Si stava meglio quando si stava peggio?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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uglygeek
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Re: Si stava meglio quando si stava peggio?

Messaggio da uglygeek »

Nick ha scritto: lun giu 19, 2023 2:18 pm
Burano ha scritto: dom giu 18, 2023 10:43 am
Johnny Rex ha scritto: dom giu 18, 2023 10:13 am

C'è più differenza fra il 2020 e il 1990 che fra il 1990 e il 1950 quindi.


F.F.
Nella socializzazione e nei rapporti interpersonali non c'è dubbio. Nel 1990, come nel 1950, se cercavi qualcuno lo chiamavi a casa e se non c'era amen, conoscevi gente solo de visu, se volevi sapere chi aveva vinto il campionato nel 1928 o lo sapevi di tuo o passava del tempo prima di scoprirlo, poco o nulla era consultabile in diretta o in differita in ogni momento ecc
Perchè non ha mai comprato l'Almanacco del calcio italiano che usciva una volta l'anno. :D
Con i mitici disegni di Silva dei goal della Nazionale.
E come non ricordare l'Almanacco del Tennis, sempre edito da Panini e curato da Rino Tommasi, che fu pubblicato per alcuni anni all'inizio degli anni '90, mi pare?
Certo, l'archivio di atptour.com lo rese presto obsoleto.
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alessandro
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Re: Si stava meglio quando si stava peggio?

Messaggio da alessandro »

scooter ha scritto: lun giu 19, 2023 10:15 am
Burano ha scritto: dom giu 18, 2023 10:43 am
Johnny Rex ha scritto: dom giu 18, 2023 10:13 am

C'è più differenza fra il 2020 e il 1990 che fra il 1990 e il 1950 quindi.


F.F.
Nella socializzazione e nei rapporti interpersonali non c'è dubbio. Nel 1990, come nel 1950, se cercavi qualcuno lo chiamavi a casa e se non c'era amen, conoscevi gente solo de visu, se volevi sapere chi aveva vinto il campionato nel 1928 o lo sapevi di tuo o passava del tempo prima di scoprirlo, poco o nulla era consultabile in diretta o in differita in ogni momento ecc
D'accordo con Burano. E mi vengono in mente i salti mortali che dovevi fare (persino vivendo a Milano) per organizzare certi in assenza di informazioni, contatti diretti con alberghi, dovendo andare di persona presso un rivenditore di biglietti di treno/aereo, prenotando le valute estere in banca ecc. ecc.
Diciamo che a differenza del 1950 nel 1990 il telefono lo avevano tutti (quello fisso intendo) quindi con il telefono potevi fare una serie di cose senza muoverti di casa.
Le agenzie di viaggio avevano già una specie di internet interno e potevi sempre organizzare con un giro di fax.

Nel 1950 c’era un telefono ogni mille abitanti, forse.
E bel 50 le vacanze all’estero le facevano i ricconi o il viaggio di nozze, mentre nel 90 potevano andare oltre oceano quasi tutti, l’aereo era diventato di massa seppur non come lo fu in epoca Ryan air.

Stessa cosa per le automobili, nel 50 o anche 60, in un condominio avevano l’auto in due. E di solito auto che per andare da milano al mare dovevi fare 3 soste per far raffreddare il motore.

Insomma, anche il potersi spostare e comunicare cambiava le cose. Poi, più dell’automobile e di internet il cambio più grande lo fece la lavatrice che libero metà dell’umanità occidentale da decine di ore di lavoro settimanale.
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Re: Si stava meglio quando si stava peggio?

Messaggio da klaus »

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Re: Si stava meglio quando si stava peggio?

Messaggio da orson.poeta »

Burano ha scritto: dom giu 18, 2023 10:43 am
Johnny Rex ha scritto: dom giu 18, 2023 10:13 am
Burano ha scritto: dom giu 18, 2023 9:29 am Oddio magari tra vent'anni l'algoritmo mangerà e scopera' al posto nostro, ma il confine del digitale e della connessione H24 col mondo in qualunque circostanza, è stato già raggiunto e prima non era mai esistito.
C'è più differenza fra il 2020 e il 1990 che fra il 1990 e il 1950 quindi.


F.F.
Nella socializzazione e nei rapporti interpersonali non c'è dubbio. Nel 1990, come nel 1950, se cercavi qualcuno lo chiamavi a casa e se non c'era amen, conoscevi gente solo de visu, se volevi sapere chi aveva vinto il campionato nel 1928 o lo sapevi di tuo o passava del tempo prima di scoprirlo, poco o nulla era consultabile in diretta o in differita in ogni momento ecc
E soprattutto non potevi bloccare le persone "indesiderate" dal telefono di casa, ovviamente con degli svantaggi..ma oggi giorno basta un piccolo screzio con l'amico o la la tua ragazza/o e si finisce in black list. Visto che ormai i numeri fissi molta gente li ha pure tolti dagli elenchi #1#
Per me già dopo il 2001 parliamo di un'altra era rispetto anche agli anni dei primi cellulari, in peggio direi. Siamo connessi con tutto il mondo, ma in realtà spesso come monadi, ognuno/a legate al proprio profilo feticcio di Fb ed altri social. E comunque si imparava di più sul calcio dagli Almanacchi, piuttosto che in modo frammentario guardando google, perché davvero lì avevi un quadro ampio piuttosto che parcellizzato del sapere.

Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. Una relazione, specie se d'amore, può andare di pari passo con la felicità, ma mai con la convenienza, che ne fa qualcosa di superficiale e frustrante, rispetto alla cosa vera che poi ognuno continua invece a desiderare.
ZYGMUNT BAUMAN
Mi muovo come una farfalla, ma pungo come un'ape

"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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