Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Dopo l’espulsione dal Movimento Socialista Panellenico e la sospensione dal ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo, la Grecia ha deciso di congelare tutti i beni dell’eurodeputata Eva Kaili, indagata nell’ambito dell’inchiesta sulle mazzette del Qatar a rappresentanti e assistenti parlamentari a Bruxelles insieme al suo compagno, l’assistente Francesco Giorgi, all’ex membro del Parlamento Ue, Antonio Panzeri, al sindacalista Luca Visentini e a Niccolò Figa-Talamanca, segretario generale della ong No peace Without Justice. I media belgi fanno sapere che durante la perquisizione nella sua abitazione e al padre, alla donna sono stati trovati 750mila euro in contanti in tagli da 20 e 50 euro: seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre e il resto nell’abitazione dell’eurodeputata. Mentre cresce l’attesa per gli interventi nell’aula di Strasburgo, che apre oggi la sua sessione, l’ex commissario europeo per le Migrazioni, Dīmītrīs Avramopoulos, ha annunciato di essersi dimesso da membro del board scientifico di Fight for Impunity, la ong presieduta da Panzeri finita al centro delle indagini della Procura federale belga.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ah ah ma cazzo almeno farsi pagare in bitcoin... un minimo di professionalitàtennisfan82 ha scritto: ↑lun dic 12, 2022 12:37 pm Dopo l’espulsione dal Movimento Socialista Panellenico e la sospensione dal ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo, la Grecia ha deciso di congelare tutti i beni dell’eurodeputata Eva Kaili, indagata nell’ambito dell’inchiesta sulle mazzette del Qatar a rappresentanti e assistenti parlamentari a Bruxelles insieme al suo compagno, l’assistente Francesco Giorgi, all’ex membro del Parlamento Ue, Antonio Panzeri, al sindacalista Luca Visentini e a Niccolò Figa-Talamanca, segretario generale della ong No peace Without Justice. I media belgi fanno sapere che durante la perquisizione nella sua abitazione e al padre, alla donna sono stati trovati 750mila euro in contanti in tagli da 20 e 50 euro: seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre e il resto nell’abitazione dell’eurodeputata. Mentre cresce l’attesa per gli interventi nell’aula di Strasburgo, che apre oggi la sua sessione, l’ex commissario europeo per le Migrazioni, Dīmītrīs Avramopoulos, ha annunciato di essersi dimesso da membro del board scientifico di Fight for Impunity, la ong presieduta da Panzeri finita al centro delle indagini della Procura federale belga.
Re: Non c'è limite al peggio
Ai miei tempi c'era Poggiolini che nascondeva i soldi nelle poltrone e nei ppuf.
Puah, dilettanti.
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Ultima modifica di chiaky il lun dic 12, 2022 6:08 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Si però non aveva contanti, lui è a posto.
Aveva lingotti d'oro nei pouf.
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Re: Non c'è limite al peggio
Appunto che era un professionista serio!
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Re: Non c'è limite al peggio
I compagni pagano il caffè con il Pos, ma per le tangenti esigono rigorosamente il contante
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Re: Non c'è limite al peggio
Re: Non c'è limite al peggio
Ho già scritto il motivo per cui non dovrebbe essere abolito il contante. Sono come Paganini
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque questa storia delle mazzette UE sembra solo all'inizio
Re: Non c'è limite al peggio
So io che percorso dovrebbe fare....
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Re: Non c'è limite al peggio
Pure le banconote da 5 euro...che poraccitudine
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, sai...non sempre si può pagare col pos.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, va a gustiNickognito ha scritto: ↑mer dic 14, 2022 1:25 pm Buoni e buono anche il gelato. Specialmente quelli neri
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Re: Non c'è limite al peggio
Parlavo del tuoi infattiNasty ha scritto: ↑mer dic 14, 2022 1:46 pmBeh, va a gustiNickognito ha scritto: ↑mer dic 14, 2022 1:25 pm Buoni e buono anche il gelato. Specialmente quelli neri
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Re: Non c'è limite al peggio
Io stracciatella e pistacchio in realtà.
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Re: Non c'è limite al peggio
Pare che anche il gusto ammoniaca non sia male
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Re: Non c'è limite al peggio
Sublime riferimento ad Ifigenia di Eva Kaili.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
ovviamente era una notizia di allarmismo da 4 soldi
non si usa ammoniaca, ma carbonato di ammonio, che è un agente lievitante usato in molti altri prodotti (è perfino codificato, se leggete E503 tra gli ingredienti, quello è)
https://www.bufale.net/ammoniaca-nei-bi ... zrtuAAg654
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Maxi tamponamento sul ponte di Zhengzhou in Cina
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Re: Non c'è limite al peggio
Diversi nostri connazionali(e temo anche elettori) hanno commentato la morte di Pelé sotto un post di Graziano Pelle'.
Un paese così ignorante credo non esista sulla faccia della terra
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Re: Non c'è limite al peggio
tennisfan82 ha scritto: ↑ven dic 30, 2022 11:35 am Diversi nostri connazionali(e temo anche elettori) hanno commentato la morte di Pelé sotto un post di Graziano Pelle'.
Un paese così ignorante credo non esista sulla faccia della terra
Beh, sicuramente spero che chiunque abbia ritenuto che quella gente abbia scritto quelle cose sul serio alle elezioni stia a casa
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma avrà sbagliato uno e gli altri gli saranno andati dietro rispondendo senza guardare.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma figurati
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Re: Non c'è limite al peggio
Ovviamente è uno scherzo di cattivo gusto che serve a finire sui giornali e su forum e social perché c'è sempre qualcuno che fa ll pubblicità a queste persone
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
Beh scusa se leggi la notifica di un messaggio di un amico che dice 'rip pele' può succedere che uno risponda dando per scontato che il post è giusto.
Secondo te sono così stupidi che non sanno la differenza tra Pelé e Graziano Pellé?
Re: Non c'è limite al peggio
Ma no dai, il 99% erano post ironici.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sei cellulari fanno tremare i vertici dello sport italiano. Sono quelli che sono stati sequestrati a tre ginnaste della Nazionale di ritmica e ai loro tecnici dalla Procura di Monza nell'inchiesta, per abusi e vessazioni, sull'Accademia di Desio, commissariata dal 3 novembre.
Il contenuto dei telefoni - chat, video e audio - è una parte centrale delle indagini che hanno portato all'iscrizione di Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica della Nazionale, e di Olga Tishina, la sua assistente, nel registro degli indagati. L'inchiesta guidata dal procuratore capo Claudio Gittardi rischia di scuotere l'intero sport azzurro.
Maccarani, in carica dal 1996 e con il contratto in scadenza il 31 dicembre, ricopre un importante ruolo istituzionale, rappresentando in Giunta Coni tutti i tecnici federali: nel 2005 ha ricevuto anche l'onoreficenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica. E per lei, dopo i primi articoli di denuncia di Repubblica, aveva garantito personalmente il presidente del Coni Giovanni Malagò: "È straordinaria dal punto di vista umano e professionale. Non credo ci siano motivi per mettere in discussione il suo ruolo in Giunta".
Ma lei non commenta: "Aspetto la chiusura delle indagini e mi attengo al silenzio come fatto fin d'ora. Più avanti sarò lieta di dire la mia, sperando che le indagini siano rapide nell'interesse mio e soprattutto delle ginnaste".
Le accuse vertono su "imposizioni e divieti relativi a consumo di cibi e bevande, ai plurimi controlli sul peso corporeo e alle umiliazioni subite in caso di comportamenti ritenuti non adeguati". Ovvero, ciò che Nina Corradini e Anna Basta (ascoltate il 14 novembre a Monza), ma anche Giulia Galtarossa, denunciarono tra il 30 ottobre e il 2 novembre su Repubblica. Nelle interviste le atlete decisero, per paura di conseguenze, di omettere il nome dell'allenatrice. Adesso, invece, è nero su bianco a Monza.
"Venivo pesata in mutande davanti a tutte. L'allenatrice ogni giorno mi ripeteva: 'Vergognati', 'come fai a vederti allo specchio? Per due anni - disse Nina - non ho fatto colazione e usavo i lassativi. Una volta sono svenuta, ma mi hanno fatto allenare lo stesso". Poi Anna: "Per due volte ho pensato al suicidio. Per tanto tempo a Desio ho sofferto di attacchi di panico, mi svegliavo di colpo per gli incubi degli strilli delle allenatrici".
Toccante la vicenda di Giulia: "Desio mi ha rovinato la vita. Una volta le allenatrici fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi chiesero di girarmi per far vedere quanto fosse grosso, a loro dire, il mio sedere. Era diventato un problema anche bere acqua. Ricordo gli strilli quando mangiavo una pera. Mi hanno fatto il lavaggio del cervello, per tanto tempo ho pensato fosse colpa mia e credevo davvero di essere grassa".
L'associazione ChangeTheGame si dice "preoccupata perché non è stata applicata una sospensione cautelare da parte della giustizia sportiva a carico degli indagati".
Il 4 gennaio arriverà il verdetto dell'indagine della procura federale, che ieri ha depositato, sulla piattaforma Coni, l'atto con la decisione relativa all'indagine sportiva condotta sullo scandalo nella ginnastica. L'inchiesta della Procura di Monza è parallela a quella della Procura di Brescia: lì i pm Alessio Bernardi e Francesco Prete stanno approfondendo le denunce, risalenti ad agosto scorso, delle mamme di due giovani promesse della ritmica italiana, non della Nazionale, vittime di abusi fisici e psicologici.
Il contenuto dei telefoni - chat, video e audio - è una parte centrale delle indagini che hanno portato all'iscrizione di Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica della Nazionale, e di Olga Tishina, la sua assistente, nel registro degli indagati. L'inchiesta guidata dal procuratore capo Claudio Gittardi rischia di scuotere l'intero sport azzurro.
Maccarani, in carica dal 1996 e con il contratto in scadenza il 31 dicembre, ricopre un importante ruolo istituzionale, rappresentando in Giunta Coni tutti i tecnici federali: nel 2005 ha ricevuto anche l'onoreficenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica. E per lei, dopo i primi articoli di denuncia di Repubblica, aveva garantito personalmente il presidente del Coni Giovanni Malagò: "È straordinaria dal punto di vista umano e professionale. Non credo ci siano motivi per mettere in discussione il suo ruolo in Giunta".
Ma lei non commenta: "Aspetto la chiusura delle indagini e mi attengo al silenzio come fatto fin d'ora. Più avanti sarò lieta di dire la mia, sperando che le indagini siano rapide nell'interesse mio e soprattutto delle ginnaste".
Le accuse vertono su "imposizioni e divieti relativi a consumo di cibi e bevande, ai plurimi controlli sul peso corporeo e alle umiliazioni subite in caso di comportamenti ritenuti non adeguati". Ovvero, ciò che Nina Corradini e Anna Basta (ascoltate il 14 novembre a Monza), ma anche Giulia Galtarossa, denunciarono tra il 30 ottobre e il 2 novembre su Repubblica. Nelle interviste le atlete decisero, per paura di conseguenze, di omettere il nome dell'allenatrice. Adesso, invece, è nero su bianco a Monza.
"Venivo pesata in mutande davanti a tutte. L'allenatrice ogni giorno mi ripeteva: 'Vergognati', 'come fai a vederti allo specchio? Per due anni - disse Nina - non ho fatto colazione e usavo i lassativi. Una volta sono svenuta, ma mi hanno fatto allenare lo stesso". Poi Anna: "Per due volte ho pensato al suicidio. Per tanto tempo a Desio ho sofferto di attacchi di panico, mi svegliavo di colpo per gli incubi degli strilli delle allenatrici".
Toccante la vicenda di Giulia: "Desio mi ha rovinato la vita. Una volta le allenatrici fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi chiesero di girarmi per far vedere quanto fosse grosso, a loro dire, il mio sedere. Era diventato un problema anche bere acqua. Ricordo gli strilli quando mangiavo una pera. Mi hanno fatto il lavaggio del cervello, per tanto tempo ho pensato fosse colpa mia e credevo davvero di essere grassa".
L'associazione ChangeTheGame si dice "preoccupata perché non è stata applicata una sospensione cautelare da parte della giustizia sportiva a carico degli indagati".
Il 4 gennaio arriverà il verdetto dell'indagine della procura federale, che ieri ha depositato, sulla piattaforma Coni, l'atto con la decisione relativa all'indagine sportiva condotta sullo scandalo nella ginnastica. L'inchiesta della Procura di Monza è parallela a quella della Procura di Brescia: lì i pm Alessio Bernardi e Francesco Prete stanno approfondendo le denunce, risalenti ad agosto scorso, delle mamme di due giovani promesse della ritmica italiana, non della Nazionale, vittime di abusi fisici e psicologici.
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Re: Non c'è limite al peggio
Un po' conosco il settore, la severità estrema delle allenatrici, e la durezza degli allenamenti soprattutto rapportato all'età delle ragazze.
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Re: Non c'è limite al peggio
A livello internazionale, se devono competere con cinesi, russe, rumene, ecc, non so che scelta avessero.
A livello nazionale invece parliamo di soprusi inutili fatti da allenatrici frustrate ed incapaci che dovrebbero finire per lo più in prigione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Mi permetto di aggiungere al corretto appunto di uglygeek a livello nazionale anche un po' psicopatiche/sadiche/malate di mente in generale in alternativa alle incapaci (diciamo un mix) di cogliere le conseguenze connesse a un siffatto sistematico modus operandi di terrorismo e mortificazione specie su delle bambine/ragazzine tanto tremendo e traumatico quanto ahinoi non sorprendente.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Impossibilità di competere, a livelli "normali" con Nazioni che la normalità non la rispettano.
Tragico specchio di molte altre situazioni extra sportive
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.