uglygeek ha scritto:Nell'ultimo anno che sono stato a Londra abitavo proprio vicino a Canary Wharf, che peraltro non e' proprio in centro. E' un quartiere "nuovo" sulle rive del Tamigi, vicino all'O2, pieno di grattacieli che accolgono chi lavora nella finanza; e' un po' la nuova "City".
Quando passavo di li' verso le 5 del pomeriggio c'erano, letteralmente, migliaia di impiegati che affollavano i vari pub, tutti eleganti gli uomini in giacca e cravatte, le donne in tailleur, a chiacchierare sorridenti, era una vista davvero particolare. Quando il tempo era bello tutti all'aperto, con una birra in mano.
Tu sei molto rigido in questa tua idea, ma io non sono cosi' sicuro che alla gente dispiaccia davvero cosi' tanto frequentare di persona i colleghi. Tu puoi dire, ma nel tempo libero che non spendi nel pendolarismo invece puoi vedere i tuoi veri amici, ma in realta' non e' cosi' facile, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno.
Di certo in una citta' come Londra e' comune avere il posto di lavoro in centro ma abitare in periferia, e per questo l'articolo dice che andare in ufficio da' occasione per passare poi del tempo in centro per fare cose come spese, palestra, corsi di lingue, ecc. Anche qui puoi dire, puoi sempre uscire di casa e andare in centro di sera, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno, ma chi lo fa davvero?
Comunque e' vero che c'e' stanchezza perche' da casa si lavora di piu'. E' anche vero come dici che c'e' differenza tra lavorare da casa con limitazioni fuori e senza. Non so poi cosa ne pensa davvero la maggior parte degli impiegati ma di certo chi li paga non e' contento di far lavorare la gente da casa a tempo pieno. Certo lavorare da casa un giorno la settimana diventera' una cosa normale in futuro, ma di piu' non credo, dipendera' comunque molto dal tipo di lavoro e dal potere contrattuale del dipendente.
Casualmente conosco benissimo Canary Wharf, che ritengo molto carina pure, perché ho un amico (a cui ho fatto visita più volte) che abitava a Blackwall a dieci minuti a piedi dalla fermata della Jubilee appunto di CW.
Rigido? Può essere... Non dico che alla gente dispiaccia così tanto vedere i colleghi di persona bensì che, messi pro e contro sulla bilancia, preferiscono stare a casa, evitando levatacce, tempo in giro, benzina, guidare/stare sui mezzi eccetera rispetto a vederli in ufficio.
Anche a me può non dispiacere vederti, ma capisci bene che è diverso tra farlo a Chiavari, dalla Lombardia, e Seattle.
Quanto al lavorare di più da casa, continuo a non essere d'accordo (a meno che se ne approfittino, ovviamente) e dipende dal tipo di lavoro oppure davvero vi richiedono di stare incollati allo schermo undici ore al posto di otto o aumentano scientemente il carico di lavoro consapevoli che non è smaltibile nelle stesse ore lavorative d'ufficio di prima?
Credo che occorra organizzare il tempo dedicato al lavoro allo stesso modo di come si fa/faceva per esempio con lo studio per gli esami universitari.
Per quali motivi chi li paga non dovrebbe essere contento di far lavorare gente da casa a tempo pieno? Perché non sono controllabili come polli in batteria nonostante alla prova dei fatti il rendimento sia lo stesso?
Perché legati ancora a una mentalità forse obsoleta a fronte della sempre più efficiente e massiccia diffusione di internet?
Oltretutto io al momento in cinque minuti a piedi son in ufficio e i colleghi sono piacevoli, ma è assolutamente irrilevante dato che il punto è un altro e naturalmente parlo (sempre) in generale.