BackhandWinner ha scritto:
Non capisco bene cosa vuoi dire, se non che sei un determinista tecnologico (e in parte sono anche d'accordo).
Incomprensibile tenere fuori il lavoro e la sua organizzazione (elemento fondamentale) dalla definizione di
Economia: buffo e incomprensibile.
Sia l'Economia come fenomeno, sia l'Economics come studio del fenomeno includono ovviamente come parte fondamentale il problema della creazione della ricchezza attraverso l'organizzazione del lavoro, umano e 'artificiale' (la cosidetta 'funzione di produzione' di ogni testo elementare di economia include la tecnologia disponibile, la forza lavoro e il capitale necessario ad organizzare tutto l'insieme per rendere possibile la produzione).
Forse intendi dire che i fenomeni monetari sono del tutto irrilevanti? E che di conseguenza le politiche monetarie sono irrilevanti, per l'andamento dell'economia reale (tanto più sul lungo termine). Non so, può anche essere, è un tema sul quale gli economisti si scannano perlomeno dai tempi di Keynes e non credo che sia di facile ed immediata soluzione.
beh, si, intendevo una parte di economia, e fondamentalmente si, sono un determinista tecnologico. I fenomeni monetari sono del tutto irrilevanti. O meglio, non lo sono perche' nulla e' irrilevante. Ma non producono nessuna ricchezza. Oggi una grandissima parte degli scambi economici e' constituito da scambi di niente. Da qualcosa di fittizio. Tutto questo e' insensato e folle e all;' interno di qualcosa di insensato e folle la soluzione non c' e'. Certo, c' e' sempre una soluzione meno peggiore di altre. Ma rimane un sistema folle. Se io e te viviamo insieme (il dio in cui non credi ce ne scampi!) e tu di lavoro fai il caffe' per me e io per lavoro ti taglio i capelli, e tu mi dai i soldi per questo e con quei soldi io ti compro il caffe', e poi pero' diventiamo poveri, e discutiamo ore su come possiamo creare nuovo denaro con cui io ti compro piu' caffe' e una tecnologia per far cresce velocemente i capelli cosi; io te li posso tagliare piu' spesso e saro' piu' ricco, e poi ci viene la soluzione geniale, invitare Lyndon a casa nostra, a fare anche lui il caffe' cosi;' io avro' due scalpi e voi , facendovi concorrenza, avrete un caffe' migliore e cosi' sar' contento e felice,... tutto questo e' completamente folle. E' del tutto ovvio che penseremo a fare il caffe' solo quando abbiamo tutto il resto in abbondanza.
Ma anche il lavoratore. Io adesso sono disoccupato. Mi sono licenziato ripetutamente, perche' mi chiedevano di lavorare per
- produrre cose o poco utili o inutili o a volte dannose
- produrre cose gia' esistenti, producendo le quali toglievo ricchezza a chi gia' le produceva, senza al contempo aumentare la qualita' dell' offerta
- guadagnare quasi nulla, ma in compenso dare un sacco di soldi, case e macchine al mio datore di lavoro, che, peraltro', aveva attivita' irregolari e frodava il fisco, per cui ne era l' unico beneficiario
Ora, se questo e' il lavoro, l' unico motivo di lavorare e' non morire di fame. Se hai un tetto, e un minimo di cibo e acqua non lavori, a queste condizioni.
E' il mio caso personale? No, e' la normalita'. Il 5o% , a stare strettissimi, dei miei ex colleghi e' composto da persone molto intelligenti e oneste che, messa a fare un lavoro serio , produrrebbe con efficienza e qualita'. Persone molto brave. Non potrebbero improvvisarsi geni della tecnologia in un mese, certo, ma per lo piu' si tratta di persone giovani e , in 30 anni, produrrebbero se guidati giustamente una quantita' di beni sufficienti a far vivere bene 10 volte tante persone, piu' loro stessi. Ma non succedera' mai.
Cosa deve fare l' unione europea?
- la tecnologia c' e' , e lo spazio e il modo per migliorarla lavorando c' e'
- la forza lavoro di qualita' c' e'
- il capitale c e'
io mi aspetterei semplicemente proposte diverse su come sfruttare queste cose. Tutti d' accordo nel produrre servizi primari per il presente, e lavorare per lo sviluppo tecnologico e per il benessere futuro. Eliminare ogni tipo di spreco (ad esempio del tipo che io vendo il latte trasportandolo 2000 km a nord a un tizio che me lo rivende uguale ritrasportandolo indietro e dando lavoro ognuno ad un camionista ). Non esiste una soluzione unica e semplice per farlio, quindi mi aspetto che economisti, politici, forumisti, esperti di diritto, ne discutano.
E invece di cosa si discute? Di come l ' Europa debba smettere di vendere cose inutili a se stessa , ma la venda fuori, o di come forse sostituendo un pezzo di carta o di metallo con un altro pezzo di carta e di metallo che ha valore diverso nel tempo e nello spazio le cose cambieranno. La forza lavoro ci basta che sia occupata. Poco importa come, per cosa. Ora, ho capito che siamo abituati a queste fesserie da quando siamo nati, ma se arrivasse un alieno intelligente penso che semplicemente ci prenderebbe per pazzi e se ne andrebbe.
Eh, ma non si puo', mi si risponde. Nessuno fa tecnologia per il futuro perche' non rende nell' immediato e lo stato non la puo' fare (ne' puo' finanziare i privati) o diventiamo come l' unione sovietica. Certo. Come dire, non proponiamo l' abolizione della schiavitu', e' un po' troppo cristiana, poi finisce che ci governa il papa e dovremmo dire 20 rosari al giorno.
Appunto, mah.
Dimenticavo la grande idea di dividerci in fazioni, e spendere forza lavoro e capitale e tecnologia per difendersi gli uni dagli altri (almeno attaccassimo, invece no, solo per difendere). Come se i soliti io , Backhand e Lyndon vivessimo insieme e lavorassimo tutto il giorno a barricare la nostra stanza per paura degli altri due, e poi ci riunissimo per dire ' uhm, com ' e' che non abbiamo i soldi per mangiare, che possiamo fare, forse creare una nuova moneta diversa per ogni camera da letto?
E su cosa si basa questo mondo folle? Dei pazzi criminali dittatori che ci sottomettono minacciandoci? No, queste cose le scegliamo noi, ci vanno bene. Tutto questo e' per me incomprensibile.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)