Maledetti, vi amero'

[Roberto74]

io ce l'ho il lato femminile, ma di solito le donne si comprendono di meno perché sono meno logiche, e in questo senso siete piu' femminili di me.

Che poi non credo che le donne siano difficile da comprendere. Credo solo che sia difficile, spesso, farsi comprendere, tutto qua

c.

Che vi dicevo?

Come volevasi dimostrare.

Che ce frega d'Oscar Wilde noi c'avemo Nickognì! Nickognì! Nickognì!

[Nickognito]

questo thread sta diventando un'altra perla, a partire dal titolo e dalla sua autoduplicazione..

[Clythus]

questo thread sta diventando un'altra perla, a partire dal titolo e dalla sua autoduplicazione..

Vedete di non farmela pagare.

[Johnny Rex]

no,per me il titolo andrebbe cambiato ,per evitare confusioni

(ri) propongo il titolo sul maledettismo ,Maledetti vi amerò (??),se qualcuno ha altre idee...

[Roberto74]

Io propongo Nickognita

[Nickognito]

No, no 'maledetti, vi amerò se qualcuno ha altre idee' va benissimo per me

[hubert strolz]

"maledetti vi amerò"
sicuramente

[picard]

Titolo modificato; comunque, topic di cazzeggio ce ne sono abbastanza, cercate di restare nell'ambito della discussione...e con questo sono due avvisi

[Andrea1970]

Noi possiamo darli, Beckenbauer no.

Non voglio fare il sofista ma è proprio la frase ad essere brutta.
Avesse detto: "Maradona non capisce un caxxo", era diverso.

sì, infatti: avrei apprezzato la franchezza...

[floyd10]

Topic di una bellezza mozzafiato, da quando Nick decide di salire in cattedra con la sua sensibilità femminile.

Per quel che concerne la discussione, quoto più o meno Johnny, mi pareva di essere d'accordo con lui.
In linea di massima ovviamente, poi è per forza di cose inevitabile che possa scattarti una passione irrazionale per un atleta che fa tutto fuor che l'atleta,o uno che sembra avere il mondo intero contro; vedi Nalbandian, o Safin nel tennis, o Nickognito .
Però da qui ad avere stima per quelli che hanno più e più volte dimostrato di essere proprio persone da poco, come quel mediocre di Maradona, ce ne corre.

E' vero che non basta essere fortissimi per entrare nel cuore della gente, ma che bisogna anche avere qualcosa in più, qualcosa di speciale, di indescrivibile, che non tutti hanno (Senna lo aveva, Schumacher per quel che mi riguarda no).
Ma la ricerca di questo qualcosa credo non dovrebbe mai spingersi troppo in là.

[Johnny Rex]

E' vero che non basta essere fortissimi per entrare nel cuore della gente, ma che bisogna anche avere qualcosa in più, qualcosa di speciale, di indescrivibile, che non tutti hanno (Senna lo aveva, Schumacher per quel che mi riguarda no).
Ma la ricerca di questo qualcosa credo non dovrebbe mai spingersi troppo in là

Viviamo di clichè,di stereotipi,di snobismo culturale radicato.

C'è da chiedersi perchè (nello sport,ma anche nella musica) conti così tanto,a livello di cultura ed iconografia popolare, la morte tragica del protagonista,avvenga essa sul campo (Senna,Villeneuve) o fuori da esso, ( Garrincha,Best,Pantani, Petrovic,per limitarmi ai nomi più noti).
La Morte da sola non basta,sennò un Ratzemberger o un Simpson sarebbero euiparati ai nomi di sopra, che già di loro godevano di vasta popolarità, eppure,a mio modo di vedere, ha finito col conferire loro un quid irraggiungibile rispetto ai pari grado, o ad atleti che erano più forti di loro.
Questa "Fascinazione della morte "andrebbe studiata.
Qualcosa a che fare con Eros e Thanatòs?
Scoprire fragilità,debolezza, vulnerabilità ,UMANITA'(in questo caso nella misura estrema) nei divi irraggiungibili di un mondo a parte,e quindi qualcosa che leghi lo spettatore davanti allo schermo con l'eroe di turno ?

Di certo, nello Sport come in altri settori, la morte ha avuto un ruolo importante nella creazione di Miti e leggende. O, a contrario, nella svalutazione dei vivi,che a quel confine , quello "spingersi troppo in la",non sono arrivati.

[ciccio]

E' vero che non basta essere fortissimi per entrare nel cuore della gente, ma che bisogna anche avere qualcosa in più, qualcosa di speciale, di indescrivibile, che non tutti hanno (Senna lo aveva, Schumacher per quel che mi riguarda no).
Ma la ricerca di questo qualcosa credo non dovrebbe mai spingersi troppo in là

Viviamo di clichè,di stereotipi,di snobismo culturale radicato.

C'è da chiedersi perchè (nello sport,ma anche nella musica) conti così tanto,a livello di cultura ed iconografia popolare, la morte tragica del protagonista,avvenga essa sul campo (Senna,Villeneuve) o fuori da esso, ( Garrincha,Best,Pantani, Petrovic,per limitarmi ai nomi più noti).
La Morte da sola non basta,sennò un Ratzemberger o un Simpson sarebbero euiparati ai nomi di sopra, che già di loro godevano di vasta popolarità, eppure,a mio modo di vedere, ha finito col conferire loro un quid irraggiungibile rispetto ai pari grado, o ad atleti che erano più forti di loro.
Questa "Fascinazione della morte "andrebbe studiata.
Qualcosa a che fare con Eros e Thanatòs?
Scoprire fragilità,debolezza, vulnerabilità ,UMANITA'(in questo caso nella misura estrema) nei divi irraggiungibili di un mondo a parte,e quindi qualcosa che leghi lo spettatore davanti allo schermo con l'eroe di turno ?

Di certo, nello Sport come in altri settori, la morte ha avuto un ruolo importante nella creazione di Miti e leggende. O, a contrario, nella svalutazione dei vivi,che a quel confine , quello "spingersi troppo in la",non sono arrivati.

Post interessantissimo edberg quello che hai scritto.
Sono dell'avviso che esista una sorta di "liberazione" nell'identificazione del singolo o della massa in questo tipo di personaggi, e per rappresentarne la liberazione occorrono doti carismatiche, la forma piú banale di liberazione é la visibilitá, ma altro non é che una delle tante. Ammesso e non concesso sia cosí la morte é sindrome da abbandono, la cui reazione é legata al mito, e la sua rappresentazione é il consolidamento del mito come prosecuzione delle idee e dei valori del personaggio, mancando il leader resta un vuoto tecnico, e questo vuoto viene riempito con "l'affettivitá della mancanza" i cui risultati sono a volte discutibili.

[Johnny Rex]

Grazie Ciccio,ma non confondermi con Ed .

Alla mitizzazione creata dalla Morte,si aggiunge,meno tragica ma ugualmente presente, quella per i campioni od i giocatori che siano rimasti vittime di infortuni o abbiano abbandonato lo sport per altri motivi.

Se fosse stato sano è un'altra di queste frasi ricorrenti..

[Nickognito]

viene mitizzato solo chi va di moda....

[Okefenokee]

viene mitizzato solo chi va di moda....

Il cosiddetto "maledettismo" non è propriamente un'invenzione dei media ma sicuramente è un aspetto della personalità che fa vendere e quindi in qualche maniera stravolto a seconda delle esigenze.

Riporto un concetto espresso qualche post sopra per dire che mi sembra fuor di dubbio che la lente d'ingradimento dei media si posi praticamente solo ed esclusivamente su storie che possano far vendere giornali, portare pubblicità e cose così.
Basti pensare a personaggi come Althea Gibson o Varela (come ricordava Johnny) o senza scendere nel drammatico: quanto spazio ha uno come Edwin Moses solo perchè è un grande-normale?



@Nickognito: era corretta la poesia anagrammatica ?

[Johnny Rex]

Moses, forse il mio Migliore di Sempre facendo un Crossover tra gli sport.
Da leggere e meditare l'intervista rilasciata a Repubblica Lunedì scorso.

[ciccio]

Grazie Ciccio,ma non confondermi con Ed .

[peppedunlop88]

qual era il titolo prima di questo??

[Okefenokee]

qual era il titolo prima di questo??

Le ragioni filosofiche del... calnnis.

[corsair]

E' vero che non basta essere fortissimi per entrare nel cuore della gente, ma che bisogna anche avere qualcosa in più, qualcosa di speciale, di indescrivibile, che non tutti hanno (Senna lo aveva, Schumacher per quel che mi riguarda no).
Ma la ricerca di questo qualcosa credo non dovrebbe mai spingersi troppo in là.

il ruolo della morte, nel caso del parallelo Senna-Schumacher, è tragicamente rilevante

[Nickognito]

la poesia anagrammatica? mi son perso qualcosa

[Johnny Rex]

Quanta maggiore antipatia suscitano, in generale , nei vari sport, i Campioni del Nord del Mondo.
Quanto fanno più simpatia, fanno "più cassetta" i sudamericani, i neri ,gli africani, perchè no, i mediterranei di successo .
Gli orientali? in genere ,sia nella percezione del tifoso "semplice" che in quella del' "intellettuale" , al di là del bene e del male, della simpatia e/o dell'antipatia. Smuovono poco, comunque

F.F.

[jeroska]

Quanta maggiore antipatia suscitano, in generale , nei vari sport, i Campioni del Nord del Mondo.
Quanto fanno più simpatia, fanno "più cassetta" i sudamericani, i neri ,gli africani, perchè no, i mediterranei di successo .
Gli orientali? in genere ,sia nella percezione del tifoso "semplice" che in quella del' "intellettuale" , al di là del bene e del male, della simpatia e/o dell'antipatia. Smuovono poco, comunque

F.F.

Da cosa scaturisce codesta interessante riflessione?

[Johnny Rex]

In generale, Personal Jeros. ,riflessione estendibile ben oltre il tennis.
Le grandi marche lo hanno capito da tempo, vedasi quanto son stati venduti e propagandati, anche al di là del loro valore, i campioni sudamericani del calcio .

F.F.

[tennisfan82]

qual era il titolo prima di questo??

Boh, anche perchè risulta aperto da me ma io non ricordo di averlo aperto

[dorello]

Quanta maggiore antipatia suscitano, in generale , nei vari sport, i Campioni del Nord del Mondo.
Quanto fanno più simpatia, fanno "più cassetta" i sudamericani, i neri ,gli africani, perchè no, i mediterranei di successo .
Gli orientali? in genere ,sia nella percezione del tifoso "semplice" che in quella del' "intellettuale" , al di là del bene e del male, della simpatia e/o dell'antipatia. Smuovono poco, comunque

F.F.

tra i campioni del nord vi sono però vere e proprie chicche non c'è solo croci celtiche
Diego su tutti ad ogni modo, sia come calciatore come come parabola di vita, aveva anche (contrariamente a quasi tutti) una coscienza sociale.