"Ricordo il primo incontro con Boniperti. All’epoca ero assistito dall’agente Beppe Bonetto. Passammo la serata precedente a studiare tutte le possibili strategie per spuntare le migliori condizioni contrattuali. Tutto inutile».
Perché? «Perché fece tutto Boniperti. Appena entrati nella sua stanza, mi chiese se ero sposato. Gli risposi di no. E lui: “Allora cerca di sposarti presto”».
Ma almeno sul contratto avrete discusso? «Macché! Mi disse: “Firma qui, vedrai che ti troverai bene”. Firmai per quattro anni».
La cifra? «La mise lui, aveva già preparato tutto. Ovviamente molto lontana da quelle pensate la notte prima con Bonetto. Comunque, quel che più contava in quel momento è che ero un giocatore della Juve».
"L’Avvocato ogni tanto chiamava, sempre alle sette, sette e dieci: la prima volta risponde mia moglie e mi dice: “C’è uno che vuole prenderti in giro, dice che chiama da Casa Agnelli”, ho messo giù. Ma poi richiamano e rispondo io: dopo dieci minuti di attesa, venne davvero lui al telefono. Mi domandava sempre: “Quanto pesi?”. Una volta venne a vedere un allenamento con Gorbačëv e da dietro la porta mi chiese: “Quanti rigori pareresti a Platini?”. Ed io: “Presidente, tre o quattro”. E lui mi fa: “Io penso nessuno”.
Angelo Peruzzi
Ph Salvatore Giglio