tennisfan82 ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 11:02 am
La colpa è dei genitori frustrati, che se accetti un 23 la sera a casa ti danno del fallito(e peggio ancora ti dicono che invece il figlio del loro collega di lavoro prende 30 a tutti gli esami, facendoti sentire un essere inutile).
Quindi, parliamo di casi individuali che dipendono dalla serenità psicologica di alcuni genitori e di alcuni figli.
Non parliamo di un problema strutturale dell'Università Italiana che, al contrario, dal punto di vista della possibilità di fallire, dà molte opportunità di recupero agli studenti.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
tennisfan82 ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 11:02 am
La colpa è dei genitori frustrati, che se accetti un 23 la sera a casa ti danno del fallito(e peggio ancora ti dicono che invece il figlio del loro collega di lavoro prende 30 a tutti gli esami, facendoti sentire un essere inutile).
Quindi, parliamo di casi individuali che dipendono dalla serenità psicologica di alcuni genitori e di alcuni figli.
Non parliamo di un problema strutturale dell'Università Italiana che, al contrario, dal punto di vista della possibilità di fallire, dà molte opportunità di recupero agli studenti.
A me non sembra un problema della nostra università, che giustamente da abbastanza opportunità, ma non credo francamente sia nemmeno un problema genitoriale esemplificato da tennisfan82
tennisfan82 ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 11:02 am
La colpa è dei genitori frustrati, che se accetti un 23 la sera a casa ti danno del fallito(e peggio ancora ti dicono che invece il figlio del loro collega di lavoro prende 30 a tutti gli esami, facendoti sentire un essere inutile).
Quindi, parliamo di casi individuali che dipendono dalla serenità psicologica di alcuni genitori e di alcuni figli.
Non parliamo di un problema strutturale dell'Università Italiana che, al contrario, dal punto di vista della possibilità di fallire, dà molte opportunità di recupero agli studenti.
Certo, però questi casi sono in aumento e bisogna parlarne.
E questi ragazzi che si suicidano non sono fancazzisti che passano il tempo a cazzeggiare (a queste persone le lamentele dei genitori non fanno né caldo né freddo).
Mettiamoci anche il periodo del Covid che su questi ragazzi secondo me ha lasciato delle scorie pesantissime, è necessario che nelle università ci siano a disposizione degli psicologi ai quali ragazzi possono rivolgersi.
tuborovescio ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 9:17 am
Concordo sul fatto che non mi pare ci sia un clima da "dagli al fuoricorso"
però forse proprio il sistema che garantisce la possibilità di dare e ridare gli esami quando ti pare
porta ad avere troppi studenti fuoricorso in Italia
Ok, ma se ci fosse un sistema che riduce il numero possibilità con cui dare un esame universitario in un anno, chi sostiene che l'Università sia strutturalmente troppo pressante, cosa direbbe?
La giusta via di mezzo, come sempre.
Peraltro io sono sempre stato dell'idea che non bisogna per forza mandare tutti i figli all'università, soprattutto se non ne hanno le doti. Ci sono tante scuole professionali, e serve anche chi zappa la terra
secondo me ci sono proprio due parametri diversi e ortogonali. La "severità" (esami che se non li superi al primo tentativo sei fuori...), che nell'Università italiana non esiste. Per cui sí, i cartelli di cui sopra sono assurdi.
E poi c'è il "supporto agli studenti" (servizi amichevoli, tutor che facciano davvero i tutor, forme di sostegno, organizzazione efficiente, attività extra, pensionati studenteschi...), che in Italia è altrettanto assente.
Lasciando stare i suicidi che sono sempre casi unici con motivazioni particolari e complesse e che non sono riducibili ad un singolo elemento, tantomeno dall'esterno, in generale il disagio universitario dipende dalla (non) qualità del secondo parametro. Cioè dall'essere un numero di matricola a cui il sistema è totalmente disinteressato.
A seconda dei casi, il fatto che il primo parametro sia settato al grado "lassismo" può aiutare (uno ha modo di concludere coi suoi tempi) o al contrario può essere un fattore detonante ed aggravante (se non ti fosse concesso di andare fuori corso - salvo circostanze straordinarie da documentare - magari non ci finiresti proprio fuori corso).
Cosí direi che
a) conviene che un'università sia "severa" almeno un tot (tot >>> università italiana)
ma
b) quanto più lo è , tanto più dev'essere "liceale" (il secondo parametro).
Infatti in UK c'è ancor più disagio che in Italia perchè a fronte di maggiore "durezza" manca spesso un adeguato sostegno.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Infatti Rose, quello che volevo dire io.
A volte ci sono pure degli strumenti di sostegno per gli studenti, ma sono facoltativi ( che Facoltà venga da lì? )
e molti non li usano "tanto poi provo l'altro appello"
Rosewall ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 11:36 amsecondo me ci sono proprio due parametri diversi e
Infatti in UK c'è ancor più disagio che in Italia perchè a fronte di maggiore "durezza" manca spesso un adeguato sostegno.
Mah, io sapevo (da testimonianze varie appunto di gente che ha fatto/fa l'università in Inghilterra) esattamente l'opposto cioè che in UK c'è meno durezza, al punto che se non erro quasi non esiste la bocciatura per un esame, e soprattutto è strutturata diversamente cioè più lasciata agli essay/rielaborazione personale rispetto alla memorizzazione nuda e cruda piuttosto tipica (quantomeno) in Italia.
Comunque presumo/non escludo dipenda anche da corso di laurea ad altro.
tennisfan82 ha scritto: ↑ven apr 07, 2023 5:25 pmChieti, universitario si uccide in casa: aveva mentito alla famiglia sugli esami. Nel suo block notes scriveva: "Sono inutile e inconcludente"
La scoperta fatta dalla sorella, che viveva in casa con lui: aveva 29 anni e non riusciva a superare un esame di Medicina. Inutili i soccorsi
Negli ultimi tempi riscontro una sinistra tendenza di ciò. Sarebbe da capir meglio se in passato episodi drammatici simili venivano meno esposti all'attenzione pubblica oppure se appunto più un male dei nostri giorni.
A ogni modo naturalmente ben lungi dall'essere edificante.
Il video di seguito è di otto mesi fa e devo ancora vederlo.
Ultima modifica di Monheim il mer apr 19, 2023 3:04 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Rosewall ha scritto: ↑lun mar 06, 2023 11:36 amsecondo me ci sono proprio due parametri diversi e
Infatti in UK c'è ancor più disagio che in Italia perchè a fronte di maggiore "durezza" manca spesso un adeguato sostegno.
Mah, io sapevo (da testimonianze varie appunto di gente che ha fatto/fa l'università in Inghilterra) esattamente l'opposto cioè che in UK c'è meno durezza, al punto che se non erro quasi non esiste la bocciatura per un esame, e soprattutto è strutturata diversamente cioè più lasciata agli essay/rielaborazione personale rispetto alla memorizzazione nuda e cruda piuttosto tipica (quantomeno) in Italia.
Comunque presumo /non escludo dipenda anche da corso di laurea ad altro.
Ho conosciuto una persona che si è laureata in matematica a Cambridge e mi diceva che c'era da farsi venire un brutto esaurimento nervoso, soprattutto per il livello della gente che studia lì e che gli aveva provocato grossi complessi di inferiorità.
Ma probabilmente quel college è un caso particolare, come la Normale di Pisa in Italia.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Finalmente buone notizie. Forse in futuro l'università sarà più selettiva e premierà realmente le capacità.
Italia in cui quasi il 70% dei diplomati (qualsiasi indirizzo) si iscrive all'università. Non so quali siano le statistiche degli altri paesi UE ma a me sembra un'esagerazione.
Atenei straricchi di corsi totalmente inutili e non qualificanti in alcun modo, pensati solo per attrarre soldi.
Finalmente buone notizie. Forse in futuro l'università sarà più selettiva e premierà realmente le capacità.
Italia in cui quasi il 70% dei diplomati (qualsiasi indirizzo) si iscrive all'università. Non so quali siano le statistiche degli altri paesi UE ma a me sembra un'esagerazione.
Atenei straricchi di corsi totalmente inutili e non qualificanti in alcun modo, pensati solo per attrarre soldi.
L'Italia è in fondo alle classifiche UE sulla percentuale di cittadini laureati in rapporto al totale della popolazione.
Finalmente buone notizie. Forse in futuro l'università sarà più selettiva e premierà realmente le capacità.
Italia in cui quasi il 70% dei diplomati (qualsiasi indirizzo) si iscrive all'università. Non so quali siano le statistiche degli altri paesi UE ma a me sembra un'esagerazione.
Atenei straricchi di corsi totalmente inutili e non qualificanti in alcun modo, pensati solo per attrarre soldi.
L'Italia è in fondo alle classifiche UE sulla percentuale di cittadini laureati in rapporto al totale della popolazione.
Io sono per un'università più qualitativa e riservata ai meritevoli. Soprattutto in Italia dove non possiamo assolutamente permetterci di sprecare risorse. Serve una selezione. E' sciocco stabilire una "percentuale di laureati da raggiungere". In Svizzera non si laurea quasi nessuno. Non dico arrivare a quegli estremi, anche perchè è un contesto diverso, ma dobbiamo puntare sulla qualità e abbandonare l'idea della quantità.
Finalmente buone notizie. Forse in futuro l'università sarà più selettiva e premierà realmente le capacità.
Italia in cui quasi il 70% dei diplomati (qualsiasi indirizzo) si iscrive all'università. Non so quali siano le statistiche degli altri paesi UE ma a me sembra un'esagerazione.
Atenei straricchi di corsi totalmente inutili e non qualificanti in alcun modo, pensati solo per attrarre soldi.
L'Italia è in fondo alle classifiche UE sulla percentuale di cittadini laureati in rapporto al totale della popolazione.
Io sono per un'università più qualitativa e riservata ai meritevoli. Soprattutto in Italia dove non possiamo assolutamente permetterci di sprecare risorse. Serve una selezione. E' sciocco stabilire una "percentuale di laureati da raggiungere". In Svizzera non si laurea quasi nessuno. Non dico arrivare a quegli estremi, anche perchè è un contesto diverso, ma dobbiamo puntare sulla qualità e abbandonare l'idea della quantità.
Boh, a me pare bizzarro che nel paese con meno laureati in Europa dopo la Romania si pensi che il problema siano troppi laureati. Poi è chiaro che dipende dalla struttura economica di un paese. Ma le policy lavorano per obiettivi e spesso in un mondo ideale dei target concreti tipo la percentuale di laureati da raggiungere permettono alle burocarazie di mettere in atto piani concreti per il raggiungimento degli obiettivi.
Io sono per un'università più qualitativa e riservata ai meritevoli. Soprattutto in Italia dove non possiamo assolutamente permetterci di sprecare risorse. Serve una selezione. E' sciocco stabilire una "percentuale di laureati da raggiungere". In Svizzera non si laurea quasi nessuno. Non dico arrivare a quegli estremi, anche perchè è un contesto diverso, ma dobbiamo puntare sulla qualità e abbandonare l'idea della quantità.
Boh, a me pare bizzarro che nel paese con meno laureati in Europa dopo la Romania si pensi che il problema siano troppi laureati. Poi è chiaro che dipende dalla struttura economica di un paese. Ma le policy lavorano per obiettivi e spesso in un mondo ideale dei target concreti tipo la percentuale di laureati da raggiungere permettono alle burocarazie di mettere in atto piani concreti per il raggiungimento degli obiettivi.
Io ho detto che ci sono troppi iscritti all’università, e che ci sono troppi corsi universitari inutili che disintegrano le risorse. Dobbiamo sfruttare quel poco che abbiamo per i meritevoli.
In molti stati l’università è quasi gratis.
In Finlandia, credo, sono circa 200 euro di iscrizione e basta.
Ma più delle tasse universitarie chi ha l’isee basso sono anche leggere, dovrebbero esserci università molto ben organizzate con “dormitori” mense aule etc.
magari sedi decentrate per evitare i costi della grande città.
Dei campus costruiti fuori dai grandi centri.
Poi in tanti stati europei ci sono percentuali di laureati tra i 25 e i 36 anni tra il 40 e il 50 per cento. E in una nazione come l’Italia che non ha materie prime e la produzione di Vasco livello non può essere competitiva, deve puntare sull’innovazione, la bellezza dei prodotti, il sapere.
Il valore aggiunto dato dalla preparazione.
Purtroppo abbiamo pochi laureati e pure molti diplomati semianalfabeti.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
i ragazzi che sparavano con pallini di plastica in faccia alla profe durante la lezione mentro l'altro riprendeva e postava sui social, sono stati promosi, nemmeno un giorno di sospensione e 9 in condotta.
poi l'altro ragazzo che ha accoltellato la profe, ora in carcere, è stato per questo bocciato e i genitori hanno fatto ricorso contro la bocciatura perche' alla fine non è cosi' grave... il ragazzo ha dei disturbi...
ma che cazzo! ma un minimo...
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
alessandro ha scritto: ↑ven giu 23, 2023 11:57 am
i genitori hanno fatto ricorso contro la bocciatura perche' alla fine non è cosi' grave... il ragazzo ha dei disturbi...
alessandro ha scritto: ↑ven giu 23, 2023 11:57 am
due notizie di questi giorni molto "belle"
i ragazzi che sparavano con pallini di plastica in faccia alla profe durante la lezione mentro l'altro riprendeva e postava sui social, sono stati promosi, nemmeno un giorno di sospensione e 9 in condotta.
alessandro ha scritto: ↑ven giu 23, 2023 11:57 am
due notizie di questi giorni molto "belle"
i ragazzi che sparavano con pallini di plastica in faccia alla profe durante la lezione mentro l'altro riprendeva e postava sui social, sono stati promosi, nemmeno un giorno di sospensione e 9 in condotta.
poi l'altro ragazzo che ha accoltellato la profe, ora in carcere, è stato per questo bocciato e i genitori hanno fatto ricorso contro la bocciatura perche' alla fine non è cosi' grave... il ragazzo ha dei disturbi...
ma che cazzo! ma un minimo...
Non so se il ragazzo abbia disturbi, i genitori di sicuro.
questi giorni l'asilo di mia figlia è mezzo allagato.
Estendendo la questione:
Secondo il Rapporto Annuale 2023 pubblicato dall’ISTAT, relativo all’anno scolastico 2021-2022, solo il 35,5% degli edifici scolastici statali rispetta le normative antincendio. Questo significa che oltre il 60% delle scuole non è in regola con le norme di sicurezza antincendio. La situazione è particolarmente critica al Sud, dove il 70,9% degli edifici scolastici non ha il certificato di prevenzione incendi, mentre al Centro il dato è del 69,2%. Anche al Nord, dove la situazione è leggermente migliore, il 55,4% degli edifici scolastici non è a norma.
Inoltre, solo il 37% degli edifici scolastici statali ha ottenuto il certificato di agibilità. Anche in questo caso, la situazione è migliore al Nord (49,9% degli edifici in regola), ma molto peggiore al Centro (29,9%) e nel Mezzogiorno (28,1%).
L’accessibilità per gli oltre 300.000 alunni con disabilità è un’altra area critica. Solo un terzo delle scuole (statali e non, pubbliche e private) è accessibile per gli studenti con disabilità motoria. Al Nord, la situazione è migliore rispetto alla media nazionale, con il 39,5% delle scuole a norma, ma nel Mezzogiorno raggiunge i livelli minimi con il 31,8%. La Valle d’Aosta è la regione più virtuosa, con il 58,4% di scuole accessibili, mentre la Provincia autonoma di Bolzano presenta la percentuale più bassa di scuole accessibili, con solo il 19% degli edifici a norma.
(aggiornata al 2020)
Il 60% delle scuole italiane non dispone di nessun facilitatore per il superamento delle barriere senso-percettive.
Due scuole su tre sono ancora prive di postazioni informatiche accessibili agli alunni disabili, solo l’1 per cento ha disponibilità di ausili per studenti con cecità o ipovedenti.
Sono state scelte altre priorità di spesa.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Non mi sorprendono per niente queste statistiche, la cosa più preoccupante è che di fatto sono luoghi a rischio, per nulla sicuri, il che è un paradosso.
Poi a dirla tutta mediamente le scuole pubbliche sono anche piuttosto brutte come edifici.
Dagli arredi ai locali, certe scuole che ho girato come educatrice sono ferme agli anni 70. In alcune mi sono persino rifiutata di usare il bagno insegnanti, fate voi.
uglygeek ha scritto: ↑lun ott 02, 2023 12:24 am
Il ministro dell'istruzione del Regno Unito starebbe per vietare i telefonini in tutte le scuole, non solo durante le lezioni ma anche durante gli intervalli. https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... chers.html
uglygeek ha scritto: ↑lun ott 02, 2023 12:24 am
Il ministro dell'istruzione del Regno Unito starebbe per vietare i telefonini in tutte le scuole, non solo durante le lezioni ma anche durante gli intervalli. https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... chers.html
Ma direi...
Durante le lezioni è vietato anche in Italia (per finalità extrascolastiche) da almeno 3 anni arriva la circolare ministeriale tutti gli anni. Negli intervalli boh, non so se sia sta grande idea.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Comunque per me il fenomeno degli scioperi un venerdì al mese nel mondo della scuola è qualcosa di surreale. E lo dico da persona di sinistra. Estrema sinistra, direbbe Salvini.
Cazzo nemmeno nel Metello di Pratolini si sciopera così. Sono alla fin fine dipendenti pubblici molti dei quali a tempo indeterminato (e quelli non di ruolo, qui parlo degli insegnanti, praticamente è come se lo fossero, in banca gli si concede pure il mutuo). Va bene i salari bassi, edifici che cadono a pezzi, tagli, carenza di personale, mille criticità..ma insomma..la media di uno sciopero al mese sarà eccessivo? Ma poi ottengono almeno qualcosa ogni volta?
I dipendenti della Sbuzzagrilli snc che dovrebbero fare? Tirare le bombe?
Burano ha scritto: ↑gio ott 05, 2023 9:24 pm
Comunque per me il fenomeno degli scioperi un venerdì al mese nel mondo della scuola è qualcosa di surreale. E lo dico da persona di sinistra. Estrema sinistra, direbbe Salvini.
Cazzo nemmeno nel Metello di Pratolini si sciopera così. Sono alla fin fine dipendenti pubblici molti dei quali a tempo indeterminato (e quelli non di ruolo, qui parlo degli insegnanti, praticamente è come se lo fossero, in banca gli si concede pure il mutuo). Va bene i salari bassi, edifici che cadono a pezzi, tagli, carenza di personale, mille criticità..ma insomma..la media di uno sciopero al mese sarà eccessivo? Ma poi ottengono almeno qualcosa ogni volta?
I dipendenti della Sbuzzagrilli snc che dovrebbero fare? Tirare le bombe?
figli a scuola eh?
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
klaus ha scritto: ↑lun ott 02, 2023 3:08 pm
Durante le lezioni è vietato anche in Italia (per finalità extrascolastiche) da almeno 3 anni arriva la circolare ministeriale tutti gli anni. Negli intervalli boh, non so se sia sta grande idea.
Nelle scuole medie viene consegnato alla prima ora, spento e riposto in una scatola dentro l'armadio della classe.
Viene restituito all'uscita, vietato l'uso anche durante l'intervallo.
klaus ha scritto: ↑lun ott 02, 2023 3:08 pm
Durante le lezioni è vietato anche in Italia (per finalità extrascolastiche) da almeno 3 anni arriva la circolare ministeriale tutti gli anni. Negli intervalli boh, non so se sia sta grande idea.
Nelle scuole medie viene consegnato alla prima ora, spento e riposto in una scatola dentro l'armadio della classe.
Viene restituito all'uscita, vietato l'uso anche durante l'intervallo.
Visto di persona.
E nessuno finge di non averlo/o averlo dimenticato a casa o ha un doppio telefono?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.