Marco Rodella ha scritto:
Ma difatti, io la ammiro anche e soprattutto per la spaventosa longevità ad alto livello. Che poi lei (lei, non io) considerasse gli argenti di Atene e Montreal degli ori buttati, per non parlare dei 400 di Pechino, mi fa ritenere il mio giudizio di allora non del tutto fuoriluogo.
Possono esistere "vincenti perdenti"(e viceversa)?
O ci son talenti talmente al di sopra che basta che si allenino e vincono quasi per inerzia ma che in fondo in gara spesso rendono meno? Perchè a me la Pellegrini giovane ha spesso dato questa sensazione.