In due semifinali dalla qualità di gioco tutt'altro che esaltante, al di là dei nomi e del ranking dei presenti, ho trovato più dignitosa la resa, evidenziata dai soliti,insuperabili limiti che emergono coi più forti,del volenteroso Roddick rispetto a quella di Federer , parsa anche a me un remake accellerato della sanguinosa finale australiana.
Primo set in cui lo svizzero non è di fatto ma uscito dalla diagonale di rovescio su cui lo ha bloccato Murray,e disunitosi dopo le 3 palle break mancate,secondo con la reazione di orgoglio che lo rimette in corsa ( ed un livello di gioco migliore,non a caso del resto anche il set migliore della finale australiana è stato il quarto, quello meglio giocato da Roger),un terzo non giocato,mentre Mirka parlava con Gwen e sorrideva beatamente sull'15
Numeri tristi; servizio negativo e nullo nei momenti in cui serviva , appena 2 palle break convertite su 10,una percentuale di 3 a 2 di errori non forzati rispetto vincenti.
Non credo comunque ad un complesso Murray, perchè allora si dovrebbe parlare anche di un complesso Simon (e non a caso anche il Francese ha battuto 2 volte Roger nell'ultimo anno), dove finchè c'è la palla pulita e serena dei Gonzalez o dei Verdasco può essere ancora festa, quando arrivano quelli che non la mollano è notte.
Questa mancanza di precisione e pazienza che contraddistingue l'ultimo Federer è una delle ragioni per cui credo che contro Borg e Wilander lo svizzero sarebbe andato ai matti, finendo per il mostrare una linga lunga così; ottusa poi la scelta di rinunciare ad un coach, quando lo si vede in campo senza alcun disegno tattico, una successione di colpi a volte fiammante (fine secondo set) ,più spesso ormai desolante (emblematici gli errori in serie costati il break decisivo).
Contro un Murray dgnitoso ma non eccezionale, che ha contenuto il suo numero di errori, occorreva un altro Federer,sempre concentrato ed aggressivo. C'è stato solo a sprazzi, è un tennista che ormai fatica molto, a volte troppo a tenere alta la concentrazione nello stesso match, le suddette "vampate di classe" sono più l'eccezione a fronte della regola dei passaggi a vuoto, dei rovesci affossati in rete in fretta, quasi a cercare di liberarsi dello scambio, della scarsa capacità di lotta che si palesa un po' troppo spesso ormai quando il vento va in direzione contraria .
Roddick ,orrendo nelle sue percentuali a rete, dove di fatto ha sempre perso il confronto con Nadal, è stato tradito anche dal servizio (percentuali tragiche ,specie nel secondo set) venendo rimesso in partita due volte,cosa insolita, da un Nadal molto falloso che ha sciupato due volte 1 break di vantaggio nel secondo set, sprecando due game dove era avanti 30-0 e 30-15, sul 2-1 e al momento di servire per il match sul 54,prima di chiudere 74 al TB,dove Andy veniva recuperato di un MB di vantaggio.
E questo Roddick normalissimo aveva lasciato 5 games a Djokovic, il che fa capire che sia ,anzi non sia, il serbo attuale..
Finale che premia i due giocatori più forti al mondo 2 su 3 e più in fiducia, Nadal ha dovuto tirar fuori il suo miglior tennis 1 volta sola, Murray non ha avuto nemmeno bisogno di questo,anche lui è in grado di vincere ormai senza doversi spremere, cosa che fa venire i brividi alla concorrenza.
Nell'ultimo anno solare (da Miami 2008 in poi) Rafa ha la percentuale spaventosa di 86 vittorie e 7 sconfitte,che ricorda le annate migliori dei grandi tennisti 70'-80',oltre che di Federer,Murray stesso da Wimbledon in poi vanta un ottimo 55-7
In Un tennis dove sbagliare è divenuto per certi versi più difficile ( questi telai consentono miracoli) ma per altri molto più facile (la sostenuta velocità di palla che a molti tanto piace facilita di più l'errore gratuito) esce sempre più premiato il tennis di chi sbaglia di meno,e chi sbaglia di meno sono, da diverso tempo, Murray e Nadal.
F.F.
. Come detto bene da Kim e da Alessandro, il black-out inspiegabile c'è stato, ma a mio avviso solo nella terza partita. Nel primo set, Roger ha semplicemente incontrato il diavolo. Andyno (cit.) gli ha tolto il pallino del match e l'ha inchiodato sulla diagonale di rovescio, come non gli succedeva dai tempi del Medioevo Nalbandiano. L'allievo supera il maestro. Lo scozzese l'ha portato a "scuola" nel primo set. Il parziale di 9 punti a 1 che ha girato il match da 1-2 0-40 servizio Murray a 3-2 e ancora servizio Murray è emblematico: 5 rovesci sbagliati dello svizzero, uno smash non chiuso e due forzature di diritto 
