Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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eddie v.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

Mr.Wolf ha scritto: sab feb 11, 2023 10:05 am semi RG 1996. Terzo piano quarti WI 1996 e ottavi WI 2001.
Mr. Wolf, tu sei tifoso di Sampras?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da LUCAGIAN »

Zaccheroni trovato privo di sensi nel suo appartamento a seguito di una caduta (non si sa se causata da malore) e ricoverato in terapia intensiva
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Mr.Wolf »

eddie v. ha scritto: sab feb 11, 2023 10:38 am
Mr.Wolf ha scritto: sab feb 11, 2023 10:05 am semi RG 1996. Terzo piano quarti WI 1996 e ottavi WI 2001.
Mr. Wolf, tu sei tifoso di Sampras?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

LUCAGIAN ha scritto: sab feb 11, 2023 11:47 am Zaccheroni trovato privo di sensi nel suo appartamento a seguito di una caduta (non si sa se causata da malore) e ricoverato in terapia intensiva
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Nasty
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Johnny Rex ha scritto: sab feb 11, 2023 12:29 pm
LUCAGIAN ha scritto: sab feb 11, 2023 11:47 am Zaccheroni trovato privo di sensi nel suo appartamento a seguito di una caduta (non si sa se causata da malore) e ricoverato in terapia intensiva
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Chi è stato?
Non lo so. Non conosco i giocatori dell'Inter :) :oops:

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Da Wikipedia, Juve saldamente in testa.
Roma che per tutti i punti che ha, raccolto davvero poco.
Livorno 25esimo, wow :o
Nobili decadute danneggiate dai 3 punti per vittoria che ai loro tempi non c'erano.
Parma grazie al simpatico Tanzi, miglior rapporto punti/partecipazioni.

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marat77
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da marat77 »

Burano ha scritto: dom feb 12, 2023 6:52 pm Chi è stato?
Non lo so. Non conosco i giocatori dell'Inter :) :oops:

Ero allo stadio con mio Papà :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Napoli maradoniano che per altro contro l'Inter a milano raccoglieva meno di quanto meritasse.
Noi invece vi abbiamo dato legnate storiche (1988, 1990, 91) :D anche se pure voi al San Paolo ce le davate spesso.

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

La sua avventura alla Juve è finita nel 1999, dopo altre vittorie e serate magiche. Cosa rimane dei suoi pro? «Tantissimi bei ricordi, grandi gioie, ma anche cocenti delusioni, ma questo è lo sport. Fuori dal campo, molti legami, qualche forte amicizia e un magnifico lunedì di Pasqua al Comunale: mega grigliata di rosticciana e bistecche con le famiglie. Una giornata meravigliosa».

Tanti auguri Tyson del mio cuore 🤍🖤

Quando Gianni Agnelli lo vede per la prima volta a Villar Perosa, ha un tuffo al cuore. Il modo di parare, l’esplosività dei muscoli, la plasticità del volo gli ricordano il grande Sentimenti IV detto Cochi. Ma lui si chiama Angelo Peruzzi, ha ventuno anni e viene da Viterbo. È l’estate del 1991, in casa bianconera c’è aria di restaurazione dopo il doloroso flop della Juve champagne di Gigi Maifredi. L’Avvocato per prima cosa ha fatto tornare in tutta fretta Giampiero Boniperti, dimessosi l’anno prima, quindi ha convinto Ernesto Pellegrini, presidente dell’Inter, a restituirgli Giovanni Trapattoni, che così torna sulla panchina bianconera dopo cinque stagioni. Ritorna la premiata ditta Boni-Trap che ha segnato per un decennio la storia vincente della Juventus. La campagna acquisti punta sulla sostanza e sulla forza. Arrivano i tedeschi Reuter e Kohler, oltre a Massimo Carrera. A novembre ci sarà posto anche per Antonio Conte. Ma la novità più interessante è data dall’acquisto di Angelo Peruzzi, uno dei portieri italiani più promettenti.
Che sia un talento naturale lo dice già la sua breve ma intensa biografia. Cresce nella Roma. Negrisolo, che è il preparatore dei portieri, dice di non averne mai visto uno così esplosivo. Nils Liedholm, allenatore giallorosso, conferma, anche lui stupefatto dalle doti naturali del ragazzone e dalla sua maturità. Perché Angelo, neanche maggiorenne, dimostra una freddezza e una tranquillità che difficilmente si riscontrano a quell’età, specie per chi fa il portiere. Il Barone lo fa esordire a San Siro nel dicembre 1987, al posto di Tancredi stordito da un petardo. L’anno dopo fa una dozzina di partite, quindi una stagione a Verona da titolare con Luciano Bodini a fargli da chioccia, in un affascinante intreccio di Juventus passate e future. Il ritorno a Roma, la squalifica, e adesso la grande occasione del passaggio in bianconero.
Angelo, com’è nato il suo trasferimento alla Juventus? «Un giorno mi telefonò Montezemolo. Successe pochi mesi dopo la squalifica, a cavallo tra il 1990 e il 1991. Mi disse che mi avrebbe voluto alla Juve. Chiaro che per me quella richiesta abbia rappresentato un caldo e intenso raggio di luce in un momento buio. Prima dal punto di vista umano, perché l’interessamento significava che il giudizio sulla persona era positivo. E poi sotto l’aspetto sportivo, perché vestire la maglia della Juventus, è il massimo per un calciatore».
Faceva il tifo per i bianconeri da bambino? «A dire il vero da piccolo il calcio non lo seguivo per niente. I primi di album di figurine li ho fatti quando ero a Verona perché ce li regalavano! No, non avevo squadre del cuore, né particolari simpatie».
Com’è che si è trovato a fare il portiere? «Perché mi piaceva tuffarmi, mi divertivo. Così è stato naturale giocare in porta. Non è un caso che abbia finito per ricoprire l’unico ruolo “singolare” che c’è in una squadra di calcio, quello in cui si usano le mani al posto dei piedi».
A proposito delle mani, ma è vera la storia che era capace di pescare a mani nude? «È una tradizione del mio paese, Blera. Lo fanno tutti. E poi i pesci che nuotano nei fiumi sono più lenti rispetto a quelli marini».
Torniamo alla telefonata della Juventus. Cosa ha pensato quando, a fine stagione 1991, Montezemolo ha lasciato la società? «Ho sudato freddo. Normale che avessi paura di non andare più a Torino».
E invece? «E invece mi chiamò Boniperti e mi convocò in sede. La gioia fu immensa, anche perché il futuro alla Roma era ad alto rischio».
Si ricorda il primo incontro con Boniperti? «Ricordo tutto. All’epoca ero assistito dall’agente Beppe Bonetto. Passammo la serata precedente a studiare tutte le possibili strategie per spuntare le migliori condizioni contrattuali. Tutto inutile».
Perché? «Perché fece tutto Boniperti. Appena entrati nella sua stanza, mi chiese se ero sposato. Gli risposi di no. E lui: “Allora cerca di sposarti presto”».
Ma almeno sul contratto avrete discusso? «Macché! Mi disse: “Firma qui, vedrai che ti troverai bene”. Firmai per quattro anni».
La cifra? «La mise lui, aveva già preparato tutto. Ovviamente molto lontana da quelle pensate la notte prima con Bonetto. Comunque, quel che più contava in quel momento è che ero un giocatore della Juve».
Per lei si apriva una pagina nuova. «Ero molto soddisfatto, anche se per alcuni mesi ancora non avrei potuto prendere parte alle partite ufficiali. Ma a quel punto sapevo che sarebbe stata solo una questione di tempo».
Era in programma il suo lancio come titolare già in quella prima stagione? «Non lo so, anche se un po’ ci speravo di fare qualche partita, com’è normale per ogni calciatore. Ma le gerarchie erano chiare: Tacconi numero uno ed io dietro».
Com’è stato il suo rapporto con Tacconi? «Molto buono. Dividevamo la camera nei ritiri. Aveva una grande voglia di giocare».
Ma Trapattoni la pensava diversamente. «Il mister fece delle scelte in prospettiva. Tacconi aveva trentacinque anni, io ventuno. Chiaro che per me fu una magnifica sorpresa quando giocai per la prima volta con la maglia numero uno, andata dei quarti di finale di Coppa Italia contro l’Inter. Era il 1991».
Nessun segno premonitore? «I giornali ne stavano parlando, insomma un po’ nell’aria girava la notizia, ma la conferma me la dette Trapattoni solo la sera prima, durante il classico giro delle camere. Andai bene, passammo il turno e fui confermato anche nelle semifinali contro il Milan, dove parai un rigore a Franco Baresi».
La cosa che impressionava di lei era la sensazione di grande freddezza e tranquillità che dimostrava in campo. «Era tutta una finta! Mascheravo così la tensione».
Il 18 aprile 1992: arriva anche il debutto in Serie A, proprio all’Olimpico contro la Roma. «Quella fu una coincidenza curiosa. La cosa più importante fu l’annuncio pubblico di Trapattoni che annunciò la mia promozione come titolare».
Le sue sensazioni? «Ero felice, tutto stava andando benissimo, oltre le mie stesse aspettative. Ereditare la maglia di Zoff e Tacconi a ventidue anni era decisamente una cosa eccezionale».
Tanto che Tacconi, piuttosto che farle da riserva, preferì lasciare la Juve. «Lui desiderava giocare, ed era giusto che lo pensasse e che perseguisse l’obiettivo. Alla Juve le scelte a quel punto erano state fatte. Lui andò al Genoa e al suo posto arrivò Michelangelo Rampulla con il quale sono entrato subito in sintonia, diventando presto amici, anche perché con me, che ogni tanto mi rompevo, non ha fatto solo panchina». (ride)
E con Rampulla suo vice operativo è arrivata subito la Coppa Uefa nel 1993. «Uno di ricordi più intensi che ho ancora oggi, perché per me è stata la prima vittoria in assoluto in carriera. Avevamo una squadra fortissima, con Baggio, Möller e Vialli e gente tosta come Kholer, Marocchi, Conte e Dino Baggio. Purtroppo l’anno dopo andò maluccio, così la società decise di cambiare tutto».
E sulla panchina arrivò Marcello Lippi. «Non lo conoscevo direttamente, ma mi fece subito una grande impressione. Aveva idee chiare, una grande voglia di sfruttare al massimo l’occasione e una fame di vittorie che era anche la nostra. C’è stato subito feeling tra noi per un legame che si è intensificato nel corso del tempo: andai con lui all’Inter e, soprattutto, mi volle in Nazionale nel 2006. Una grande persona».
Quali sono le doti migliori di Lippi? «Sono tante. Ma a me è sempre piaciuto il suo essere franco e diretto nel faccia a faccia. Con me succedeva questo: mi chiamava nel suo spogliatoio e ci confrontavamo. Mi diceva: “Angelo, hai sbagliato questa cosa”. Ed io rispondevo per le rime, magari anche quando sapevo di non avere completa ragione. Era un modo per stimolarmi. In questo era molto bravo, sapeva capire le persone».
E sul piano tecnico-tattico? «Fu lui che ci convinse a giocare con le tre punte e che, dopo la sconfitta per 2-0 con il Foggia disse che, se proprio si doveva prendere goal, allora era meglio prenderlo in contropiede. Lippi è stato l’artefice massimo della rinascita della Juve. Lo dimostra anche il fatto che ogni anno partiva qualche big, ma la squadra rimaneva ai massimi livelli».
Con Lippi arrivò anche il nuovo preparatore atletico Ventrone. «Un torturatore (ride). Mi costringeva a fare le presse. Con lui ho fatto una quantità enorme di addominali. Ma la forza di quella Juve era anche quella. Forse non eravamo i più forti in assoluto, ma non mollavamo mai. Eravamo una squadra rognosa, dove tutti lottavano fino alla fine per lo stesso obiettivo».
A fine campionato 1994-95, bruciando tutte le tappe, arrivò lo scudetto. «Una gioia immensa. Per noi fu un’accelerazione che ci permise di fare subito il salto di qualità che, forse, avrebbe dovuto esserci qualche anno dopo. Invece eravamo già lì, pronti ad aprire un nuovo ciclo».
E, difatti, il 22 maggio 1996 ecco la Coppa dei Campioni. «Un altro di momenti indimenticabili vissuti alla Juventus, anche se alla fine del primo tempo della finale mi giravano parecchio».
Per via del goal del pareggio dell’Ajax? «Mi sentivo in colpa, avevo respinto male una punizione e Litmanen ne approfittò. Ma alla fine quell’errore mi servì moltissimo al momento dei rigori. Mi dissi: “La cazzata l’hai già fatta. Ora hai solo da guadagnare”. Riuscii a tranquillizzarmi e ne parai due!»
Certo vincere la Coppa dei Campioni nel suo stadio deve essere stato qualcosa di incredibile. «Tutto vero. L’unica cosa che stonava era quella maglia gialla con le stelle blu. Io ero un tradizionalista: grigio o nero, come Zoff».
Fu accontentato la stagione dopo: aveva proprio una bellissima divisa nera con bordi grigi a Tokyo, quel 26 novembre 1996. «Che ricordi incredibili! La prima cosa che mi colpì durante la partita era sentire il boato del pubblico con qualche secondo di ritardo dopo che era finita un’azione o c’era stato un tiro. Mi dissi: “Ma questi giapponesi so’ proprio strani!”»
E invece? «La cosa era molto semplice: loro guardavano la partita anche sul maxischermo; arrivando le immagini in ritardo, di conseguenza anche i loro ululati erano ritardati».
Temuto di non vincere quella sera? «Sarebbe stato un gran peccato. Meno male che ci pensò Del Piero con un goal fantastico. E a me, che ero capitano, non restò che alzare la Coppa».
Quella sbagliata, però! (ride) «Presi la Toyota Cup, ma per i giapponesi è quello il vero trofeo».

Nicola Calzaretta - Hurrà Juventus, Luglio / Agosto 2013
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da maxredo »

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Io, al top, lo preferisco anche al miglior Buffon.
Poi vabbè, nel complesso Buffon è stato superiore, Peruzzi è stato il n.1 per 6-7 anni, Buffon per almeno una quindicina.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

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”Fu mia la decisione di lasciare il Manchester United. Avevo un contratto di quattro anni. Ricordo che Teddy Sheringham, che sapeva che avevo un grave problema familiare, mi chiese di restare. Anche Sir Alex Ferguson mi pregò di aspettare, di tornare in Italia per due settimane per cercare di risolvere i problemi e poi di tornare a Manchester.
E’ il più grande rimpianto della mia carriera calcistica. In Italia, due settimane di pausa con quel tipo di considerazione umana che mi ha offerto Sir Alex semplicemente non esistono”.

Tanti auguri Massimo Taibi
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Anche lui al Top lo preferivo al miglior Buffon.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

io a Buffon preferivo Antonio Chimenti, anche non al top
forse anche Landry Bonnefoi
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

balbysauro ha scritto: sab feb 18, 2023 12:33 pm io a Buffon preferivo Antonio Chimenti, anche non al top
forse anche Landry Bonnefoi
io preferivo l'Insalata , ma pure l'uva passa.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Questa è splendida :lol:
Derby 87-88?
“Avevamo perso un derby 2-0, dopo essere stati presi a pallate, entro nello spogliatoio e lui si stava facendo la barba: mi è partita la brocca."
Walter Zenga racconta un aneddoto su Vincenzo Scifo.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 3:30 pm Questa è splendida :lol:
Derby 87-88?
“Avevamo perso un derby 2-0, dopo essere stati presi a pallate, entro nello spogliatoio e lui si stava facendo la barba: mi è partita la brocca."
Walter Zenga racconta un aneddoto su Vincenzo Scifo.
Con tutte le puttanate che faceva lui :lol:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 7:51 pm
Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 3:30 pm Questa è splendida :lol:
Derby 87-88?
“Avevamo perso un derby 2-0, dopo essere stati presi a pallate, entro nello spogliatoio e lui si stava facendo la barba: mi è partita la brocca."
Walter Zenga racconta un aneddoto su Vincenzo Scifo.
Con tutte le puttanate che faceva lui :lol:
Non vedo cosa ci sia di così scandaloso/irrispettoso nel farsi la barba pur dopo una brutta e importante sconfitta.

Boh, mica si stava tirando una sega o ballando la Macarena.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da LUCAGIAN »

In effetti anche io ho pensato la stessa cosa.
Boh
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

Monheim ha scritto: dom feb 19, 2023 8:11 pm
ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 7:51 pm
Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 3:30 pm Questa è splendida :lol:
Derby 87-88?
“Avevamo perso un derby 2-0, dopo essere stati presi a pallate, entro nello spogliatoio e lui si stava facendo la barba: mi è partita la brocca."
Walter Zenga racconta un aneddoto su Vincenzo Scifo.
Con tutte le puttanate che faceva lui :lol:
Non vedo cosa ci sia di così scandaloso/irrispettoso nel farsi la barba pur dopo una brutta e importante sconfitta.

Boh, mica si stava tirando una sega o ballando la Macarena.
Ma infatti nulla. Probabilmente doveva avere atteggiamenti più plateali come l'uomo ragno. Magari spaccare qualcosa negli spogliatoi o rincorrere qualcuno in campo.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nick »

Che classe che aveva Scifo.
Uno dei più giocatori più stilosi che abbia mai visto.
Peccato poteva fare una carriera ancora migliore con i mezzi che aveva.
ThePiper
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

Nick ha scritto: dom feb 19, 2023 8:36 pm Che classe che aveva Scifo.
Uno dei più giocatori più stilosi che abbia mai visto.
Peccato poteva fare una carriera ancora migliore con i mezzi che aveva.
Eh ma se ti fai la barba dove vuoi andare. A calcio la barba la devi avere mica fai l'allenatore di tennis.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

Comunque...



Splendido il titolo di giornale "Niente sesso, siamo il Milan"

Sempre splendido risentire Zuccalà :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 8:30 pm
Monheim ha scritto: dom feb 19, 2023 8:11 pm
ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 7:51 pm

Con tutte le puttanate che faceva lui :lol:
Non vedo cosa ci sia di così scandaloso/irrispettoso nel farsi la barba pur dopo una brutta e importante sconfitta.

Boh, mica si stava tirando una sega o ballando la Macarena.
Ma infatti nulla. Probabilmente doveva avere atteggiamenti più plateali come l'uomo ragno. Magari spaccare qualcosa negli spogliatoi o rincorrere qualcuno in campo.
Evidentemente nell'ambiente professionistico (che personalmente non ho praticato), non è visto di buon occhio dopo una prestazione orrenda in una partita molto sentita, rientrare nello spogliatoio e radersi la barba o tagliarsi le unghie. Fallo a casa tua.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 9:43 pm
ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 8:30 pm
Monheim ha scritto: dom feb 19, 2023 8:11 pm
Non vedo cosa ci sia di così scandaloso/irrispettoso nel farsi la barba pur dopo una brutta e importante sconfitta.

Boh, mica si stava tirando una sega o ballando la Macarena.
Ma infatti nulla. Probabilmente doveva avere atteggiamenti più plateali come l'uomo ragno. Magari spaccare qualcosa negli spogliatoi o rincorrere qualcuno in campo.
Evidentemente nell'ambiente professionistico (che personalmente non ho praticato), non è visto di buon occhio dopo una prestazione orrenda in una partita molto sentita, rientrare nello spogliatoio e radersi la barba o tagliarsi le unghie. Fallo a casa tua.
Ma si ho capito cosa intendesse dire. Ma nemmeno condurre programmi televisivi per me era molto professionale (anche perchè magari poteva capitare pure in settimane in cui venivi da brutte sconfitte).
Poteva farlo con Passarella in quella partita, però per me finiva peggio.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 9:51 pm
Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 9:43 pm
ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 8:30 pm

Ma infatti nulla. Probabilmente doveva avere atteggiamenti più plateali come l'uomo ragno. Magari spaccare qualcosa negli spogliatoi o rincorrere qualcuno in campo.
Evidentemente nell'ambiente professionistico (che personalmente non ho praticato), non è visto di buon occhio dopo una prestazione orrenda in una partita molto sentita, rientrare nello spogliatoio e radersi la barba o tagliarsi le unghie. Fallo a casa tua.
Ma si ho capito cosa intendesse dire. Ma nemmeno condurre programmi televisivi per me era molto professionale (anche perchè magari poteva capitare pure in settimane in cui venivi da brutte sconfitte).
Poteva farlo con Passarella in quella partita, però per me finiva peggio.
Ma certo.

Sì, poi siamo al solito discorso imbecille secondo cui quando vinci è tutto ok e quando perdi vanno a far le pulci per il servizio fotografico fatto con stocazzo che ti distoglie dal tennis (tipo Federer, Djokovic, Nadal o chi per loro) o altre minchiate come se uno sportivo di alto livello non avesse programmazione e progettazione rigide/ad hoc che contemplano anche siffatti obblighi contrattuali pur senza inficiare la preparazione.

Capiamoci che è un discorso ben diverso rispetto a una Bouchard per cui tanto palesemente quanto legittimamente il tennis è (diventato) marginale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
maxredo
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da maxredo »

Beh ma ha ragione Zenga, dai...
Ve lo vedete appena finita la partita, il derby, la partita dell'anno, tutti rientrano tristi ed incazzati nello spogliatoio e trovano lui che si fa la barba pronto per andare a farsi la serata tutto bello contento!
Ma poi perché farsi la barba appena dopo la partita? :D
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Nasty
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

maxredo ha scritto: mar feb 21, 2023 7:38 am Beh ma ha ragione Zenga, dai...
Ve lo vedete appena finita la partita, il derby, la partita dell'anno, tutti rientrano tristi ed incazzati nello spogliatoio e trovano lui che si fa la barba pronto per andare a farsi la serata tutto bello contento!
Ma poi perché farsi la barba appena dopo la partita? :D
Perchè non avete frequentato gli spogliatoi con i nati dopo il 1998 ( mi è capitato appena prima del covid) . Ci sono ragazzi che si DEPILANO LE PALLE ( si depilano un po' dappertutto, ma le palle fa veramente impressione) dopo l'allenamento. #104#
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Nasty ha scritto: mar feb 21, 2023 7:41 am
maxredo ha scritto: mar feb 21, 2023 7:38 am Beh ma ha ragione Zenga, dai...
Ve lo vedete appena finita la partita, il derby, la partita dell'anno, tutti rientrano tristi ed incazzati nello spogliatoio e trovano lui che si fa la barba pronto per andare a farsi la serata tutto bello contento!
Ma poi perché farsi la barba appena dopo la partita? :D
Perchè non avete frequentato gli spogliatoi con i nati dopo il 1998 ( mi è capitato appena prima del covid) . Ci sono ragazzi che si DEPILANO LE PALLE ( si depilano un po' dappertutto, ma le palle fa veramente impressione) dopo l'allenamento. #104#
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

I ragazzini nello spogliatoio si depilano le palle? :lol: :lol: :lol: :lol:

Madonna Santa, già non sopporto che le donne si depilino la figa, se vedessi ste mezze seghe che si depilano le palle penso che li manderei in ritiro senza lamette per un mese.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 7:16 am Sì, poi siamo al solito discorso imbecille secondo cui quando vinci è tutto ok e quando perdi vanno a far le pulci per il servizio fotografico fatto con stocazzo che ti distoglie dal tennis (tipo Federer, Djokovic, Nadal o chi per loro) o altre minchiate come se uno sportivo di alto livello non avesse programmazione e progettazione rigide/ad hoc che contemplano anche siffatti obblighi contrattuali pur senza inficiare la preparazione.
Sì, ma e' diverso se subito dopo una sconfitta ti becco a divertirti in discoteca.
E c'e' differenza tra sport individuale e di squadra.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

maxredo ha scritto: mar feb 21, 2023 7:38 am Beh ma ha ragione Zenga, dai...
Ve lo vedete appena finita la partita, il derby, la partita dell'anno, tutti rientrano tristi ed incazzati nello spogliatoio e trovano lui che si fa la barba pronto per andare a farsi la serata tutto bello contento!
Ma poi perché farsi la barba appena dopo la partita? :D
Sono d'accordo con la chiusa e non so te, ma farsi la barba non implica necessariamente uscire a far serata bello contento.

Certo, è grottesco/buffo/insolito vedere uno che fa la barba nello spogliatoio dopo la partita a prescindere da esito e importanza della stessa. Idem i ragazzini che si depilano i testicoli.

Perché non a casa con tutta la calma del mondo e in solitaria? Bah!

Alga ha scritto: mar feb 21, 2023 9:07 am
Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 7:16 am Sì, poi siamo al solito discorso imbecille secondo cui quando vinci è tutto ok e quando perdi vanno a far le pulci per il servizio fotografico fatto con stocazzo che ti distoglie dal tennis (tipo Federer, Djokovic, Nadal o chi per loro) o altre minchiate come se uno sportivo di alto livello non avesse programmazione e progettazione rigide/ad hoc che contemplano anche siffatti obblighi contrattuali pur senza inficiare la preparazione.
Sì, ma e' diverso se subito dopo una sconfitta ti becco a divertirti in discoteca.
E c'e' differenza tra sport individuale e di squadra.
Gli sport di squadra son quelli in cui devi per forza condividere lo spazio con qualcuno sebbene ti stia profondamente sul pene.

Se non hai una passione forte, anche questo può mettere a dura prova e portare al dedicarsi ad altro specie a livello dilettantistico.

Poi, certo, ad altissimo livello e anche non proprio tale, quantomeno per il calcio, lo stipendio rende tutto meno greve rispetto a un lavoro tradizionale coi colleghi (altri che ti devi sucare obtorto collo se lavori in ufficio/fabbrica/quel che è) e magari 1200 euro al mese lordi.

Capisco possa dare fastidio vedere un compagno di squadra/un calciatore della squadra per cui si tifa che si diverte in discoteca dopo una sconfitta, ma la vita va avanti e magari chissà possa essere sia il (suo) modo migliore per metabolizzarla anziché stare a casa in bagno a piangere sotto la doccia. Ognuno, alla fine, è fatto/reagisce a modo suo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da maxredo »

Nasty, ma solo le palle si depilano? Come mai? Prova ad approfondire la tematica e facci sapere!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Hakaishin »

ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 9:51 pm
Burano ha scritto: dom feb 19, 2023 9:43 pm
ThePiper ha scritto: dom feb 19, 2023 8:30 pm

Ma infatti nulla. Probabilmente doveva avere atteggiamenti più plateali come l'uomo ragno. Magari spaccare qualcosa negli spogliatoi o rincorrere qualcuno in campo.
Evidentemente nell'ambiente professionistico (che personalmente non ho praticato), non è visto di buon occhio dopo una prestazione orrenda in una partita molto sentita, rientrare nello spogliatoio e radersi la barba o tagliarsi le unghie. Fallo a casa tua.
Ma si ho capito cosa intendesse dire. Ma nemmeno condurre programmi televisivi per me era molto professionale (anche perchè magari poteva capitare pure in settimane in cui venivi da brutte sconfitte).
Poteva farlo con Passarella in quella partita, però per me finiva peggio.
premesso che per me radersi in uno spogliatoio pubblico non è mai il massimo, depilarsi non ne parliamo. anzi chi lo fa è spesso un pigro maleducato che si toglie di dosso l'incombenza di pulire casa o di andare dal barbiere o dall'estetista.
capisco già di più la stanza d'albergo.

a me uno che prende si rade in spogliatoio già dà fastidio per i motivi di cui sopra, aggiungiamo la gara persa e a occhio uno scifo che non avrà fornito una prestazione particolarmente mordace...
capisco che agli occhi di una persona sanguigna e viscerale come zenga (ma pure io non sarei stato una pasqua per una cosa del genere) un atteggiamento del genere sia inaccettabile.

va anche detto che c'è gente che volta pagina molto prima, direi che forse un pò più di rispetto reciproco avrebbe aiutato tutti.
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Hakaishin »

maxredo ha scritto: mar feb 21, 2023 4:40 pm Nasty, ma solo le palle si depilano? Come mai? Prova ad approfondire la tematica e facci sapere!
se devi andare a farti fare certe pratiche le donne prediligono l'assenza di pelo, non mi sembra rocket science :lol:

e altro capitolo della "non è rocket science" se ti radi prima della partita giocando sudi dopobarba (non il massimo) se la fai dopo, perchè diciamolo scifo sarà andato a scopare, ti presenti davanti alla bella/alle belle tirato a puntino
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balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Hakaishin »

Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 9:20 am
Sono d'accordo con la chiusa e non so te, ma farsi la barba non implica necessariamente uscire a far serata bello contento.

Certo, è grottesco/buffo/insolito vedere uno che fa la barba nello spogliatoio dopo la partita a prescindere da esito e importanza della stessa. Idem i ragazzini che si depilano i testicoli.

Perché non a casa con tutta la calma del mondo e in solitaria? Bah!
no è carenza di educazione dell'etichetta da spogliatoio. lo fanno lì perchè se a casa sporcano devono pulire e magri i genitori vedono. in spogliatoio ci pensa l'addetto alle pulizie e milan milan vaffanculo
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Hakaishin ha scritto: mar feb 21, 2023 5:14 pm
Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 9:20 amSono d'accordo con la chiusa e non so te, ma farsi la barba non implica necessariamente uscire a far serata bello contento.

Certo, è grottesco/buffo/insolito vedere uno che fa la barba nello spogliatoio dopo la partita a prescindere da esito e importanza della stessa. Idem i ragazzini che si depilano i testicoli.

Perché non a casa con tutta la calma del mondo e in solitaria? Bah!
no è carenza di educazione dell'etichetta da spogliatoio. lo fanno lì perchè se a casa sporcano devono pulire e magri i genitori vedono. in spogliatoio ci pensa l'addetto alle pulizie e milan milan vaffanculo
Senza parole se il punto/il dramma è pulire la propria peluria e invece nello spogliatoio tanto c'è il povero stronzo che lo fa.

Pensavo che la tristezza cosmica fosse costituita da gente che prende giorni di ferie per stare a casa a ricevere un inutile pacco di merda, ma probabilmente riusciamo a scendere ancora più in basso.

Ho smesso di frequentare spogliatoi a diciannove anni, salvo poi una breve parentesi a ventisei, e francamente non mi sono mai mancati tuttavia Deo gratias non ho mai assistito ad alcuna scena di cui sopra.

Nulla di male nel depilarsi, assolutamente, ma quantomeno fallo a casa tua. Bah.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Hakaishin »

Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 5:20 pm
Hakaishin ha scritto: mar feb 21, 2023 5:14 pm
Monheim ha scritto: mar feb 21, 2023 9:20 amSono d'accordo con la chiusa e non so te, ma farsi la barba non implica necessariamente uscire a far serata bello contento.

Certo, è grottesco/buffo/insolito vedere uno che fa la barba nello spogliatoio dopo la partita a prescindere da esito e importanza della stessa. Idem i ragazzini che si depilano i testicoli.

Perché non a casa con tutta la calma del mondo e in solitaria? Bah!
no è carenza di educazione dell'etichetta da spogliatoio. lo fanno lì perchè se a casa sporcano devono pulire e magri i genitori vedono. in spogliatoio ci pensa l'addetto alle pulizie e milan milan vaffanculo
Senza parole se il punto/il dramma è pulire la propria peluria e invece nello spogliatoio tanto c'è il povero stronzo che lo fa.

Pensavo che la tristezza cosmica fosse costituita da gente che prende giorni di ferie per stare a casa a ricevere un inutile pacco di merda, ma probabilmente riusciamo a scendere ancora più in basso.

Ho smesso di frequentare spogliatoi a diciannove anni, salvo poi una breve parentesi a ventisei, e francamente non mi sono mai mancati tuttavia Deo gratias non ho mai assistito ad alcuna scena di cui sopra.

Nulla di male nel depilarsi, assolutamente, ma quantomeno fallo a casa tua. Bah.
io penso male e credo proprio sia così specie se deve decespugliare tanto...

per me la tristezza cosmica è chi paga le tipe su onlyfans quando ci sono troie reali e porno gratis... ma ehi è un mondo libero almeno per ste cose
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balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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