Allora, come dicevo qualche mese fa, va intanto premesso che purtroppo il sorteggio dei gironi fatto con largo (eccesivo?) anticipo ha messo dalla stessa parte del tabellone tutte le attuali migliori squadre (Irlanda, Francia, Sudafrica e Nuova Zelanda e pure la Scozia, se vogliamo) che non solo sono capitate negli stessi due gironi (bleus e all blacks, insieme all'Italia nella poule A e irlandesi con spingboks e scozia nella poule B). Come se non bastasse, questi due gironi si incrociano anche nei quarti pertanto il percorso per la finale per queste squadre si preannuncia difficilissimo. Quindi se da una parte avremo probabilmente sin da subito sfide di altissimo livello nei gironi per il primo posto ed il passaggio del turno, dall'altra c'è il rammarico che quasi certamente perderemo qualche big già a livello dei quarti di finale.
Dall'altra parte (poule C e D) regna invece un sostanziale equilibro e molta incertezza con squadre in grossa crisi tecnica (Galles, Australia) o in pieno ricambio generazionale (Inghilterra, Argentina) e alcune squadre che potrebbero fare il colpaccio almeno a livello di poule. Andiamo a vedere nel dettaglio le singole poules, per ogni squadra indico il giocatore chiave (che può essere sia l'ago della bilancia verso un mondiale positivo che uno da "osservare" visto che magari è fuori dai radar canonici).
POULE A: Francia, Nuova Zelanda, Italia, Namibia, Uruguay
Si comincia subito col botto con la sfida che probabilmente deciderà il primo posto, vediamo se i francesi faranno valere il fattore campo e la qualità difensiva mostrata negli ultimi due anni. Ci arrivano purtroppo per loro (e per gli appassionati) senza l'apertura Ntamack che verrà sostituito da Jalibert e Hastoy. Il pronostico sembra abbastanza chiuso per i primi due posti, nonostante le difficoltà degli All Blacks degli ultimi tempi, salvo psicodrammi abbastanza imprevedibili, l'Italia cercherà di fare bella figura contro le due big e ovviamente assicurare il terzo posto contro Namibia ed Uruguay che non sembrano impensierire.
Passano il turno: Francia e Nuova Zelanda
Francia: detto che ovviamente ci si aspetta il miglior Dupont, l'assenza di Ntamack costringerà gli altri ad aiutare il numero 9 francese nella creazione del gioco, che è ovviamente la caratteristica per cui i bleus sono noti e su cui costruiscono i successi, per quanto ovviamente l'aggressività in difesa è lì vicino come importanza. Tra tutti quanti, direi quindi che Thomas Ramos è chiamato ad essere ancor più centrale, non solo dalla piazzola. Ultimamente la maglia da estremo è stata quasi sempre sua, complice anche le assenze di Jaminet, ma potrebbe trovare spazio anche da centro proprio nell'ottica di maggior supporto offensivo.
Nuova Zelanda: nelle ultime uscite sembrano aver ritrovato il loro livello, anche se probabilmente si tratta di un XV all blacks un filo sotto alle loro migliori edizioni. I backs sembrano aver ritrovato lucidità (Mo'unga e Jordan su tutti) e ovviamente rimangono temibili quando trovano spazi anche minimi. Sugli avanti c'è qualche dubbio in più più che altro per la tenuta fisica, ancorati dagli eterni Whitelock, Retallick e Cane. La chiave per gli all blacks potrebbe essere il ruolo di flanker dove c'è qualche dubbio tra Papali'i (che giocherà la prima da titolare) e Jacobson: se troveranno solidità da Papali'i, avranno risolto molti problemi.
Italia: il girone è una perfetta fotografia dell'attuale status degli azzurri: troppo più forti delle squadre di tier inferiore (Namibia e Uruguay), troppo più forte quelle del tier superiore (Francia e NZ), contro le quali servirebbe un vero miracolo. Detto questo, conosciamo bene sia i punti di forza che le debolezze della squadra italiana, si punterà ovviamente a far bella figura e magari spaventare una delle due big confermando i progressi nel gioco offensivo (e magari sfruttando il ritrovato Ioane ed eventualmente l'esplosione di Odogwu, oltre al valore sicuro di Capuozzo). Come giocatore chiave vedo però il pilone Fischetti, che si ritroverà a combattere con dei mostri sacri nel ruolo e deve sperare di reggere botta e garantire anche qualche pallone rubato mettendo in mostra le capacità da gratteur.
Uruguay e Namibia: i Teros non sono nemmeno una brutta squadra ma non sembrano onestamente in grado di impensierire l'Italia, nonostante la presenza di due ottimi giocatori a formare la cerniera 9-10 come Arata (giocatore per quanto visto a Castres veramente delizioso) e Berchesi. Dovrebbero avere ragionevolmente la meglio sulla Namibia, di cui so veramente pochissimo se non che hanno reclutato l'australiano Hardwick (due presenze con i wallabies, ma nel 2017 ed essendo nato a Windhoek ha sfruttato le nuove regole per accettare la convocazione della Namibia).
POULE B: Sudafrica, Irlanda, Scozia, Tonga, Romania.
Già ribattezzato il gruppo della morte, effettivamente è uno di quelli più difficili da pronosticare. L'Irlanda è la netta favorita e forse non solo per vincere questo gruppo ma anche per il titolo finale. Si beccano però una poule complicata che potrebbe lasciare qualche scoria di troppo in ottica fase finale e non essendo esattamente un gruppo giovanissimo, qualche rischio di logorio fisico c'è. Il Sudafrica è solido, rodato e la più adatta di quelle dell'emisfero sud a giocare sui ritmi delle squadre europee e al mondiale trova sempre quel qualcosa in più. La Scozia è nel suo miglior momento da anni, ha portato a casa vittorie importanti nei test match e non ci sta a farsi eliminare. Chiudono Tonga e Romania, ovviamente a livello inferiore ma non necessariamente squadre materasso, non fosse altro per qualche individualità interessante. Potrebbe risultare decisivo il calendario, con Irlanda v Scozia all'ultima giornata.
Passano il turno: Irlanda e Sudafrica
Irlanda: sono i grandi favoriti e non si nascondono, ma come detto prima per loro la strada sarà piena di insidie e devono trovare qualche alternativa al pur eterno Sexton. Ecco perché sarà probabilmente fondamentale Gibson-Park, oltre ovviamente alle altre armi su cui si appoggia l'attacco dei verdi (Ringrose, Lowe, Conor Murray). Tra gli avanti, pochi dubbi e tante sicurezze a partire da Van der Flier, O'Mahoney e Doris.
Sudafrica: dalla squadra ideale mancano purtroppo tre grandi protagonisti ovvero Am, De Jager e Pollard. Potrebbe essere l'unica vera problematica per una squadra che si è mostrata sempre molto solida, con un buon livello di gioco e che arriva alla RWC con grande esperienza nei suoi uomini chiave (Etzebeth, Du Toit, Marx, Kolbe, De Allende, Le Roux e così via). La variabile è capire se e quanto Siya Kolisi si sia ripreso dall'infortunio al ginocchio che è stato incluso tra i convocati ma su cui il dubbio circa la tenuta fisica rimane.
Scozia: probabilmente tra le big è la squadra meno "esperta" a livello di RWC (18 esordienti nella competizione), ma comunque con nomi importanti come il veterano Finn Russell, Zander Fagerson o l'ala di scuola bokke Van der Merwe. Probabile che arriveranno sulle ali dell'entusiasmo dopo i risultati positivi degli ultimi mesi, a ribaltare alcuni anni sottotono per il XV del cardo ma potrebbe non bastare contro le corazzate del girone. Come detto prima, il calendario potrebbe rivelarsi decisivo, aprono contro il Sudafrica e chiudono contro l'Irlanda (che arriverà alla sfida con più riposo rispetto alla Scozia) ma la sfida potrebbe persino essere ininfluente a seconda degli altri risultati. Come uomo da tenere sotto controllo, oltre ai nomi sopra citati, direi che sarà fondamentale Kinghorn che deve garantire supporto offensivo sull'altra ala.
Tonga e Romania: anche per loro sarà difficile fare il colpaccio (non per la qualificazione, ma anche solo per una vittoria oltre a quella nello scontro diretto. I tongani hanno sfruttato le nuove regole per chiamare Fekitoa (ex-NZ) e Coleman (ex-Australia) e dovrebbero avere il vantaggio sui romeni, che oltretutto sono senza la loro stellina Muresan che poteva essere una sorpresa in apertura. Tanti equiparati dal Pacifico ai Carpazi, ma forse quello più pronto è il pilone ex-moldavo Gajion.
Stasera o domani gli altri due gruppi!
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.