Io penso che ormai i giocatori abbiano capito il pubblico. Ormai la forma di esultanza forse piu' comune e' quella di muovere la braccia alte per aizzare il pubblico con l'aria di dire 'cretini, non sono Fedal, ma ho fatto un punto della Madonna, applaudite, cazzo!' Medvedev il suo maestro, ma sono in diversi, pure Djokovic. Io penso che i tennisti abbiano capito il pubblico, solo che sono quelli che li pagano e che danno un senso alle loro prestazioni, non possono mica mandarli a fanculo. E non venite a dirmi 'eh, hanno un gioco brutto', come se il pubblico applaudisse Cressy piu' di Djokovic.
Non penso cambi molto nemmeno coi ritiri dei due, ci sara' Alcaraz, ne arriveranno altri. Come in buona parte nel calcio, la gente guarda e tifa sport prevalentemente per identificarsi nel contendente che piu l'aiuta a sospendere i propri problemi psicologici. Quindi viene tifato il supervincente, o in alcuni casi quello che vince in un certo modo. Nel calcio si aggiunge il fattore ereditario, del tipo 'mio padre tifava juvemilinter perche' voleva vincere e basta, e quindi io tifo juvemilinter'. Questo al netto del tifo nazionalistico, ovviamente, li' si va al di la' dello sport, ci hanno insegnato che quelli col nostro passaporto valgono di piu' e quindi molti vivono questa cosa tanto piu' per lo sport (ovviamente non perche' sono piu' simili a loro, la gente che tifa Berrettini perche' italiano a 50 anni ha visto un millesimo della fica di Matteo, per dire
).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)