Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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Burano
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Re: Storie di calcio e non...

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#accaddeoggi #marcomurriracconta #90s #ds #visbloccounricordo Domenica 10 gennaio 1993: nel gelo della morsa invernale si scaldano gli animi per un campionato che, forse avrà già decretato il vincitore, ma è così ricco di spunti da far tornare tutti alla classica routine post natalizia. Sintonizzazione su 88.50, che sia dell'autoradio con frontalino estraibille così appetibile dai ladri, oppure antenna su della Sony tascabile, e vai col ritmo, sempre incalzante, di Tutto il Calcio. A Genova poi i più fortunati prenderanno sì un raffreddore a Marassi, ma si infiammano il cuore, a vedere la prima da ex Luca Vialli contro il suo gemello Bobby Gol. I blucerchiati di Eriksson, ormai operai specializzati nella zona, ospitano non solo il numero 9 bianconero, quest'oggi giostrante da regista avanzato; ma anche gli altri dieci bianconeri, per l'occasione di gialloblu vestiti, vogliosi di fare risultato con dettami più conservatori, di gran lunga più aderenti al credo trapattoniano. Perciò va in scena un paradosso calcistico che scomoderebbe sinanco Zenone di Elea: Mancini è l'unica punta dello scacchiere di Svengo, il quale rinuncia anche al baby Bertarelli; mentre nella Juve Gianluca rifinisce per Baggio. Ma i 40.000 initirizziti spettatori non hanno nemmeno il tempo di farsi quesiti esistenziali, che subito i doriani partono a sprombattuto, e con un altro ex della partita, Corini, mandano come una fucilata Lombardo solo davanti a Peruzzi, che per mischiare ancor più le carte e intontire i tifosi, decide di sfoggiare la stessa maglia di Pagliuca: Popeye però sa benissimo che quella è la porta giusta e di giustezza infila l'1-0. La Juve è priva di Julio Cesar, e senza l'imperatore manca di piglio in chiusura. A Kohhler l'arduo compito di imbavagliare il Mancio, ispiratissimo. Anche perché di là il suo compare sfodera una prestazione inaspettata per un centrattacco traslocato in cabina di regia. Vialli è a tutto campo, e sovente si inserisce negli spazi lasciati vuoti da uno Walker frastornato quasi quanto chi beve l'omonima marca di whiskey. E puntualmente arriva la ciucca doriana, che consente al sempre lesto Andy Moeller di caricare il suo destro letale ed esploderlo per l'1-1. La ripresa vede esporre alla mostra delle belle arti il pezzo più pregiato: voleè con angolo di tiro ridottissimo di Mancini, al cui tiro...mancino risponde ghepardescamente un Peruzzi sicuramente investimento per il futuro di questa Juve. Poi Vialli prova ad aggirare l'amico Pagliuca, e viene travolto da tutta l'esuberanza del suo omonimo. Ma niente rigore, meglio un salomonico fuorigioco. Per non rovinare questo rendez-vous sontuoso che ha scaldato gli animi degli appassionati più di un caminetto. Nel frattempo, dagli altri campi, il Milan coglie il cinquantesimo risultato utile di fila, ed è una vittoria di misura ai danni del volenteroso Cagliari di Mazzone: Brignoccoli si rende noto al grande pubblico concedendo un netto rigore ai rossoneri, che Papin, da buon surrogato di Van Basten, trasforma seppur con qualche apprensione. Shalimov senza pietà affonda il suo Foggia e dà una gioia anche all'altra sponda di Milano; mentre Caniggia siede in tribuna da ex nella sua Bergamo e non ne vuole sapere di infierire, cosicchè l'Atalanta approfitta e stende i giallorossi di Boskov cn un secco 3-1. Nella domenica degli ex non poteva mancare la coltellata di Rambo Policano al suo Toro, con la quale il Napoli conquista due punti scacciacrisi. In crisi nera per piede di un altro ex, evidentemente avvelenato, ci va la Fiorentina del neo allenatore Agroppi, cui non basta nemmeno il Santo della Domenica, Sant'Aldo: perchè Marco Branca decide di fare viola la Viola con una tripletta, a ricordare a chi lo ha scaricato che i centravanti lo sa fare, eccome. L'Udinese lo sa e ci ha visto bene a riprenderselo. Ma si esulta, sempre e comunque, ignari della deriva che prenderà nell'avvenire questo sport, nato spontaneo.

Marco Murri
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Re: Storie di calcio e non...

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Dalla pagina Facebook Calcio Totale.

"Avevo incontrato Moana Pozzi in un ristorante a Roma dopo i Mondiali del 1982, quando non era ancora la Star del porno.
Illuminava la sala tanto era bella.
Sono andato al suo tavolo, mi sono presentato e abbiamo cominciato a sentirci al telefono. Era una donna intelligente e mi faceva ridere.
Abbiamo iniziato a vederci.
Moana è stata il sogno proibito di generazioni di italiani, e negli anni Ottanta le sue trasgressioni non erano solo pornografia. Ha rappresentato una sorta di rivoluzione sessuale.

Una volta ero in ritiro con la Nazionale ed eravamo d’accordo che lei prendesse una camera nello stesso albergo. Per raggiungerla senza che mi vedesse qualcuno, sono uscito sulla scala antincendio, ma non ho calcolato che la porta, una volta chiusa dall’esterno, non si apriva più.
Ho sceso i gradini, ma quando sono arrivato in fondo ho avuto una brutta sorpresa: c’era un cancello chiuso a chiave. Ero bloccato, non potevo uscire e non potevo rientrare.
L’unica soluzione era salire sul tetto. E così ho fatto. Alle 10 di sera mi sono arrampicato su per le scale.
In camera dormivo sempre da solo, ma quella volta, non so più per quale motivo, in stanza con me c’era Scirea.
Era estate e ricordavo di aver lasciato la finestra della camera aperta. Mi sono spalmato sul tetto, mi sono sporto e ho cominciato a urlare: «Gaetano, Gaetano». Lui è uscito sul terrazzo ma guardava verso la strada. Non capiva da dove venissero quelle grida. «Gaetano, sono sul tetto», e lui, con una faccia che non dimenticherò mai: «Ma che fai lì?».
«Sono rimasto chiuso fuori.»
«Sei proprio scemo» mi ha detto ed è venuto a salvarmi. Sono sgattaiolato dentro e ho raggiunto la camera di Moana.

Poi, un giorno, durante una telefonata Moana mi ha detto: «Ho tanti uomini che mi riempirebbero d’oro per stare al telefono con me». Forse cercava di farmi capire che voleva qualcosa di più, voleva l’amore, e quello, da parte mia, non c’era.
Io, con tutte le mie contraddizioni, amavo mia moglie Alessandra e allora abbiamo capito che era arrivato il momento di dirci addio."

[Marco Tardelli]

Fonte: autobiografia "Tutto o niente"
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ferryboat »

Ecco perché lo chiamavano Schizzo
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Re: Storie di calcio e non...

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Eh, Tardelli era uno che piantava parecchio il pino.
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Messaggio da Johnny Rex »

chiaky ha scritto: sab gen 14, 2023 10:22 am Eh, Tardelli era uno che piantava parecchio il pino.
Come Persona Mai sopportato.
Come Calciatore lo avrei sempre voluto nella mia squadra .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

ferryboat ha scritto: ven gen 13, 2023 9:22 pm Ecco perché lo chiamavano Schizzo
Sei proprio scemo. :D
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto: sab gen 14, 2023 10:36 am
chiaky ha scritto: sab gen 14, 2023 10:22 am Eh, Tardelli era uno che piantava parecchio il pino.
Come Persona Mai sopportato.
Come Calciatore lo avrei sempre voluto nella mia squadra .

F.F.
Altrochè.
E' stato uno dei giocatori italiani più forti di sempre.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ferryboat »

Monheim ha scritto: sab gen 14, 2023 11:10 am
ferryboat ha scritto: ven gen 13, 2023 9:22 pm Ecco perché lo chiamavano Schizzo
Sei proprio scemo. :D
:)
Ora però è parecchio decaduto. È finito con quella conduttrice di La7 :roll:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

ferryboat ha scritto: sab gen 14, 2023 2:29 pm
Monheim ha scritto: sab gen 14, 2023 11:10 am
ferryboat ha scritto: ven gen 13, 2023 9:22 pm Ecco perché lo chiamavano Schizzo
Sei proprio scemo. :D
:)
Ora però è parecchio decaduto. È finito con quella conduttrice di La7 :roll:
Si vede che non skizza più, d'altra parte c'avrà 70 anni...
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https://fb.watch/i3D4FFAWgq/

C'ero quella sera :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

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Prima volta che resto scosso dalla morte di un "vip". Non tanto e non solo per lui ma per quello che ha rappresentato, il calcio nel periodo della mia infanzia - adolescenza (peraltro forse coincidente con la più bella e florida epoca della serie A). Una morte che mi fa sentire più vecchio di colpo, non so come spiegare :-?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Mr.Wolf »

Le paure di Dino Baggio sulle "sostanze" prese dai calciatori...

https://www.instagram.com/reel/Cnff_bSB ... MyMTA2M2Y=
"La migrazione guidata da un avatar di Sampras è il segno che ogni tanto il bene vince sul male" (Nickognito, 04/08/2015)
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Ho appena iniziato a vedere e al minuto 3:00 Trevisani dice di essere un cagacazzo in relazione a errori nel linguaggio orale, nello scritto eccetera e lo fa utilizzando il piuttosto che in funzione disgiuntiva anziché avversativa.

Direi che si inizia malino, Riccardone nostro. #103#




ALBERTO TOMBA - La Storia di un campione unico
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Re: Storie di calcio e non...

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Dalla pagina Facebook Calcio Totale.

Vieri: ”Chino, ti ricordi gli allenamenti di Cúper? Iniziava la corsa e tu ti nascondevi nei boschi? Sparivi proprio. Poi tornavi tutto bagnato, perché ti buttavi nel fiume?”

Recoba: ”Io con Cuper non avevo un buon rapporto, come un po’ tutti. Quelli non erano allenamenti, erano esercitazioni per i Marines.
Una volta mi disse: “tu non mi stai simpatico, perché fai finta di allenarti, quindi con me non giochi”.
Io gli dissi: “Trovami qualcuno nel mondo che è capace di fare questo”.
Presi la palla, la posizionai a terra, e feci un lancio di 80/90 metri, e la palla arrivò sulla tua testa, ti ricordi Bobo?”

Vieri: ”Siii, mi ricordo, mi hai fatto anche male. Sono stato tutta la sera con il mal di testa.
Avevi un sinistro che potevi giocare da fermo. Mettevi la palla dove volevi. Eri un qualcosa di mai visto.
Sei stato quello che mi ha servito più palle goal nella mia carriera”.

Recoba: ”Cuper mi disse: “Bravo!!! Lo so che puoi fare quello che ti pare con la palla, ma devi sudare”.
Da quel giorno diventammo nemici, io quando mi faceva giocare facevo sempre la differenza, ma non ero un calciatore che si sacrificava.
Se mi fossi allenato di più sarei potuto diventare uno dei più forti di sempre, ma io volevo solo giocare.
Dovevo essere libero di esprimermi dalla metà campo in su, così come Baggio.
Anche lui la pensava come me, Infatti si è trovato bene solo con Mazzone.
Ci sono calciatori che non sono fatti per sacrificarsi, ma per inventare. Gli allenatori che mi hanno capito di più sono stati Gigi Simoni, e Walter Novellino a Venezia”.

Ci sono giocatori che corrono dietro la palla e giocatori che fanno correre la palla.
Che bello quel calcio di tanti anni fa, fatto di estro e fantasia. ❤

Fonte: Diretta Twitch - BoboTv
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Un alieno nel mondo del calcio. Anzi, un corpo estraneo.

"Se da calciatore me la sono cavata alla grande, chiudendo quando dovevo, da allenatore non sono stato altrettanto fortunato.
La parabola della mia carriera semplicemente non si è conclusa: si è interrotta.
Il calcio continuavo ad amarlo, guardavo le partite, seguivo i calciatori, individuavo talenti, schemi, idee nuove. Mi tenevo aggiornato. La passione non va in pensione.
Ma non avevo modo di metterla in pratica.
Passava il tempo e non mi arrivavano offerte. Leggevo i giornali e vedevo allenatori decisamente meno bravi di me che venivano corteggiati da squadre importanti.

C’era un problema, come dire, antropologico, culturale, alla base della mia «espulsione» dal mondo del calcio.
Me ne sono accorto tardi, l’ho capito lentamente.
La verità è che, alla fine della mia storia, io la mia partita l’ho giocata e l’ho persa. E questa è una considerazione che mi addolora ogni volta che la faccio.
Che mi gonfia il cuore di delusione.
Ho sempre considerato il calcio un insieme di valori indiscutibili: l’educazione, la crescita della persona come individuo singolo e come parte di una squadra, la lealtà e la correttezza, l’autodisciplina, la capacità di riconoscere i propri limiti e la voglia e la fatica di provare a superarli, l’affannosa ricerca dell’equilibrio tra uomo e atleta. Mentre il mondo va in tutt’altra direzione, valorizzando l’apparenza, la chiacchiera, la forma. Lo spettacolo, appunto.

Oggi mi guardo intorno e ho l’impressione di non aver influito, di non aver cambiato niente, di aver remato controvento per quarant’anni. E basta.
Mi dicono che sono entrato nella Storia, che sono un monumento. Mi viene da ridere.
Come campione ho fallito la mia missione.
La Storia è un’altra cosa, e i monumenti, quando non fanno una brutta fine per motivi politici, di solito finiscono per essere poco più che arredo urbano, habitat per piccioni, o cose del genere.
La verità è che ho vinto qualche coppa, ho battuto molti record, ma non ho lasciato il segno, e il tempo si porterà via tutto, come una folata di vento in autunno spazza le foglie del parchetto sotto casa, dove adesso gioca a palla mio nipote."

[Dino Zoff]

Fonte: autobiografia "Dura solo un attimo, la gloria".
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Re: Storie di calcio e non...

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E detto da uno che da allenatore è stato quasi meglio che da giocatore...
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Prole che fanno male, le sue, e che trovo immeritate verso sè stesso, verso il grande uomo che è stato ed è Dino Zoff prima ancora dello Zoff Calciatore.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Monheim ha scritto: mar gen 24, 2023 7:45 pm Dalla pagina Facebook Calcio Totale.

Vieri: ”Chino, ti ricordi gli allenamenti di Cúper? Iniziava la corsa e tu ti nascondevi nei boschi? Sparivi proprio. Poi tornavi tutto bagnato, perché ti buttavi nel fiume?”

Recoba: ”Io con Cuper non avevo un buon rapporto, come un po’ tutti. Quelli non erano allenamenti, erano esercitazioni per i Marines.
Una volta mi disse: “tu non mi stai simpatico, perché fai finta di allenarti, quindi con me non giochi”.
Io gli dissi: “Trovami qualcuno nel mondo che è capace di fare questo”.
Presi la palla, la posizionai a terra, e feci un lancio di 80/90 metri, e la palla arrivò sulla tua testa, ti ricordi Bobo?”

Vieri: ”Siii, mi ricordo, mi hai fatto anche male. Sono stato tutta la sera con il mal di testa.
Avevi un sinistro che potevi giocare da fermo. Mettevi la palla dove volevi. Eri un qualcosa di mai visto.
Sei stato quello che mi ha servito più palle goal nella mia carriera”.

Recoba: ”Cuper mi disse: “Bravo!!! Lo so che puoi fare quello che ti pare con la palla, ma devi sudare”.
Da quel giorno diventammo nemici, io quando mi faceva giocare facevo sempre la differenza, ma non ero un calciatore che si sacrificava.
Se mi fossi allenato di più sarei potuto diventare uno dei più forti di sempre, ma io volevo solo giocare.
Dovevo essere libero di esprimermi dalla metà campo in su, così come Baggio.
Anche lui la pensava come me, Infatti si è trovato bene solo con Mazzone.
Ci sono calciatori che non sono fatti per sacrificarsi, ma per inventare. Gli allenatori che mi hanno capito di più sono stati Gigi Simoni, e Walter Novellino a Venezia”.

Ci sono giocatori che corrono dietro la palla e giocatori che fanno correre la palla.
Che bello quel calcio di tanti anni fa, fatto di estro e fantasia. ❤

Fonte: Diretta Twitch - BoboTv
Che Contaballe il Chino :lol: ,contro Milan e Juve la differenza non la faceva praticamente mai , per dire.
Da sempre Mitizzato oltre la logica .

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Johnny Rex ha scritto: sab gen 28, 2023 9:16 am Da sempre Mitizzato oltre la logica .
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Re: Storie di calcio e non...

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D'accordo con voi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nick »

Beh Recoba talento mooolto interessante comunque.

Su Zoff alla fine questo vittimismo continuo stanca.
Da calciatore ha giocato nella squadra più forte e in nazionale fino a 40 anni.
E ha ottenuto la gioia più grande che un calciatore possa ottenere.

Come allenatore è stato scelto dalla Juve, dalla nazionale, in una Lazio allora ricca.
Era bravo ma non è che fosse un fenomeno, un trap o un mourinho un lippi o un conte ma neanche un ancelotti.
Nè era una novità come Sacchi ed altri.

Certamente il suo carattere mal si addiceva ai nuovi tempi.
Ha dimostrato dignità in alcune occasioni.
Ma non si può dire che non sia stato considerato e non abbia avuto le sue occasioni.
E non è che senza di lui queste squadre andavano alla deriva.

Che poi è certo vittimismo di quella generazione, quando Mazzola dopo trent'anni di dirigente è stato escluso dall'Inter o Rivera dal Milan prima di lui.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Beh però quando un anno prima di calciopoli, allenava la fiorentina, disse che aveva cattivi pensieri..in modo non isterico come spesso facevano tanti suoi colleghi, risultò senza dubbio molto credibile e più incisivo di tante sparate alla cazzo di quegli anni.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nick »

Ma la sua credibilità non è mai stata messa in discussione.
E' una persona onoratissima.

Messo fuori cosa intende?
Non gli hanno grandi squadre da allenare?
Le ha avute, poi c'erano allenatori più innovativi di lui.
Un ruolo importante in Federazione? Questo poteva starci assolutamente.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Nick ha scritto: sab gen 28, 2023 10:08 am Beh Recoba talento mooolto interessante comunque.

Su Zoff alla fine questo vittimismo continuo stanca.
Da calciatore ha giocato nella squadra più forte e in nazionale fino a 40 anni.
E ha ottenuto la gioia più grande che un calciatore possa ottenere.
Nick, ma è proprio per questo che quelle affermazioni di Zoff sono più credibili e amare al tempo stesso, perchè vengono da un giocatore che per anni è stato un simbolo del Calcio, sia in Italia che all'estero, un Uomo che ha fatto della Cultura del Lavoro e della sobrietà dei Punti fermi.
E se uno Zoff dice " Ho Fallito La mia missione " è chiaro che questa Missione del Campione non è (non era? ) vincere Coppe o Trofei , non dice che rimpiange di non avere mai vinto la Campioni o il Pallone D'Oro, ma di non essere riuscito a trasmettere i suoi valori al mondo venuto dopo.
L'ha persa perchè evidentemente è una partita destinata ad essere persa ,anche quando è un Mito a giocarla.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nick »

C'è la parte dove dice "non mi arrivavano più offerte (che tipo di offerte intende?, la juve o il Catania?), veniva chiamata gente inferiore a me.", che per me sono forme di presunzione (se voleva per forza un top club) e non rispetto per i colleghi.
Allenatori del suo stampo, privi di apparenza, come Mazzone o Reja, hanno allenato fino alla fine adeguandosi...

Il resto non lo capisco.
Sembra uno dei quei discorsi generazionali.
Ma gli ultimi campioni del mondo con molta umiltà allenano in serie B e neanche di rango o vanno in Cina, negli Usa.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ferryboat »

Zoff l'ho sempre trovato un uomo terribilmente triste.
Un po' di animo, eccheccazz! :roll:
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Re: Storie di calcio e non...

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Alga ha scritto: mer feb 01, 2023 5:09 pm Padovano
Letto ieri e lo avevo segnalato credo nelle prime pagine del topic (ah, no, lo avevo menzionato ad apertura dello stesso visto che lo avevo riportato in un altro thread prima di aprire questo "raccoglitore storico").

Vita post calcio devastata pure per lui come Beppe (Signori). #1#


Penso che essere condannati e andare in galera per qualcosa di non fatto sia forse persino peggio di una malattia grave, amputazione di arti, cecità e insomma ci siamo capiti. Bah!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da scooter »

E chissà se ai domiciliari eri obbligato a vaccinarti contro il covid
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Rosewall
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Rosewall »


La discesa all'inferno di un uomo di successo cominciò il 10 maggio del 2006, il giorno del suo arresto chiesto dalla Procura di Torino nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di hashish. Impossibile cancellare quei ricordi: "Mi arrestarono dopo una pizza con gli amici. Mi bloccarono due volanti, gli agenti armati, pistole in pugno. Tutti in borghese. Nessuno parlava, nessuno mi spiegava. La spada mi è entrata in testa in quel momento e c'è rimasta una vita. Mi portarono subito in caserma a Venaria: le foto segnaletiche, le impronte digitali. Poi mi diedero i trecento fogli dell'ordinanza: ‘Tieni, studia e capirai'. Ma io non capivo proprio niente. Questi sono pazzi, pensavo".

"Con le manette ai polsi provi dolore, senti freddo e vergogna – racconta l'ex attaccante di Cosenza, Pisa, Napoli e Genoa tra le altre – Nella notte mi trasferirono a Cuneo sul blindato, si sta seduti dentro una specie di gabbia. Mi scappava la pipì, non volevano farmela fare. Alla fine ci fermammo in un autogrill semivuoto, c'era solo una famiglia, mi guardarono strano. La mia forza è nata lì. Dimostrerò di essere innocente, mi ripetevo, servisse anche tutta la vita. Mangiavo solo mele. La mattina, sveglia alle 6 con i manganelli che sbattono sulle sbarre, come nei film".

La custodia cautelare in carcere durò tre mesi, poi Padovano ottenne i domiciliari, altro momento che non si può dimenticare: "Giocavo a carte. Venne un agente gridando ‘liberante!', ma nessuno tra noi sapeva chi fosse anche se tutti speravamo di esserlo. Non te lo dicono prima, è una delle tante forme di violenza, per piegarti. Poi i domiciliari, nove mesi, e la prima condanna: 8 anni e 8 mesi, diventati 6 anni e otto mesi in appello. Senza la Cassazione sarei ancora dentro. Alle udienze di primo grado, uno dei giudici ogni tanto si addormentava".

Quando sei un calciatore di successo tutti ti cercano, sei pieno di amici, ma quando cadi in disgrazia scopri l'altra faccia della luna, quella nera della solitudine. Anche per Padovano fu terra bruciata: "Gli amici? Spariti quasi tutti. Non Gianluca Presicci che giocava con me a Cosenza, non Gianluca Vialli che era meraviglioso e mi ripeteva ‘Michi, non mollare un cazzo!'. Il mio leader. Venne a testimoniare, provarono a tirare dentro pure lui. Padovano, Vialli e la cocaina: ma quando?".

"Se ho perso tutto? Sì. Ho dovuto vendere quello che avevo, 17 anni sono lunghi – spiega l'ex calciatore torinese, che lancia un appello per essere aiutato – Mi sono reinventato, prima ho preso un bar, poi un parco giochi per bambini ma il Covid ci ha fregato. Quando mi arrestarono avevo 38 anni, ero un dirigente del calcio. Ora vorrei che attraverso il lavoro mi venisse restituito un po' di quello che ho perduto. Sono un uomo di campo e vorrei ricominciare da lì, va bene anche come magazziniere.

Aiuto dagli amici? Soltanto porte chiuse: spariti tutti. Negli sguardi degli altri vedevo il pregiudizio, il sospetto, pensavano fossi Pablo Escobar e non un errore giudiziario
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

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Senza polemica eh :) ovunque spesso viene celebrato quel gol, gesto tecnico maestoso.. tuttavia era fuorigioco e nessuno mai lo ricordo. Tra l'altro a conti fatti, regalò lo scudetto alla Roma. Per carità, pur in fuorigioco il gesto tecnico di Baggio è da marziano. Ma diciamo che a parti invertite non sarebbe così esaltato senza le dovute precisazioni.
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Re: Storie di calcio e non...

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Non mi pare di ricordare fosse fuorigioco, non credo ci siano telecamere che possono dimostrarlo.
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook Calcio - Ultimi Romantici.

Ho la sensazione che LUCAGIAN lo ricordi benissimo.

7 febbraio 1999

Si disputa Fiorentina-Milan e i padroni di casa sono in corsa per il titolo. Al minuto 87 al Franchi cala il silenzio, Batistuta si infortunia al ginocchio e il match finirà 0 a 0.
La diagnosi è preoccupante, 40 giorni di stop, ma Edmundo, che lo avrebbe dovuto sostituire in quel periodo, dopo il match partirà per il carnevale di Rio, se lo era fatto scrivere sul contratto.

"Eravamo molto legati, fino al mio infortunio al ginocchio nel 99, chiamai Edmundo a casa e gli dissi: «Dai animale, resta qui a Firenze, caricati la squadra sulle spalle, lascia perdere il Carnevale» Mi rispose: «Capitano, per me è troppo importante, non posso non andare, cerca di capirmi». A quella risposta gli attaccai il telefono in faccia, chiamai Trapattoni e gli dissi di non voler più vedere a Firenze quella testa di c..., ho sempre lottato e dato tutto per far felici i miei tifosi. Ero il capitano, dovevo dare un segnale forte e non potevo permettere che un deficiente qualsiasi abbandonasse la squadra per andare a fare i suoi comodi" racconterà Batigol qualche anno dopo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da LUCAGIAN »

Monheim ha scritto: mar feb 07, 2023 1:03 am Dalla pagina Facebook Calcio - Ultimi Romantici.

Ho la sensazione che LUCAGIAN lo ricordi benissimo.
E come dimenticarlo, 21 giornate in vetta. Mi ci avevano fatto credere anche se probabilmente non lo avremmo vinto comunque.

Rimanderei volentieri Edmundo al carnevale in cambio di quella squadra, visto lo schifo che e' la Fiorentina oggi e da come sia gestita da cani e da permalosi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

LUCAGIAN ha scritto: mar feb 07, 2023 8:06 am
Monheim ha scritto: mar feb 07, 2023 1:03 am Dalla pagina Facebook Calcio - Ultimi Romantici.

Ho la sensazione che LUCAGIAN lo ricordi benissimo.
E come dimenticarlo, 21 giornate in vetta. Mi ci avevano fatto credere anche se probabilmente non lo avremmo vinto comunque.

Rimanderei volentieri Edmundo al carnevale in cambio di quella squadra, visto lo schifo che e' la Fiorentina oggi e da come sia gestita da cani e da permalosi.
Dio mio, povero Trap. :D #1#

Dalla pagina Facebook Calcio Totale.

"Arrivammo al 7 febbraio 1999 con sette punti di vantaggio sul Milan, che avremmo ospitato a Firenze. Qualche giorno prima Edmundo era venuto da me e, spiegandosi in un italiano stentato, mi aveva fatto capire che doveva assolutamente tornare in Brasile per una settimana.
«Cosa devi fare?» gli chiesi.
«Carnaval. Rio. Io sono capo di un gruppo di carnevale molto importante…»
«Edmundo, porca miseria, qui siamo in piena corsa per lo Scudetto…»
«Lo so ma c’è Batistuta e poi c’è Oliveira…»
«Eh, ho capito, ma non si sa mai.»
«Mister, io devo proprio andare, mi aspettano…»
Gli dissi di sì proprio perché avevamo sette punti di vantaggio.
Per una volta rinnegavo la mia proverbiale prudenza.

Durante Fiorentina-Milan, Batistuta si ruppe per la troppa generosità.
Mi girai verso Edmundo e gli dissi: «Senti, mi dispiace, ma mi sa che stavolta il carnevale a Rio non riesci a fartelo…».
Lui mi guardò terrorizzato.
«No, non puoi chiedermi questo, ormai è tutto deciso, ho già le valigie pronte, tutta la famiglia mi aspetta per andare…»
«Ne parliamo dopo la partita» gli dissi.
Finì 0-0, scesi negli spogliatoi e mi dissero che Edmundo era già partito per l’aeroporto di Pisa.

Non ci pensai due volte, mollai tutti lì, presi la macchina e mi diressi all’aeroporto. Dovevo convincere Edmundo a restare.
Quando mi vide non voleva crederci, accennò perfino una fuga per i corridoi del terminal.
Lo supplicai, lo presi con le buone, gli dissi che era più forte di Batistuta e di Rui Costa. Che era il giocatore fondamentale della squadra.
Mi misi perfino in ginocchio davanti a lui. Niente.
Capii che della Fiorentina non gliene fregava niente. Partì lo stesso, lasciandomi con il solo Oliveira a fare il resto della stagione, e praticamente non tornò mai più."

[Giovanni Trapattoni]

Fonte: autobiografia "Non dire gatto"
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da scooter »

Per i miei gusti il talento di Edmundo era mostruoso, pari giusto alla sua testa di cazzo. Temo però che la Fiorentina non avrebbe comunque vinto quel campionato, perché in fin dei conti lui non era un centravanti e non avrebbe in ogni caso sostituito Batistuta al meglio (non che in generale si potesse "sostituire" uno come lui...)
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Era una buona occasione, unico anno con la Juve in crisi fra 1994 e calciopoli, una Grande Lazio pur partita male e un MIlan che di esperienza e culo vinse .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da LUCAGIAN »

scooter ha scritto: mar feb 07, 2023 10:08 am Per i miei gusti il talento di Edmundo era mostruoso, pari giusto alla sua testa di cazzo. Temo però che la Fiorentina non avrebbe comunque vinto quel campionato, perché in fin dei conti lui non era un centravanti e non avrebbe in ogni caso sostituito Batistuta al meglio (non che in generale si potesse "sostituire" uno come lui...)
Premesso che sono d'accordo con te sul fatto che non l'avremmo vinto, io intendevo dire che con Batistuta al top ce la saremmo giocata (in quel campionato era mostruoso, piu' del solito). Sicuro non finiva quarta.

Poi chiaro che se devi giocare con Esposito e Oliveira in attacco, non vai da nessuna parte.
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Re: Storie di calcio e non...

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Beh, no: penso che con Batistuta sano invece l'avreste vinto. Quell'anno eravate veramente fortissimi.
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