato molto amato dal popolo, avrebbe vinto di nuovo nel 2018 se non fosse finito al gabbio dando il via libera a Bolsonaro, mentre più o meno tutti hanno odiato Dilma che lo ha succeduto. Sull’ incarcerazione di Lula si legge un po’ di tutto, a cominciare dal giudice Moro che poi è’ stato ministro di giustizia di Bolsonaro e condusse l’operazione “Lava Jato” (lavamacchine, una specie di mani pulite ma il nome deriva dall’autolavaggio di Brasilia dove si faceva riciclaggio di denaro sporco, altro che Breaking Bad ) che porto’ alla condanna di Lula per corruzione e la Petrobas quasi in bancarotta. Fu coinvolta anche l’FBI, ma insomma americani e petrolio che novità. Si parla di 2 miliardi di dollari di giri di corruzione, così per dire. Difficile pensare che Lula non fosse davvero colpevole, voglio dire è’ il Brasile, cosa peraltro stabilita in diversi processi di appello, fu scarcerato dopo 580 giorni perché la corte suprema stabilì che non si poteva stare in galera prima di aver svolto tutti i gradi di giudizio, un metodo usato dall’elite brasiliana per rimandare il tutto fino alla
prescrizione (anche il CEO di Petrobas vide la condanna annullata dalla corte suprema per vizio di forma). Tutto il mondo è paese, se noi abbiamo Berlusconi di nuovo al governo presumo Lula sia legittimamente il nuovo presidente, sono entrambi specchio del paese che governano.

[paoolino]

Io invece ho una decina di amici brasiliani che vivono in Brasile e fanno parte della classe medio-alta (professionisti e dirigenti di aziende) e da parte loro il commento è più o meno lo stesso:

Lula e Bolsonaro fanno schifo entrambi, solo che Lula ha come riferimento delle politiche economiche il Venezuela di Chavez e Maduro, mentre Bolsonaro è più aperto al mercato, quindi, alla fine, per loro, il meno peggio è Bolsonaro.

In più dicono che l’immagine all’estero di Bolsonaro è molto peggiore di quanto non sia in realtà, perché è per lo più filtrata da “Globo”, il cui editore è molto avverso a Bolsonaro.

[Londinium]

Mi sembra una visione abbastanza equa, anche se forse esagerata visto che il Brasile ebbe un enorme boom economico con Lula, seguito però da una recessione molto dura. Mentre con Bolsonaro l’economia e’ in ripresa e la disoccupazione in calo, anche se non proprio un miracolo
economico ecco. Peraltro Lula per vincere ha dovuto stringere molte alleanze verso il centro quindi spero per il Brasile che non si possa mascherare da Chavez/Maduro.

[uglygeek]

Non ho notizia di manovre di Bolsonaro per non accettare il risultato. È vero che il distacco è solo del 1.5% ma sono comunque più di due milioni di voti.

Ho notato però quanto bene funzioni la democrazia del Brasile in confronto a quella degli Stati Uniti.
Più o meno un'ora dopo la chiusura delle urne avevano contato quasi tutti i voti e si conosceva il vincitore. Negli Stati Uniti a volte ci vogliono giorni o settimane per sapere chi ha vinto in Georgia e in Florida.
Senza stupide divisioni del conteggio per stati, senza regole inutilmente complicate, e (probabilmente) senza un assalto al parlamento prima della proclamazione del vincitore.

[pocaluce]

Ho notato però quanto bene funzioni la democrazia del Brasile in confronto a quella degli Stati Uniti.
Più o meno un'ora dopo la chiusura delle urne avevano contato quasi tutti i voti e si conosceva il vincitore. Negli Stati Uniti a volte ci vogliono giorni o settimane per sapere chi ha vinto in Georgia e in Florida.
Senza stupide divisioni del conteggio per stati, senza regole inutilmente complicate, e (probabilmente) senza un assalto al parlamento prima della proclamazione del vincitore.

hanno spiegato come funziona il voto nei seggi brasiliani nella puntata di propaganda che ha seguito il primo turno all'ambasciata del brasile a roma: si vota in forma "elettronica", con delle apposite macchine per cui ad ogni candidato è associato un numero (quindi non scrivi "lula" o "bolsonaro" ma 5, 13 o quello che è: se scrivi un numero che non è associato a nessun candidato, il sistema ti permette di correggere, mentre c'è un'apposita opzione per lasciare la scheda in bianco). se non ho capito male, al votante - e solo a lui - viene stampato sul momento dalla macchina una sorta di tagliandino con un codice alfanumerico univoco come prova di voto (senza ovviamente la selezione scelta), quindi nessuno può associare il voto 12abc34def56 a joao silva o josé pereira (non so quali siano gli equivalenti dei mario rossi locali ), ma volendo la persona stessa potrebbe richiedere di visualizzare che il suo voto sia stato registrato correttamente dal sistema. ovviamente questo permette un conteggio pressoché immediato alla chiusura del seggio, con un sistema elettorale più diretto praticamente la proclamazione del vincitore è immediato non appena tutti i seggi hanno mandato il loro risultato a brasilia.
bolsonaro da anni contesta questa maniera di voto e vorrebbe tornare al cartaceo, sostenendo che con il voto elettronico le elezioni sarebbero più facilmente truccabili, nonostante ci siano stati audit sia durante varie tornate elettorali (anche per altre cariche, non solo il presidente) e vari tentativi di attacco al sistema (tutti falliti) che ovviamente lo smentiscono.

[pocaluce]

sulla questione rave, predappio e variegate. ora sembra che si voglia discutere una bozza di decreto legge per il contrasto, riporto da repubblica:
"reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d'ufficio "se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica". E' quanto si legge nella bozza del decreto legge all'esame oggi del Consiglio dei ministri - composta di 9 articoli e che riguarda anche norme in materia di giustizia e di Covid - nella parte che riguarda il contrasto ai rave party. In caso di condanna, "è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell'occupazione".

Si ravvisa, si legge ancora nella bozza di decreto, "la straordinaria necessità ed urgenza di introdurre disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno dei raduni dai quali possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica"

ora, aldilà della confisca, il problema nell'avere una destra simile al governo non è tanto l'introduzione di questo DL, ma la volontà con cui questo possa venire applicato da prefetti, ministeri e forze dell'ordine. la premessa è talmente vaga (l'ordine pubblico e persino la salute pubblica, quindi le norme anti-covid solo quando fanno comodo) che potenzialmente potrebbe trovare applicazione in numerosi casi: scioperi, sit-in, assemblee pubbliche di piazza "improvvisate", peraltro con procedura d'ufficio, quindi senza possibilità di far valere le proprie ragioni magari in sede "negoziale" con le forze dell'ordine, ovvero a loro discrezione prendono e decidono di sgomberare. la cosa meravigliosa è che con la stessa applicazione anche il raduno di predappio sarebbe stato da sciogliere, ma ovviamente lì per l'ordine pubblico tutto bene...

[alessandro]

Quindi anche una protesta novax.

Ora si attende un uguale spiegamento di forze per cacciare quelli di casapound

[Gios]

Io auspico che in questi giorni di tregua che, con nobiltà cavalleresca, i giovani dei Collettivi della Sapienza si sono concessi, ed hanno concesso allo stato fascista, auspico, dico, che le forze politiche di sinistra, parlamentari ed extraparlamentari, abbiano la volontà di allacciare con questi dei rapporti. Così, come me, anche Antonio Vicari sulle giuste pagine del Manifesto.
Non è possibile abbandonare ad essi, i Collettivi, tutto l'onere della responsabilità dell'antifascismo, unico baluardo in questo paese in procinto di essere devastato dallo squadrismo, dai picchetti neri, un paese che, e Giorgia Meloni ne è l'esempio lampante, con la sua aura fosca e minacciosa, vive nel tremore, nella paura del dissenso.

Speriamo così, in questa novembrata romana, squillino bollenti gli smartphone dei comitati dei Collettivi (comitati democratici, socialisti, rappresentanti le diversità) e da un capo all'altro si pronuncino queste parole: "non siete soli".

[Rosewall]

tu guarda se il Manifesto deve fare il giornale di sinistra-sinistra quando c'è già il Santo Padre:

Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Se voi volete vedere questo, andate in queste università ultra-specializzate in economia liberale, e guardate la faccia dei giovani e delle giovani che studiano lì.

[Gios]

tu guarda se il Manifesto deve fare il giornale di sinistra-sinistra quando c'è già il Santo Padre:

Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Se voi volete vedere questo, andate in queste università ultra-specializzate in economia liberale, e guardate la faccia dei giovani e delle giovani che studiano lì.

Hai ragione. Questo mi fa sovvenire con una certa malinconia (e, al contempo, rabbia) i giorni infelici del magistero di Joseph Ratzinger quando La Sapienza davvero seppe ergersi a modello di lotta contro ogni reazionarismo, ogni oscurantismo, ogni fascionazismo.

Erano giorni più felici e meno oscuri di questi che ci attendono.

[Rosewall]

potenzialmente potrebbe trovare applicazione in numerosi casi: scioperi, sit-in, assemblee pubbliche di piazza "improvvisate", peraltro con procedura d'ufficio, quindi senza possibilità di far valere le proprie ragioni magari in sede "negoziale" con le forze dell'ordine, ovvero a loro discrezione prendono e decidono di sgomberare.

[uglygeek]

Ho notato però quanto bene funzioni la democrazia del Brasile in confronto a quella degli Stati Uniti.
Più o meno un'ora dopo la chiusura delle urne avevano contato quasi tutti i voti e si conosceva il vincitore. Negli Stati Uniti a volte ci vogliono giorni o settimane per sapere chi ha vinto in Georgia e in Florida.
Senza stupide divisioni del conteggio per stati, senza regole inutilmente complicate, e (probabilmente) senza un assalto al parlamento prima della proclamazione del vincitore.

hanno spiegato come funziona il voto nei seggi brasiliani nella puntata di propaganda che ha seguito il primo turno all'ambasciata del brasile a roma: si vota in forma "elettronica", con delle apposite macchine per cui ad ogni candidato è associato un numero (quindi non scrivi "lula" o "bolsonaro" ma 5, 13 o quello che è: se scrivi un numero che non è associato a nessun candidato, il sistema ti permette di correggere, mentre c'è un'apposita opzione per lasciare la scheda in bianco). se non ho capito male, al votante - e solo a lui - viene stampato sul momento dalla macchina una sorta di tagliandino con un codice alfanumerico univoco come prova di voto (senza ovviamente la selezione scelta), quindi nessuno può associare il voto 12abc34def56 a joao silva o josé pereira (non so quali siano gli equivalenti dei mario rossi locali ), ma volendo la persona stessa potrebbe richiedere di visualizzare che il suo voto sia stato registrato correttamente dal sistema. ovviamente questo permette un conteggio pressoché immediato alla chiusura del seggio, con un sistema elettorale più diretto praticamente la proclamazione del vincitore è immediato non appena tutti i seggi hanno mandato il loro risultato a brasilia.
bolsonaro da anni contesta questa maniera di voto e vorrebbe tornare al cartaceo, sostenendo che con il voto elettronico le elezioni sarebbero più facilmente truccabili, nonostante ci siano stati audit sia durante varie tornate elettorali (anche per altre cariche, non solo il presidente) e vari tentativi di attacco al sistema (tutti falliti) che ovviamente lo smentiscono.

Fatti tutti i dovuti complimenti alla democrazia brasiliana, pero' Bolsonaro non ha ancora accettato il risultato, i suoi sostenitori organizzano sit-in davanti alle caserme dell'esercito chiedendo che intervengano di fatto con un golpe e camionisti, che sono quasi tutti dalla parte di Bolsonaro, stanno bloccando le autostrade.
Insomma, e' tutto nelle mani dell'esercito, Bolsonaro fa capire che rimarrebbe volentieri al potere ma che non puo' farlo a dispetto dell'esercito.
Conteranno anche in fretta i voti, ma le democrazie son fatte diverse.

Se non ricordo male il golpe cileno contro Allende comincio' proprio in seguito alle proteste dei camionisti...