amministrative, il PDL trionfa a Pergine Valsugana.

[Rosewall]

il pd ne ha fatta un'altra.

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 4532.shtml

[tennisfan82]

Vendola 2 Bersani 0

Non riescono a vincere neanche le elezioni che organizzano

[rob]

Il fatto è che la sinistra quanto più cerca di spostarsi al centro per catturare i moderati, tanto più il suo elettorato recupera il proprio retroterra identitario.
Come ha detto Bottura stamattina a Lateral: "non so se Pisapia è l'avvocato degli ultimi, però, sono certo che sarà l'avvocato dei secondi".

[Nickognito]

beh, il pd e' da apprezzare proprio perche' e' cosi' democratico da permettere che il proprio candidato possa perdere. Non in modo teorico, ma, in pratica. Mi sembra una vittoria del pd, se le primarie funzionano anche bocciando suoi candidati preferiti rispetto ad altri.

[Rosewall]

un trionfo, proprio.
Sei serio?

[Andy]

Più democratici di così

[Zonker]

Mi sembra una vittoria del pd,

Ah, si dice così ora. Io ero rimasto a Pirro.

[whiterussian]

Anche Boeri era un ottimo candidato (e Onida ottimo outsider): contrariamente a quanto avvenuto in Puglia, se avesse vinto lui non ci sarebbe stato nulla da dire, almeno per quanto mi riguarda. Insomma, qualità alta dei candidati, Pisapia ha invitato a non disperdere le energie che non mi sembra un segnale di ostilità, nonostante al PD sembra che sia successo il finimondo: non ha senso fare le primarie se poi perdi e ti dimetti, si tratta pur sempre di un'elezione interna!

Il PD deve imparare da queste lezioni che le persone di sinistra esistono ancora, e che avendo già ottenuto il massimo risultato spostandosi al centro, forse sarebbe meglio bloccare l'emorragia a sinistra.

[Nickognito]

si', sono serio. Fossi al Pd, scioglierei il partito.

Perche' una cosa e' fare critiche (per me giuste) alla sua politica recente e meno recente. Un'altra e' criticare per partito preso (o meglio, partito non preso, in questo caso )

Singoli errori, persone da cambiare, cose radicalmente da cambiare ce ne sono. Non dico mica che lo voto. Pero' che succede? Di solito, il Pd e' stato rimproverato perche' e' andato troppo al centro. Se va al centro , non e' abbastanza di sinistra. Peraltro, se va a sinistra, o fa esattamente quel che dice l'estrema sinistra , o l'estrema sinistra se ne va. Se se ne va, la colpa e' del pd chenon e' di estrema sinistra. Se il pd l'accontenta, perde nettamente le elezioni perche' i votanti italiani per lo piu' odiano l'estrema sinistra ed e' gia' tanto che votino chi la tolleri, figurati chi l'asseconda troppo. Se perde le elezioni, la colpa e' sempre del pd, pero!!! Se e' il primo partito di sinistra, e' il partito peggiore, perche' magari scende dal 28 al 25 e un altro sale dal 6 al 7, e l'altro quindi ha piu' successo.

Se sceglie i candidati in modo autoritario, e' colpa del pd, cosi' non si fa. Se invece fa le primarie, deve vincere, se non vince , sempre, non solo e' una sconfitta, ma una vergogna. Se invece vince il candidato scontato del pd, allora le primarie beh, sono solo cosi per fare, si sa gia' chi vince, per forza, i potenti gia' decisi dai vertici del pd.

Se poi il candidato del pd perde, e' rischioso perche' rischia di vincere la destra contro il candidato di estrema sinistra. La colpa del fatto che ci sia il candidato di estrema sinistra e' del pd, ovviamente, non dell'estrema sinistra, perche' il pd ha perso. Colpa perche' non ha presentato uno bravo? No, lo ha fatto, anzi, ma ha perso, e non doveva perdere.

Poi ci saranno le politiche. Se il pd si presenta compatto come leader di una coalizione frammentata, per riuscire a provare ad avere la maggioranza, la colpa e' del pd che non tiene unita la coalizione e , solo per il potere, vuole programmare dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Se corre da solo, e' il solito pd masochista che si toglie da solo l'opportunita' di avere voti.

Proviamo ad eliminare il pd, sciogliamolo, mandiamoli tutti a casa e vediamo che succede no?

c.

[paoolino]

Ma per evitare dispersioni, non sarebbe meglio unificare, questo topic con "Bersani o chi?", quello su Renzi e "Sul partito democratico" ?

Il PD ha più thread che voti...

[Nickognito]

be , si, scusate l' ot, magari qui si voleva proprio parlare di milano

[rob]

Infatti il PD è da sciogliere.
Punto e a capo. Non è abbastanza di sinistra per intercettare i voti di chi si sente legato al vecchio PCI; non è abbastanza di centro per intercettare il vecchio elettorato moderato democristiano, repubblicano o liberale.
Non è né carne e né pesce. È una fusione di ex o post comunisti; qualche socialista riformista sopravvissuto al tracollo PSI peraltro in gran parte travasato nelle truppe berlusconiane; una schiera esigua di democristiani di sinistra vogliosi in gran parte di riunirsi con il nascente Terzo Polo di Fini, Casini, Lombardo e soci.

[orangeman]

Ricapitolando: "ma anche" Veltroni non andava bene, Bersani non ha carisma, Vendola per carità, Renzi ha parlato di nostro signore Gesù Cristo amen quindi no, Pisapia a Milano è Tafazzismo. Non è da sciogliere il Pd è da sciogliere chi lo vota.

[whiterussian]

Ricapitolando: "ma anche" Veltroni non andava bene, Bersani non ha carisma, Vendola per carità, Renzi ha parlato di nostro signore Gesù Cristo amen quindi no, Pisapia a Milano è Tafazzismo. Non è da sciogliere il Pd è da sciogliere chi lo vota.

Secondo me quello che fa male è la corsa al leader.
Bisogna capire che se c'è una buona idea, condivisa, di fondo, il leader poi si costruisce su di essa.
Qua invece si fa a gara a chi ce l'ha più lungo.

[Nickognito]

Sta di fatto che da anni la maggioranza degli elettori di sinistra vota pd. Ed ho il sospetto che chi eì la minoranza di una minoranza possa decidere poco in un paese democratico.

[rob]

Sta di fatto che da anni la maggioranza degli elettori di sinistra vota pd. Ed ho il sospetto che chi eì la minoranza di una minoranza possa decidere poco in un paese democratico.

Direi di più, nulla totale.

[babaoriley]

mah, Pisapia,Boeri, chiunque si candidi che chance può avere nella roccaforte del centrodestra per eccellenza?

(scusate, ma a memoria non ricordo una giunta di sinistra o centrosinistra a Milano, forse ero troppo piccola )

[Nickognito]

il problema non e' il pd. E' che nessuno a sinistra riesce a far meglio del pd, ma nemmeno a essere paragonabile. A destra sono molto piu' capaci, prima c'era la Dc, poi Berlusconi, c'e' la Lega, se cade Berlusconi ci puo' essere un centrodestra anche senza la vecchia forza italia che sia molto forte. A sinistra c'e' il pd, da sempre, che continua a reggere, e tutti gli altri cadono intorno. Possibile che non ci sia, a sinistra, nemmeno un partito che possa avere la forza della Lega? Se il pd sbaglia da anni, tutti quelli che pensano che sbaglia non potevano far nascere qualcos'altro, sostenerlo?
L'unica cosa decente che e' venuta fuori e' avvenuta con Di Pietro.

[miggen]

be , si, scusate l' ot, magari qui si voleva proprio parlare della casa di miggen

[Nickognito]

be , si, scusate l' ot, magari qui si voleva proprio parlare della casa di miggen

e' un po' come la casa ad Arcore, ci arrivano ragazze, ci vanno via, minorenni, mezze nude...

[MattVince]

Non lo dico con ironia, ma sono estremamente serio, in certe parole lette qua c'è molto della situazione della sinistra italiana ; qua bisogna stare attenti a scrivere o parlare perchè c'è un altissimo tasso di permalosite...
Ma nelle parole di Orangeman c'è molto di vero.

Io sono molto più critico con la mentalità (e sottolineo la parola mentalità altrimenti viene fuori un putiferio, che poi degli altri si dice almeno 100 volte peggio, ma tant'è...) degli elettori di centrosinistra piuttosto che il PD.

Io se qualcuno ricorda l'avevo pure scritto... A me Veltroni, prima che virasse costretto da strategie di sondaggisti, piaceva tanto, mi piaceva come si poneva, il progetto che aveva fatto, il coraggio di correre da solo e di creare finalmente il PD.
Inutile rimanere legati a ideologie e movimenti fuori dal tempo (per cosi è l'estrema sinistra, ma solo ad affermarlo ci si becca una marea di insulti di ogni tipo...) per logiche di numeri e voti, e bando alle ipocrisie ha scelto di correre da soli, poi Di Pietro è stato praticamente costretto, ma già era stato coraggioso.

Ma non è stato capito fino in fondo, e gli stessi elettori del centrosinistra sembra godino a veder il loro partito di riferimento naufragare o in difficoltà, e ho l'impressione, anche in discorsi da bar, che molte primarie, gli si vota apposta il candidato della sinistra radicale... Per sparare poi sul PD.

Si è sempre detto il contrario, forse in modo un pò demagogico ma son quelle cose che fa molto cool dirle, ovvero che gli elettori sono più avanti della classe dirigente e dei politici che votano...
Nel caso del PD, invece è il contrario, ma non sono stati capiti fino in fondo dai propri elettori.
Nel caso del centrosinistra ho creduto, specie negli ultimi anni, che il più grande problema del PD siano appunto gli elettori del centrosinistra.

E' poi un atteggiamento radicato che c'è sempre stato, il criticare, il lamentarsi, essere troppo idealisti e poco realisti, vedere i dirigenti del proprio partito quasi come il terribile "padrone", come il superiore che da lavoro che tanto viene demonizzato, specie nei sindacati, che trovo a volte pessimi.
Ma l'elettore del PD, dovrebbe vedere il PD come una cosa propria, invece è più un noi e loro, dovrebbe essere un noi, non criticare per abbattere, cosa che c'è sempre stata, si gode a far fuori i leader, quasi a umiliarli, ma bisognerebbe criticare in modo costruttivo, sapendo che il futuro è li, chi crede nel centrosinistra deve emergere li, non creare altri partiti, altri poli....
Altrimenti non se ne esce più.

Cambiare la legge elettorale!? Lo vogliono tutti.. Ma per un motivo, si ha paura di Berlusconi.
Ma ben venga una legge elettorale che premia il primo partito, basta ricatti dei partitini, che in passato aveva ogni volta più poteri il partitino al 4%, vedasi UDC e Lega dal 2001-2006, o Udeur o Di Pietro nel Governo dopo.
Se il PD è il primo partito, giusto che abbia la maggioranza per Governare, non che per governare deve avere il 50% mettendo insieme Sinistra e libertà, Di Pietro, Nuovi Socialisti, un ramo dei radicali, una corrente di Rutelli, etcc...

Poi vanno bene le alleanze, ma il minimo sindacale, un alleato al massimo, io per legge imporrei al massimo tre gruppi parlamentari in una maggioranza, ma si stia pure sotto al limite previsto.
Ci vuole governabilità, non ogni volta un mediatore che la principale preoccupazione sia dare un colpo al cerchio, una alla botte, uno ai comunisti e l'altro ai democristiani.

Elettori del centrosinistra, basta sparare sul PD.

[rob]

@babaoriley80


http://www.arcipelagomilano.org/?p=7215

I CANDIDATI ELETTI A PALAZZO MARINO. ELEZIONI COMUNALI DEL 1975,1980,1985 *


Elezioni del 15-16 giugno 1975: elenco degli eletti, comprensivo dei voti di preferenza personalmente conseguiti.


PCI (25 seggi): Elio Quercioli 14.216 voti; Riccardo Terzi, 8050; Vittorio Korach, 7.479; Dino Bonzano, indipendente, 4.956; Graziella, detta Lalla, Romano, 4.689; Antonio Costa, 3.980; Antonio Taramelli, 3.622; Gianfranco Rossinovich, 3.458; Marco Fumagalli, 3.076; Carlo Cuomo, 3.034; Alfredo Novarini, 2.905; Camillo Vertemati, 2.818; Roberto Camagni, 2.793; Ercole Ferrario, 2.280; Gennaro Barbarisi, 2.237; Achille Sacconi, 1.976; Anna Maria Pedrazzi, 1.919; Antonio Graziani, 1.876; Maria Luisa Sangiorgio, 1.850; Anna Boffino, 1.686; Maurizio Mottini, 1.623; Diego Arnaboldi, 1.575; Giorgio Marinucci, 1536; Laura Bossi, 1.467; Luigi Carnevale, 1.414.


DC (22 seggi): Massimo De Carolis, 34.831 voti; Andrea Borruso, 27.054; Giuseppino Bossi, 18.031; Gian Franco Crespi, 17.397; Luigi Venegoni, 17.717; Paola Morelli, 14.448; Carlo Arienti, 13.459; Dario Chiesa, 12.550; Alberto Garocchio, 12.277; Giacomo Pizzagalli, 11.960; Francesco Ogliari, 11.835; Tullio Belloni, 10.281; Ferdinando Passani, 9.594; Antonio Velluto 8.141; Ester Angiolini, 7.144; Salvatore Cannarella, 6.361; Salvatore Franconieri, 5.970; Ilario Bianco, 5.510; Alfio Bocciardi, 5.462; Giampiero Bartolucci, 5.298; Piergiorgio Sirtori, 4.339; Carlo Bianchi, 4.324.


PSI (12 seggi): Aldo Aniasi, 36.595 voti; Umberto Dragone, 8.646; Carlo Tognoli, 5.325; Rinaldo Ciocca, 5.248; Bruno Falconieri, 4.393; Paolo Malena, 4.288; Giulio Polotti, 3.535; Paride Accetti, 3.533; Claudio Martelli, 3.255; Luciano Peduzzi, 3.109; Giovanni Baccalini, 3.011; Stefano Demolli, 2.955.


MSI – Destra Nazionale (6 seggi): Gastone Nencioni, 9.924 voti; Tomaso Staiti di Cuddia, 6.451; Leo Siegel, 3.683; Alfredo Mantica, 3.216; Carlo Gamba, 2.344; Orio Valdonio, 1.957.


PSDI (5 seggi): Paolo Pillitteri, 4.121 voti; Luigi Valentini, 2.128; Guido Meloni, 2.080; Walter Armanini, 1.939, Vito Fiorellini, 1.810.


PRI (4 seggi): Pietro Bucalossi, 5.788 voti; Aldo Maria Maggio, 2.455, Gerolamo Pellicanò, 2.370, Alberto Zorzoli, 1.936.


PLI (3 seggi): Guido Capelli, 2.508 voti; Giorgio Bergamasco, 2.109; Filippo Barbera, 1.939.


PDUP – AO (3 seggi): Emilio Molinari, 5.536 voti; Raffaele De Grada, 3.906; Aurelio Cipriani, 3.771.


Elezioni dell’8-9 giugno 1980


PCI (22 seggi): Elio Quercioli, 20.790 voti; Vittorio Korach, 8.799; Riccardo Terzi, 7.494; Claudio Petruccioli, 5.144; Carlo Cuomo, 4.807; Dino Bonzano, 3.855; Anna Boffino, 3.713; Maria Luisa Sangiorgio, 3.232; Marilena Adamo, 2.676; Antonio Costa, 2.592; Gianfranco Rossinovich, 2.525; Tino Casali, 2.271, Alfredo Novarini, 2.174; Goffredo Andreini, 2.031; Ercole Ferrario, 2.009; Leonardo Banfi, 1.974, Roberto Camagni, 1.923; Elio Del Pizzo, 1.923; Faustino Boioli, 1.913; Maurizio Mottini, 1. 775, Giuseppe Brusa, 1.604; Massimo Ferlini, 1.532.



DC (22 seggi): Libero Mazza, 28.286 voti; Giuseppe Zola, 15.132; Luigi Venegoni, 14.486; Carlo Bianchi, 9.557; Angelo Craveri, 8.319; Antonio Velluto, 7.819, Giampiero Bartolucci, 7.072; Giancarlo Giambelli, 6.810; Salvatore Franconieri, 6.665; Ester Angiolini, 6.487; Maurizio Maffeis, 5.681; Alfio Bocciardi, 5.639; Giuseppino Bossi, 5.340; Paola Morelli, 5.226; Piergiorgio Spaggiari, 4.895; Pierluigi Muzio, 4.873; Gianfranco Crespi, 4.451; Tullio Belloni, 4.415; Francesco Guarnera, 4.396; Gian Franco Marsaglia, 4.208; Giovanni Bottari, 3.980, Salvatore Cannarella, 3.724.


PSI (16 seggi): Carlo Tognoli, 57.145 voti; Michele Colucci, 10.934; Walter Armanini, 7.645; Giulio Polotti, 6.563; Ugo Finetti, 6.241; Paolo Malena, 5.529; Umberto Dragone, 5.517; Paride Accetti, 5.320; Attilio Schemari, 4.694; Giovanni Baccalini, 4.410; Gianstefano Milani, 3.732; Bruno Falconieri, 3.434; Giuliano Banfi, 3.249; Stefano Demolli, 2.886, Guido Aghina, 2.678; Domenico Bellantoni, 2.335.


MSI (5 seggi): Tomaso Staiti di Cuddia, 6.838 voti; Alfredo Mantica, 4.721; Cristiana Muscardini, 4.107; Giampietro Pellegrini, 3.532; Carlo Papetta, 2.886.


PLI (5 seggi): Guido Capelli, 5.722 voti; Roberto Savasta, 4.202; Pier Italo Trolli, 3.296; Filippo Barbera, 2.574; Luca Hasdà, 1.970.


PSDI (4 seggi): Pietro Longo, 4.313 voti, Angelo Cucchi, 2.586; Luigi Valentini, 2.441, Angelo Capone, 2.406.


PRI (3 seggi): Giancarla Re Mursia, 3.736 voti, Gerolamo Pellicanò, 3.095; Alberto Zorzoli, 2.494.


DP (2 seggi): Mario Capanna, 7.600 voti; Guido Pollice, 2.329.


PdUP (1 seggio): Giovanni Maria Cominelli, 1.569 voti.


Elezioni del 12-13 maggio 1985


PCI (21 seggi): Elio Quercioli, 25.163 voti; Maria Luisa Sangiorgio, 10.709; Luigi Corbani, 10.230; Carlo Bertelli, indipendente, 6.717, Roberto Camagni, 5.295; Anna Boffino, 4.149; Ercole Ferrario, 3.399; Paolo Hutter Juntof, 3.336; Marilena Adamo, 3.177; Faustino Boioli, 2.858; Barbara Pollastrini, 2.224; Tino Casali, 2.202; Giovanni Lanzone, 2.131; Leonardo Banfi, 2.123; Marina Alberti Candrian, 2.047; Ornella Piloni, 1.979; Augusto Castagna, 1.903; Maurizio Mottini, 1.870; Giovanna Baderna, 1.758; Giuseppe Brusa, 1.630; Epifanio Li Calzi, 1.618.


DC (20 seggi): Giuseppe Zola, 23.501 voti; Roberto Mazzotta, 23.312; Antonio Intiglietta, 10.650; Carlo Radice Fossati, 10.591; Luigi Dadda, 9.796; Luigi Venegoni, 9.259; Angelo Craveri, 8.896; Angelo Parisciani, 8.115; Diego Masi, 7.994; Maria Teresa Coppo Gavazzi, 7.774; Gaetano Morazzoni, 7.617; Giulio Boati, 7.356; Vittorio Tonini, 7.051; Mirella Bocchini, 6.932; Antonio Velluto, 6.554; Maurizio Maffeis, 6.332; Giovanni Testori, 6.280; Enrico Lupatini, 6.264; Francesco Bulgarelli, 5.097; Piergiorgio Spaggiari, 5.075.


PSI (16 seggi): Carlo Tognoli, 73.767 voti; Paolo Malena, 8.917; Attilio Schemmari, 8.371; Gianstefano Milani, 8.311; Gianpaolo Pillitteri, 8.043; Alma Agata Cappiello, 7.143; Giulio Polotti, 5.249; Giuliano Banfi, 5.224; Loris Zaffra, 5.123; Alfredo Mosini, 4.066; Michele Achilli, 3.916; Bruno Falconieri, 3.899; Walter Armanini, 3.157; Stefano Demolli, 3.080; Guido Aghina, 3.061; Giovanni Baccalini, 3.006.


PRI (8 seggi): Giovanni Spadolini, 39.254 voti; Antonio Del Pennino, 10.278; Giancarla Re Mursia, 6.000; Alberto Zorzoli, 5.201; Franco De Angelis, 3.932; Enzo Meani, 2.395; Michele Battiato, 1.648; Mario Consiglio, 1.359.


MSI – Destra Nazionale (6 seggi): Cristiana Muscardini, 10.517 voti, Alfredo Mantica, 5.924; Riccardo De Corato, 4.798, Carlo Gamba, 3.253; Dario Vermi, 2.877; Carlo Borsani, 2.104.


PLI (3 seggi): Nicola Abbagnano, 5.188 voti; Pierangelo Rossi, 3.459; Luca Hasdà, 3.163.


DP (2 seggi): Basilio Rizzo, 3.511 voti, Giuseppe Torri, 2.266.


PSDI (2 seggi): Angelo Capone, 3.694 voti; Angelo Cucchi, 3.251.


Verdi (2 seggi): Piervito Antoniazzi, 1.240 voti; Cinzia Barone, 729.

[Mont Ventoux]

Sua Eloquenza non ha neanche il "bisogno" di far confluire il suo movimento carismatico-personalistico nel PD, un'idea che pure non ha ancora accantonato. Vince le primarie pure per interposta persona, gli basta andare a fare un comizio di supporto al candidato di turno.
Il PD deve sciegliere, soprattutto in vista delle probabili elezioni politiche : o rinnega il percorso che ha fatto finora sullo strumento delle primarie, rimangiandosi tutte le parole sulla partecipazione democratica dei cittadini e cercando di imporre il candidato solo in virtù dei rapporti di forza relativi (ed è ciò che alcuni dirigenti stanno già cercando di fare anche per non perdere in partenza l'accozzaglia centrista) oppure deve arrendersi, e far salire direttamente al trono Sua Eloquenza, incoronandolo con tutti gli omaggi e le riverenze del caso. In questo modo si risparmierebbe almeno l'onta di indire altri sondaggi già persi in partenza.

[Nickognito]

Sua Eloquenza non ha neanche il "bisogno" di far confluire il suo movimento carismatico-personalistico nel PD, un'idea che pure non ha ancora accantonato. Vince le primarie pure per interposta persona, gli basta andare a fare un comizio di supporto al candidato di turno.
Il PD deve sciegliere, soprattutto in vista delle probabili elezioni politiche : o rinnega il percorso che ha fatto finora sullo strumento delle primarie, rimangiandosi tutte le parole sulla partecipazione democratica dei cittadini e cercando di imporre il candidato solo in virtù dei rapporti di forza relativi (ed è ciò che alcuni dirigenti stanno già cercando di fare anche per non perdere in partenza l'accozzaglia centrista) oppure deve arrendersi, e far salire direttamente al trono Sua Eloquenza, incoronandolo con tutti gli omaggi e le riverenze del caso. In questo modo si risparmierebbe almeno l'onta di indire altri sondaggi già persi in partenza.

hai ragione

(faccio per stemperare la tensione del nostro confronto diretto nel topic dei forumisti)

[paoolino]

Non so come è stato come sindaco perché a Milano non sono mai stato, nelle interviste e negli interventi pubblici su scala nazionale mi ha sempre fatto un'ottima impressione...ma possibile che il "nuovo che avanza" di Fini-Casini-Rutelli, non abbia di meglio da proporre che Albertini?
Proclamano novità e propongono minestre riscaldate.

[uglygeek]

Non lo dico con ironia, ma sono estremamente serio, in certe parole lette qua c'è molto della situazione della sinistra italiana ; qua bisogna stare attenti a scrivere o parlare perchè c'è un altissimo tasso di permalosite...
Ma nelle parole di Orangeman c'è molto di vero.

Io sono molto più critico con la mentalità (e sottolineo la parola mentalità altrimenti viene fuori un putiferio, che poi degli altri si dice almeno 100 volte peggio, ma tant'è...) degli elettori di centrosinistra piuttosto che il PD.

Mah, non sono molto d'accordo. In pratica tu critichi gli elettori del PD perche' non sono come quelli del PDL, cioe' perche' dotati di capacita' critica verso il loro partito.
Ho l'impressione che molti elettori del PDL pensino: bene o male, B. fa i nostri interessi. E' vero che e' politicamente incapace, umanamente impresentabile, democraticamente improbabile e che oltretutto ha fatto ben poco per l'Italia ma tutto sommato l'alternativa e' peggiore, e poi lui non ci fa pagare le tasse per cui niente critiche e tutti dietro all'unico capo come un sol uomo.
In effetti gli elettori del PD non sono cosi', loro una coscienza critica ce l'hanno e persino il discorso "ma B. e' peggio" alla lunga non regge. Sai perche'? Perche' comunque poi il paese bisogna guidarlo, non e' sufficiente impadronirsene al fine di mungerlo fino come in fondo pensano gli elettori del pdl. E se non sei sicuro che i dirigenti del tuo partito siano in grado di guidare il paese - perche' in passato ne hanno fatto troppe di cazzate - e' difficile fidarsi. Non sara' un atteggiamento utile dal punto di vista elettorale, ma alla fine anche vincere le elezioni dovrebbe essere un mezzo non un fine, no? Non stiamo parlando di tifo e di squadre di calcio, o almeno, non dovremmo.

[Rosewall]

decisione del giudice ineccepibile e figura da peracottari per il Comune.


Il giudice accoglie il ricorso dei rom
"La Moratti consegni le case ai nomadi"

In dieci si erano rivolti al tribunale di Milano per chiedere al Comune di rispettare l'intesa sull'assegnazione
di 25 alloggi popolari. Il provvedimento è rivolto anche al ministro Maroni e al prefetto Lombardi

Il giudice Roberto Bichi, della prima sezione civile del tribunale di Milano, ha accolto il ricorso promosso da dieci rom del campo nomadi di via Triboniano contro la mancata assegnazione delle 25 case popolari e ha ordinato al sindaco Letizia Moratti, al prefetto Gian Valerio Lombardi e al ministro dell'Interno, di adempiere agli accordi firmati lo scorso settembre con la Casa della carità, Ceas e Consorzio Farsi prossimo. Le case - si legge nell'ordinanza - vanno consegnate "entro e non oltre il 12 gennaio 2011".

Nel ricorso i legali dei rom, Alberto Guariso e Livio Neri, elencavano tutti i passi compiuti dalle amministrazioni citate: si va dalla dichiarazione dello stato di emergenza rom in Lombardia, del 21 maggio 2008, fino alla sottoscrizione dei progetti tra il 5 e il 20 settembre scorso da parte dei ricorrenti, "del dottor Francesco Russo per conto del commissario emergenza rom e dall'amministrazione comunale, in persona del direttore di settore dottoressa Paola Suriano". Progetti che non solo prevedevano l'assegnazione in locazione dei 25 alloggi ancora da ristrutturare ai tre enti sociali e l'individuazione delle famiglie a cui assegnarli, ma che anche, rimarcavano, "recano a carico di ciascun ricorrente-firmatario il seguente formale impegno: 'Rinuncio all'autorizzazione alla permanenza nel campo di via Barzaghi che lascerò entro il giorno 15 ottobre (2010), consapevole che la mancata realizzazione del progetto per responsabilità mia o dei componenti del mio nucleo familiare comporterà comunque la perdita del diritto a risiedere nel campo".

Poi, però, si ricordava come il 27 settembre, a una settimana dall'ultima firma dei progetti, in una conferenza stampa convocata in prefettura il ministro Maroni avesse "affermato che i ricorrenti (come gli altri destinatari dei 25 alloggi) non avrebbero potuto acquisire gli alloggi indicati nei rispettivi progetti, bensì altri, che sarebbero stati reperiti facendo leva 'sul gran cuore di Milano'". Di qui la decisione di ricorrere al giudice, che ha depositato la decisione favorevole ai ricorrenti.

[Pindaro]

http://milano.corriere.it/milano/dilatu ... full.shtml

i commenti in merito sono agghiaccianti.
Senza che nessuno, di quelli che insulta, abbia capito ovviamente la notizia.
Accecati dall'ignoranza, dall'odio e dall'idiozia.


p.s. ovviamente questi troll stanno infestando tutti i siti di tutte le testate.

[Rosewall]

@babaoriley80


http://www.arcipelagomilano.org/?p=7215

I CANDIDATI ELETTI A PALAZZO MARINO. ELEZIONI COMUNALI DEL 1975,1980,1985 *


Elezioni del 15-16 giugno 1975: elenco degli eletti, comprensivo dei voti di preferenza personalmente conseguiti.


PCI (25 seggi): Elio Quercioli 14.216 voti; Riccardo Terzi, 8050; Vittorio Korach, 7.479; Dino Bonzano, indipendente, 4.956; Graziella, detta Lalla, Romano, 4.689; Antonio Costa, 3.980; Antonio Taramelli, 3.622; Gianfranco Rossinovich, 3.458; Marco Fumagalli, 3.076; Carlo Cuomo, 3.034; Alfredo Novarini, 2.905; Camillo Vertemati, 2.818; Roberto Camagni, 2.793; Ercole Ferrario, 2.280; Gennaro Barbarisi, 2.237; Achille Sacconi, 1.976; Anna Maria Pedrazzi, 1.919; Antonio Graziani, 1.876; Maria Luisa Sangiorgio, 1.850; Anna Boffino, 1.686; Maurizio Mottini, 1.623; Diego Arnaboldi, 1.575; Giorgio Marinucci, 1536; Laura Bossi, 1.467; Luigi Carnevale, 1.414.


DC (22 seggi): Massimo De Carolis, 34.831 voti; Andrea Borruso, 27.054; Giuseppino Bossi, 18.031; Gian Franco Crespi, 17.397; Luigi Venegoni, 17.717; Paola Morelli, 14.448; Carlo Arienti, 13.459; Dario Chiesa, 12.550; Alberto Garocchio, 12.277; Giacomo Pizzagalli, 11.960; Francesco Ogliari, 11.835; Tullio Belloni, 10.281; Ferdinando Passani, 9.594; Antonio Velluto 8.141; Ester Angiolini, 7.144; Salvatore Cannarella, 6.361; Salvatore Franconieri, 5.970; Ilario Bianco, 5.510; Alfio Bocciardi, 5.462; Giampiero Bartolucci, 5.298; Piergiorgio Sirtori, 4.339; Carlo Bianchi, 4.324.


PSI (12 seggi): Aldo Aniasi, 36.595 voti; Umberto Dragone, 8.646; Carlo Tognoli, 5.325; Rinaldo Ciocca, 5.248; Bruno Falconieri, 4.393; Paolo Malena, 4.288; Giulio Polotti, 3.535; Paride Accetti, 3.533; Claudio Martelli, 3.255; Luciano Peduzzi, 3.109; Giovanni Baccalini, 3.011; Stefano Demolli, 2.955.


MSI – Destra Nazionale (6 seggi): Gastone Nencioni, 9.924 voti; Tomaso Staiti di Cuddia, 6.451; Leo Siegel, 3.683; Alfredo Mantica, 3.216; Carlo Gamba, 2.344; Orio Valdonio, 1.957.


PSDI (5 seggi): Paolo Pillitteri, 4.121 voti; Luigi Valentini, 2.128; Guido Meloni, 2.080; Walter Armanini, 1.939, Vito Fiorellini, 1.810.


PRI (4 seggi): Pietro Bucalossi, 5.788 voti; Aldo Maria Maggio, 2.455, Gerolamo Pellicanò, 2.370, Alberto Zorzoli, 1.936.


PLI (3 seggi): Guido Capelli, 2.508 voti; Giorgio Bergamasco, 2.109; Filippo Barbera, 1.939.


PDUP – AO (3 seggi): Emilio Molinari, 5.536 voti; Raffaele De Grada, 3.906; Aurelio Cipriani, 3.771.


Elezioni dell’8-9 giugno 1980


PCI (22 seggi): Elio Quercioli, 20.790 voti; Vittorio Korach, 8.799; Riccardo Terzi, 7.494; Claudio Petruccioli, 5.144; Carlo Cuomo, 4.807; Dino Bonzano, 3.855; Anna Boffino, 3.713; Maria Luisa Sangiorgio, 3.232; Marilena Adamo, 2.676; Antonio Costa, 2.592; Gianfranco Rossinovich, 2.525; Tino Casali, 2.271, Alfredo Novarini, 2.174; Goffredo Andreini, 2.031; Ercole Ferrario, 2.009; Leonardo Banfi, 1.974, Roberto Camagni, 1.923; Elio Del Pizzo, 1.923; Faustino Boioli, 1.913; Maurizio Mottini, 1. 775, Giuseppe Brusa, 1.604; Massimo Ferlini, 1.532.



DC (22 seggi): Libero Mazza, 28.286 voti; Giuseppe Zola, 15.132; Luigi Venegoni, 14.486; Carlo Bianchi, 9.557; Angelo Craveri, 8.319; Antonio Velluto, 7.819, Giampiero Bartolucci, 7.072; Giancarlo Giambelli, 6.810; Salvatore Franconieri, 6.665; Ester Angiolini, 6.487; Maurizio Maffeis, 5.681; Alfio Bocciardi, 5.639; Giuseppino Bossi, 5.340; Paola Morelli, 5.226; Piergiorgio Spaggiari, 4.895; Pierluigi Muzio, 4.873; Gianfranco Crespi, 4.451; Tullio Belloni, 4.415; Francesco Guarnera, 4.396; Gian Franco Marsaglia, 4.208; Giovanni Bottari, 3.980, Salvatore Cannarella, 3.724.


PSI (16 seggi): Carlo Tognoli, 57.145 voti; Michele Colucci, 10.934; Walter Armanini, 7.645; Giulio Polotti, 6.563; Ugo Finetti, 6.241; Paolo Malena, 5.529; Umberto Dragone, 5.517; Paride Accetti, 5.320; Attilio Schemari, 4.694; Giovanni Baccalini, 4.410; Gianstefano Milani, 3.732; Bruno Falconieri, 3.434; Giuliano Banfi, 3.249; Stefano Demolli, 2.886, Guido Aghina, 2.678; Domenico Bellantoni, 2.335.


MSI (5 seggi): Tomaso Staiti di Cuddia, 6.838 voti; Alfredo Mantica, 4.721; Cristiana Muscardini, 4.107; Giampietro Pellegrini, 3.532; Carlo Papetta, 2.886.


PLI (5 seggi): Guido Capelli, 5.722 voti; Roberto Savasta, 4.202; Pier Italo Trolli, 3.296; Filippo Barbera, 2.574; Luca Hasdà, 1.970.


PSDI (4 seggi): Pietro Longo, 4.313 voti, Angelo Cucchi, 2.586; Luigi Valentini, 2.441, Angelo Capone, 2.406.


PRI (3 seggi): Giancarla Re Mursia, 3.736 voti, Gerolamo Pellicanò, 3.095; Alberto Zorzoli, 2.494.


DP (2 seggi): Mario Capanna, 7.600 voti; Guido Pollice, 2.329.


PdUP (1 seggio): Giovanni Maria Cominelli, 1.569 voti.


Elezioni del 12-13 maggio 1985


PCI (21 seggi): Elio Quercioli, 25.163 voti; Maria Luisa Sangiorgio, 10.709; Luigi Corbani, 10.230; Carlo Bertelli, indipendente, 6.717, Roberto Camagni, 5.295; Anna Boffino, 4.149; Ercole Ferrario, 3.399; Paolo Hutter Juntof, 3.336; Marilena Adamo, 3.177; Faustino Boioli, 2.858; Barbara Pollastrini, 2.224; Tino Casali, 2.202; Giovanni Lanzone, 2.131; Leonardo Banfi, 2.123; Marina Alberti Candrian, 2.047; Ornella Piloni, 1.979; Augusto Castagna, 1.903; Maurizio Mottini, 1.870; Giovanna Baderna, 1.758; Giuseppe Brusa, 1.630; Epifanio Li Calzi, 1.618.


DC (20 seggi): Giuseppe Zola, 23.501 voti; Roberto Mazzotta, 23.312; Antonio Intiglietta, 10.650; Carlo Radice Fossati, 10.591; Luigi Dadda, 9.796; Luigi Venegoni, 9.259; Angelo Craveri, 8.896; Angelo Parisciani, 8.115; Diego Masi, 7.994; Maria Teresa Coppo Gavazzi, 7.774; Gaetano Morazzoni, 7.617; Giulio Boati, 7.356; Vittorio Tonini, 7.051; Mirella Bocchini, 6.932; Antonio Velluto, 6.554; Maurizio Maffeis, 6.332; Giovanni Testori, 6.280; Enrico Lupatini, 6.264; Francesco Bulgarelli, 5.097; Piergiorgio Spaggiari, 5.075.


PSI (16 seggi): Carlo Tognoli, 73.767 voti; Paolo Malena, 8.917; Attilio Schemmari, 8.371; Gianstefano Milani, 8.311; Gianpaolo Pillitteri, 8.043; Alma Agata Cappiello, 7.143; Giulio Polotti, 5.249; Giuliano Banfi, 5.224; Loris Zaffra, 5.123; Alfredo Mosini, 4.066; Michele Achilli, 3.916; Bruno Falconieri, 3.899; Walter Armanini, 3.157; Stefano Demolli, 3.080; Guido Aghina, 3.061; Giovanni Baccalini, 3.006.


PRI (8 seggi): Giovanni Spadolini, 39.254 voti; Antonio Del Pennino, 10.278; Giancarla Re Mursia, 6.000; Alberto Zorzoli, 5.201; Franco De Angelis, 3.932; Enzo Meani, 2.395; Michele Battiato, 1.648; Mario Consiglio, 1.359.


MSI – Destra Nazionale (6 seggi): Cristiana Muscardini, 10.517 voti, Alfredo Mantica, 5.924; Riccardo De Corato, 4.798, Carlo Gamba, 3.253; Dario Vermi, 2.877; Carlo Borsani, 2.104.


PLI (3 seggi): Nicola Abbagnano, 5.188 voti; Pierangelo Rossi, 3.459; Luca Hasdà, 3.163.


DP (2 seggi): Basilio Rizzo, 3.511 voti, Giuseppe Torri, 2.266.


PSDI (2 seggi): Angelo Capone, 3.694 voti; Angelo Cucchi, 3.251.


Verdi (2 seggi): Piervito Antoniazzi, 1.240 voti; Cinzia Barone, 729.

e senza andare indietro fino alle cinque giornate ( ) la città fu una delle culle del movimento operaio nonché del socialismo. Prima del degrado craxiano degli '80, intendo. Una città che ha avuto come sindaco Antonio Greppi non può rassegnarsi ai Formentini, Albertini, e ancora peggio alla Moratti, dai.
Ad oggi, eh. Un partito di sinistra che non riesce ad ottenere consenso in una metropoli come Milano, che soprattutto dà l'impressione di fottersene, io non so con che faccia poi può aspirare a governare (andare al governo con altri magari sì, ma governare...). Dove la trovi un'analoga concentrazione di precari, poveri, immigrati di diverse etnie, anziani e malati soli? Insomma, di gente bisognosa di maggiore protezione sociale?

Io sono andato a votare alle primarie. Festa una sega, erano desolanti.
Hanno partecipato in 67 mila cittadini (su 1.300.000 abitanti). Ora, se vogliamo sapere quanti di questi 67.000 sono stati mobilitati/coinvolti dal pd la stima è presto fatta. Vanno sottratti al 67.000 tutti coloro che sono stati tirati dentro attraverso arci e gas e attraverso i partiti a sinistra del pd, insomma tutte persone che si recano a votare (in parte per i partiti a sinistra del pd, gli altri per il pd turandosi il naso) a prescindere da qualsiasi cosa possano dire o fare i politici. Restano quattro gatti.

[babaoriley]

Rosewall, dimmi che anche a te è arrivato a casa il libro autopromozionale della Moratti (stampato a colori con quali soldi, di grazia??) in vista delle elezioni.

[Nickognito]

Rosewall, dimmi che anche a te è arrivato a casa il libro autopromozionale della Moratti (stampato a colori con quali soldi, di grazia??) in vista delle elezioni.

[Rosewall]

ahahah come no. Non l'ho aperto.

[Nasty]

Rosewall, dimmi che anche a te è arrivato a casa il libro autopromozionale della Moratti (stampato a colori con quali soldi, di grazia??) in vista delle elezioni.

Ha apertamente comunicato che è tutto a spese sue, o del marito, boh, comunque così ha detto.

[Rosewall]

fra gli effetti deleteri del consumo petrolifero ricordiamoci sempre di includere i Moratti.

[whiterussian]

Tra l'altro tutti 'sti manifesti col faccione della Moratti (operaia, pensionata, spazzina...Berlusconi insegna) passa la voglia di girare per Milano.

[gianlu]

Ma alla fine che faranno i milanesi di Mymag? Voteranno Pisapia? E come giudicano le altre candidature di sinistra (Calise, Mantovani) o che cercano voti anche a sinistra (Giudice, Librandi, Shaari)?

[Rosewall]

per Pisapia.



in virtù del probabile ballottaggio le candidature che riporti saranno ininfluenti, per cui non ne so niente. Anche se ci sono molti di questi elettori che potrebbero astenersi al secondo turno favorendo così la cognata di Max.

[gianlu]

L'unico potenziale voto mymagghiano per la Moratti sarà del monegasco maxredo?

[Rosewall]

la campagna elettorale qui è paradignatica di come la prassi berlusconiana immerdi il pubblico dibattito civile e politico.
Per qualche giorno si accenna da una parte e dall'altra a temi di comune interesse, inquinamento, piste ciclabili, metro, illuminazione.
Poi ecco questi manifesti demenziali e anonimi. Un ignoto pidiellino se ne assume la responsabilità, ma scommettiamo che dietro c'è il premier?
Che infatti casualmente l'altro giorno lancia l'ennesima invettiva contro i magistrati bolscevichi proprio durante una manifestazione elettorale in presenza della Moratti.
Insomma, più chiaro di così non si può: questo pezzo di merda arriva in una metropoli e dice: ora basta discutere di traffico e teleriscaldamento, basta occuparsi di ciò che riguarda le vostre esistenze, ora miei cari sudditi idioti si parla tutti dei cazzi miei, come sempre.
Nota che neanche la sindachessa ha interesse che la campagna elettorale si trasformi nel solito referendum berlusconiano, tanto è vero che ha chiesto le dimissioni dell'ignoto pidiellino. Ma ovviamente il pdl seguirà la linea del capo, e l'opposizione dovrà andarci dietro, e i media. E non si parlerà d'altro. Come sempre.

[Okefenokee]

la campagna elettorale qui è paradigmatica di come la prassi berlusconiana immerdi il pubblico dibattito civile e politico.
Per qualche giorno si accenna da una parte e dall'altra a temi di comune interesse, inquinamento, piste ciclabili, metro, illuminazione.
Poi ecco questi manifesti demenziali e anonimi. Un ignoto pidiellino se ne assume la responsabilità, ma scommettiamo che dietro c'è il premier?
Che infatti casualmente l'altro giorno lancia l'ennesima invettiva contro i magistrati bolscevichi proprio durante una manifestazione elettorale in presenza della Moratti.
Insomma, più chiaro di così non si può: questo pezzo di merda arriva in una metropoli e dice: ora basta discutere di traffico e teleriscaldamento, basta occuparsi di ciò che riguarda le vostre esistenze, ora miei cari sudditi idioti si parla tutti dei cazzi miei, come sempre.
Nota che neanche la sindachessa ha interesse che la campagna elettorale si trasformi nel solito referendum berlusconiano, tanto è vero che ha chiesto le dimissioni dell'ignoto pidiellino. Ma ovviamente il pdl seguirà la linea del capo, e l'opposizione dovrà andarci dietro, e i media. E non si parlerà d'altro. Come sempre.

Perfetto. Dopo le ultime sortite ho raggiunto anch'io il punto di saturazione: mi fa schifo, senza se e senza ma.