chiaky ha scritto:Io giocavo a calcio con la palla di carta, in fondo alla classe, mentre il prof spiegava. Tutta la classe giocava e le donne tifavano. E il poveretto stava li a spiegare da solo.
Un altro prof, entrava lui e uscivamo noi. Restava in classe solo uno ad ascoltare e spiegava a lui.
Se il prof non è cattivo e carismatico i ragazzi se lo mangiano.
Questo alle superiori..
Io ne avevo due. A letteratura inglese quando nessuno aveva studiato prendevamo soldi per offrirci volontari (tipo 10mila lire, nulla di che). Io una volta le presi e non avevo aperto libro. Ero a un metro da lui, ma tutti parlavano a voce alta e si sentiva male. Io dissi solo supercazzole (tipo 'Shakespeare was brands and foke with some dern in a wayter tapioc with scapel to the right) e presi 6 perche' non riusciva a sentire. Poi a fine anno smise e gli venne un esaurimento nervoso. Brava persona, accento livornese, piccolino.
A fisica giravamo i banchi in gruppi di 4 (due banchi davano le spalle al professore, un tipo che suonava in una band chiamata 'SOCA') per giocare a carte.
A latino e greco sempre poker sotto banco ma di nascosto e intanto seguivo.
A italiano anche biliardo (quello in miniatura), ma seguivo, una volta chiesi il permesso di alzarmi perche' dovevo fare un tiro difficile anche, ma insomma, a italiano seguivamo tutti.
Poi mille altri giochi sempre. In genere piacevo a tutti tranne a quelle di storia e di diritto. Storia ci odiava un po' tutti perche' avevamo votato per avere la sua collega e non lei a filosofia (che ritenevamo materia piu' degna), e a lei rimase la storia (che non studiavo). Non poteva darmi 5 che mi avrebbe abbassato la media sempre troppo alta nelle altre materie.
A diritto invece studiavo eccome, ma ci stavamo sul culo a vicenda, era severa e ero tra i suoi meno preferiti anche se solo dicevo bau a un amico.
Alle medie mai, seguivo e basta, non avevo amici, non mi interessavano le ragazze.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)