"Something enchantingly British" - UK General Election 2015

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Janie Jones
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Rosewall ha scritto:alleanze post elettorali e un partito che comunque vada andrà al governo, gente che invoca il proporzionale, i sondaggi che imperversano...ma cos'è, si sono italianizzati?
In queste ultime elezioni, pare di sì. :)

Tra l'altro, Cameron è arrivato addirittura a stipulare un "contratto con gli inglesi".
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/p ... 112532.ece

Dov'è che l'ho già sentita questa?
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Lyndon79 »

Rosewall ha scritto:alleanze post elettorali e un partito che comunque vada andrà al governo, gente che invoca il proporzionale, i sondaggi che imperversano...ma cos'è, si sono italianizzati?
Aspetta, aspetta (ancora qualche annetto), che poi scende in campo Boris Johnson (attuale sindaco di Londra) e l'italianità sarà quasi* completata, 8) .

* Il quasi è dovuto al diverso rapporto che i britannici hanno verso i propri governanti: da noi possono fare quello che vogliono. Lì, ancora resiste l'insana idea per cui se c'è il sospetto che tu abbia preso 2 pounds e 10 centesimi trovati in un cassetto del tuo ministero per comprarti un capuccino - i prezzi sono quelli, :lol: - sei, a meno di mostrare evidentemente la tua estranietà, finito politicamente
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Le coalizioni sono poco amate e difficilmente durano.
Se non vincerà subito Cameron, vincerà tra pochi mesi o un anno al massimo.
Basta ricordarsi delle due elezioni del '74 e dell'ultimo governo laborista a guida Callaghan cui seguì il lunghissimo premierato thatcheriano.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Il sistema elettorale britannico

Le regole e i "rischi" del voto

LONDRA
I parlamentari britannici vengono eletti attraverso il sistema del "first past the post" ovvero l’uninominale maggioritario secco. I partiti si contendono 650 collegi su tutto il territorio ed in ognuno di essi a vincere - e a guadagnarsi un seggio in Parlamento - è il candidato che prende più voti.

I numeri
Sono 650 le poltrone in Parlamento in palio; nelle ultime elezioni erano 646, ma sono aumentate per via del cambiamento dei confini di alcuni collegi elettorali. La maggioranza assoluta da tener d’occhio nei risultati è di 326 seggi. -Gli aventi diritto al voto sono tutti i cittadini britannici dai 18 anni in su, circa 45 milioni. Sono esclusi dal diritto al voto i membri della Camera dei Lord, i carcerati condannati, chiunque sia stato condannato per corruzione delle elezioni nei cinque anni precedenti, chiunque sia stato dichiarato legalmente incapace di intendere e di volere.

Le "controindicazioni"
Gli elettori possono esprimere una sola preferenza e a governare è il partito che si è aggiudicato il maggior numero di parlamentari. Si tratta, in genere, di un sistema che tende a dare una maggioranza forte nella camera dei deputati ad un solo partito e a permettergli quindi di governare secondo le proprie politiche. Tuttavia, il "first past the post" è ben lontano dall’essere un sistema perfetto e presenta una serie di controindicazioni. Per prima cosa, dato che il candidato deve assicurarsi solo la maggioranza semplice, è possibile che la maggioranza di persone in quel collegio abbia in realtà votato per altri candidati.

I collegi
Ne consegue quindi che un partito che in molti collegi arriva sempre secondo o terzo, può essersi aggiudicato un gran numero di voti, ma aver conquistato pochi seggi. Allo stesso modo, il partito che alla fine forma il governo potrebbe in realtà aver ricevuto meno voti del suo rivale. Ogni collegio, inoltre, è diverso, a cominciare dal numero di elettori che lo compongono: un candidato che vince in un piccolo collegio può quindi aver ottenuto molti meno voti di uno che ha invece perso in un collegio molto grande. Questo sistema elettorale può infine scoraggiare alcuni elettori dal recarsi alle urne: visto che si tratta solamente di una maggioranza semplice, nei collegi dove un determinato partito è già dato per vincente i sostenitori di altri schieramenti non si disturbano ad andare a votare.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

rob ha scritto:Le coalizioni sono poco amate e difficilmente durano.
Se non vincerà subito Cameron, vincerà tra pochi mesi o un anno al massimo.
Basta ricordarsi delle due elezioni del '74 e dell'ultimo governo laborista a guida Callaghan cui seguì il lunghissimo premierato thatcheriano.
Eh lo so...
Ma dato che probabilmente nessun partito avrà la maggioranza assoluta (e in ogni caso spero che non la otterranno i Tories), la coalizione Labour-LidDem mi sembra il male minore...
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

domanda da profano, Rob: ma non potrebbero rimodulare numero ed estensione delle circoscrizioni elettorali?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Lyndon79 »

Rosewall ha scritto:domanda da profano, Rob: ma non potrebbero rimodulare numero ed estensione delle circoscrizioni elettorali?
Quello lo faranno i Tories quando al potere. Infatti la proposta di Cameron è di tagliare il 10% dei parlamentari, e redistribuire (diminuire) il numero delle circoscrizioni (si teme) in favore dei Tories stessi. Infatti, oggi la situazione è sproporzionalmente a favore dei laburisti. Ci sono circoscrizioni in mano al Labour che hanno un numero di cittadini assai minore di altre, in mano per esempio ai Tories. (Anche) Per questo in caso di un ipotetico 33% vs 31% a favore dei Tories, il Labour potrà avere maggior numero di parlamentari.
Il rischio è che Cameron faccia l'inverso e ridisegni le circoscrizioni per favorire le fortune elettorali dei Tories.

Comunque, la questione del cambiamento elettorale è complessa, nel senso che davvero molti (una molto ampia minoranza?) vogliono un sistema (più) proporzionale.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Lyndon79 ha scritto:
Rosewall ha scritto:domanda da profano, Rob: ma non potrebbero rimodulare numero ed estensione delle circoscrizioni elettorali?
Quello lo faranno i Tories quando al potere. Infatti la proposta di Cameron è di tagliare il 10% dei parlamentari, e redistribuire (diminuire) il numero delle circoscrizioni (si teme) in favore dei Tories stessi. Infatti, oggi la situazione è sproporzionalmente a favore dei laburisti. Ci sono circoscrizioni in mano al Labour che hanno un numero di cittadini assai minore di altre, in mano per esempio ai Tories. (Anche) Per questo in caso di un ipotetico 33% vs 31% a favore dei Tories, il Labour potrà avere maggior numero di parlamentari.
Il rischio è che Cameron faccia l'inverso e ridisegni le circoscrizioni per favorire le fortune elettorali dei Tories.

Comunque, la questione del cambiamento elettorale è complessa, nel senso che davvero molti (una molto ampia minoranza?) vogliono un sistema (più) proporzionale.
Tutto vero.
Però, non sarei così sicuro che il maggioritario uninominale a turno unico venga accantonato. Anzi, tutt'altro. Ai britannici interessa la governabilità. I governi di coalizione profumano di Europa continentale...
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Janie Jones ha scritto:
rob ha scritto:Le coalizioni sono poco amate e difficilmente durano.
Se non vincerà subito Cameron, vincerà tra pochi mesi o un anno al massimo.
Basta ricordarsi delle due elezioni del '74 e dell'ultimo governo laborista a guida Callaghan cui seguì il lunghissimo premierato thatcheriano.
Eh lo so...
Ma dato che probabilmente nessun partito avrà la maggioranza assoluta (e in ogni caso spero che non la otterranno i Tories), la coalizione Labour-LidDem mi sembra il male minore...
Magari mi sbaglio, ma ho la sensazione che i conservatori arrivino a 330-340 deputati e dunque bastano per governare.
Non aspettiamoci armate brancaleone italiote tipo Unione di Prodi che franano alla prima pioggia. 8)
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

BackhandWinner ha scritto:l'Economist
dai, l'Economist è fra i grandi sopravvalutati del pop ->http://www.economist.com/world/europe/d ... d=16003661
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

Lyndon79 ha scritto: Il quasi è dovuto al diverso rapporto che i britannici hanno verso i propri governanti: da noi possono fare quello che vogliono. Lì, ancora resiste l'insana idea per cui se c'è il sospetto che tu abbia preso 2 pounds e 10 centesimi trovati in un cassetto del tuo ministero per comprarti un capuccino - i prezzi sono quelli, :lol: - sei, a meno di mostrare evidentemente la tua estranietà, finito politicamente
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Manca meno di un'ora alla chiusura dei seggi, e sul sito del Guardian scrivono questo:

8.58pm: A colleague has heard what is probably a version of the ICM rumour: Conservatives 37, and Labour and the Lib Dems on 26 points apiece.

If you put these figures into the BBC seat calculator, you get 314 seats for the Conservatives, 232 seats for Labour and 75 seats for the Lib Dems. In reality, the Tories would probably do better, because the pro-Tory swing in marginal seats is higher than it is, on average, nationally.

But in reality I have not idea whether these figures are true or not. It's just rumour. As soon as we get some facts, I'll report them. But, in the meantime, this is for fun ...


Spero questi numeri non vengano confermati. :(
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Situazione di stallo analoga a quella del febbraio 1974. Nuove elezioni possibili, anzi probabili entro l'anno.
Sono sorpreso dalla vittoria dimezzata dei conservatori.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Burano »

C'era una volta il bipartitismo anglosassone col 'maggioritario secco', sistema "ingiusto" e spietato che però garantiva la governabilità più completa e maggioranze solide e 'monocolore'.
Aggiornare i libretti di politologia!
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Tutto l'hype che si era creato intorno alla figura di Clegg è sfumato miseramente. Gli elettori britannici, pur avvertendo il bisogno di un cambiamento, alla fine hanno concentrato i loro voti tra i soliti laburisti e conservatori. Lib-dem che addirittura perdono 5 seggi rispetto alle precedenti elezioni.
Mantengono però un ruolo chiave in queste ore di colloqui con i Tories per formare una possibile coalizione di governo; le posizioni dei due partiti sono molto distanti, soprattutto su temi come immigrazione, rapporti con la UE, riforma elettorale...però credo che alla fine Clegg e i suoi si accontenteranno di piccole concessioni da parte di Cameron e daranno il loro appoggio ai tories (anche se spero di essere smentita).

Mentre il Labour nemmeno alleandosi con i Lib-dem avrebbe una maggioranza in Parlamento...dovrebbero formare una coalizione che comprenda anche i partiti nazionalisti della Scozia, del Galles e dell'Ulster: un'ammucchiata all'italiana. #1#
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da BackhandWinner »

Gordon Brown has announced that he is going to resign

Oh, era ora (sorry Janie :)).
Speriamo che possa servire a scongiurare la sciagura del governo dei retrogressisti isolazionisti. :roll:
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

BackhandWinner ha scritto:Gordon Brown has announced that he is going to resign

Oh, era ora (sorry Janie :)).
Speriamo che possa servire a scongiurare la sciagura del governo dei retrogressisti isolazionisti. :roll:
E' una mossa tattica: sta dicendo a Clegg e a quelli del suo partito che è pronto a togliersi dalle balle se rappresenta un ostacolo alla mega-coalizione LibDem-Nazionalisti. :)

Comunque mi piace come si sta comportando Brown, molto diplomatico e corretto con gli avversari, aperto al dialogo, ma allo stesso tempo mantenendo un profilo non dimesso, da Primo Ministro ancora in carica.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da gianlu »

(AGI) - Londra, 8 mag. - Dopo aver ricevuto ieri il via libera dei vertici del Partito liberal-democratico Nick Clegg, malgrado i malumori della base, ha avviato trattative ufficiali con i possibili alleati, i conservatori di David Cameron. I due leader non ci saranno ma ieri hanno avuto un incontro riservato di circa 70 minuti che ha fatto irritare Gordon Brown. Secondo i Tories un eventuale accordo non sara' raggiunto prima di lunedi. Le due delegazioni valuteranno due ipotesi: una governo di coalizione, evento rarissimo nel Regno Unito, o l'appoggio esterno dei lib-dem ad un esecutivo di minoranza conservatore.
In entrambi i casi Cameron - che pur avendo vinto ha solo 306 deputati contro i 326 su 650 di cui ha bisogno per governare - dovra' cedere su alcuni punti a Clegg, forte di 57 seggi, senza snaturare il programma Tory. I due partiti sono divisi su temi importanti come l'Europa (Clegg piu' euro-entusiasta di Cameron), l'immigrazione e soprattutto sulla riforma elettorale: i lib-dem vogliono abbandonare il maggioritario a turno unico a favore del proporzionale. Sullo sfondo resta in attesa il premier uscente - ed al momento ad interim secondo la prassi - Gordon Brown che ha deciso di lasciare a Clegg e Cameron il tempo di trattare. Brown non intende gettare la spugna, pronto ad inserirsi in caso di fallimento delle trattative. Il termine ultimo resta comunque il 25 maggio: tra 17 giorni Elisabetta II leggera' al Parlamento il discorso della Corona, il programma del nuovo governo preparato dal premier incaricato, chiunque sara' .
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Comunque a me dispiace :(

<object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rwX3UVeIH_Y&hl ... ram><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/rwX3UVeIH_Y&hl=en_US&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>[/youtube]


E questo è un bellissimo articolo che parla di come un gran talento politico (Brown) sia stato "rovinato" da un rivale più giovane e carismatico (Blair):

http://www.guardian.co.uk/politics/2010 ... rdon-brown
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da gianlu »

(ANSA) LONDRA - E' finito l'incontro ai Comuni tra dirigenti laburisti e liberaldemocratici. Uscendo dalla riunione Ed Miliband, ministro per l'Energia che fa parte della delegazione Labour, ha detto che con i Lib-dem c'é stata "una buona discussione".
BBC, FALLITI NEGOZIATI LABOUR CON LIB-DEM - Downing Street ha riconosciuto che i colloqui del Labour con i Liberaldemocratici "non hanno raggiunto né raggiungeranno una conclusione positiva", e si sta ora studiando come annunciare "che la loro parte di negoziati è chiusa": lo ha detto Jon Pienaar, corrispondente politico di Bbc Radio 5. Intanto, fonti laburiste a Sky fanno sapere che "i colloqui con Libdem non sono mai decollati". CABLE (LIBDEM), ACCORDO MOLTO VICINO CON TORY - Un accordo tra Liberaldemocratici e Conservatori è "molto vicino a essere concluso": lo ha detto a Sky News Vince Cable, cancelliere-ombra del partito di Nick Clegg.
CAMERON, SI PREPARA SALA PER CONFERENZA STAMPA - Il leader conservatore David Cameron potrebbe tenere presto una conferenza stampa al St. Stephen Club. Lo afferma, citato dalla Bbc, il blogger conservatore Iain Dale, affermando che una sua conferenza e' stata interrotta perche' la sala serve per Cameron.
STAMPA, DIMISSIONI BROWN IMMINENTI - Gordon Brown si dimetterà da primo ministro già questa sera, permettendo al conservatore David Cameron di diventare il prossimo premier. A riferirlo è il pomeridiano londinese Evening Standard secondo il quale Brown avrebbe deciso di lasciare Downing Street già da oggi in seguito al fallimento dei negoziati con i liberaldemocratici e a una ribellione interna al suo partito. Un reporter della Bbc riferisce di aver visto, sul retro di Downing Street, alcune grosse borse caricate dentro le auto normalmente utilizzate dal premier per i suoi spostamenti. Secondo l'Evening Standard, Brown avrebbe già lasciato la sua residenza ufficiale, uscendo appunto dal retro. Brown avrebbe preso la decisione di andarsene dopo aver discusso la situazione con alcuni ministri, la moglie Sarah e degli amici nel pomeriggio a Downing Street. "L'accordo con Clegg era semplicemente impossibile", ha detto un amico del premier al pomeridiano.
PORTAVOCE BROWN, PREMIER NON SI E' DIMESSO - Il primo ministro Gordon Brown non si è dimesso. Lo ha dichiarato portavoce del premier, smentendo le voci che circolavano sui media britannici secondo cui Brown avrebbe deciso di lasciare Downing Street già questa sera. "Il primo ministro è ancora il primo ministro", ha detto il portavoce.
CAMERON, E' ORA DECISIONI PER LIB-DEM - "E' l'ora delle decisioni per i Liberaldemocratici": lo ha detto il leader conservatore britannico David Cameron, che ha chiesto a Nick Clegg, leader dei Lib-dem, di prendere "la giusta decisione". Il commento di Cameron giunge al quinto giorno di negoziati per tentare di formare un governo in Gran Bretagna, dove nessun partito è uscito dal voto con la maggioranza assoluta. I Lib-dem vedono oggi faccia a faccia i negoziatori laburisti, mentre continuano contatti (ma solo telefonici) con i Conservatori. "Ho fatto un'offerta molto piena, aperta e ragionevole ai liberaldemocratici, con l'obiettivo di creare un governo stabile - ha detto Cameron lasciando stamane la sua casa - I miei stessi deputati hanno mostrato di essere pronti a mettere da parte l'interesse di partito per quello nazionale, accettando un referendum sul voto alternativo. Credo sia l'ora delle decisioni per i Liberaldemocratici".
IL DIFFICILE COMPITO DEI NEGOZIATORI DI BROWN - Proporre ai liberaldemocratici condizioni più appetibili di quelle offerte dai conservatori e convincere chi all'interno dello stesso partito laburista non crede che un'alleanza con i libdem sia la scelta giusta: il team di negoziatori laburisti che oggi sta cercando una possibile intesa con Nick Clegg certo non ha un lavoro facile e incarna già al suo interno visioni molto diverse sul tipo di alleanza che si potrebbe avere con i liberaldemocratici. Formato inizialmente da Lord Peter Mandelson, dall'ex libdem e ministro dei trasporti laburista Lord Andrew Adonis, e dai possibili candidati a leader del partito Ed Miliband e Ed Balls, il 'quartetto' dei negoziatori da oggi si è allargato ad un quinto membro, la vice leader del partito Harriet Harman, che stamane ha lasciato insieme ai colleghi Downing Street, alla volta del vicino Cabinet Office dove fino all'ora di pranzo si sono tenuti i negoziati con i quattro liberaldemocratici, David Laws, Chris Huhne, Danny Alexander e Andrew Stunell. Oltre a Mandelson - 'pezzo da novanta' del governo, ex stretto collaboratore di Tony Blair sul quale Brown si è trovato a contare sempre più quando la sua popolarità stava colando a picco - un altro membro di spicco del team di negoziatori è senza dubbio Lord Adonis. Ex membro del Social Democratic Party - schieramento ora defunto e in parte confluito nei libdem - Adonis è stato il primo a tendere apertamente la mano a Clegg. Ancora prima del primo dibattito televisivo che avrebbe dato vita alla cosiddetta Cleggmania, Adonis sottolineava in un articolo le somiglianze tra i due partiti e metteva in guardia Clegg contro un'alleanza con i Tory. "Spero che queste discussioni abbiano successo e che sia possibile formare un governo di coalizione", ha detto Adonis prima di dare inizio ai negoziati. Mentre Mandelson e Adonis sembrano quelli più favorevoli ad un accordo con Clegg, lo stesso non può essere detto di Miliband, Balls e della Harman. Secondo alcuni analisti infatti, i tre sostengono che sarebbe impossibile per i laburisti far passare il tipo di riforma del sistema elettorale che i libdem vorrebbero e che sarebbe dunque meglio che i laburisti restasSero all'opposizione. Il loro punto di vista è condiviso da altri membri di spicco del partito, tra cui l'ex ministro David Blunkett - secondo il quale una "coalizione dei perdenti" non è quello che gli elettori vogliono e farebbe perdere ai laburisti ancora più consensi - e l'ex ministro John Reid, secondo il quale un'alleanza non sarebbe "nell'interesse nazionale". Furioso per via dei negoziato sarebbe anche, secondo il Times, il ministro della Giustizia Jack Straw, che potrebbe persino decidere di lasciare il Gabinetto se si formasse un governo di coalizione. Dopo ore di negoziati e, adesso, l'attesa che i libdem finiscano di discutere nuovamente con i Tory, il lavoro del quintetto laburista sembra farsi sempre più difficile.

11 maggio 2010
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da gianlu »

gianlu ha scritto:
"Il primo ministro è ancora il primo ministro", ha detto il portavoce.
Ora non più.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

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gianlu ha scritto:
gianlu ha scritto:
"Il primo ministro è ancora il primo ministro", ha detto il portavoce.
Ora non più.
#1#

Vabbè, in fondo è giusto così. Il Primo Ministro sarà il capo del partito che ha ottenuto più voti, anche senza maggioranza assoluta. Vediamo come sarà quest'alleanza coi Lib-dem.

Interessante ora anche la corsa per la nuova leadership del Labour. Li voglio pronti e rinvigoriti il prima possibile in caso di elezioni anticipate.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da BackhandWinner »

"I came into politics because I love this country" (see video)

Mi ricorda qualcosa... :roll:
Ah no, era "Italy is the country I love"... #100#

Dignitoso il ringraziamento a Brown: di forma, ma insomma, anni luce dalla barbarie politica italiana.
Evvabbè, angolo Lapalisse, stasera.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

hanno fatto una roba da Italia anni ottanta, ma con stile british.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Rosewall ha scritto:hanno fatto una roba da Italia anni ottanta, ma con stile british.
C'è un momento nella conferenza stampa congiunta Cameron-Clegg in cui un giornalista chiede al nuovo Premier se si pente di aver definito una volta Clegg come una barzelletta. Piccolo momento di imbarazzo, poi Clegg rivolgendosi a Cameron dice "You said that?" e Cameron "I'm afraid I did" e l'altro "Ok I'm off". Il tutto tra le risate generali.

Una cavolata eh, però bello vedere un atteggiamento così informale e cordiale, per un attimo si dimenticano tutti i veleni che la politica sa generare.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

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Janie Jones ha scritto:C'è un momento nella conferenza stampa congiunta Cameron-Clegg in cui un giornalista chiede al nuovo Premier se si pente di aver definito una volta Clegg come una barzelletta. Piccolo momento di imbarazzo, poi Clegg rivolgendosi a Cameron dice "You said that?" e Cameron "I'm afraid I did" e l'altro "Ok I'm off".
:P
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

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Entro maggio 2011 si rivota...Si accettano scommesse. :wink:
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

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Rosewall ha scritto:
Janie Jones ha scritto:C'è un momento nella conferenza stampa congiunta Cameron-Clegg in cui un giornalista chiede al nuovo Premier se si pente di aver definito una volta Clegg come una barzelletta. Piccolo momento di imbarazzo, poi Clegg rivolgendosi a Cameron dice "You said that?" e Cameron "I'm afraid I did" e l'altro "Ok I'm off".
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:hanno fatto una roba da Italia anni ottanta, ma con stile british.
Uhm, beh vabbè dai, è un governo di coalizione, come, chessò, quello tedesco.

Sarebbe stato magari più Italian style of the eighties un governo di minoranza con appoggio esterno. Che era anche poi quello che m'aspettavo...credo che questa sia una soluzione migliore, vedremo, soprattutto sull'Europa, che succederà.
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Rosewall
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

bé, come i tedeschi sì, ma anche per loro si tratta di circostanze eccezionali, visto che di solito la coalizione la fanno prima del voto, non dopo (ma lì, in caso di impasse, la Grande Coalizione è sì succesiva alle elezioni, però è fra i partiti maggiori, non è proprio un governo normale). Dal momento che lo stallo era qualcosa di più che un'eventualità remota, mi sarei aspettato che i tre partiti dicessero agli elettori prima delle elezioni come si sarebbero comportati nel caso che poi si è effettivamente verificato. Ma vabbé, penso realmente che in queste vicende la forma sia l'aspetto più importante, e in questi giorni lo stile dei protagonisti è stato inappuntabile. Quanto alla sostanza, è giusto che il partito che ha ottenuto la maggioranza governi.

BackhandWinner ha scritto:vedremo, soprattutto sull'Europa, che succederà.
:) ancora t'illudi? In Europa non succederà niente, la GB resterà fuori, tanto più adesso che (coerentemente) non ha cacciato una sterlina per la Grecia.
Del resto, politicamente l'Europa non esiste. L'Europa è un'espressione geografica. E culturale (e lo è sempre stata, anche prima che prendesse piede l'Erasmus). E monetaria. Niente di più (purtroppo).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da wiper »

Rosewall ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:vedremo, soprattutto sull'Europa, che succederà.
:) ancora t'illudi? In Europa non succederà niente, la GB resterà fuori, tanto più adesso che (coerentemente) non ha cacciato una sterlina per la Grecia.
Del resto, politicamente l'Europa non esiste. L'Europa è un'espressione geografica. E culturale (e lo è sempre stata, anche prima che prendesse piede l'Erasmus). E monetaria. Niente di più (purtroppo).

infatti tra le prime dichiarazioni c'è stata quella che l'UK rimarrà fuori..
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da gianlu »

Roma, 17 mag (Il Velino) - I tagli alle spese per sei miliardi di sterline saranno annunciati il 24 maggio. Lo ha anticipato il nuovo cancelliere dello scacchiere del Regno Unito, George Osborne (corrispondente al nostro ministro dell’Economia), in una conferenza stampa tenuta al Tesoro assieme al capo segretario del dicastero, il liberal-democratico David Laws. I due hanno assicurato che l’immediata riduzione delle spese non riporterà il Paese nella recessione e non toccherà i principali servizi sociali. Il neocancelliere ha annunciato la creazione di un ufficio per le responsabilità di bilancio, che avrà il compito di produrre una valutazione indipendente delle finanze pubbliche e delle prospettive di crescita in vista della legge Finanziaria, il cui varo è previsto per il 22 giugno. Il nuovo ufficio lavorerà inizialmente su base provvisoria e sarà guidato da Sir Alan Budd, stimato economista tra i fondatori del Comitato per la politica monetaria della Banca d’Inghilterra. Si tratta di una scelta rivoluzionaria, ha spiegato Osborne, che si è definito “il primo cancelliere a eliminare la tentazione di truccare i conti cedendo il controllo delle previsioni economiche e fiscali a un organo indipendente. Abbiamo bisogno di un bilancio che tenga conto dei numeri, non di numeri che aggiustino il bilancio”.

La decisione di annunciare i tagli prima della Finanziaria è in qualche modo sorprendente. Osborne ha però chiarito che si tratterà di una “manovra di emergenza” determinata dalla situazione contingente. I laburisti – ha infatti accusato il cancelliere – hanno lasciato un’eredità drammatica al nuovo governo. “Non è rimasto un soldo” avrebbe scritto l’ex capo segretario del Tesoro Liam Byrne in una lettera di una sola frase inviata al suo successore Laws. Inizialmente, riferisce il Guardian, quanto riferito da Laws sembrava solo uno scherzo, ma Osborne ha citato il fatto durante la conferenza stampa proprio per rimarcare l’irresponsabilità dei laburisti. Anche il Times oggi ha sostenuto che il precedente governo ha giocato un brutto tiro ai conservatori, chiudendo una serie di costosi contratti alla vigilia delle elezioni. Un’accusa tuttavia respinta dall’ex cancelliere Alistair Darling, pronto a giurare sulla trasparenza delle operazioni finanziarie targate Labour. Sta di fatto che Osborne si avvia ora ad effettuare una review dei conti pubblici da cui secondo la stampa potrebbero scaturire ulteriori tagli, se non tasse aggiuntive non previste dal programma elettorale. Gran parte dei risparmi derivanti dai tagli, ha infine dichiarato il titolare dell’economia britannica, sarà utilizzata per ripianare il pesantissimo deficit di 163 miliardi di sterline, che costituisce quasi il 12 per cento del pil. Il resto sarà invece indirizzato a ridurre le tasse per le imprese per favorire l’occupazione.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Albornoz »

Come sta scritto su una porta, a Cambridge, barbari.
Terza media inferiore.

Immagine

Nè il sigma classico, nè il sigma lunato.
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Albornoz ha scritto:Come sta scritto su una porta, a Cambridge, barbari.
Terza media inferiore.

Immagine

Nè il sigma classico, nè il sigma lunato.
Che figura...
Quelli di Oxford staranno sghignazzando. :D
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

Stavo aspettando già da un po' che succedesse qualcosa del genere...

http://www.ilpost.it/2010/07/22/la-terr ... ick-clegg/
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."

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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Rosewall »

:)
a margine, due frasi che da noi difficilmente si leggono:
"immediata la controdomanda dei giornalisti"
"È quindi nata un’altra domanda a cui il governo dovrà rispondere"
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Rosewall ha scritto::)
a margine, due frasi che da noi difficilmente si leggono:
"immediata la controdomanda dei giornalisti"
"È quindi nata un’altra domanda a cui il governo dovrà rispondere"
Come si dice Minzolini in English? :D
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

Janie Jones ha scritto:Stavo aspettando già da un po' che succedesse qualcosa del genere...

http://www.ilpost.it/2010/07/22/la-terr ... ick-clegg/
Benvenuti nelle torbide acque dei governi di coalizione... :wink:
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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da Janie Jones »

rob ha scritto:Come si dice Minzolini in English? :D
Piece of shit.
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."

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Re: "Something enchantingly British" - UK General Election 2010

Messaggio da rob »

A proposito di mondo britannico, vale la pena di rispolverare questo interessante articolo de La Stampa uscito due giorni fa:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Cameron anti-Stato: "Con la
Big Society il potere alla gente"

I servizi pubblici saranno gestiti dalle associazioni civiche

ANDREA MALAGUTI
CORRISPONDENTE DA LONDRA

Ispirato come Martin Luther King nel giorno della marcia su Washington, pronto per il discorso a Barack Obama sulla relazione speciale anglo- americana, stanco del ruolo di tagliatore di teste, David Cameron, issandosi sul leggio che domenica pomeriggio dominava la platea studentesca alla Hope University di Liverpool, ha voluto prendere per la prima volta il suo posto al tavolo della storia dando corpo al grande sogno della sua avventura alla guida del Paese: trasformare l’Inghilterra in una strutturata, mai vista, esemplare «Big Society», in virtù «della più grande redistribuzione di potere dalle élites di Whitehall agli uomini e alle donne della strada».

Dopo un momento di stupore la platea di Liverpool si è lasciata andare a un tiepido applauso. Dove ci vuoi portare, David?

Lo Stato si fa da parte, saranno le comunità locali, con i fondi messi a disposizione dalla «Big Society Bank» e la partecipazione dei cittadini comuni più intraprendenti, a gestire i trasporti pubblici, la raccolta dei rifiuti, la conservazione dei parchi e anche l’accesso alla banda larga di Internet in ogni singolo appartamento della nuova Gran Bretagna. «Questa terra è piena di talenti inespressi, di uomini e donne in grado di guidare la propria vita. Basta con le marionette disilluse e senza anima che agiscono clonando comportamenti altrui. Stimoleremo il volontariato, la filantropia e l’azione sociale. Ci sono cose che un primo ministro fa perché il dovere lo chiama, ridurre il debito è una di queste. Altre, come la Big Society, perché sono il cuore e la passione a spingerlo». Suggestivo, ma non del tutto convincente.

I laburisti l’hanno crocifisso. «Altro che sogno, è solo un cinico tentativo di dare dignità ai tagli selvagggi che preludono al progressivo impoverimento dello stato sociale», lo ha azzannato Ed Miliband. E la collega Harriet Harman ha rincarato la dose: «L’unica novità è che taglieranno ulteriormente i servizi pubblici, perché la presunta maggiore autonomia ai consigli di quartiere l’avevamo già data noi». Il percorso della diffidenza l’ha chiuso il «Financial Times», sostenendo che i fondi della Big Society Bank («Quattrocento milioni ottenuti dai conti correnti dormienti di cui nessuno rivendica la titolarità da anni», secondo il primo ministro), saranno al massimo 60 milioni. Pochi per aprire una nuova era. «Non sono così ingenuo da pensare che tutto funzionerà magicamente», ha concesso il premier salendo sull’aereo di linea che lo portava al di là dell’oceano tra lo stupore degli altri passeggeri.

Il progetto partirà in aprile in quattro zone campione (la grande area di Sutton a Londra, il Berkshire council di Windsor, l’Eden Valley in Cumbria e la città di Liverpool) dove funzionari pubblici affiancheranno gli amministratori locali per risolvere le questioni burocratiche. «Potere al popolo» ha gridato convinto Cameron a Liverpool sistemandosi il vestito di sartoria tagliato da Timothy Everest e replicando uno dei discorsi più sentiti - da lui - e meno noti agli elettori - secondo un’indagine di YouGov - non solo della campagna elettorale ma anche delle convention Tory. «Come la Thatcher aveva detto: diventate proprietari delle vostre case popolari, noi ora vi diciamo: abbiate più libertà di scelta sulle scuole dove vanno i vostri bambini, negli ospedali dove venite curati, diventate azionisti delle imprese in cui lavorate ». Dopo il conservatorismo liberista e della Lady di Ferro - deregulation e privatizzazioni - e il laburismo morbido di Blair, l’Inghilterra rilancia la politica della responsabilità sociale, sul solco della tradizione di radicale riformismo di Benjamin Disraeli, il vero punto di riferimento di David Cameron. È futuro, questo?

«Dobbiamo avere più fiducia nella gente, perché il governo non è l’unica soluzione pubblica nelle nostre vite. La società non deve essere confusa con lo Stato». Era il 30 settembre del 2007 quando il futuro primo ministro pronunciò queste parole all’Imperial Hotel di Blackpool. Unvecchio conservatore impomatato si alzò in piedi esultando: «Questo uomo è un cavallo pazzo, ma è il nostro cavallo. Seguiamolo ». Adesso c’è un intero Paese in fila,tremante e con le dita incrociate.



Qui c'è il commento di Irene Tinagli sempre da La Stampa:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=

Grande società
L'illusione di Cameron


IRENE TINAGLI


Una «grande società »: è questo il cavallo di battaglia del premier britannico Tory, David Cameron. Una società dinamica, attiva, solidale, che stimoli i cittadini a riunirsi, occuparsi una buona volta della propria comunità dandogli la possibilità di decidere cosa è meglio per loro.

Una grande società in movimento contrapposta ad un grande Stato lento e invasivo, che imbriglia l’iniziativa individuale e che costa troppo ai cittadini. Un’idea che in verità Cameron aveva già lanciato molto tempo fa e sulla quale aveva impostato buona parte della sua campagna elettorale.

Un’idea affascinante perché in realtà mutua tutta una serie di concetti molto vicini al «labour», come l’idea della solidarietà, della collettività, della vicinanza alla gente e della lotta alla povertà e alle ineguaglianze, ma che declina questi stessi concetti in chiave «tory» enfatizzando il ruolo dell’individuo e la necessità di ridurre il peso dello Stato che è poco efficiente e grava sulle tasche dei cittadini.

Quindi la comunità locale e la società civile come dimensione più adatta a supportare l’individuo, come mezzo per consentire alle persone di muoversi e attivarsi in modo snello, senza burocrazie, per affrontare al meglio le diverse necessità di ognuno. E soprattutto come sostituto dello Stato in una serie di funzioni che le persone e le associazioni di cittadini possono gestire da sole. «Il potere alla gente», questo uno degli slogan più accattivanti di Cameron, che sembra quasi rompere steccati ideologici e distinzioni destra-sinistra.

Ma cosa significa questo in concreto? Questo è quello che molti si stanno chiedendo. Di fatto la grande idea di Cameron,che da un punto di vista teorico è molto ricca di spunti culturali, con numerosi riferimenti alle ricerche sociali e psicologiche, non è però ancora molto chiara sulle azioni nelle quali si concretizzerà. Tuttavia non è difficile interpretare il pensiero teorico, anche alla luce di una serie di tagli annunciati, e tradurre la grande idea in sostanza pratica: significherà meno pensioni sociali e ammortizzatori statali, ma più libertà e supporto per le associazioni di volontari che fanno assistenza agli anziani a livello locale, meno asili e scuole statali e più scuole di quartiere gestite dai genitori, e così via. Il ruolo dello Stato non sarà più quello di sobbarcarsi le spese di tutta questa assistenza che, secondo Cameron, non fa altro che deresponsabilizzare l’individuo, ma supportare e coordinare il proliferare di organizzazioni spontanee locali che non solo stimolano l’attività e la solidarietà ma che costano anche meno.

Il problema che Cameron non considera o non vuol vedere però è duplice. Il primo è che, se davvero lo Stato vuole stimolare e supportare degnamente le associazioni civili in tutti i settori di assistenza in cui attualmente opera, con la stessa capillarità territoriale, il costo dell’operazione non sarà inferiore al costo dello Stato attuale.

La seconda e ancor più importante questione riguarda l’effettiva adeguatezza della società civile, pur grande e dinamica che sia, di raggiungere e mantenere su tutto il territorio nazionale quel livello qualitativo e quel minimo di omogeneità territoriale che serve per far crescere il Paese e attutire le diseguaglianze tra regione e regione. Gli apparati statali certamente tendono a produrre inefficienze e alti costi. Ma non dovremmo scordarci che tutti i grandi passi avanti delle società moderne, dalla sfida dell’alfabetizzazione a quella della conquista dello spazio o quella dell’innovazione tecnologica e dell’internettizzazione del mondo, sono stati compiuti grazie alla capacità di investimento massivo, costante e d’avanguardia che gli Stati hanno fatto in istruzione, in ricerca, in infrastrutture, in servizi sociali che consentissero al Paese di muoversi tutto intero verso un obiettivo condiviso, di qualità, di competitività internazionale.

Purtroppo le numerose comunità sociali che si creano a livello locale, pur avendo centinaia di pregi lodevolissimi e meritevoli di supporto, tuttavia hanno anche dei limiti intrinseci legati alla qualità dei servizi che sono in grado di fornire, alla loro capacità di visione strategica di lungo periodo e di comprensione delle dinamiche economiche e sociali globali.

Da questo punto di vista il problema principale della Big Society ipotizzata da Cameron è proprio quello di frammentare il Paese in un mosaico di iniziative locali che non saranno in grado di garantire omogeneità e qualità in tutto il Paese, accentuando le disuguaglianze che si propone di affrontare.

Ed è questo il vero rischio della grande strategia di Cameron, che anziché costruire una grande società che liberi l’Inghilterra, finisca per alimentare mini-comunità che intrappoleranno gli inglesi in piccoli destini locali. Insomma, il dilemma di fronte al quale si troverà presto DavidCameron è: Big Society o Small Communities?
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