Tokyo 02/2021chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:01 pmE appunto, quindi discorso chiuso e non vedo perchè qualcuno ancora chieda obblighi.alessandro ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:00 pmPD per università di Padova?chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 3:53 pm
Ma è logico, su.
Però guarda caso i contagi con obbligo non sono meno che senza obbligo.
Sono mesi che diciamo ste cose. Direi anche che è abbastanza.
È evidente che non funziona l'obbligo, per vari motivi. Quindi può piacere solo a quelli del PD, che non vedono l'ora di dare e ricevere restrizioni a caso.
Ma tanto non li vota quasi nessuno a sto giro.
le mascherine funzionano se sono obbligatorie e vengono indossate, non funzionano se sono obbligatorie o non obbligatorie e non vengono indossate da nessuno quasi mai coe succede da moti mesi.
Ma poi in Giappone la gente le mette senza obblighi da anni e ora più che mai e non funziona.
Quindi che si parla a fare?
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I vaccini tantissimi. I contagi semplicemente non li tracciavano fino a due mesi fa. No tamponi, no covid. semplice.alessandro ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:04 pm in giappone hanno avuto pochi contagi e credo pochi vaccini, quindi molta popolazione vulnerabile.
andranno anche loro a cena senza mascherina e si incontreranno nelle case senza mascherina.
Ora fanno tanti tamponi e sono tutti contagiati.
Appunto, si incontrano e mangiano (tenendo la mascherina fino al momento di mettere in bocca la forchetta). E si contagiano.
Se vogliamo mettere un bell'obbligo di mangiare da soli prego. Scrivete a Letta che magari lo mette nel programma.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Un anno e mezzo fa. Quindi?klaus ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:06 pmTokyo 02/2021chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:01 pmE appunto, quindi discorso chiuso e non vedo perchè qualcuno ancora chieda obblighi.alessandro ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:00 pm
PD per università di Padova?
le mascherine funzionano se sono obbligatorie e vengono indossate, non funzionano se sono obbligatorie o non obbligatorie e non vengono indossate da nessuno quasi mai coe succede da moti mesi.
Ma poi in Giappone la gente le mette senza obblighi da anni e ora più che mai e non funziona.
Quindi che si parla a fare?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
le mettono sanza obblighi da anni. Cercavo di contare le mascherine in questo assembramento in piena pandemia.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
14 luglio 2022. Pochi giorni dopo comincia un picco di 220.000 contagi al giorno che dura tuttora, nonostante questa situazione di mascherine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
qui meglo ma una decina senza ci sono
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
anche qui 7 senza e uno con mascherina abbassata.
Mi stanno diludendo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
C'è la live cam a Shibuya 24/7. 90 per cento con mascherina per dieci minuti. Massimo 95.
Diciamo anche che un conto è l'efficacia di una mascherina in un ufficio con 6 persone, altro è una massa costante di centinaia di persone appiccicate.
Come dire: eh, ma il preservativo mica funziona sempre. Da parte di chi fa orge con 130 ragazze mattina, pomeriggio, sera e notte.
Diciamo anche che un conto è l'efficacia di una mascherina in un ufficio con 6 persone, altro è una massa costante di centinaia di persone appiccicate.
Come dire: eh, ma il preservativo mica funziona sempre. Da parte di chi fa orge con 130 ragazze mattina, pomeriggio, sera e notte.
Ultima modifica di Nickognito il ven ago 26, 2022 4:15 pm, modificato 1 volta in totale.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In quel periodo il Giappone si sentiva quasi esente dal covid. Impazzava in Europa e li era quasi assente (perchè non facevano tamponi. Furbi ).
Quindi poche mascherine se non quelle che si vedevano anche pre pandemia (comunque molte più della media mondiale in tempi pre pandemia).
Ora si sono presi paura e non la mollano mai.
E guarda un pò. Senza mascherine erano senza covid (apparentamente), ora con le mascherine sono impestati e anzi sono da ben un mese il paese con più contagi largamente al mondo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La situazione attuale è questa.
E sono impestati lo stesso.
Ecco, cosa dicevate delle mascherine?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Insomma, la protezione del 99 per cento quando stai appiccicato a ,1000 persone è poco. Forse ai giapponesi non hanno detto che la mascherina funziona con la distanza, se non è ffp3.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma questa è Shibuya, ma c'è la gente che gira in bici da sola mascherata nelle campagne, tipo i miei suoceri e gli amici di mia moglieNickognito ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:14 pm C'è la live cam a Shibuya 24/7. 90 per cento con mascherina per dieci minuti. Massimo 95.
Diciamo anche che un conto è l'efficacia di una mascherina in un ufficio con 6 persone, altro è una massa costante di centinaia di persone appiccicate.
Come dire: eh, ma il preservativo mica funziona sempre. Da parte di chi fa orge con 130 ragazze mattina, pomeriggio, sera e notte.
E si beccano tutti il covid lo stesso
Ma dai su, ma di che si sta parlando ormai?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ci vuole fantasia per imputare alle mascherine un aumento del covid e alla loro assenza una diminuzione
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non sono così idiota.
Gli imputo lo stesso identico risultato.
la mascherina ha senso solo se è una scelta libera e se ci si sente meglio indossandola in certe situazioni.
L'obbligo generalizzato non cambia nulla e ci sono prove sovrabbondanti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
la mascherina ha senso solo se è obbligatoria e la portano tutti.chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:23 pmNon sono così idiota.
Gli imputo lo stesso identico risultato.
la mascherina ha senso solo se è una scelta libera e se ci si sente meglio indossandola in certe situazioni.
L'obbligo generalizzato non cambia nulla e ci sono prove sovrabbondanti.
se la porta solo uno diventa meno efficace perche' un minimo la togli, la sposti etc.
se la portano tutti, magari non la tolgono nello stesso istante piu' persone di cui una infetta.
poi in una pandemia con agenti molto infettivi, la mascherina rallenta la diffusione ma non la blocca. evita la crescita esponenziale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Vabbè, alessandro vive nel suo mondo ideale, inutile stare a discutere.
Il mondo in cui tutto è obbligatorio e tutti seguono alla lettera, magari anche evitando di frequentare amici e parenti.
Il mondo di Alien, praticamente
Poi uno si sorprende di chi siano quelli che votano ancora Letta e company
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ti hanno gia' parlato dell'obbligo del casco?chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 4:32 pm Vabbè, alessandro vive nel suo mondo ideale, inutile stare a discutere.
Il mondo in cui tutto è obbligatorio e tutti seguono alla lettera, magari anche evitando di frequentare amici e parenti.
Il mondo di Alien, praticamente
Poi uno si sorprende di chi siano quelli che votano ancora Letta e company
o dei limiti di velocità, i limiti di velocita' funzionano se li rispettano tutti, certo, se li rispetti sei piu' sicuro, ma potrebbe venirti addosso uno che va ai 200, sebbene meno probabile.
cosi' per le mascherine, se le rispetta il 10% della popolazione non serve a nulla.
se poi ogni legge deve non esserci perche' tanto è impossibile che tutti la rispettino, ok. torniamo nelle caverne.
in giappone non credo governi il PD
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non c è nessun obbligo in Giappone. Anzi, c è un governo che implora al popolo di levarsi ste mascherine e questi non se le levano.
Più ti si legge e più viene da votare la Meloni. Se sono tutti così quelli del PD mamma mia....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
più che Meloni dovresti votar Berlusca
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Adesso, non esageriamo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La coppia d'oro
[link2]https://m.dagospia.com/l-accademia-dell ... nto-322271[/link2]
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
nel regno della supercazzola metterei anche Cingolani e Franco (e talvolta il buon Draghi)chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 7:05 pm La coppia d'oro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto: ↑ven ago 26, 2022 7:05 pm La coppia d'oro
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Ridere per non piangere.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È sempre un vivo e vibrante piacere leggerlo con le sue 87 primavere:
https://torino.corriere.it/cronaca/22_a ... 7ef6.shtml
Gian Paolo Ormezzano: «Due anni con il Long Covid, 5 ospedalizzazioni e di notte canto in francese»
di Gian Paolo Ormezzano
Mancanza del gusto (le mie amate ostriche, e il cioccolato: addio) ma non solo: problemi del sonno, e tutto quello che percepisco ma non so bene esporre, e magari chi mi sta vicino comprende ma esita a dirmi
Scrivere della scia lunga e perfida del Covid comporta, per i lungodegenti fra i quali c’è chi picchietta sul computer queste e le righe che seguono, due rischi: 1) lo snobistico sovraesporre e drammatizzare le sue esperienze personali, su tutte quella di avere perso il gusto divino ancorché costoso delle ostriche; 2) il dover usare la presuntuosa prima persona singolare, come il vecchio giornalista, che non si ferma e qui si firma, vietò a se stesso e non solo in anni e anni di professione (agonizzante) dell’andare-vedere-raccontare.
Essì, io sono una vittima grossa e comunque grassa della superscia del covid. Il coronavirus (allora lo chiamavamo soprattutto così, era più letterario e scientifico e timorato) mi ha aggredito nei polmoni con veemenza mortifera, dal 31/10/2020 mi ha inflitto in un mese cinque diverse ospedalizzazioni, con appendice in Francia (timore di trombosi letale, alla fine — delusione — solo linfodrenaggio) proprio il giorno in cui a Torino mi moriva Giampiero Boniperti, mio amico infinito anche perché (o ancorché, nel gioco tutto sommato bello degli opposti sentimentali) juventino.
La scia balorda e cattiva del covid, addosso e dentro a me, dura, perdura e si indura da tempo, sono quasi due anni. Ogni giorno trovo compagni di sventura i quali mi chiedono di dettagliare le mie pene in cambio (!) del dettaglio delle loro. Molti avevano letto la paginona che il Corriere Torino mi fece scrivere quando finii con i tormenti classici, gaglioffi e diretti del covid e cominciai a collezionare quelli talora più sottili ma sempre più crudeli della scia.
Più volte ho cercato di riassumere, con distacco diciamo professionale e con serenità critica, certi mali speciali, e sempre elencandomeli dentro ne scopro e aggancio di nuovi, che sovente si impongono per zozza crudezza. L’immonda infame vigliacca scia, che sta preoccupando e coinvolgendo anche tanta scienza medica perplessa intanto che affascinata dal mistero, sicuramente varia da individuo a individuo, con però alcune costanti feroci per tutte le vittime: sonno ridotto eccome, incubi difficili da classificare per inquadrarli, combatterli o dribblarli almeno un poco (uno tanto mio: temevo che Milinkovic non fosse un portiere vero per il Toro, ho sostato sul problema ore e ore di notti postcovidiane, mi sto ricredendo), fantasie balorde che non si sa quando nascono e come muoiono, sempre mischiandosi al presente e usando come spunti personaggi soprattutto dell’attualità.
Fisicamente perdita di alcuni sensi primari: gusto delle ostriche già detto, snobismo da clienti costasmeraldini di Briatore e pazienza, però anche ciao cioccolato (quello amarissimo ha ora per me lo stesso non gusto di quello al latte), e ciao carni monosapore cioè con sempre lo stesso non gusto, che è poi quello del pollo lesso, il volatile la cui farina nutre anche i pesci di allevamento, che infatti mi sanno di pollo: gamberetti e salmoni, polipi e sardine.
E poi c’è tutto quello che percepisco ma non so bene esporre, e magari chi mi sta vicino comprende ma esita a dirmi. Una mia nipotina che venne a dormire da me appena deospedalizzato, per farmi affettuosa e vigile compagnia, giura che intorno alle 3 di notte ho sempre cantato, il più spesso in francese, e ho pure lavato i piatti.
Doveva fermarsi una settimana, è tornata presto da sua mamma (mia figlia, il medico che mi ha salvato la vita comandandomi l’ospedalizzazione). Un giorno mi sono ascoltato mentre trasformavo in canzonetta il «Davanti San Guido» del Carducci. Un mattino anzi un’alba mi svegliai da un non sonno agonistico, intorno al letto un tappeto di oggetti buttati e talora rotti, avevo sognato/vissuto uno scontro fisico con un celebre omuncolo politico che non amo, mi sono stupito che non giacesse schiantato in un angolo della stanza.
In auto mi accade di scoprirmi lì quando dovrei essere ancora là, eppure mai ho perso il controllo di me stesso e della vettura. Vivo e risolvo grandi rebus della quotidianità casalinga in tema di ordine maniacale delle cose, e mi angoscio se devo cambiare una lampadina. Forse accadeva da sempre, il dopocovid ha snidato ed acuito le mie magagne. Potrei masochisticamente continuare, ma non ne ho tanta voglia, e credo che nessuno ne abbia. Un amen, in attesa di un requiem.
https://torino.corriere.it/cronaca/22_a ... 7ef6.shtml
Gian Paolo Ormezzano: «Due anni con il Long Covid, 5 ospedalizzazioni e di notte canto in francese»
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Mancanza del gusto (le mie amate ostriche, e il cioccolato: addio) ma non solo: problemi del sonno, e tutto quello che percepisco ma non so bene esporre, e magari chi mi sta vicino comprende ma esita a dirmi
Scrivere della scia lunga e perfida del Covid comporta, per i lungodegenti fra i quali c’è chi picchietta sul computer queste e le righe che seguono, due rischi: 1) lo snobistico sovraesporre e drammatizzare le sue esperienze personali, su tutte quella di avere perso il gusto divino ancorché costoso delle ostriche; 2) il dover usare la presuntuosa prima persona singolare, come il vecchio giornalista, che non si ferma e qui si firma, vietò a se stesso e non solo in anni e anni di professione (agonizzante) dell’andare-vedere-raccontare.
Essì, io sono una vittima grossa e comunque grassa della superscia del covid. Il coronavirus (allora lo chiamavamo soprattutto così, era più letterario e scientifico e timorato) mi ha aggredito nei polmoni con veemenza mortifera, dal 31/10/2020 mi ha inflitto in un mese cinque diverse ospedalizzazioni, con appendice in Francia (timore di trombosi letale, alla fine — delusione — solo linfodrenaggio) proprio il giorno in cui a Torino mi moriva Giampiero Boniperti, mio amico infinito anche perché (o ancorché, nel gioco tutto sommato bello degli opposti sentimentali) juventino.
La scia balorda e cattiva del covid, addosso e dentro a me, dura, perdura e si indura da tempo, sono quasi due anni. Ogni giorno trovo compagni di sventura i quali mi chiedono di dettagliare le mie pene in cambio (!) del dettaglio delle loro. Molti avevano letto la paginona che il Corriere Torino mi fece scrivere quando finii con i tormenti classici, gaglioffi e diretti del covid e cominciai a collezionare quelli talora più sottili ma sempre più crudeli della scia.
Più volte ho cercato di riassumere, con distacco diciamo professionale e con serenità critica, certi mali speciali, e sempre elencandomeli dentro ne scopro e aggancio di nuovi, che sovente si impongono per zozza crudezza. L’immonda infame vigliacca scia, che sta preoccupando e coinvolgendo anche tanta scienza medica perplessa intanto che affascinata dal mistero, sicuramente varia da individuo a individuo, con però alcune costanti feroci per tutte le vittime: sonno ridotto eccome, incubi difficili da classificare per inquadrarli, combatterli o dribblarli almeno un poco (uno tanto mio: temevo che Milinkovic non fosse un portiere vero per il Toro, ho sostato sul problema ore e ore di notti postcovidiane, mi sto ricredendo), fantasie balorde che non si sa quando nascono e come muoiono, sempre mischiandosi al presente e usando come spunti personaggi soprattutto dell’attualità.
Fisicamente perdita di alcuni sensi primari: gusto delle ostriche già detto, snobismo da clienti costasmeraldini di Briatore e pazienza, però anche ciao cioccolato (quello amarissimo ha ora per me lo stesso non gusto di quello al latte), e ciao carni monosapore cioè con sempre lo stesso non gusto, che è poi quello del pollo lesso, il volatile la cui farina nutre anche i pesci di allevamento, che infatti mi sanno di pollo: gamberetti e salmoni, polipi e sardine.
E poi c’è tutto quello che percepisco ma non so bene esporre, e magari chi mi sta vicino comprende ma esita a dirmi. Una mia nipotina che venne a dormire da me appena deospedalizzato, per farmi affettuosa e vigile compagnia, giura che intorno alle 3 di notte ho sempre cantato, il più spesso in francese, e ho pure lavato i piatti.
Doveva fermarsi una settimana, è tornata presto da sua mamma (mia figlia, il medico che mi ha salvato la vita comandandomi l’ospedalizzazione). Un giorno mi sono ascoltato mentre trasformavo in canzonetta il «Davanti San Guido» del Carducci. Un mattino anzi un’alba mi svegliai da un non sonno agonistico, intorno al letto un tappeto di oggetti buttati e talora rotti, avevo sognato/vissuto uno scontro fisico con un celebre omuncolo politico che non amo, mi sono stupito che non giacesse schiantato in un angolo della stanza.
In auto mi accade di scoprirmi lì quando dovrei essere ancora là, eppure mai ho perso il controllo di me stesso e della vettura. Vivo e risolvo grandi rebus della quotidianità casalinga in tema di ordine maniacale delle cose, e mi angoscio se devo cambiare una lampadina. Forse accadeva da sempre, il dopocovid ha snidato ed acuito le mie magagne. Potrei masochisticamente continuare, ma non ne ho tanta voglia, e credo che nessuno ne abbia. Un amen, in attesa di un requiem.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Purtroppo sia il covid che i vaccini hanno avuto in una ristretta quantità di sfortunati, dei gravi sintomi a lungo termine.
Personalmente ho un amico che ha preso il covid nel 2000 e ancora oggi ha problemi alla vista, una infezione che ancora non riescono a capire da dove genera e che gli causa svenimenti, affanno.
E, di contro, ho un conoscente quasi infermo dopo il vaccino. Qui abbiamo Nickognito che dopo la vaccinazione è praticamente mezzo invalido.
E' la vita. Tutto porta dei rischi.
Personalmente ho un amico che ha preso il covid nel 2000 e ancora oggi ha problemi alla vista, una infezione che ancora non riescono a capire da dove genera e che gli causa svenimenti, affanno.
E, di contro, ho un conoscente quasi infermo dopo il vaccino. Qui abbiamo Nickognito che dopo la vaccinazione è praticamente mezzo invalido.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La mia è probabilmente una coincidenza. Che il vaccino faccia peggiorare certi sintomi per una certa durata, non sempre la stessa, è un fatto. Ma ripeto, la mia situazione potrebbe avere un vaccino come concausa determinante , ma anche no, non lo saprò mai, come giustamente mi hanno detto tutti i medici.chiaky ha scritto: ↑sab ago 27, 2022 12:29 pm Purtroppo sia il covid che i vaccini hanno avuto in una ristretta quantità di sfortunati, dei gravi sintomi a lungo termine.
Personalmente ho un amico che ha preso il covid nel 2000 e ancora oggi ha problemi alla vista, una infezione che ancora non riescono a capire da dove genera e che gli causa svenimenti, affanno.
E, di contro, ho un conoscente quasi infermo dopo il vaccino. Qui abbiamo Nickognito che dopo la vaccinazione è praticamente mezzo invalido.
E' la vita. Tutto porta dei rischi.
Ma anche nel caso il vaccino sia stato decisivo per la mia situazione (mentre il covid mi ha creato grossi problemi per una settimana ma non ha aggravato il mio dolore cronico nemmeno un po', né durante né dopo), sarebbe una rarità, in generale il vaccino è meno pericoloso del covid più o meno per tutto. La differenza ovviamente è che il covid puoi sperare di non prenderlo, mentre il vaccino no, se te lo fai.
Il long covid, ho un amico che lo ha. Diciamo che le medicina odierna, come è poco preparata per malattie come le mie così lo è anche per il long covid. Avete mai sentito di qualcuno che aveva il long covid ed è guarito per la cura x o medicina y? Raro, di solito consigliano un po'di medicine, terme, supporto psicologico, terapie alternative, ogni medico ha consigli diversi e così via. È una malattia più insidiosa, come la mia (magari lo è pure la mia e avevo già il covid asintomatico, vai a sapere)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' sempre stato un tipo molto avanti...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Naah, unico caso al mondo di Millennium bug.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
[link2]https://www.ansa.it/emiliaromagna/notiz ... d8469.html[/link2]
Si contano anche 11 morti: fra loro però è stato inserito anche il ventenne morto nei giorni scorsi dopo un tuffo in piscina a Rimini.
La Regione spiega che, come previsto dalla modalità di gestione nazionale dei dati, rientra nel computo anche se la sua positività è stata diagnosticata dopo la sua morte, dovuta ad altra causa. Morta, sempre nel riminese, anche una donna di 47 anni con gravi patologie pregresse.
Bene, vedo che il modo di contare i morti non fa una grinza. Tipo se io domani mi sparo a una tempia, poi dall'autopsia vedono che avevo il covid, sono inserito nei soliti 150 morti di covid giornalieri.
Eh ma "abbiamo ancora 150 morti al giorno, ci vuole cautela".
Si contano anche 11 morti: fra loro però è stato inserito anche il ventenne morto nei giorni scorsi dopo un tuffo in piscina a Rimini.
La Regione spiega che, come previsto dalla modalità di gestione nazionale dei dati, rientra nel computo anche se la sua positività è stata diagnosticata dopo la sua morte, dovuta ad altra causa. Morta, sempre nel riminese, anche una donna di 47 anni con gravi patologie pregresse.
Bene, vedo che il modo di contare i morti non fa una grinza. Tipo se io domani mi sparo a una tempia, poi dall'autopsia vedono che avevo il covid, sono inserito nei soliti 150 morti di covid giornalieri.
Eh ma "abbiamo ancora 150 morti al giorno, ci vuole cautela".
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I primari: "su 100 decessi attribuiti al covid, non più di due quelli reali"
[link2]https://qds.it/covid-anomalie-conteggio ... patologie/[/link2]
[link2]https://qds.it/covid-anomalie-conteggio ... patologie/[/link2]
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ok ma perché allora i primari non ci spiegano di quali malattie di muore molto più che negli altri anni e perché?
Preciso che si tratta di pochi mesi. Lo stesso Cacopardo, il più critico adesso, 5 mesi fa diceva che "i ricoverati per covid qua stanno aumentando". Ricoverati per Omicron, precisava.
Preciso che si tratta di pochi mesi. Lo stesso Cacopardo, il più critico adesso, 5 mesi fa diceva che "i ricoverati per covid qua stanno aumentando". Ricoverati per Omicron, precisava.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In estate c'è sempre un eccesso di mortalità di anziani e fragili per il caldo.Nickognito ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 8:55 am Ok ma perché allora i primari non ci spiegano di quali malattie di muore molto più che negli altri anni e perché?
Preciso che si tratta di pochi mesi. Lo stesso Cacopardo, il più critico adesso, 5 mesi fa diceva che "i ricoverati per covid qua stanno aumentando". Ricoverati per Omicron, precisava.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sempre un eccesso rispetto a dodici mesi prima è impossibile.chiaky ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 9:02 amIn estate c'è sempre un eccesso di mortalità di anziani e fragili per il caldo.Nickognito ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 8:55 am Ok ma perché allora i primari non ci spiegano di quali malattie di muore molto più che negli altri anni e perché?
Preciso che si tratta di pochi mesi. Lo stesso Cacopardo, il più critico adesso, 5 mesi fa diceva che "i ricoverati per covid qua stanno aumentando". Ricoverati per Omicron, precisava.
Chiaky, dei tutto non cedibile. Adesso dici il caldo ma non citi i primari. Poi citi i primari che a marzo dicevano l'opposto di quello che dicevi tu ma oggi sono con te. E sono pochissimi. Semplicemente hai una convinzione tua basata sulla tua insofferenza e cerchi conferme. Sei l'epitome del confirmation bias. Il che non vuol dire che ti non abbia probabilmente ragione su diverse cose, ma tant'è.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaky è possibilissimo che si muoia più per il caldo. Ma io ti ho mi pare citato sempre l'aumento di mortalità del periodo gennaio-maggio (o giugno non ricordo). Non di luglio e ovviamente non di agosto che non si può sapere.chiaky ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 9:09 am [link2]https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/ ... io-2022#02[/link2]
Quindi non era il caldo. Era il covid fino a maggio mentre ti dicevi di no e adesso non è più il covid?
Tu non fai alcuna ricerca, vuoi avere ragione e cerchi conferme su Google
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiunque cerca conferme alle proprie tesi, tu per primo, sempre.Nickognito ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 9:12 amSempre un eccesso rispetto a dodici mesi prima è impossibile.chiaky ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 9:02 amIn estate c'è sempre un eccesso di mortalità di anziani e fragili per il caldo.Nickognito ha scritto: ↑dom ago 28, 2022 8:55 am Ok ma perché allora i primari non ci spiegano di quali malattie di muore molto più che negli altri anni e perché?
Preciso che si tratta di pochi mesi. Lo stesso Cacopardo, il più critico adesso, 5 mesi fa diceva che "i ricoverati per covid qua stanno aumentando". Ricoverati per Omicron, precisava.
Chiaky, dei tutto non cedibile. Adesso dici il caldo ma non citi i primari. Poi citi i primari che a marzo dicevano l'opposto di quello che dicevi tu ma oggi sono con te. E sono pochissimi. Semplicemente hai una convinzione tua basata sulla tua insofferenza e cerchi conferme. Sei l'epitome del confirmation bias. Il che non vuol dire che ti non abbia probabilmente ragione su diverse cose, ma tant'è.
Detto questo, non sono pochissimi, sono tantissimi. Nel corso di queste settimane ho anche messo i link alle dichiarazioni dei primari di Bologna, Trieste, Pescara, Genova. che dicevano le stesse cose.
L'evidenza è che i dati sono sballati. Poi io credo che, come dice Burioni, la realtà sia doppia.
Da una parte i morti sono contati in maniera farlocca, e dall'altra manca la capacità di curare adeguatamente i malati, cosa ancor più scandalosa.
Da qui il risultato.
Se poi vogliamo continuare a farci menare per il naso sul covid, per come è attualmente, accomodatevi pure.
Solo alessandro e company possono credere certe cose, oggi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Detto questo, non la penso molto diversamente da te. Oggi presumibilmente i morti sono contati male, come lo sono in senso opposto in molti altri paesi. Il caldo in certi paesi sta incidendo molto adesso. Diversamente da te, penso che in Italia ancora nel 2022 prudenza e mascherine hanno tenuto i morti decisamente sotto la media in Europa.
Però cerchiamo di basarci sui dati, sulla logica, di sbagliare anche, ma non per volere aver ragione
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