Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto: dom nov 20, 2022 10:40 am Che è poi il discorso per cui con l'iperprofessionismo odierno gli atleti son tutti pallosi anche perché il genio & sregolatezza non può più permetterselo nessuno. Forse lo stesso Maradona, oggi, non sarebbe il n.1 come lo era quarant'anni fa. Non per motivi tecnici ma atletici. Abbastanza triste questa cosa.
Togli pure il forse. Ai tempi di Maradona si andava al rallentatore rispetto ad adesso.

Non puoi più fare la vita dei Best, McEnroe, Maradona eccetera da anni nello sport professionistico più o meno recente.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

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Nasty ha scritto: mar nov 22, 2022 11:03 am
ThePiper ha scritto: dom nov 20, 2022 2:31 pm
Nickognito ha scritto: dom nov 20, 2022 2:01 pm Haaland con i piedi di Vierchowod giocherebbe in serie b norvegese, credo. :D
Si ma un attaccante deve essere più bravo di un difensore a livello tecnico. Un difensore non deve essere così bravo tecnicamente, nemmeno oggi. Certamente più che in passato, ma il gioco è molto più organizzato, quindi non devi improvvisare molto. Si tratta nel 90% dei casi di stoppare un pallone e passarlo di interno a brevi distanze, e poi i campi sono molto meglio di una volta e quindi pure questo aiuta.

Ma davvero pensate che uno Skriniar sia tanto meglio tecnicamente di un Vierchowood?


Attenzione che secondo me la media della qualità tecnica dei difensori centrali 2022 non è affatto superiore a quella dei difensori centrali metà anni 80

Baresi
Scirea
Brio
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Tutti più tecnici di De Vrij, Breme, Skriniar...

Attenzione
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Monheim ha scritto: dom nov 27, 2022 9:59 pm
Burano ha scritto: dom nov 20, 2022 10:40 am Che è poi il discorso per cui con l'iperprofessionismo odierno gli atleti son tutti pallosi anche perché il genio & sregolatezza non può più permetterselo nessuno. Forse lo stesso Maradona, oggi, non sarebbe il n.1 come lo era quarant'anni fa. Non per motivi tecnici ma atletici. Abbastanza triste questa cosa.
Togli pure il forse. Ai tempi di Maradona si andava al rallentatore rispetto ad adesso.

Non puoi più fare la vita dei Best, McEnroe, Maradona eccetera da anni nello sport professionistico più o meno recente.
Puoi fare la vita alterna di Kyrgios, ed essere comunque fra il 10 e il 20.
Per i piani altissimi i Polli in Batteria ,sperando sempre in un Patrick Bateman :P a sorpresa.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

Maradona era un buon atleta. Forte fisicamente, si allenava, prendeva tante di quelle botte che quasi nessuno oggi riuscirebbe a sopportare. E ha molto più talento appunto di un Kyrgios. Poi ebbe un periodo a Barcellona particolare, dove infatti non gioco " benissimo.
Ho avuto occasione di stare con Maradona un'estate durante la preparazione e stava a lavorare duramente, non in piscina con le mignotte. E la sera stava in albergo con la squadra. Gli effetti della coca su un atleta a breve termine non credo siano particolarmente negativi. Diego non era meno fisicato di Messi. Semmai Platini avrebbe patito di più. Diego sarebbe il numero , uno oggi. Per un periodo breve certo, un certo tipo di professionalità allunga molto la carriera.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Storie di calcio e non...

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Pure questa fotina è caruccia, sembra di essere in campo.
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto: dom nov 27, 2022 8:57 pm Io proseguo con le foto suggestive. Se ne trovano parecchie di quel periodo.

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Che stadio è?
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Re: Storie di calcio e non...

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captain ha scritto: mer nov 30, 2022 12:31 pm
Che stadio è?
Catania?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

La partita di ritorno di quel famoso juve-catania, il 13 di Lino Banfi :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

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Quando Paolo Calabresi entrò a San Siro fingendosi Nicolas Cage e ricevette anche un regalo da Galliani: il racconto dell'attore

Paolo Calabresi, noto attore italiano, oggi alla ribalta soprattutto per il suo ruolo di Biascica in Boris, è stato ospite del podcast “Tintoria” di Daniele Tinti e Stefano Rapone, disponibile, tra le altre piattaforme, su YouTube (qui la puntata integrale) e Spotify. Nel corso del suo intervento Calabresi ha raccontato divertito di quando, agli albori della sua carriera, riuscì ad entrare a San Siro per un Milan-Roma di Serie A fingendosi l’attore americano Nicolas Cage, riuscendo ad ingannare Adriano Galliani, che nella pancia dello stadio gli fece addirittura un regalo. Di seguito il racconto: “Volevo andare allo stadio, un amico mi ha detto di chiedere i biglietti a nome di qualcuno: “Chiedili a nome di Nicolas Cage”. In quel periodo c’era l’uscita al cinema del film di Martin Scorsese “Al di là della vita”, forse l’unico film brutto di Scorsese (ride, ndr), con protagonista Cage. Era quindi plausibile che lui potesse fare il giro d’Europa per fare la promozione. Allora ho chiamato il “12”. Non sapete cos’è il 12? Chiamava quel numero ed era un centralino nazionale, dove ti rispondevano persone e ti dicevano tutti i numeri che cercavi. Allora io ho chiesto il numero della sede del Milan e li chiamo. Mi passano l’ufficio stampa e dico che sono tale Jeremy Cheatman. Cheat-man, uomo truffa. Mi occupo del soggiorno di Cage in Italia in occasione del debutto del film. Ho raccontato che Nicolas era molto incuriosito dalla follia collettiva verso il calcio che c’era in Italia e gli avrebbe fatto piacere assistere ad una partita di calcio se ce ne fosse stata una interessante in quei giorni".

Subito la risposta dell’ufficio stampa: “Come no, c’è Milan-Roma. Mi mandi un fax con la richiesta”. Io sono andato alla scuola di teatro che avevo fatto anni prima, sempre al Piccolo Teatro di Milano. Tutto questo per dire che studia con Strehler per poi fare Nicolas Cage a San Siro (ride, ndr). Sono andato in segreteria, ho tirato giù uno stemma di Saturno, l’ho messo a centro pagina e sotto ci ho scritto “Saturn films, Ltd. And associated Inc.”. Poi mi hanno spiegato dopo che associated ed Inc. non possono stare insieme, è come scrivere Spa e Srl. Sotto ho scritto “Come da nostra conversazione telefonica faccio gentile richiesta per i biglietti ecc ecc”. Sotto ho lasciato il mio numero di cellulare e dopo un quarto mi ha chiamato la segretaria di Galliani per dirmi che avevano molto piacere di avere Nicolas Cage ospite a San Siro quella domenica. Da quel momento prima mi hanno preparato i biglietti, e io sono andato con questo mio amico a ritirarli, ho mandato lui ovviamente a Via Turati 4. Sui biglietti, che ho ancora, c’era scritto “Mr. Nicolas Cage”. Stupendo. Da quel momento il Milan ha fatto partire una tale macchina mediatica… Calcola che era il Milan che se sentiva stocazzo (ride, ndr). Era il Milan di Berlusconi, di Mediaset, dei primi Grandi Fratelli, il Milan di Weah, Boban, Maldini… Roba seria. Allora una volta saputo che c’era Nicolas Cage ospite, che allora anche lui era il massimo, premiatissimo e premio Oscar, se la sono giocata alla grande e hanno dato l’annuncio. A quel punto non potevo esimermi. Il mio progetto era solo quello di andare a vedere la partita, di prendere i biglietti e di andare in un altro settore e guardarmela. A quel punto mi sono: “Ma che cazzo me ne frega, al massimo mi cacciano dallo stadio o mi fanno pagare il biglietto (ride, ndr). Che mi possono fare? “. Da lì è partito il delirio, avrò firmato 400 autografi, una cosa clamorosa. Il Milan mi voleva venire a prendere, ma non ho voluto perché se mi fossero venuti a prendere mi avrebbero scoperto subito, quindi ho detto che Cage sarebbe venuto con mezzi suoi. Il problema è che a Milano avevo una Punto blu, con pure la fiancata fatta… Era poco credibile. Allora sono corso dall’autista del Piccolo Teatro di Milano che quel giorno di domenica non aveva impegni istituzionali con il direttore. Lui era milanista, ancora mi ringrazia per quella sera. Vincenzo Franceschini, mi chiama a tutte le feste comandate per ringraziarmi: “È stata la serata più bella della mia vita”. Io l’avevo catechizzato: “Non devi dire niente, devi dire solo che accompagni Nicolas Cage”. Siamo partiti con la macchina ufficiale del Piccolo Teatro di Milano, io, lui e tre miei amici che si fingevano le guardie del corpo con gli auricolari del telefonino all’orecchio".

Finalmente l'arrivo a San Siro: "Quando siamo arrivati la cosa straordinaria è che Massimo Marianella, che ancora nega, ma come puoi negare?, faceva la telecronaca di Milan-Roma e quando scendiamo dalla macchina dice: “Ecco Nicolas Cage che entra allo stadio, parterre hollywoodiano questa sera a San Siro”. Da quel momento, l’ha detto la televisione, sono diventato Nicolas Cage per tutti. Poi siamo andati negli spogliatoi e Galliani mi ha regalato la maglia di Jose Mari (ride, ndr). Ma regalami quella di Weah… Comunque me la sono presa e l’ho regalata a Vincenzo Franceschini, che ce l’ha ancora dentro una teca. Che poi quella sera Jose Mari quella sera ci ha pure siringato, ci ha fatto il gol del 2-2. La Roma era andata in vantaggio due volte ma io non potevo esultare ovviamente. Io ovviamente volevo andare a vedere il capitano, e allora ho chiesto di andare nello spogliatoio della Roma. Mi ha aperto Tempistilli detto Er Cicoria, perché era sempre per terra. Un inserviente del Milan gli ha detto: “C’è Nicolas Cage che vuole salutare Totti”. Entro nello spogliatoio ed erano tutti nudi o seminudi, bellissimi… fumanti… (ride, ndr). Non vedevo Totti e dicevo: “Where’s the captain”. Parlo con Capello che chiama Francesco, lui era sotto la doccia ed esce tutto bagnato, con solo l’asciugamano. Era Totti al culmine della sua carriera… Erano tutti al culmine, tranne me, che ero un povero sconosciuto (ride, ndr). Lo guardavo e non avevo le parole, lui uguale. Gli dicevo: “You’re number 1”. Gliel’ho detto 100 volte, e lui per 100 volte mi ha detto: “Grazie, grazie”(ride, ndr). Infatti una settimana dopo quando si è scoperto che era una bufala la Roma mi ha invitato a Trigoria per festeggiarmi, avevamo imbrogliato il Milan capito? Stupendo (ride, ndr). La partita comunque è finita 2-2”.
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Re: Storie di calcio e non...

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

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Una delle prestazioni più pazzesche nella storia del gioco.

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Oh lo voleva davvero il Real :lol: :o

"Allegri è cambiato molto da quando l’ho conosciuto, dieci anni fa.
Ha acquistato fiducia, spazio, parla sempre con grande sicurezza.
Il rapporto tra noi è rimasto sempre buono, schietto e di grande rispetto. Ora mi fa impressione vederlo così sicuro di sé, arrogante, ma in senso buono.
In conferenza stampa parla sempre con il petto in fuori.
Però non deve dimenticare chi l’ha costruito: il mio Milan. È stato grazie allo scudetto vinto con quella squadra che ha potuto proporsi ai grandi club.
Aveva dimostrato di saper vincere e ora tutti lo sapevano. Anche se tatticamente non era un genio, Max era bravo soprattutto a gestire lo spogliatoio, era intelligente, un buon politico.
Una cosa però non mi è piaciuta di lui: il no al Real Madrid.
Io so che l’offerta era concreta.
Perché ha fatto la scelta più sicura in Italia, invece di andare là e raccogliere la sfida? Questo rifiuto racconta anche che tipo di persona sei.
Tira fuori il coraggio, vai là, impara, prova a vedere cosa vuol dire lavorare all’estero, dove tutto è più difficile, cammina sul fuoco, fai come Ancelotti che ha vinto dappertutto ed è cresciuto sempre di più, grazie alle nuove esperienze.
Allegri invece ha fatto la scelta più semplice, la meno rischiosa, ed è rimasto in Italia."

[Zlatan Ibrahimovic]

Fonte: autobiografia "Adrenalina".
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Burano ha scritto: lun dic 05, 2022 10:44 am Oh lo voleva davvero il Real :lol: :o

"Allegri è cambiato molto da quando l’ho conosciuto, dieci anni fa.
Ha acquistato fiducia, spazio, parla sempre con grande sicurezza.
Il rapporto tra noi è rimasto sempre buono, schietto e di grande rispetto. Ora mi fa impressione vederlo così sicuro di sé, arrogante, ma in senso buono.
In conferenza stampa parla sempre con il petto in fuori.
Però non deve dimenticare chi l’ha costruito: il mio Milan. È stato grazie allo scudetto vinto con quella squadra che ha potuto proporsi ai grandi club.
Aveva dimostrato di saper vincere e ora tutti lo sapevano. Anche se tatticamente non era un genio, Max era bravo soprattutto a gestire lo spogliatoio, era intelligente, un buon politico.
Una cosa però non mi è piaciuta di lui: il no al Real Madrid.
Io so che l’offerta era concreta.
Perché ha fatto la scelta più sicura in Italia, invece di andare là e raccogliere la sfida? Questo rifiuto racconta anche che tipo di persona sei.
Tira fuori il coraggio, vai là, impara, prova a vedere cosa vuol dire lavorare all’estero, dove tutto è più difficile, cammina sul fuoco, fai come Ancelotti che ha vinto dappertutto ed è cresciuto sempre di più, grazie alle nuove esperienze.
Allegri invece ha fatto la scelta più semplice, la meno rischiosa, ed è rimasto in Italia."

[Zlatan Ibrahimovic]

Fonte: autobiografia "Adrenalina".
Ambra non voleva trasferirsi.
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

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Alga ha scritto: dom ago 08, 2021 7:12 am
Monheim ha scritto:È il giocatore più vincente nella storia del calcio, avendo conquistato nel corso della sua carriera 43 trofei ufficiali tra club e nazionale brasiliana.
Buon compleanno Dani Alves! ❤
Con l'Oro olimpico arriva a 44.
Messi fa 42 e mette la freccia.

Gli altri:
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Iniesta 38
Maxwell 37
Pique 36
Giggs 36
Xavi 33
Di Maria 33
Cristiano Ronaldo 33
Thomas Muller 32
Ibrahimovic 32
Neuer 32
Vitor Baia 31
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Re: Storie di calcio e non...

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mica scemo Maxwell

Vedo che so tutti giocatori del secolo scorso.
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Re: Storie di calcio e non...

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Tutti nati nel secolo scorso, si.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Storie di calcio e non...

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balbysauro ha scritto: gio set 12, 2019 4:52 pm trovo che le donne che alzano le mani meriterebbero lo stesso trattamento

una mia ex una volta mi diede uno schiaffetto, ma leggero, sulla nuca, quasi giocoso (quasi)
glie ne dissi tante e con tanto livore che si scusò come se mi avesse preso a martellate nel sonno :lol:
Allora mi sa che non gradisci la mia scena preferita di Chewingum che ho visto solo l'altro giorno dopo che era stato inserito giorni fa nel topic del fanta anni 80.

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Monheim ha scritto: mer set 21, 2022 7:30 pm Macellari fa il muratore dopo fama e cocaina: “Guadagnavo miliardi, avevo la malattia del sesso”
https://www.fanpage.it/sport/calcio/mac ... del-sesso/
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Marco Macina, il talento che "poteva essere Messi": lasciò il calcio a 23 anni
https://www.goal.com/it/notizie/marco-m ... z8y70jayqs


16 trofei e record tra Inter, Lazio e Milan: Favalli, carriera gloriosa in silenzio
https://www.goal.com/it/notizie/16--tro ... xa4ljj4z2n
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Monheim ha scritto: mer dic 21, 2022 2:41 pm
Monheim ha scritto: mer set 21, 2022 7:30 pm Macellari fa il muratore dopo fama e cocaina: “Guadagnavo miliardi, avevo la malattia del sesso”
https://www.fanpage.it/sport/calcio/mac ... del-sesso/

Se interessato/i.
waitingernest ha scritto: lun dic 26, 2022 12:54 pm
Roda ha scritto: lun dic 26, 2022 12:50 pm Un mio parente ha giocato diversi anni in A. Secondo lui, O'Neill è il più forte compagno di squadra che abbia avuto (erano assieme a Cagliari). Purtroppo già allora era amante delle bibite
Sicuramente sono affezionato anche al tuo parente calciatore. Era un bel Cagliari. Ci giocava un altro che non ha mantenuto le aspettative anche a causa delle scelte fatte fuori dal campo, ovvero Fabio Macellari.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da waitingernest »

Monheim ha scritto: lun dic 26, 2022 1:32 pm
Monheim ha scritto: mer dic 21, 2022 2:41 pm
Monheim ha scritto: mer set 21, 2022 7:30 pm Macellari fa il muratore dopo fama e cocaina: “Guadagnavo miliardi, avevo la malattia del sesso”
https://www.fanpage.it/sport/calcio/mac ... del-sesso/
Appena vista, grazie.


Se interessato/i.
waitingernest ha scritto: lun dic 26, 2022 12:54 pm
Roda ha scritto: lun dic 26, 2022 12:50 pm Un mio parente ha giocato diversi anni in A. Secondo lui, O'Neill è il più forte compagno di squadra che abbia avuto (erano assieme a Cagliari). Purtroppo già allora era amante delle bibite
Sicuramente sono affezionato anche al tuo parente calciatore. Era un bel Cagliari. Ci giocava un altro che non ha mantenuto le aspettative anche a causa delle scelte fatte fuori dal campo, ovvero Fabio Macellari.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook Calcio Totale:

"Gaetano Scirea, un uomo straordinario. Sereno in ogni situazione, era riflessivo, profondo. Ordinato in campo e nella vita. Era praticamente impossibile litigare con lui, perché era così perbene e capace di smorzare le tensioni che qualsiasi possibile scontro si scioglieva in dialogo.
Lui era davvero un essere molto speciale.
Gaetano ha anche smentito tutti i luoghi comuni sui difensori. Nella sua carriera non è mai stato espulso dal terreno di gioco per un fallo, un vero record.
Se in campo capitava di dirgli: «Ma dagli un calcio, a quello», si girava come se avesse sentito una bestemmia."
[Marco Tardelli]

"A ripensarci oggi, un po’ me ne vergogno, ma uno dei sentimenti che provavo per Scirea era un’inconfessabile, per quanto bonaria, invidia. Sì, lo invidiavo. Lo invidiavo per la sua serenità da statua classica." [Dino Zoff]

"A volte mi chiedo come mi vedono i ragazzi, i bambini. E penso che vorrei mi vedessero come io vedevo lui. Parlo dell'uomo, non solo dello straordinario giocatore. Perché questo, per me, vuol dire entrare nel cuore della gente, lasciare qualcosa che vada oltre i numeri. Il mio nome è vicino a quello di Scirea, bellissimo". [Alessandro Del Piero]

"Una volta in uno scontro con Scirea mi ruppi il naso. Quando mi risvegliai all'ospedale, dopo l'operazione, la prima faccia che vidi, oltre a quella di mia moglie, era di Scirea. Un grande, Gaetano". [Paolo Pulici]

"Scirea era stato uno dei miei migliori giocatori nei dieci anni a Torino: un atleta e un uomo davanti al quale togliersi il cappello, un esempio inimitabile di lealtà, al punto da non riuscire mai a stendere un avversario.
«Gai, ma buttalo giù!» gli urlavo dalla panchina.
«Mister, lo sa che non ci riesco!»"
[Giovanni Trapattoni]

"Ero diventato presidente da appena due anni quando portai Scirea alla Juventus. L'allora presidente dell'Atalanta, Achille Bortolotti, mi disse: "questo ragazzo te lo porto io. È veramente un eccezione a livello umano. Come giocatore si vedrà più avanti". Aveva ragione lui.
L'uomo Scirea ha superato il giocatore Scirea, e superarlo era davvero difficile.
Gaetano in questo calcio fatto di violenza ha lasciato sicuramente una traccia indelebile. Bisognerebbe prendere esempio da lui che in 14/15 anni di carriera è stato ammonito una sola volta".
[Giampiero Boniperti]

Il 30 dicembre del 1975, Gaetano Scirea faceva il suo esordio con la maglia della Nazionale con cui diventò campione del mondo nel 1982.

Onore a te Gaetano, grande esempio di leadership, sportività e carisma... ❤
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

NELLA GIORNATA DEL RICORDO DI PELÉ, VI RACCONTIAMO QUANDO LA LEGGENDA BRASILIANA FIRMÒ PER L’INTER:

Angelo Moratti era il figlio di un farmacista milanese, andatosene di casa da ragazzino per incomprensioni con la matrigna e che da rappresentante di combustibili divenne tra gli anni ‘30 e gli anni ‘60 uno dei principali industriali italiani nel campo del petrolio.

Nel 1955 rilevò la proprietà dell’Inter, squadra vincitrice degli ultimi due scudetti, da Carlo Masseroni, ma i risultati sotto la sua presidenza furono decisamente inferiori alle aspettative.

Decise quindi che la sua Inter non poteva restare nella mediocrità, e per risollevare le sorti della squadra decise di puntare sul miglior giocatore del mondo. Nell’estate del 1958 si giocano i Mondiali in Svezia e il miglior giocatore del mondo ha un nome: Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé.

Il giovane Pelé, attaccante di 17 anni che già faceva parlare di sé in patria da più di un anno, si presenta al palcoscenico dei Mondiali svedesi mettendo a segno 5 gol nella fase finale della manifestazione, diventando il giocatore più giovane non solo a giocare e a segnare nella Coppa del Mondo, ma anche a vincerla, sempre da assoluto protagonista.

Una volta concluso il torneo, tutte le squadre d’Europa vogliono questo giovane fenomeno brasiliano che sembra proiettare il calcio direttamente nel futuro.

Moratti non perde tempo, e forte della sua potenza economica presenta al Santos e al giocatore un’offerta irrinunciabile, mentre le altre società europee stanno formulando ancora solo ipotesi. In men che non si dica la trattativa è chiusa, ed il contratto è firmato.

Ma prima che venga depositato, in Brasile si sparge la notizia e scoppia la rivolta. I tifosi del Santos non vogliono assolutamente veder partire il loro gioiello, e scoppiano tumulti molto violenti.

Si rincorrono notizie di incendi appiccati alla sede del Santos e Angelo Moratti riceve la telefonata di Athie Jorge Cury, il presidente della squadra brasiliana, che gli chiede di rinunciare all’affare dopo che è estato anche vittima di un’aggressione da parte di un tifoso.
Di fronte alla richiesta accorata di Cury, Moratti a malincuore straccia il contratto.

Anche senza la Perla Nera quell’Inter sarà in grado di vincere tutto, ma forse con il più grande di tutti quell’Inter sarebbe diventata la Grande Inter con qualche anno d’anticipo.

Pelé continuò a seguire l’Inter con curiosità e interesse, apprezzando in particolare le gesta di Mario Corso, l’ala dal sinistro fatato che secondo O Rey sarebbe stato l’unico giocatore europeo che non avrebbe sfigurato nel suo Brasile.

Nonostante tutto, grazie per aver scelto la miglior squadra in Italia.

Riposa in pace. 🖤

Fonte: TOBIA BRUNELLO - PokerStarsNews.it
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

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Dalla pagina Facebook Calcio - Ultimi Romantici.

"Attaccavo bene, ma difendevo ancora meglio. La gente si concentrava sulle mie qualità in attacco, ma se avessero guardato meglio avrebbero visto che quelle difensive erano ancora migliori. Potevo attaccare e coprire alla stessa velocità.
Hodgson è stato estremamente importante per la mia carriera.
Normalmente non parlo di lui, perché non voglio rispondere a cose che non sono vere.
Era un allenatore eccellente, viveva per il calcio. Mi ha insegnato a mettermi addosso pressione, a segnare di più. Non è vero che discutevamo sempre. Ma è vero che sono andato al Real Madrid perché non mi piaceva essere schierato in attacco. E’ tutto qui”.

Roberto Carlos

Fonte: The Athletic
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Re: Storie di calcio e non...

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Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Storie di calcio e non...

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Ipsaro Passione, per l'esattezza :D
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Re: Storie di calcio e non...

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Roberto Dinamite #1#
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da dsdifr »

Alga ha scritto: dom gen 08, 2023 9:43 pm Roberto Dinamite #1#
#1# #1# #1#
Tumore al colon.
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto: dom gen 08, 2023 9:32 pm Immagine
Video di tre anni fa.

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto: dom gen 08, 2023 9:32 pm Immagine
Intervista Bellissima, da quelle due risposte sul calcio e sul Mondo (e la propria situazione) si evince l'intelligenza di un Vialli nemmeno ventenne.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

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Penna Bianca :oops: :oops: :oops:
Mia moie...Marzi-ia...

Tra i numerosi commenti al video ne ho letto uno che per me è puro genio...
Pensavo che Ravanelli da vecchio sarebbe diventato con i capelli scuri.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Arivalooooooo
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:oops:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

balbysauro ha scritto: lun gen 09, 2023 8:04 pm Arivalooooooo
E muoviti, con sto polmoneeee

:oops:
Movete, più probabilmente, movete.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Nasty ha scritto: lun gen 09, 2023 8:14 pm
balbysauro ha scritto: lun gen 09, 2023 8:04 pm Arivalooooooo
E muoviti, con sto polmoneeee

:oops:
Movete, più probabilmente, movete.
sì, giusto :)

ma mi colpì che "raggiungilo" si dicesse "arrivalo"

io comunque a Mugnano ci andai in pellegrinaggio :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

"arivalo"


Il perugino accorcia, e poi lui perugino di campagna, molto grezzo. :)
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Nasty ha scritto: lun gen 09, 2023 8:47 pm "arivalo"


Il perugino accorcia, e poi lui perugino di campagna, molto grezzo. :)
sì sì, infatti nel post precedente lo avevo scritto giusto


nel secondo ho tradotto letteralmente in italiano


ma dimmi, en bone le paste? :D
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Gareth Bale si ritira.

"Dopo attente e ponderate considerazioni, annuncio il mio ritiro immediato dal calcio di club e internazionale.

Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di praticare lo sport che amo. Mi ha davvero regalato alcuni dei migliori momenti della mia vita. Il più alto dei massimi in 17 stagioni, che sarà impossibile replicare, qualunque cosa abbia in serbo per me il prossimo capitolo.

Dal mio primissimo tocco al Southampton all'ultimo con LAFC e tutto il resto, ha plasmato una carriera da club di cui sono immenso orgoglio e gratitudine. Giocare e capitanare la mia nazionale 111 volte è stato davvero un sogno diventato realtà. Mostrare la mia gratitudine a tutti coloro che hanno fatto la loro parte in questo viaggio, sembra impossibile. Mi sento in debito con molte persone per avermi aiutato a cambiare la mia vita e plasmare la mia carriera in un modo che non avrei mai potuto sognare quando ho iniziato a 9 anni.

Ai miei club precedenti, Southampton, Tottenham, Real Madrid e infine LAFC. Tutti i miei precedenti manager e allenatori, il personale dietro le quinte, i compagni di squadra, tutti i fan devoti, i miei agenti, i miei fantastici amici e la mia famiglia, l'impatto che hai avuto è incommensurabile.

I miei genitori e mia sorella, senza la vostra dedizione in quei primi giorni, senza una base così solida, non scriverei questa dichiarazione in questo momento, quindi grazie per avermi messo su questa strada e per il vostro incrollabile sostegno.

Mia moglie e i miei figli, il vostro amore e il vostro sostegno mi hanno portato avanti. Proprio accanto a me per tutti gli alti e bassi, tenendomi con i piedi per terra lungo la strada. Mi ispiri a essere migliore e a renderti orgoglioso.

Quindi, passo avanti con trepidazione alla fase successiva della mia vita. Un momento di cambiamento e transizione, un'opportunità per una nuova avventura..."
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
tennisfan82
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da tennisfan82 »

Vedo che in panchina c'era anche l'eroe Bakayoko, che riesce ancora a spillare soldi.

Un genio
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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