jimmy77 ha scritto:stava già migliorando in battuta,fondamentale che ha continuato a perfezionare dopo il suo rientro.
Sbagliato
.
AVEVA già migliorato la battuta, prima dell'attentato era già da quasi 2 stagioni diventata un'arma che le permetteva di tenere il comando dello scambio, dandole anche non pochi punti diretti. Non dimentichiamoci che il mancinismo era un fattore fondamentale nella pericolosità della sua battuta, e mancina lo era anche prima dell'attentato
...
L'unica differenza che si può notare con la fasi successiva è l'utilizzo tattico di questo colpo, con il quale in seguito ha iniziato più spesso a puntare al vincente piuttosto che alle percentuali, probabilmente per risparmiarsi qualche scambio di troppo.
Anche nel gioco di volo qualche piccolo progresso si era visto.
come no, proprio famose le voleè della Seles
Ma il nocciolo della questione è pure il fatto che la graf il suo top ormai l'aveva raggiunto
Certo... poi aveva avuto una flessione, legata più che altro a problemi di concentrazione che prima o poi tutte le campionesse incontrano, dopodichè è tornata su suoi livelli, dimostrando anche di saperli mantenere piuttosto a lungo (magari non dominando come ad inizio carriera, ma non c'è ancora stato, ripeto, un tennista capace di dominare per più di 4-5 anni al massimo). Cosa che per Monica non si può assolutamente dare per scontata.
a differenza di monica che stava ancora salendo...
è questa affermazione che contesto più di tutto... non stava affatto salendo Monica, bensì, cosa già straordinaria, stava riuscendo a mantenere un altissimo livello, grazie alle sue doti di concentrazione e determinazione, oltre che alle sue peculiarità tecniche, che allora la rendevano una tennista "diversa", quindi ancora più pericolosa.
Ma sarebbe bastato un calo anche molto lieve, una leggerissima stanchezza mentale, una noia incipiente, per farle perdere un buon numero di match, visto che la sua tattica di gioco poteva essere solo ed esclusivamente quella che applicava sempre e non poteva avere alcuna alternativa, non certo remare, non certo battere e scendere, e neanche giocare a tutto campo...
poteva solo giocare un pressing in progressione, punto. Di "ancore di salvezza", non ce n'erano.
poi la graf 94-95 nn era nulla di così ingiocabile.Non vedo perché insisti a nascondere ciò.
Mi sembra che si tenda a valutare le campionesse secondo quanto forte tiravano...
e ultimamente mi tocca persino difendere la Graf, da me sempre odiata e quasi sempre tifata contro, fino alla sua ultima partita...
Steffi sembra persino sottovalutata, ultimamente...
e questo solo perchè, dal 1990 in poi, giocava il rovescio quasi esclusivamente in back...
Allora, vogliamo un attimo parlare delle qualità tecniche, fisiche ed agonistiche di questa tennista un po' particolare?
Fisicamente, ha portato sul campo da gioco femminile un livello di atletismo mai più neanche avvicinato, questa è la cruda realtà evidente a chi abbia mai visto qualche partita nella quale l'avversaria di turno sia riuscita ad impegnarla un minimo sotto questo aspetto
.
Era praticamente la più forte in tutti gli aspetti fisici: velocità pura, resistenza (tranne alcuni, rarissimi cali alla distanza), gioco di piedi, potenza, coordinazione.
Quindi i colpi.
Partiamo dal servizio... in questo colpo, fu fra le migliori del suo periodo, e soprattutto fra le pochissime ad avere una seconda palla poco attaccabile.
Il gioco di volo era buono, ma parzialmente inficiato da una scarsa abitudine ad andare a rete, dove si fidava tropo poco rispetto a quanto si fidasse del suo gioco da fondo
... questo talvolta è pesato in situazioni di parita molto tese.
Spesso ha avuto più che altro problemi di posizione a rete, facendosi beccare dai passanti delle avversarie in posizioni discutibili... ma quando c'è stato da chiudere i punti a rete, era comunque una che aveva tecnicamente tutto quello che serviva per farlo con cognizione di causa.
Buono anche lo smash.
Passiamo ai colpi da fondo.
Il dritto, dal movimento particolare e colpito leggermente dietro rispetto ai canoni odierni, era capace di accelerazioni che lasciavano ferme le avversarie, grazie ad una spaventosa velocità di braccio, anche questa di nuovo senza precedenti (non so, forse prima di lei solo la ben più labile Mandlikova, e dopo di lei solo la Henin, che però fisicamente non la può nemmeno guardare in faccia)...
Ma oltre a queste brucianti accelerazioni, che dopo di lei anche altre tenniste hanno avuto (Pierce, Davenport, Ivanovic, Dementieva, Serena Williams quando non è in periodo no
), la tedescaccia possedeva soprattutto un pesantissimo palleggio ad altissima velocità di crociera, di estrema solidità, con il quale teneva la palla sempre incredibilmente profonda e costringeva le avversarie in perenne affanno, mentre lei poteva giocare una cinquantina di questi dritti senza mai nè accorciare nè sbagliare (e qui la differenza con una Pierce o una Ivanovic si fa pesante
)
Diciamo la verità: non era proprio pensabile, per nessuna, giocare sul dritto della tedesca più di una palla ogni tanto
. Con ogni probabilità, deve tuttora essere considerato il miglior dritto di tutti i tempi.
Il rovescio: per cause che non conosco, ad un certo punto della carriera (forse più o meno nel '90?) Steffi ha perso fiducia nel rovescio in topspim/coperto, che prima di allora giocava ancora abbastanza spesso anche nello scambio dal fondo, non solo quando era pressata ma anche per cercare una variazione o, talvolta, addirittura per provare un'accelerazione
In seguito, il movimento si è fatto stranamente corto e un po' strappato (confrontare un video degli anni '90, sempre che riusciate a trovare un rovescio in top
, con uno dell'88 )
Da allora, si è sempre affidata quasi esclusivamente al suo back... che peraltro, ben lungi dal poter essere bollato come "quel rovescino", si è fatto sempre più affilato e radente, diventando esso stesso un'arma, seppur di tipo diverso.
Sapeva piazzarlo con estrema continuità e profondità quel colpo, Steffi, e soprattutto lo giocava benissimo anche lungolinea, e sappiamo benissimo quanto fastidioso sia il nack lhngolinea (e quanto sia difficile giocarlo bene, anche
)... con questi insistiti ed accentuati tagli e con la sua palla piazzatissima, Steffi costringeva le avversarie a correre "una cifra", e ad andare continuamente in su e in giù con le gambe, logorandole presto, anche se non otteneva punti diretti (ma magari otteneva un bel po' di palle colpite male in risposta
)
Inoltre nascondeva benissimo le pur poche palle corte che tentava, che di conseguenza diventavano micidiali.
Fu uno dei colpi da sempre più sottovalutati del repertorio di Steffi.
Fondamentale nelle sue vittorie, in realtà. Steffi sarebbe stata
nettamente diminuita nella sua forza, se avesse cercato di aggirare il problema di una certa qual mancanza di sensibilità nel colpo coperto dotandosi di un qualsiasi rovescetto bimane stile Golovin, per fare un esempio
.
Dal punto di vista tattico, Steffi forse offrì le maggiori debolezze alle sue avversarie... spesso non sembrava sicura di quando fosse il caso di andare a rete, per esempio... in alcune giornate storte, sembrò non accettare di non riuscire a piazzare le sue solite botte di dritto (come se dimenticase di saper palleggiare per ore a velocità comunque molto elevata, e di poter correre meglio di chiunque), facendo caterve di errori ed andando dritta incontro ad alcune rapide e sconcertanti sconfitte (su tutte il 60 62 subito contro la Sanchez al Rolando '91).
Altra pecca tattica (ma questa connaturata al suo gioco, oltre che, forse, alla sua struttura mentale) fu una certa prevedibilità... diciamo che mediamente si sapeva già cosa Steffi avrebbe fatto di una determinata palla prima che la colpisse
, e questo per un'avversaria forte ed in buona giornata costituiva un indubbio vantaggio...
ricordo in particolare la finale degli Aistralian Open '93, partita drammatica molto più di quanto non dica il punteggio, dove una per il resto buona Graf gioco tuttavia in maniera più prevedibile che mai, tanto che una eccellente Seles dopo un po' si spostava addirittura prima sulla palla, sapendo già perfettamente dove Steffi avrebbe tirato, e andò a memoria per tutto il match, finchè il suo micidiale pilota automatico non lasciò scampo ad una Steffi alla fine esausta come ben poche altre volte in carriera.
Infine l'aspetto mentale... Steffi si caratterizzò spesso per qualche tremore ed incertezza nel chiudere i match (che i suoi fan trovavano ,olto femminili
), ma d'altro canto fu anche una terribile combattente, che odiava perdere più di qualsiasi altra cosa, e che si è molto spesso aggrappata a partite quasi perse, fino a vincerle contro tutto e tutti.
Diciamo quindi che la pressione e la paura (nel suo caso paura di perdere, non di vincere) potevano mandarla in confusione tattica... ma non scalfivano minimamente la sua smania di combattere, e tantissime volte abbiamo assistito ai suoi perentori rientri nei match più compromessi.
Tornando all'affermazione di Jimmy77... Steffi forse negli anni '90 poteva anche superficialmente apparire abbastanza giocabile, dato che nel frattempo le altre tenniste si erano ormai perfettamente abituate a ricevere pallate e sapevano rimandarle semza eccessivi problemi, oltre che tirarne a loro volta...
Ciò non toglie che, per tutti gli aspetti di cui sopra, aspetti che erano connaturati nel suo gioco e che non le richiedevano sovrumani sforzi di concentrazione (a differenza del filo sottile al quale pareva essere sempre appeso il gioco della Seles), continuasse ad essre una giocatrice tremendamente dura da battere
Poi scrivi 17 slams, giusto x nn dar noia alla tua martina?
ma veramente ho scritto 17 solo per rispondere alla tua frase seguente
jimmy77 ha scritto:senza attentato ipotizzi 17 slam TOTALI soli con 1 nel 1996?
direi pessimistica come visione ... se permetti io credo che
qualcosellina in più avrebbe fatto almeno fino a quella data....
per me 17 slam fino al 1996 sono troppi, pensa un po'
...
voleva dire vincerne ancora 3 nel 1993, 3 nel 1994, 3 nel 1995 e 1 nel 1996
praticamente un'enormità, altro che "solamente 17 slam"