il barsport applicato ad una carneficina, fatico a immaginare come si possa toccare più il fondo di cosìklaus ha scritto:mah.Rosewall ha scritto:tsk, il più lucido come sempre, è lui.
Feltri: è colpa dei ragazzi uccisi.
Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Non è per niente facile, in effetti.Rosewall ha scritto:il barsport applicato ad una carneficina, fatico a immaginare come si possa toccare più il fondo di cosìklaus ha scritto:mah.Rosewall ha scritto:tsk, il più lucido come sempre, è lui.
Feltri: è colpa dei ragazzi uccisi.
Però mai porre limiti alla Provvidenza.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 17006
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Ma non vedi in Al Qaeda, nel nazi-fascismo o in organizzazioni simili una radice di follia? Follia alla quale viene associata capacità organizzativa e di azione, ma sempre di follia si tratta.BackhandWinner ha scritto:Invece immaginati un'organizzazione politico-culturale, di migliaia, decine, centinaia di migliaia di individui che agiscono come un sol uomo. Immaginati Al Qaeda, immaginati i Neonazisti che passano dalla teoria all'azione (o senza tanti voli di immaginazioni ricorda la storia più o meno recente, che, appunto, è già accaduto. E, facile facile, può ripetersi, sì).
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Massì, va bene, capisco il tuo punto.paoolino ha scritto:Ma non vedi in Al Qaeda, nel nazi-fascismo o in organizzazioni simili una radice di follia? Follia alla quale viene associata capacità organizzativa e di azione, ma sempre di follia si tratta.BackhandWinner ha scritto:Invece immaginati un'organizzazione politico-culturale, di migliaia, decine, centinaia di migliaia di individui che agiscono come un sol uomo. Immaginati Al Qaeda, immaginati i Neonazisti che passano dalla teoria all'azione (o senza tanti voli di immaginazioni ricorda la storia più o meno recente, che, appunto, è già accaduto. E, facile facile, può ripetersi, sì).
Ma un'idea o un'azione è 'folle' all'interno di un sistema di riferimento che definisce cosa è 'normale' e, per contrasto, cosa è 'folle' (non è relativismo, anche se il crinale è pericolosamente sottile, ma non inoltriamoci nella selva filosofica).
La Germania intera era 'impazzita' dal 1933 al 1945?
L'Italia tutta da '22 (o perlomeno dal '38, per i revisionisti di varia estrazione) al '45?
La Serbia tutta dal 1991 al 1995 (1999)?
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Rosewall ha scritto:sì ma un processo pubblico che duri anni è proprio quello che vuole (e che purtroppo otterrà) uno che mette in rete il suo piano dicendo di ambire ad essere ricordato "come il più grande mostro dopo la Seconda Guerra Mondiale". Questa merda infinita ha sterminato decine di persone anche (soprattutto?!) per esibirsi. D'altra parte, anche nell'ipotesi improbabile che venga rapidamente condannato a porte chiuse e che i mezzi d'informazione smettano di parlarne, stai sicuro che ci sarà in giro per il web una torma di mentecatti che lo celebreranno.BackhandWinner ha scritto:Mentre andrebbe chiaramente considerata la Pena di Morte per casi come questi.
Dopo un processo pubblico che duri anche anni e svisceri fino in fondo tutto lo sterco subumano nel quale sguazzano questi fascisti dei fiordi (così come i fascisti di ogni latitudine). Per capire e far capire, e magari tentare di prevenire, se possibile; e poi risarcire la società, per quanto possibile.
Crimini contro l'umanità, Norimberga docet.
eccolo lì: processo a porte aperte per spiegare i motivi del suo gesto e il permesso di presentarsi in aula in uniforme : sono queste le due richieste avanzate da Anders Behring Breivik.
Trattarlo come un povero demente senza neanche discutere il suo trattato di merda di millecinquecento pagine se non come elemento utile per una perizia psichiatrica, questa sarebbe l'unica maniera per non soddisfare lui e i suoi seguaci.
Ai deliri neonazi, fascisti, razzisti, fondamentalisti, eccetera non va riconosciuta la patente di "idee", sia pure per combatterle, andrebbero considerati come segni rivelatori di una mente disturbata e frustrata.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Sì, pensavo proprio alla tua osservazione al mio post, mentre leggevo questa notizia.Rosewall ha scritto:Rosewall ha scritto:sì ma un processo pubblico che duri anni è proprio quello che vuole (e che purtroppo otterrà) uno che mette in rete il suo piano dicendo di ambire ad essere ricordato "come il più grande mostro dopo la Seconda Guerra Mondiale". Questa merda infinita ha sterminato decine di persone anche (soprattutto?!) per esibirsi. D'altra parte, anche nell'ipotesi improbabile che venga rapidamente condannato a porte chiuse e che i mezzi d'informazione smettano di parlarne, stai sicuro che ci sarà in giro per il web una torma di mentecatti che lo celebreranno.BackhandWinner ha scritto:Mentre andrebbe chiaramente considerata la Pena di Morte per casi come questi.
Dopo un processo pubblico che duri anche anni e svisceri fino in fondo tutto lo sterco subumano nel quale sguazzano questi fascisti dei fiordi (così come i fascisti di ogni latitudine). Per capire e far capire, e magari tentare di prevenire, se possibile; e poi risarcire la società, per quanto possibile.
Crimini contro l'umanità, Norimberga docet.
eccolo lì: processo a porte aperte per spiegare i motivi del suo gesto e il permesso di presentarsi in aula in uniforme : sono queste le due richieste avanzate da Anders Behring Breivik.
Trattarlo come un povero demente senza neanche discutere il suo trattato di merda di millecinquecento pagine se non come elemento utile per una perizia psichiatrica, questa sarebbe l'unica maniera per non soddisfare lui e i suoi seguaci.
Ai deliri neonazi, fascisti, razzisti, fondamentalisti, eccetera non va riconosciuta la patente di "idee", sia pure per combatterle, vanno considerati come segni rivelatori di una mente disturbata e frustrata.
E' una via, sì, quella che proponi, ma non so quanto sia perseguibile e, soprattutto, dubito che sia quella giusta.
Esplicitare i pensieri (o gli aborti di pensiero, rivelandoli in tutta la loro miseria), argomentare le ragioni : questi sono prima di tutto e soprattutto nemici dell'Illuminismo e usare i metodi della Ragione pubblica potrebbe essere la via giusta da seguire.
E poi, non so: il profilo psichiatrico dell'autore del Mein Kampf (sarebbe interessante una bella analisi comparata)?
Di Sarah Palin?
Dei telepredicatori fondamentalisti cristiani delle radio americane?
Di Feltri?
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Dal Guardian online:
After sentencing Anders Behring Breivik to eight weeks detention, judge Kim Heger revealed that the suspect had told him that there were "two more cells in our organisation." Breivik's Knights Templar organisation, which was founded in London in 2002 with other far-right individuals, is currently under investigation by security officials.
Ma "è solo un povero pazzo", quindi evidentemente sta semplicemente delirando, è tutta soltanto una fantasia della sua mente malata.
Vediamo.
After sentencing Anders Behring Breivik to eight weeks detention, judge Kim Heger revealed that the suspect had told him that there were "two more cells in our organisation." Breivik's Knights Templar organisation, which was founded in London in 2002 with other far-right individuals, is currently under investigation by security officials.
Ma "è solo un povero pazzo", quindi evidentemente sta semplicemente delirando, è tutta soltanto una fantasia della sua mente malata.
Vediamo.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 17006
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Non tutta la Germania, non tutta l'Italia, non tutta la Serbia. Le vedo come tre situazioni in cui persone che aderivano alle stesse folli linee di pensiero, approfittando di un determinato contesto storico e grazie alle proprie capacità organizzative e di azione, hanno preso posizioni di potere con le tristi conseguenze note a tutti.BackhandWinner ha scritto: La Germania intera era 'impazzita' dal 1933 al 1945?
L'Italia tutta da '22 (o perlomeno dal '38, per i revisionisti di varia estrazione) al '45?
La Serbia tutta dal 1991 al 1995 (1999)?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 17006
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Ma perché la pazzia esercitata in gruppo non sarebbe più pazzia?BackhandWinner ha scritto:Dal Guardian online:
After sentencing Anders Behring Breivik to eight weeks detention, judge Kim Heger revealed that the suspect had told him that there were "two more cells in our organisation." Breivik's Knights Templar organisation, which was founded in London in 2002 with other far-right individuals, is currently under investigation by security officials.
Ma "è solo un povero pazzo", quindi evidentemente sta semplicemente delirando, è tutta soltanto una fantasia della sua mente malata.
Vediamo.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
A proposito, in parziale OT: http://www.corriere.it/esteri/10_giugno ... aabe.shtmlBackhandWinner ha scritto:Piuttosto: quando l'ideologia rende normale quello che altrimenti viene considerato 'folle', è facile che porti ad azioni che vengono considerate (in un determinato sistema di pensiero etico) 'folli'.danser ha scritto:Quando l'ideologia è estrema è facile che porti alla follia.paoolino ha scritto:Follia - Ideologia: perché trattare queste due parole come se fossero contrastanti? A volte si sposano e purtroppo portano questi frutti.
Per le SS, sparare ai bambini ebrei trascinati dai ghetti ai vagoni piombati dei treni per i campi di concentramento, era normale, non 'folle'. Era normale per Hans, Georg, Albert etc.
Sparare ai ragazzini serbo-bosniaci a Srebrenica era normale per Milan, Ratko, Radovan etc.
Farsi saltare in aria in un bus pieno di donne vecchi e bambini nel centro di Tel Aviv è normale per Amir, Khalil, Rashid etc.
Tutti 'folli', già, ovvio, evidente.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Ah non so, ditemi voi: fino a dove la vogliamo stiracchiare, questa 'follia'?paoolino ha scritto:Ma perché la pazzia esercitata in gruppo non sarebbe più pazzia?BackhandWinner ha scritto:Dal Guardian online:
After sentencing Anders Behring Breivik to eight weeks detention, judge Kim Heger revealed that the suspect had told him that there were "two more cells in our organisation." Breivik's Knights Templar organisation, which was founded in London in 2002 with other far-right individuals, is currently under investigation by security officials.
Ma "è solo un povero pazzo", quindi evidentemente sta semplicemente delirando, è tutta soltanto una fantasia della sua mente malata.
Vediamo.
A quante teste? Una sporca (mezza) dozzina? Qualche decina? Un centinaio? Varie migliaia?
Fino a che livello di complessità organizzativa?
Fino a che livello di elaborazione di idee e piani di azione?
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
-
- Gran Maestro
- Messaggi: 1733
- Iscritto il: mer apr 18, 2007 4:59 am
- Località: 100 del mondo tutta la vita
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
A confronto di sto tizio Varg Vikernes è Mandela.
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
è possibile che non fosse da solo, anche se forse invece ha fatto tutto da solo, ma è probabile che avesse sponsor (i soldi spesi), istigatori (quel ciarpane ideologico di millecinquecento pagine sarà in parte farina del suo sacco ma conterrà anche imbeccate di altri minorati come lui, no?), sostenitori (il soggetto si rivolge e si esibisce per un pubblico di affezionati, pubblico fra cui magari c'era qualcuno che era informato e che gli diceva bravo vai avanti così che sei figo).
I fondamentalisti islamici hanno avuto l'abilità (favorita dagli assist da parte di governi arabi e occidentali) di essere trattati dalle opinioni pubbliche non più come degli schizzati bensì come degli estremisti politici. Si riconosce alle loro azioni da maniaci una logica. La si condanna, ma condannandola gliela si riconosce.
Cerchiamo di non fare lo stesso con questi neonazi.
I fondamentalisti islamici hanno avuto l'abilità (favorita dagli assist da parte di governi arabi e occidentali) di essere trattati dalle opinioni pubbliche non più come degli schizzati bensì come degli estremisti politici. Si riconosce alle loro azioni da maniaci una logica. La si condanna, ma condannandola gliela si riconosce.
Cerchiamo di non fare lo stesso con questi neonazi.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
secondo me dare "identificare(o cercare una spiegazione)" di questi pazzi, di queste azioni, è una sorta di "razionalizzazione" dell'uomo per spiegare cose che ancora non si sanno (cioè il "mal funzionamento" del cervello, se così lo si può denotare), ricordiamo che il cervello è la parte meno esplorata del corpo umano, quindi è la parte del corpo in cui l'uomo ci "capisce di meno"..Rosewall ha scritto:è possibile che non fosse da solo, anche se forse invece ha fatto tutto da solo, ma è probabile che avesse sponsor (i soldi spesi), istigatori (quel ciarpane ideologico di millecinquecento pagine sarà in parte farina del suo sacco ma conterrà anche imbeccate di altri minorati come lui, no?), sostenitori (il soggetto si rivolge e si esibisce per un pubblico di affezionati, pubblico fra cui magari c'era qualcuno che era informato e che gli diceva bravo vai avanti così che sei figo).
I fondamentalisti islamici hanno avuto l'abilità (favorita dagli assist da parte di governi arabi e occidentali) di essere trattati dalle opinioni pubbliche non più come degli schizzati bensì come degli estremisti politici. Si riconosce alle loro azioni da maniaci una logica. La si condanna, ma condannandola gliela si riconosce.
Cerchiamo di non fare lo stesso con questi neonazi.
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Eh, vabbè, il cervello.wiper ha scritto:secondo me dare un ideologia a questi pazzi, a queste azioni, è una sorta di "razionalizzazione" dell'uomo per spiegare cose che ancora non si sanno (cioè il "mal funzionamento" del cervello, se così lo si può denotare), ricordiamo che il cervello è la parte meno esplorata del corpo umano, quindi è la parte del corpo in cui l'uomo ci "capisce di meno"..Rosewall ha scritto:è possibile che non fosse da solo, anche se forse invece ha fatto tutto da solo, ma è probabile che avesse sponsor (i soldi spesi), istigatori (quel ciarpane ideologico di millecinquecento pagine sarà in parte farina del suo sacco ma conterrà anche imbeccate di altri minorati come lui, no?), sostenitori (il soggetto si rivolge e si esibisce per un pubblico di affezionati, pubblico fra cui magari c'era qualcuno che era informato e che gli diceva bravo vai avanti così che sei figo).
I fondamentalisti islamici hanno avuto l'abilità (favorita dagli assist da parte di governi arabi e occidentali) di essere trattati dalle opinioni pubbliche non più come degli schizzati bensì come degli estremisti politici. Si riconosce alle loro azioni da maniaci una logica. La si condanna, ma condannandola gliela si riconosce.
Cerchiamo di non fare lo stesso con questi neonazi.
Comunque: "dare un'ideologia"? Cos'è, un attestato?
Se la danno da soli (di più: diventa la loro identità essenziale), non è che c'è bisogno della cerimonia ufficiale.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 17006
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Per me, in teoria, la si può stiracchiare anche a tutta l'umanità, se tutta l'umanità dovesse accettare un'idea folle.BackhandWinner ha scritto: Ah non so, ditemi voi: fino a dove la vogliamo stiracchiare, questa 'follia'?
A quante teste? Una sporca (mezza) dozzina? Qualche decina? Un centinaio? Varie migliaia?
Fino a che livello di complessità organizzativa?
Fino a che livello di elaborazione di idee e piani di azione?
Chi era il folle, colui che diceva che la Terra girava intorno al Sole o tutto il resto della società del tempo che credeva il contrario e che lo ha arso vivo?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
a margine: mille volte più civile la Norvegia che non arma i suoi poliziotti (che poi, su una rapina manderanno agenti armati, no?) che quel paese mediterraneo dove si dà una pistola a gente che spara per difendersi da un estintore o ad altezza uomo attraverso un'autostrada. Oppure manganelli tonfa a poliziotti che se ne servono per spaccare la testa a sessantenni indifese giusto per togliersi il gusto (scusate l'ot, ma l'altra notte ho visto blu notte sul g8 e mi sono ri-incazzato di brutto, ma c'è sicuramente un thread più opportuno).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Ecco, appunto Relativismo/Antirelativismo: e, dal punto di vista epistemologico la mia posizione è netta. Esiste la verità, ed esiste indipendente dal soggetto conoscente (ma ti assicuro, confutare il Vescovo di Cloyne non è un giochetto da ragazzi ). Ergo i pazzi sono i fanatici piromani, sì.paoolino ha scritto:Per me, in teoria, la si può stiracchiare anche a tutta l'umanità, se tutta l'umanità dovesse accettare un'idea folle.BackhandWinner ha scritto: Ah non so, ditemi voi: fino a dove la vogliamo stiracchiare, questa 'follia'?
A quante teste? Una sporca (mezza) dozzina? Qualche decina? Un centinaio? Varie migliaia?
Fino a che livello di complessità organizzativa?
Fino a che livello di elaborazione di idee e piani di azione?
Chi era il folle, colui che diceva che la Terra girava intorno al Sole o tutto il resto della società del tempo che credeva il contrario e che lo ha arso vivo?
Ma in ambito Etico? Boh. Come rispondere alla famosa domanda di Socrate (Platone), il Dilemma di Eutifrone:"il santo è caro agli dei perché è santo o è santo perché è caro agli dei?"
(Meglio, qui. Enjoy )
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Rosewall ha scritto:a margine: mille volte più civile la Norvegia che non arma i suoi poliziotti (che poi, su una rapina manderanno agenti armati, no?) che quel paese mediterraneo dove si dà una pistola a gente che spara per difendersi da un estintore o ad altezza uomo attraverso un'autostrada. Oppure manganelli tonfa a poliziotti che se ne servono per spaccare la testa a sessantenni indifese giusto per togliersi il gusto (scusate l'ot, ma l'altra notte ho visto blu notte sul g8 e mi sono ri-incazzato di brutto, ma c'è sicuramente un thread più opportuno).
"Vabbè vabbè [...] a morte i fascisti. Viva Carlo Giuliani."
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Eh già, volete mettere quanto più "civile" è un carabiniere/poliziotto che, di fronte ad uno che ti sta tirando addosso un estintore (spero pieno, almeno; vuoto non farebbe neppure tanto male), invece che difendersi, ti dice "prego, si accomodi; anzi, miri qui alla cervicale, che magari mi passano pure i dolorini che ho da qualche mese".
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Molto (ma molto molto molto) OT.Marco Rodella ha scritto:Eh già, volete mettere quanto più "civile" è un carabiniere/poliziotto che, di fronte ad uno che ti sta tirando addosso un estintore (spero pieno, almeno; vuoto non farebbe neppure tanto male), invece che difendersi, ti dice "prego, si accomodi; anzi, miri qui alla cervicale, che magari mi passano pure i dolorini che ho da qualche mese".
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Io ho trovato interessante questo articolo di Scurati su La Stampa di ieri:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... icolo=9013
La verità che non vediamo
ANTONIO SCURATI
I giornali si chiamano così perché durano solo un giorno. Leggendoli ieri, abbiamo pensato che l’Occidente fosse di nuovo sotto attacco da parte del terrorismo islamico mediorientale, suo acerrimo nemico esterno dell’ultimo decennio. Leggendoli oggi scopriamo, invece, che a colpire l’Occidente, devastando il centro di Oslo, è stato l’Occidente stesso, maleficamente incarnatosi in Anders Behring Breivik, giovane, alto, biondo, appassionato di caccia, videogiochi di guerra e di John Stuart Mill, single, cristiano fondamentalista e conservatore per sua stessa definizione, fanatico, xenofobo e stragista per tragica deduzione. Ieri, dunque, a colpirci pareva esser stato l’islamismo, oggi, soltanto ventiquattro ore dopo, appare certo sia stato invece l’antislamismo. Ieri l’arabo musulmano basso, olivastro e segaligno, oggi il bianco caucasico massiccio e imponente. Ieri il nemico esterno, oggi quello interno. E domani? Chi ci colpirà domani?
La risposta dipende molto dalle forme che vanno assumendo le nostre paure.
Come si è potuti passare, nel volgere di una notte e di un mattino, dalla fuorviante quasi certezza riguardo alla matrice qaedista - «Era naturale che sarebbero arrivati fino a qui», dichiarava ieri, riferendosi a fantomatici terroristi islamici, Stale Ulriksen, capo di un’agenzia governativa per la sicurezza - alla agghiacciante smentita?
Che cosa significa il fatto che, da molto tempo a questa parte, ogni volta che udiamo un’esplosione ci voltiamo istintivamente verso Oriente come il fedele che si rivolga alla Mecca? Quale avvenire riserva il destino a un popolo che cerchi sempre e ossessivamente l’origine del male oltre i propri confini? Dove ha condotto e dove condurrà l’Occidente la paranoia mediorientale?
Saranno oramai dieci anni a settembre che viviamo sotto l’oppressione di una muta da panico. Nelle prime pagine del romanzo di Marcel Beyer, «Le forme originarie della paura», si suggerisce un paragone etologico per la paura umana: spesso i cardellini, quando odono uno sparo, anche se non colpiti lasciano cadere cospicui ciuffi di penne imitando gli effetti della ferita. Qualunque sia la provenienza, la traiettoria e la destinazione del proiettile, la loro risposta è sempre la stessa: il trauma, la ferita. Talora, sebbene incolumi, non sopravvivono alla muta. Ecco, noi negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto proprio così: cardellini scossi da ripetute mute da panico. Ogni volta che è risuonato uno sparo nel cielo, la psiche collettiva ha risposto con il trauma da attacco terroristico mediorientale. Il nemico esterno, straniero, estraneo, ci stava dando la caccia.
Non abbiamo sempre reagito così in passato. Tutti gli Anni 50 e 60 sono stati dominati da questa stessa forma di paura esternalizzante. Il mondo suddiviso in blocchi induceva a proiettare ogni male sul nemico comunista esterno, applicando il paradigma proiezione-esclusione (tutto il male viene da fuori, nessuno deve venire da fuori) e paventando l’invasione (da qui anche la fortuna della fantascienza). Ma già a cominciare dai ’70 quel paradigma è stato scalzato da quello del «nemico in casa».
I feroci comunisti oramai crescevano nelle nostre dimore, erano i nostri figli ideologicamente traviati, i terroristi nostrani. Di questo passo la paura si «internalizzava». Tramontato il terrorista autoctono, a subentrargli nell’immaginario del terrore furono altri nemici interni: i serial killer psicopatici alienati dalla vita metropolitana iperconsumista (oppure ancora i nostri figli adolescenti alienati da quella stessa vita ma in cerca della nostra eredità). La vergognosa menzogna con cui la destra spagnola cercò di strumentalizzare le stragi di Atocha attribuendole all’Eta segnò l’ultima occasione in cui si cercò di riesumare il paradigma introiezione-eliminazione a discapito di quello proiezione-esclusione. Non funzionò. La mossa fallì anche perché cadeva nel pieno di un decennio tutto consacrato al «nemico esterno».
La reazione psico-mediatica all’attentato di Oslo ci dice che, purtroppo, non siamo ancora usciti da quel decennio. E allora torna l’interrogativo di prima: che effetti sta producendo sulla nostra comunità il perdurare di questa forma di paura? L’effetto principale va ricercato nella rimozione di una verità inconfessabile che il paradigma proiezione-esclusione porta sempre con sé. A volte questa rimozione si spinge fino alla denegazione: la verità è lì, davanti agli occhi di tutti, eppure ci si ostina a non vederla. In questo caso, la verità denegata è che buona parte del sentimento e del pensiero reazionario della destra europea - soprattutto quella nordica ma non solo - è fortemente tentato da una deriva violenta, xenofoba e razzista. E’ questo il nemico interno occultato e alimentato dal fantasma del nemico esterno. Diciamolo chiaramente: la guerra tra le razze, che afflisse la parte centrale della storia europea del XX secolo, si affaccia di nuovo all’orizzonte del XXI. Lo spettro del neonazismo si aggira ancora per l’Europa.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... icolo=9013
La verità che non vediamo
ANTONIO SCURATI
I giornali si chiamano così perché durano solo un giorno. Leggendoli ieri, abbiamo pensato che l’Occidente fosse di nuovo sotto attacco da parte del terrorismo islamico mediorientale, suo acerrimo nemico esterno dell’ultimo decennio. Leggendoli oggi scopriamo, invece, che a colpire l’Occidente, devastando il centro di Oslo, è stato l’Occidente stesso, maleficamente incarnatosi in Anders Behring Breivik, giovane, alto, biondo, appassionato di caccia, videogiochi di guerra e di John Stuart Mill, single, cristiano fondamentalista e conservatore per sua stessa definizione, fanatico, xenofobo e stragista per tragica deduzione. Ieri, dunque, a colpirci pareva esser stato l’islamismo, oggi, soltanto ventiquattro ore dopo, appare certo sia stato invece l’antislamismo. Ieri l’arabo musulmano basso, olivastro e segaligno, oggi il bianco caucasico massiccio e imponente. Ieri il nemico esterno, oggi quello interno. E domani? Chi ci colpirà domani?
La risposta dipende molto dalle forme che vanno assumendo le nostre paure.
Come si è potuti passare, nel volgere di una notte e di un mattino, dalla fuorviante quasi certezza riguardo alla matrice qaedista - «Era naturale che sarebbero arrivati fino a qui», dichiarava ieri, riferendosi a fantomatici terroristi islamici, Stale Ulriksen, capo di un’agenzia governativa per la sicurezza - alla agghiacciante smentita?
Che cosa significa il fatto che, da molto tempo a questa parte, ogni volta che udiamo un’esplosione ci voltiamo istintivamente verso Oriente come il fedele che si rivolga alla Mecca? Quale avvenire riserva il destino a un popolo che cerchi sempre e ossessivamente l’origine del male oltre i propri confini? Dove ha condotto e dove condurrà l’Occidente la paranoia mediorientale?
Saranno oramai dieci anni a settembre che viviamo sotto l’oppressione di una muta da panico. Nelle prime pagine del romanzo di Marcel Beyer, «Le forme originarie della paura», si suggerisce un paragone etologico per la paura umana: spesso i cardellini, quando odono uno sparo, anche se non colpiti lasciano cadere cospicui ciuffi di penne imitando gli effetti della ferita. Qualunque sia la provenienza, la traiettoria e la destinazione del proiettile, la loro risposta è sempre la stessa: il trauma, la ferita. Talora, sebbene incolumi, non sopravvivono alla muta. Ecco, noi negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto proprio così: cardellini scossi da ripetute mute da panico. Ogni volta che è risuonato uno sparo nel cielo, la psiche collettiva ha risposto con il trauma da attacco terroristico mediorientale. Il nemico esterno, straniero, estraneo, ci stava dando la caccia.
Non abbiamo sempre reagito così in passato. Tutti gli Anni 50 e 60 sono stati dominati da questa stessa forma di paura esternalizzante. Il mondo suddiviso in blocchi induceva a proiettare ogni male sul nemico comunista esterno, applicando il paradigma proiezione-esclusione (tutto il male viene da fuori, nessuno deve venire da fuori) e paventando l’invasione (da qui anche la fortuna della fantascienza). Ma già a cominciare dai ’70 quel paradigma è stato scalzato da quello del «nemico in casa».
I feroci comunisti oramai crescevano nelle nostre dimore, erano i nostri figli ideologicamente traviati, i terroristi nostrani. Di questo passo la paura si «internalizzava». Tramontato il terrorista autoctono, a subentrargli nell’immaginario del terrore furono altri nemici interni: i serial killer psicopatici alienati dalla vita metropolitana iperconsumista (oppure ancora i nostri figli adolescenti alienati da quella stessa vita ma in cerca della nostra eredità). La vergognosa menzogna con cui la destra spagnola cercò di strumentalizzare le stragi di Atocha attribuendole all’Eta segnò l’ultima occasione in cui si cercò di riesumare il paradigma introiezione-eliminazione a discapito di quello proiezione-esclusione. Non funzionò. La mossa fallì anche perché cadeva nel pieno di un decennio tutto consacrato al «nemico esterno».
La reazione psico-mediatica all’attentato di Oslo ci dice che, purtroppo, non siamo ancora usciti da quel decennio. E allora torna l’interrogativo di prima: che effetti sta producendo sulla nostra comunità il perdurare di questa forma di paura? L’effetto principale va ricercato nella rimozione di una verità inconfessabile che il paradigma proiezione-esclusione porta sempre con sé. A volte questa rimozione si spinge fino alla denegazione: la verità è lì, davanti agli occhi di tutti, eppure ci si ostina a non vederla. In questo caso, la verità denegata è che buona parte del sentimento e del pensiero reazionario della destra europea - soprattutto quella nordica ma non solo - è fortemente tentato da una deriva violenta, xenofoba e razzista. E’ questo il nemico interno occultato e alimentato dal fantasma del nemico esterno. Diciamolo chiaramente: la guerra tra le razze, che afflisse la parte centrale della storia europea del XX secolo, si affaccia di nuovo all’orizzonte del XXI. Lo spettro del neonazismo si aggira ancora per l’Europa.
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Rosewall ha scritto:a margine: mille volte più civile la Norvegia che non arma i suoi poliziotti (che poi, su una rapina manderanno agenti armati, no?) che quel paese mediterraneo dove si dà una pistola a gente che spara per difendersi da un estintore
A ridateme er mi vecchio nick Sono ferribotte
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Molto ben scritto (perché ben pensato), centra perfettamente la questione.rob ha scritto:Io ho trovato interessante questo articolo di Scurati su La Stampa di ieri:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... icolo=9013
La verità che non vediamo
ANTONIO SCURATI
I giornali si chiamano così perché durano solo un giorno. Leggendoli ieri, abbiamo pensato che l’Occidente fosse di nuovo sotto attacco da parte del terrorismo islamico mediorientale, suo acerrimo nemico esterno dell’ultimo decennio. Leggendoli oggi scopriamo, invece, che a colpire l’Occidente, devastando il centro di Oslo, è stato l’Occidente stesso, maleficamente incarnatosi in Anders Behring Breivik, giovane, alto, biondo, appassionato di caccia, videogiochi di guerra e di John Stuart Mill, single, cristiano fondamentalista e conservatore per sua stessa definizione, fanatico, xenofobo e stragista per tragica deduzione. Ieri, dunque, a colpirci pareva esser stato l’islamismo, oggi, soltanto ventiquattro ore dopo, appare certo sia stato invece l’antislamismo. Ieri l’arabo musulmano basso, olivastro e segaligno, oggi il bianco caucasico massiccio e imponente. Ieri il nemico esterno, oggi quello interno. E domani? Chi ci colpirà domani?
La risposta dipende molto dalle forme che vanno assumendo le nostre paure.
Come si è potuti passare, nel volgere di una notte e di un mattino, dalla fuorviante quasi certezza riguardo alla matrice qaedista - «Era naturale che sarebbero arrivati fino a qui», dichiarava ieri, riferendosi a fantomatici terroristi islamici, Stale Ulriksen, capo di un’agenzia governativa per la sicurezza - alla agghiacciante smentita?
Che cosa significa il fatto che, da molto tempo a questa parte, ogni volta che udiamo un’esplosione ci voltiamo istintivamente verso Oriente come il fedele che si rivolga alla Mecca? Quale avvenire riserva il destino a un popolo che cerchi sempre e ossessivamente l’origine del male oltre i propri confini? Dove ha condotto e dove condurrà l’Occidente la paranoia mediorientale?
Saranno oramai dieci anni a settembre che viviamo sotto l’oppressione di una muta da panico. Nelle prime pagine del romanzo di Marcel Beyer, «Le forme originarie della paura», si suggerisce un paragone etologico per la paura umana: spesso i cardellini, quando odono uno sparo, anche se non colpiti lasciano cadere cospicui ciuffi di penne imitando gli effetti della ferita. Qualunque sia la provenienza, la traiettoria e la destinazione del proiettile, la loro risposta è sempre la stessa: il trauma, la ferita. Talora, sebbene incolumi, non sopravvivono alla muta. Ecco, noi negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto proprio così: cardellini scossi da ripetute mute da panico. Ogni volta che è risuonato uno sparo nel cielo, la psiche collettiva ha risposto con il trauma da attacco terroristico mediorientale. Il nemico esterno, straniero, estraneo, ci stava dando la caccia.
Non abbiamo sempre reagito così in passato. Tutti gli Anni 50 e 60 sono stati dominati da questa stessa forma di paura esternalizzante. Il mondo suddiviso in blocchi induceva a proiettare ogni male sul nemico comunista esterno, applicando il paradigma proiezione-esclusione (tutto il male viene da fuori, nessuno deve venire da fuori) e paventando l’invasione (da qui anche la fortuna della fantascienza). Ma già a cominciare dai ’70 quel paradigma è stato scalzato da quello del «nemico in casa».
I feroci comunisti oramai crescevano nelle nostre dimore, erano i nostri figli ideologicamente traviati, i terroristi nostrani. Di questo passo la paura si «internalizzava». Tramontato il terrorista autoctono, a subentrargli nell’immaginario del terrore furono altri nemici interni: i serial killer psicopatici alienati dalla vita metropolitana iperconsumista (oppure ancora i nostri figli adolescenti alienati da quella stessa vita ma in cerca della nostra eredità). La vergognosa menzogna con cui la destra spagnola cercò di strumentalizzare le stragi di Atocha attribuendole all’Eta segnò l’ultima occasione in cui si cercò di riesumare il paradigma introiezione-eliminazione a discapito di quello proiezione-esclusione. Non funzionò. La mossa fallì anche perché cadeva nel pieno di un decennio tutto consacrato al «nemico esterno».
La reazione psico-mediatica all’attentato di Oslo ci dice che, purtroppo, non siamo ancora usciti da quel decennio. E allora torna l’interrogativo di prima: che effetti sta producendo sulla nostra comunità il perdurare di questa forma di paura? L’effetto principale va ricercato nella rimozione di una verità inconfessabile che il paradigma proiezione-esclusione porta sempre con sé. A volte questa rimozione si spinge fino alla denegazione:la verità è lì, davanti agli occhi di tutti, eppure ci si ostina a non vederla. In questo caso, la verità denegata è che buona parte del sentimento e del pensiero reazionario della destra europea - soprattutto quella nordica ma non solo - è fortemente tentato da una deriva violenta, xenofoba e razzista. E’ questo il nemico interno occultato e alimentato dal fantasma del nemico esterno. Diciamolo chiaramente: la guerra tra le razze, che afflisse la parte centrale della storia europea del XX secolo, si affaccia di nuovo all’orizzonte del XXI. Lo spettro del neonazismo si aggira ancora per l’Europa.
Esattamente quello che intendevo quando ho parlato, qualche post più sopra, del dover "combattere contro noi stessi", di un pensiero politico largamente diffuso che ha nella violenza e nell'istinto di morte e distruzione il suo punto di arrivo naturale.
Ofelè Magris, fa el to mesté (che è la critica letteraria).
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Non se ne esce .....mi chiedo davvero se non si possa argomentare su questa vicenda senza AlQaeda o Carlo Giuliani.
Comunque alla fine dal ragionamento di Backhandwinner mi par di capire che non vuol sentire parlare di follia in quanto:
A) minimizzerebbe l'episodio (invece alimentato da un movimento organizzato)
o
B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
o tutt' e 2?
Comunque alla fine dal ragionamento di Backhandwinner mi par di capire che non vuol sentire parlare di follia in quanto:
A) minimizzerebbe l'episodio (invece alimentato da un movimento organizzato)
o
B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
o tutt' e 2?
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
intendo il tentativo di cercare di "spiegare" questi gesti, che in realtà sono inspiegabili..BackhandWinner ha scritto:Eh, vabbè, il cervello.wiper ha scritto:secondo me dare un ideologia a questi pazzi, a queste azioni, è una sorta di "razionalizzazione" dell'uomo per spiegare cose che ancora non si sanno (cioè il "mal funzionamento" del cervello, se così lo si può denotare), ricordiamo che il cervello è la parte meno esplorata del corpo umano, quindi è la parte del corpo in cui l'uomo ci "capisce di meno"..Rosewall ha scritto:è possibile che non fosse da solo, anche se forse invece ha fatto tutto da solo, ma è probabile che avesse sponsor (i soldi spesi), istigatori (quel ciarpane ideologico di millecinquecento pagine sarà in parte farina del suo sacco ma conterrà anche imbeccate di altri minorati come lui, no?), sostenitori (il soggetto si rivolge e si esibisce per un pubblico di affezionati, pubblico fra cui magari c'era qualcuno che era informato e che gli diceva bravo vai avanti così che sei figo).
I fondamentalisti islamici hanno avuto l'abilità (favorita dagli assist da parte di governi arabi e occidentali) di essere trattati dalle opinioni pubbliche non più come degli schizzati bensì come degli estremisti politici. Si riconosce alle loro azioni da maniaci una logica. La si condanna, ma condannandola gliela si riconosce.
Cerchiamo di non fare lo stesso con questi neonazi.
Comunque: "dare un'ideologia"? Cos'è, un attestato?
Se la danno da soli (di più: diventa la loro identità essenziale), non è che c'è bisogno della cerimonia ufficiale.
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Qual è il problema con Al Qaeda? Si tratta di uno dei tanti possibili esempi di organizzazione politica criminale.klaus ha scritto:Non se ne esce .....mi chiedo davvero se non si possa argomentare su questa vicenda senza AlQaeda o Carlo Giuliani.
Comunque alla fine dal ragionamento di Backhandwinner mi par di capire che non vuol sentire parlare di follia in quanto:
A) minimizzerebbe l'episodio (invece alimentato da un movimento organizzato)
o
B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
o tutt' e 2?
(Carlo Giuliani invece è stato tirato fuori totalmente ad minchiam da MC )
Il punto B) è quello cruciale, certamente. Ma è bene sostituire 'Neonazismo', troppo ristretto, con 'Ur-Fascismo'.
Riguardo al punto A), poi, non si hanno ancora informazioni complete su come stanno le cose, quindi non vedo come ci si possa pronunciare.
Ma in ogni caso, sarebbe un corollario del punto B), che chiaramente aggraverebbe il quadro anche in vista di possibili scenari futuri.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Certo, molto più civile la Norvegia.Rosewall ha scritto:a margine: mille volte più civile la Norvegia che non arma i suoi poliziotti (che poi, su una rapina manderanno agenti armati, no?) che quel paese mediterraneo dove si dà una pistola a gente che spara per difendersi da un estintore o ad altezza uomo attraverso un'autostrada. Oppure manganelli tonfa a poliziotti che se ne servono per spaccare la testa a sessantenni indifese giusto per togliersi il gusto (scusate l'ot, ma l'altra notte ho visto blu notte sul g8 e mi sono ri-incazzato di brutto, ma c'è sicuramente un thread più opportuno).
Anche perchè in Italia, poliziotti senza armi e pseudocacciatori armati fino ai denti, sarebbe una strage ogni santo giorno.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148858
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
in ambito etico Dio ci dice cosa dobbiamo fare, e la´finisce. Non conta cio´che facciamo, conta la nostra intenzione di farlo, le conseguenze non dipendono in realta´da noi. Quando hai davanti un bambino di un anno, e gli devi spiegare cosa deve evitare di fare per non farsi male, quale e´il tuo interesse? Dirgli la verita´, che lui la capisca o meno, o dirgli qualunque cosa purche´eviti di farlo?BackhandWinner ha scritto:
Ma in ambito Etico? Boh. Come rispondere alla famosa domanda di Socrate (Platone), il Dilemma di Eutifrone:"il santo è caro agli dei perché è santo o è santo perché è caro agli dei?"
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- Membro Mooolto Attivo
- Messaggi: 819
- Iscritto il: mar set 11, 2007 6:55 pm
- Località: pink moon
- Contatta:
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Mi stupirei moltissimo se non venisse fuori che dietro le due azioni si cela un gruppo (ben) organizzato di terroristi.
In ogni caso, non tollero che in casi come questi si parli subito di folle, pazzo, azione senza senso ecc...
Come se le carneficine umane non facessero da sempre parte della c.d. natura umana (che poi se si intende umana come diversa da animale, si è lontanissimi dalla verità - siamo animali come tutti gli altri).
L'essere c.d. umano è capace, lucidamente, coscientemente, di sterminare intere popolazioni, di gettare bombe atomiche su decine di migliaia di persone (esempio a caso).
Cosa c'è, allora di così "folle" nell'atroce azione criminale di quell'esemplare umano?
Nulla, nella sua azione c'è tutta la storia del genere c.d. umano.
Io ho, invece, la convinzione che la sua (o la loro) azione sia stata troppo organizzata, meditata, voluta ed attuata con fredda determinazione, anche solo per potere ipotizzare una minima forma di pazzia.
Questo è solo un criminale (uno dei tanti), probabilmente un fine terrorista (uno dei tanti).
E quello che mi preoccupa è che nessuno stigmatizza l'ideologia che ne ha mosso le mani, la stessa che in Italia, ad esempio, fa dire a uomini di partito che per gli immigrati ci vorrebbero i fucili, i campi di concetramento (vado a memoria).
Quello che è successo in Norvegia, oltre che terribile per la sorte di quei poveri ragazzi, dovrebbe fare riflettere tutti.
In ogni caso, non tollero che in casi come questi si parli subito di folle, pazzo, azione senza senso ecc...
Come se le carneficine umane non facessero da sempre parte della c.d. natura umana (che poi se si intende umana come diversa da animale, si è lontanissimi dalla verità - siamo animali come tutti gli altri).
L'essere c.d. umano è capace, lucidamente, coscientemente, di sterminare intere popolazioni, di gettare bombe atomiche su decine di migliaia di persone (esempio a caso).
Cosa c'è, allora di così "folle" nell'atroce azione criminale di quell'esemplare umano?
Nulla, nella sua azione c'è tutta la storia del genere c.d. umano.
Io ho, invece, la convinzione che la sua (o la loro) azione sia stata troppo organizzata, meditata, voluta ed attuata con fredda determinazione, anche solo per potere ipotizzare una minima forma di pazzia.
Questo è solo un criminale (uno dei tanti), probabilmente un fine terrorista (uno dei tanti).
E quello che mi preoccupa è che nessuno stigmatizza l'ideologia che ne ha mosso le mani, la stessa che in Italia, ad esempio, fa dire a uomini di partito che per gli immigrati ci vorrebbero i fucili, i campi di concetramento (vado a memoria).
Quello che è successo in Norvegia, oltre che terribile per la sorte di quei poveri ragazzi, dovrebbe fare riflettere tutti.
I.H.M.A.I.W.D.
Orgogliosissimo sino all'autolesionismo
Orgogliosissimo sino all'autolesionismo
- On Cong
- Gran Maestro
- Messaggi: 1998
- Iscritto il: gio mag 25, 2006 12:27 am
- Località: [Back to] (New York - USA) Hong Kong
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Pensavo ti riferissi a Feltri!BackhandWinner ha scritto:Eh, vabbè, il cervello.
Ciao, Gio
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
No dai va bene Neonazismo specialmente in Norvegia dove Eco vende poco.BackhandWinner ha scritto:B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
Il punto B) è quello cruciale, certamente. Ma è bene sostituire 'Neonazismo', troppo ristretto, con 'Ur-Fascismo'.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
- BackhandWinner
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33605
- Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
- Località: Adriazia Centrale
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
klaus ha scritto:No dai va bene Neonazismo specialmente in Norvegia dove Eco vende poco.BackhandWinner ha scritto:B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
Il punto B) è quello cruciale, certamente. Ma è bene sostituire 'Neonazismo', troppo ristretto, con 'Ur-Fascismo'.
Intanto Borghezio ci tiene a farci sapere che le idee di Breivik sono "condivisibili".
Poi si lamenta(no) se viene malmenato. Malmenare uno così è ancora poco, troppo poco, davvero.
Ah, nota di merito al bravo Cruciani che ha pensato bene di intervistarlo. Chi il prossimo in radio, o bravo Cruciani? Perché non Breivik himself, a questo punto?
Leggo che si sta pensando di imputare i Crimini contro l'Umanità all'amico norvegese di Borghezio, come ieri ipotizzavo (e speravo) che si facesse (ipotesi per la quale brillantemente taylor, con sottilissima ironia da maestra d'asilo mi dava del 'Cesare Beccaria': prima di parlare (scrivere), pensare, resta una regola bellamente ignorata, o taylor, eh?).
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Non lo so.nick buckley ha scritto:Mi stupirei moltissimo se non venisse fuori che dietro le due azioni si cela un gruppo (ben) organizzato di terroristi.
In ogni caso, non tollero che in casi come questi si parli subito di folle, pazzo, azione senza senso ecc...
Come se le carneficine umane non facessero da sempre parte della c.d. natura umana (che poi se si intende umana come diversa da animale, si è lontanissimi dalla verità - siamo animali come tutti gli altri).
L'essere c.d. umano è capace, lucidamente, coscientemente, di sterminare intere popolazioni, di gettare bombe atomiche su decine di migliaia di persone (esempio a caso).
Cosa c'è, allora di così "folle" nell'atroce azione criminale di quell'esemplare umano?
Nulla, nella sua azione c'è tutta la storia del genere c.d. umano.
Io ho, invece, la convinzione che la sua (o la loro) azione sia stata troppo organizzata, meditata, voluta ed attuata con fredda determinazione, anche solo per potere ipotizzare una minima forma di pazzia.
Questo è solo un criminale (uno dei tanti), probabilmente un fine terrorista (uno dei tanti).
La tipologia di attentato mi sembra atta ad alienarsi le simpatie anche di molti incalliti Neonazi e ricorda troppo Il massacro della Columbine per non sospettare il gesto di un cane sciolto animato sicuramente da ideologia da ultradestra ma anche da una buona dose di follia e narcisismo.
Ed al momento, anche se io come te non posso escludere nulla, le due cellule di cui parla Breivik potrebbero essere probabilmente le uniche 2 che albergano nella sua testa.
Invece la sigmatizzano in molti.nick buckley ha scritto:E quello che mi preoccupa è che nessuno stigmatizza l'ideologia che ne ha mosso le mani, la stessa che in Italia, ad esempio, fa dire a uomini di partito che per gli immigrati ci vorrebbero i fucili, i campi di concetramento (vado a memoria).
Quello che è successo in Norvegia, oltre che terribile per la sorte di quei poveri ragazzi, dovrebbe fare riflettere tutti.
Ma tu direi ci stai mettendo in guardia dalla Lega e intanto Borghezio ha già trovato modo di tornare sui giornali.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Breivik nel suo diario ha scritto: Ho in riserva 3 bottiglie di Château Kirwan 1979, un vino rosso francese, che ho comprato 10 anni fa a un’asta per stapparle in un’occasione davvero speciale. Ho deciso di riservare l’ultima bottiglia alla celebrazione del mio martirio, e gustarla con due prostitute di alta classe che ingaggerò prima della missione. La mia interpretazione di come essere un «perfetto cavaliere» non include il celibato, anche se alcuni cavalieri templari potrebbero non essere d’accordo... I maschi sono imperfetti per via dei loro bisogni fisiologici, e tuttavia spassarsela al di fuori del matrimonio è un peccato relativamente piccolo se confrontato con l’immensa quantità di grazia che io sto per generare con la mia missione di martire......
Il Cavaliere della Giustizia entrerà nella storia come uno degli individui più importanti della sua epoca. È necessario, quindi, presentarsi nelle migliori condizioni possibili e produrre materiale comunicativo di alta qualità prima dell’operazione. La preparazione di una sessione fotografica non può prescindere dalla cura dell’aspetto fin nei minimi dettagli. Consiglio di tagliare barba e capelli, sottoporsi a diverse sedute di lampade solari e a un intenso allenamento per (almeno) i sette giorni precedenti le foto. Sarebbe utile recarsi in un salone di bellezza per uomo e applicare un leggero make up, oltre che indossare gli abiti migliori. Anche se ciò sembra assurdo per grandi guerrieri come noi, dobbiamo essere al meglio.....
Non riesco a immaginare quale sarà il mio stato d’animo durante l’operazione. Probabilmente scatterà durante un ciclo di steroidi e, per di più, sotto l’effetto di efedrina. In questo modo cresceranno di almeno il 50-60% (forse il 100%) aggressività, prestazioni fisiche e concentrazione mentale. L’iPod al massimo volume mi aiuterà a sopprimere la paura, se necessario... Ho un corpo più o meno perfetto. Sono felice, il mio morale è al massimo per come le cose procedono. Ho iniziato un nuovo ciclo di steroidi per accrescere la massa muscolare: spero di superare gli attuali 90 kg e arrivare a 100, o almeno a 95. La mia psiche è estremamente forte, più forte di chiunque io abbia mai conosciuto.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
-
- Saggio
- Messaggi: 8335
- Iscritto il: lun ago 25, 2008 5:18 pm
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Pure Borghezio e 'nnamo!BackhandWinner ha scritto:klaus ha scritto:No dai va bene Neonazismo specialmente in Norvegia dove Eco vende poco.BackhandWinner ha scritto:B) in quanto minimizzerebbe la lucida opzione per il male (Neonazismo)
Il punto B) è quello cruciale, certamente. Ma è bene sostituire 'Neonazismo', troppo ristretto, con 'Ur-Fascismo'.
Intanto Borghezio ci tiene a farci sapere che le idee di Breivik sono "condivisibili".
Poi si lamenta(no) se viene malmenato. Malmenare uno così è ancora poco, troppo poco, davvero.
Ah, nota di merito al bravo Cruciani che ha pensato bene di intervistarlo. Chi il prossimo in radio, o bravo Cruciani? Perché non Breivik himself, a questo punto?
Leggo che si sta pensando di imputare i Crimini contro l'Umanità all'amico norvegese di Borghezio, come ieri ipotizzavo (e speravo) che si facesse (ipotesi per la quale brillantemente taylor, con sottilissima ironia da maestra d'asilo mi dava del 'Cesare Beccaria': prima di parlare (scrivere), pensare, resta una regola bellamente ignorata, o taylor, eh?).
Comunque non facevo ironia e non c'è nemmeno necessità di riflettere sulla pena di morte, una cosa talmente banale, che non bisogna essere fini pensatori per capire che sarebbe una barbarie quasi allo stesso livello di quella commessa dal letame norvegese.
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
2 Premesse :
- per rispondere a Iellus, io sono a priori in disaccordo con i titoli di Libero
- sono invece favorevole alla pena di morte, e non me ne può fregar di meno di essere considerato barbaro, troglodita, medievale, ecc.ecc.
Ciò detto, farei io una domanda a tutti quelli che si scandalizzano del fatto che si fosse pensato di accusare gli islamici :
dopo l'attentato di Oslo (attenzione, parlo solo dell'autobomba, non della sparatoria all'isola) c'è qualcuno qui dentro (e non solo) che non abbia pensato "ecco, sono stati loro ?". Rispondete sinceramente. Anzi,lo faccio io per voi, per non farvi scervellare troppo : no, nessuno.
E se qualcuno per fare il fenomeno mi dice "no guarda, io ho subito pensato ad un impianto GPL difettoso" mi spiace tanto, ma non gli credo neanche morto.
Cosa voglio dire ? Sarà pure irrazionale, ma oramai, in questo tipo di attacchi è automatico pensare che provengano da una certa parte; ciò non significa che tutti loro siano dei malvagi attentatori ma è "normale" pensare che questi attentati provengano da una certa parte, poco da fare.
Come quando, negli anni 70/80, se una casa saltava per aria in Irlanda del Nord, non è che tutti pensassimo "Toh, un altro babbeo che s'è scordato di chiudere la caldaia".
- per rispondere a Iellus, io sono a priori in disaccordo con i titoli di Libero
- sono invece favorevole alla pena di morte, e non me ne può fregar di meno di essere considerato barbaro, troglodita, medievale, ecc.ecc.
Ciò detto, farei io una domanda a tutti quelli che si scandalizzano del fatto che si fosse pensato di accusare gli islamici :
dopo l'attentato di Oslo (attenzione, parlo solo dell'autobomba, non della sparatoria all'isola) c'è qualcuno qui dentro (e non solo) che non abbia pensato "ecco, sono stati loro ?". Rispondete sinceramente. Anzi,lo faccio io per voi, per non farvi scervellare troppo : no, nessuno.
E se qualcuno per fare il fenomeno mi dice "no guarda, io ho subito pensato ad un impianto GPL difettoso" mi spiace tanto, ma non gli credo neanche morto.
Cosa voglio dire ? Sarà pure irrazionale, ma oramai, in questo tipo di attacchi è automatico pensare che provengano da una certa parte; ciò non significa che tutti loro siano dei malvagi attentatori ma è "normale" pensare che questi attentati provengano da una certa parte, poco da fare.
Come quando, negli anni 70/80, se una casa saltava per aria in Irlanda del Nord, non è che tutti pensassimo "Toh, un altro babbeo che s'è scordato di chiudere la caldaia".
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
- picard
- FooLminato
- Messaggi: 14051
- Iscritto il: ven set 06, 2002 2:00 am
- Località: nebbie parmigiane
- Contatta:
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
mah, sinceramente, letta la notizia, mi sono chiesto: 'ma che c'avranno mai i musulmani contro la Norvegia"? Un dubbio l'ho avuto, se mi vuoi credere...
'To boldly go where no one has gone before'
Ciao Sig. Valerio
Ciao Sig. Valerio
-
- Bibliofilo onnisciente
- Messaggi: 68915
- Iscritto il: sab dic 18, 2004 3:43 pm
- Località: Iperuranio
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Io.Marco Rodella ha scritto: c'è qualcuno qui dentro (e non solo) che non abbia pensato "ecco, sono stati loro ?".
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Strage neonazista in Norvegia: decine di vittime.
Mi spiace, ma non ci credo. Tutto qua.PINDARO ha scritto:Io.Marco Rodella ha scritto: c'è qualcuno qui dentro (e non solo) che non abbia pensato "ecco, sono stati loro ?".
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.