Governo Marini
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Albornoz ha scritto:No, secondo me non ce la fa Veltroni a riportare la civiltà nella sinistra italiana ed in questo paese.
Civiltà=complicità e connivenza?
Spero che non ci riesca.
"You can walk away from someone who doesn't love you. And you can walk away from someone you don't love. But when the love is mutual," Roy said. "The hardest thing is to walk away."
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dedy ha scritto:Albornoz ha scritto:Apollo_Creed. ha scritto:Civiltà=complicità e connivenza?
No, civiltà proprio.
Civiltà, civiltà.
La civiltà è negare che Berlusconi sia un soggetto moralmente e legalmente compromesso?
Sono incivile e me ne vanto.
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Burano ha scritto:Diliberto ha sempre un livore che fa paura.
Quoto. Non ho mai capito perche'. E' sempre di un incazzato...che gli avranno mai fatto?
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
(Albornoz)
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dedy ha scritto:Forse con la dichiarazione di oggi Montezemolo ha reso evidente quello che a Marini &Co avrebbe dovuto essere evidente già da subito: si vada al voto.
La prossima sia una legislatura costituente.
Montezemolo ha detto, ricordiamolo
- C'è da fare una legge elettorale, subito, per il bene del paese
- Qualche politico sconsiderato non la vuole fare
- Siccome questi politici sconsiderati ci sono, inutile tergiversare e votiamo subito
Marini ha pensato la stessa cosa ma ha sperato che invece gli sconsiderati cambiassero idea.
In effetti era molto improbabile.
Ma Montezemolo ha detto l'opposto di Berlusconi, eh, non rigiriamo la frittata.
Una cosa è dire 'andiamo alle urne perché è giusto'
Un'altra 'andiamo aller urne perché tanto Berlusconi ciò che è giusto non lo fa'
se no ci si prende in giro.
c.
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Nickognito ha scritto:dedy ha scritto:Forse con la dichiarazione di oggi Montezemolo ha reso evidente quello che a Marini &Co avrebbe dovuto essere evidente già da subito: si vada al voto.
La prossima sia una legislatura costituente.
Montezemolo ha detto, ricordiamolo
- C'è da fare una legge elettorale, subito, per il bene del paese
- Qualche politico sconsiderato non la vuole fare
- Siccome questi politici sconsiderati ci sono, inutile tergiversare e votiamo subito
Marini ha pensato la stessa cosa ma ha sperato che invece gli sconsiderati cambiassero idea.
In effetti era molto improbabile.
Ma Montezemolo ha detto l'opposto di Berlusconi, eh, non rigiriamo la frittata.
Una cosa è dire 'andiamo alle urne perché è giusto'
Un'altra 'andiamo aller urne perché tanto Berlusconi ciò che è giusto non lo fa'
se no ci si prende in giro.
c.
Scusate ragazzi, ma non ho capito (sono all'estero). Cosa c'entra Montezemolo con l'elezioni?
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nulla. Non è un parlamentare e né confindustria né sindacati devono dire la loro su cosa fare su argomenti politici.
Berlusconi, che al contrario di Montezemolo è stato votato, deve decidere lui.
Rimane che la necessità della riforma elettorale è sottolineata, da destra e sinistra da tutti , tutti, e tutti con l'eccezione di chi l'aveva sostenuto ma oggi lo rinnega per motivi opportunistici.
c.
Berlusconi, che al contrario di Montezemolo è stato votato, deve decidere lui.
Rimane che la necessità della riforma elettorale è sottolineata, da destra e sinistra da tutti , tutti, e tutti con l'eccezione di chi l'aveva sostenuto ma oggi lo rinnega per motivi opportunistici.
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Nickognito ha scritto:Rimane che la necessità della riforma elettorale è sottolineata, da destra e sinistra da tutti , tutti, e tutti con l'eccezione di chi l'aveva sostenuto ma oggi lo rinnega per motivi opportunistici.
c.
diciamo: con l'eccezione di chi crede che arrivare ad un accordo in tempi brevi sia impossibile.
C'è chi vuole il sistema francese, chi il tedesco, chi lo spagnolo, chi il kazako...
E' più importante un governo che governi, adesso..
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chi crede che un accordo sia impossibile lo crede perché pensa che i politici sono degli irresponsabili.
Per cui capisco che tu lo dica, te, io, Montezemolo. Capisco di meno che lo dica una coalizione che ne costituisce il 50%.
Sarebbe un po' come dire: ci sarebbe da aggiustare il gas, o scoppia la casa, ma siccome a casa mia, dove viviamo io e mia moglie, non ci si mette d'accordo come fare, la cosa piu' urgente è pensare a dove scappare mentre scoppia la casa...
Certo, si puo' sempre dare tutta la colpa alla moglie, ma non ci crede nessuno...;.-)
c.
Per cui capisco che tu lo dica, te, io, Montezemolo. Capisco di meno che lo dica una coalizione che ne costituisce il 50%.
Sarebbe un po' come dire: ci sarebbe da aggiustare il gas, o scoppia la casa, ma siccome a casa mia, dove viviamo io e mia moglie, non ci si mette d'accordo come fare, la cosa piu' urgente è pensare a dove scappare mentre scoppia la casa...
Certo, si puo' sempre dare tutta la colpa alla moglie, ma non ci crede nessuno...;.-)
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c'è una questione da risolvere:
è stato deciso il referendum per fare la legge elettorale, da fare tra pochissimi mesi.
E' possibile spostare la data di un referendum solo in un caso, per legge: nel caso di scioglimento delle camere. Cioè in questo caso.
C'è però un problema. Siccome il referendum in questione è stato fatto proprio per eleggere le nuove camere con una nuova legge, il voler sciogliere le camere, che avrebbe per effetto impedire al popolo di votare il referendum legalmente richiesto, potrebbe essere ritenuto un illegale abuso di potere del parlamento nei confronti del popolo.
Non ho conoscenze legali e costituzionali per sapere se questa è una cosa che puo' effettivamente succedere.
Anche se a logica, sarebbe giusto così.
In sostanza noi abbiamo una legge elettorale che permette ai politici di eleggere chi vogliono loro, e non chi scelgono i cittadini. I cittadini hanno chiesto un referendum per abrogarla. Il parlamento sta facendo in modo di non consentire ai cittadini di esprimersi col referendum, sciogliendo le camere e rieleggendo ancora chi vogliono loro.
Ma c'è di più, a pensarci bene.
Il referendum puo' essere spostato di un anno. In teoria, fra un anno, il parlamento potrebbe fare lo stesso, cioè sciogliere le camere impedendo il referendum. Anzi, potrebbe farlo all'infinito. Il parlamento puo' impedire all'infinito un referendum sulla legge elettorale, e francamente non credo che questo possa essere costituzionalmente accettabile.
Che lo sia o non lo sia, speriamo che la partitocrazia della leggerissima maggioranza che adesso in parlamento propone lo slittamento dell'espressione popolare sulla legge elettorale, cioè il centro-destra + mastella, non abbia la meglio sulla volontà della gente di esprimere un'opinione in merito, visto che lo fa proprio per poter votare bene, e non così per fare, quando le votazioni saranno già state fatte.
c.
è stato deciso il referendum per fare la legge elettorale, da fare tra pochissimi mesi.
E' possibile spostare la data di un referendum solo in un caso, per legge: nel caso di scioglimento delle camere. Cioè in questo caso.
C'è però un problema. Siccome il referendum in questione è stato fatto proprio per eleggere le nuove camere con una nuova legge, il voler sciogliere le camere, che avrebbe per effetto impedire al popolo di votare il referendum legalmente richiesto, potrebbe essere ritenuto un illegale abuso di potere del parlamento nei confronti del popolo.
Non ho conoscenze legali e costituzionali per sapere se questa è una cosa che puo' effettivamente succedere.
Anche se a logica, sarebbe giusto così.
In sostanza noi abbiamo una legge elettorale che permette ai politici di eleggere chi vogliono loro, e non chi scelgono i cittadini. I cittadini hanno chiesto un referendum per abrogarla. Il parlamento sta facendo in modo di non consentire ai cittadini di esprimersi col referendum, sciogliendo le camere e rieleggendo ancora chi vogliono loro.
Ma c'è di più, a pensarci bene.
Il referendum puo' essere spostato di un anno. In teoria, fra un anno, il parlamento potrebbe fare lo stesso, cioè sciogliere le camere impedendo il referendum. Anzi, potrebbe farlo all'infinito. Il parlamento puo' impedire all'infinito un referendum sulla legge elettorale, e francamente non credo che questo possa essere costituzionalmente accettabile.
Che lo sia o non lo sia, speriamo che la partitocrazia della leggerissima maggioranza che adesso in parlamento propone lo slittamento dell'espressione popolare sulla legge elettorale, cioè il centro-destra + mastella, non abbia la meglio sulla volontà della gente di esprimere un'opinione in merito, visto che lo fa proprio per poter votare bene, e non così per fare, quando le votazioni saranno già state fatte.
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...
Ultima modifica di englishgentleman il dom feb 03, 2008 12:29 am, modificato 1 volta in totale.
Carlo
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Albornoz ha scritto:Nickognito ha scritto:a volte danno la sensazione di saper fare un discorso logico
Tipo? (ma che fine ha fatto Follini?)
Da Wikipedia:
...Il 26 novembre 2007, il segretario Walter Veltroni lo ha nominato responsabile nazionale per le Politiche dell'Informazione del Partito Democratico.
Ciao Angelo!
Carlo
Qua mi sa che si abbatte un governo di sinistra alla settimana, anche in embrione.
www.repubblica.it
14:37 Verso il voto, 5 o 13 aprile probabili date
Adesso che anche le consultazioni di Franco Marini stanno per finire senza alcun esito positivo, appare sempre più probabile che il capo dello Stato scioglierà le Camere e si tornerà alle urne proprio ad aprile. Le domeniche in cui chiamare gli italiani al voto potrebbero essere proprio quelle del 6 o del 13 aprile, o al massimo del 20 aprile. Non devono passare più di 70 giorni per avere il nuovo Parlamento: questo il limite temporale previsto dalle norme che regolano la prassi per il voto, secondo la Costituzione.
Ora il dibattito sarebbe sul tema seguente: 5 o 13 aprile?
www.repubblica.it
14:37 Verso il voto, 5 o 13 aprile probabili date
Adesso che anche le consultazioni di Franco Marini stanno per finire senza alcun esito positivo, appare sempre più probabile che il capo dello Stato scioglierà le Camere e si tornerà alle urne proprio ad aprile. Le domeniche in cui chiamare gli italiani al voto potrebbero essere proprio quelle del 6 o del 13 aprile, o al massimo del 20 aprile. Non devono passare più di 70 giorni per avere il nuovo Parlamento: questo il limite temporale previsto dalle norme che regolano la prassi per il voto, secondo la Costituzione.
Ora il dibattito sarebbe sul tema seguente: 5 o 13 aprile?
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Da quello che ho capito domani il governo (Prodi) fissa la data del referendum. Ma lo può fare un governo sfiduciato? E se sì, perchè non l'ha fatto una settimana fa prima delle consultazioni? Con una data certa del referendum chi chiedeva il ritorno alle urne immediato si sarebbe messo contro l'opinione pubblica. Mah, valli a capire
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Ergo trasformiamo in indicativi i vari condizionali di questo articolo.
Si vota, 300 milioni di euro in più ai partiti
Mariolina Sesto per il Sole 24 Ore:
C’è un motivo per il quale il voto anticipato conviene a tutti i leader nessuno escluso: se si andasse alle urne i partiti incasserebbero fino al 2011 rimborsi elettorali doppi. Sia quelli maturati per la quindicesima legislatura che quelli relativi alla sedicesima.
Per le forze politiche la fine anticipata della legislatura si trasformerebbe in un business finanziario, per lo Stato in un aggravio di costi pari a circa 300 milioni di euro. E a poco vale a questo punto il taglio del 10% al fondo annuale per i rimborsi scattato con la Finanziaria: l’aggravio per lo Stato sarà di 270 milioni anziché di 300.
I fondi elettorali di Camera e Senato ammontano infatti a circa 50 milioni di euro ciascuno e sono costituiti calcolando la cifra di 1 euro per ogni avente diritto al voto. Per le elezioni di aprile 2006 gli aventi diritto al voto erano precisamente 50.098.305 (47.258.305 gli aventi diritto al voto in Italia e 2.840.000 quelli all’estero).
Da questo fondo ad ogni partito è attribuita una quota sulla base delle percentuali di voto ottenute. Una leggina ad hoc approvata con voto bipartisan a inizio 2006, poco prima di andare a votare, sancì il diritto dei partiti a continuare a incassare i rimborsi anche in caso di voto anticipato.
Da qui l’affare: se la legislatura si esaurisce prima della sua naturale scadenza lo Stato deve comunque pagare le somme già maturate per tutti e cinque gli anni. Proprio in base a questa leggina Forza Italia ha potuto cartolarizzare i contributi che deve ancora riscuotere. Ed anche il Pd potrebbe avere la sua convenienza: Ds e Dl continueranno a incassare le risorse relative alla XV legislatura; il Pd avrà i fondi della XVI.
«È evidente che se si fosse abolita la norma inserita nel febbraio 2006 si potevano risparmiare circa 100 milioni all’anno, che invece saremo costretti a spendere se le Camere verranno sciolte a giorni», calcola Silvana Mura, deputata dell’Idv. «Cosa che avevamo ampiamente annunciato e che per ben due volte abbiamo cercato di evitare con degli emendamenti alla finanziaria 2007 e 2008. Purtroppo questo non è stato possibile per l’ostilità di tutte le altre forze politiche».
Scritto Martedì, 29 Gennaio
Si vota, 300 milioni di euro in più ai partiti
Mariolina Sesto per il Sole 24 Ore:
C’è un motivo per il quale il voto anticipato conviene a tutti i leader nessuno escluso: se si andasse alle urne i partiti incasserebbero fino al 2011 rimborsi elettorali doppi. Sia quelli maturati per la quindicesima legislatura che quelli relativi alla sedicesima.
Per le forze politiche la fine anticipata della legislatura si trasformerebbe in un business finanziario, per lo Stato in un aggravio di costi pari a circa 300 milioni di euro. E a poco vale a questo punto il taglio del 10% al fondo annuale per i rimborsi scattato con la Finanziaria: l’aggravio per lo Stato sarà di 270 milioni anziché di 300.
I fondi elettorali di Camera e Senato ammontano infatti a circa 50 milioni di euro ciascuno e sono costituiti calcolando la cifra di 1 euro per ogni avente diritto al voto. Per le elezioni di aprile 2006 gli aventi diritto al voto erano precisamente 50.098.305 (47.258.305 gli aventi diritto al voto in Italia e 2.840.000 quelli all’estero).
Da questo fondo ad ogni partito è attribuita una quota sulla base delle percentuali di voto ottenute. Una leggina ad hoc approvata con voto bipartisan a inizio 2006, poco prima di andare a votare, sancì il diritto dei partiti a continuare a incassare i rimborsi anche in caso di voto anticipato.
Da qui l’affare: se la legislatura si esaurisce prima della sua naturale scadenza lo Stato deve comunque pagare le somme già maturate per tutti e cinque gli anni. Proprio in base a questa leggina Forza Italia ha potuto cartolarizzare i contributi che deve ancora riscuotere. Ed anche il Pd potrebbe avere la sua convenienza: Ds e Dl continueranno a incassare le risorse relative alla XV legislatura; il Pd avrà i fondi della XVI.
«È evidente che se si fosse abolita la norma inserita nel febbraio 2006 si potevano risparmiare circa 100 milioni all’anno, che invece saremo costretti a spendere se le Camere verranno sciolte a giorni», calcola Silvana Mura, deputata dell’Idv. «Cosa che avevamo ampiamente annunciato e che per ben due volte abbiamo cercato di evitare con degli emendamenti alla finanziaria 2007 e 2008. Purtroppo questo non è stato possibile per l’ostilità di tutte le altre forze politiche».
Scritto Martedì, 29 Gennaio
"You can walk away from someone who doesn't love you. And you can walk away from someone you don't love. But when the love is mutual," Roy said. "The hardest thing is to walk away."
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Forse Veltroni ha ragione, forse lui e Berlusconi hanno perso un'occasione; l'occasione che avrebbe consentito all'Italia di fare un salto di qualità: l'occasione di costituire un sistema politico bi-partitico e non più bi-polare che avrebbe limitato, se non azzerato, il potere di ricatto dei partiti-nanetti con meno del 4% dei consensi.
Che si arrivasse a un accordo tra Veltroni e Berlusconi era molto difficile perché è un accordo visto con sospetto e timore tanto a destra quanto a sinistra (soprattutto dentro il PD), e adesso si va verso una nuova campagna elettorale in cui Berlusconi ha molto da perdere:
il centrodestra cercherà di basarla sul malcontento creato dal Governo Prodi e questo potrebbe rivelarsi un boomerang. Primo, perché né Prodi né l'alleanza che lo ha supportato esistono più; secondo, perché i veri limiti del Governo Prodi sono derivati dall'eterogeneità della coalizione che lo sosteneva, eterogeneità che nel centrodestra attuale certamente non manca e che potrebbe aumentare se Mastella e Dini si dovessero accodare. Questo punto potrebbe essere la vera arma in più del PD se veramente decidesse di presentarsi da solo o, al limite, con un'alleanza ridotta (ma sicuramente più omogenea) con Partito Radicale, SDI e IdV.
Altro punto che rende il centrodestra traballante è l'incoerenza di Casini e Fini che fino a ieri hanno attaccato Berlusconi mettendo in dubbio la sua leadership e invece oggi si ricompattano attorno al Cavaliere come se nulla fosse accaduto.
Insomma, ritengo che il risultato elettorale sarà molto più aperto di quel che pensa il centrodestra. La mia speranza è che si possa assistere ad una campagna elettorale basata su programmi e proposte e non su accuse e veleni e che se non dovesse esserci (nuovamente) un chiaro vincitore delle elezioni, si mantengano i propositi per costituire un Governo di "intesa" che effettui le riforme necessarie al Paese.
Che si arrivasse a un accordo tra Veltroni e Berlusconi era molto difficile perché è un accordo visto con sospetto e timore tanto a destra quanto a sinistra (soprattutto dentro il PD), e adesso si va verso una nuova campagna elettorale in cui Berlusconi ha molto da perdere:
il centrodestra cercherà di basarla sul malcontento creato dal Governo Prodi e questo potrebbe rivelarsi un boomerang. Primo, perché né Prodi né l'alleanza che lo ha supportato esistono più; secondo, perché i veri limiti del Governo Prodi sono derivati dall'eterogeneità della coalizione che lo sosteneva, eterogeneità che nel centrodestra attuale certamente non manca e che potrebbe aumentare se Mastella e Dini si dovessero accodare. Questo punto potrebbe essere la vera arma in più del PD se veramente decidesse di presentarsi da solo o, al limite, con un'alleanza ridotta (ma sicuramente più omogenea) con Partito Radicale, SDI e IdV.
Altro punto che rende il centrodestra traballante è l'incoerenza di Casini e Fini che fino a ieri hanno attaccato Berlusconi mettendo in dubbio la sua leadership e invece oggi si ricompattano attorno al Cavaliere come se nulla fosse accaduto.
Insomma, ritengo che il risultato elettorale sarà molto più aperto di quel che pensa il centrodestra. La mia speranza è che si possa assistere ad una campagna elettorale basata su programmi e proposte e non su accuse e veleni e che se non dovesse esserci (nuovamente) un chiaro vincitore delle elezioni, si mantengano i propositi per costituire un Governo di "intesa" che effettui le riforme necessarie al Paese.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
La cosa più bella sarebbe che la destra (dopo aver inglobato Mastella) vinca con un paio di senatori di maggioranza; così saremo ancora nelle mani di Mastella.
Secondo me il referendum c'avrebbe dato una legge elettorale senz'altro migliore; con sbarramenti al 4 ed 8 % i nanetti (e non solo) sarebbero scomparsi; sarebbero stati a rischio anche UDC, Lega, rifondazione .... sai che bello. Comunque il referendum è stato fissato per Maggio; vediamo se i refendari faranno ricorso alla corte costituzionale, in caso di scioglimento delle camere (spero di sì).
Secondo me il referendum c'avrebbe dato una legge elettorale senz'altro migliore; con sbarramenti al 4 ed 8 % i nanetti (e non solo) sarebbero scomparsi; sarebbero stati a rischio anche UDC, Lega, rifondazione .... sai che bello. Comunque il referendum è stato fissato per Maggio; vediamo se i refendari faranno ricorso alla corte costituzionale, in caso di scioglimento delle camere (spero di sì).