è chiaro che bisogna avere una visione molto distorta della situazione per continuare a postare qualcosa de Il Fatto, che (anche) sulla guerra in Ucraina è totalmente screditato avendo pubblicato ogni genere di falsità, dalla storia degli ultimi trent'anni all'attualità sul campo, oltre ad una serie interminabile di profezie smentite il giorno dopo (non ci sarà alcuna guerra, Kherson è saldamente in mani russe, eccetera). Adesso scavano il fondo non menzionando in prima pagina l'imputazione per Putin e il giorno dopo fotona simil sbarco in Normandia per denunciare le "decine di ucraini" (venti) addestrati in Italia, e allora vogliamo proprio la terza guerra mondiale signora mia, trascurando (loro e quell'altra merdaccia di Conte) che l'addestramento è per i sistemi di difesa.
Insomma, la solita loro idea di "pace" che passa esclusivamente dal farsi bombardare i civili - infrastrutture, ospedali, palazzi abitati - senza opporre resistenza (o meglio, non aiutarli a farlo), e dal lasciare a Putin quello che vuole (qualunque cosa sia) per potersi finalnente sedere ad un tavolo. Solo che siccome sono ipocriti non hanno neanche le palle di esplicitarlo chiaramente.
Per il resto:
1) La Cina è alleata alla Russia, quindi col cazzo che è neutra e disinteressata. Gli USA sono in "guerra fredda" con la Cina tanto quanto la Cina lo è con gli USA (strategia di entrambe le potenze assai contestabile ma non ho gli strumenti per discuterla approfonditamente; cosí come non ce li può avere neppure chi posta Il Fatto). Fra i tanti esempi di ostilità dalla Cina, quella di continuare ad appoggiare un paese che bombarda, stupra, e deporta un altro paese alleato agli USA e all'Europa. Vero che l'appoggio resta sempre parziale perchè la Cina non può permettersi di rompere totalmente con gli USA sul piano economico-commerciale (al contrario ha interesse a ricucire, su quel piano, visto che sta crescendo solo del 5%).
Se Xi vuole fare una mossa distensiva non ha che da togliere l'appoggio al suo alleato, essendo il suo alleato il motore primo della guerra in corso.
2) Nel pieno di una guerra ecco che irrompe un cessate il fuoco, un negoziato, La Trattativa; basta lasciar fare ad un paese di buona volontà che si offre da mediatore senza mettergli i bastoni fra le ruote e...No, non funziona cosí.
È il contrario: si negozia quando finisce (temporaneamente o no) la guerra perchè le parti in causa prendono la decisione politica che per adesso basta: si può ottenere di più e perdere di meno senza combattere piuttosto che continuando. Questa decisione politica è il frutto di tanti fattori: situazione sul campo, morale delle truppe e della popolazione, risorse economiche e militari, (in)stabilità politica interna, eccetera. Ovviamente, influisce anche l'aspettativa circa quello che la controparte può concedere tramite negoziato, nonchè il tipo di garanzie che può offrire, ma sveliamo un segreto: durante la guerra i governi belligeranti sanno in quel dato momento quali sono i termini dell'eventuale negoziato in caso di cessate il fuoco. Se continuano a combattere è perchè li reputano ancora peggiorativi. Naturalmente i teorici della guerra per procura vedono gli ucraini (e nei giorni dispari anche gli stessi russi) come dei pupazzi manovrati dagli USA e quindi immaginano che basti uno schiocco delle dita degli americani per chiuderla lí.
3) Voler levare il supporto militare agli ucraini equivale a volere che l'equilibrio del conflitto si sposti a favore della Russia, qualunque sia la ragione per cui lo si sostenga: se per un compenso in rubli o per contorto antiamericanismo (i nemici del mio nemico sono miei amici) o per fascio-putinismo o per ignoranza e ignavia (questa guerra ci porta sciagure, fanculo 'sti ucraini che la tirano in lungo). Ora, che lo spostamento di questo equilibrio porti ad una pace repentina è anche discutibile. Intanto perchè gli ucraini continuerebbero a combattere comunque, seppure in forma più di guerriglia. Davvero si può pensare che uno scenario dove molto più territorio ucraino sia in mani russe (essendo gli ucraini privi di supporto militare), ovvero una Palestina moltiplicata per dieci e spostata in Europa, sia uno scenario più "pacifico"?
4) Non è possibile arrestare il conflitto finchè abbiamo un paese invasore intenzionato chiaramente a mantenere l'offensiva e che nel contempo nè è in grado di sfondare come nei sogni bagnati di Orsini, Mini e Travaglio (l'avanzata è tanto limitata quanto costosa in vite umane), nè è in grado di esplicitare un obiettivo militare e politico definito che non sia quello di recare il maggior danno possibile al nemico. In teoria, Putin potrebbe cessare l'offensiva in ogni momento dichiarando vinta la guerra e raggiunto l'obiettivo, non essendo definito un obiettivo.
5) Nell'intervista di Conte a Il Fatto, le sanzioni non servono. È falso: l'economia russa è in crisi profonda, e la loro tecnologia militare è deteriorata (tanto è vero che i russi da mesi lasciano filtrare che non esiste possibilità di tregua senza che gli si tolgano le sanzioni; e guardacaso, i loro alleati cinesi questo hanno chiesto).
E - dice sempre Conte - le armi agli ucraini dovevano servire a "vincere" e invece guardate...È un miserabile strawman da avvocaticchio: le armi sono servite perchè l'equilibrio non si spostasse a favore dell'offensiva russa.
6) Non esiste necessariamente un rapporto di causa-effetto, comunque è curioso come, da quando è iniziata la guerra e le sanzioni, siano caduti in disgrazia byoblu e le vendite e le azioni de Il Fatto.
7) In risposta ad un post di qualche giorno fa: è falso che la Russia non abbia patito l'emancipazione europea dai suoi idrocarburi. Dopo i mesi in cui il prezzo elevato del gas compensava i minori volumi cosí da garantire laute entrate, adesso cercano loro di aumentare i volumi visto che le entrate sono crollate.