Non è poi così vero. Negli Stati Uniti andare all'università costa decine di migliaia di euro l'anno, lì sì che chi non ha i mezzi non può studiare. In più ci sono enormi differenze tra le scuole elementari e superiori in base al quartiere dove si vive. In Italia l'istruzione universitaria è quasi gratuita e la differenza tra le scuole è molto minore. Certo, fare il liceo classico Giulio Cesare di Roma non è come fare il classico in una cittadina di provincia, ma la differenza non è poi enorme.Johnny Rex ha scritto: ↑gio nov 10, 2022 7:59 amQuanto sototlineato in neretto inconfutabile, ed è forse il peggior male del paese.alessandro ha scritto: ↑mer nov 09, 2022 11:07 pm
Purtroppo l’Italia è uno dei peggiori paesi tra quelli avanzati per possibilità di progressione sociale. Il figlio dell’avvocato fa l’avvocato e il figlio dell’operaio fa l’operaio.
Però vedo al liceo ragazzi di seconda generazione indiani albanesi cinesi africani che presumo andranno all’università.
Poi è compito della repubblica togliere ogni ostacolo perché i più meritevoli possano raggiungere i più alti gradi di istruzione.
Su quelli che presumi essere compiti della Repubblica, beh, è qui il problema, perchè la Repubblica è composta, e spesso nei ruoli più importanti, proprio da persone che gli ostacoli non hanno questa grande voglia di toglierli.
F.F.
Quello che fa la differenza è che in molti lavori in Italia serve avere una rete di conoscenze, quello sì, e vale sicuramente per gli avvocati. Ma un ragazzo figlio di operai può benissimo diventare un buon dottore o ingegnere in Italia. Avrà meno supporto dai suoi, inevitabilmente, anche nello studio, ma non è un problema insormontabile.