Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Janie Jones
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Janie Jones »

maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 4:58 pm Si e per me è assurdo, se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In uno stupro si.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

L'ambiente degli spogliatoi maschili l'ho frequentato per 30 anni, e posso asserire senza timore di smentita che sia il posto peggiore in assoluto per essere omosessuali. C'è un ambiente davvero "tossico" ( nell'accezione che danno a questo termine i giovini)

Capisco che sia sempre stato complicato essere gay in quell'ambiente e per questo non si sono sostanzialmente mai palesati.

Peraltro negli ultimissimi anni l'ambiente è un bel po' cambiato ( gli spogliatoi maschili), da vecchio ho giocato alcuni anni fa con ventenni in squadre e un po' di sorpresa nel vedere delle depilazioni inguinali ( o dintorni) l'ho provata. Un brivido forte per un vecchio animale da spogliatoio come me.

Perché le battute volgari degli spogliatoi raggiungono vette che non tutti possono immaginare. :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

pocaluce ha scritto: lun lug 10, 2023 5:09 pm
maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 4:58 pm Si e per me è assurdo, se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In uno stupro si.

Per me se uno sì droga e non è cosciente cazzi suoi.
Diverso se uno non è capace di intendere per altri motivi di cui non ha colpe.
se uno si droga (o si ubriaca) sono affari suoi, ne risponderà eventualmente a titolo personale. Questo ovviamente non consente a terzi di trarre vantaggio della situazione: se tizio deruba caio che è svenuto perché si è fatto mezzo litro di vodka e caio riesce a provare il furto, tizio va comunque in galera, non è che siccome il derubato non era cosciente allora la legge non si applica.
Si certo ma il derubare è da punire in qualsiasi caso. Il fare sesso no :D
Domanda
Nel caso del furto all'ubriaco...se il ladro dice che non ha rubato nulla ma l'ubriaco gli ha regalato i 100 euro che aveva ne portafoglio come funziona?
Anche in questo caso va dimostrato e sono le due parole a confronto o il presunto ladro ha la colpa di aver avuto a che fare con un ubriaco non capace di intendere?
la legge cosa dice in questo caso?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 5:04 pm articolo del Fatto molto esaustivo sul clima terribile di omofobia che aleggia nel calcio italiano e non.
Poi davvero assurda la giustificazione "non ci possono essere calciatori gay perché si fa la doccia tutti assieme" :lol: , cari maschi etero vi do una notizia, smettetela di sopravvalutarvi perché non tutti i gay vogliono venire a letto con voi!

Jankto, i gay nel calcio e la storia centenaria di una narrazione machista: chi vince “mostra gli attributi”, chi perde è “femminuccia”

Il primo fu Carlo Carcano, nel 1935, l'ultimo il calciatore ex Samp e Udinese: la differenza? Il secondo ha fatto coming out. Nel mezzo decenni di pregiudizi medievali, frasi sbagliate e atteggiamenti omofobi. E di pregiudizi, che sembrano sopravvivere al passare degli anni per quanto sono radicati fra i giocatori stessi, fra gli allenatori, fra i tifosi e fra le istituzioni

di Andrea Romano
La domanda fa capolino sui media con ciclica puntualità. Possibile, ci si chiede, che l’omosessualità nel calcio rappresenti ancora un tabù? È un quesito ipocrita che trova la sua spiegazione nel modo stesso in cui la questione viene trattata. Tanto da chi fa parte di quel mondo quanto da chi quel mondo lo racconta. Perché quello del pallone è un ambiente chiuso e stereotipato, un ecosistema che ha imparato a eternare un cliché: il calciatore cacciatore di veline, impalmatore di modelle, collezionista di avventure. Un machismo ostentato che non sopporta eccezioni. Anche perché è così che il calcio è stato narrato per anni. Con la squadra che vince che “mostra gli attributi” e quella perdente che diventa “femmina”. Un ambiente così tossico dove rivelare il proprio orientamento sessuale viene scambiato per un segno di “debolezza”. Dichiararsi omosessuale vuol dire esporsi. Alle prese in giro dei compagni. Ai cori dei tifosi. Ai rifiuti degli sponsor. È così ovunque, anche se in Italia la questione racconta quasi un secolo di immobilismo.

Perché l’incipit di questa storia a tinte cupe è stato scritto addirittura nel 1934. Allora Carlo Carcano è una figura quasi totemica del calcio italiano. Insieme a Vittorio Pozzo ha forgiato quello che passerà alla storia come il Metodo. Ma ha anche guidato la Juventus alla vittoria di quattro scudetti consecutivi e come allenatore in seconda ha accompagnato la Nazionale alla vittoria del Mondiale del 1934. La sua gloria va in frantumi il 10 dicembre dello stesso anno. Edoardo Agnelli lo convoca e gli comunica l’esonero con effetto immediato. La sua relazione con un giovane calciatore sudamericano era stata scoperta. E l’Italia fascista non aveva esattamente in simpatia gli omosessuali. La squadra, affidata a Carlo Bigatto e Benedetto Gola, vince il suo quinto titolo consecutivo. Carcano viene invece rimosso dalla memoria collettiva.

Dopo quasi novanta anni il rapporto del calcio italiano con l’omosessualità è ancora discutibile. Perché si parla spesso di omofobia, ma sempre usando parole sbagliate, tagliando con l’accetta concetti delicati. E a forza di uscite grottesche, la faccenda ha assunto i contorni di una barzelletta che non fa ridere nessuno. Il 19 maggio del 2007 la Juventus asfalta l’Arezzo e viene promosso in Serie A. Subito dopo il fischio finale i giocatori indossano una maglia rosa con la scritta: “B…stA!”. Qualche minuto più tardi l’allenatore Didier Deschamps si presenta davanti alle telecamere e dice: “La maglia non mi piace perché il rosa in Francia è il colore dei gay”. Ma la letteratura al contrario nel nostro calcio è così tristemente sterminata che potrebbe dare vita a dei sottogeneri. Per qualcuno, infatti, gli omosessuali sarebbero addirittura inidonei a giocare a pallone. Nel 2005 Gianni Rivera dice al Corriera della Sera: “È chiaro che sono io a sbagliarmi, visto che invece i gay nel calcio ci sono e immagino vivano i loro problemi. A me sembra difficile pensare che scelgano un gioco così maschio, dai contrasti così decisi”. Per Luciano Moggi, invece, gli omosessuali avrebbero potuto creare problemi all’interno dello spogliatoio. Nel vero senso della parola: “Nel calcio non ci sono gay, non so se i giocatori siano contrari, io sicuramente lo sono – dice a Klaus Davi nel 2008 – Nelle società dove sono stato io non ne ho mai avuti. Io sono all’antica ma conosco l’ambiente del calcio e al suo interno non può vivere uno che è gay. Un omosessuale non può fare il mestiere del calciatore. Il calcio non è fatto per loro, si sta nudi sotto la doccia”. È un’immagine che spunta fuori qualche anno più tardi nelle parole di Damiano Tommasi, centrocampista che a Roma era soprannominato “Anima Candida” e poi figura apicale dell’Assocalciatori: “Sconsiglio l’outing ai giocatori omosessuali, certo. In una squadra di calcio si condivide un’intimità, non so in quali altri mestieri si faccia la doccia tutti assieme. Non considero il mio un messaggio omertoso, ma semplicemente opportuno. (…) Un outing potrebbe rivelarsi un boomerang, si verrebbe ridotti a una macchietta”. E pensare che nel 1998 Daniela Fini, accesa tifosa laziale e moglie dell’allora numero uno di Alleanza Nazionale, si era lasciata scappare a Tmc: “Un calciatore, se ostentatamente omosessuale, non potrebbe giocare, non lo lascerebbero giocare”.

Nell’anno del Signore 2008, quindi con il Medioevo già alle spalle da qualche secolo, alcuni giocatori di primo piano si schierano apertamente contro i gay. E lo fanno per motivi che definiscono “culturali”. Un ossimoro che porta Gennaro Gattuso a parlare apertamente dei matrimoni omosessuali: “Anche se nel 2008 dicono che ognuno può fare quel che vuole per me non esiste, in chiesa. Sono uno che crede alla famiglia da quando sono bambino, e per una persona che crede nella sua religione mi sembrano una cosa strana i matrimoni gay. Mi scandalizza”. Nicola Legrottaglie, uno che dopo essersi convertito al cristianesimo nel 2006 si fa chiamare Fratello Nicola, aggiunge poco dopo: “La Bibbia dice chiaramente che l’omosessualità è peccato”.

Per ragioni esattamente contrarie a quelle che possono essere considerate “culturali”, Antonio Cassano si è guadagnato le copertine dei giornali nel giugno del 2012. Rispondendo a un’intervista di Cecchi Paone, che sosteneva la presenza di “almeno due omosessuali” nell’Italia di Prandelli, Fantantonio si lascia un po’ andare. “Ci sono froci in Nazionale? Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori – assicura – sono froci, problemi loro, mi auguro che non ci siano veramente in Nazionale”. È una frase così feroce che fa pensare a Ninna Nanna di Chuck Palahniuk, dove l’autore ripete insistentemente: “Ossa e bastoni possono romperti le ossa, ma stai attento a quelle cazzo di parole”. Lo show di Cassano si porta dietro una infinità di prese di posizione. Carolina Morace, qualcosa in più di una semplice icona per il nostro calcio femminile, abbraccia le tesi del barese. “Io sto con Cassano – dice al settimanale A – Quello che rimesta nel torbido è Cecchi Paone: strumentalizza questi argomenti. Nel calcio il problema non è l’omofobia, è più grave la discriminazione nel mondo femminile. Ora in Nazionale il c.t. è Cabrini“. Poco più tardi Francesco Totti va in tilt: “Rispetto l’omofobia”, dice. Solo che voleva dire: “Rispetto l’omosessualità”. Pochi mesi prima, ad aprile, il cittì della Nazionale Prandelli aveva chiesto ai suoi giocatori di fare coming out. L’idea era stata pubblicamente bocciata da Totò Di Natale, che aveva affiato il suo pensiero a Chi: “Stimo il ct e gli sono affezionato, ma non sono d’ accordo con lui. Infrangere questo tabù nel nostro sport è un’ impresa difficile, quasi disperata. Sono contrario all’ipotesi di rendere pubblica una scelta così importante. Come reagirebbero i tifosi?”. Gianni Rivera, uno particolarmente attivo nel fornire la sua opinione sull’argomento, si era accodato: “Non capisco a cosa serva dirlo in giro, mica gli eterosessuali lo vanno a dire in pubblico”.

È una frase talmente fuori fuoco da diventare spiazzante. Ma che si inserisce perfettamente in un contesto dove a volte neanche ci si accorge delle parole che vengono scelte. Così ecco che Tavecchio tuona: “I gay mi stiano lontani, io sono normalissimo”; poi Eziolino Capuano che assicura: “In campo devono andare gli uomini con le palle, non le checche”. L’effetto Checco Zalone è assicurato, anche se in questo caso è difficile sorridere. In alcuni casi, addirittura, la parola ‘gay’ viene utilizzato come un insulto da rivolgere a un avversario. È successo nel 2016 durante la sfida fra Inter e Napoli, quando Maurizio Sarri si rivolse a Roberto Mancini dandogli del ‘frocio’ e del ‘finocchio’. Piccolo dettaglio: due anni prima, quando allenava l’Empoli in B, Sarri commentò un’espulsione di un suo giocatore contro il Varese dicendo che “il calcio è diventato uno sport per froci” e che in Italia “si fischia molto più che in Inghilterra con interpretazioni da omosessuali”.

La tendenza, però, non riguarda solo l’Italia. Nel 2007 un giudice di San Paolo, in Brasile, è andato un po’ oltre nell’interpretazione della legge arrivando ad affermare che gli omosessuali non potevano giocare come professionisti, ma dovevano creare una loro lega parallela. Poco più tardi Eduardo Berrizzo, attuale ct del Cile, aveva lasciato l’Olympique Marsiglia dicendo che “nel calcio francese prolifera l’omosessualità” e che “la convivenza con tanti gay era fastidiosa”. I casi più clamorosi vengono dalla Germania. Nel 2012 il magazine Fluter aveva raccolto la testimonianza di un calciatore omosessuale che è voluto restare anonimo: “Sono costretto a recitare e nascondermi – aveva detto – è facile dire di fare outing quando non sei tu ad andare allo stadio il giorno dopo”. Thomas Hitzlsperger, invece, ci aveva messo la faccia. Ma solo a fine carriera. Aveva deciso di uscire allo scoperto e di annunciare al giornale Zeit la sua omossessualità: “Il cliché vuole che il calciatore sia virile, macho e l’omosessuale fragile e delicato – ha raccontato – Il mio soprannome, il “Martello” dimostra che non è così. È un tema che non viene preso sul serio. E poi c’è il problema degli sponsor: difficile trovarli dichiarandosi omosessuali”.

Il primo calciatore a parlare pubblicamente della propria omosessualità è stato Justin Fashanu, attaccante inglese di origini nigeriane che ha girato quasi tutta la Gran Bretagna, nel 1990. La sua storia, però, finì malissimo. Suo fratello John, l’idolo di Teo Teocoli a Mai Dire Gol, decise di tagliare i ponti con lui. E anche la comunità nera si schierò contro di lui, lamentando un “danno di immagine”. Justin visse da solo per qualche anno, in balia della disperazione. Poi si suicidò nel 1998, impiccandosi con un cavo elettrico dopo essere stato indagato per abusi su un ragazzo. Nel 2021 Josh Cavallo, centrocampista australiano dell’Adelaide United, ha deciso di fare coming out. Ma dopo una valanga di messaggi di sostegno e di complimenti, le cose sono peggiorate. Perché a ogni partita Josh viene insultato pesantemente dai tifosi avversari. È un collage che dà una risposta esaustiva al quesito di partenza. L’omosessualità sarà un tabù fino a quando esisteranno gli stereotipi, fino a quando il calcio verrà raccontato con certi termini. I pregiudizi sono ancora affilati. E sembrano sopravvivere al passare degli anni per quanto sono radicati fra i giocatori stessi, fra gli allenatori, fra i tifosi e fra le istituzioni. Il problema è che il calcio non è migliore o peggiore della società reale. È soltanto il suo specchio. Ora vedremo cosa accadrà dopo il coming out di Jakub Jankto
Andrea Romano dovrebbe ripassare la differenza tra outing e coming out dal momento che sbaglia diverse volte.

E qualcuno dica a Damiano Tommasi che la doccia assieme la fanno i componenti di tutti gli sport di squadra e non solo i calciatori.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

Janie Jones ha scritto: lun lug 10, 2023 5:12 pm
maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 4:58 pm Si e per me è assurdo, se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In uno stupro si.

Per me se uno sì droga e non è cosciente cazzi suoi
Max ti prego, torna in te.
Oppure dì che il tuo account è stato hackerato, perché le cose scritte sopra sono delle mostruosità.
Ma voi partite dal fatto che è per forza uno stupro! Ho scritto stupro ma avrei dovuto scrivere:

"se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In un rapporto sessuale con una bella ragazza di cui si è innamorato al pub si."
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 5:04 pm Carolina Morace, qualcosa in più di una semplice icona per il nostro calcio femminile, abbraccia le tesi del barese. “Io sto con Cassano – dice al settimanale A
e poi si è sposata con una donna con cui vive da più di 10 anni :roll:
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Janie Jones »

maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 5:17 pm "se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In un rapporto sessuale con una bella ragazza di cui si è innamorato al pub si."
Non vuol dire nulla, se la ragazza per qualunque motivo non è in grado di intendere e volere si tratta di stupro, sempre.
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da rob »

Al di là della bieca vicenda milanese che sta sostituendo mediaticamente l'altra penosa vicenda con protagonista un altro famoso rampollo è perché così molti giovani ricorrono così massicciamente alla droga e neppure tanto leggera per divertirsi e, a volte fare anche del sesso. Non circolano abbastanza ormoni nei loro corpi?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

balbysauro ha scritto: lun lug 10, 2023 5:18 pm
babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 5:04 pm Carolina Morace, qualcosa in più di una semplice icona per il nostro calcio femminile, abbraccia le tesi del barese. “Io sto con Cassano – dice al settimanale A
e poi si è sposata con una donna con cui vive da più di 10 anni :roll:
Eh, ma sai, l'omosessualità maschile ripugna mentre quella femminile tanti bei rasponi e va benone.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 4:57 pm
tennisfan82 ha scritto: lun lug 10, 2023 1:56 pm Il ministro dello Sport.

Non se ne salva uno.

Comunque povero Jankto, chi gliel'ha fatto fare di tornare in Italia. Non sa cosa lo aspetta.

Immagine
classica frase da omofobo (o da omosessuale represso, le due cose possono essere correlate).
Mai nessuno però che si infastidisca per l'ostentazione dell' eterosessualità di certi calciatori circondati da modelle influencer e showgirls.
Comunque il titolo, rispetto a quello che ha detto il Ministro alla radio è volutamente distorto.

Dal titolo qui riportato sembra che critichi Jankto perché avrebbe ostentato la propria omosessualità. Il Ministro faceva invece un discorso di ostentazione generale (leggasi gay-pride e simili). Può non piacere lo stesso, ma nei termini, è molto diverso.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

Monheim ha scritto: lun lug 10, 2023 5:31 pm
balbysauro ha scritto: lun lug 10, 2023 5:18 pm
babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 5:04 pm Carolina Morace, qualcosa in più di una semplice icona per il nostro calcio femminile, abbraccia le tesi del barese. “Io sto con Cassano – dice al settimanale A
e poi si è sposata con una donna con cui vive da più di 10 anni :roll:
Eh, ma sai, l'omosessualità maschile ripugna mentre quella femminile tanti bei rasponi e va benone.
Beh sì, certo. :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

Janie Jones ha scritto: lun lug 10, 2023 5:28 pm
maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 5:17 pm "se salgo in macchina drogato non è che poi mi aiuti la cosa in un eventuale incidente! In un rapporto sessuale con una bella ragazza di cui si è innamorato al pub si."
Non vuol dire nulla, se la ragazza per qualunque motivo non è in grado di intendere e volere si tratta di stupro, sempre.
Ovvio se non è in grado di intendere e di volere ok, ovvio che se una è strafatta sdraiata su un letto è stupro.
Ma se si sono divertiti insieme e poi sono andati a letto mezzi ubriachi insieme non sarà la stessa cosa.
Ma come lo si può sapere con certezza? Si sa solo che lei è positiva alla cocaina poi ci sono due parole una contro l'altra.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto: lun lug 10, 2023 5:31 pm
babaoriley ha scritto: lun lug 10, 2023 4:57 pm
tennisfan82 ha scritto: lun lug 10, 2023 1:56 pm Il ministro dello Sport.

Non se ne salva uno.

Comunque povero Jankto, chi gliel'ha fatto fare di tornare in Italia. Non sa cosa lo aspetta.
classica frase da omofobo (o da omosessuale represso, le due cose possono essere correlate).
Mai nessuno però che si infastidisca per l'ostentazione dell' eterosessualità di certi calciatori circondati da modelle influencer e showgirls.
Comunque il titolo, rispetto a quello che ha detto il Ministro alla radio è volutamente distorto.

Dal titolo qui riportato sembra che critichi Jankto perché avrebbe ostentato la propria omosessualità. Il Ministro faceva invece un discorso di ostentazione generale (leggasi gay-pride e simili). Può non piacere lo stesso, ma nei termini, è molto diverso.
Si' ma perche' Abodi dovrebbe parlare di gay se non nel contesto di Jankto? Non e' mica il ministro della famiglia. Cazzo c'entra Abodi con il gay-pride?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Janie Jones »

maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 5:45 pm Ovvio se non è in grado di intendere e di volere ok, ovvio che se una è strafatta sdraiata su un letto è stupro.
Ma se si sono divertiti insieme e poi sono andati a letto mezzi ubriachi insieme non sarà la stessa cosa.
Ma come lo si può sapere con certezza? Si sa solo che lei è positiva alla cocaina poi ci sono due parole una contro l'altra.

Non sto mica dicendo che si può abusare di una persona svenuta :D
Sto dicendo che un test droga a tuo favore non può darti la vittoria a priori davanti ad un giudice. :wink:
Tu prima hai scritto che se uno si droga e non è cosciente cazzi suoi, e a quello si riferiva la mia risposta.

Poi certo ci sono situazioni in cui non sempre è facile capire il livello di alterazione di una persona e lì può essere complicato stabilire con esattezza cosa è successo, ma tante altre volte invece è molto chiaro quando si ha di fronte qualcuno non abbastanza lucido per essere consenziente
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

Ah ok allora d'accordo mi ero forse espresso male.
Ma è difficile sapere i gradi che ci sono tra il perfettamente conscio e svenuto.

Per esempio il dignitosamente brillo del mitico biggiogero o come si chiamava. :D

Lei cmq è un'idiota (a meno che non sia stata drogata a sua insaputa) quasi come l'apache
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

maxredo ha scritto: lun lug 10, 2023 6:50 pm Ah ok allora d'accordo mi ero forse espresso male.
Ma è difficile sapere i gradi che ci sono tra il perfettamente conscio e svenuto.

Per esempio il dignitosamente brillo del mitico biggiogero o come si chiamava. :D

Lei cmq è un'idiota (a meno che non sia stata drogata a sua insaputa) quasi come l'apache
Pare che sia stata drogata (non cocaina) a sua insaputa
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

Pare nel senso che l'ha detto lei :D

Ovviamente se fosse così neanche si discute, non è neanche "solo" stupro è peggio.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da pocaluce »

Più che altro perché come diceva ieri anche Janie, sarebbe il primo caso in cui la cocaina non genera euforia ma stato di incoscienza e perdita di memoria...
Poi ovviamente non sappiamo ancora molto altro, ma sarebbero molto più comprensibili tali effetti dopo 10 gin tonic o se ti fai mezzo pacchetto di Xanax...
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

Credo assumesse psicofarmaci la ragazza
Stanno uscendo notizie a ripetizione, da ambo i lati.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Comunque per rispondere alla domanda retorica “se un ubriaco ti regala 100 euro e tu le accetti può essere ritenuto reato.
Diciamo che 100 euro sono pochi per fare un processo, come un bacino sulla guancia.
Diciamo che se un ubriaco ti regala 10.000 euro o firma un contratto o ti firma il passaggio di proprietà dell’auto e tu lo accetti fai un reato perché concludi un contratto con una persona incapace. Si va dalla circonvenzione di incapace alla semplice nullità del contratto.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

Nasty ha scritto: lun lug 10, 2023 9:00 pm Credo assumesse psicofarmaci la ragazza
Stanno uscendo notizie a ripetizione, da ambo i lati.
Che sciacalli,veramente.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ferryboat »

Ma quanto può essere sfigato uno che ha bisogno di drogare una tizia, per scopare?
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Johnny Rex
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

ferryboat ha scritto: mar lug 11, 2023 7:11 am Ma quanto può essere sfigato uno che ha bisogno di drogare una tizia, per scopare?
Eccom quetso è un buon post :)

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Burano
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Burano »

Io mi immagino cosa deve aver detto (e con che pacatezza) in privato Ignazione al fanciullo :D
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tennisfan82
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Ma chi ci credeva che quei divani fossero davvero di qualità?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

Burano ha scritto: mar lug 11, 2023 7:48 am Io mi immagino cosa deve aver detto (e con che pacatezza) in privato Ignazione al fanciullo :D
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

alessandro ha scritto: lun lug 10, 2023 11:39 pm Comunque per rispondere alla domanda retorica “se un ubriaco ti regala 100 euro e tu le accetti può essere ritenuto reato.
Diciamo che 100 euro sono pochi per fare un processo, come un bacino sulla guancia.
Diciamo che se un ubriaco ti regala 10.000 euro o firma un contratto o ti firma il passaggio di proprietà dell’auto e tu lo accetti fai un reato perché concludi un contratto con una persona incapace. Si va dalla circonvenzione di incapace alla semplice nullità del contratto.
Ma quel è il limite tra il dignitosamente brillo e ubriaco fradicio?
Quando l'eventuale contratto passa da valido a nullo?
Come si dimostra in che stato fosse?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Se uno è ubriaco lo si può determinare dai comportamenti.
Come lo dimostri, lo dimostri come ogni altra cosa, con testimonianze esami etc.
ma credo che pure tu riesca a capire se uno è ubriaco o meno.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

alessandro ha scritto: mar lug 11, 2023 3:02 pm Se uno è ubriaco lo si può determinare dai comportamenti.
Come lo dimostri, lo dimostri come ogni altra cosa, con testimonianze esami etc.
ma credo che pure tu riesca a capire se uno è ubriaco o meno.
Transennare Via Dandolo a Varese e ululare certifica una persona ubriaca o no?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

alessandro ha scritto: mar lug 11, 2023 3:02 pm Se uno è ubriaco lo si può determinare dai comportamenti.
Come lo dimostri, lo dimostri come ogni altra cosa, con testimonianze esami etc.
ma credo che pure tu riesca a capire se uno è ubriaco o meno.
Eh si se sei li al momento.
Ma dopo, senza testimoni...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

maxredo ha scritto: mar lug 11, 2023 4:05 pm
alessandro ha scritto: mar lug 11, 2023 3:02 pm Se uno è ubriaco lo si può determinare dai comportamenti.
Come lo dimostri, lo dimostri come ogni altra cosa, con testimonianze esami etc.
ma credo che pure tu riesca a capire se uno è ubriaco o meno.
Eh si se sei li al momento.
Ma dopo, senza testimoni...
Ma passi le serate in giro per osterie in cerca di ubriachi che ti vendano la casa per mille euro? :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

maxredo ha scritto: mar lug 11, 2023 4:05 pm
alessandro ha scritto: mar lug 11, 2023 3:02 pm Se uno è ubriaco lo si può determinare dai comportamenti.
Come lo dimostri, lo dimostri come ogni altra cosa, con testimonianze esami etc.
ma credo che pure tu riesca a capire se uno è ubriaco o meno.
Eh si se sei li al momento.
Ma dopo, senza testimoni...
beh, vale per quasi tutti i reati.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da mp4/18 »

pocaluce ha scritto: lun lug 10, 2023 8:51 pm Più che altro perché come diceva ieri anche Janie, sarebbe il primo caso in cui la cocaina non genera euforia ma stato di incoscienza e perdita di memoria...
Poi ovviamente non sappiamo ancora molto altro, ma sarebbero molto più comprensibili tali effetti dopo 10 gin tonic o se ti fai mezzo pacchetto di Xanax...
Ho provato diverse droghe, diciamo quelle più ricreative. (Erba, funghi, salvia, acidi)
Mi sono sempre rifiutato di sniffare cocaina tantomeno iniettarmi qualcosa.
Ma ti assicuro che ho assistito situazione relative all’assunzione di quest’ultima in cui se la botta piglia male quelli da te descritti sono effetti tutt’altro che strani. Soprattutto per chi non è abituato come suppongo potesse essere quella ragazza
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

mp4/18 ha scritto: mer lug 12, 2023 8:42 pm
pocaluce ha scritto: lun lug 10, 2023 8:51 pm Più che altro perché come diceva ieri anche Janie, sarebbe il primo caso in cui la cocaina non genera euforia ma stato di incoscienza e perdita di memoria...
Poi ovviamente non sappiamo ancora molto altro, ma sarebbero molto più comprensibili tali effetti dopo 10 gin tonic o se ti fai mezzo pacchetto di Xanax...
Ho provato diverse droghe, diciamo quelle più ricreative. (Erba, funghi, salvia, acidi)
Mi sono sempre rifiutato di sniffare cocaina tantomeno iniettarmi qualcosa.
Ma ti assicuro che ho assistito situazione relative all’assunzione di quest’ultima in cui se la botta piglia male quelli da te descritti sono effetti tutt’altro che strani. Soprattutto per chi non è abituato come suppongo potesse essere quella ragazza
Dai messaggi che si scambiava von l’amica parla di un effetto mai provato con la cocaina “le altre volte”, quindi una certa abitudine alla sostanza “come tutti” suppongo nell’ambiente delle discoteche di un certo tipo
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

Lei mi sta sulle palle, ma una categoria più vergognosa non credo esista in questo paese.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

Le razze non esistono tra gli umani!
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Ma perché la signora Lucarelli, invece di fare tutta questa manfrina acchiappa-click non fa direttamente una denuncia alla GdF?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

Nasty ha scritto: ven lug 21, 2023 1:11 pm Le razze non esistono tra gli umani!
https://www.treccani.it/vocabolario/razza/

s. f. [dal fr. ant. haraz «allevamento di cavalli», prob. attraverso un’agglutinazione e falsa deglutinazione dell’articolo: l’arazz, da cui la razz(a)]. – 1. a. In biologia, popolazione o insieme di popolazioni di una specie che condividono caratteristiche morfologiche, genetiche, ecologiche o fisiologiche differenti da quelle di altre popolazioni della stessa specie: l’esistenza di razze in una specie è indice della presenza di fenomeni di divergenza intraspecifica, spesso determinati da isolamento geografico prolungato nel tempo (come nel caso delle popolazioni che vivono su isole). Da un punto di vista sistematico, la razza si identifica con la sottospecie (o r. geografica); in base alle principali caratteristiche discriminanti, si parla di r. ecologica (o ecotipo) quando esistono evidenti adattamenti specifici a condizioni ambientali locali (fenomeno diffuso nelle piante), e di r. cromosomica quando popolazioni localizzate presentano assetti cariotipici particolari. b. In zootecnia e agronomia, categoria di animali domestici o di piante (per es. di cavalli, cani, buoi, pecore, fiori, ortaggi, cereali, ecc.) che comprende gli individui in cui, tramite selezione artificiale, sono stati fissati caratteri ereditarî (o combinazioni di essi) tali per cui risultino espresse nel fenotipo le volute caratteristiche produttive (r. da carne, da lana, da latte, ecc., detto per es. di ovini), estetiche o di altro tipo. c. Con riferimento al maggiore o minore grado di purezza con cui si presentano i caratteri tipici di una razza animale: r. pura, r. imbastardita; r. in via di estinzione; miglioramento della r., per mezzo di ulteriore selezione; bestia da razza (detta anche razzatore o riproduttore), destinata per le sue qualità al compito della riproduzione (così passare in r. si dice, nel linguaggio sport., di un cane o di un cavallo che viene utilizzato per la riproduzione dopo avere concluso l’attività agonistica); animale di r. pregiata (o semplicem. animale di razza), che ha particolare pregio per la purezza o la rarità della razza; in partic., cavallo di razza, com. anche in senso fig., riferito a persona con alte qualità specifiche nell’attività professionale, artistica, politica, ecc. d. Nell’antropologia fisica del 19° sec. e dei primi decenni del 20°, popolazione o gruppo di popolazioni che presentano particolari caratteri fenotipici comuni (colorito della pelle, tipo dei capelli, forma del viso, del naso, degli occhi, ecc.), indipendentemente da nazionalità, lingua, costumi (per es., r. bianca, gialla, nera; r. australiana, sudanese, nilotica, ecc.). Tale suddivisione della specie umana ha costituito il preteso fondamento scientifico per una concezione delle r. umane come gruppi intrinsecamente differenti e da porre in rapporto gerarchico l’uno rispetto all’altro; in partic., con riferimento ai principî e alla prassi del nazifascismo, e più in generale di ogni forma di razzismo: le r. inferiori, superiori; la difesa della r. (ariana, bianca); discriminazioni di razza. Oggi il concetto di razza umana è considerato destituito di validità scientifica, dacché l’antropologia fisica e l’evoluzionismo hanno dimostrato che non esistono gruppi razziali fissi o discontinui. 2. Con sign. più ristretto, stirpe, famiglia, discendenza: anche lui è di costituzione debole, come tutta la sua r.; siamo una r. di persone perbene; uomo di buona, di nobile r., o semplicem., di r., spec. nelle frasi gentiluomo, signora, donna di r., che conserva nella fisionomia e nel tratto l’impronta della discendenza, della famiglia a cui appartiene (quindi la locuz. agg. di razza assume talora anche un più generico senso elogiativo in espressioni come uno scrittore, un pugile, un corridore di r.); fare razza, riprodursi, detto in partic. di animali: i muli non fanno r.; e riferito a persone, in usi estens. e fig.: gli abitanti di quel paese isolato fanno razza solo tra loro; è un individuo che fa razza a sé (o, più raram., da sé); è gente che non fa razza con nessuno, che non cerca, o rifiuta, compagnie e amicizie, contatti con estranei. 3. Specie, sorta, qualità: mi ha imbandito un pranzo con cibi di ogni razza; molto più com. in senso negativo e polemico a indicare persone o cose che si distinguano per qualche aspetto deteriore, spregevole: ma di che r. è codesta gente?; non voglio più leggere giornali di questa r.; Cortigiani, vil r. dannata, verso dell’atto II, scena IV del Rigoletto (melodramma di G. Verdi su libretto di F. M. Piave), divenuto proverbiale. Seguìto dalla prep. di, con senso più genericam. spregiativo: con che r. di persone siamo capitati!; non voglio aver niente a che fare con quella r. di imbecilli che tu frequenti; r. di vipere, epiteto spreg. rivolto spesso negli Evangeli ai Farisei; che r. di sciocchezze stai dicendo?; non c’è da star tranquilli, con questa r. di stagione! (Bacchelli); spesso in espressioni d’insulto: r. di stupido!; r. di cretino che non sei altro! ◆ Pegg. razzàccia, usato per lo più in senso figurato.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da maxredo »

Non so chi dei due è stato più odioso :D

Non è questo il caso ma se il pos davvero non va come si deve fare in generale?
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